Giovanni Paludi Guido Baschenis Regione Piemonte Settore Pianificazione Territoriale e Paesaggistica
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1 La macro area padano alpina marittima ambito geografico e sistema territoriale: l'esperienza del Tavolo Interregionale per lo sviluppo territoriale sostenibile Giovanni Paludi Guido Baschenis Regione Piemonte Settore Pianificazione Territoriale e Paesaggistica
2 LA MACRO AREA PADANO ALPINA MARITTIMA
3 MACRO REGIONE O MACRO AREA Non è una macro regione secondo la definizione data dalla Commissione Europea un area che include territori di diversi paesi o regioni associati da una o più sfide e caratteristiche comuni ( ) geografiche, culturali, economiche o altro (European Commission, 2009: 1 e 7). Il Tavolo Interregionale della macro area Padano Alpino Marittima rappresenta coerentemente le finalità ed il valore aggiunto della macro-regione in quanto azione collettiva che mira a obiettivi comuni integrando diversi attori, diverse politiche e diversi territori.
4 LA MACRO AREA PADANO ALPINA MARITTIMA ambito geografico e sistema territoriale E un ambito geografico caratterizzato da una notevole varietà di risorse ambientali pressoché uniche tra le quali si evidenziano ambiti di elevata naturalità come le Alpi, gli Appennini settentrionali, il delta del Po e vasti sistemi lagunari, un sistema culturale di primaria importanza, città e borghi storici e beni patrimonio dell umanità E un sistema territoriale policentrico popolato da 27 milioni di abitanti, che contribuisce in maniera rilevante alla ricchezza, alla ricerca e all innovazione in ambito nazionale e rappresenta la porta dell Europa verso il Mediterraneo È una macro area di cooperazione che presenta caratteristiche uniche nel panorama regionale europeo, infatti le diverse Regioni del nord Italia sono oggetto di più Programmi di cooperazione europei: Transnazionali (Alpin Space, Central Europe, South Est Europe, Med), Transfrontalieri (Italia Francia Alcotra, Italia Svizzera, Italia - Austria, Italia - Slovenia, Italia - Francia Marittimo), e in seno alla CBC (Cross Border Cooperation) ENPI Bacino del Mediterraneo (European Neighbourhood and Partnership Instrument)
5 LA MACRO AREA PADANO ALPINA MARITTIMA ambito geografico e sistema territoriale E un sistema di reti infrastrutturali caratterizzato da tre corridoi/assi di trasporto europei integrati (TEN) con le autostrade del mare del sud-est e del sud-ovest Europa. Ospita 4 delle MEGAs italiane secondo la classificazione ESPON (Milano, Torino, Bologna e Genova). 5 degli 11 porti italiani inclusi nell elenco dei 57 principali porti Europei (Genova, Savona, La Spezia, Venezia e Trieste). E una rete di città, di territori e di Regioni che costituiscono una delle aree metropolitane più vaste del mondo, che si identifica come una piattaforma economica dove si concentrano imprese altamente competitive, importanti università e centri di ricerca, risorse umane di elevata qualificazione, grande capacità tecnologica, un rilevante sistema insediativo e infrastrutturale, un offerta turistica di primaria importanza e un forte sistema di welfare. E un sistema territoriale unico la cui visone territoriale d insieme non è mai stata elaborata né a livello nazionale, né, in passato, dalle Regioni interessate, ma diverse e valide sono le motivazioni per elaborare una lettura integrata del suo sistema economico e territoriale.
6 LE TAPPE POLITICHE Febbraio 2007 ha inizio il confronto sullo sviluppo di una vision comune per l area Padano-Alpina Marittima con la sottoscrizione della Carta di Venezia da parte degli Assessori regionali Giugno 2007 confronto tra Assessori regionali sui temi della pianificazione regionale e sottoscrizione documento d intenti, Impegni di Milano, per la costruzione di una visione strategica per l Area Marzo 2010 Milano bilancio dei 3 anni di lavoro comune e sottoscrizione da parte dei Direttori regionali competenti di un documento di intenti Maggio 2010 Roma prima presentazione pubblica dell attività del Tavolo Interregionale al FORUM P.A. Convegno L esperienza del Tavolo Interregionale per lo Sviluppo Territoriale Sostenibile dell area Padano- Alpina: Tre anni di lavoro congiunto per una visione comune. Ottobre 2011 Genova sottoscrizione da parte degli Assessori regionali neoeletti, di un documento programmatico sul futuro del Tavolo Interregionale Febbraio 2012 sottoscrizione dell Agenda di Bologna con la quale gli Assessori regionali si impegnano a trovare insieme un percorso operativo che porti a condividere una lettura comune della portata dei fenomeni territoriali e definire politiche comuni all intera area
7 GLI INCONTRI TECNICI Dal 2007 al 2012 i funzionari delle Regioni e Province autonome, che si occupano di Pianificazione Territoriale e Paesaggistica, si sono incontrati periodicamente condividendo strumenti e metodi di lavoro, il che ha consentito di sviluppare un linguaggio comune che ha facilitato i rapporti interistituzionali e superato le differenze organizzative delle rispettive amministrazioni. La continuità della collaborazione tra tecnici è stato un riferimento fondamentale per garantire una continuità dell impegno politico nel corso degli anni La collaborazione tra tecnici ha stabilito un sistema di dialogo permanente tra le Regioni e le Province autonome coinvolte in merito a diversi temi di rilievo per la pianificazione dei territori e la consapevolezza dell importanza della dimensione transregionale della pianificazione territoriale
