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2 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 2 Il partenariato costituito in ATS per il progetto sperimentale POLO ICT WIRELESS Piemonte-Sardegna aderisce al sistema dell'organizzazione no-profit Creative Commons ( per un copyright flessibile delle sue pubblicazioni. In particolare, condivide il principio alcuni diritti riservati nella formulazione delle licenze, in modo da consentire un utilizzo più ampio in ambito educational delle sue pubblicazioni, di quanto accadrebbe con il tradizionale principio del diritto d'autore tutti i diritti riservati. La licenza stabilita per la seguente pubblicazione pertanto è la seguente: Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia Tu sei libero: di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera Alle seguenti condizioni: BY: Attribuzione. Devi attribuire la paternità dell'opera nei modi indicati dall'autore o da chi ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera. Non commerciale. Non puoi usare quest'opera per fini commerciali. Non opere derivate. Non puoi alterare o trasformare quest'opera, ne' usarla per crearne un'altra. Ogni volta che usi o distribuisci quest'opera, devi farlo secondo i termini di questa licenza, che va comunicata con chiarezza. In ogni caso, puoi concordare col titolare dei diritti utilizzi di quest'opera non consentiti da questa licenza. Questa licenza lascia impregiudicati i diritti morali. Le utilizzazioni consentite dalla legge sul diritto d'autore e gli altri diritti non sono in alcun modo limitati da quanto sopra. Questo è un riassunto in linguaggio accessibile a tutti del Codice Legale (la licenza integrale) visionabile all'indirizzo: La prima, la terza parte e le appendici del volume, raccolgono i contributi dell intero partenariato. La seconda parte del volume è stata prodotta dal professor Claudio Demartini e dall ingegner Antonino Fiume del Politecnico di Torino. Si ringrazia la dott. Barbero dell Ufficio Scuola dell Unione Industriale di Torino per il contributo fornito all indagine sui fabbisogni formativi con l istituzione e il coordinamento dei Focus Group. Coordinamento operativo: Antonino Moro

3 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 3 INDICE Parte I - Il Progetto 1. Premessa pag Il protocollo d'intesa pag Le work package pag I partner pag I fabbisogni formativi pag Il progetto delle Unità Capitalizzabili pag L'organizzazione del corso IFTS pag I criteri per il reperimento della docenza pag Il prospetto orario pag Il diagramma di Gantt pag Il contratto formativo pag La gestione dello stage pag La formazione dei formatori pag La comunicazione al territorio pag Il monitoraggio in itinere pag Il sito Internet pag La formazione a distanza pag La scelta dell agenzia formativa pag. 38 Parte II - Il Modello Strutturale e Gestionale del Polo Formativo 1. Lo scenario pag La conoscenza per l'innovazione pag Le politiche comunitarie in materia di competitività e innovazione pag Le politiche nazionali per la competitività e l'innovazione pag Declinazione delle politiche comunitarie e nazionali nel Piano Strategico Regionale pag Il sistema integrato pubblico - privato per l'innovazione pag Il Distretto Tecnologico Torino Wireless pag L'accordo in Conferenza Unificata Stato-Regioni sulla definizione dei Poli Formativi pag. 57 3

4 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina Il Caso Piemonte, il Protocollo di intesa (MIUR, ML, Regione Piemonte, Regione Sardegna) pag L'accordo territoriale (Regione Piemonte, USR) pag Il Caso Veneto, il Protocollo di intesa pag Azioni, Metodologie e Strumenti pag Il progetto esecutivo pag Definizione del modello del Polo tecnologico pag Il ruolo dell'unione Industriale pag L'applicazione della Casa della Qualità all'analisi dei fabbisogni pag L'architettura del Polo formativo pag Le interazioni tra Distretto tecnologico e Polo formativo pag Il modello di governance del Polo formativo pag La scelta dell'agenzia formativa pag. 86 Parte III Misure di raccordo con le politiche e gli indirizzi comunitari a livello nazionale e regionale 1. Applicazioni di Europass pag Il tema della Certificazione delle competenze pag EUROPASS pag Proposte per l'adeguamento della certificazione di specializzazione tecnica superiore alle disposizioni della Decisione N. 2241/2004/CE pag Il programma Leonardo Da Vinci nell'elaborazione di modelli di certificazione di crediti pag L esperienza interregionale nel contesto nazionale pag Azioni di sistema e promozione delle politiche interregionali pag Analisi comparata dei bandi delle regioni più significative (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Sicilia) pag Raffronto bandi Regione Piemonte e Regione Sardegna pag. 95 4

