CARL 9.1 Aztec Informatica. Aztec Informatica CARL 9.1. Carico Limite e Cedimenti MANUALE D USO

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1 CARL 9.1 Azte Informatia Azte Informatia CARL 9.1 Cario Limite e Cedimenti MANUALE D USO 0

2 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti Copyright 004 Azte Informatia di Maurizio Martui Tutti i diritti riservati. Qualsiasi doumento tenio he venga reso disponibile da Azte Informatia è stato realizzato da Azte Informatia he ne possiede il Copyright ed è proprietà di Azte Informatia. La doumentazione tenia viene fornita osì om è e Azte Informatia non fornise aluna garanzia sulla preisione o l utilizzo di tali informazioni. L utente si assume il rishio dell utilizzo della doumentazione tenia o delle informazioni in essa ontenute. La doumentazione potrebbe ontenere impreisioni tenihe o di altro tipo, oppure errori tipografii. Azte Informatia si riserva il diritto di apportare modifihe senza preavviso. Le informazioni ontenute nel presente manuale non rappresentano un impegno da parte della Azte Informatia. Il software desritto in uesto doumento viene fornito on il Contratto di Lienza d Uso. Il software stesso può essere utilizzato solo in onformità al ontratto medesimo. Per nessun motivo nessuna parte di uesto manuale può essere riprodotta in ualsiasi forma e/o mezzo senza il onsenso sritto della Azte Informatia. Se non speifiato diversamente, ogni riferimento a soietà, nomi, dati e indirizzi utilizzati nelle riproduzioni delle shermate e negli esempi è puramente asuale ed ha il solo sopo di illustrare l'uso del prodotto Azte Informatia. WINDOWS è un marhio registrato della Mirosoft Corporation WINDOWS 95 è un marhio registrato della Mirosoft Corporation WINDOWS 98 è un marhio registrato della Mirosoft Corporation WINWORD è un marhio registrato della Mirosoft Corporation WORDPAD è un marhio registrato della Mirosoft Corporation Arial, Courier New, Times New Roman sono marhi registrati della The Monotype Corporation PLC Altri nomi di marhi e nomi di prodotti sono marhi depositati o registrati dai rispettivi proprietari 1

3 CARL 9.1 Azte Informatia INDICE 1 PREMESSA... 1 INSTALLAZIONE DEL PROGRAMMA... 3 AMBIENTE DI LAVORO DEL PROGRAMMA AMBIENTE USO DEI MENU E DEI COMANDI CAMBIARE IL COLORE DI SFONDO ATTIVARE IL SISTEMA DI AIUTO BARRA DEI COMANDI GESTIONE DELLE FINESTRE FINESTRE NON MODALI FINESTRE MODALI MENU FILE NUOVO APRI SALVA ESCI MENU DATI DATI GENERALI NORMATIVA GEOMETRIA FONDAZIONE SUPERFICIALE CARATTERISTICHE FONDAZIONI SUPERFICIALI GEOMETRIA FONDAZIONE PROFONDA (PALI) TERRENI PARAMETRI FISICI E MECCANICI TERRENO PER FONDAZIONI SUPERFICIALI PARAMETRI FISICI E MECCANICI DELLO STRATO PER FONDAZIONI PROFONDE (PALI) STRATIGRAFIA STRATIGRAFIA PER FONDAZIONI SUPERFICIALI STRATIGRAFIA PER FONDAZIONI PROFONDE (PALI) Stratigrafia per fondazioni profonde metodo alolo portanza Wright-Reese Stratigrafia per fondazioni profonde metodo alolo portanza Bustamante-Doix FALDA ELENCO CONDIZIONI DI CARICO ELENCO CONDIZIONI DI CARICO FONDAZIONI SUPERFICIALI ELENCO CONDIZIONI DI CARICO FONDAZIONI PROFONDE (PALI) ELENCO COMBINAZIONI DI CARICO OPZIONI GENERAZIONE PROVA SPT (STANDARD PENETRATION TEST) PROVA CPT (CONE PENETRATION TEST) UNITÀ DI MISURA MENU ANALISI OPZIONI FONDAZIONE SUPERFICIALE OPZIONI FONDAZIONE SUPERFICIALE (STRATO EQUIVALENTE) OPZIONI FONDAZIONE SUPERFICIALE (PORTANZA) OPZIONI FONDAZIONE SUPERFICIALE (SCORRIMENTO) OPZIONI FONDAZIONE SUPERFICIALE (CEDIMENTI) OPZIONI FONDAZIONE SUPERFICIALE (TENSIONI) OPZIONI FONDAZIONE PROFONDA OPZIONI FONDAZIONE PROFONDA (PORTANZA VERTICALE) ANDAMENTO DELLA PRESSIONE VERTICALE OPZIONI FONDAZIONE PROFONDA (PORTANZA TRASVERSALE) DEFINIZIONE PRESSIONE LIMITE OPZIONI FONDAZIONE PROFONDA (CEDIMENTI)... 36

4 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti 6.3 ARMATURE FONDAZIONE PROFONDA COSTRUZIONE ABACHI FONDAZIONE SUPERFICIALE AVVIO ANALISI RISULTATI ANALISI RISULTATI PORTANZA FONDAZIONE SUPERFICIALE RISULTATI PORTANZA FONDAZIONE SUPERFICIALE (RIEPILOGO) RISULTATI PORTANZA FONDAZIONE SUPERFICIALE (COEFFICIENTI DI CAPACITÀ) RISULTATI PORTANZA FONDAZIONE SUPERFICIALE (TERRENO E GEOMETRIA) RISULTATI CEDIMENTI FONDAZIONE SUPERFICIALE RISULTATI FONDAZIONE PROFONDA MENU GRAFICA AMBIENTE GRAFICO VISUALIZZA STRATIGRAFIA TERRENO Esempio vista stratigrafia lungo X VISTE SPECIFICHE PER FONDAZIONE SUPERFICIALI VISUALIZZA TENSIONI Esempio vista tensioni lungo una vertiale Esempio vista tensioni su piano orizzontale Esempio vista tensioni a urve di livello VISUALIZZA CEDIMENTI Esempio Calolo edimenti metodo Edometrio Esempio Calolo edimenti metodo Shmertmann Esempio Calolo edimenti metodo Burland & Burbridge VISUALIZZAZIONE DEGLI ABACHI Esempio abao Qamm-B (parametrio L) Esempio abao Ced-N (parametrio B) VISUALIZZAZIONE DELLA SUPERFICIE DI SCIVOLAMENTO VISUALIZZAZIONI SPECIFICHE FONDAZIONI PROFONDE VISUALIZZAZIONE DELLA STRATIGRAFIA DEL TERRENO VISUALIZZAZIONE DIAGRAMMI LIMITE VISUALIZZAZIONE DIAGRAMMI IN FASE D ESERCIZIO VISUALIZZAZIONE DIAGRAMMA CARICO CEDIMENTO VISUALIZZAZIONE DELLE ARMATURE Modifia armatura palo ANTEPRIMA DI STAMPA INSERIMENTO DI UNA DIDASCALIA MENU RELAZIONE GENERA RELAZIONE GEOTECNICA RELAZIONE FONDAZIONE SUPERFICIALE Speifihe tensioni e edimenti RELAZIONE FONDAZIONE PROFONDA DEFINIZIONE EDITORE RELAZIONE FORMATO RELAZIONE DI CALCOLO AVVIA EDITORE RELAZIONE MENU WINDOW MENU HELP GENERALITÀ SUL CALCOLO DELLE TENSIONI INDOTTE NEL TERRENO METODO DI BOUSSINESQ METODO DI WESTERGAARD METODO DI DIFFUSIONE GENERALITÀ SUL CALCOLO DELLA PORTANZA DELLA FONDAZIONE METODO DI TERZAGHI METODO DI MEYERHOF

