CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI DI CIRIE

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1 CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI DI CIRIE CRITERI E PROCEDURE D INTERVENTO PER LA PROMOZIONE DELL INSERIMENTO DEI PORTATORI DI HANDICAP IN PERCORSI EDUCATIVO - OCCUPAZIONALI Novembre 2002

2 PREMESSA Il Consorzio, con deliberazione dell Assemblea Consortile n. 7 del , modificata con deliberazione dell Assemblea Consortile n. 13 del aveva ridefinito i criteri e le procedure per la promozione dell inserimento dei portatori di handicap in contesti lavorativi. Tali provvedimenti risultano, in parte, superati dal nuovo contesto normativo che colloca l attività specifica dell inserimento lavorativo dei portatori di handicap, nell'ambito delle politiche attive del lavoro secondo una logica di connessione, che sia riconducibile nell operatività dei Centri per l'impiego della Provincia di Torino. La vigente normativa, in particolare, prevede che la Provincia, attraverso i servizi per il collocamento mirato, operanti presso il Servizio Lavoro e i Centri per l Impiego, provveda, nella piena applicazione della Legge 68/99 e delle successive disposizioni applicative, in raccordo con i servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio, secondo le specifiche competenze loro attribuite: alla programmazione, attuazione, verifica degli interventi volti a favorire l inserimento lavorativo delle persone con disabilità, nonché all avviamento lavorativo, alla tenuta delle liste, al rilascio delle autorizzazioni, degli esoneri e delle compensazioni territoriali, alla stipula delle convenzioni e all attuazione del collocamento mirato; all avvio di un processo di conoscenza approfondita del mercato del lavoro e delle posizioni lavorative offerte dalle imprese con contestuale analisi delle mansioni, finalizzata alla più efficace individuazione dei soggetti idonei a svolgerle e degli eventuali interventi formativi necessari; alla definizione dei singoli progetti di inserimento mirato presso i datori di lavoro, previo approfondimento conoscitivo dei medesimi soggetti in termini di valori, propensioni, scelte individuali, esperienze pregresse, competenze acquisite o da sviluppare, motivazioni personali. Il comparto socio assistenziale, nell ambito della specifica esperienza maturata nel settore, potrà collaborare, attraverso la stipula di un apposita convenzione con la Provincia di Torino, per assicurare le attività connesse: all orientamento individuale, formativo - professionale e incentivazione alla autovalutazione e allo sviluppo di competenze; all elaborazione di proposte formative; al supporto all'integrazione lavorativa, se previsto dal progetto, in fase di tirocinio, con o senza borsa lavoro, attraverso le seguenti modalità: 2

3 - attività di sostegno ed accompagnamento educativo "in situazione"; - collaborazione per l'individuazione di mansioni idonee e disponibili in azienda al fine di abbinarle alle reali capacità dei soggetti da inserire; - attività di mediazione nell'ambito dei contesti aziendali interessati. partecipazione al monitoraggio e alla valutazione in itinere della collaborazione. Le nuove procedure di intervento sopra delineate riguardano essenzialmente soggetti disabili che, con percorsi appositamente individuati, hanno le caratteristiche per poter accedere al mondo del lavoro. Esiste, tuttavia, una fascia di utenza in carico ai servizi socio assistenziali per la quale, temporaneamente, non è ipotizzabile l inserimento in un percorso di collocamento mirato. Si tratta di soggetti particolarmente problematici sul piano fisico, intellettivo e relazionale, per i quali sembra, comunque, opportuno prevedere la possibilità di attivare percorsi di inserimento in contesti occupazionali, quale giusto completamento di un progetto di presa in carico con finalità espressamente educative e/o socializzanti. L inserimento in luoghi lavorativi, ricchi di relazioni e situazioni stimolanti può rappresentare un ulteriore opportunità di benessere e di sviluppo personale per quelle persone con handicap di rilevante gravità che non dispongono di condizioni soggettive idonee ad assumere una posizione significativa nel mercato del lavoro e come tale può essere, senza dubbio, considerato come strumento permanente di riabilitazione. Sulla base delle suindicate e brevi considerazioni è stata elaborata la proposta, di seguito articolata, per l individuazione dei nuovi criteri e procedure per la promozione dell inserimento dei portatori di handicap in percorsi educativo occupazionali. Tale proposta sostituisce i precedenti regolamenti approvati con deliberazioni dell Assemblea Consortile n. 7/98 e n. 13/01. DEFINIZIONE L integrazione e l accettazione sociale del disabile dipendono, spesso, dalla quantità di abilità sociali possedute. La presa in carico di un soggetto portatore di handicap, da parte dei servizi socio assistenziali, mira essenzialmente, attraverso l elaborazione di un progetto socio educativo individualizzato, ad offrire occasioni per apprendere, potenziare e valorizzare competenze, sfruttando l opportunità di avere a disposizione luoghi che fanno parte della vita del disabile motivandone l azione. 3