5 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 5 Allegato A - Prima curvatura dello standard nazionale ICT Tecnico per i Sistemi e le Tecnologie Informatiche sulla base delle indicazioni dei Focus Group e del Comitato esperti IFTS pag. 90 Allegato B - Ulteriore curvatura dello standard nazionale ICT per la declinazione specifica su base locale e progettazione delle Unità Formative Capitalizzabili pag. 99 Allegato C - Il sito internet del Polo ICT Wireless Piemonte-Sardegna pag

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7 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 7 PARTE I - IL PROGETTO 7

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9 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 9 1. PREMESSA L'esperienza prototipale del Polo ICT Piemonte - Sardegna è motivata dagli accordi intercorsi tra Ministero dell'istruzione e Ministero del Lavoro con il supporto degli Assessorati all'istruzione delle Regioni Piemonte e Sardegna. Tali accordi si sono consolidati in un protocollo di intesa dove sono riassunte motivazioni, obiettivi e strategie che sottendono tale iniziativa e quella parallela del Polo della Plasturgia. 1.1 Il Protocollo d'intesa PROTOCOLLO D INTESA tra la Regione Piemonte la Regione Sardegna il Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali VISTA la legge 17 maggio 1999 n.144, che ha istituito all articolo 69 il sistema della Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS); VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione; VISTA la Risoluzione del Consiglio dell UE 12 novembre 2002 sulla promozione di una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale; VISTA la legge delega 14 febbraio 2003 n. 30 in materia di occupazione e mercato del lavoro; VISTA la legge delega 28 marzo 2003 n. 53 per la definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale; VISTO il Patto per l Italia 5 luglio 2002, che considera l IFTS strumento valido per favorire l occupabilità e corrispondere alle richieste espresse dal mondo del lavoro; VISTO il DPEF che considera tra gli ambiti prioritari di intervento il rafforzamento della formazione superiore con particolare riguardo al potenziamento dei percorsi IFTS; VISTE le linee-guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo, approvate dal CIPE il 19 aprile 2002; VISTI gli accordi sanciti dalla Conferenza unificata in data 1 agosto e 19 novembre 2002 e 29 aprile 2004 con i quali sono state individuate le prime 37 figure professionali dei percorsi dell IFTS, relativi alle competenze di base e trasversali e agli standard delle competenze tecnico professionali; 9

10 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 10 VISTO l accordo interconfederale 19 giugno 2003 per lo sviluppo, l occupazione e la competitività del sistema economico nazionale: priorità condivise in materia di politiche per la ricerca, la formazione, le infrastrutture e il Mezzogiorno; TENUTO CONTO che i risultati delle più recenti ricerche comunitarie sui rapporti tra istruzione e formazione professionale (VET) e istruzione superiore (Higher Education), indicano la necessità di promuovere, a livello terziario, nuovi modelli fondati su una più stretta relazione tra istituzioni formative e mondo del lavoro per raggiungere gli obiettivi di sviluppo di una economia dinamica fondata sulla conoscenza entro il 2010 fissati per l Unione europea dal Consiglio di Lisbona del 2000; che la nuova strategia europea per l occupazione (rafforzata e riformulata nel 2003) si sostanzia in tre obiettivi generali correlati tra loro: raggiungimento della piena occupazione, miglioramento della qualità e produttività sul posto di lavoro, rafforzamento della coesione e integrazione sociale; che la Risoluzione del Consiglio UE 12 novembre 2002 ha sancito il ruolo chiave dell educazione e della formazione professionale per l incremento della cooperazione a livello comunitario e in funzione della creazione della società europea della conoscenza; che le linee-guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo, citate in premessa considerano le reti di centri di eccellenza, i progetti integrati, la collaborazione con i Paesi della Unione europea quali strumenti operativi strategici per lo sviluppo sociale ed economico del Paese; che, in particolare, le predette linee guida hanno posto, quale obiettivo dell Asse IV, la promozione delle capacità di innovazione nelle imprese attraverso la creazione di aggregazioni sistemiche a livello territoriale al fine di favorire una maggiore competitività delle aree produttive esistenti ad alta intensità di export, rivitalizzandole e rilanciandole attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie chiave per le innovazioni di prodotto, di processo ed organizzative; che, a tale scopo, le linee-guida individuano, tra gli strumenti di attuazione, lo sviluppo di azioni concertate da tradursi in specifici accordi mirati a realizzare sinergie e complementarietà finanziarie e che, nella regione Piemonte, in data 30 maggio 2003 è stato siglato un accordo di Programmazione Negoziata tra il MIUR, la regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino finalizzato alla creazione nell area piemontese di un area di eccellenza tecnologica (distretto tecnologico) avente ad oggetto le tecnologie dell informazione e delle telecomunicazioni; SI IMPEGNANO a definire le linee di un piano pluriennale di interventi che colleghi istruzione, formazione, lavoro, ricerca scientifica e trasferimento tecnologico per accrescere 10

