The Golden Dilemma. Considerazioni sull oro come investimento

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1 The Golden Dilemma Considerazioni sull oro come investimento 1

2 The Golden Dilemma La percezione dell oro come investimento si è oggi polarizzata su due visioni contrastanti. Da una parte ci sono coloro i quali pensano che sia l investimento ideale perché sicuro ed affidabile; dall altra ci sono quelli che ritengono che non sia possibile determinarne il valore intrinseco e di conseguenza sia una pura speculazione. Sotto molti punti di vista, il prezzo corrente dell oro è molto elevato. Nel passato, quando il prezzo reale è stato superiore ai trend storici, i rendimenti negli anni seguenti sono stati inferiori alla media. Gli investitori in oro si trovano davanti ad un dilemma: 1) comprare a questi prezzi elevati in cerca di protezione con il rischio (possibile) di rendimenti futuri ridotti; oppure 2) evitare l oro e correre il rischio di una diminuzione del potere d acquisto futuro se l inflazione aumenterà. È possibile che this time is different? Negli ultimi anni, l oro è stato di gran lunga uno dei migliori investimenti: da dicembre 1999 fino a giugno 2012 ha infatti offerto un rendimento di 14,7% all anno, mentre titoli di stato ed azioni hanno avuto un rendimento di 6,3% e 0,7%, rispettivamente 1. In molti sondaggi, una significativa percentuale degli investitori considera l oro come il miglior investimento di lungo periodo, preferendolo ad azioni, obbligazioni ed immobiliare. Anche se molti utilizzano le performance recenti per estrapolare quelle future, è molto improbabile che il rendimento reale di lungo periodo dell oro si attesti attorno a 13% (14,7% nominale meno l inflazione attesa del 2%). È tuttavia lecito formarsi delle aspettative sul suo rendimento futuro in termini di asset allocation, e le previsioni correnti sono molto divergenti. Ci sono principalmente sei diversi motivi che sono storicamente proposti a favore di un investimento in oro: 1. come protezione contro l inflazione 2. come protezione contro la svalutazione delle valute cartacee 3. come alternativa ad altre attività con bassi rendimenti reali 4. come bene rifugio in periodi di crisi 5. perché stiamo tornando de facto ad un sistema di gold standard 6. perché è sottopesato nei portafogli degli investitori A seconda di quale logica uno segue, l oro può essere oggi molto costoso oppure a buon mercato. 1 Azioni globali e titoli di stato dei paesi G7, misurati in USD. Fonte MSCI e Bank of America Merrill Lynch. 2

3 L oro come protezione contro l inflazione Questa argomentazione afferma che l inflazione è il fattore fondamentale nella determinazione del prezzo dell oro. Il grafico qui sotto mostra una versione letterale di questa esposizione 2. Il grafico 1 mostra infatti l andamento del prezzo spot dell oro rispetto alla lettura dell indice CPI (Consumer Price Index) dal gennaio 1975 al giugno La scelta del periodo iniziale è dovuta a due motivi: 1) fino all agosto 1971, quando Nixon di fatto abolì il gold standard, il prezzo dell oro come investimento non era libero di fluttuare secondo le spinte di mercato; 2) nel gennaio 1975 furono introdotti i primi contratti futures sull oro, permettendo così maggiore liquidità ed arbitraggi nella determinazione del prezzo. Grafico 1: prezzo spot dell oro rispetto all indice CPI La linea arancione mostra il trend lineare del prezzo dell oro rispetto all indice CPI: in media, a livelli più alti di inflazione corrispondono prezzi dell oro maggiori. Questa linea dovrebbe determinare il prezzo teorico dell oro se questo fosse determinato esclusivamente dall inflazione. Ma come si vede chiaramente, il prezzo spot ha oscillato in maniera significativa attorno all inflazione, e raramente il prezzo attuale è coinciso con quello teorico. Dati i valori odierni dell inflazione, secondo questa teoria il prezzo spot dell oro dovrebbe essere attorno a $800- $900 per oncia 3. Un altro modo per determinare se l oro offre una buona protezione contro l inflazione è di esaminare le fluttuazioni storiche nel suo prezzo reale. Se l oro fosse una perfetta copertura contro l inflazione, il suo prezzo reale dovrebbe essere costante ed esibire una variabilità minima. Se fosse solo una buona (ma non perfetta) copertura dell inflazione nel breve termine, allora la volatilità del prezzo reale dovrebbe essere per lo meno inferiore a quella del prezzo nominale, e nel lungo periodo dovrebbe avere un rendimento simile a quello dell inflazione. In aggiunta, le deviazioni tra il prezzo reale di mercato e quello reale teorico dovrebbero, in media, correggersi nel tempo: investire quando il prezzo reale è elevato ( l oro è costoso ) dovrebbe agire come un freno sui rendimenti reali futuri, mentre investire quando il prezzo reale è basso dovrebbe far salire i rendimenti attesi. Prezzo spot oro ($/oncia) $2.000 $1.750 $1.500 $1.250 $1.000 $750 $500 $250 $ Indice CPI Fonte: Bloomberg, Bureau of Labour Statistics. 2 Inizialmente ci interesseremo dell andamento del prezzo dell oro rispetto all indice dell inflazione americana, sia perché l oro è quotato in dollari ma soprattutto perché permette di avere serie storiche omogenee più lunghe. Nel seguito del report verrà analizzata anche la situazione con riferimento ad altre valute. 3 Questa valutazione è ovviamente influenzata dal periodo utilizzato nell analisi: periodi diversi portano a stime differenti del valore teorico. 3

