Indice. XIII Introduzione XXI Breve biografia degli autori. 3 Prima parte Le operations come variabili competitive

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Indice. XIII Introduzione XXI Breve biografia degli autori. 3 Prima parte Le operations come variabili competitive"

Transcript

1

2 Indice XIII Introduzione XXI Breve biografia degli autori 3 Prima parte Le operations come variabili competitive 5 Capitolo 1 Strategia e modelli di produzione di Alberto F. De Toni 5 Obiettivi del capitolo La strategia d impresa Strategia deliberata e strategia emergente Livelli e dimensioni della strategia di impresa Filosofie di strategia di impresa La catena operativa del valore La strategia di produzione: definizioni e dimensioni I concetti di manufacturing trade-off e di fabbrica focalizzata L approccio cumulativo Criteri «qualifying» e «order-winning» La strategia di produzione come conciliazione e coerenza Dal Fordismo al Toyotismo: evoluzione dei principi dell organizzazione industriale Evoluzione dei paradigmi produttivi I nuovi modelli di produzione Limiti applicativi dei nuovi modelli di produzione 60 Argomenti e domande di discussione 60 Bibliografia 63 Capitolo 2 La competizione sul tempo di Alberto F. De Toni 63 Obiettivi del capitolo Dai tempi e metodi alla time based competition Prestazioni di tempo esterne ed interne Classi di time based competitor Il Concurrent Engineering per diventare product time based competitor Dal Concurrent Engineering al Multi-Project Engineering Il Just In Time per diventare process time based competitor Il dilemma del ribaltamento Time based competition versus cost based competition La strategia di Quick Response nel settore del tessile-abbigliamento 104 Argomenti e domande di discussione 104 Bibliografia 00 Prime pagine Indice.indd 5 18/12/

3 VI Indice 107 Capitolo 3 La competizione sul servizio di Roberto Panizzolo 107 Obiettivi del capitolo Introduzione La Service Factory Il servizio al cliente: un modello d analisi Strategie di servizio e implicazioni per il sistema aziendale 121 Argomenti e domande di discussione 121 Esercizi da svolgere 122 Bibliografia 123 Capitolo 4 La competizione sulla qualità di Marco Sartor 123 Obiettivi del capitolo Introduzione La Failure Mode and Effect Analysis e la gestione del rischio Il Quality Function Deployment (QFD) Le caratteristiche dello strumento, p La Casa della Qualità, p Le fasi per la realizzazione della Casa della Qualità, p Il Sei Sigma Ruoli a supporto dei progetti Sei Sigma, p La metodologia DMAIC, p La competizione sulle certificazioni: il caso della SA Struttura dello standard, p Benefici ottenibili dalla certificazione, p Argomenti e domande di discussione 150 Esercizi da svolgere 150 Bibliografia 153 Seconda parte Sistemi di produzione 155 Capitolo 5 Classificazione dei sistemi produttivi 155 Obiettivi del capitolo Schema generale di flusso logistico Classificazione secondo il modo di rispondere alla domanda Prodotti a catalogo e su commessa, p Produzione e distribuzione su previsione o su ordine, p Tempi di consegna in relazione al modo di rispondere alla domanda, p Classificazione secondo il modo di realizzare il volume di produzione Classificazione secondo il modo di realizzare il prodotto Tipi di sistemi produttivi Effetti della standardizzazione di prodotto e di processo Contesti applicativi dei sistemi di produzione manifatturiera Effetto dell aumento del volume complessivo annuo, p Effetti della standardizzazione della componentistica e della differenziazione dei prodotti finiti a parità di volume complessivo annuo, p Effetto della standardizzazione di processo a volume complessivo annuo costante e a volume unitario annuo costante, p Effetti delle azioni simultanee di standardizzazione prodotto e processo a volume complessivo annuo costante, p Azioni simultanee sul prodotto e sul processo per ottenere sottofabbriche focalizzate, p Contesti applicativi dei sistemi di produzionemanifatturiera automatizzati Automazione dei sistemi di produzione, p Effetti delle azioni di standardizzazione prodotto e processo sui contesti applicativi dei sistemi automatizzati, p Argomenti e domande di discussione 189 Bibliografia 00 Prime pagine Indice.indd 6 18/12/

4 Indice VII 191 Capitolo 6 Tipologie di sistemi di produzione manifatturiera 191 Obiettivi del capitolo Introduzione Cantieri e isole Produzione per reparti o job-shop Modello quantitativo di funzionamento del job shop Il modello matematico del job shop, p Produzione a celle secondo i principi della Group Technology Produzione a celle in serie Produzione in linea Caratteristiche differenzianti dei sistemi produttivi Classi di impianti di fabbricazione e assemblaggio Una tassonomia linneana dei sistemi di produzione industriale 227 Argomenti e domande di discussione 227 Bibliografia 229 Capitolo 7 I modelli di funzionamento del sistema di produzione di Paolo Chiabert, Agostino Villa 229 Obiettivi del capitolo Cenni introduttivi alla progettazione del prodotto Albero di prodotto o distinta base, p Ciclo di produzione, p Modelli del flusso produttivo lungo la linea Nota sulla terminologia, p Formazione delle celle di produzione, p Organizzazione del layout dell impianto, p Definizione della rete logistica interna, p Analisi delle prestazioni di una linea produttiva Modelli di stazioni di lavoro Alcuni termini di largo impiego nell analisi di stazioni di produzione, p Parametri della stazione di lavoro, p Il modello a reti di code della stazione di lavoro, p Il modello a reti di code della linea di produzione, p Argomenti e domande di discussione 266 Esercizi da svolgere 267 Bibliografia 269 Terza parte Sistemi di gestione della produzione 271 Capitolo 8 Sistemi di gestione dei materiali 271 Obiettivi del capitolo Introduzione Classificazione delle scorte Costi delle scorte Indicatori di gestione dei materiali Livello di Servizio, p Indice di Rotazione, p Analisi ABC dei materiali Analisi ABC semplice, p Analisi ABC incrociata, p Altri ambiti applicativi dell analisi ABC incrociata, p Codici a domanda dipendente e indipendente Classi di sistemi di gestione dei materiali 295 Argomenti e domande di discussione 295 Esercizi da svolgere 296 Bibliografia 00 Prime pagine Indice.indd 7 18/12/

5 VIII Indice 297 Capitolo 9 Il lotto economico 297 Obiettivi del capitolo Introduzione Modello base del lotto economico Sviluppi del modello base del lotto economico Lotto economico di acquisto a valore Lotto economico di acquisto con sconti quantità Lotto economico di produzione Lotto economico a periodo singolo o in soluzione unica 316 Argomenti e domande di discussione 316 Esercizi da svolgere 317 Bibliografia 319 Capitolo 10 La scorta di sicurezza 319 Obiettivi del capitolo Introduzione Metodi per determinare la scorta di sicurezza Dimensionamento della SS in funzione dei periodi di copertura della domanda Dimensionamento della scorta di sicurezza in funzione della probabilità di rottura di stock desiderata Dimensionamento della scorta di sicurezza in funzione del livello di servizio desiderato Definizione del livello di servizio Dimensionamento della scorta di sicurezza in funzione del livello di servizio Valutazioni nel dimensionamento della scortadi sicurezza Effetto della dimensione dell ordine Q sul livello di servizio Effetto della dimensione del lead time sul livello di servizio Dimensionamento della scorta di sicurezza quando esiste variabilità del lead time Dimensionamento della scorta di sicurezza quando esiste variabilità della domanda e del lead time 343 Argomenti e domande di discussione 343 Esercizi da svolgere 344 Bibliografia 345 Appendice 1 Variabili casuali 357 Capitolo 11 Sistemi di gestione dei materiali a scorta 357 Obiettivi del capitolo Classificazione dei sistemi di gestione a scorta I sistemi a controllo continuo (ROL ReOrder Level) I sistemi a controllo periodico (ROC ReOrder Cycle) Il sistema Reorder Point a periodicità fissa (Q, R, T), p Il Min Max System a periodicità fissa (S, R, T), p Il Max System a periodicità fissa (S,T), p Vantaggi e svantaggi dei sistemi ROL e ROC I sistemi di gestione materiali a scorta basati sulla copertura totale Ordini in sospeso nei sistemi a punto di riordino Il metodo dei fabbisogni previsti: livello di riordino basato sulla copertura libera Il sistema Time Phased Order Point (TPOP) Un quadro d insieme 394 Argomenti e domande di discussione 394 Esercizi da svolgere 395 Bibliografia 00 Prime pagine Indice.indd 8 18/12/

