Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1)
|
|
- Gerardina Spada
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Famiglia: Herpesviridae Sottofamiglia: Alphaherpesvirinae Sulla base delle caratteristiche antigeniche: BoHV-1 Sulla base delle caratteristiche genomiche: 2 sottotipi maggiori BoHV-1.1 (alta diffusione) BoHV-1.2 (ridotta diffusione)
3 Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Trasmissione: - contatto diretto con: 1) animali in fase acuta d infezione escretori sintomatici - asintomatici 2) animali clinicamente sani con infezione latente riattivata - aerosol a brevi distanze - verticale (in seguito a viremia materna) Infezione: - mucose respiratoria, oculare, genitale - feto
4 Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) forma acuta Forme respiratorie con sintomi tipici nei vitelli ed occasionalmente (scolo oculo-nasale nasale,, febbre elevata, tosse secca) Aborti concentrati, in particolare dopo gli episodi respiratori
5 Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Infezione mucosale replicazione virale - danno cellulare Viremia monociti - adesione alla superficie linfocitaria Distretti organici macrofago alveolare Escrezione virale via intra-assonale LATENZA gangli nervosi sacrali- cervicali Genoma virale extracromosomiale Malattia via intra-assonale Risposta immunitaria Guarigione clinica Riattivazione
6 Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) danni riproduttivi L infezione sperimentale, condotta in tempi diversi, al momento del calore ed a 7, 14, 21 e 28 giorni dalla fecondazione, su bovine che sono poi state sacrificate 15 giorni dopo l infezione, ha dimostrato che: L infezione al momento del calore determina un alterazione della formazione del corpo luteo, ed esita in un alterazione del ciclo Le bovine infettate a 7 e a 14 giorni dalla fecondazione hanno mostrato lesioni necrotiche, la gravidanza è stata impedita ed i cicli sono risultati alterati. L ovaio è maggiormente sensibile all infezione nei 5 giorni successivi alla fecondazione. Dopo l infezione, l ovaio acquisisce una guarigione organica e funzionale, senza conseguenze stabili sull attività riproduttiva (infertilità temporanea).
7 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD il virus Caratteristiche del BVDV Pestivirus della famiglia dei Flaviviridae (ulteriormente distinto in BVDV tipo 1 e BVDV tipo 2 Ospite naturale del BVDV: bovino In condizioni naturali anche i suini e gli ovini possono infettarsi (ma spesso solo in forma subclinica) Trasmissione della malattia dalla pecora al bovino: nessuna segnalazione documentata, ma il virus si trasmette sperimentalmente con facilità
8 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD il virus Differenze genotipiche del BVDV BVDV Tipo 1 (12 genotipi): BVD-MD BVDV Tipo 2a e BVDV Tipo 2b: sindrome emorragica Differenze biotipiche del BVDV BVDV CP (citopatico): isolato negli animali PI BVDV NCP (non citopatico): responsabile delle infezioni
9 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: la patogenesi meno di 50 giorni di gestazione Infezione infezione Riassorbimento embrionale/aborto uterina e fetale Viremia e leucopenia Sieroconversione nelle madri Ritorno in calore Infezione sub- clinica: ipertermia, lieve diminuzione produzione lattea, immunodepressione
10 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: la patogenesi giorni di gestazione Infezione sub- clinica: ipertermia, lieve diminuzione produzione lattea, immunodepressione
11 BVDV- animali PI
12 BVDV- animali PI
13 BVDV- animali PI
14 BVDV- animali PI
15 BVDV- animali PI
16 BVDV- animali PI
17 BVDV- animali PI
18 EVOLUZIONE DEI SOGGETTI PI IN ASSENZA DI SUPERINFEZIONI mesi 6 mesi PI siero- escretore del virus PI siero+, escretore potenziale del virus PI siero- escretore del virus A PI adulti siero-, viremici persistenti, escretori permanenti del virus (continua fonte d infezione d per gli altri animali) PI che non crescono e per la > parte malati cronici
19 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: le forme cliniche Forme respiratorie e gastroenteriche nei giovani vitelli e nelle manze, con tipiche lesioni erosive al cavo orale Forme diarroiche con elevata mortalità in vitelli o manze, caratterizzate dai tipici sintomi di malattia delle mucose Aborti con feti mummificati Nascita di vitelli disvitali o malformati (in particolare con lesioni al SNC)
20 Diarrea virale del bovino Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: le forme cliniche diarrea + leucopenia (favorisce l azione di virus e batteri) Infertilità, aborti, nascita di vitelli disvitali e/o malformati Dott. Rosignoli IZS MN
21 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: le forme cliniche Vitelli malformati e/o disvitali malformazioni (cataratta, microftalmia, microcefalia, ipoplasia cerebellare, idrocefalia, aplasia timica e cutanea, brachignatismo, Dott. Rosignoli IZS MN crescita ritardata, ipoplasia polmonare)
22 Malattia delle mucose Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: le forme cliniche Bassa morbilità (2-4%), alta mortalità Diarrea più o meno profusa, con muco, fibrina e sangue Erosioni e ulcere del cavo orale e dell intestino Forme cronicizzate (runting( disease)
23 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: le forme cliniche Malattia delle mucose Dott. Rosignoli IZS MN Dott. Rosignoli IZS MN
24 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: le forme cliniche Malattia delle mucose Dott. Rosignoli IZS MN Dott. Rosignoli IZS MN
25 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: le forme cliniche Sindrome trombocitopenica (BVDV Tipo 2) anemia, soffusioni e petecchie emorragiche, ittero, trombocitopenia per invasione m. osseo mortalità elevata Dott. Rosignoli IZS MN Dott. Rosignoli IZS MN