11 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 11 le competenze delle persone e promuovere lo sviluppo del territorio, con particolare riferimento agli obiettivi contenuti nell accordo interconfederale citato in premessa; facilitare il raccordo tra i soggetti dei sistemi di istruzione, formazione e della ricerca scientifica e tecnologica, le associazioni imprenditoriali e del mondo del lavoro in relazione ai programmi destinati alla formazione di tecnici superiori ed alla diffusione dell innovazione e della tecnologia nelle piccole e medie imprese, sia per migliorare l occupabilità dei giovani e l educazione permanente degli adulti, sia per incrementare la capacità di gestione dell innovazione a livello territoriale inserendola nel contesto nazionale, europeo ed internazionale. A questo fine vanno valorizzate tutte le opportunità offerte dagli Accordi di programmazione negoziata già sottoscritti in coerenza con le linee-guida richiamate in premessa; intervenire con priorità nell ambito dell IFTS per la sua messa a regime attraverso la promozione di poli di eccellenza con il coinvolgimento dei predetti soggetti che, nella loro autonomia, collaborino stabilmente e con un impegno pluriennale alla realizzazione degli interventi; CONVENGONO di 1. sviluppare, a decorrere dal 2004, un programma triennale da attuarsi mediante progetti pilota multiregionali per sostenere la nascita di reti locali di innovazione, promosse da istituzioni scolastiche e formative in collaborazione con associazioni di imprese, soprattutto piccole e medie, favorendone il collegamento in rete con università e centri di ricerca pubblici e privati, al fine di valorizzare le eccellenze e le competenze esistenti in un processo di integrazione tra i territori; 2. assumere a riferimento i settori produttivi che rispondano alle esigenze e alle vocazioni dello sviluppo locale; 3. promuovere, nell anno 2004, i progetti pilota nei settori della Plasturgia e delle I.C.T. (Information and Communication Technology), allo scopo di valorizzare le collaborazioni già in atto tra i predetti soggetti secondo quanto previsto dai piani di azione definiti d intesa tra gli Assessorati delle Regioni e gli Uffici scolastici regionali competenti. I settori considerati potranno essere ridefiniti e ampliati nell ambito dei programmi di lavoro che annualmente saranno definiti nel confronto con le Parti sociali. 4. costituire un Comitato di pilotaggio composto da due rappresentanti designati dalla Regione Piemonte, due rappresentanti designati dalla Regione Sardegna e quattro rappresentanti designati dai Ministeri che sottoscrivono il presente protocollo. Il periodico confronto con le Parti sociali è assicurato a livello nazionale e regionale secondo le modalità previste dall accordo sancito dalla Conferenza Unificata il 1 agosto 2002 e dagli eventuali successivi accordi in materia. Il Comitato di pilotaggio, la cui composizione può essere modificata ed integrata d intesa tra le parti, con particolare riferimento al sistema produttivo, ha il compito di: raccogliere i fabbisogni formativi e tecnologici espressi dalle imprese; promuovere progetti pilota e le relative azioni di accompagnamento e 11