6 Indice IX 397 Capitolo 12 Sistemi di pianificazione della produzione 397 Obiettivi del capitolo Lo schema di riferimento per la pianificazione e il controllo della produzione Articolazione del sistema di pianificazione e controllo della produzione di lungo termine Articolazione del sistema di pianificazione e controllo della produzione di medio termine Articolazione del sistema di pianificazione e controllo della produzione di breve termine Caratteristiche dei piani di produzione Pianificazione confermata e non confermata La pianificazione in differenti modalità di risposta al mercato Il magazzino di snodo come punto di riferimento del processo di pianificazione 432 Argomenti e domande di discussione 432 Esercizi da svolgere 434 Bibliografia 437 Capitolo 13 Sistemi di pianificazione di medio e breve termine 437 Obiettivi del capitolo La disaggregazione dei piani di produzione Il time-phased record Tipi di MPS: livellato, ad inseguimento e a lotti Il calcolo dell Available To Promise (ATP) e del Capable To Promise (CTP) La Rough Cut Capacity Planning (RCCP) RCCP versus CRP 464 Argomenti e domande di discussione 464 Esercizi da svolgere 467 Bibliografia 469 Capitolo 14 Sistemi avanzati di pianificazione della produzione 469 Obiettivi del capitolo Le distinte di pianificazione Distinte modulari e delle parti comuni (Modular Bill e Common Parts Bill) Distinte per aggiunte e cancellazioni (Add/Delete Bill) Distinte contenitore (Kit Bill) Distinte super (Super Bill) Distinte famiglia (Family Bill) Distinta media (Average Bill) Distinta inversa (Inverted Bill) Distinta immaginaria (Imaginary Bill) Contesti applicativi delle distinte di pianificazione Mappa dei contesti applicativi delle planning bill Profondità delle distinte di pianificazione Piani di produzione a dettaglio crescente Sistemi di pianificazione canonici ed avanzati 509 Argomenti e domande di discussione 509 Esercizi da svolgere 511 Bibliografia 00 Prime pagine Indice.indd 9 18/12/

7 X Indice 513 Capitolo 15 La pianificazione dei fabbisogni dei materiali 513 Obiettivi del capitolo La gestione dei materiali a fabbisogno Lo schema generale della procedura MRP Distinta base tempificata del prodotto e logica di funzionamento dell MRP Esempio applicativo della procedura MRP Dimensionamento dei lotti La gestione dell incertezza nei sistemi MRP Stati degli ordini e dei fabbisogni Instabilità dei sistemi MRP La ripianificazione verso l alto tramite la correlazione fabbisogni-ordini La criticità della definizione dei lead time Altre funzionalità dell MRP Una mappa delle classi e delle tecniche di gestione dei materiali Scelta della tecnica appropriata di gestione dei materiali 554 Argomenti e domande di discussione 554 Esercizi da svolgere 556 Bibliografia 557 Capitolo 16 La pianificazione della capacità produttiva 557 Obiettivi del capitolo Livelli di pianificazione della capacità Lo schema generale della procedura CRP I cicli di produzione I centri di lavoro La determinazione della capacità produttiva disponibile Determinazione dei lead time ai fini della CRP Il caricamento a capacità infinita (CRP) Il caricamento a capacità infinita: CRP con anticipi e posticipi Il caricamento a capacità finita (FCP) Schedulazione a capacità finita (FCS) Confronto tra CRP, FCP e FCS 596 Argomenti e domande di discussione 596 Esercizi da svolgere 598 Bibliografia 599 Capitolo 17 Il controllo degli avanzamenti 599 Obiettivi del capitolo Il controllo degli avanzamenti in un sistema di pianificazione e controllo della produzione Spettro di attività, gradi di complessità informatica e definizione di un sistema di SFC Struttura e attività di un sistema SFC Verifica e rilascio degli ordini, p Assegnazione dettagliata (o schedulazione), p Raccolta dati/monitoraggio, p Feedback/azioni correttive, p Analisi/Chiusura Ordini (Order Disposition), p Considerazioni conclusive, p Criticità delle attività di SFC nella produzione intermittente Criticità delle attività di SFC nella produzione ripetitiva in linea Criticità delle attività di SFC nella produzione a prodotto singolo Un quadro unitario delle attività di SFC nei diversi contesti produttivi 626 Argomenti e domande di discussione 626 Esercizi da svolgere 627 Bibliografia 00 Prime pagine Indice.indd 10 18/12/

8 I sistemi informativi a supporto della produzione «SUL WEB» XI 629 Capitolo 18 La schedulazione operativa della produzione di Agostino Villa 629 Obiettivi del capitolo Introduzione alla schedulazione della produzione Come modellare un problema di schedulazione Schedulazione per un singolo centro di lavorazione Schedulazione di più centri di lavorazione in parallelo Schedulazione di centri di lavorazione in serie Schedulazione mediante regole di priorità Cenni su procedure di schedulazione per sistemi complessi Schedulazione mediante ricerca numerica della sequenza ottima (cenni) Aspetti al contorno: dimensioni dei lotti e gestione delle due date (cenni) 657 Argomenti e domande di discussione 657 Esercizi da svolgere 658 Bibliografia 661 Capitolo 19 Programmare la produzione in ottica push e pull di Agostino Villa, Paolo Chiabert 661 Obiettivi Gestire flussi produttivi via logica «push» o «pull» Analisi della procedura MRP Analisi della logica JIT Il metodo CONWIP: come semplificare il JIT 678 Argomenti e domande di discussione 678 Esercizi da svolgere 680 Bibliografia 681 Capitolo 20 La pianificazione della produzione nelle reti d imprese 681 Obiettivi del capitolo Nascita ed evoluzione del concetto di Supply Chain L effetto Forrester nella gestione della Supply Chain Mappatura della pipeline Risk Pooling Tecniche tradizionali per la gestione dei materiali nelle reti di impresa La Distribution Requirements Planning (DRP) La diffusione delle metodologie giapponesi: il JIT Purchasing Le tecniche di gestione materiali JIT: Kanban e Just in Sequence (JIS) L evoluzione dei rapporti industria-distribuzione: il modello ECR L Efficient Replenishment I progetti pilota di ECR Italia nell ambito dell Efficient Replenishment Il Continuous Replenishment (CR) Collaborative Planning, Forecasting & Replenishment (CPFR) Analisi comparata e ambiti applicativi delle tecniche di gestione materiali nel SCM 739 Argomenti e domande di discussione 739 Esercizi da svolgere 742 Bibliografia Capitolo 21 I sistemi informativi a supporto della produzione «SUL WEB» di Fabio Candussio Obiettivi del capitolo 21.1 Il ruolo dell Information Technology tra favole e complessità Non solo briciole per Pollicino Dalle favole alla realtà: processi, metodi e strumenti 21.2 Mappatura degli Enterprise Systems 00 Prime pagine Indice.indd 11 18/12/

9 XII La mappa delle competenze Il sistema informativo aziendale Le mappe per gli Enterprise Systems Il modello SCOR come mappa per gli Enterprise Systems in ambito manifatturiero Una mappa per gli Enterprise Systems orientati alla gestione, pianificazione e controllo della Supply Chain 21.3 Soluzioni IT per la pianificazione, la gestione ed il controllo produzione L offerta di soluzioni software in ambito Supply Chain Management I sistemi ERP e il loro ruolo centrale nella gestione dei processi aziendali ERP e i sistemi complementari per la pianificazione e il controllo della produzione (APS e MES) 21.4 I sistemi APS per la pianificazione della domanda, della capacità produttiva e dei materiali Evoluzione storica dei sistemi APS Le caratteristiche innovative dei sistemi APS Uno schema logico di riferimento per i sistemi APS 21.5 Principali moduli applicativi nei sistemi APS Prevedere la domanda: i moduli per il Demand Planning Strumenti informatici per i processi di Master Planning Pianificare i fabbisogni di materiali con l MRP dell APS Advanced Planning e CRP L analisi di evadibilità degli ordini cliente: i moduli ATP/CTP Advanced Scheduling 21.6 I sistemi MES per il controllo delle attività nei reparti produttivi Collocazione del MES nell architettura dei sistemi informativi aziendali Il perimetro di funzionalità dei sistemi MES L approccio «Plan-while-Executing» sull asse MES-APS Argomenti e domande di discussione Bibliografia 743 Appendice 2 La mappa delle competenze 749 Indice analitico 00 Prime pagine Indice.indd 12 18/12/