5 CARL 9.1 Azte Informatia 13.3 METODO DI HANSEN METODO DI VESIC METODO DI BRINCH-HANSEN FORMULA EC CORREZIONE PER FONDAZIONE TIPO PIASTRA CAPACITÀ PORTANTE NEL CASO DI TERRENI STRATIFICATI CAPACITÀ PORTANTE IN PRESENZA DI FALDA RIDUZIONI DELLA CAPACITÀ PORTANTE GENERALITÀ SUL CALCOLO DEI CEDIMENTI DELLA FONDAZIONE METODO EDOMETRICO METODO ELASTICITÀ METODO DI SKEMPTON METODO DI SCHMERTMANN PROVA PENETROMETRICA STATICA (CPT) METODO DI BURLAND RICHIAMI TEORICI SUL CALCOLO DEI PALI DETERMINAZIONE DELLA CAPACITÀ PORTANTE CAPACITÀ PORTANTE DI PUNTA CALCOLO DEI COEFFICIENTI NC ED NQ TERZAGHI MEYERHOF HANSEN VESIC BEREZANTZEV BEREZANTZEV RIDOTTO CAPACITÀ PORTANTE PER RESISTENZA LATERALE CAPACITÀ PORTANTE SECONDO WRIGHT-REESE CAPACITÀ PORTANTE DEI MICROPALI (BUSTAMANTE DOIX,) CAPACITÀ PORTANTE PER CARICHI ORIZZONTALI RESISTENZA LIMITE DEL TERRENO RESISTENZA LIMITE DEL PALO MODELLAZIONE DEL TERRENO PROGETTO E VERIFICA CON IL METODO DELLE TENSIONI AMMISSIBILI RICHIAMI TEORICI SULLA VERIFICA CON IL METODO STATI LIMITE ULTIMI ESEMPI NUMERICI SVOLTI ESEMPIO ESEMPIO ESEMPIO MESSAGGI DI ERRORE VALORI CARATTERISTICHE FISICHE DEI TERRENI VALORI INDICATIVI DELLA COSTANTE DI WINKLER (K W ) VALORI INDICATIVI DEL PESO DI VOLUME VALORI INDICATIVI DELL ANGOLO DI ATTRITO ϕ VALORI INDICATIVI DELLA COESIONE PER ALCUNI TERRENI VALORI INDICATIVI DEL MODULO ELASTICO DI ALCUNI TERRENI VALORI INDICATIVI DEL COEFFICIENTE DI POISSON (ν) DI ALCUNI TERRENI VALORI INDICATIVI DEL PESO SPECIFICO DI ALCUNE ROCCE VALORI INDICATIVI DELL ANGOLO DI ATTRITO DI ALCUNE ROCCE VALORI INDICATIVI DEL MODULO ELASTICO E DEL COEFFICIENTE DI POISSON DI ALCUNE ROCCE VALORI INDICATIVI DEL RAPPORTO TRA MODULO ELASTICO IN CONDIZIONI NON DRENATE E COESIONE NON DRENATA IN FUNZIONE DEL GRADO DI SOVRACONSOLIDAZIONE E DELL INDICE DI PLASTICITÀ

6 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti VALORI INDICATIVI DEL PARAMETRO DELLE PRESSIONI INTERSTIZIALI A DEL METODO DI SKEMPTON PER IL CALCOLO DEI CEDIMENTI VALORI INDICATIVI DEL COEFFICIENTE DEL METODO DI SKEMPTON PER IL CALCOLO DEI CEDIMENTI EQUAZIONI DEL MODULO ELASTICO DI ALCUNI TERRENI DAI RISULTATI DI PROVE IN SITO (SPT E CPT) TABELLE DI CONVERSIONE CONVERSIONE DA PENDENZA IN GRADI CONVERSIONE FORZE CONVERSIONE PRESSIONI INDICE ANALITICO BIBLIOGRAFIA

7 CARL 9.1 Azte Informatia MANUALE D USO 0

8 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti 1 Premessa Il programma CARL (Cario Limite e Cedimenti), sviluppato in ambiente Windows a 3 bit, è dediato all analisi di fondazioni superfiiali e fondazioni profonde. In partiolare per le fondazioni superfiiali il programma determina il ario limite, l andamento delle tensioni indotte nel sottosuolo dai arihi agenti ed i edimenti provoati dagli stessi. È possibile analizzare le seguenti geometrie di fondazioni: fondazione nastriforme fondazione irolare fondazione rettangolare La fondazione in esame può essere soggetta ad un ario vertiale, eventualmente eentrio sia lungo B sia lungo L, e un ario orizzontale nelle due direzioni X e Y. Per le fondazioni profonde (palo di fondazione) il programma determina la apaità portante per arihi vertiali, la apaità portante per arihi orizzontali ed i edimenti. CARL analizza pali in.a. on armatura a tondini e staffe, armatura a tondini e spirale o armatura on tubolare. Il terreno può essere stratifiato e per ogni strato, in dipendenza del problema he si intende risolvere, oorre definire le grandezze fisihe e meanihe neessarie, ottenute da prove di laboratorio o in sito. Può essere messa in onto la falda impostandone la uota rispetto al piano ampagna. CARL mette a disposizione diverse metodi per il alolo della portanza, delle tensioni e dei edimenti. CARL è dotato di un ambiente grafio, dal uale è possibile stampare ogni singolo disegno e di un generatore di relazione (in formato RTF), he onsente di ottenere una ompleta relazione geotenia da allegare agli elaborati di progetto (ome rihiesto dalla Normativa vigente). Il manuale è ompleto ed esauriente, sia riguardo all utilizzo del programma, sia riguardo i rihiami teorii sui metodi di analisi utilizzati. 1