4 Il Percorso Educativo Occupazionale (P.E.O.) si configura, quindi, come una di queste possibili occasioni di inserimento mediato, che consentono di strutturare percorsi di apprendimento, favorendo, altresì, la socializzazione e la permanenza nel contesto del lavoro di persone portatrici di handicap con scarsa produttività, senza l obiettivo dell assunzione. Può anche essere attivato nei casi in cui, a conclusione di un percorso significativo di addestramento, si verifichi che la scarsa produttività e la gravità dell handicap non consentano l inserimento a tutti gli effetti, ma rendano comunque utile e possibile la permanenza della persona handicappata nell ambiente di lavoro. E un percorso che può anche essere a tempo indeterminato e viene realizzato, preferibilmente, all interno di strutture quali Enti locali o altri ambiti lavorativi che non abbiano scopo di lucro. FINALITA Le finalità generali del Percorso Educativo Occupazionale possono così riassumersi: perseguire l'integrazione sociale attraverso percorsi individuali socio - occupazionali; potenziare le capacità residue, rispetto sia alle autonomie di base che ad abilità cognitive, relazionali e manuali, soddisfacendo, altresì, i bisogni di crescita e di socializzazione delle persone disabili; garantire la possibilità di acquisire un "ruolo sociale", favorendo la realizzazione di progetti riabilitativi in contesti lavorativi; prevenire processi di regressione e marginalizzazione del disabile e della sua famiglia. DESTINATARI Il P.E.O. si rivolge a quei soggetti che hanno forte necessità di apprendere o mantenere abilità (sociali, relazionali, manuali) e che, pur non potendo raggiungere un livello di produttività tale da giustificare un inserimento lavorativo vero e proprio, hanno caratteristiche adeguate per poter svolgere alcune attività significative sia sul piano educativo socializzante sia sul piano dell utilità per sistema produttivo in cui sono inseriti. Nello specifico, quindi, il P.E.O. si rivolge a persone handicappate, insufficienti mentali, di norma ultra diciottenni, in carico al Consorzio che abbiano sperimentato un congruo percorso addestrativo e/o assistenziale e che abbiano evidenziato una ridotta capacità produttiva. I soggetti destinatari del percorso devono avere, di norma, un elevato grado di invalidità (oltre il 75%), con certificazione di cui all art.4 della Legge 104/92. 4