10 Introduzione Cosa si intende per Operations Management Questo libro sviluppa il tema della gestione della produzione nelle imprese manifatturiere. Nella letteratura internazionale questa disciplina è denominata Operations Management. Con il termine gestione delle operations si fa riferimento all insieme delle scelte, dei processi, degli strumenti e delle informazioni che nell ambito di un sistema di produzione e della sua catena di fornitura e distribuzione determinano cosa produrre, in quali quantità, secondo quali modalità ed entro quali tempi, con l obiettivo di ottimizzare le prestazioni tecniche ed economiche del sistema produttivo per quanto riguarda i flussi delle risorse in entrata, l uso delle capacità disponibili e i flussi di prodotti e servizi in uscita. Si tratta di un attività chiave per il miglioramento della produttività e per la creazione di vantaggi competitivi nelle imprese industriali. I manager delle operations hanno la responsabilità dell uso efficiente di una parte importante del patrimonio d impresa: si pensi agli impianti, alle tecnologie, ai macchinari, ai sistemi informativi, alle scorte di materie prime, componenti e prodotti finiti; tutte voci che rappresentano una quota preponderante degli investimenti. Inoltre, la gestione della produzione e della catena di fornitura e distribuzione determina la maggior parte dei costi variabili e fissi dell impresa. Infine, una corretta gestione della produzione non si esplica solo in una gestione efficiente ed efficace delle risorse, bensì fornisce all impresa vantaggi competitivi che le permettono di competere in modo distintivo sul mercato, ad esempio in termini di rapidità di risposta, flessibilità alla domanda, qualità dei prodotti ecc. Evoluzione dell Operations Management A partire dalla rivoluzione industriale in poi, le tecniche e le modalità produttive hanno avuto un evoluzione straordinaria. Sono stati sperimentati sul campo approcci, strumenti e metodi caratterizzati da grandissima varietà. La produzione, in origine subordinata e strumentale alle altre aree dell impresa, è diventata via via strategica per il sistema aziendale. L interesse per la produzione ha radici lontane nel tempo. Tra i primi studi al riguardo ricordiamo il lavoro del 1776 di Adam Smith che sviluppa il concetto fondamentale della divisione del lavoro e quello di Eli Whitney del 1798 che introduce la nozione di parti intercambiabili. È però solo a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo che si sviluppa, negli Stati Uniti, la prima vera scuola di pensiero manageriale denominata «Scientific Management» dal titolo del libro di Frederick W. Taylor del L essenza del pensiero del Taylor è che, come in natura, anche nell ambiente di lavoro esistono leggi scientifiche. Queste leggi governano la produttività ed è compito del management scoprirle ed utilizzarle. I principi e le metodologie sviluppate da Taylor portaroro ad una vera e propria «rivoluzione» in ambito industriale. Nel 1913 abbiamo la prima costruzione della celeberrima catena di montaggio di Ford e la nascita del cosiddetto modello fordista il quale ha caratterizzato per molti decenni l industria manifatturiera mondiale. Negli anni Settanta, i lavori di Wickham Skinner, rappresentano un secondo passaggio fondamentale nell evoluzione degli studi sulla gestione delle operations. Skinner, superando l approccio funzionale alla produzione, propone di rivisitare le scelte produttive alla luce della strategia d impresa mediate dalla strategia di produzione. In altre parole vengono poste le basi per una rivalutazione del ruolo strategico della produzione, rifiutandone una visione subordinata e strumentale. 00 Prime pagine Indice.indd 13 18/12/

11 XIV Introduzione Ma è probabilmente l arrivo nella cultura produttiva occidentale, alla fine degli anni Settanta, dei principi e delle pratiche di gestione della produzione maturate presso la Toyota che ha spinto, più di ogni altra cosa, a riconsiderare il ruolo delle operations in una rinnovata prospettiva. L avvento del Just in Time e del Total Quality Management ha segnato sicuramente uno dei punti di svolta più significativi di tutti i tempi nella storia dell Operations Management rappresentando una nuova «rivoluzione», come lo era stata nei primi anni del secolo quella introdotta dallo Scientific Management. Da allora in poi, i fenomeni sempre più incalzanti dell internazionalizzazione della produzione e della globalizzazione dei mercati, hanno accentuato ancor più la centralità delle operations rispetto al sistema impresa. Nei settori globali i vantaggi competitivi derivano, in larga misura, dalla integrazione e dal coordinamento, a livello internazionale, delle varie fasi della catena operativa dalla fornitura fino alla distribuzione. E se guardiamo agli anni più recenti, quelli caratterizzati dalla crisi che ha colpito l intera economia mondiale, un dato è emerso in maniera inequivocabile: gli Stati nei quali 1 industria manifatturiera pesa in maniera significativa sono quelli che soffrono meno di altri. La crisi ha messo in luce il ruolo cruciale che giocano le attività produttive nel generare reddito e occupazione e nell essere un motore determinante della crescita dell intera economia. Struttura del libro Nel libro sono sviluppate le tre aree classiche dell Operations Management: 1. la strategia di produzione, 2. i sistemi di produzione, 3. la pianificazione e il controllo della produzione. Queste tre aree sono trattate nelle tre parti in cui è suddiviso il libro. La prima parte, articolata in quattro capitoli, è finalizzata ad evidenziare il ruolo critico delle operations nella strategia competitiva dell impresa. Nel capitolo 1 è affrontato, innanzi tutto, il tema delle relazioni tra strategia aziendale e strategia di produzione. Sono quindi descritte le fasi evolutive dello Strategic Management, le principali categorie di prestazioni interne (priorità competitive) e le più importanti classi di prestazioni esterne (vantaggi competitivi). Si analizza, nello specifico utilizzando il modello della catena operativa del valore l insieme delle relazioni tra vantaggi competitivi, priorità competitive, leve di intervento e asset materiali e immateriali. Vengono quindi illustrati i concetti di manufacturing trade-off, approccio cumulativo, fabbrica focalizzata, qualifying criteria e order winning criteria e si ripercorre lo sviluppo storico delle modalità di produzione a partire dal fordismo-taylorismo fino al toyotismo-ohnismo, evidenziandone principi e caratteristiche. Sono infine descritti i nuovi modelli di produzione noti come Lean Production, World Class Manufacturing, Strategic Flexibility, Agile Manufacturing e Dynamic Manufacturing. Nel successivo capitolo 2 sono approfonditi i temi legati alla competizione sul tempo, con attenzione non solo alla riduzione dei tempi di attraversamento dei processi produttivi tramite metodologie riconducibili alla filosofia del Just In Time, ma anche alla compressione dei tempi di progettazione e sviluppo prodotti mediante le tecniche del Concurrent Engineering e del Multi-Project Engineering. Nel capitolo 3 è trattata la capacità di associare all offerta del prodotto anche quella del servizio, che costituisce per le imprese manifatturiere una condizione irrinunciabile per la ricerca di una maggiore competitività. Sono distinte le principali dimensioni del Service Management in ambito manifatturiero e sono individuati gli ambiti decisionali e le leve di intervento per l adozione di una Service Strategy. Per quanto riguarda la competizione sulla dimensione della qualità (Total Quality Management), nel capitolo 4 viene dedicata particolare attenzione ad alcune metodologie di supporto quali: Failure Mode and Effect Analysis, Quality Function Deployment e Six Sigma. Nella seconda parte del libro, articolata in tre capitoli, si affronta, il tema delle tipologie dei sistemi produttivi. Nel capitolo 5 sono descritti i possibili modi di rispondere alla domanda del mercato (su previsione o su ordine), i diversi metodi di realizzare il volume di produzione (a flusso, a lotti e a prodotto singolo) e le differenti modalità di realizzare il prodotto (per parti e per processo). Sono quindi illustrate nel capitolo 6 le caratteristiche distintive delle principali tipologie dei sistemi manifatturieri (job-shop, celle e linee), al fine di comprenderne le logiche basilari di configurazione ed individuarne i contesti applicativi più appropriati. Infine, nel capitolo 7 vengono approfonditi i relativi modelli di funzionamento. 00 Prime pagine Indice.indd 14 18/12/