9 CARL 9.1 Azte Informatia Installazione del programma CARL, distribuito su CD-ROM, è aompagnato da una hiave hardware he va inserita sulla porta parallela del omputer; tale hiave, trasparente alle normali trasmissioni da e verso la stampante, onsente l eseuzione del programma una volta installato. Per effettuare l installazione, oorre inserire il CD-ROM nel lettore; se è attiva l opzione di sistema Notifia inserimento automatio, il CD parte automatiamente, altrimenti bisogna laniare il programma tramite il file Start.exe presente sul CD-ROM. Nella suite d installazione sono attivi solo i pulsanti dei programmi lienziati. Per avviare la proedura di installazione oorre liare sul relativo pulsante. CARL è installato nella artella C:\CARL, definita di default, o nella artella speifiata dall Utente. Tutti i files he oorrono per l eseuzione del programma vengono registrati nella artella speifiata durante l installazione, tranne il file di protezione della hiave hardware he neessariamente deve essere installato nella artella C:\WINDOWS\SYSTEM. Al termine dell installazione viene inserita l iona nella voe di menu Programmi del pulsante e apparirà in ultimo la finestra on la relativa iona. Per avviare il programma, oorre liare due volte (doppio li) sull iona di CARL, oppure evidenziare l iona del programma e premere il tasto [INVIO] della tastiera. L installazione di CARL rihiede uno spazio libero di ira MB sul diso ed almeno 16 MB di memoria RAM; è in grado di funzionare su proessori Intel o on arhitettura ompatibile uali Pentium, MMX, 586, e. La versione di CARL è a 3 bit e non è possibile installarla su sistemi a piattaforma a 16 bit, tipo WINDOWS 3.x, ma è neessario possedere uno dei seguenti sistemi operativi: Win 95, Win 98, Win Me, Win 000, Windows NT o Windows XP. Impostazioni video È neessario impostare la modalità video ad una risoluzione 800x600 o superiore. Il tipo di arattere deve essere impostato seondo la speifia Caratteri Pioli. Sul CD-ROM sono presenti anhe le versioni dimostrative di tutti i programmi alle uali si aede dal pulsante [VERSIONI DEMO] presente sulla finestra prinipale. È bene preisare he i dimostrativi girano direttamente da CD-ROM senza installare nessun file sull hard-disk.

10 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti 3 Ambiente di lavoro del programma L ambiente di lavoro di CARL ha l interfaia e le funzionalità tipihe dell ambiente Windows. 3.1 Ambiente Laniato il programma, appare una finestra ome in figura, nella uale è presente il menu prinipale sulla prima riga dello shermo, al uale si aede tramite tastiera o mouse; immediatamente al di sotto di uesto è riportata una barra di strumenti orizzontale (barra dei omandi). Di seguito vengono desritte in dettaglio le modalità di aesso ai menu ed ai vari tipi di finestre per l input dei dati. 3. Uso dei menu e dei omandi Per poter eseguire ualsiasi operazione all interno del programma, bisogna attivare il relativo omando; il menu ha il ompito di gestire tutti i omandi. Nel menu sono elenate diverse voi (File, Dati, Analisi, Grafia, Relazione, Window ed Help) alle uali sono assoiate delle funzioni orrelate fra di loro. Per esempio, nella voe Dati si trovano tutte le funzioni he riguardano l input dei dati: Generali, Strati, Dati miropali, Fondazione superfiiale, Fondazione profonda, Prova S.P.T. e Unità di misura. Gli stessi omandi, in CARL, possono essere attivati tramite i pulsanti aeleratori presenti sulla barra dei omandi. Per selezionare una voe del menu tramite tastiera, oorre premere il tasto [ALT] ontemporaneamente al tasto della lettera sottolineata della voe desiderata; viene osì aperta la tendina del menu. Attraverso i tasti freia, [ ] e [ ], è possibile spostarsi dalla voe orrente del 3

11 CARL 9.1 Azte Informatia menu a uella adiaente e attivarla mediante il tasto [INVIO]. Quando il menu è attivo, tramite i tasti freia [ ] e [ ], è onsentito lo spostamento dalla voe orrente a uella adiaente. Per hiudere la tendina appena aperta si usa il tasto [ESC]. È possibile aedere al menu prinipale tramite il tasto funzione [F10] o il tasto [ALT], on i uali viene evidenziata la prima voe del menu. Il posizionamento sulla voe desiderata avviene tramite i tasti freia, [ ] e [ ], il omando è impartito tramite il tasto [INVIO]. Per selezionare una voe di menu on il mouse, oorre posizionare il puntatore in prossimità della stessa e liare on il tasto sinistro. La barra orizzontale, barra dei omandi, non è altro he un aeleratore delle funzioni presenti nelle voi del menu a tendina sopra desritto. In alternativa aluni omandi del menu possono essere inviati attraverso una ombinazione di tasti aeleratori; per esempio, per aedere alla finestra dei Dati Generali, basta premere la ombinazione [Ctrl]+G. Di seguito, verranno desritte in dettaglio le opzioni relative ai omandi del menu del programma, nonhé le euivalenti funzioni implementate nei pulsanti di ui le finestre sono dotate. 3.3 Cambiare il olore di sfondo Premendo ontemporaneamente il tasto [SHIFT] e il tasto sinistro del mouse in un punto ualsiasi del desktop, è possibile ambiare il olore dello sfondo, attraverso la finestra di sistema Colore. 3.4 Attivare il sistema di aiuto L aesso al sistema di aiuto del programma può avvenire sia attraverso il tasto [F1] sia liando on il tasto sinistro del mouse sul pulsante presente sulla barra dei omandi. 3.5 Barra dei omandi La barra dei omandi è un aeleratore dei omandi presenti nelle varie voi del menu prinipale. Di seguito è riportata la barra dei omandi osì ome appare nella finestra prinipale del programma on una breve spiegazione dei relativi pulsanti. 3.6 Gestione delle finestre Nel programma CARL, sono presenti prinipalmente uattro tipi di finestre: finestre modali, finestre non modali, sheet di visualizzazione e sheet d input Finestre non modali Le finestre non modali, uando sono aperte, non preludono l aesso ad altre finestre o ai omandi. In pratia possiamo avere più finestre aperte ontemporaneamente e passare dall una all altra senza nessuna limitazione. 4