12 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 12 di sistema per la costituzione di poli di eccellenza utili ad avviare la messa a regime dell istruzione e formazione tecnica superiore; sperimentare metodologie condivise per azioni innovative che raccordino l IFTS con i fabbisogni espressi dalla ricerca scientifica e tecnologica anche con riferimento al contesto europeo ed internazionale; monitorare, valutare e diffondere i risultati degli interventi realizzati a livello locale, multiregionale e comunitario; 5. individuare le risorse finanziarie occorrenti alla realizzazione del piano degli interventi nell ambito degli stanziamenti annualmente destinati allo scopo dai firmatari del presente protocollo, ivi compresi quelli relativi agli interventi previsti nei POR obiettivi 1 e 3 del FSE, nonché agli interventi finanziati dal CIPE per lo sviluppo delle aree sottoutilizzate. Il presente protocollo ha durata triennale a decorrere dalla data della sua sottoscrizione, fatta salva la facoltà di recesso che ciascuna amministrazione può motivatamente esercitare. Letto, approvato e sottoscritto Roma, 8 giugno 2004 per la Regione Piemonte l assessore alle Politiche Sociali e della famiglia, Aspetti socio-assistenziali del fenomeno immigratorio, Volontariato, Affari Internazionali, Formazione Professionale On. Mariangela Cotto per la Regione Sardegna l assessore alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport On. Salvatore Antonio Falchi per il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Sen. Avv. Maria Grazia Siliquini, Sottosegretario di Stato per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali On. Pasquale Viespoli, Sottosegretario di Stato 12

13 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina Le Work Package Gli obiettivi del progetto sono stati definiti fin dall'inizio delle attività dai partner e inseriti come parte integrante del documento di costituzione dell'associazione Temporanea di Scopo (ATS). Il progetto è stato suddiviso in sei Work Package (WP) e comprende al suo interno anche la realizzazione di un corso IFTS esemplare. Le WP sono le seguenti: WP1: Costruire il modello di Polo Tecnologico e svolgere gli adempimenti di formalizzazione della partnership WP2: Svolgere l'indagine di mercato, definire la figura professionale (fra le cinque standard del comparto ICT) e aggiornare lo standard delle competenze tecnico-professionali declinandolo sia in ambito locale, sia nella specificità del settore Wireless WP3: Attuare un corso IFTS esemplare con inizio entro febbraio 2005 e conclusione entro aprile 2006 WP4: Definire la dimensione europea del Polo tecnologico sia raccordandolo con i Progetti Leonardo da Vinci, sia attuando le misure definite dall'accordo di Copenhagen (Europass, riconoscimento dei crediti, certificate supplement, ecc.) WP5: Disseminare a livello nazionale e internazionale i risultati e il modello della partnership multiregionale. WP6: Studiare il modello di comunicazione (reportistica, sito web, repository documentale, piattaforma per la formazione a distanza). Per ciascuna WP è stato definito il soggetto responsabile e le incombenze di ciascun partner (oltre al contenuto economico del complesso dei prodotti e delle attività da realizzare). 13

14 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina I partner I partner che hanno sottoscritto l'ats sono: 1. Istituto Tecnico Industriale PININFARINA di Moncalieri (soggetto attuatore) 2. Unione Industriale di Torino 3. Politecnico di Torino 4. Istituto Superiore M. Boella 5. Ente di formazione ENAIP 6. Ente di formazione EUFOR 7. Istituto Tecnico per Geometri Deffenu di Olbia 2. I fabbisogni formativi Come previsto alla WP1 il partenariato si è occupato di definire i fabbisogni formativi allo scopo di capire su quale (o quali) figura professionale dello standard nazionale ICT si dovessero attuare le successive misure previste, allo scopo di progettare e realizzare il corso IFTS. Si è lavorato con la metodologia dei Focus Group (FG) sotto la regia dell'unione Industriale di Torino che ha coinvolto anche alcune aziende della Sardegna. La metodica utilizzata, molto complessa e articolata che qui si riassume negli aspetti salienti, ha previsto la preliminare messa a punto di una scheda di rilevazione (vedi tab. I alle pagine seguenti) che porta nelle righe il Processo di produzione (suddiviso per Funzioni, esempio engineering, vendite, marketing, ecc.) e i Prodotti/Servizi (con relativi aspetti specifici, esempio completezza, economicità, scalabilità, ecc.) e nelle colonne le competenze degli standard ICT. Alle aziende è stato chiesto di segnare quanto fosse auspicabile una specifica competenza (con la possibilità di scegliere i valori basso, medio, alto) in rapporto all'elenco che caratterizza, attraverso i descrittori di Prodotto/Processo, la più ampia specificità dei contesti aziendali. Nella stessa tabella, indipendentemente dall'importanza quantitativa degli indicatori, le aziende potevano anche indicare un peso dell'indicatore in relazione alla loro politica di sviluppo. I dati raccolti per gli indicatori sono stati sintetizzati in tab. II, elaborandoli sia sotto forma di media aritmetica, sia sotto forma di media pesata con i pesi degli indicatori forniti dalle aziende del FG. Il FG ha ritenuto le medie pesate meglio espressive dei reali fabbisogni aziendali; quindi tali dati sono stati passati alla fase successiva cioè a quella di individuare quale figura dello standard nazionale ICT per l'ifts fosse più vicina a quelle caratteristiche attese e, in seguito, quali interventi di curvaturadello standard fossero necessari per rispondere pienamente alle richieste del mercato. 14