12 Introduzione XV La terza parte del libro è articolata in quattordici capitoli. Dapprima sono trattati gli argomenti fondamentali della gestione materiali, quali i sistemi di gestione delle scorte (capitolo 8), il lotto economico (capitolo 9), la scorta di sicurezza (capitolo 10). Successivamente sono considerati i tre sistemi di gestione dei materiali: a scorta (capitolo 11), a piano (capitoli 12, 13 e 14) e a fabbisogno (capitolo 15). In particolare, nel capitolo 12 è proposta l architettura generale di un sistema di pianificazione e controllo della produzione che include una serie di attività che si estendono su tre diversi orizzonti temporali (lungo, medio e breve termine) e che sono articolate su tre livelli (pianificazione, programmazione, esecuzione e controllo). Queste attività definiscono gli obiettivi quantitativi e qualitativi della produzione e gestiscono in modo razionale ed efficace le risorse dell azienda per raggiungere gli obiettivi prefissati. Accanto alla gestione materiali vengono sviluppati altri importanti temi relativi alla gestione della capacità produttiva (capitolo 16), al rilascio degli ordini e alla loro schedulazione e al controllo degli avanzamenti (capitoli 17, 18 e 19). Ampio spazio è stato dato al tema della gestione dei flussi di materiali nelle reti d imprese riconoscendo la centralità del Supply Chain Management nelle strategie competitive delle imprese (capitolo 20). Chiude la terza ed ultima parte una dettagliata analisi delle caratteristiche e funzionalità dei sistemi informativi di supporto alla produzione noti con l acronimo APS Advanced Planning & Scheduling (capitolo 21 disponibile sul sito web del libro). Contenuti innovativi del libro In questo volume sono presenti, a parere degli autori, contenuti innovativi di seguito brevemente illustrati nell ordine in cui vengono trattati. In letteratura esiste un ampio dibattito sul tema dei nuovi modelli di produzione ispirati al Toyota Production System (Lean Production, World Class Manufacturing, Strategic Flexibility, Agile Manufacturing e Dynamic Manufacturing) di cui si evidenziano da un lato le specificità e dall altro le affinità. Nel libro si affronta questo argomento proponendo uno schema unitario che colloca questo dibattito nel quadro più ampio della strategia di produzione e della strategia di impresa. Il quadro unitario proposto nel capitolo 1 basato sul modello della catena operativa del valore e sintetizzato nella figura 1.22 è di particolare interesse, perché evidenzia come i nuovi modelli di produzione non siano tra loro alternativi, bensì colgano e accentuino aspetti differenti del nuovo paradigma produttivo nato dal superamento di quello fordista, e si configurino pertanto come differenti declinazioni di un medesimo impianto teorico e pratico, da cui mutuano i principi base. Un secondo contenuto innovativo è relativo al tema della gestione materiali. Nel testo si propone un nuovo schema di classificazione dei sistemi di gestione delle scorte che accanto alle due classi tradizionalmente e universalmente riconosciute (a scorta e a fabbisogno secondo la logica rispettivamente del guardare indietro e del guardare avanti) ne considera una terza denominata a piano, operante ancora secondo una logica del guardare avanti, ma idonea a gestire codici a domanda indipendente tramite l impiego della procedura denominata Time Phased Order Point. Il tema è sviluppato nel capitolo 8 e lo schema che distingue le tre classi è riportato nella Figura 8.9. Un terzo contributo che riteniamo originale è relativo al modello proposto relativamente all architettura dei Manufacturing Planning and Control Systems (MPCS) che pur riprendendo lo schema classico universalmente noto di Vollmann, Berry e Whybark (1997) distingue le attività di pianificazione della produzione articolandole non solo sui tre livelli tradizionali (front end, engine e back end), ma introducendo anche tre diversi orizzonti temporali (di lungo, medio e breve termine). In questo modo, si passa da un unico processo di pianificazione su tre livelli a tre distinti processi di pianificazione caratterizzati da tre orizzonti temporali e tutti e tre articolati su più livelli. Il modello, trattato nel capitolo 12, è sintetizzato nella Figura Questo modello consente, altresì, di pervenire ad una chiara collocazione delle applicazioni software inerenti ai sistemi informativi di produzione. Il tema è sviluppato nel capitolo 21 (disponibile sul sito web); nella Figura sono posizionate, tra le altre, le applicazioni ATP (Available To Promise) e CTP (Capable To Promise), normalmente ricomprese rispettivamente nelle procedure MRP (Material Requirements Planning) e CRP (Capacity Requirements Planning). Un quarto contenuto innovativo è inerente ad un aspetto che da sempre presenta elementi di criticità nelle imprese e riguarda la coerenza tra i piani di produzione elaborati su differenti orizzon- 00 Prime pagine Indice.indd 15 18/12/

13 XVI Introduzione ti temporali. In questo ambito, le distinte di pianificazione sono lo strumento che garantisce, più di altri, questa congruenza. Nel libro non ci si limita a presentare e discutere in dettaglio i vari tipi di planning bill, ma viene presentato un modello originale che permette di individuarne i contesti applicativi appropriati in funzione di tre variabili di base: strutture di prodotto, piani di produzione e modalità di risposta al mercato. Il tema è trattato nel capitolo 14 e il modello proposto è sintetizzato nella Figura Un quinto aspetto degno di nota riguarda la proposta di un nuovo modello decisionale inerente alla scelta della tecnica più appropriata di gestione dei materiali. In genere le variabili proposte in letteratura per pervenire a queste decisioni sono cinque: valore d impiego, continuità del consumo, tipo di domanda, larghezza e profondità della distinta base. Nel libro se ne propongono altre tre: dimensione del lotto, politiche di dimensionamento del lotto e livello di distinta base in cui è collocato il codice. Il metodo suggerito si ripropone di arrivare alla scelta della tecnica più appropriata considerando in modo sistemico (e non disgiunto) le otto variabili considerate. Il tema è discusso al termine del capitolo 15 e il modello è schematizzato nella Figura Un sesto contenuto innovativo riguarda la gestione della capacità produttiva. Con riferimento alla Capacity Requirements Planning (CRP), nel testo viene evidenziato come essa debba essere sviluppata non sulla base di lead time statici (come descritto in gran parte della letteratura tradizionale), bensì dinamici in funzione dello stato di continua evoluzione delle code di attesa presso i centri di lavoro. Inoltre nella letteratura tradizionale si distinguono due metodi di gestione della capacità: 1. Capacity Requirements Planning (CRP); 2. Finite Capacity Planning (FCP). Nel testo si propone di considerare un terzo metodo: 3. Finite Capacity Scheduling (FCS). La FCS viene considerata normalmente una procedura di schedulazione che definisce le sequenze di lavorazione presso i centri produttivi. Nel libro la FCS viene considerata invece a tutti gli effetti un terzo livello di pianificazione della capacità, con la CRP dedicata ad elaborare un profilo di carico con evidenza dei sotto carichi e dei sovra carichi, la FCP un piano fattibile e la FCS un piano fattibile e ottimo. Questi argomenti sono trattati nel capitolo 16 e le differenze tra CRP, FCP e FCS sono sintetizzate nella tabella Un settimo ed ultimo contributo distintivo è relativo all ambito della gestione materiali nelle reti di imprese. Nel capitolo 20 si propone un analisi comparata delle tecniche di gestione materiali applicabili nei sistemi di imprese la quale consente di individuare i campi di impiego degli approcci più tradizionali (Reorder Point nei sistemi Multi-Echelon e Distribution Requirements Planning), di quelli più avanzati secondo i principi del Just in Time (Kanban e Just in Sequence) e di quelli a forte collaborazione cliente-fornitore denominati Vendor Managed Inventory-VMI (Continuous Replenishment, Consignment Stock e Reverse Consignment Stock); lo schema che individua gli ambiti applicativi delle tre classi di tecniche analizzate (tradizionali, JIT e VMI) è riportato nella Figura Inoltre, viene proposto un quadro di sintesi di differenti scenari che ripercorrono l evoluzione storica dell applicazione combinata di tali tecniche nella catena di fornitura e di domanda (vedi Figura 20.25). Gli apparati didattici Anche sul fronte degli apparati didattici il testo possiede alcune caratteristiche peculiari finalizzate ad alleggerirne la lettura e favorire l apprendimento. Ogni capitolo del libro contiene all inizio una precisa e chiara specificazione degli obiettivi didattici in termini di conoscenze e competenze che il lettore sarà in grado di acquisire al termine della lettura. Alla fine del capitolo è disponibile una serie di domande che formano una sequenza logica diagnostica dell argomento. Queste domande sono un supporto utile per comprendere se i concetti sviluppati nel capitolo sono stati assimilati in modo valido. Sempre alla fine del capitolo, sono proposti quando i contenuti si prestano alcuni esercizi da svolgere che permettono di mettere alla prova la comprensione dei temi appena trattati. All interno dei capitoli si è fatto un ampio uso di esempi e casi reali ricavati dalla pratica aziendale ed evidenziati in appositi box. I casi aziendali sono fondamentali per una piena comprensione degli argomenti sviluppati e rappresentano in generale la base empirica da cui sono tratti gli elementi a partire dai quali grazie ad un processo di generalizzazione si perviene a modelli e teorie manageriali. La bibliografia è stata collocata alla fine di ogni capitolo per facilitarne la consultazione e si è volutamente limitato i riferimenti a materiale bibliografico facilmente consultabile, in buona parte 00 Prime pagine Indice.indd 16 18/12/