4 Il secondo grafico mostra un possibile modo per considerare le fluttuazioni nel prezzo reale dell oro. Nel gennaio 1975 il prezzo spot era di $175, mentre l indice CPI era a 52,1: il rapporto tra le due variabili era quindi 3,4x. Dall inizio delle trattazioni dei futures, questo rapporto è stato in media di 3,3x con un minimo di 1,5x a marzo 2001 ed un massimo di 8,4x a gennaio A giugno 2012 il rapporto era circa 7x: l unico periodo in cui questo valore è stato così alto è stato appunto il Ma dopo i picchi raggiunti in quel periodo, il prezzo reale dell oro - così come quello nominale - crollò. Il grafico 2 mostra come anche il prezzo reale dell oro abbia oscillato in maniera marcata, nei fatti con una volatilità uguale a quella del prezzo nominale. Il prezzo reale ha inoltre mostrato la tendenza a tornare verso la propria media su periodi di circa 10 anni. La variabilità del prezzo reale suggerisce che l oro è stato (almeno storicamente) una pessima copertura contro l inflazione di breve periodo. Grafico 2: rapporto tra prezzo nominale ed indice CPI In realtà, quello che interessa veramente agli investitori è l inflazione inattesa: il grafico 3 nella pagina seguente mostra la capacità dell oro di proteggere da 2x movimenti imprevisti nell inflazione, misurati come la variazione nel tasso di inflazione tra un anno e l altro. Come si vede, anche qui non c è nessuna correlazione: l unica relazione causale positiva è determinata da una singola osservazione estrema, il x Infine, il grafico 4 mostra la media mobile mensile a 10 anni del tasso di inflazione, Fonte: Bloomberg, Bureau of Labour Statistics. più i rendimenti reali e nominali dell oro sullo stesso periodo di tempo. C è stata una variabilità sostanziale nei rendimenti a 10 anni da un investimento in oro: in termini nominali questo è oscillato tra -6% e +21%, su base annua. Nello stesso periodo di tempo l inflazione è stata compresa tra 2,3% e 7,3%. L oro non è quindi una protezione effettiva contro l inflazione nemmeno nel lungo periodo, dove questo è definito come 10 anni 4. Rapporto oro/cpi 10x 8x 6x 4x 4 Per chi volesse (giustamente) una prospettiva più lunga, Jeremy Siegel ha dimostrato che andando indietro nel tempo all inizio del 1800 i rendimenti dell oro hanno a malapena superato l inflazione, oltre ad essere stati lasciati molto indietro da obbligazioni ed azioni (almeno per il mercato americano). 4

