L economia trevigiana verso il futuro e i nuovi fabbisogni di professionalità
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- Marta Cavalli
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1 L economia trevigiana verso il futuro e i nuovi fabbisogni di professionalità CONVEGNO Il Futuro Presente Conegliano, 22 gennaio 2010 Ex Convento di San Francesco Federico Callegari Area Studi e Sviluppo Economico Camera di Commercio di Treviso
2 Agenda degli argomenti 1. Crisi e futuro: a che punto siamo? 2. Il futuro millantato e il futuro agito : scommesse d argilla d su una crescita infinita I segni della crescita reale: fra prodotti innovativi e sistemi tecnologici 3. Oltre il declino, oltre la crisi: come hanno imparato a competere (e ad esplorare strutturalmente il futuro) gli attori dei sistemi produttivi locali 4. Possibili traiettorie evolutive delle filiere trevigiane e correlati fabbisogni professionali.
3 Crisi e futuro: a che punto siamo? Ricordando l intensitl intensità inedita della crisi
4 Crisi e futuro: a che punto siamo? 10,0 Variazioni tendenziali trimestrali dei nuovi ordinativi e della produzione ind.le Area Euro III trim 08 III trim. 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0-20,0-25,0-30,0-35,0 III Trim 2008 IV Trim 2008 I Trim 20 II Trim 20 III Trim 20 Nuovi ordinativi Prod.industriale (manifatturiero) Costruzioni 10,0 0,0-10,0-20,0-30,0 III Trim 2008 IV Trim 2008 I Trim 20 II Trim 20 III Trim 20 Variazioni tendenziali trimestrali della prod. ind.le per tipologia di beni prodotti Area Euro III trim 08 III trim. Beni intermedi Beni di c. durevoli Beni strumentali Beni di c. non durevoli
5 Crisi e futuro: a che punto siamo? 10,0 Variaz. tendenziali mensili prod. ind.le (per tipologia beni prodotti) Area Euro Gennaio-Novembre 20 0,0-10,0-20,0 gen- feb- mar- apr- mag- giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- -30,0 Beni intermedi Beni di c. durevoli Beni strumentali Beni di c. non durevoli 8,0 4,0 0,0-4,0-8,0 gen- feb- mar- apr- mag- giu- lug- ago- set- ott- nov- dic- Variaz. congiunturali mensili prod. ind.le (per tipologia beni prodotti) Area Euro Gennaio-Novembre 20 Beni intermedi Beni di c. durevoli Beni strumentali Beni di c. non durevoli
6 Crisi e futuro: a che punto siamo? 10,0 5,0 0,0 Variaz. tendenziali e congiunturali prod. ind.le in Italia Gennaio 2008-Novembre 20-5,0-10,0-15,0-20,0-25,0-30,0 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov var % cong Var % tend. Media Mobile su 3 per. (var % cong)
7 Crisi e futuro: a che punto siamo? Andamento fatturato nel manifatturiero trevigiano 16,0 12,0 8,0 4,0 0,0-4,0-8,0 Variazioni % -12,0-16,0 I trim.2005 II trim.2005 III trim.2005 IV trim.2005 I trim.2006 II trim.2006 III trim.2006 IV trim.2006 I trim.2007 II trim.2007 III trim.2007 IV trim.2007 I trim.2008 II trim.2008 III trim.2008 IV trim.2008 I trim.20 II trim.20-20,0 III trim.20 fatturato fatturato estero Fonte: Unioncamere del Veneto - Venetocongiuntura
8 Crisi e futuro: a che punto siamo? Effetti nel mercato del lavoro (1/2) Ore autorizzate di CIG primi 11 mesi 20: 16,0 milioni Picco raggiunto nella precedente crisi 1994: 3,8 milioni + 5,2 milioni di ore richieste per CIG in deroga Numero teorico lavoratori sospesi integralmente a zero ore : (Ore autorizzare CIG/orario di lavoro medio annuo di 1650 ore)