14 Introduzione XVII monografie. Si è deciso di fare così, ritenendo le riviste accademiche specializzate di non agevole accesso ai potenziali destinatari di questo libro (studenti universitari, allievi di corsi post lauream e master, manager d azienda). Il testo contiene oltre 380 Figure e Tabelle. Il loro largo uso è volto a favorire la comprensione dei temi trattati secondo i più recenti approcci che valorizzano il pensiero visivo. Al termine del volume un ampio indice analitico consente di identificare rapidamente le voci di interesse e di guidare alle parti del testo dove vengono sviluppate. Visitando il sito web corrispondente al libro si trovano interessanti elementi, tra cui: 1. approfondimenti specialistici o altri case study di argomenti già trattati; 2. lo sviluppo di ulteriori argomenti quali ad esempio la storia dell operations management, la metodologia SMED di riduzione degli attrezzaggi, la formulazione delle previsioni di vendita ecc; 3. lucidi in PowerPoint che propongono figure e illustrazioni ricavate dal testo principale per i docenti che adottano questo testo. Destinatari del libro Il testo è rivolto, in primo luogo, agli studenti di insegnamenti universitari di natura economica e gestionale presenti in corsi di studio delle Scuole di Ingegneria, Economia, Statistica ecc. Per questi studenti il libro costituisce un manuale completo in grado di guidarli in modo ordinato, rigoroso e unitario nel loro percorso formativo. Il libro è anche concepito per essere utilizzato da altri tipologie di lettori: 1. allievi di corsi post lauream e di corsi Master in Business Administration (MBA); 2. executive e manager che desiderano approfondire e consolidare il tema della gestione della produzione e comprendere il ruolo che le operations possono ricoprire nella strategia d impresa; 3. consulenti di direzione di operations strategy e di operations management. Anche per queste classi di destinatari il testo fornisce utili descrizioni e approfondimenti di metodologie e strumenti realmente applicabili nella gestione della produzione. Il lettore potrà acquisire conoscenze e competenze distintive per la propria attività professionale. Percorsi didattici e di formazione Il testo si presta a diversi percorsi di: 1. didattica universitaria per studenti della laurea triennale e magistrale, 2. Alta Formazione (corsi post lauream, corsi MBA, corsi executive ecc.). Per quanti frequentano un corso di studi universitario, nella tabella sottostante sono indicati: le denominazione di insegnamenti (a titolo di esempio) o di parti di insegnamenti le cui tematiche sono sviluppate nel libro; i relativi crediti formativi universitari (CFU); i capitoli del volume dove sono trattati gli argomenti corrispondenti. CFU Denominazioni alternative di insegnamenti universitari o di loro parti Capitoli 3 3 6!" Strategia di produzione!" Politiche di produzione!" Modelli di produzione!" ecc.!" Sistemi di produzione!" Sistemi produttivi!" ecc.!" Organizzazione della produzione (base) (non tutti gli argomenti)!" Gestione della produzione (base)!" Pianificazione della produzione (base)!" Programmazione e controllo della produzione (base)!" Analisi e gestione dei sistemi produttivi (base)!" ecc. 1, 2, 3, 4 5, 6, 7 da 8 a 19 (non tutti gli argomenti) (segue) 00 Prime pagine Indice.indd 17 18/12/

15 XVIII Introduzione CFU Denominazioni alternative di insegnamenti universitari o di loro parti Capitoli 9 12!" Organizzazione della produzione (avanzato)!" Gestione della produzione (avanzato)!" Pianificazione della produzione (avanzato)!" Programmazione e controllo della produzione (avanzato)!" Analisi e gestione dei sistemi produttivi (avanzato)!" ecc.!" Organizzazione della produzione e dei sistemi logistici!" Gestione della produzione e della logistica industriale!" Sistemi di produzione e logistica industriale!" ecc. da 8 a 19 da 5 a 21 Le denominazioni degli insegnamenti sopra indicate sono tra le più diffuse nel sistema universitario, anche se sono presenti titoli diversi che fanno riferimento ai medesimi contenuti. È possibile individuare ulteriori percorsi didattici combinando parti di insegnamento sopra evidenziate. Ad esempio, un corso di Strategia e Gestione della Produzione di 12 crediti corrisponde agli argomenti trattati dal capitolo 1 al capitolo 19. Inoltre alcune parti descritte possono essere incluse in altri insegnamenti a carattere economico e gestionale diversi da quelli elencati. Ad esempio, all interno di un corso di Strategia di Impresa di 12 CFU potrebbe essere compresa la parte di Strategia di Produzione pari a 3 CFU, così come nell ambito di un insegnamento di Gestione Aziendale di 12 CFU potrebbe essere inserita la parte di Gestione della produzione (base) pari a 6 CFU. Per quanto riguarda i corsi di Alta Formazione, è possibile individuare dei moduli formativi della durata di 1 o 2 giorni, come da tabella sottostante che indica anche i capitoli del libro dove sono approfonditi i corrispondenti temi. Durata (giorni) Denominazione del modulo Capitoli 1!" Strategia di produzione 1 (paragrafi ) 1!" Nuovi modelli di produzione (dal Fordismo al Toyotismo) 1 (paragrafi ) 1!" La competizione sul tempo 2 1!" La competizione sul servizio 3 1!" Introduzione alla gestione della qualità 4 2!" Tipi di sistemi produttivi 5,6,7 2!" Gestione materiali: corso base 8,9,10 2!" Gestione Materiali: corso avanzato 11,15 2!" Pianificazione della produzione: corso base 12,13 1!" Pianificazione della produzione: corso avanzato 14 1!" Gestione della capacità produttiva 12,16 2!" Schedulazione della produzione e controllo avanzamenti 17,18,19 2!" Supply Chain Material Management 12,13,20 1!" "Sistemi informativi di produzione (Advanced Planning & Scheduling) Prime pagine Indice.indd 18 18/12/

16 Introduzione XIX Competenze delle figure professionali nell ambito dell Operations Management In Appendice 2 è proposto uno schema che associa le competenze delle figure professionali che operano nell ambito della pianificazione e controllo della produzione alle conoscenze degli argomenti presenti nel testo. Lo schema proposto permette una rapida corrispondenza tra le competenze che si desiderano potenziare e i capitoli del libro da approfondire. I profili di competenza delineati sono coerenti con quanto previsto dai più recenti modelli di formazione che hanno l obiettivo di garantire l apprendimento durante l intero arco della vita professionale di nuove conoscenze, abilità e competenze (si veda in particolare il programma d azione comunitaria Lifelong Learning Programme ). Momento importante di questi modelli di formazione è la fase di verifica dell efficacia dell iniziativa formativa, per la quale viene suggerito di analizzare e valutare lo sviluppo degli skill di ciascun partecipante rispetto ad un elenco di competenze trasversali e tecniche considerate indispensabili per lo sviluppo della figura professionale di riferimento. Ringraziamenti Il testo è il risultato di un lungo percorso di ricerca e di didattica iniziato molti anni or sono nelle diverse sedi universitarie di provenienza degli autori. Di conseguenza, sono molte le persone che nelle interazioni con i sottoscritti hanno dato il loro contributo allo sviluppo dei concetti contenuti nel volume. Sarebbe troppo lungo citarle tutte. Per questo motivo, pur assumendoci ogni responsabilità per le eventuali imprecisioni contenute nel volume, vogliamo ringraziare alcune categorie di persone che hanno contribuito direttamente o indirettamente alla maturazione delle riflessioni qui sviluppate. Vogliamo dapprima manifestare riconoscenza ai nostri colleghi professori e ricercatori universitari, ai dottori di ricerca e agli assegnisti di ricerca con cui abbiamo realizzato negli anni pubblicazioni scientifiche, tesi di dottorato e progetti di ricerca, e grazie ai quali abbiamo scambiato e sviluppato conoscenze ed esperienze preziose. Un ringraziamento speciale va indirizzato agli studenti universitari dei nostri insegnamenti nonché ai tanti partecipanti dei corsi post lauream, Master ed Executive che abbiamo incontrato in questi anni presso prestigiosi Enti di Alta Formazione e Business School. Con essi abbiamo avuto modo di discutere durante le lezioni, occasioni uniche per dialogare, approfondire e sviluppare visioni nuove o complementari. Un ringraziamento va rivolto anche a quanti hanno contribuito, con le loro osservazioni e suggerimenti, al miglioramento delle dispense didattiche da cui infine è stato tratto questo libro. Abbiamo contratto un debito di riconoscenza anche con i numerosi laureandi, oggi ingegneri, che si sono cimentati su questi temi durante la redazione delle loro tesi di laurea. L intelligenza è distribuita e noi ne abbiamo fatto tesoro nella consapevolezza di essere in primis dei broker di idee, conoscenze, tecniche e soluzioni. Da questo punto di vista un ringraziamento altrettanto sentito va rivolto a manager e a imprenditori che accogliendo presso le loro imprese nostri dottorandi, laureandi, stagisti, assegnisti di ricerca ecc. per progetti di studio, ricerca-azione e sperimentazione hanno consentito di far crescere e affinare le nostre conoscenze circa modelli, strumenti, metodologie e applicazioni descritti nel libro. Da ultimo, un ringraziamento speciale ai nostri familiari ai quali la realizzazione di quest opera ha sottratto tempo e attenzioni. Alberto Felice De Toni e Roberto Panizzolo desiderano, infine, ricordare la figura del prof. Francesco Da Villa, prematuramente scomparso, loro maestro di gestione della produzione all Università di Padova. È stato tra i primi ad introdurre e sviluppare dalla metà degli anni 70 in poi gli studi di Operations Management in Italia. Docente di grande valore e molto orientato agli studi sul campo, ha operato continuamente affinché le tematiche economico-gestionali e in particolare quelle relative all organizzazione della produzione industriale si affermassero all interno delle discipline ingegneristiche. Ci ha sempre spinto ad investire tempo per migliorare la didattica al fine di rendere il processo di apprendimento degli studenti più efficace, risultato che con questo libro speriamo di poter conseguire. Con la sua scomparsa, per molti è venuto a mancare un vero amico, stimato sia in ambienti accademici che industriali. Alberto F. De Toni, Università degli Studi di Udine Roberto Panizzolo, Università degli Studi di Padova Agostino Villa, Politecnico di Torino 00 Prime pagine Indice.indd 19 18/12/