5 Grafico 3: correlazione tra variazione annuale nell inflazione e prezzo dell oro Grafico 4: rendimento annuo composto nei 10 anni precedenti 6% 4% % 20% Inflazione Oro (nominale) Oro (reale) Inflazione "inattesa" 2% 0% (2%) (4%) 15% 10% 5% 0% (5%) (6%) (50%) (25%) 0% 25% 50% 75% 100% 125% 150% Variazione nel prezzo dell'oro (10%) (15%) Fonte: Bloomberg, Bureau of Labour Statistics. L oro come protezione contro la svalutazione delle valute cartacee Ci sono almeno due modi per interpretare questa argomentazione. Il primo suggerisce che l oro offra protezione contro il rischio di cambio. In questo caso, il rendimento atteso da un investimento in oro dovrebbe bilanciare la diminuzione del valore della propria valuta, ed il risultato netto dovrebbe quindi essere zero. Questa prospettiva ha tuttavia un problema: se il prezzo dell oro in un paese è determinato dall inflazione domestica ed il tasso di cambio tra due paesi è determinato dalla differenza nei tassi d inflazione nei due paesi, ne consegue che l oro può essere una buona copertura del tasso di cambio solo se uno dei due paesi ha un tasso d inflazione sempre pari a zero. 5

6 Una seconda interpretazione della protezione contro la svalutazione è quella di pensare che l oro fornisce protezione contro la mia valuta domestica, spesa nel mio paese, quando la mia banca centrale stampa moneta con troppa leggerezza. Questo è quello che viene normalmente definito currency debasement (deterioramento, degradamento della valuta). Ma se questa svalutazione è una conseguenza diretta dell inflazione (tesi monetarista), allora questa interpretazione è soltanto una diversa variante dell argomento dell oro come protezione contro l inflazione. La tabella sottostante riporta il beta storico dell oro rispetto a 7 valute 5 : il beta è il risultato della regressione delle variazioni mensili dei tassi di cambio (rispetto al dollaro americano) sulle variazioni mensili del prezzo dell oro. Oro AUD CAD DEM JPY NZD CHF GBP Beta 1,00 (0,16) (0,09) (0,21) (0,14) (0,17) (0,24) (0,15) t-stat (5,95) (5,62) (8,47) (5,46) (5,63) (8,85) (6,12) Correlazione con oro 1,00 (0,27) (0,26) (0,37) (0,25) (0,26) (0,39) (0,28) Deviazione standard 19,8% 11,7% 6,6% 11,3% 11,3% 12,7% 12,3% 10,4% R 2 100% 7,4% 6,6% 13,9% 6,3% 6,7% 15,0% 7,8% Fonte: Harvey, Campbell and Erb, Claude. Osservazioni mensili dal 1975 al Alcune osservazioni che si possono trarre da questi risultati. La prima è che tutti i coefficienti della regressione sono effettivamente negativi, quello che ci si sarebbe atteso per un investiture in USD che vede l oro come una protezione contro la svalutazione del dollaro. I beta suggeriscono, ad esempio, che se il prezzo dell oro in dollari cresce del 10% lo yen dovrebbe apprezzarsi di circa 1,4% (che equivale ad un deprezzamento del dollaro di 1,4%). La seconda considerazione è che il coefficiente medio è nondimeno molto basso: i beta sono significativamente diversi da zero (t-stat) ma anche significativamente diversi da -1 (situazione ottimale per un investitore che vuol proteggersi dalla svalutazione della propria moneta). Questi beta molto bassi sono dovuti alle ridotte correlazioni tra i rendimenti dell oro e delle valute, e dal fatto che la variabilità delle valute (deviazione standard) è circa la metà della variabilità dei rendimenti dell oro. Terza considerazione: se l oro fosse una buona protezione contro la svalutazione delle monete cartacee questa tesi dovrebbe essere supportata da alti R 2 della regressione 6. Ma almeno per questo universo di valute sembra esserci molta poca dipendenza tra le variazioni nel prezzo dell oro ed i movimenti dei tassi di cambio. Infine, visto da una prospettiva di tipo macroeconomica, l idea che oro su = valuta giù mal si adatta ai dati storici: dal 1975 ad oggi il prezzo dell oro in dollari è aumentato ed il dollaro si è deprezzato rispetto allo yen; ma allo stesso tempo il prezzo dell oro in yen è anch esso aumentato mentre lo yen si è apprezzato rispetto all oro. Il grafico 5 nella pagina seguente mostra come ha fluttuato il prezzo reale dell oro in queste valute 7. Il messaggio che si può trarre è che il prezzo dell oro in questi paesi si è mosso essenzialmente all unisono. Il prezzo reale dell oro ha raggiunto un picco nel 1980 in tutti i paesi; è poi sceso ai minimi alla fine degli anni 1990 ed è di nuovo risalito recentemente verso i massimi in tutti i paesi. Questa evidenza storica di movimenti comuni per il prezzo reale dell oro in valute differenti non si concilia con l interpretazione dell oro come protezione contro movimenti nei tassi di cambio: i cambiamenti nel prezzo reale dell oro sembrano essere piuttosto indipendenti dalle variazioni nei tassi di cambio. Infine, poiché il prezzo reale dell oro 5 Il marco tedesco (DEM) è usato al posto dell euro per avere una serie storica più lunga. A partire dall introduzione dell euro è stato usato il valore teorico implicito dato dal tasso di conversione iniziale tra euro e DEM. 6 R 2 indica la percentuale della variabilità nella variabile dipendente (l oro in questo caso) che può essere spiegata dal modello proposto. 7 Per ogni serie il prezzo dell oro in valuta locale è stato diviso per l indice dell inflazione locale ed il rapporto risultante è stato ribilanciato ad 1. 6

