30/10/2015. Molte proteine sono. intrinsecamente disordinate. o destrutturate (IDP/IUP), cioè non hanno una struttura
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- Raffaele Lelli
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1 Molte proteine sono intrinsecamente disordinate o destrutturate (IDP/IUP), cioè non hanno una struttura terziaria e/o secondaria stabile. Le IUP sono caratterizzate da - scarso contenuto in aa apolari, idrofobici - alto contenuto in aa polari, idrofilici (Ser, Thr, Tyr), potenziali siti di fosforilazioni. 1
2 In queste condizioni il polipeptide non è in grado di creare un core idrofobico e non può quindi organizzarsi in una struttura ordinata e globulare. IDP - mancanza di una struttura stabile - grande flessibilità e plasticità - capacità di dar luogo a differenti forme fosforilate - riconoscimento di specifiche proteine - capacità di strutturarsi su di esse e di svolgere la loro azione biologica - controllo del ciclo cellulare - regolazione trascrizionale e traduzionale 2
3 Esperimento di Anfinsen RNasi nativa RNasi denaturata (gomitolo casuale o random coil) In seguito alla denaturazione la RNasi perde completamente la sua attività enzimatica. 3
4 Procedendo opportunamente è possibile rinaturare la proteina. 8 Cys 4 ponti disolfuro possibili 105 combinazioni: 104 sono inattive una sola è attiva ( strapazzate ) La rinaturazione è possibile ed è guidata dalla struttura primaria. La struttura tridimensionale corrisponde alla conformazione termodinamicamente più stabile, cioè a minor contenuto di energia libera, e questa, a sua volta, ne determina l attività biologica e quindi la funzione. 4
5 Il folding di una proteina a partire dal polipeptide neosintetizzato non può essere un processo che si svolge secondo il principio del tentativo ed errore. Se così fosse ci vorrebbe un tempo infinitamente lungo, mentre invece, di norma, il folding richiede meno di un sec. Il fatto che il folding sia così veloce (<1 sec) indica che la transizione è un processo fortemente cooperativo. Modelli di folding delle proteine m. gerarchico m. del collasso idrofobico 5
6 Modello gerarchico Si formano prima piccoli tratti di struttura secondaria che facilitano ed accelerano la produzione di elementi via via più grandi che cooperano fino ad arrivare alla forma nativa. Modello del collasso idrofobico Si forma innanzitutto una struttura compatta (molten globule), guidata dall effetto idrofobico; dopo di che la proteina acquisisce la sua corretta e definitiva struttura. 6
7 Il folding è facilitato e reso più rapido dalla presenza di chaperons molecolari tra cui le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 (o chaperonine) che agiscono in successione facilitando il corretto avvolgimento. Nonostante ciò, si possono verificare avvolgimenti non corretti a carico dei polipeptidi neosintetizzati ( misfolding proteico) - di essi alcuni vengono distrutti - altri sono la causa di gravi patologie. 7
8 In particolare, il misfolding proteico può causare una vasta gamma di patologie neurodegenerative, tra cui il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e le encefalopatie spongiformi. Alla base di esse vi è una anomala transizione Ciò comporta che proteine normali, solubili, precipitino in aggregati fibrillari, insolubili (placche amiloidi). Le malattie che ne derivano sono chiamate amiloidosi. 8
9 Morbo di Alzheimer Da una proteina cerebrale transmembrana deriva il cosiddetto peptide β-amiloide, che si aggrega a formare depositi di foglietti- (placche -amiloidi). 9
10 Encefalopatie spongiformi - BSE (morbo della mucca pazza) - Malattia di Creutzfeldt-Jacob malattie neurodegenerative in cui numerose lacune conferiscono al cervello un aspetto spugnoso. L agente eziologico della BSE è la versione alterata di una normale proteina prionica del cervello. L interazione della forma infettiva (foglietti- ) con la proteina normale ( -eliche) ne determina la conversione nella forma infettiva, dando inizio ad un effetto a cascata. 10
11 11
12 Struttura quaternaria Si riferisce alla disposizione nello spazio delle diverse subunità di una proteina oligomerica. È stabilizzata solo da legami deboli: -legami H - legami ionici - forze di van der Waals - interazioni idrofobiche Emoglobina Insulina L insulina non possiede struttura quaternaria. 12
13 Vantaggi della struttura quaternaria Risparmio di DNA Minimizzazione degli errori casuali durante la biosintesi proteica Regolazione allosterica Risparmio di DNA Se una certa proteina è costituita da più subunità uguali, ciascuna catena può derivare da uno stesso gene che viene tradotto più volte. 13
14 Minimizzazione degli errori Biosintesi di una proteina di aa A) Singola catena di aa B) 100 catene di 1000 aa ciascuna Se vi è una incidenza di errori pari a 1/ : A) Tutte le proteine conterranno un errore B) Solo una subunità su 100 conterrà un errore e potrà essere scartata REGOLAZIONE ALLOSTERICA La struttura quaternaria di una proteina subisce una modifica conformazionale reversibile ad opera di un ligando: si realizza così un importante meccanismo di controllo della sua attività. L emoglobina e numerosi enzimi sono un esempio di proteine allosteriche. 14
15 L Hb lega l O 2 con un meccanismo cooperativo positivo, cioè il legame dell O 2 provoca un cambio conformazionale a cui corrisponde un aumento nell affinità per l O 2. 15
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