ECONYL. Un viaggio, una nuova idea di futuro. Un viaggio, una nuova idea di futuro

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1 ECONYL. Un viaggio, una nuova idea di futuro Un viaggio, una nuova idea di futuro

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3 2 Econyl. Un viaggio, una nuova idea di futuro

4 Econyl. Un viaggio, una nuova idea di futuro Quando parliamo di Econyl non parliamo di un impianto, di un processo o di una nuova linea di prodotti, parliamo di un viaggio. Di un lungo percorso iniziato riflettendo su una nuova idea di futuro: quella della sostenibilità. è proprio vero, come scriveva Saint-Exupéry, che se vuoi costruire una nave, non radunare uomini solo per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito. Dietro ogni conquista dell uomo, dietro ogni innovazione infatti, c è un idea forte, un sogno maturato e costruito nel tempo. 3

5 La nostra azienda venne fondata nel 1969 ad Arco di Trento in un ambiente naturale particolarmente delicato, circondata da montagne imponenti e vicinissima al fiume Sarca che di lì a pochi chilometri si immette nel lago di Garda. In questa cornice da cartolina il Gruppo Aquafil si confronta quotidianamente con severe norme di protezione dell ambiente circostante. La legge trentina in materia di conservazione e rispetto dell ecosistema è sempre stata all avanguardia in Italia, ma noi non ci siamo limitati al rispetto delle leggi locali e abbiamo adottato una politica aziendale che mirasse ad obiettivi ancora più alti. Volevamo costruire una nuova nave che andasse lontano, e per farlo bene dovevamo anche saper sognare una nuova meta al di là del mare ampio e infinito. Dopo una lunga riflessione sui temi della sostenibilità, il nostro gruppo ha impostato una nuova politica. In primo luogo doveva perseguire la soddisfazione dei bisogni attuali di tutte le persone che partecipano alle attività di Aquafil tenendo ben presente che si doveva comunque produrre risultati economici positivi. Poi dovevamo assicurare la soddisfazione dei bisogni delle generazioni future garantendo la continuità delle disponibilità delle risorse, realizzando i nostri prodotti a base di Poliammide 6 riciclata. Inoltre avremmo dovuto effettuare tutte le operazioni di riciclo e di recupero dei materiali da ritrasformare in nuovi prodotti di qualità pari all originale, cercando di usare energie a basso impatto ambientale o da fonti rinnovabili. 4

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8 Solo così era possibile cominciare a ridurre oggi il consumo di risorse naturali - con l obiettivo di eliminarlo del tutto domani - ed evitare l inquinamento della superficie terrestre dove viviamo. Solo in questo modo, inoltre, potevamo dare un forte contributo all arresto del riscaldamento globale riducendo le emissioni di gas ad effetto serra come la CO 2 e migliorare le condizioni di vita che in molte aree del pianeta stanno diventando sempre più critiche. Per passare dalle parole ai fatti abbiamo creato una nuova Business Unit che, integrata con le unità produttive esistenti, si dedica oggi a promuovere l utilizzo di materie prime da riciclo, l uso di energia a basso impatto ambientale e la cultura della sostenibilità, sia all interno sia all esterno del Gruppo. Abbiamo quindi assemblato il vero motore dell intero progetto, anche con il supporto del Governo Sloveno: un nuovo impianto capace di riciclare materiale altrimenti destinato a diventare rifiuto attraverso un processo innovativo, che può trasformare gli scarti di nylon 6 in caprolattame vergine, con straordinari risultati ambientali. Tutto ciò è il frutto di un grande investimento, sia di capitali sia di abilità intellettive ed umane, per costruire l impianto, oltre che della lungimiranza e della capacità di percorrere un lungo viaggio insieme a clienti che investono a loro volta in nuove tecnologie e a consorzi che coinvolgono centinaia di imprese per la raccolta dei rifiuti da riciclare. Si è creata così una supply chain internazionale ad hoc per procurare con costanza ed efficienza la materia prima secondaria necessaria per alimentare l impianto e far vivere così il nostro progetto di sostenibilità. I nostri più sentiti ringraziamenti vanno così a tutti coloro che credono e sostengono oggi il nostro viaggio, partecipando attivamente alla realizzazione di un progetto innovativo che attua in termini concreti un modello di sviluppo sostenibile in cui vincono tutti: gli uomini che vivono nel presente e quelli che vivranno nel futuro. 7