12 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti Le finestre non modali sono dotate di un pulsante [Help] he permette di aedere al sistema di aiuto per i dati da inserire in uella partiolare finestra (help sensibile al ontesto). Lo stesso effetto è ottenuto premendo il tasto [F1]. Nel aso fossero aperte più finestre, potrebbe essere omodo disporle a video mediante i omandi del menu Window. Si può passare da una finestra all altra, tramite mouse oppure da tastiera mediante la ombinazione di tasti [Ctrl]+[F6]. Per spostare una finestra, oorre liare on il tasto sinistro del mouse in orrispondenza della barra del titolo e, tenendo premuto il tasto, spostare il mouse nella posizione desiderata. In orrispondenza della barra del titolo si trovano una serie di pulsanti he servono per massimizzare la finestra, per ridurla ad iona o per hiuderla Finestre modali Le finestre modali sono delle finestre di tipo eslusivo nel senso he, uando una di esse è aperta, non è possibile aedere ad altre finestre oppure ai menu. Tipio esempio di finestra modale nel programma CARL è la finestra di Opzioni Analisi. Le finestre modali sono dotate di tre pulsanti standard [Aetta], [Annulla] ed [Help]. Per hiudere una finestra modale, oorre premere il pulsante [Aetta] o il pulsante [Annulla]. Premendo il pulsante [Aetta], si omunia al programma la onferma dei dati inseriti; premendo il pulsante [Annulla], si omunia al programma he i dati non sono stati onfermati. Il pulsante [Help] permette di aedere al sistema di aiuto per i dati da inserire in uella partiolare finestra (help sensibile al ontesto). Lo stesso effetto è ottenuto premendo il tasto [F1]. Per spostarsi da un ampo di input al suessivo, bisogna premere il tasto [Tab]. Per spostarsi da un ampo di input al preedente, bisogna premere il tasto di tabulazione insieme al tasto [Shift]. 5

13 CARL 9.1 Azte Informatia 4 Menu File In uesta voe di menu sono ontenuti tutti i omandi neessari per le operazioni di srittura e lettura dei dati su diso. Il menu, una volta attivato, si presenta ome in figura. 4.1 Nuovo Tramite il omando Nuovo, attivato anhe dal pulsante aeleratore presente sulla barra dei omandi, si omunia a CARL di voler avviare un nuovo lavoro e uindi abbandonare uello orrente. Il programma prima di iniziare il nuovo lavoro, se i dati del lavoro orrente non sono stati salvati, hiede all Utente se vuole effettuare il salvataggio. In funzione della risposta fornita, il programma avvia la proedura di salvataggio oppure abbandona il file attivo senza salvare. 4. Apri Tramite il omando Apri, attivato anhe dal pulsante aeleratore presente sulla barra dei omandi, è possibile ariare un file salvato su diso. L estensione dei files dati di CARL è CRL. La proedura è uella standard dell ambiente Windows : la finestra aperta presenta l eleno delle artelle e l eleno dei files ontenuti nella artella selezionata. Per ariare il file desiderato, basta selezionarlo on il mouse e premere il pulsante [Apri] oppure il tasto [INVIO]. Prima di effettuare l operazione di apertura file, ualora i dati del lavoro orrente siano stati modifiati, CARL hiede la onferma per il salvataggio su diso dei dati. 4.3 Salva Tramite il omando Salva, attivato anhe dal pulsante aeleratore presente sulla barra dei omandi, è possibile salvare su diso i dati inseriti in un file. La proedura è uella standard dell ambiente Windows : la finestra aperta presenta l eleno delle artelle e l eleno dei files ontenuti nella artella selezionata. Per salvare i dati in un file oorre digitare nella asella Nome file il nome da attribuire all arhivio e premere il pulsante [Salva] oppure il tasto [INVIO]. Qualora si stia operando su un file già salvato in preedenza, l azione sul pulsante avvia automatiamente la proedura di salvataggio senza aprire la finestra desritta. 4.4 Esi Tramite il omando Esi è possibile usire dal programma. Se i dati non sono stati salvati, ompare la rihiesta di salvataggio degli stessi. A uesto punto è possibile onfermare la registrazione dei dati su diso o ignorare uesta proedura. Il salvataggio avviene seondo le modalità sopra desritte. A uesto omando non orrisponde un pulsante aeleratore sulla barra dei omandi. 6

14 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti 5 Menu Dati In uesta voe di menu sono ontenuti tutti i omandi neessari per le operazioni di input dei dati. Il menu, una volta attivato, si presenta ome in figura. Tutti i omandi del menu, tranne il primo, si attivano anhe dai relativi pulsanti presenti sulla barra dei omandi. Alune delle voi presenti nel menu, osì ome i pulsanti sulla barra dei omandi, possono essere disattivate, in funzione dei dati immessi o del tipo di problema he si intende analizzare. Per esempio, la voe Prova S.P.T è disattivata nel aso l Utente non desidera effettuare il alolo dei edimenti della fondazione in esame, oppure il metodo selto per il alolo degli stessi non è uello di Burland (N SPT ) (finestra di Opzioni di analisi). 5.1 Dati generali La finestra è attivata solo dalla voe di menu Dati. È possibile inserire i dati generali riguardanti la fondazione da analizzare. CARL userà uesti dati in relazione, nel aso in ui verrà rihiesto nella finestra Genera Relazione. 5. Normativa In partiolare i dati da inserire nei vari ampi di input presenti, ognuno on un numero massimo di 64 aratteri, riguardano: Progetto, desrizione dell opera da realizzare; Committente, generalità del ommittente dell opera; Comune, loalità in ui riade l opera da realizzare; Progettista, generalità del tenio he esegue il alolo; Direttore dei Lavori, generalità del tenio direttore dei lavori; Impresa Eseutrie, denominazione dell impresa eseutrie dei lavori. La finestra, visualizzata dal menu Dati, onsente di impostare la normativa di alolo. 7

15 CARL 9.1 Azte Informatia La finestra onsente di impostare la normativa di riferimento per l analisi dello satolare: Sono possibili le seguenti selte: - D.M D.M. 96 Tensione Ammissibile - D.M D.M. 96 Stato Limite - Ordinanza Euroodie - Norme tenihe 005 Dalla tabella è possibile inoltre impostare i oeffiienti di parteipazione delle azioni permanenti e variabili ed i oeffiienti di ombinazione sia per le ombinazioni di ario da Stato Limite Ultimo, sia per le ombinazioni di ario da Stato Limite d Eserizio seondo la normativa selta. Dalla tabella è possibile inoltre impostare i oeffiienti di parteipazione (γ) delle azioni permanenti e variabili ed i oeffiienti di ombinazione (Ψ) delle azioni sia per le ombinazioni di ario da Stato Limite Ultimo, sia per le ombinazioni di ario da Stato Limite d Eserizio seondo la normativa selta. γq γg sfav γg fav γ tan(φ ) γ γ γ γ u Ψ0 Ψ1 Ψ Coeffiiente di parteipazione delle azioni variabili; Coeffiiente di parteipazione delle azioni permanenti; Coeffiiente di parteipazione delle azioni permanenti nel aso uest ultime ontribuisano ad aumentare la siurezza; Coeffiiente parziale di siurezza sull angolo di attrito del terreno; Coeffiiente parziale di siurezza oesione drenata del terreno; Coeffiiente parziale di siurezza peso di volume del terreno; Coeffiiente parziale di siurezza oesione non drenata del terreno; Coeffiiente di ombinazione allo stato limite ultimo; Coeffiiente di ombinazione allo stato limite d eserizio; Coeffiiente di ombinazione allo stato limite d eserizio. Il bottone Imposta oeffiienti onsente di assegnare ai vari oeffiienti i valori imposti dalla normativa selta. D.M D.M Tensione Ammissibile Se si imposta tale normativa l analisi dei arihi, le verifihe di sezione ed il alolo delle spinte dei terreni verranno effettuate in aordo on il D.M. Min. LL.PP. 9 Gennaio 1996 e on il D.M. Min. LL.PP. 11 Marzo In partiolare le verifihe di sezione verranno effettuate on il metodo delle Tensioni Ammissibili. In tale ambito normativo non bisogna impostare nessun oeffiiente di amplifiazione dei arihi o di riduzione delle aratteristihe dei terreni. D.M D.M Stato Limite Se si imposta tale normativa l analisi dei arihi, le verifihe di sezione ed il alolo delle spinte dei terreni verranno effettuate in aordo on il D.M. Min. LL.PP. 9 Gennaio 1996 e on il D.M. Min. LL.PP. 11 Marzo In partiolare le verifihe di sezione verranno effettuate on il metodo degli 8