9 Crisi e futuro: a che punto siamo? Effetti nel mercato del lavoro (2/2) CRISI AZIENDALI (a nov. ) Aziende coinvolte nel 20: 183 Potenziali lavoratori coinvolti: % potenziali esuberi su organico: 40,9% INGRESSI IN LISTA DI MOBILITA 2008 primi 11 mesi 20 Licenz. individuali (L.223/91): Licenz. Collettivi (L. 236/93): cessazioni e/o mancati rinnovi contratti a tempo determ. STIMA DISOCCUPATI IN PROVINCIA Tasso di disoccupazione : ,4% Previsione per 20: 5,5-6,0% USA F D E I I trim.08 4,9 7,6 7,6 9,2 6,5 III trim. 9,6 9,6 7,6 18,7 7,8
10 Crisi e futuro: a che punto siamo? Un indicatore reale anticipatore anticipatore Dry Baltic Index (20 gennaio 2010) -94%
11 A proposito di previsioni, cicli economici, modi di interpretare lo sviluppo e la creazione di valore Nel 1999, quando il DJ superò la soglia dei punti, fiorirono best-seller che preconizzavano una crescita senza interruzione Indice Dow Jones:
12 Cicli economici, modelli di sviluppo, creazione di valore e di ben-essere essere Per quale motivo il sistema finanziario americano ha successo? Nei suoi principi di contabilità.. Nella disciplina che prevede come vadano gestite le aziende, come debbano essere scritte le relazioni, come debbano essere tenute sotto controllo le attività ( ). Vi è un processo in atto che fa funzionare davvero il nostro mercato finanziario e lo rende stabile, come in effetti è Lawrence Summers, 1999, vice-segretario del Tesoro USA (oggi economista di spicco dell amministrazione Obama) Da un articolo del Premio Nobel Paul Krugman New York Times, 27/12/20
13 Cicli economici, modelli di sviluppo, creazione di valore Nel decennio 00 si è pensato che fossero le attività finanziare più redditizie delle attività materiali che bisognasse sostenere la domanda con la finanza, sull orlo di un reale potere d acquistod acquisto (all insegna del motto life is now ) bruciando così reddito futuro in interessi bruciando posti di lavoro in base ai rendimenti azionari (e asset aziendali) Ma, alla fine, questo modello ha generato crescita? Che cosa genera valore, dunque crescita e sviluppo? Rendite finanziarie Processi di innovazione
14 Quelli che hanno continuato a generare valore facendo i manifatturieri, senza rinunciare a percorsi di innovazione
15 Come ha imparato a fare innovazione, a competere e ad evolversi, l impresa l trevigiana Sa interpretare in modo mobile il proprio ambito competitivo, lavorando in tre direzioni: a. Upgrading continuo dei prodotti, estetico e funzionale; b. Aggiunta di contenuti di servizio alle produzioni, in termini di flessibilità, personalizzazioni, velocità, co-engineering; c. Diversificazione del business d origine, attraverso il ri-uso e la ricombinazione delle conoscenze (interne ed esterne) A supporto di queste traiettorie, sa porre in essere un mix di comportamenti, riconducibili a tre strategie-chiave: a. Il presidio della domanda: sviluppo di un interazione profonda con i bisogni dei clienti; b. L organizzazione dei processi produttivi per rispondere alla complessità, varietà e variabilità della domanda; c. La riconfigurazione della catena del valore come ulteriore leva per la crescita e l innovazione; Quando queste traiettorie si innestano, qualcosa accade (o è già caduto) anche sul fronte delle competenze interne all azienda (ingresso di nuove professionalità) e sul fronte della cultura organizzativa di fondo.