15 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 15 Gli esperti di competenze standard IFTS del partenariato, hanno esaminato il livello di presenza di ciascuna competenza attesa con riferimento agli standard nazionali delle cinque figure ICT assegnando un punteggio da 1 a 4 a secondo del livello di presenza di quella competenza fra gli obiettivi di ciascuna figura standard. Come si vede in tabella III ad esempio la competenza 1 (Utilizzare gli standard di comunicazione WiFi, GPRS, UTMS.) è richiesta poco (livello 1) per il Tecnico delle applicazioni informatiche, mentre la competenza 6 (Realizzare applicazioni distribuite sulla rete Internet) è basilare per tale figura (livello 4). I livelli di competenza sono stati infine, per ciascuna figura professionale, moltiplicati per il peso di quella competenza estrinsecato dai FG, producendo degli indici che sono stati definiti come correlazioni parametrizzate sulla rilevanza delle competenze per ciascuna figura professionale dello standard ICT. La somma di tali indici per ciascuna figura è stato ritenuto l'indicatore più espressivo che lega la figura standard ai fabbisogni del mercato. Come poteva in parte prevedersi, la scelta è caduta su una figura con consistenti competenze sull'hardware come il Tecnico superiore per i sistemi e le tecnologie informatiche. Tuttavia, e questo è un dato che sottolinea l'innovatività del metodo adottato, tale figura risulta con punteggio superiore a quella del Tecnico delle Telecomunicazioni che in fatto di competenze hardware è certamente più caratterizzata. Tab. I - (vedi pagina seguente) La matrice descrive il grado di relazione (basso, medio, alto) tra il requisito di innovazione, indicato nella riga, e l'attività attesa dal profilo professionale (riportata nella colonna). L'attività è stata descritta in termini generali ma sufficienti per derivare, in una elaborazione successiva, le competenze corrispondenti. Consolidata la struttura della matrice, le aziende interpellate, nella funzione di esponenti di categorie produttive ben definite, hanno espresso il grado di correlazione tra i requisiti di innovazione, rilevanti per ciascuna di esse, e le attività presunte del profilo professionale (il grado di correlazione può essere basso (1), medio (2), alto (3)). Unitamente all'indicazione della correlazione, le aziende hanno definito i livelli di priorità associati a ciascun requisito di innovazione (colonna denominata Priorità), utilizzando la scala decimale. 15

16 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 16 Tab. I PROMUOVERE L'INNOVAZIONE N Requisiti specifici Priorità N.O. max 10 Macro attività richieste al profilo professionale Intervenire nel ciclo di vita del prodotto e nello sviluppo del processo Applicare le Normative Utilizzare gli standard di comunicazione (WiFi, GPRS, UMTS,...) Applicare gli standard per la sicurezza informatica Applicare gli standard per la sicurezza sul lavoro e ambientale Applicare la normativa sul trattamento dei dati sensibili Processo Prodotto/ Servizio R&S 1 Infrastruttura di cooperazione 2 Strumenti e metodologie per lo sviluppo di prototipi Engineering 3 EDI (Electronic Data Interchange) 4 PLM (Product Lifecycle Management) Industrializzazione 5 Data warehouse 6 Document/Content Management Acquisti 7 Acquisti on line 8 Business to Consumer 9 SCM (Supply Chain Management) Produzione 10 Controllo della produzione 11 Elaborazione distinte materiali 12 ERP (Enterprise Resourse Planning) 13 Gestione delle risorse umane 14 Gestione della contabilità Logistica 15 Gestione del magazzino 16 Gestione della distribuzione Vendita 17 CRM (Customer Relationship Management) 18 SFA (Sales Force Automation) Finanza 19 Phone banking 20 Sistemi di pagamento facilità uso 21 interfaccia semplificata completezza 22 completa copertura funzionalità availability 23 immediatezza di accesso safety 24 impatto ambientale security 25 protezione dei dati da intrusioni reliability 26 continuità del servizio efficienza 27 efficienza sistema prestazioni 28 performance manutenibilità 29 manutenzione ord./straord. tracciabilità 30 identificazione e tracciabilità economicità 31 riduzione del costo 32 investimento profittevole