26 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: le forme cliniche Disturbi della fertilità Oociti infetti infezione ovarica* Infezione pre e post-ovulatoria RIDUZIONE della fertilità - 20/60 % Riduzione del: diametro dei follicoli dominanti n di corpi lutei palpabili n e qualità degli embrioni Profilo ormonale alterato: < estradiolo Il virus replica attivamente nelle cellule dell epitelio follicolare e nel fluido follicolare. Induce ooforite interstiziale diffusa, con alterazione dello sviluppo follicolare e della formazione del corpo luteo
27 Virus della diarrea virale del bovino Malattia delle mucose BVD MD: forme silenti Numero elevato di aborti sporadici (> 4-5%) Elevata incidenza di ritorni in calore, in particolare fuori ciclo (> 17-20%) Elevato numero di bovine diagnosticate gravide che tornano in calore ( > 20%) Episodi di diarrea, con bruschi cali della produzione lattea Presenza di forme gastroenteriche nei giovani animali
28 Diagnosi di laboratorio
29 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Diagnosi diretta Da: sangue, carcasse, visceri, tamponi nasali e cervico-uterini (IBR e BVD) Elisa Isolamento su coltura cellulare PCR In caso di aborto, quali campioni da inviare al laboratorio? feto abortito (e placenta) cervello, cuore, fegato sangue / siero di sangue della madre
30 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Diagnosi indiretta - sierologia Allo scopo di valutare la % di positività alle infezioni si può procedere ad un campionamento significativo; il calcolo di quanti animali vanno sottoposti a prelievo può essere fatto utilizzando la seguente tabella: Dimensione della popolazione Prevalenza attesa 2% 5% 10% 20% Quindi in una stalla di 100 capi, sottoponendo a test 13 animali avremo il 95% di probabilità di evidenziare una prevalenza superiore e al 20%
31 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Diagnosi indiretta - sierologia Anticorpi totali sieroneutralizzanti (SN) Anticorpi totali con metodo ELISA (totali o gb) Anticorpi verso la glicoproteina E con metodo ELISA (ge) (no per i vaccini marker ge-) Infezione Vaccinazione con vaccino tradizionale non deleto
32 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Controllo ed eradicazione In alcuni Paesi Europei sono stati avviati piani di controllo ed eradicazione su base volontaria o obbligatoria che prevedono: L identificazione ed eliminazione di tutti i capi positivi L utilizzo di vaccini marker, e la progressiva eliminazione a fine carriera degli animali infetti La prima possibilità può essere applicata solamente in Paesi o aree che hanno una bassa prevalenza dell infezione. IBR nell Unione Europea Status di eradicazione 2004 Indenni Nazionale Piani volontari Nessun piano Non EU
33 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Controllo ed eradicazione In Italia si è proceduto all abbattimento dei capi infetti in alcune aree (Trentino, Alto Adige, Prov. Belluno), mentre in altre aree (Veneto, Friuli, Lombardia, e Piemonte) è stato avviato un piano volontario di monitoraggio dell infezione, che prevede l identificazione degli allevamenti in: Allevamenti ufficialmente indenni (tutti i capi negativi per IBR nessun vaccino utilizzato) Allevamenti indenni (tutti i capi negativi per IBR ge - : vaccinazione con vaccino marker) Allevamenti positivi (che hanno almeno un capo ge+)
34 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Controllo ed eradicazione I piani (tra le altre cose) prevedono che: non si possano introdurre animali positivi (ge+) non si possano commerciare animali da vita ge+
35 IBR (BoHV-1) Controllo ed eradicazione Relazione tra stato sierologico e stato infettivo Anticorpi totali Anticorpi ge Vaccino Status - - nessuno NON infetto + + nessuno infetto + - marker NON Infetto vaccinato marker + + marker infetto + + Tradizionale Infetto o vaccinato
36 IBR (BoHV-1) Controllo ed eradicazione Relazione tra stato sierologico e stato infettivo Dall indagine sierologica potranno emergere sostanzialmente tre quadri principali: Allevamenti negativi Allevamenti con negatività nei giovani animali e positività negli adulti Allevamenti con diffusa positività in tutte le categorie di animali (vitelli, manze e vacche)
37 Stalla negativa a IBR IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Controllo ed eradicazione Nessuna vaccinazione profilassi diretta QUARANTENA dopo partecipazione a FIERE o ESPOSIZIONI QUARANTENA dopo ACQUISTO DI ANIMALI UTILIZZO DI MATERIALE MONOUSO PER I VISITATORI LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE DI UOMINI E MEZZI: - Prelievo e trasporto dei vitelli - Prelievo e trasporto vacche a fine carriera
38 Stalla negativa a IBR IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Controllo ed eradicazione Nessuna vaccinazione profilassi diretta PRO Contro Ottenimento dello status di ufficialmente indenne Rischio di incorrere in un focolaio maggiore, con elevata positivizzazione, eventuale mortalità e induzione di focolai secondari (Toni e Coll. Rilievi clinici in corso di focolai di IBR in allevamenti bovini da latte nell area padana. Atti della Società Italiana di Buiatria Vol. XXXVI, 2004)
39 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Controllo ed eradicazione Stalla con positività < 10-15% Allontanamento dei capi positivi Vaccinazione selettiva dei capi positivi PRO Contro Ottenimento dello status di ufficialmente indenne Possibile presenza di falsi negativi Rischio di incorrere in un focolaio maggiore, con elevata positivizzazione, eventuale mortalità e induzione di focolai secondari
40 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Controllo ed eradicazione Il fenomeno della latenza virale Dopo la prima replicazione a livello della mucosa, il virus IBR diffonde al sistema nervoso, alle cellule epiteliali ed ai macrofagi, dove rimane in uno stato di latenza. A seguito di stress, di infezioni intercorrenti (ad es. BVD), di somministrazione di farmaci corticosteroidei (cortisonici), il virus IBR in latenza può riattivarsi, con conseguente riescrezione virale nell ambiente.