16 Come ha imparato a fare innovazione, a competere e ad evolversi, l impresa l trevigiana Questo adattamento flessibile, questo saper mettere al servizio del cliente le proprie abilità manifatturiere, continuamente ri-fertilizzate, permette di: a. Accreditarsi come risolutori di problemi tecnologici dentro le filiere industriali che contano: è la nostra frontiera di ricerca applicata b. Eccellere nelle nicchie: l Italia l si posiziona fra i primi 3 Paesi esportatori del mondo con oltre prodotti di nicchia, dalla meccanica, all arredo, arredo, alla moda, all agroalimentare, agroalimentare, agli asfalti c. Nicchie non destinate all estinzione, laddove è esercitata una veglia strategica continua sui cambiamenti (dei mercati e delle tecnologie)
17 Il Futuro Presente In questo senso, il nostro sistema manifatturiero (il sistema delle medie imprese che ha ricombinato le filiere distrettuali) è un sistema strutturalmente aperto sul futuro; dove i segnali di futuro, intercettati nell ambiente competitivo, sono continuamente processati, tradotti in conoscenza e in decisioni strategiche Leve di potenziamento: PROFESSIONALITA Leve di potenziamento: ACCESSO ALLA CONOSCENZA E ALLE TECNOLOGIE
18 Le evoluzioni settoriali in atto e il nuovo bisogno di professionalità FILIERA DELLE ENERGIE RINNOVABILI E DEL RICICLAGGIO FILIERA DELLA BIOEDILIZIA
19 FILIERA DELLA BIOEDILIZIA
20 FILIERA DELLA BIOEDILIZIA Ingegneri e Architetti esperti di edilizia sostenibile Tecnici microclimatici e geotermici Marketing funzioni d uso spazi abitativi Tecnici materiali Tecnici domotica Elettricisti Pavimentatori Tecnici termo-idraulici Tecnici gestione dell acqua
21 FILIERA DELLE ENERGIE RINNOVABILI E DEL RICICLAGGIO
22 Sistemi sicurezza Intrattenimento (TV,SAT) ICT (e-health, PA digitale) FILIERA ARREDO E SICUREZZA Mobili su misura Vernici ecologiche Serramentisti Condizionatori Elettrodomestici
23 FILIERA DELL AGROALIMENTARE, DELLA TIPICITA, DELL ACCOGLIENZA LE PROFESSIONI DELLA QUALITA AGRO-ALIMENTARE IL PRESENTE-FUTURO Agrotecnia, Zootecnia, Biologia Tecnologie di processo Tracciabilità di filiera Prove e certificazioni Packaging LE PROFESSIONI GENERATIVE DI SIGNIFICATI ESPERIENZIALI Operatori turistici Operatori culturali Operatori commerciali Urbanisti/Tecnici della mobilità Tecnici del marketing territoriale
24 FILIERA DELL AGROALIMENTARE, DELLA TIPICITA, DELL ACCOGLIENZA IL FUTURIBILE Le Vertical Farm
25 FILIERA DELLA MODA FILIERA DELLO SPORTSYSTEM E DELLA SICUREZZA
26 FILIERA MODA, SPORTSYSTEM E SICUREZZA Professionalità richieste Creatività, Design and Engineering Marketing esperienziale Governo reti produttive trasnazionali Ricerca sui tessuti tecnici a) Prestazioni b) Sicurezza c) Medicale (nanotecnologie e tessuti elettronicamente attivi) d) Applicazioni nell agricoltura
27 A SUPPORTO AGRICOLTURA A SUPPORTO ALTRI SETTORI FILIERA DELLE TECNOLOGIE MECCANICHE E MECCATRONICHE INTEGRAZIONE CON LA FILIERA DELLA SALUTE E DEL WELL-NESS
28 A SUPPORTO AGRICOLTURA A SUPPORTO ALTRI SETTORI Nuovi ruoli per: Ingegneri/Commerciali Attrezzista Montatore Assemblatore FILIERA DELLE TECNOLOGIE MECCANICHE E MECCATRONICHE INTEGRAZIONE CON LA FILIERA DELLA SALUTE E DEL WELL-NESS
29 I PROCESSI DI TERZIARIZZAZIONE DELL ECONOMIA: Gestione delle complessità e dei fattori immateriali nell industria Gli spazi di sviluppo del welfare civile (impresa sociale) Design e Prototipazione Test, collaudi e certificazione prodotti Internazionalizzazione Marketing e Comunicazione Convergenza Media Le nuove partnership nelle politiche sociali Risorse Umane: sviluppo competenze, motivazioni, attitudini al cambiamento Sicurezza nel lavoro Ambiente, energie rinnovabili, ciclo rifiuti, ciclo acque
30 IL BISOGNO DI NUOVA INTELLIGENZA E GIA IN ATTO Assunzioni per gruppi professionali richiesti dalle imprese in provincia di Treviso. Anni (quote % sul totale) Profess. non qualificate 10,3% Operai 42,8% Professioni high skill* 18,1% Impiegati e profess. commerc. 28,8% Profess. non qualificate 7,9% Professioni high skill* 24,7% Operai 31,1% Impiegati e profess. commerc. 36,3%