10 L ambiente liberato dalle reti I problemi ambientali più difficili da affrontare sono quelli che non si vedono. Uno dei più gravi è l inquinamento sommerso rappresentato dalle reti da pesca abbandonate. Grandi quantità di attrezzature perse nei mari e negli oceani di tutto il mondo dai pescherecci, che stanno danneggiando l ecosistema marino attraverso la pesca fantasma. Si tratta di reti che vanno alla deriva per mesi e anni, responsabili della cattura accidentale e continua di cetacei e altri animali quali tartarughe, uccelli e mammiferi marini, che rimangono intrappolati e muoiono. Secondo un rapporto realizzato congiuntamente dalla FAO e dal Programma delle Nazioni Unite per l Ambiente (UNEP), questo fenomeno sta peggiorando progressivamente a causa dell aumento nella scala delle operazioni di pesca e dell introduzione di attrezzature da pesca particolarmente resistenti perché fatte di materiali altamente durevoli. Il rapporto stima che le reti dismesse che vagano alla deriva negli oceani ammontano ad un decimo ( tonnellate) di tutti i rifiuti presenti in mare. 9

11 Una tartaruga marina catturata dalla pesca fantasma di una rete abbandonata sul fondale. Photo Ramón Domínguez Neri Underwater sadness 10

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14 Econyl. Dai rifiuti al monomero sostenibile La Bora nasce ad Ajdovščina (Aidussina). La città della Vipavska Dolina (Valle del Vipacco), antico passaggio di tempestose buriane, ma anche di popoli ed eserciti, che collega la piana friulana con la Slovenia centrale, è considerata tradizionalmente la culla del vento di Nord-Est, che soffia impetuoso dalle montagne verso il mare. Ma nel mondo, il nome di Ajdovščina (Aidussina) sta per diventare famoso anche per il contributo decisivo che la città slovena offre alla sostenibilità con un importante ciclo industriale: quello del riciclo della Poliammide 6. 13

16 Le raffiche che spazzano la valle, alla periferia della città, lambiscono un grande magazzino che profuma di mare, anzi di oceani lontani, perché nel suo capace ventre Aquafil, leader europeo e mondiale nella produzione di filati per pavimentazione tessile, ha ammassato montagne di reti da pesca. 15

17 Cumuli di nylon formati da chilometri di reti abbandonate e raccolte nelle discariche che proliferano in modo poco controllato vicino ai porti pescherecci di tutto il mondo. Reti con maglie di ogni dimensione, che hanno catturato nel corso della loro vita avventurosa in mare aperto tonnellate di argentei merluzzi nelle acque dell Atlantico settentrionale, guizzanti salmoni nello Stretto di Bering, aringhe a milioni al largo delle Isole Ebridi, platesse nel Mare del Nord, branchi di tonni nel Pacifico, fiumi di acciughe nel Mediterraneo. 16

18 Deposito di reti dismesse nella British Columbia. 17

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21 Reti di ogni colore e misura, con ancora attaccati mitili e conchiglie a ricordo di secche e fondali, piombi e ganci d acciaio, corde, catene e galleggianti di forme e dimensioni diverse, che oggi giacciono inerti nella stiva odorosa del magazzino di Ajdovščina (Aidussina). Sono in attesa di venire liberate dai corpi estranei e riportate, con un processo di scomposizione fisica e chimica, a nuova vita, cioè al caprolattame, la sostanza originaria della quale sono fatte. 20

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24 Il fluff e gli altri rifiuti Accanto ai rifiuti dell industria del pescato, nel grande magazzino ci sono molti altri prodotti di nylon 6 provenienti da vari settori merceologici: balle su balle di tessuti colorati, nuvole vaporose di tulle, enormi sacchi di fluff (cioè il pelo rasato dalle vecchie moquette), contenitori pieni di scarti della polimerizzazione altrimenti indirizzati alla discarica o all incenerimento. Tutti materiali destinati al riciclo e al riuso. 23