41 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Controllo ed eradicazione Stalla con positività limitata agli adulti (vacche) Vaccinazione selettiva dei capi positivi Contro Possibile presenza di falsi negativi Vaccinazione con vaccino marker nella rimonta e con vaccino tradizionale negli adulti Vaccinazione, di tutta la mandria, con vaccino marker
42 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Controllo ed eradicazione Stalla con positività elevata in tutte le categorie di animali (vitelli, manze e vacche) Vaccinazione con vaccino tradizionale di tutta la mandria (NO ERADICAZIONE) Vaccinazione con vaccino marker nella rimonta e con vaccino tradizionale negli adulti Vaccinazione con vaccino marker di tutta la mandria
43 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Infezione nei vitelli Il vitello assume gli anticorpi dalla madre sieropositiva attraverso il colostro È sieropositivo fino a 90 a 230 giorni di vita Se è infettato durante tale periodo: - nessuna sieroconversione (effetto mascheramento da anticorpi) - sieronegativo alla scomparsa degli anticorpi - infezione latente Stato di sieronegatività precoce (maschi adibiti a FA) In allevamenti positivi ricorso a colostro indenne da Ab-BoHV1
44 Monitoraggio sierologico Gruppo sentinella di almeno 13 capi! "! "! 1a inseminazione " #! " #! " #! 1a messa in asciutta $parto
45 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Considerazioni sulla vaccinazione E opportuno vaccinare i giovani animali con vaccini vivi per via intranasale, almeno la prima volta, in modo da sensibilizzare l animale con un ceppo vaccinale non patogeno, ed impedire, nel limite del possibile, l instaurarsi della latenza di ceppi patogeni Nelle bovine in attività riproduttiva è opportuno l utilizzo di vaccini ad elevato profilo di innocuità (vaccini vivi apatogeni o modificati, vaccini inattivati, o vaccini marker) La vaccinazione non previene l instaurarsi dell infezione: 1. Controlla i sintomi clinici. 2. Contiene il numero di animali che si positivizzano 3. Riduce l escrezione del virus nell ambiente
46 IBR Bovine herpesvirus 1 (BoHV-1) Vaccini IBR marker vivi o spenti? I vaccini vivi attenuati inducono una protezione clinica maggiore e riducono maggiormente l escrezione virale post infezione (Bosch e Coll. An attenuated bovine herpesvirus 1 marker vaccine induces a better protection than two inactivated vaccines. Veterinary Microbiology 51 (1996) ) I vaccini inattivati sono più efficaci nella riduzione dell escrezione virale dopo riattivazione dell infezione (Bosch e Coll. Inactivated bovine herpesvirus 1 marker vaccines are more efficacious in reducing virus excretion after reactivation than a live marker vaccine. Vaccine Vol. 15, n 14, (1997) )
47 Probabilità di comparsa di un episodio di infezione maggiore da IBR in un allevamento di 100 bovine in lattazione in relazione al numero di capi positivi Probabilità di infezione (periodo di un anno) no vaccini Vaccino inattivato Vaccino vivo numero di animali sieropositivi Based on calculations of A. de Koeijer and M.C.M. de Jong (ID-Lelystad), Tijdschrift voor Diergeneeskunde, nr 21, 2000, pp , and tables published by Dutch Animal Health Service (2000)
48 DIARREA VIRALE / MALATTIA DELLE MUCOSE Considerazioni sulla vaccinazione Il piano vaccinale deve prevedere che gli animali che vengono avviati alla carriera riproduttiva abbiamo terminato il ciclo di vaccinazione di base (vaccinazione con richiamo dopo gg, ed almeno un booster dopo 6 mesi) Nelle bovine in attività riproduttiva è opportuno l utilizzo di vaccini ad elevato profilo di innocuità (vaccini vivi modificati, o vaccini inattivati), ed in grado di prevenire l infezione fetale (trasmissione transplacentare del virus
49 DIARREA VIRALE / MALATTIA DELLE MUCOSE STRATEGIE DI CONTROLLO Il controllo dell infezione e la possibile eradicazione per BVDV passa attraverso tre possibili strategie: Identificazione ed eliminazione degli animali immunotolleranti persistentemente infetti (P.I.) Predisposizione di un piano vaccinale atto a prevenire l infezione fetale e quindi la conseguente possibile nascita di nuovi soggetti immunotolleranti (P.I.) Applicazione congiunta delle due precedenti ipotesi (identificazione ed eliminazione degli animali immunotolleranti persistentemente infetti (P.I.) + vaccinazione)
50 DIARREA VIRALE / MALATTIA DELLE MUCOSE STRATEGIE DI CONTROLLO L utilizzo dei vaccini inattivati presenta alcuni vantaggi rispetto ai vaccini vivi attenuati attualmente disponibili: Un elevato profilo di innocuità I vaccini inattivati non inducono una risposta anticorpale rilevabile verso la proteina non strutturale di BVDV ns 2-3 (p80-120) Cavirani e Coll. ODV, 4, 21-25, 2003 Valla. Atti 4 Congresso Naz. SIVAR, 2002 Per alcuni vaccini è stata dimostrata una buona efficacia nella prevenzione dell infezione fetale da BVDV Patel e Coll. Archives of Virology, 147, 2002
51 DIARREA VIRALE / MALATTIA DELLE MUCOSE STRATEGIE DI CONTROLLO Una possibile strategia Vaccinazione Ricerca dei soggetti P.I. nei soggetti di età inferiore a mesi Una volta identificato un animale P.I., il soggetto va eliminato; vanno testati per la ricerca della viremia persistente (se ancora presenti in allevamento) gli ascendenti dei capi persistentemente infetti
Il Piano BVD in provincia di Trento -Stato dell arte-
Il Piano BVD in provincia di Trento -Stato dell arte- Dr. Enrico Francione Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Folgaria, 04-03-2015 Vet Neve - La diarrea virale del bovino (BVD-MD) è una
DettagliINFEZIONE DA VIRUS DELLA DIARREA VIRALE BOVINA NELLA BUFALA MEDITERRANEA