17 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 17 Macro attività richieste al profilo professionale Intervenire nel ciclo di vita del prodotto e nello sviluppo del processo Usare le Tecnologie Wireless e Wired Integrare dispositivi e informazioni Valutare costi e benefici Effettuare analisi dei costi e valutazione del ritorno Pianificare risorse per lo sviluppo di prodotti e/o servizi Applicare tecniche di Benchmark Usare le tecnologie per realizzare interfacce che integrano dispositivi (sensori, PC, PALM, TEL) Usare le tecnologie per integrare e condividere in rete le informazioni Realizzare unità di controllo di processo Realizzare reti di calcolatori Gestire il ciclo di vita di un prodotto/servizio Accedere ed elaborare dati contenuti in basi di dati distribuite nella rete internet Realizzare applicazioni distribuite nella rete Internet Utilizzare sistemi operativi proprietari e Open Source (Windows, Linux ) 17

18 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 18 Tab. II - Elaborazione dati aggregati della Tab. I per le diverse aziende del FG media aritmetica media ponderata (pesi le priorità) valori totali valori percentuali valori totali valori percentuali processo prodotto totale processo prodotto totale processo prodotto totale processo prodotto totale 1 Utilizzare gli standard ,18 6,09 7, ,63 7,45 8,02 di comunicazione (WiFi, GPRS, UMTS,...) 2 Applicare gli standard ,46 5,30 6, ,54 6,82 7,65 per la sicurezza informatica 3 Applicare gli standard ,36 2, ,63 2,66 2,64 per la sicurezza sul lavoro e ambientale 4 Applicare la normativa ,07 3,73 4, ,93 4,68 5,29 sul trattamento dei dati sensibili 5 Utilizzare sistemi ,77 8,14 7, ,87 7,85 7,86 operativi proprietari e Open Source (Windows, Linux ) 6 Realizzare applicazioni ,20 10,18 9, ,19 10,19 9,70 distribuite nella rete Internet 7 Realizzare servizi Web ,00 6,51 5, ,04 5,53 4,81 8 Accedere ed elaborare ,99 7,72 7, ,89 7,33 7,12 dati contenuti in basi di dati distribuite nella rete internet 9 Gestire il ciclo di vita 100 di un prodotto/servizio ,60 5,77 5, ,02 4,78 4,41 10 Realizzare reti di calcolatori ,06 5,25 5, ,16 6,57 5,89 11 Realizzare unità di controllo di processo ,08 3,20 3, ,14 3,63 3,39 12 Usare le tecnologie per ,97 7,87 8, ,20 7,69 8,42 integrare e condividere in rete le informazioni 13 Usare le tecnologie per ,09 7,72 7, ,20 6,94 7,55 realizzare interfacce che integrano dispositivi (sensori, PC, PALM, TEL) 14 Applicare tecniche di ,60 6,40 5, ,67 5,13 4,91 Benchmark 15 Pianificare risorse per ,30 5,98 6, ,05 5,22 5,62 lo sviluppo di prodotti e/o servizi 16 Effettuare analisi dei ,34 7,77 7, ,84 7,51 6,70 costi e valutazione del ritorno Totali ,00 100,00 100, ,00 100,00 100,00 18