16 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti Stati Limite Ultimi e Stati Limite d Eserizio. In tale ambito normativo bisogna impostare i γ, oeffiiente di parteipazione delle azioni permanenti e variabili ( ) G γ Q O.P.C.M Euroodii Se si imposta tale normativa l analisi dei arihi, le verifihe di sezione ed il alolo delle spinte dei terreni verranno effettuate in aordo on l Ordinanza 374 e s.m.i. e on gli Euroodii 7 e 8. In partiolare le verifihe di sezione verranno effettuate on il metodo degli Stati Limite Ultimi e Stati Limite d Eserizio. In tale ambito normativo oorre selezionare l approio progettuale (Design Approah) desiderato. La selta può effettuarsi tra approio progettuale 1 e approio progettuale. L approio progettuale 1 (DA1) si basa sul onetto dei oeffiienti di siurezza parziali e onsidera due famiglie di ombinazioni (indiate negli Euroodii ome CASO B e CASO C) generate on le seguenti modalità: aso B : in uesto tipo di ombinazioni vengono inrementati le azioni permanenti e variabili on i γ, e vengono lasiate inalterate le aratteristihe di resistenza del terreno. oeffiienti ( ) G γ Q aso C : in uesto tipo di ombinazioni vengono inrementati i arihi variabili e vengono ridotte le aratteristihe di resistenza del terreno (tg(φ), o u) seondo i oeffiienti parziali ( γ tanφ', γ ',..) La soluzione si ottiene dalla ombinazione dei asi B e C. L approio progettuale (DA) onsidera invee un oeffiiente di siurezza globale da appliare alle azioni o agli effetti delle azioni. In pratia la spinta viene alolata senza alterare i parametri di resistenza del terreno ed le azioni vengono amplifiate del fattore di siurezza desiderato. Tale approio progettuale porta ad un numero di ombinazioni di ario deisamente minore rispetto all approio progettuale preedente. D.M. 14/09/005 (Norme Tenihe Costruzioni) Se si imposta tale normativa l analisi dei arihi, le verifihe di sezione ed il alolo delle spinte dei terreni verranno effettuate in aordo il Testo Unio Norme Tenihe sulle Costruzioni. In partiolare le verifihe di sezione verranno effettuate on il metodo degli Stati Limite Ultimi e Stati Limite d Eserizio. Tale norma si basa sul onetto dei oeffiienti di siurezza parziali e onsidera due famiglie di ombinazioni (indiate ome A1-M1 e A-M) generate on le seguenti modalità: aso A1-M1: in uesto tipo di ombinazioni vengono inrementati le azioni permanenti e variabili on γ, e vengono lasiate inalterate le aratteristihe di resistenza del terreno. i oeffiienti ( ) G γ Q aso A-M: in uesto tipo di ombinazioni vengono inrementati i arihi variabili e vengono ridotte le aratteristihe di resistenza del terreno (tg(φ), o u) seondo i oeffiienti parziali ( γ tanφ', γ ',..) La soluzione si ottiene dalla ombinazione dei asi A1-M1 e A-M. Desrizione oeffiienti di siurezza parziali. Nella finestra si definisono i oeffiienti di siurezza parziali da appliare nell approio progettuale 1 (DA1) per le famiglie di ombinazioni B e C nel aso di selta normativa O.P.C.M Euroodii, e per le famiglie di ombinazioni A1-M1 e A-M nel aso di selta normativa Norme 005. Si preisa he i oeffiienti di siurezza parziali vanno impostati sia per le ombinazioni di tipo statio si per le ombinazioni di tipo sismio. 9

17 CARL 9.1 Azte Informatia Si riporta di seguito la tabella dei oeffiienti di siurezza sulle azioni e sulle aratteristihe di resistenza dei terreni. Azioni Proprietà del terreno Caso Permanenti Variabili Sfavorevoli Favorevoli Sfavorevoli γ tan φ γ γ u u (Caso B) o (A1-M1) (1.35) o (1.40) (Caso C) o (A-M) (1.60) o (1.5) Il (Caso B) o (A1-M1) prevede l inremento delle azioni permanenti e variabili ma lasia inalterate le aratteristihe di resistenza del terreno. Il (Caso C) o (A-M) prevede la riduzione dei parametri aratteristii di resistenza del terreno (tgφ,, u) ma lasia inalterati le azioni permanenti. I oeffiienti di siurezza sopra riportati sono ripresi dall EUROCODICE 7 (.4.) ma nello spirito delle norme stesse è il progettista he deide aso per aso uale oeffiienti utilizzare. In pratia ogni ombinazione di ario definita dall Utente (o, più agevolmente, generata dal programma) viene generata sia per il aso B (A1-M1) he per il (aso C) (A-M). Dunue le ombinazioni di ario di base vengono raddoppiate. Nel aso sia stato impostato il Modello progettuale nell ambito della norma Ordinanza Euroodii in uesta finestra è possibile definire il oeffiiente di siurezza globale desiderato. Il uesto modello progettuale non si usa la filosofia dei oeffiienti di siurezza parziali ma la siurezza viene imposta mediante un unio oeffiiente globale sulle azioni. Questo oeffiiente verrà appliato a tutti i arihi agenti sulla struttura (spinte terreno, pesi propri, arihi esterni, variazioni termihe, et) generando delle azioni interne (momenti, tagli, et.) opportunamente amplifiate. Si sarebbe potuto imporre tale oeffiiente direttamente sugli effetti delle azioni ma trattandosi, nel nostro aso di analisi non lineari è preferibile appliare il oeffiiente direttamente sulle azioni. Un analogo oeffiiente di siurezza andrebbe imposto sulle resistenze, ad esempio imponendo un oeffiiente di siurezza della sezione maggiore dell unità. 5.3 Geometria fondazione superfiiale Allo sheet di visualizzazione Eleno Fondazioni Superfiiali si aede dall omonima voe del menu Dati o dal pulsante apposito.. I dati in essa riportati sono: N Numero d ordine dei terreni he si definisono. Desrizione Desrizione del terreno X Peso di volume del terreno. [L1] Y Peso di volume saturo del terreno [L1] B Angolo di attrito del terreno (parametro di resistenza). [L1] L Angolo di attrito terreno-palo [L1] D Coesione del terreno (parametro di resistenza). [L1] 10