17 00 Prime pagine Indice.indd 20 18/12/

18 Breve biografia degli autori Alberto Felice De Toni, nato nel 1955, si è laureato con lode in Ingegneria Chimica nel 1980 presso l Università di Padova. Dopo aver lavorato alcuni anni presso l ENI Ricerche a S. Donato Milanese, ha conseguito nel 1986 il titolo di Dottore di Ricerca in Scienza dell Innovazione Industriale. È stato Preside della Facoltà di Ingegneria dell Università di Udine, Presidente dell Associazione Italiana di Ingegneria Gestionale e Presidente della Commissione Nazionale per il riordino dell Istruzione Tecnica e Professionale. È Professore Ordinario di «Organizzazione della Produzione» e di «Gestione dei Sistemi Complessi» presso la Scuola di Ingegneria dell Università di Udine. È autore di oltre 260 pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali, tra cui 18 monografie (3 internazionali); in particolare sui temi delle operations: International Operations Management. Lessons in Global Business (Gower, 2011), Dalla Zanussi all Electrolux Un secolo di lezioni per il futuro (Il Mulino, 2011). Le principali aree di ricerca sono Operations Management, Innovation Management e Complexity Management. Roberto Panizzolo, nato nel 1961, Ingegnere Elettronico, Dottore di Ricerca in Scienza dell Innovazione Industriale, è Professore Associato di Organizzazione della Produzione e dei Sistemi Logistici presso la Scuola di Ingegneria dell Università di Padova, dove è anche Direttore dei corsi di perfezionamento in «Lean Manufacturing» e in «Strategia e Gestione degli Acquisti nella Logistica Industriale Integrata». È membro del Consiglio Direttivo di AILOG (Associazione Italiana di Logistica e Supply Chain Management). Svolge attività di formazione, ricerca e consulenza sui temi dell Operations Management e del Supply Chain Management con particolare riguardo ai metodi e agli strumenti della Lean Manufacturing. Possiede una solida esperienza in progetti di riorganizzazione aziendale nei quali ha gestito percorsi di cambiamento finalizzati al miglioramento delle prestazioni tramite ridisegno del modello produttivo e logistico. Sui temi delle Operations è autore di tre monografie: Operations Management (Cengage Learning, 2012), Teoria e pratica delle operazioni di acquisto. Strategia e tecniche operative (Iposa, 2010), Aumentare la competitività aziendale attraverso la lean transformation. Casi di studio e applicazioni pratiche di produzione snella nel nord-est d Italia (Este, 2009). Agostino Villa, nato nel 1949, è dal 1990 Professore Ordinario di Tecnologia e Sistemi di Produzione, e dal 1991, titolare degli insegnamenti di «Sistemi di Produzione», «Programmazione e Controllo della Produzione», quindi di «Analisi e Gestione dei Processi di Produzione». È stato Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale e co-fondatore della Facoltà di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Torino. Dal 1997 al 2010 è inoltre stato Responsabile del Sistema di Valutazione Interna del Politecnico di Torino. Dal 2007, Villa è il Direttore del European Virtual Institute on Innovation in Industrial Supply Chains and Logistic Networks ( it), associazione di istituti europei di alta formazione e ricerca, che ad oggi annovera Fraunhofer Institute, Nottingham University, Ecole de Mine di Saint-Etienne, e le Università di Patrasso, Limerick e Lappeenranta, Trieste, Bolzano. È autore di 8 libri, di cui 4 per case editrici internazionali, e di oltre 200 articoli e rapporti tecnici su riviste internazionali ed in atti di congressi internazionali. 00 Prime pagine Indice.indd 21 18/12/

19 XXII Breve biografia degli autori Fabio Candussio, nato nel 1968, si è laureato con lode in Ingegneria delle Tecnologie Industriali ad Indirizzo Economico-Organizzativo presso l Università di Udine. Ha lavorato in Danieli, quindi nel 1997 fa il suo ingresso in Tecnest dove ha operato dapprima come Project Manager, quindi come Product Manager per le soluzioni in ambito APS, sino a ricoprire l incarico di Direttore della Divisione «Supply Chain Planning & Execution». Dal 2009 svolge attività di consulenza direzionale e manageriale come libero professionista, collaborando principalmente con le società Campus e Quin su progetti orientati allo sviluppo di soluzioni organizzative e informatiche in ambito di Operations Management e Performance Management Systems. È inoltre Professore a Contratto di Sistemi Informativi Aziendali presso la Scuola di Ingegneria di Udine, dove opera con il Laboratorio di Ingegneria Gestionale su temi di ricerca relativi al Supply Chain Management. Paolo Chiabert, nato nel 1963, si è laureato in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Torino. È stato Ricercatore del settore Disegno e Metodi dell Ingegneria Industriale occupandosi di sistemi di progettazione assistita del calcolatore (CAx) e della loro integrazione con i sistemi di programmazione e controllo della produzione. In particolare si è occupato delle problematiche di controllo geometrico del prodotto ed è membro del Comitato Tecnico ISO/TC213 Geometrical Product Specifications and Verification. Dal 2006 è Professore Associato presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino nel settore delle Tecnologie e Sistemi di Lavorazione. La principale area di ricerca riguarda la gestione dei dati di prodotto lungo il suo ciclo di vita, ovvero dei sistemi PLM (Product Lifecycle Management), verso cui convergono i diversi strumenti aziendali delle aree di progettazione, produzione e controllo. Marco Sartor, nato nel 1974, Ingegnere Gestionale e Dottore di Ricerca in Ingegneria Industriale e dell Informazione, è Professore Aggregato di Gestione della Qualità presso la Scuola di Ingegneria dell Università di Udine. Ha sviluppato studi in collaborazione con prestigiose società quali: Accenture, Black&Decker, Fiat, Fincantieri, GlaxoSmithKline, Luxottica, NCR, Safilo, Telecom Italia, Thun, Trudi. È autore di oltre 40 pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali, tra le quali monografie pubblicate per Il Sole 24 ORE (Milano) e Palgrave Macmillan (New York). Le sue principali aree di ricerca sono International Sourcing/Manufacturing e Quality Management. 00 Prime pagine Indice.indd 22 18/12/

20

Indice. XIII Introduzione XXI Breve biografia degli autori. 3 Prima parte Le operations come variabili competitive

Indice. XIII Introduzione XXI Breve biografia degli autori. 3 Prima parte Le operations come variabili competitive Indice XIII Introduzione XXI Breve biografia degli autori 3 Prima parte Le operations come variabili competitive 5 Capitolo 1 Strategia e modelli di produzione di Alberto F. De Toni 5 Obiettivi del capitolo

Dettagli

Alle persone che sanno interpretare e gestire il cambiamento.

Alle persone che sanno interpretare e gestire il cambiamento. Alle persone che sanno interpretare e gestire il cambiamento. 00 Prime pagine Indice.indd 1 18/12/12 15.50 00 Prime pagine Indice.indd 2 18/12/12 15.50 Alberto F. De Toni, Roberto Panizzolo, Agostino Villa

Dettagli

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

LEAN MANUFACTURING AND WAREHOUSING

LEAN MANUFACTURING AND WAREHOUSING LEAN MANUFACTURING AND WAREHOUSING La produzione snella: eliminare gli sprechi aziendali 2010 www.ailog.it LEAN MANUFACTURING AND WAREHOUSING La produzione snella: eliminare gli sprechi aziendali 18 gennaio

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

executive master course www.cspmi.it Production Manager Modena, aprile - dicembre 2014 Sempre un passo avanti

executive master course www.cspmi.it Production Manager Modena, aprile - dicembre 2014 Sempre un passo avanti executive master course www.cspmi.it Production Manager Modena, aprile - dicembre 20 Sempre un passo avanti EXECUTIVE MASTER COURSE Production Manager OBIETTIVI Il corso mette in condizione i partecipanti

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita

Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita Gestione dei processi di vendita Master di I livello L Università degli Studi di Torino Dipartimento di Management, attraverso il Bando

Dettagli

Energy Management DI PRIMO LIVELLO

Energy Management DI PRIMO LIVELLO Energy Management MASTER MIP POLITECNICO DI MILANO DI PRIMO LIVELLO A PORDENONE Energy Management MASTER MIP POLITECNICO DI MILANO DI PRIMO LIVELLO Il Master si propone nel territorio in risposta alla

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE 24 ore

PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE 24 ore PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE 24 ore OBIETTIVI DEL CORSO: Il programma si propone di fornire alle aziende indicazioni che possano essere di supporto al miglioramento delle prestazioni del loro processo

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

concretizza le potenzialità dei tuoi progetti

concretizza le potenzialità dei tuoi progetti concretizza le potenzialità dei tuoi progetti BusinessPlanCenter è un centro di servizi specializzato, che assiste e supporta professionalmente manager, imprenditori e aspiranti imprenditori nella pianificazione/valutazione

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

IT Management and Governance

IT Management and Governance Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento tecnologie innovative IT Management and Governance Master of Advanced Studies Per un responsabile dei servizi IT è fondamentale disporre