INFEZIONE DA VIRUS DELLA DIARREA VIRALE BOVINA NELLA BUFALA MEDITERRANEA Dr.ssa Alessandra Martucciello Portici, 4-5 novembre 2008 BVDV Nel bovino determina: INFEZIONI SUBCLINICHE IMMUNODEPRESSIONE FORME
DettagliRINOTRACHEITE INFETTIVA. Marco Martini - Dipartimento di Medicina animale, Produzioni, Salute - Università di Padova
RINOTRACHEITE INFETTIVA DEL GATTO (FHV-1) Marco Martini - Dipartimento di Medicina animale, Produzioni, Salute - Università di Padova RINOTRACHEITE INFETTIVA (FHV-1) FHV-1: alphaherpesvirus, isolato per
DettagliGESTIONE SANITARIA NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINI DA CARNE
GESTIONE SANITARIA NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINI DA CARNE Problematiche relative alla profilassi vaccinale delle malattie respiratorie negli allevamenti da carne Stefano Nardelli IZS Venezie Legnaro, 28.1.28
DettagliBVD / MD Bovine Viral Diarrhoea Mucosal Disease. Marco Martini, Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute, Università di Padova
BVD / MD Bovine Viral Diarrhoea Mucosal Disease Marco Martini, Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute, Università di Padova BVD / MD Descritta da Olafson e coll. nel 1946 (USA) (diarrea
DettagliIBR LA MALATTIA, IL VETERINARIO E LE STRATEGIE DI CONTROLLO Lodi
Incontro Ordini dei Medici Veterinari della Provincia di Lodi Dr. Massimo Boldini IZSLER, Sezione di Cremona IBR LA MALATTIA, IL VETERINARIO E LE STRATEGIE DI CONTROLLO 03.10.2016 Lodi IBR DIAGNOSI PREVENZIONE
DettagliSCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA
SCHMALLENBERG: DISPOSIZIONI NORMATIVE E MISURE DI CONTROLLO IN ITALIA MINISTERO DELLA SALUTE Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale
DettagliPESTE SUINA CLASSICA. Flaviviridae. Resistenza del virus. Gen. Pestivirus. Temperatura: ph: Sostanze chimiche
PESTE SUINA CLASSICA Flaviviridae Gen. Pestivirus Bovine Viral Diarrhoea Virus (BVDV) Classical swine fever virus (CSFV) Border Disease-Virus (BDV) Provvisto di envelope RNA1+ Resistenza del virus Temperatura:
DettagliEpatite infettiva del cane (Malattia di Rubarth, Rubarth 1947)
Epatite infettiva del cane (Malattia di Rubarth, Rubarth 1947) Causata dall adenovirus canino tipo (CAdV1) antigenicamente correlato all adenovirus canino tipo 2 (CAdV2) responsabile di infezioni respiratorie
DettagliIBR e BVD misure di controllo e prospettive di eradicazione. Prof. Sandro Cavirani
IBR e BVD misure di controllo e prospettive di eradicazione Prof. Sandro Cavirani I B R BoHV-1.1 Elementi che condizionano l azione di controllo: - chiaro ruolo patogenetico - latenza virale BoHV-1.2b
DettagliLA LARINGOTRACHEITE. profonde (polmoni e sacchi aerei) micoplasmosi, colibacillosi, bronchite infettiva, pseudopeste
LA LARINGOTRACHEITE INFETTIVA Le malattie respiratorie sono patologie molto importanti negli allevamenti Possono essere distinte superficiali corizza, laringotracheite profonde (polmoni e sacchi aerei)
DettagliAPPROCCIO DIAGNOSTICO ALL ABORTO BOVINO. Giovanni Filippini Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche
APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL ABORTO BOVINO Giovanni Filippini Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche Latina 2 Ottobre 2009 Applicazione di di strategie Patologia in in allevamento
DettagliLA VACCINAZIONE CONTRO LE PRINCIPALI MALATTIE RESPIRATORIE e RIPRODUTTIVE DEL BOVINO
LA VACCINAZIONE CONTRO LE PRINCIPALI MALATTIE RESPIRATORIE e RIPRODUTTIVE DEL BOVINO Dr. Giorgio Valla Medico Veterinario Matelica, 20 aprile 2007 PROFILASSI VACCINALE DELL ALEVAMENTO DEL BOVINO DA LATTE
DettagliPESTIVIRUS. fam. FLAVIVIRIDAE. Suddivisa in tre generi Flavivirus. Pestivirus. Hepacivirus
PESTIVIRUS fam. FLAVIVIRIDAE Suddivisa in tre generi Flavivirus Pestivirus Hepacivirus 1 CLASSIFICAZIONE DEI PESTIVIRUS Un tempo classificati in BVDV, CSFV, BDV Questo schema tiene conto SOLO dello spettro
DettagliMarco Martini - Università di Padova
Marco Martini - Università di Padova CALICIVIRUS Virus a ssrna, sferici, depressioni a forma di calice sulla superficie capsidica (Norwalk virus umano, Malattia emorragica virale del coniglio) Privi di
DettagliEziologia e diagnosi della malattia di Aujeszky
Scuola di Specializzazione di atologia suina Situazione attuale della Malattia di Aujeszky Salone polifunzionale S. Giovanni Moretta (TO) 23 ovembre 2007 Eziologia e diagnosi della malattia di Aujeszky
DettagliCHE COS È UN VACCINO TIPOLOGIE DI VACCINI
CHE COS È UN VACCINO E una sospensione costituita da microrganismi o di frazioni isolate dagli stessi, in grado di indurre nell ospite una reazione immunitaria specifica Un vaccino risulta: - Efficace
DettagliBVD Una malattia che non smette mai di sorprendere
BVD Una malattia che non smette mai di sorprendere di Dott.ssa Valentina Rossetto Premessa Ho scelto di partecipare al concorso con questo caso clinico perché, come si può evincere dal titolo del mio lavoro,
DettagliL efficacia dei sistemi di sorveglianza
L efficacia dei sistemi di sorveglianza Dr. Angelo Ferrari IZS Piemonte, Liguria e Valle d'aosta 9 Giugno 2010 Migliorare con l esperienza La pandemia influenzale A (H1N1) 2009: Modello di gestione delle
DettagliRecenti acquisizioni sull infezione sostenuta da Herpesvirus canino tipo 1 (CHV- 1)
Recenti acquisizioni sull infezione sostenuta da Herpesvirus canino tipo 1 (CHV- 1) 1 INTRODUZIONE Le patologie della sfera riproduttiva comportano notevoli problemi nell allevamento canino Mancato concepimento
DettagliInfezione da BHV-1 1 nel bovino: clinica, trasmissione, diagnosi e controllo
Infezione da BHV-1 1 nel bovino: clinica, trasmissione, diagnosi e controllo Sergio Rosati Dipartimento di Produzioni Animali, Epidemiologia ed Ecologia Università di Torino BHV-1: Herpesviridae Alphaherpesvirinae