19 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina 19 N. ordine competenze da tab. II RILEVANZA DELLE COMPETENZE/ATTIVITA' 8,02 7,65 2,64 5,29 7,86 9,70 4,81 7,12 4,41 5,89 3,39 8,42 7,55 4,91 5,62 6,70 DENOMINAZIONE DELLA FIGURA Somma dei singoli PROFESSIONALE pesi Tecnico superiore per le applicazioni informatiche IFTS Tecnico superiore per la comunicazione e il multimedia IFTS Tecnico superiore per i sistemi e le tecnologie informatiche IFTS Tecnico superiore per lo sviluppo del software IFTS Tecnico superiore per le telecomunicazioni IFTS DENOMINAZIONE DELLA FIGURA Somma dei singoli PROFESSIONALE CORRELAZIONI PARAMETRIZZATE SULLA RILEVANZA DELLE COMPETENZE indicatori Tecnico superiore per le applicazioni informatiche IFTS 1 8,02 7,65 2,64 5,28 23,57 38,82 19,23 28,48 4,41 11,77 3,39 33,7 22,66 9,81 11,25 13,4 244,11 Tecnico superiore per la comunicazione e il multimedia IFTS 2 8,02 7,65 2,64 5,28 15,71 29,11 14,43 21,36 17,65 11,77 3,39 33,7 22,66 9,81 11,25 13,4 227,86 Tecnico superiore per i sistemi e le tecnologie informatiche IFTS 3 8,02 22,96 2,64 5,28 23,57 38,82 19,23 28,48 4,41 23,54 3,39 33,7 22,66 9,81 11,25 13,4 271,19 Tecnico superiore per lo sviluppo del software IFTS 4 8,02 7,65 2,64 5,28 31,43 38,82 19,23 28,48 4,41 5,88 3,39 33,7 15,11 9,81 11,25 13,4 238,53 Tecnico superiore per le telecomunicazioni IFTS 5 24,06 15,31 7,93 5,28 31,43 38,82 14,43 14,24 8,82 23,54 3,39 16,85 30,21 9,81 11,25 13,4 268,80 Tab. III - Con riferimento alle competenze della tab. II e ai relativi punteggi assegnati dai FG sono stati definiti i pesi delle competenze nell ambito delle cinque figure professionali standard ICT (parte superiore della tabella) e quindi tali pesi sono stati moltiplicati per gli indici di rilevanza delle competenze. Il risultato (parte bassa della tabella) rappresenta le correlazioni parametrizzate sulla rilevanza delle competenze; la somma orizzontale di tali valori classifica le figure ICT rispetto ai fabbisogni del mercato. 19

20 libro_polo_ qxd 05/06/ Pagina Il Progetto delle Unità Capitalizzabili Sulla base di quanto definito con il lavoro dei Focus Group e del gruppo di esperti sulle competenze standard IFTS, si è preso in considerazione lo standard nazionale del Tecnico Superiore per i Sistemi e le Applicazioni Informatiche. Il primo passo del complesso lavoro di curvatura dello standard è stato quello di inserire a completamento, le competenze richieste dai FG e quelle definite dal gruppo di esperti IFTS. In allegato A tali competenze sono state implementate sulla griglia dello standard nazionale in modo che si possa risalire alla genesi di rielaborazione delle stesse. Il prospetto riepilogativo è stato quindi affidato al gruppo di progettazione che si è occupato (vedi allegato B) di un'ulteriore declinazione delle competenze su base locale come previsto dalla normativa vigente e di passare dalle Unità Capitalizzabili (UC) alle Unità Formative Capitalizzabili (UFC). La medesima metodologia è stata successivamente sperimentata con successo dall Itis Pininfarina, per produrre il piano delle UFC del corso IFTS realizzato in Sardegna. 3. L organizzazione del corso IFTS In conclusione la progettazione dell'intervento formativo è stata condotta con la seguente procedura: Costituzione di Focus Group di industriali, del Piemonte e della Sardegna, operanti nell'ambito dell'ict per la definizione di un piano di competenze strategiche da fissare a base della formazione. Individuazione della figura professionale, fra le cinque dello standard nazionale ICT, meglio rispondente alle indicazioni dei Focus Group. Tale figura è risultata il Tecnico Superiore per i Sistemi e le Applicazioni Informatiche. Curvatura dello standard rispetto alle indicazioni dei Focus Group e degli esperti di competenze IFTS. Ulteriore completamento del piano delle Unità Capitalizzabili per declinare lo standard in ambiente Wireless, con particolare attenzione agli aspetti della Sicurezza Informatica, per la definizione del piano della Unità Formative Capitalizzabili. Le successive fasi si sono sviluppate con le seguenti attività principali: Individuazione della docenza. Formulazione del quadro orario e del diagramma di Gantt. Organizzazione degli Stage e interregionalità. 20

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