8 LA SCALA SOVRAREGIONALE pianificare per macro aree I sistemi amministrativi e territoriali a scala macro regionale possono divenire nuovo fattore di sviluppo, di integrazione e di coesione territoriale a condizione che siano attivate adeguate politiche urbane, territoriali ed infrastrutturali Le politiche e le strategie di diversi territori regionali devono trovare una nuova dimensione transregionale che superi i tradizionali confini amministrativi e il localismo delle diverse politiche e scelte strategiche. La comune comprensione del capitale territoriale, economico e sociale dei diversi territori regionali comporta la consapevolezza delle opportunità di sviluppo date dalla condivisone di strategie ed obiettivi comuni. La dimensione territoriale della macro area regionale può diventare quindi luogo di correlazione delle funzioni e di condivisione di obiettivi comuni per promuovere la coesione fra i diversi territori regionali e le aree metropolitane, luogo di integrazione fra le diverse politiche territoriali, le diverse polarità urbane e i diversi punti di eccellenza produttivi, dei servizi e della ricerca
9 IL VALORE DELLA COLLABORAZIONE La collaborazione tra istituzioni regionali è un approcci o indispensabile per affrontare i problemi comuni attraverso politiche territoriali condivise e per delineare una congiunta visione strategica dell intera area Padano-Alpina-Marittima con l obiettivo di combinare coesione territoriale, competitività e sviluppo sostenibile. Le attività del Tavolo Interregionale sono state sviluppate partendo con un approccio place-based caratterizzato dalla : valorizzazione del sistema policentrico che considera le città come nodi di reti a differenti scale, dove le global city regions sono contemporaneamente nodi delle reti globali e gatways tra le economie locali e tali reti promozione dell integrazione intersettoriale attraverso il riconoscimento del territorio quale piattaforma dove tutte le politiche hanno un impatto promozione di una governance multilivello che superi i confini amministrativi e sia in grado di affrontare i problemi in modo efficace ed alle scale territoriali più appropriate.
10 LA VISION TERRITORIALE La condivisone di esperienze e riflessioni su temi comuni, legati soprattutto alle dimensioni territoriali, paesaggistiche e ambientali ha portato alla definizione di una visione territoriale coordinata e condivisa, sia per gli aspetti macrostrutturali e strategici, sia per gli aspetti relativi alla tutela del paesaggio e delle risorse primarie del territorio Tale vision rappresentata cartograficamente è stata assunta da tutte le Amministrazioni del Tavolo Interregionale ed inserita nei rispettivi Piani Territoriali Regionali sistema delle polarità urbane, che riprende l individuazione delle FUAs e MEGA (Functional Urban Area) ricalcolate con la medesima metodologia di ESPON e dati aggiornati (su base dati del 2001), e le integra con una rappresentazione delle principali relazioni in essere e di progetto tra nodi urbani schema delle reti infrastrutturali sistema delle strutture ecologiche la mosaicatura delle banche dati di uso del suolo dell intera area la mappa dei paesaggi identitari
11 Sistema delle polarità urbane
12 Schema delle reti infrastrutturali
13 Sistema delle strutture ecologiche
14 La mosaicatura delle banche dati di uso del suolo
15 La carta dei paesaggi identitari
16 I TEMI PRIORITARI IN AGENDA lo sviluppo di un sistema di conoscenze condiviso sulle dinamiche e sui fenomeni legati all uso del suolo ed al consumo del suolo l analisi dei costi e dei vantaggi delle trasformazioni territoriali per comprendere quali siano le ragioni e le condizioni che sottendono alle dinamiche insediative la definizione di politiche condivise, declinabili in azioni di livello regionale o provinciale, per contrastare la dispersione insediativa e garantire l uso sostenibile del suolo favorendo il riuso ed il recupero delle aree già urbanizzate e promuovendo un modello di città compatta la definizione di politiche condivise nel campo della pianificazione paesaggistica al fine di migliorare la qualità delle trasformazioni territoriali, di tutelare e valorizzare il patrimonio esistente e di recuperare i territori degradati la promozione di politiche che accrescano la qualità dell ambiente urbano e il ruolo funzionale della città come fattore di attrattività per nuove funzioni e investimenti nel territorio;
17 I TEMI PRIORITARI IN AGENDA l indicazione di riferimenti territoriali utili allo sviluppo di forme di collaborazione interistituzionale volte ad accrescere l efficacia delle politiche ed a favorire l efficienza e la semplificazione amministrativa il rafforzamento della collaborazione interistituzionale e della pianificazione territoriale d area vasta per il coordinamento della pianificazione di settore e la ricomposizione delle tensioni generate dalle dinamiche insediative nei sistemi territoriali la promozione della pianificazione intercomunale volta al governo della città effettiva (area urbana funzionale), ovvero al coordinamento delle politiche urbanistiche tra Comuni che condividono le relazioni della vita quotidiana la messa a punto e il consolidamento di una rete di collaborazione interistituzionale finalizzata a favorire il rapporto tra le stesse Regioni e Province Autonome e lo Stato, nonché l accesso alle risorse finanziarie dell Unione Europea sulle tematiche di interesse comune.
18 GRAZIE PER L ATTENZIONE TAVOLO INTERREGIONALE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE SOSTENIBILE DELL AREA PADANO-ALPINO-MARITTIMA
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