Dettagli

Master in innovazione di Reti e Servizi nel Settore ICT. Dai il via al tuo futuro

Master in innovazione di Reti e Servizi nel Settore ICT. Dai il via al tuo futuro Master in innovazione di Reti e Servizi nel Settore ICT Dai il via al tuo futuro ACCENDI NUOVE OPPORTUNITÀ Il tuo futuro parte adesso. Perché il mondo delle telecomunicazioni è il futuro. E Telecom Italia

Dettagli

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale

Dettagli

Parte I Strategie di Supply Chain Management, Processi e Prestazioni 1. 1 Supply Chain Management: definizioni e concetti introduttivi

Parte I Strategie di Supply Chain Management, Processi e Prestazioni 1. 1 Supply Chain Management: definizioni e concetti introduttivi Indice Prefazione Premessa Introduzione XI XV XIX Parte I Strategie di Supply Chain Management, Processi e Prestazioni 1 1 Supply Chain Management: definizioni e concetti introduttivi 5 1.1 L evoluzione

Dettagli

Università Telematica OFFERTA FORMATIVA. Corso di Laurea in Gestione d Impresa

Università Telematica OFFERTA FORMATIVA. Corso di Laurea in Gestione d Impresa Università Telematica UNIVERSITAS MERCATORUM OFFERTA FORMATIVA Corso di Laurea in Gestione d Impresa Scheda informativa Università Classe Nome del corso telematica Universitas Mercatorum 18 - Classe delle

Dettagli

Danais s.r.l. Profilo Aziendale

Danais s.r.l. Profilo Aziendale Danais s.r.l. Profilo Aziendale Danais s.r.l. Marzo 2013 Indice Caratteri identificativi della società... 3 Gli ambiti di competenza... 3 Edilizia... 3 Mercati di riferimento... 4 Caratteristiche distintive...

Dettagli

Informatica e Telecomunicazioni

Informatica e Telecomunicazioni Informatica e Telecomunicazioni IL PROFILO DEL DIPLOMATO Il Diplomato in Informatica e Telecomunicazioni : 1. Ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell elaborazione dell informazione,

Dettagli

Corso di Specializzazione VISUAL PLANNING EXPERIENCE WORKSHOP Pianificare e gestire i progetti in modo snello

Corso di Specializzazione VISUAL PLANNING EXPERIENCE WORKSHOP Pianificare e gestire i progetti in modo snello Corso di Specializzazione VISUAL PLANNING EXPERIENCE WORKSHOP Pianificare e gestire i progetti in modo snello OBIETTIVI Il pensiero Lean sostiene con forza che la complessità debba essere affrontata con

Dettagli

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TUROLDO ZOGNO Procedura Pianificazione, erogazione e controllo attività didattiche e formative Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA

Dettagli

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale

PARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un

Dettagli

Cybertec: High Performance Supply Chain dal 1991

Cybertec: High Performance Supply Chain dal 1991 Cybertec: High Performance Supply Chain dal 1991 Fornisce soluzioni per una Supply Chain ad alte prestazioni e per un'efficace pianificazione della produzione Sede principale a Trieste. Filiali a Milano,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE COMUNITA DI PRATICA E COMUNICAZIONE ON LINE : IL CASO MASTER GESCOM RELATORE Prof.ssa Giuditta ALESSANDRINI Laureanda Chiara LOLLI Matr. n. 203597 CORRELATORE Prof.ssa Isabella

Dettagli

Lean Excellence Center Operational Excellence TOP CLUB

Lean Excellence Center Operational Excellence TOP CLUB Lean Excellence Center Operational Excellence TOP CLUB Prof. Alberto Por,oli Staudacher alberto.por,oli@polimi.it Lean Excellence Center del Politecnico di Milano www.lean-excellence.it Il nostro gruppo

Dettagli

CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES

CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES 1 CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT Il corso è finalizzato a illustrare in dettaglio le competenze richieste al Business Continuity Manager per guidare un progetto BCM e/o gestire

Dettagli

LOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.

LOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience. LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è

Dettagli

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-31 Ingegneria Gestionale NORMATIVA DI RIERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

CONSULENZA E FORMAZIONE

CONSULENZA E FORMAZIONE Cos è l EBC*L La European Business Competence Licence (EBC*L), nata dalla collaborazione di alcuni docenti universitari di Austria e Germania, è una certificazione, riconosciuta in ambito europeo, relativa

Dettagli

INVENTORY MANAGEMENT. Case studies

INVENTORY MANAGEMENT. Case studies INVENTORY MANAGEMENT INVENTORY MANAGEMENT Il corso ha la finalità di fornire i metodi e gli strumenti necessari per una corretta pianificazione delle scorte nel sistema produttivo e distributivo e per

Dettagli

Metodi di calcolo dei costi di prodotto

Metodi di calcolo dei costi di prodotto Metodi di calcolo dei costi di prodotto Presentazione Ing. Cecilia Fariselli Da 23 anni nel settore dell Information Technology. Da oltre 10 anni gestione manageriale, organizzazione aziendale, operando

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

Migliorare le prestazioni delle PMI collaborando con clienti e fornitori Sviluppo di nuove abilità e strumenti ICT di supporto

Migliorare le prestazioni delle PMI collaborando con clienti e fornitori Sviluppo di nuove abilità e strumenti ICT di supporto Migliorare le prestazioni delle PMI collaborando con clienti e fornitori Sviluppo di nuove abilità e strumenti ICT di supporto Opportunità per le PMI per ottimizzare la gestione della filiera logistico

Dettagli

ALBERT. copyright hventiquattro

ALBERT. copyright hventiquattro ALBERT ALBERT MONETIZZARE LE SCORTE Il tuo magazzino: da deposito a risorsa Albert agisce sulle fonti di finanziamento interno. Non tanto in termini di puro taglio dei costi, quanto di recupero di flussi

Dettagli

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo

Dettagli

Bachelor of Science in Ingegneria meccanica

Bachelor of Science in Ingegneria meccanica Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento tecnologie innovative Bachelor of Science in Ingegneria meccanica www.supsi.ch/dti Obiettivi e competenze Il corso di laurea mira

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO

Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO Settore TECNOLOGICO A) MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA Titolo rilasciato: Perito in Meccanica, meccatronica ed energia MATERIE

Dettagli

PREFAZIONE Questo volume sintetizza l esperienza decennale del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant Anna nell ambito della formazione manageriale e, coerentemente con le logiche

Dettagli

METODOLOGIA DIDATTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FORMATIVO OBIETTIVI FORMATIVI PERCORSO FORMATIVO DESTINATARI

METODOLOGIA DIDATTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FORMATIVO OBIETTIVI FORMATIVI PERCORSO FORMATIVO DESTINATARI OPEN YOUR MIND 2.0 Programma di formazione per lo sviluppo delle capacità manageriali e della competitività aziendale delle Piccole e Medie Imprese della Regione Autonoma della Sardegna PRESENTAZIONE DEL

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

ECCELLERE NELLA LOGISTICA. Generare opportunità con la logistica

ECCELLERE NELLA LOGISTICA. Generare opportunità con la logistica ECCELLERE NELLA LOGISTICA Generare opportunità con la logistica INTRODUZIONE Il settore della logistica rappresenta una risorsa strategica per la competitività delle imprese e del territorio ed è attualmente

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it LA SOLUZIONE SAP NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Contare su un sistema che ci consente di valutare le performance di ogni elemento del nostro listino è una leva strategica

Dettagli

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner ERPGestionaleCRM partner La soluzione software per le aziende di produzione di macchine Abbiamo trovato un software e un partner che conoscono e integrano le particolarità del nostro settore. Questo ci

Dettagli

Master annuale di secondo livello Informazione Ambientale e Nuove Tecnologie. a.a. 2011-2012 IUAV - ARPAV

Master annuale di secondo livello Informazione Ambientale e Nuove Tecnologie. a.a. 2011-2012 IUAV - ARPAV Master annuale di secondo livello Informazione Ambientale e Nuove Tecnologie a.a. 2011-2012 IUAV - ARPAV Obiettivi del master Migliorare il grado di percezione, interpretazione, gestione e comunicazione

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

Il terzo anno del master in Lean a PN: i risultati conseguiti

Il terzo anno del master in Lean a PN: i risultati conseguiti Convegno: L Innovazione nei processi produttivi Lean e Territorio: Pordenone Fabbrica Modello Pordenone, 7 settembre 2010 Il terzo anno del master in Lean a PN: i risultati conseguiti Pozzetto Dario Dipartimento

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA

TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA

Dettagli

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011 I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,

Dettagli

CORSO EXECUTIVE SHORT MASTER IN INTERNAZIONALIZZAZIONE D IMPRESA

CORSO EXECUTIVE SHORT MASTER IN INTERNAZIONALIZZAZIONE D IMPRESA CORSO EXECUTIVE SHORT MASTER IN INTERNAZIONALIZZAZIONE D IMPRESA Export 2.0: la gestione dell impresa nell attività con l estero Formula week end Milano, 6-7, 12-13-14 e 26-27-28 novembre 2015 SHORT MASTER