DettagliPARATUBERCOLOSI BOVINA
PARATUBERCOLOSI BOVINA CONTROLLO E CERTIFICAZIONE Linee guida per l adozione di piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della paratubercolosi bovina
DettagliCONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA
Ordine Medici Veterinari di Verona 10 maggio 2011 CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA Loris Alborali, Mariagrazia Zanoni, Paolo Cordioli Istituto
Dettagli14/04/2014. EZIOLOGIA Fam. Picornaviridae gen. Enterovirus RNA 1, nm sprovvisto di envelope molto resistente
Malattia Vescicolare del Suino EZIOLOGIA Fam. Picornaviridae gen. Enterovirus RNA 1, 28-30 nm sprovvisto di envelope molto resistente 1 sierotipo 4 gruppi Malattia Vescicolare del Suino (MVS) Il virus
DettagliLE VACCINAZIONI DEL CAVALLO
LE CONOSCENZE VETERINARIE ARRICCHISCONO L ALLEANZA RELAZIONALE UOMO-ANIMALE VERONA, FIERCAVALLI 6 Novembre 2015 LE VACCINAZIONI DEL CAVALLO Marco Martini Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e
DettagliBordetellosi. Prof. Alessandro FIORETTI Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II
Prof. Alessandro FIORETTI Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II Patologia infettiva altamente contagiosa che colpisce prevalentemente il tacchino EZIOLOGIA Inizialmente identificato
DettagliLe malattie abortive negli allevamenti caprini
Valorizzare l allevamento e i prodotti della razza NERA DI VERZASCA negli ecosistemi montani CORSO DI FORMAZIONE 10 Dicembre 2009 Ristorante Millefiori Giubiasco Canton Ticino Le malattie abortive negli
DettagliComplesso respiratorio del bovino
Complesso respiratorio del bovino Il vitello ed il suo ambiente TRATTAMENTI AGENTI INFETTIVI virus M. haemolytica Pasteurella M. Mycoplasma Haemophilus Antibiotici Antinfiammatori Antipiretici Mucolitici
DettagliBOVILIS IBR marker live liofilizzato e solvente per sospensione per bovini
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO BOVILIS IBR marker live liofilizzato e solvente per sospensione per bovini 1. NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL AUTORIZZAZIONE ALL IMMISSIONE IN COMMERCIO E DEL TITOLARE DELL AUTORIZZAZIONE
DettagliREGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità Direzione Sanità Pubblica
REGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità Direzione Sanità Pubblica Marzo 2010 La bluetongue (BT), malattia della lingua blu o febbre catarrale ovina, è una malattia di origine virale che colpisce bovini,
DettagliVACCINAZIONI E REQUISITI DOCUMENTALI CONNESSI: LA STORIA E L'ATTUALITA'
LE NUOVE LINEE GUIDA PER L'ATTUAZIONE DEI CONTROLLI INERENTI LA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI SUINI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA VACCINAZIONI E REQUISITI DOCUMENTALI CONNESSI: LA STORIA E L'ATTUALITA'
DettagliRINOTRACHEITE INFETTIVA DEL BOVINO (IBR)
RINOTRACHEITE INFETTIVA DEL BOVINO (IBR) La rinotracheite infettiva dei bovini (IBR) è una malattia infettiva e contagiosa dei bovini causata dall HERPESVIRUS BOVINO tipo 1 (BHV-1). Descritta negli USA
DettagliLa malattia di Aujeszky: aspetti diagnostici
La malattia di Aujeszky: aspetti diagnostici Stefano Nardelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Isola della Scala (VR) 10.05.2011 STORIA (1813) (1902) (1934) prima descrizione USA prurito
DettagliAspetti dell infezione rilevanti per il controllo. REGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità Direzione Sanità Pubblica
REGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità Direzione Sanità Pubblica Malattia virale che colpisce il bovino causata da un herpesvirus (BHV 1 ), si manifesta con sintomi respiratori (Rinotracheite infettiva
DettagliHerpesviridae: Malattia nel cane - CaHV1
Herpesviridae: Malattia nel cane - CaHV1 Eziologia CaHV1 Genoma DNA, lineare, doppia elica, simmetria icosaedrica 162 capsomeri Dimensioni 120-200 nm Colture cellule omologhe, testicolari, macrofagi replica
DettagliPROGETTO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA RINOTRACHEITE INFETTIVA BOVINA (IBR) NEL TERRITORIO DELLA REGIONE TOSCANA - DGR 423/2008
Allegato A PROGETTO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA RINOTRACHEITE INFETTIVA BOVINA (IBR) NEL TERRITORIO DELLA REGIONE TOSCANA - DGR 423/2008 Il Progetto si applica ad allevamenti da produzione e/o riproduzione
DettagliParvovirosi suina. PPV - eziologia. Fabio Ostanello Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna 07/12/ di 5.
Parvovirosi suina (PPV) - definizione Parvovirosi suina Malattia infettiva ad eziologia virale sostenuta da Porcine Parvovirus (PPV) Virus emoagglutinante di piccole dimensioni, a singolo filamento di
DettagliIL DIRIGENTE DELL U.O. VETERINARIA. VISTA la legge 23 dicembre 1978, n.833 e successive modifiche ed integrazioni;
DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N. 157 DEL 5.1.2001 Oggetto: Piano di controllo della rinotracheite bovina infettiva nel territorio della Regione Lombardia IL DIRIGENTE DELL U.O. VETERINARIA VISTA la
DettagliPROTOCOLLO PER LA GESTIONE DI UN ALLEVAMENTO IN CUI SI SOSPETTI LA VACCINAZIONE
Pagina 1 di 6 PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DI UN ALLEVAMENTO IN CUI SI SOSPETTI LA VACCINAZIONE NON AUTORIZZATA CON VACCINO RB51. Pagina 2 di 6 La vaccinazione con vaccino vivo RB51 non determina la comparsa
DettagliBlue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE
Blue tongue aggiornamenti epidemiologici LEBANA BONFANTI IZSVE Blue tongue - 2015 In data 21 Agosto 2015 è stato segnalato un sospetto clinico di BT in un allevamento nella regione di Allier, nella Francia