18 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti Cliando sui pulsanti [Aggiungi] o [Modifia] presenti nella finestra Eleno Fondazioni Superfiiali si passa a aratterizzare le fondazioni. Per ogni fondazione superfiiale è possibile definire le grandezze riportate di seguito Caratteristihe fondazioni superfiiali È possibile aedere alla finestra Caratteristihe fondazione superfiiale liando sui pulsanti [Aggiungi] o [Modifia] presenti nella finestra Eleno Fondazioni Superfiiali. La finestra è modale per ui non sono onsentite altre operazioni fintanto he rimarrà aperta. Nella finestra vengono inserite tutte le grandezze neessarie a definire il tipo e la geometria della fondazione da analizzare nonhé i dati relativi al piano di posa e pendio. In partiolare i dati da inserire riguardano: Forma Fondazione, attraverso uesto radio-group viene selezionata la forma della fondazione, he può essere Nastriforme, Rettangolare o Cirolare. B Base della fondazione superfiiale (dimensione minore della fondazione [L1] vista in pianta). Nel aso di fondazione irolare la grandezza geometria si riferise al diametro. L Lunghezza della fondazione superfiiale (dimensione maggiore della [L1] fondazione vista in pianta). Nel aso di fondazione Nastriforme o irolare la grandezza non viene presa in onsiderazione. D Affondamento del piano di posa della fondazione superfiiale. [L1] X Y α ω Asissa del barientro della fondazione rispetto al sistema di riferimento globale. Ordinata del barientro della fondazione rispetto al sistema di riferimento globale. Inlinazione del piano di posa rispetto all orizzontale (eventuale). Il dato è utilizzato dal programma per il alolo del ario limite nel aso he l autore selto per la determinazione del ario limite ontempli il fattore orrettivo. Inlinazione del pendio rispetto all orizzontale (eventuale). Il dato è utilizzato dal programma per il alolo del ario limite nel aso he l autore selto per la determinazione del ario limite ontempli il fattore [L1] [L1] [ ] [ ] 11

19 CARL 9.1 Azte Informatia Altezza Spessore anima Spessore ala orrettivo. Altezza totale della fondazione (il dato riguarda solo il disegno in sezione della fondazione) Spessore dell anima della fondazione a T rovesia (il dato riguarda solo il disegno in sezione della fondazione) Spessore dell ala della fondazione a T rovesia (il dato riguarda solo il disegno in sezione della fondazione) [L1] [L1] [L1] 5.4 Geometria fondazione profonda (pali) È possibile aedere alla finestra modale Caratteristihe fondazione profonda tramite la voe Geometria Fondazione profonda del menu dati o attraverso il pulsante della barra dei omandi. Nella finestra vengono inserite tutte le grandezze neessarie a definire la geometria e le aratteristihe di resistenza della sezione (in aso di Palo a sezione generia). In partiolare le grandezze riportate sono le seguenti: Geometria, attraverso uesto radio-group viene selezionata la forma del palo, he può essere Palo Cirolare in.a. oppure Palo a sezione generia. B Diametro del fusto del palo [L] L Lunghezza del palo [L1] D rappresenta la uota della testa del palo rispetto al piano di [L1] ampagna; Area Area della sezione del palo (attiva solo se si è selto palo a [L]^ sezione generia); Momento di inerzia Momento di inerzia della sezione del palo (attiva solo se si è [L]^4 selto palo a sezione generia); Modulo di resistenza Modulo di resistenza della sezione del palo (attiva solo se si [L]^3 è selto palo a sezione generia); Momento ultimo Momento ultimo della sezione del palo (attiva solo se si è selto palo a sezione generia); [F1] x [L1] 1

20 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti 5.5 Terreni Allo sheet di visualizzazione Terreno si aede dall omonima voe del menu Dati o dal pulsante apposito. I dati in essa riportati sono: N Numero d ordine dei terreni he si definisono. Desrizione Desrizione del terreno g Peso di volume del terreno. [F1] / [L1]^3 gs Peso di volume saturo del terreno [F1] / [L1]^3 phi Angolo di attrito del terreno (parametro di resistenza). [ ] d Angolo di attrito terreno-palo [ ] Coesione del terreno (parametro di resistenza). [P1] a Adesione terreno-palo [P1] olore Colore assegnato al terreno Cliando sui pulsanti [Aggiungi] o [Modifia] presenti nella finestra Desrizione terreno si passa a aratterizzare i terreni. Per ogni terreno è possibile definire le grandezze riportate di seguito Parametri fisii e meanii terreno per fondazioni superfiiali. La finestra modale viene visualizzata liando su uno dei pulsanti [Aggiungi], [Modifia] presenti nella finestra Desrizione terreno. Nella finestra vengono inserite tutte le grandezze fisihe e meanihe neessarie a definire il terreno ostituente lo strato: Parametri di resistenza Desrizione denominazione del terreno ostituente lo strato (num. max aratteri 64); Peso di volume Peso di volume naturale del terreno in sito. [F1] / [L1]^3 13

21 CARL 9.1 Azte Informatia Peso di volume Peso di volume saturo del terreno in sito. [F1] / [L1]^3 saturo Angolo di attrito Angolo di attito del terreno in sito. È un parametro di resistenza neessario per il alolo della portanza della fondazione. [ ] Angolo di attrito Angolo di attrito tra terreno e fondazione. [ ] terreno-fondazione Coesione Coesione del terreno in sito. È un parametro di resistenza [P1] neessario per il alolo della portanza della fondazione. Adesione Adesione tra il terreno e la fondazione. [P1] Parametri di deformabilità Modulo di Young Modulo elastio del terreno. Il dato è neessario per il alolo dei edimenti della fondazione on il metodo elastio; Coeffiiente di Coeffiiente di Poisson del terreno. Ildato è neessario per il Poisson alolo del bulbo delle tensioni on il metodo di Westergaard, oppure per il alolo dei edimenti on il metodo di Skempton; Modulo di taglio Modulo di taglio G del terreno. Il valore di tale grandezza può essere impostato direttamente dall utente, oppure alolato mediante il pulsante C, attraverso il uale è possibile aedere alla finestra per seglierne il metodo di alolo. Le selte possibili sono E Usa Modulo Elastio G = ; ( 1+ν ) Usa Veloità Onde di Taglio G = γ V s. g Il modulo di taglio è neessario per effettuare la verifia di rottura del terreno per punzonamento seondo Vesi: Modulo elastio non Modulo elastio non drenato Eu, espresso in unità di pressione drenato P1. Il dato è neessario per il alolo dei edimenti della Veloità onde di taglio Parametro di Skempton A Modulo edometrio Rapporto di riompressione RR; Rapporto di ompressione CR; Grado di sovraonsolidazione OCR; fondazione on il metodo di Skempton. Veloità dell onda di taglio Vs nel terreno. Il dato è utilizzato dal programma per determinare il modulo di resistenza a taglio G. Parametro di Skempton A del terreno. Il dato è neessario per alolare il edimento Modulo edometrio del terreno. Il dato è neessario per il alolo del edimento edometrio usando il modulo edometrio e per il alolo del edimento on il metodo di Skempton. Rapporto di riompressione RR. Questo ampo di input è attivo solo se il terreno è sovraonsolidato (OCR>1) e si è selto di alolare il edimento edometrio utilizzando la urva edometria. Rapporto di ompressione CR. Questo ampo di input è attivo solo se il terreno è sovraonsolidato (OCR>1) e si è selto di alolare il edimento edometrio utilizzando la urva edometria. Rapporto di sovraonsolidazione OCR. Questo ampo di input è attivo solo se il terreno è sovraonsolidato. Il parametro è utilizzato solo se si seglie di alolare il edimento utilizzando la urva edometria. [P1] [P1] [P1] [m] / [se] [P1] 14