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29 Ajdovščina (Aidussina) rappresenta una tappa fondamentale del loro lungo viaggio di ritorno alle origini perché qui ha sede il polo di trattamento mondiale di Aquafil dove si ripuliscono e triturano gli scarti di nylon 6 destinati a venire riciclati nell impianto tecnologico di Ljubljana (Lubiana). Sono oltre 11mila tonnellate l anno i rifiuti di poliammide che arrivano ad Ajdovščina (Aidussina) da Paesi lontani: Stati Uniti, Egitto, Pakistan, Tailandia, Hong Kong, Norvegia e Turchia. 28

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31 Fase Fabbrica di di pretrattamento delle delle moquette in in USA. 30

32 Alcune fasi del trattamento dei rifiuti di poliammide nello stabilimento di Ajdovšcina (Aidussina). 31

33 Fabbrica di pretrattamento delle moquette in USA. 32

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36 Recuperare, riciclare, riusare Il progetto Econyl nasce dalla visione di un nuovo modello di sviluppo industriale ed economico definito e realizzato dal presidente del Gruppo Aquafil Giulio Bonazzi, che si riassume nell impegnativo concetto di sostenibilità, nella creazione di valori attraverso servizi e pratiche aziendali sostenibili, incentrati sulla responsabilità ambientale e sociale. 35

37 Alla base di questa svolta innovativa c è la consapevolezza di dover affrontare e vincere la grande sfida che è descritta efficacemente da questi numeri: nel mondo si producono e consumano ogni anno circa 4 milioni di tonnellate di poliammide 6, con i quali si fabbricano capi di abbigliamento, reti da pesca, pavimentazione tessile (tappeti e moquette), cruscotti per auto, ingranaggi, componenti plastici, ecc. che poi vengono immessi al consumo. 36

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40 Il Carpet America Recovery Effort è il Consorzio che sviluppa negli Stati Uniti soluzioni economiche per il riciclo e il riuso di pavimentazione tessile post consumo. Nel 2009 ha recuperato dalle discariche 160mila tonnellate di moquette, fatte di diversi materiali, che sono state inviate poi agli impianti di riciclaggio grazie ad una rete di 65 collettori in 27 stati del Nord America. Per le reti da pesca invece, l altra grande frazione di rifiuto a base di poliammide, non esisteva niente di simile. E proprio su questo fronte Aquafil è intervenuta con il suo progetto innovativo. 39

42 Il lungo viaggio di Econyl Al riciclo del nylon 6 ritrasformato in caprolattame il Gruppo Aquafil è arrivato dopo un viaggio durato alcuni anni. Allo straordinario traguardo si è giunti infatti partendo molto tempo fa con la messa a punto del sistema che permette di ottenere polimero di nylon 6 senza sprechi, recuperando le acque lattamiche. L azienda poi si è integrata nel proprio ciclo interno con una società specializzata nel recupero dei propri scarti derivati dalle operazioni di filatura, ritrasformandoli in polimeri speciali per il settore dell Engineering Plastics. 41

43 Nel 2007 Aquafil ha lanciato il primo filato Econyl per il settore della moquette, prodotto con il riciclo del 70% di cascami post processo e del 30% di polimero vergine. Una soluzione che ha consentito la riduzione di oltre la metà del contenuto energetico nel filo e delle conseguenti emissioni di gas serra. Oggi l azienda si è concentrata sull utilizzo di polimero di nylon 6 riciclato da prodotti post consumo, cioè da polimero sempre di prima qualità, ma riottenuto da manufatti che sono stati usati e scartati dai consumatori, tolti dalle discariche. 42

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46 ll caprolattame, frutto del processo di riciclo dei rifiuti trattati e condizionati ad Ajdovščina (Aidussina), è indistinguibile se paragonato al caprolattame ottenuto per via tradizionale. Ciò consente di mantenere inalterata la qualità dei filati e dei tecnopolimeri ottenuti. 45

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50 L impianto Econyl di Ljubljana (Lubiana) I rifiuti di poliammide 6 vengono trasformati nell impianto Econyl di Ljubljana (Lubiana), realizzato presso un unità preesistente con una polimerizzazione di Nylon 6 e filatura per pavimentazione tessile e filo per abbigliamento. L investimento globale per la costruzione dell impianto, escludendo la polimerizzazione, è stato di 15 milioni di euro. 49