DettagliLE VACCINAZIONI CONTRO LE PRINCIPALI MALATTIE RESPIRATORIE E RIPRODUTTIVE DEL BOVINO
1 LE VACCINAZIONI CONTRO LE PRINCIPALI MALATTIE RESPIRATORIE E RIPRODUTTIVE DEL BOVINO Dr. Giorgio Valla Medico Veterinario 2 1. INTRODUZIONE L allevamento intensivo del bovino da latte e da carne, ha,
DettagliLe patologie abortive
Le patologie abortive nei caprini e negli ovini: Generalità 60-70% degli aborti dei piccoli ruminanti sono infettivi L eziologia è più spesso batterica o parassitaria raramente virale Principali aborti
DettagliLE INFEZIONI DA PARVOVIRUS CANINI
LE INFEZIONI DA PARVOVIRUS CANINI GENERALITA SUI PARVOVIRUS DNA monocatenario Dimensioni 20-30 nm Forma icosaedrica Assenza di envelope Resistenza al ph, ai solventi dei lipidi e ai disinfettanti Non sono
DettagliIl Morbo di Aujeszky
Ordine dei Medici Veterinari di Verona Isola della Scala -Verona 22 marzo 2007 Il Morbo di Aujeszky Situazione italiana e programmi di eradicazione 100 nm Loris ALBORALI Istituto Zooprofilattico Sperimentale
DettagliPrincipali malattie infettive della bufala mediterranea trasmissibili all uomo
Principali malattie infettive della bufala mediterranea trasmissibili all uomo Istituto Superiore di Sanità Roma 2 Ottobre 2007 Dr. Giorgio Galiero ISTITUTO ZOOPROFILATTICO del MEZZOGIORNO SEZIONE di SALERNO
DettagliValutazione dei benefici economici e sanitari con somministrazione di vaccino BVD vivo (MUCOSIFFA) in bovini da carne
Valutazione dei benefici economici e sanitari con somministrazione di vaccino BVD vivo (MUCOSIFFA) in bovini da carne Dr. Davide Mottaran - Dr. Eliana Schiavon Dr. Luca Cozza BVD e bovino da carne 250
DettagliRINOTRACHEITE INFETTIVA (IBR) Prof.ssa Annamaria Pratelli
RINOTRACHEITE INFETTIVA (IBR) Prof.ssa Annamaria Pratelli Principali Herpesvirus animali Famiglia Herpesviridae Subfamily Alphaherpesvirinae Varicellovirus BoHV-1 BoHV-5 CaHV CpHV-1 CvHV-1 CvHV-2 EHV-1
DettagliNormativa Blue Tongue. Direttiva 2000/75/CE D. Lgs. 225/2003 Reg. 1266/2007/CE Reg. 289/2008/CE
Piano vaccinale Si vaccinano gli animali sopra 1 mese e mezzo di età, Il vaccino spento richiede due somministrazioni L animale è immunizzato e può essere movimentato verso zone indenni dopo 15 giorni
DettagliCorso di Laurea Scienze Ostetriche. Neonato fisiologico e processi di adattamento alla vita neonatale. Facoltà di Medicina
Facoltà di Medicina Corso di Laurea Scienze Ostetriche Neonato fisiologico e processi di adattamento alla vita neonatale Dott.ssa Maria Serenella Pignotti T = toxoplasmosi O = other (sifilide) R = rosolia
DettagliBovina (IBR) nel territorio della Regione Toscana - DGR 423/2008 ;
140 2.7.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 27 Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà Area di Coordinamento Sanità Settore Medicina Predittiva-Preventiva DECRETO
DettagliMalattia di Newcastle (Newcastle disease = ND Pseudopeste aviare, pneumoencefalite)
Malattia di Newcastle (Newcastle disease = ND Pseudopeste aviare, pneumoencefalite) Malattia acuta altamente contagiosa che colpisce il pollo ed altri volatili domestici e selvatici, caratterizzata da
DettagliBlue Tongue situazione epidemiologica in Italia e aspetti normativi. Treviso 30 aprile 2008
Blue Tongue situazione epidemiologica in Italia e aspetti normativi Treviso 30 aprile 2008 Situazione epidemiologica Analisi del rischio introduzione e circolazione 1 Flussi animali da zone a rischio Consistenza
DettagliMalattia Vescicolare del Suino
1 MALATTIA VESCICOLARE DEL SUINO La malattia Malattia Vescicolare del Suino La malattia vescicolare del suino (MVS) è una malattia infettiva e contagiosa ad eziologia virale (genere Enterovirus appartenente
DettagliModifica del PROGETTO del Art. 3 lett. g bis Sono considerate epizoozie da eradicare le seguenti malattie: g bis. la diarrea virale bovina;
(OFE) Modifica del PROGETTO del 20.11.06 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 27 giugno 19951 sulle epizoozie è modificata come segue: Art. lett. g bis Sono considerate epizoozie da
DettagliCanid alphaherpesvirus 1 e la patologia neonatale
Canid alphaherpesvirus 1 e la patologia neonatale Annamaria Pratelli Professore Ordinario di malattie Infettive Università degli Studi Aldo Moro, Bari Canid alphaherpesvirus 1 (CHV) è un virus del cane
DettagliSistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA
Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Il sistema di sorveglianza nazionale - dal 2005 D.M. del 14 ottobre 2004: a partire dal 1 gennaio 2005, l infezione
DettagliHERPESVIRUS schema del virione
HERPESVIRUS schema del virione Dimensioni relativamente grandi grande genoma a DNA doppia elica gran numero di geni Capside icosaedrico Tegumento proteico Involucro pericapsidico CICLO REPLICATIVO α β
DettagliSBV. Ministero della Salute. il virus di Schmallenberg. Aprile 2012
Aprile 2012 Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ ANIMALE
DettagliMalattia del Becco e delle Penne degli Psittacidi (PBFD) Dr. Ludovico Dipineto Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II
Malattia del Becco e delle Penne degli Psittacidi (PBFD) Dr. Ludovico Dipineto Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II PBFD Una delle principali patologie infettive ad eziologia
DettagliModulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza
CdS Medicina e Chirurgia CI Medicina di Laboratorio MICROBIOLOGIA CLINICA AA 2015-2016 Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza Giovanni DI BONAVENTURA, PhD Università «G. d Annunzio» di Chieti-Pescara
Dettagli15/10/2015 MRSA MRSA. Methicillin-Resistant Staphylococcus aureus. Resistenza codificata dal gene meca