22 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti 5.5. Parametri fisii e meanii dello strato per fondazioni profonde (pali) La finestra modale viene visualizzata liando su uno dei pulsanti [Aggiungi], [Modifia] presenti nella finestra Desrizione terreno. Nella finestra vengono inserite tutte le grandezze fisihe e meanihe neessarie a definire il terreno ostituente lo strato: Parametri di resistenza Desrizione denominazione del terreno ostituente lo strato (num. max aratteri 64); Peso di volume Peso di volume naturale del terreno in sito. [F1] / [L1]^3 Peso di volume Peso di volume saturo del terreno in sito. [F1] / [L1]^3 saturo Angolo di attrito Angolo di attito del terreno in sito. È un parametro di [ ] resistenza neessario per il alolo della portanza della fondazione. Angolo di attrito tra terreno e fondazione. [ ] Angolo di attrito terreno-fondazione Coesione Coesione del terreno in sito. È un parametro di resistenza [P1] neessario per il alolo della portanza della fondazione. Adesione Adesione tra il terreno e la fondazione. [P1] 5.6 Stratigrafia È possibile aedere alla finestra Stratigrafia tramite la voe Stratigrafia del menu Dati o tramite il pulsante aeleratore presente sulla barra dei omandi Stratigrafia per fondazioni superfiiali Nella finestra vengono riportate alune delle grandezze fisihe e meanihe he aratterizzano gli strati di terreno definiti. Tramite i pulsanti presenti nella parte in basso è possibile aggiungere, modifiare, inserire ed eliminare gli strati ostituenti il terreno al di sotto della fondazione. 15

23 CARL 9.1 Azte Informatia I dati da inserire riguardano: X, Y Posizione in pianta (asissa e ordinata) dei tre punti di sondaggio rispetto al sistema di riferimento globale. Z1, Z, Z3 Z1: uota del primo punto di sondaggio (olonna 1). Z: uota del seondo punto di sondaggio (olonna ). Z: uota del terzo punto di sondaggio (olonna 3). Terreno Tipo di terreno da assegnare al piano orrente, tra i terreni definiti in preedenza. [L1] [L1] 5.6. Stratigrafia per fondazioni profonde (pali) I dati da inserire riguardano: X, Y Posizione in pianta (asissa e ordinata) dei tre punti di sondaggio rispetto al sistema di riferimento globale. Z1, Z, Z3 Z1: uota del primo punto di sondaggio (olonna 1). Z: uota del seondo punto di sondaggio (olonna ). Z: uota del terzo punto di sondaggio (olonna 3). Terreno Tipo di terreno da assegnare al piano orrente, tra i terreni definiti in preedenza. Ks Coeffiiente di spinta laterale del terreno. Il dato è utilizzato nel alolo della portanza vertiale (aliuota per attrito laterale) dei pali. Kw Costante di Winkler orizzontale per aratterizzare l interazione terreno palo di fondazione. Il dato è neessario per alolare la portanza trasversale del palo (portanza trasversale). [L1] [L1] [kg] / [m]^ Stratigrafia per fondazioni profonde metodo alolo portanza Wright-Reese 16

24 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti I dati da inserire riguardano: X, Y Posizione in pianta (asissa e ordinata) dei tre punti di sondaggio rispetto al sistema di riferimento globale. Z1, Z, Z3 Z1: uota del primo punto di sondaggio (olonna 1). Z: uota del seondo punto di sondaggio (olonna ). Z: uota del terzo punto di sondaggio (olonna 3). Terreno Tipo di terreno da assegnare al piano orrente, tra i terreni definiti in preedenza. Kw Costante di Winkler orizzontale per aratterizzare l interazione terreno palo di fondazione. Il dato è neessario per alolare la portanza trasversale del palo (portanza trasversale). Nspt Numero di olpi della prova dinamia S.P.T. (Standard Penetration Test). Il dato è utilizzato per il alolo della apaita portante on il metodo di Wright-Reese. [L1] [L1] [kg] / [m]^ Stratigrafia per fondazioni profonde metodo alolo portanza Bustamante- Doix I dati da inserire riguardano: X, Y Posizione in pianta (asissa e ordinata) dei tre punti di sondaggio [L1] rispetto al sistema di riferimento globale. Z1, Z, Z3 Z1: uota del primo punto di sondaggio (olonna 1). [L1] Z: uota del seondo punto di sondaggio (olonna ). Z: uota del terzo punto di sondaggio (olonna 3). Terreno Tipo di terreno da assegnare al piano orrente, tra i terreni definiti in preedenza. Kw Costante di Winkler orizzontale per aratterizzare l interazione terreno palo di fondazione. Il dato è neessario per alolare la portanza trasversale del palo (portanza trasversale). [kg] / [m]^3 Di seguito sono presenti i parametri per il alolo della portanza per attrito laterale dei miropali seondo le raomandazioni di Bustamante-Doix, delle uali si dirà nei prossimi apitoli. In partiolare le uantità riportate nello sheet sono le seguenti alfa oeffiiente di espansione laterale del tratto iniettato. Il oeffiiente di espansione laterale moltiplia il diametro del foro per ottenere uello effettivo di alolo per la portanza. Deff = α D; D : diametro di perforazione; α : oeffiiente di espansione laterale. 17