31 Assunzioni per livelli di istruzione richiesti dalle imprese in provincia di Treviso. Anni (quote % sul totale) Nessuna formazione 37,6% Laurea 7,6% Diploma 31,8% Nessuna formazione 21,5% Laurea 12,9% Qualif. profess. 23,0% Qualif. profess. 22,8% Diploma 42,9%
32 Le leve professionali per un futuro agito: le figure tecniche più richieste TECNICI AREA PROGETTAZIONE E PRODUZIONE Disegnatori industriali ed assimilati 162 Tecnici informatici 64 Tecnici meccanici 49 Ingegneri meccanici 42 Informatici e telematici 33 Elettrotecnici 27 Chimici 45 Tecnici delle costruzioni civili 24 Ingegneri elettronici e delle telecom. 22 Tecnici organizzazione e controllo produzione 21 Ingegneri elettrotecnici 20 5 TECNICI AREA AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO Contabili ed assimilati 393 Specialisti della gestione e del controllo 27 Tecnici controllo e qualità industriale 26 Segretari, tecnici degli affari generali 17 Specialisti in contabilità e finanza TECNICI AREA COMMERCIALE Tecnici della vendita e della distribuzione 159 Specialisti nei rapporti con il mercato 70 Tecnici del marketing 48 Spedizionieri e tecnici della distribuzione 20 Rappresentanti di commercio 16 Approvvigionatori e responsabili acquisti TECNICI PER I SERVIZI ALLA PERSONA Infermieri ed assimilati 112 Insegnanti di sostegno 102 Farmacisti
33 Il processo di arricchimento in orizzontale delle professionalità: : due esempi DISEGNATORE PROGETTISTA INTERACTING DESIGNER 1. Tecnologie a supporto progettazione e prototipazione 2. Materiali, loro prestazione e loro lavorabilità 3. Metodologie di problem setting e solving strutturato 4. Monitoraggio nuove tecnologie (technology watch) 5. Ricombinazione inedita conoscenze e tecnologie 6. Tecniche di lavoro di gruppo a. Con l area l commerciale: per giusto equilibrio tra creatività e sviluppo di funzioni realmente richieste dal mercato b. Con l area l produttiva: per adottare già in fase di progettazione tutti accorgimenti per ridurre costi c. Con altri progettisti, ad esempio del committente (co-design)
34 Il processo di arricchimento in orizzontale delle professionalità: : due esempi TECNICO COMMERCIALE SPECIALISTA DI PRODOTTO 1. Saper trasmettere al cliente in modo profondo: a. le funzionalità e il significato esperienziale di un prodotto b. le potenzialità tecniche dei processi, le capacità di adattamento alle diverse esigenze (problem solving attivo) 2. Saper gestire il cliente prima, durante, dopo la vendita 3. Saper interagire in diversi contesti socio-culturali culturali 4. Saper strutturare report di vendite 5. Saper intercettare nei mercati (e saper interpretare) segnali deboli utili per le strategie dell azienda 6. Saper dialogare con gli altri reparti aziendali a. Progettazione b. Controllo qualità c. Programmazione produzione
35 La rielaborazione e diffusione per l azienda della customer insight Ampio set di attributi e preferenze del cliente, anche derivanti da interazioni e precedenti acquisiti TUTTA L INFRASTRUTTURA IT DELL IMPRESA DEVE POTER ACCEDERE FACILMENTE A QUESTE INFORMAZIONI: applicativi a supporto Product Lifecycle Management applicativi a supporto Customer Relationship Management Communication Interface Applicativi a supporto programmazione industriale (Enterprise Resource Planning)
36 In aggiunta: il dualismo delle sfide future Imparare a selezionare la clientela Non fare fatturato a tutti i costi Più efficienza in azienda: caccia agli sprechi controllo di gestione Partnership aziendali Rapporti PA/imprese virtuosi Pagamenti Commitment selettivo Vantaggi di sistema Stimolo innovazione Imparare ad imparare (anche a dimenticare) Governare la complessità e l incertezza: consapevoli delle asimmetrie informative Muoversi tra specializzazione ed esplorazione. Plasmare organizzazioni capaci di: Apprendere Innovare Gestire il cambiamento continuo Intensificare gli investimenti nelle persone
37 Quando si dice che si vede il futuro, non si vede il futuro in se stesso, che non esiste ancora, ma si vedono forse cause e indizi suoi, già esistenti. ( )( Il futuro ( )( ) non si può assolutamente vedere, ma si può preannunciarlo dai segni presenti, che già esistono, che già si possono vedere. SANT AGOSTINO, AGOSTINO, Confessioni, Libro XI
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