Caratteristiche di antibioticoresistenza in Staphylococcus aureus isolati negli allevamenti intensivi di bovini e suini nel Veneto: aspetti di Sanità Pubblica MRSA Methicillin-Resistant Staphylococcus
Dettagli05/06/2014. Tracheobronchite infettiva del cane Kennel cough
LA TOSSE DEI CANILI Tracheobronchite infettiva del cane Kennel cough DEFINIZIONE Malattia infettiva contagiosa ad andamento acuto del cane, caratterizzata da tosse e scolo oculo-nasale Malattia ad eziologia
DettagliStele votiva tempio di Astarte a Menfi. Museo Glypotek Copenaghen
POLIOMIELITE DEFINIZIONE Grave malattia infettiva virale, contagiosa Etiologia: Poliovirus 1, 2, 3 Polyos = grigio - Myelos = midollo Colpisce i motoneuroni delle corna anteriori (sostanza grigia) del
DettagliDipartimento di Prevenzione Servizio di Sanità Animale
Seminario Nazionale SIVAR ROMA 17 NOVEMBRE 2015 LA BLUE TONGUE IN ITALIA: PRESENTE E STRATEGIE FUTURE Dott. Sergio Masala ANNO 2006 Ottobre : focolai Blue Tongue in provincia di Cagliari IDENTIFICAZIONE
DettagliInfezioni da Pneumovirus aviari
Infezioni da Pneumovirus aviari Rinotracheite Aviare (ART) del Pollo o Sindrome della Testa Gonfia (SHS) Rinotracheite del Tacchino (TRT) (malattia clinicamente indistinguibile dalla Bordetellosi da B.avium)
DettagliCosa è l HPV. E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica
L INFEZIONE DA HPV Cosa è l HPV E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica Identificati 100 tipi di HPV che possono interessare l uomo. Di questi
DettagliBLUE TONGUE: LA PROFILASSI VACCINALE IN SARDEGNA
Gli indicatori macrostrutturali di qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie BLUE TONGUE: LA PROFILASSI VACCINALE IN SARDEGNA di Fausto Sulis, Renato Uleri, Cristiana Patta e Sandro Rolesu Il 1
DettagliAlda Natale - Soave, 30 novembre 2010
Febbre Q -Uomo Estrema virulenza Bastano 1-10 particelle per avviare l infezione Alta concentrazione nei tessuti infetti (annessi fetali), nei secreti (latte) e negli escreti (feci, urine) No associazione
DettagliPIANI DI RISANAMENTO MALATTIE SOGGETTE A PROFILASSI DI STATO REGIONE CAMPANIA DAL 2007 AL 2012
PIANI DI RISANAMENTO MALATTIE SOGGETTE A PROFILASSI DI STATO REGIONE CAMPANIA DAL 2007 AL 2012 VetMare 2013 20-21 giugno 2013 Regione Campania Settore veterinario Dott. Angelo Ferraro PATRIMONIO ZOOTECNICO
DettagliQUANDO RACCOGLIERE DATI SU BASE CAMPIONARIA??
QUANDO RACCOGLIERE DATI SU BASE CAMPIONARIA?? 1) QUANDO SI ESEGUE UNA SPERIMENTAZIONE PILOTA 2) QUANDO E IMPRATICABILE, PER MOTIVI PRATICI, ECONOMICI ecc... RACCOGLIERE DATI SULL INTERA POPOLAZIONE (ad
DettagliLARINGOTRACHEITE INFETTIVA: PATOGENESI, CLINICA E GESTIONE DEL FOCOLAIO
SEMINARIO: MALATTIE RESPIRATORIE DEL POLLAME LARINGOTRACHEITE INFETTIVA: PATOGENESI, CLINICA E GESTIONE DEL FOCOLAIO Luigi Gavazzi Torino 03 ottobre 2013 Strutturatassonomicadella famiglia Herpesviridae
DettagliL'influenza delle patologie sulla efficienza riproduttiva delle scrofe
L'influenza delle patologie sulla efficienza riproduttiva delle scrofe Paolo Martelli Dipartimento di Salute Animale UNIVERTA DEGLI STUDI DI PARMA TURBE DELLA FERTILITA PROBLEMI ACUTI RITORNI IN ESTRO,
DettagliRIFT VALLEY FEVER. Santino Prosperi. Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale
Santino Prosperi Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale malattia virale trasmessa da zanzare Grave zoonosi con sindrome influenzale disturbi visivi Negli animali si caratterizza
DettagliMarco Martini Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute, Università di Padova ARTERITE VIRALE EQUINA
Marco Martini Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute, Università di Padova ARTERITE VIRALE EQUINA A. V. E. - Malattia virale caratterizzata da sintomatologia respiratoria, edemi sottocutanei,
DettagliLA TUTELA DEL SOGGETTO A RISCHIO ATTRAVERSO LA VACCINAZIONE DELL OPERATORE
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Materno-Infantile Burlo Garofolo Ospedale di alta specializzazione e di rilievo nazionale per la salute della donna e del bambino LA TUTELA DEL SOGGETTO
DettagliEBOLA. Protocollo ASL Varese
EBOLA Protocollo ASL Varese Virus gruppo 4 art. 268 D.L. 81/08 Virus a RNA (all. XLVI) Noti solo da pochi anni Area di origine: fiume Ebola (aff. Congo) Serbatoio: non ancora determinato (orientamento:
DettagliDal prelievo alla diagnosi: Descrizione del percorso diagnostico
Schmallenberg virus: l ennesima emergenza sanitaria per la zootecnia della Sardegna? Nuoro, 20 dicembre 2012 Dal prelievo alla diagnosi: Descrizione del percorso diagnostico Annalisa Oggiano Dipartimento
DettagliPiano Nazionale di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino. Risultati 2004 in Emilia-Romagna
Piano Nazionale di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino. Risultati 2004 in Emilia-Romagna Introduzione Nella presente relazione sono riportate le attività di sorveglianza nei confronti della
DettagliCONFERMA DIAGNOSTICA IN CASO DI MORBILLO
CONFERMA DIAGNOSTICA IN CASO DI MORBILLO Ai fini della segnalazione al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica si intende per morbillo una forma morbosa caratterizzata da: febbre superiore a 38 C esantema
DettagliCorretta gestione della fattrice e dello stallone: come aumentare le probabilità di gravidanza
Corretta gestione della fattrice e dello stallone: come aumentare le probabilità di gravidanza Michela Beccaglia DVM, PhD, Dipl. ECAR Libera Professionista, Lissone(MB) michela.beccaglia@libero.it 30 Ottobre
DettagliSCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER PESTI SUINE
ALLEGATO 14: fac - simile scheda di indagine epidemiologica SCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER PESTI SUINE sospetto n.: data codice allevamento conferma n.: data Pag. 66 di 75 L'INDAGINE EPIDEMIOLOGICA