25 CARL 9.1 Azte Informatia a1 a plim Coeffiiente utilizzato per il alolo della tensione tangenziale limite tra fondazione e miropalo; Coeffiiente utilizzato per il alolo della tensione tangenziale limite tra fondazione e miropalo; pressione limite utilizzato per il alolo della tensione tangenziale limite tra fondazione e miropalo; fs = a + a 1 plim [P1] [P1] 5.7 Falda È possibile aedere alla finestra Falda tramite la voe del menu Dati o tramite il pulsante aeleratore presente sulla barra dei omandi. I dati visualizzati riguardano l affondamento della falda dal piano ampagna positiva verso il basso. 5.8 Eleno Condizioni di ario Eleno Condizioni di ario fondazioni superfiiali Allo sheet di visualizzazione Eleno Condizioni di ario si aede dall omonima voe del menu Dati o dal pulsante apposito.. I dati in essa riportati sono: Fondazione N Forza vertiale agente sulla fondazione. Il segno è positivo se rivolta verso il basso. Mx Momento flettente Mx. L asse vettore di Mx ha direzione e verso dell asse X di un sistema di assi artesiani. My Momento flettente My. L asse vettore di My ha direzione e verso dell asse Y di un sistema di assi artesiani. Tx Forza orizzontale in direzione X agente sulla fondazione.il vettore Tx ha direzione e verso dell asse X di un sistema di assi artesiani. Ty Forza orizzontale in direzione Y agente sulla fondazione.il vettore Ty ha direzione e verso dell asse Y di un sistema di assi artesiani. Tipo Si definise il tipo di ondizione tra permanente ed aidentale al fine di ondizione poter generare le ombinazioni di ario. Attraverso i bottoni è possibile sorrere le ondizioni di ario potendo definire osì il numero di ondizioni di ario desiderate attribuendone nome diverso. [F1] [F1] x [L1] [F1] x [L1] [F1] [F1] 18

26 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti Cliando sul pulsante [Modifia] presente nella finestra Eleno Condizioni di ario si passa a aratterizzare il ario sulla fondazione superfiiale. Per ogni fondazione è possibile definire le omponenti di forza riportate di seguito. I dati riportati in ario fondazione superfiiale sono: N Forza vertiale agente sulla fondazione. Il segno è positivo se rivolta [F1] verso il basso. Mx Momento flettente Mx. L asse vettore di Mx ha direzione e verso [F1] x [L1] dell asse X di un sistema di assi artesiani. My Momento flettente My. L asse vettore di My ha direzione e verso [F1] x [L1] dell asse Y di un sistema di assi artesiani. Tx Forza orizzontale in direzione X agente sulla fondazione.il vettore Tx ha [F1] direzione e verso dell asse X di un sistema di assi artesiani. Ty Forza orizzontale in direzione Y agente sulla fondazione.il vettore Ty ha [F1] direzione e verso dell asse Y di un sistema di assi artesiani. h Altezza del punto di appliazione della forza tagliante Tx e/o Ty. Il programma alolerà automatiamente il vettore momento derivante dall altezza del punto di appliazione della forza tagliante. Peso Fondaz. Peso della fondazione. La forza vertiale verrà sommata dal programma a uella già esistente N. Nella parte in basso della finestra sono riportati le omponenti di ario risultanti on il uale il programma effettuerà il alolo di ario limite, edimenti e tensioni Eleno Condizioni di ario fondazioni profonde (pali) Allo sheet di visualizzazione Eleno Condizioni di ario si aede dall omonima voe del menu Dati o dal pulsante apposito.. I dati in essa riportati sono: Fondazione 19

27 CARL 9.1 Azte Informatia N My Tx Tipo ondizione Forza vertiale agente sulla fondazione. Il segno è positivo se rivolta verso il basso. Momento flettente My. L asse vettore di My ha direzione e verso dell asse Y di un sistema di assi artesiani. Forza orizzontale in direzione X agente sulla fondazione.il vettore Tx ha direzione e verso dell asse X di un sistema di assi artesiani. Si definise il tipo di ondizione tra permanente ed aidentale al fine di poter generare le ombinazioni di ario. Attraverso i bottoni è possibile sorrere le ondizioni di ario potendo definire osì il numero di ondizioni di ario desiderate attribuendone nome diverso. [F1] [F1] x [L1] [F1] Cliando sul pulsante [Modifia] presente nella finestra Eleno Condizioni di ario si passa a aratterizzare il ario sul palo di fondazione. I dati riportati in ario palo sono: N Forza vertiale agente sulla fondazione. Il segno è positivo se rivolta verso il basso. My Momento flettente My. L asse vettore di My ha direzione e verso dell asse Y di un sistema di assi artesiani. Tx Forza orizzontale in direzione X agente sulla fondazione.il vettore Tx ha direzione e verso dell asse X di un sistema di assi artesiani. h Altezza del punto di appliazione della forza tagliante Tx e/o Ty. Il programma alolerà automatiamente il vettore momento derivante dall altezza del punto di appliazione della forza tagliante. Nella parte in basso della finestra sono riportati le omponenti di ario risultanti. [F1] [F1] x [L1] [F1] 0

28 MANUALE D USO Cario Limite e Cedimenti 5.9 Eleno Combinazioni di ario Alla finestra di visualizzazione Combinazioni di ario si aede dall omonima voe del menu Dati. I arihi definiti nelle varie ondizioni verranno messi in onto nell analisi solo se vengono inseriti nelle ombinazioni di ario. Una ombinazione di ario è la somma di più ondizioni di ario : le ondizione di ario inserite nella stessa ombinazione agiranno simultaneamente (eventualmente on oeffiiente di parteipazione diversi). E' possibile aedere alla finestra Combinazioni di ario dall omonima voe del menu Dati o dalla barra dei omandi In uesta finestra si definisono le ombinazioni di ario, effettuando la selta delle ondizioni di ario he appartengono ad ognuna di esse. Tutte le ondizioni di ario definite dall'utente sono riportate nella olonna Condizioni definite. Cliando sul menu Gestione Combinazioni, viene visualizzato un menu he ontiene le seguenti voi: Genera ombinazione Generazione automatia delle ombinazioni di ario. La generazione del numero di ombinazioni è funzione del numero di ondizioni e dal tipo (permanente o aidentale); Aggiungi Inserimento di una ombinazione vuota alla fine di uelle generate; Combinazione Canella ombinazione Eliminazione della ombinazione orrente; Canella tutto Eliminazione di tutte le ombinazioni definite; Chiudi Usita dalla finestra Combinazioni di ario. Per la definizione delle ombinazioni di ario la proedura da seguire è la seguente: si rea la ombinazione attraverso il bottone [Aggiungi ombinazione] si aggiunge la ondizione di ario, orrentemente selezionata nella olonna Condizioni, attraverso il pulsante [Aggiungi>>]. Il radio-group Tipo ombinazione onsente di segliere la famiglia di ombinazione. La ombinazione selezionata diventa uella attiva. La anellazione dalla ombinazione di una ondizione avviene attraverso il pulsante [<<Rimuovi]. La ondizione he sarà eliminata è uella selezionata nella olonna Combinazioni nr. La definizione dei oeffiienti di parteipazione avviene tramite il pulsante [Parteipazione]. 1

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