51 Questo nuovo impianto che sorge nella zona industriale della capitale slovena è all avanguardia nel mondo. Qui il Nylon 6 rinasce dai prodotti di consumo e industriali divenuti rifiuti, sottoforma di caprolattame vergine (il monomero dal quale ha origine la materia plastica) e ridiventa polimero per nuove produzioni. Il tutto grazie alla tecnologia innovativa sviluppata dal Gruppo trentino. 50

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56 L impianto che è entrato in marcia nei primi mesi del 2011 ha una capacità di trattamento pari a 28 tonnellate al giorno di rifiuti/scarti di poliammide che vengono ritrasformati in monomero. Nel nuovo reparto viene prodotto attualmente Econyl ricavato al 70% da rifiuti del processo industriale e al 30% da rifiuti di prodotti post consumo. Nei prossimi anni questo mix è destinato a cambiare: nel aumenterà in modo considerevole la percentuale dei rifiuti post consumo e in un futuro prossimo il caprolattame prodotto a Ljubljana (Lubiana) sarà ricavato totalmente da quest ultimo tipo di rifiuti. 55

58 La costruzione dell impianto Econyl: due anni per la ricerca, 12 mesi di progettazione e 365 giorni per la costruzione. La media degli addetti è stata di 122 persone al giorno. Sono state utilizzate 170 tonnellate di acciaio per la struttura portante, 29 tonnellate di armature, 170 m³ di calcestruzzo, metri di nastri rinforzanti in carbonio, m² di isolamento termico, 68 km di cavi elettrici. 57

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64 A regime il processo sarà alimentato con tonnellate di rifiuti che produrranno tonnellate circa di caprolattame. Gli scarti pari a circa tonnellate saranno avviati alla distruzione in un vicino inceneritore specializzato. Il risparmio economico ed ambientale realizzato dal nuovo impianto è il seguente: -70mila barili di petrolio, -20mila tonnellate di emissioni di CO 2 in atmosfera, -150mila m 3 d acqua. 63

65 L obiettivo di Aquafil è sviluppare questo progetto fino ad arrivare in un futuro non molto lontano a triplicare le quantità riciclate di rifiuti di nylon 6, alimentando con il caprolattame ricavato il 30% dell attuale produzione. 64

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68 Per la realizzazione dell impianto di trasformazione dei rifiuti di poliammide in caprolattame vergine sono stati posati 11,4 km di tubazioni, installate 61 pompe, valvole e 53 recipienti di processo. Il tutto ha comportato oltre saldature. 67

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72 Gruppo Aquafil Il Gruppo Aquafil è attivo nella filiera produttiva di Nylon 6 ed è specializzato nella produzione di filo per pavimentazione tessile, segmento in cui il Gruppo è leader di mercato in Europa con una quota pari al 40% e secondo player a livello mondiale. Ha inoltre maturato una significativa esperienza nel segmento degli engineering plastics (polimeri per stampaggio) e dei fili sintetici per abbigliamento. L azienda impiega più di collaboratori ed è presente in 3 continenti, attraverso 13 siti produttivi in Europa (cinque stabilimenti in Italia, quattro in Slovenia e uno in Croazia), negli Stati Uniti (Georgia) e in Asia (Cina e Tailandia). Nel corso del 2008 è stata costituita la divisione Energy & Recycling per supportare trasversalmente le tre business unit di prodotto sui temi dell energia, del riciclo e della cultura ambientale. La divisione lavora in stretta sinergia con l area ricerca e sviluppo di Aquafil, sulle cui attività strategiche, oltre al positivo apporto della Provincia Autonoma di Trento, il Gruppo investe ogni anno complessivamente circa il 4% del fatturato. 71

73 Econyl. Un Viaggio, una nuova idea di futuro Testi a cura di Carlo Arcari Archivio fotografico Andrej Furlan - Archivio Aquafil Concept Design Verter Srl Aquafil Spa Maggio 2011 Prodotto realizzato impiegando carta Revive 50:50

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