DettagliLE RETROVIROSI DEI FELINI
LE RETROVIROSI DEI FELINI Rappresentano un gruppo di malattie che rivestono un ruolo importante nella patologia dei felini Sono sostenute da virus denominati retrovirus per la presenza di un enzima denominato
DettagliIl ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza
Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza Dr. Angelo Ferrari IZS Piemonte, Liguria e Valle d'aosta 16 Luglio 2009 Progetto Emergenza: Prepariamoci alla Pandemia LA RETE
DettagliCRIMEAN-CONGO HAEMORRHAGIC FEVER
CRIMEAN-CONGO HAEMORRHAGIC FEVER Crimean-Congo haemorrhagic fever Riconosciuta per la prima volta in Crimea nel 1944, poi più tardi in Congo nel 1969. Infezione virale di ruminanti ed erbivori domestici
DettagliIRIDOVIROSI DEL PESCE GATTO
IRIDOVIROSI DEL PESCE GATTO Bovo G., Selli L. e Manfrin A. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE VENEZIE Viale dell Università, 10-35020 Legnaro -PD. IRIDOVIROSI DEL PESCE GATTO Denominazione e storia
DettagliSARS-Coronavirus. RNA a singola catena a polarità positiva (29.727 nucleotidi) S (E2, 150k) M (E1) Envelope
Coronavirus Sono la seconda causa del comune raffreddore. I Rhinovirus sono la prima causa. Nel 2002 causarono una epidemia di grave sindrome respiratoria acuta ed il virus era SARS-CoV. Presentano il
DettagliLa selezione genetica come strumento di controllo in ambito sanitario
La selezione genetica come strumento di controllo in ambito sanitario Francesca Baldinelli Il progetto pilota per la selezione genetica degli ovini in provincia di Siena: una praticabile prospettiva strategica
DettagliCon il presente documento si forniscono le istruzioni operative per l applicazione delle linee guida nel territorio della Regione Piemonte.
ISTRUZIONI OPERATIVE PER L APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA MINISTERIALI IN MATERIA DI CONTROLLO E DI CERTIFICAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA PREMESSA La Regione Piemonte con Deliberazione
DettagliINFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO VARICELLA
VARICELLA SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALLA VARICELLA? INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO VARICELLA RICORDA CHE: La varicella contratta in età adulta può comportare
DettagliPiano Nazionale di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino. Risultati 2006 in Emilia-Romagna
Piano Nazionale di sorveglianza della Malattia Vescicolare del suino. Risultati 2006 in Emilia-Romagna Introduzione Nella presente relazione sono riportate le attività di sorveglianza nei confronti della
DettagliMalattia Vescicolare del Suino
Malattia Vescicolare del Suino Malattia contagiosa causata da un enterovirus Colpisce solo il suino Indistinguibile clinicamente da afta epizootica Spesso asintomatica (solo sieroconversione) Non mortale
DettagliProva comparativa di metafilassi in un allevamento di bovini da carne.
Prova comparativa di metafilassi in un allevamento di bovini da carne. Legnaro, martedì 28 Ottobre 2008 FATTORI CHE INFLUENZANO L ADATTAMENTO Prima del trasporto - svezzamento e gestione bovini - stato
Dettagliil rapporto sessuale è la via preminente di contagio sono guaribili (eccetto AIDS ed epatite C) se vengono riconosciute il più presto possibile
LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE il rapporto sessuale è la via preminente di contagio sono guaribili (eccetto AIDS ed epatite C) se vengono riconosciute il più presto possibile alcune possono essere
DettagliPESTE SUINA AFRICANA. African Swine Fever. Peste suina africana. Peste suina africana
PESTE SUINA AFRICANA African Swine Fever Peste suina africana Grave malattia infettiva virale e contagiosa del suino domestico e selvatico trasmessa anche da zecche caratterizzata da febbre e coinvolgimento
DettagliINDAGINE EPIDEMIOLOGIA PER MALATTIA VESCICOLARE E PESTE SUINA CLASSICA DEL SUINO 1. ANAGRAFE DELL AZIENDA
INDAGINE EPIDEMIOLOGIA PER MALATTIA VESCICOLARE E PESTE SUINA CLASSICA DEL SUINO La malattia è stata diagnosticata/sospettata in seguito a: SOSPETTO CLINICO/ANATOMO-PATOLOGICO SIEROPOSITIVITA ISOLAMENTO
DettagliGESTIONE INTEGRATA CLINICO-LABORATORISTICA LABORATORISTICA DELLE INFEZIONI MATERNE NELL AREA VASTA ROMAGNA: SIFILIDE CONGENITA
GESTIONE INTEGRATA CLINICO-LABORATORISTICA LABORATORISTICA DELLE INFEZIONI MATERNE NELL AREA VASTA ROMAGNA: SIFILIDE CONGENITA Dott.ssa Serenella Bolognesi U.O. di Terapia intensiva neonatale e Neonatologia
DettagliReovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol.
Orthoreovirus, Rotavirus, Orbivirus, Coltivirus Caratteri generali: Privi di mantello. Due involucri capsidici. 10-12 segmenti di RNA genomico a doppio filamento. Reovirus Stabili in svariate condizioni
DettagliInfezione da Herpesvirus degli equidi EHV1, EHV4
Infezione da Herpesvirus degli equidi EHV1, EHV4 Infezione da Herpesvirus degli equidi EHV1, EHV4 malattia infettiva altamente contagiosa, tipica del cavallo e caratterizzata da: Rinopolmonite (EHV1 EHV4)
DettagliContiene il virus vivo attenuato ceppo Oka/Merck Contiene il virus vivo attenuato ceppo Oka Tra +2 e +8 Tra +2 e +8
Varivax Varilrix Ditta Sanofi Pasteur MSD GlaxoSmithKline Ceppo virus varicella Temperatura di conservazione Immunogenicità Inizio della risposta immunitaria Durata della risposta immunitaria Efficacia
DettagliAntonio Barberio e Luigi Zago in collaborazione con
Prova di campo relativa all adozione di un programma neonatale (neonate program) in allevamento di vacche da latte: effetti sulla qualita del colostro e sull accrescimento dei vitelli fino allo svezzamento
Dettagli