5 METODOLOGIA DI LAVORO E OPERATORI COINVOLTI Il P.E.O., per le sue caratteristiche e finalità, non si configura come un intervento a se stante, ma dovrà essere collocato, per quanto di competenza socio assistenziale, nell ambito di un progetto individuale più complessivo a favore del portatore di handicap e dovrà essere parte della rete di interventi diversi attivati a suo sostegno. Titolari del progetto individuale complessivo saranno i servizi socio assistenziali territoriali e nella fattispecie le Assistenti Sociali, e gli Educatori del Centro Diurno Integrato referente per territorio. I compiti di questi operatori, in relazione alla specifica competenza professionale, sono: analisi dei bisogni della singola utenza; conoscenza e orientamento del soggetto disabile; analisi delle risorse territoriali; coordinamento in rete con gli altri servizi territoriali e sovraterritoriali; predisposizione del progetto individuale complessivo, all interno del quale prevedere la realizzazione di un percorso educativo occupazionale attraverso le seguenti fasi: - acquisizione del consenso del disabile e della sua famiglia all avvio del progetto; - individuazione, in collaborazione, della risorsa lavorativa idonea per l inserimento; - contatti con i responsabili della risorsa lavorativa; - identificazione del responsabile in azienda per la condivisione del progetto e sensibilizzazione del contesto; - stesura e concretizzazione del progetto d inserimento (orari, tempi, mansioni in base alle caratteristiche del soggetto ed alle esigenze della sede lavorativa individuata); - compilazione della modulistica; - affiancamento del disabile ed individuazione di tutte le condizioni che possano agevolarne il percorso di inserimento; - monitoraggio e verifica del progetto. Gli operatori territoriali e dei Centri Diurni si avvalgono della consulenza e della collaborazione degli educatori del Gruppo Inserimenti Lavorativi (GIL), la cui composizione e competenza sarà oggetto di uno specifico e successivo provvedimento del Consiglio di Amministrazione, conseguente alla prossima stipula della convenzione con la Provincia di Torino in materia di collocamento obbligatorio e alla revisione del Servizio Handicap. Per garantire il passaggio dalle precedenti alle nuove modalità operative in tema di inserimenti in contesti lavorativi, si reputa opportuno confermare per tutto l anno 2003 e, comunque, fino alla 5

6 definizione del nuovo assetto del gruppo, l attuale composizione del GIL (2 Educatori del Centro Diurno e il Responsabile del CD di Ciriè, con funzioni di coordinamento). In questa fase di transizione compiti del GIL sono: coordinamento delle attività connesse alla realizzazione di percorsi di inserimento lavorativo mirato, in collaborazione con il Centro per l Impiego, e di percorsi educativi occupazionali attivati dal CIS; individuazione e sperimentazione di modalità di raccordo e coordinamento con i servizi consortili e con gli altri Enti coinvolti, nello specifico con il Centro per l Impiego; collaborazione nella ridefinizione dei progetti individuali e ricollocazione dei soggetti già inseriti, al , nei nuovi percorsi educativi occupazionali; segnalazione al Centro per l Impiego dei soggetti per i quali si ritiene opportuna la prosecuzione o l attivazione di tirocini formativi e di orientamento. ASPETTI AMMINISTRATIVI I soggetti inseriti non stabiliscono alcun rapporto di lavoro con l azienda ospitante e quest ultima non assume nei loro confronti obblighi di ordine economico e giuridico - contrattuale. Gli inserimenti sono preceduti e regolamentati da apposita convenzione tra CIS e l Azienda, con la quale si stabilisce il numero di disabili da accogliere nelle strutture lavorative. Per ogni inserimento, inoltre, viene elaborato un progetto contenente le finalità e le modalità di inserimento, sottoscritto dagli operatori del CIS, dai referenti aziendali e dal beneficiario e dalla sua famiglia in cui si attestano, altresì, gli estremi dell accordo operativo. La durata dell esperienza potrà essere a tempo indeterminato e rinnovabile annualmente. La permanenza del soggetto nella sede lavorativa potrà essere a tempo pieno (massimo 30 ore) o parziale, a seconda delle caratteristiche del soggetto. Si prevede, durante l arco dell anno, un periodo di riposo che non potrà essere superiore ai 30 giorni lavorativi. La persona inserita è coperta da assicurazione INAIL e RCT, con onere a carico del CIS. Per ogni inserimento è data comunicazione agli Enti interessati e all INAIL. Qualora il progetto lo includa, è previsto per i disabili inseriti in questo percorso un contributo mensile a carico del CIS sia a titolo incentivante e sia a titolo di rimborso spese pari a 1,29 orarie. Il contributo non è dovuto se l interessato usufruisce già di altri contributi finalizzati erogati dal CIS o da altri Enti. L importo orario potrà essere aggiornato annualmente dal Consiglio di Amministrazione del CIS. ML C:\Documenti\tirocini disabili\regolamento percorsi educ.occup. 6

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