Dettagli

illimitate. limitato Cerchiamo dimenti Master Smart Solutions Smart Communities

illimitate. limitato Cerchiamo dimenti Master Smart Solutions Smart Communities Cerchiamo un NUMERO limitato dimenti illimitate. Master Smart Solutions Smart Communities 20 borse di studio per un Master rivolto solo ai migliori. E tu, sei uno di loro? MASTER SMART SOLUTIONS SMART

Dettagli

Formazione Tecnica TM

Formazione Tecnica TM Formazione Tecnica TM Migliorare le competenze e la professionalità delle persone Mappatura competenze auspicate Formazione Formazione continua Test competenze possedute Corsi e seminari di formazione

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56)

LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56) LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56) Il corso di laurea in breve Il corso di laurea magistrale in Scienze Economiche, in modalità E-learning, mira a consentire l'acquisizione di conoscenze

Dettagli

OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO

OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO ISTITUTO TECNICO E. SCALFARO Piazza Matteotti, 1- CATANZARO Tel.: 0961 745155 - Fax: 0961 744438 E-mail:cztf010008@istruzione.it Sito: www.itiscalfaro.cz.it ANNO SCOLASTICO 2011 2012 OFFERTA FORMATIVA

Dettagli

ECONOMIA E LINGUE DELL'EUROPA ORIENTALE LIVELLO I - EDIZIONE III A.A. 2015-2016

ECONOMIA E LINGUE DELL'EUROPA ORIENTALE LIVELLO I - EDIZIONE III A.A. 2015-2016 ECONOMIA E LINGUE DELL'EUROPA ORIENTALE LIVELLO I - EDIZIONE III A.A. 2015-2016 Presentazione Master ELEO è un percorso di formazione che combina trasversalmente competenze linguistiche, economiche e giuridiche.

Dettagli

Executive Master in Logistica e Supply Chain

Executive Master in Logistica e Supply Chain Executive Master in Logistica e Supply Chain Management Governa l'insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche che governano nell'azienda i flussi di materiali e delle relative informazioni

Dettagli

MANAGEMENT DELLA SICUREZZA E GOVERNANCE PUBBLICA - MASGOP

MANAGEMENT DELLA SICUREZZA E GOVERNANCE PUBBLICA - MASGOP MANAGEMENT DELLA SICUREZZA E GOVERNANCE PUBBLICA - MASGOP Master di I Livello - A.A. 2015/2016 Premessa Il tema dell innovazione della Pubblica amministrazione italiana richiede oggi, dopo anni di dibattito

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO

LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO DOTT. ALFONSO RICCARDI Financial Advisor - Vertis SpA riccardi@vertis. @vertis.itit Università del Sannio,,

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E

Dettagli

Premio Manager per la Qualità

Premio Manager per la Qualità Premio Manager per la Qualità Dal primo progetto Sei Sigma al "Miglioramento Continuo di oggi" Quality Plant Manager Stabilimento Ciriè (TO) P. Colosimo Informazioni generali sito produttivo Ciriè (TO)

Dettagli

Università degli Studi di Milano 16 gennaio 2007. Dipartimento Informatica e Comunicazione aula Beta

Università degli Studi di Milano 16 gennaio 2007. Dipartimento Informatica e Comunicazione aula Beta Università degli Studi di Milano 16 gennaio 2007 Dipartimento Informatica e Comunicazione aula Beta DICo: seminario 16/01/07 Reply Reply è una società di Consulenza, System Integration, Application Management

Dettagli

CORSO EXECUTIVE FULL TIME SHORT MASTER IN INTERNAZIONALIZZAZIONE D IMPRESA

CORSO EXECUTIVE FULL TIME SHORT MASTER IN INTERNAZIONALIZZAZIONE D IMPRESA CORSO EXECUTIVE FULL TIME SHORT MASTER IN INTERNAZIONALIZZAZIONE D IMPRESA Export 2.0: la gestione dell impresa nell attività con l estero Programma Executive Intensive Milano, 16 21 novembre 2015 SHORT

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

Contabilità e fiscalità pubblica

Contabilità e fiscalità pubblica Contabilità e fiscalità pubblica Corso 60 ore Negli ultimi anni è in corso un consistente sforzo - che partendo dal piano normativo si ripercuote sull ordinamento e sulla gestione contabile di tutte le

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL PROGRAMMARE LA PRODUZIONE IN MODO SEMPLICE ED EFFICACE IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL SOMMARIO 1. L AZIENDA E IL PRODOTTO 2. IL PROBLEMA 3. DATI DI INPUT 4. VERIFICA CARICO DI LAVORO SETTIMANALE 5. VERIFICA

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

LA LOGISTICA INTEGRATA

LA LOGISTICA INTEGRATA dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) EVOLUZIONE DEFINIZIONI SISTEMI INFORMATIVI E SISTEMI ERP I SISTEMI TRADIZIONALI I SISTEMI AD INTEGRAZIONE DI CICLO I SISTEMI

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

Esperto in Impianti e Sistemi per la Domotica e la Building Automation

Esperto in Impianti e Sistemi per la Domotica e la Building Automation Esperto in Impianti e Sistemi per la Domotica e la Building Automation Sede: PALERMO - Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni Coordinatore: prof. ing. Mariano Giuseppe

Dettagli

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA

Dettagli

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila I1L LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: CDCS DI RIFERIMENTO: PERCORSI FORMATIVI: SEDE: Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Ingegneria Elettrica

Dettagli

Catalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI

Catalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI Catalogo dei titoli italiani in vista del Quadro dei titoli italiani - QTI CIMEA di Luca Lantero Settembre 2008 1 Cicli Titoli di studio EHEA 1 2 3 Istruzione superiore universitaria Laurea Laurea Magistrale

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

SPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO.

SPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO. SPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO. AZIENDA UNA SOLIDA REALTÀ, AL PASSO CON I TEMPI. Ci sono cose che in OM Group sappiamo fare meglio di chiunque altro. Siamo specialisti in tema di analisi, promozione,

Dettagli

Corso su MANAGEMENT PER OBIETTIVI E PER PROCESSI NELL UNIVERSITÀ

Corso su MANAGEMENT PER OBIETTIVI E PER PROCESSI NELL UNIVERSITÀ Corso su MANAGEMENT PER OBIETTIVI E PER PROCESSI NELL UNIVERSITÀ Roma, 29 febbraio 1 marzo 2012 Roma, 7-8 giugno 2012 (replica) sede Fondazione CRUI Piazza Rondanini, 48 00186 Roma Il corso assegna i crediti

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

IL PESO DELLE CAPACITA NELL ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DISTINTIVE

IL PESO DELLE CAPACITA NELL ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DISTINTIVE IL PESO DELLE CAPACITA NELL ESERCIZIO DELLE COMPETENZE DISTINTIVE cristina.andreoletti@praxi.com www.ideamanagement.it I www.praxi.com I www.khc.it www.ideamanagement.it I www.praxi.com 1 PREMESSA PREMESSA

Dettagli

I VANTAGGI PER GLI ISCRITTI

I VANTAGGI PER GLI ISCRITTI I VANTAGGI PER GLI ISCRITTI I lavoratori iscritti alla CISL, nonché i familiari appartenenti ai loro nuclei familiari, grazie alla convenzione con l università telematica UNITELMA-SAPIENZA, possono frequentare

Dettagli

lean innovation - 10 e 17 marzo 2015 e lean sales - 25 marzo e 1 aprile 2015

lean innovation - 10 e 17 marzo 2015 e lean sales - 25 marzo e 1 aprile 2015 lean innovation - 10 e 17 marzo 2015 e lean sales - 25 marzo e 1 aprile 2015 due aree di intervento strategiche per l implementazione del lean management 1 PERCHÉ SKILLAB Perché Skillab è da anni impegnata

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

SUPPLY CHAIN MANAGEMENT

SUPPLY CHAIN MANAGEMENT SUPPLY CHAIN MANAGEMENT La Gestione Operativa AREA BASIC SUPPLY CHAIN MANAGEMENT Modulo Avanzato SUPPLY CHAIN MANAGEMENT La Gestione Operativa Il corso approfondisce i temi fondamentali della logistica,

Dettagli

1. Un Percorso per l Inserimento Lavorativo per i laureandi

1. Un Percorso per l Inserimento Lavorativo per i laureandi 1. Un Percorso per l Inserimento Lavorativo per i laureandi Il Programma PIL dell Università di Ferrara è stato attivato inizialmente (a.a. 2001-02): - come un Corso formativo universitario parallelo allo

Dettagli

Il CONTROLLO DI GESTIONE

Il CONTROLLO DI GESTIONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA A.A. 2010 2011 GESTIONE AZIENDALE 2 10.12.2010 Il CONTROLLO DI GESTIONE ESPERIENZE D D AZIENDA Relatore: Dr. Fabrizio Pascucci fabriziopascucci@yahoo.it La Funzione

Dettagli