7 sembra muoversi in maniera uniforme nelle diverse valute, è improbabile che i movimenti valutari aiutino a spiegare perché il prezzo reale dell oro oscilla in maniera così marcata. Grafico 5: prezzo reale dell oro in differenti valute Fonte: Harvey, Campbell and Erb, Claude. Osservazioni mensili dal 1975 al L oro è una buona protezione contro la svalutazione della propria valuta? La risposta sembra essere no. I movimenti valutari aiutano a spiegare i movimenti nel prezzo reale dell oro? Anche in questo caso la risposta è no. L oro come alternativa ad attività con bassi rendimenti reali Questo è un ulteriore argomento spesso portato a supporto di un investimento in oro: la manifestazione più frequente di questa teoria è che il prezzo dell oro aumenta quando i tassi d interesse nominali (e reali) sono in diminuzione. 7

8 Il grafico 6 mostra la relazione storica tra il prezzo reale dell oro (misurato come il rapporto tra prezzo nominale ed indice CPI come nel grafico 2) ed il rendimento reale implicito nei titoli inflation-linked americani a 10 anni. Le osservazioni sono dall introduzione dei titoli TIPS (Treasury Inflation Protected Securities) nel Il messaggio del grafico sembra evidente: quando i tassi d interesse reale erano elevati come alla fine degli anni 1990, il prezzo dell oro era basso. Oggi che il rendimento reale delle TIPS è basso (vicino a zero o negativo), il prezzo reale dell oro è elevato. La correlazione tra i rendimenti delle TIPS a 10 anni ed il prezzo reale dell oro è infatti -0,82. Guardando a questi dati, è possibile essere in disaccordo con la visione che bassi tassi d interesse spingono in alto il prezzo reale dell oro? Si, perché è importante evitare di cadere nella trappola di correlazione implica causalità. La correlazione negativa tra prezzi reali dell oro ed interessi reali è semplicemente una misura della relazione lineare tra queste due variabili. Mentre qualcuno potrebbe concludere che bassi tassi d interesse reale determinano alti prezzi reali dell oro, è ugualmente possibile per altri affermare che alti prezzi dell oro determinano bassi tassi reali. Ovvero, quale relazione è valida? tassi reali bassi prezzo oro alto oppure prezzo oro alto tassi reali bassi Alternativamente, è possibile che sia interessi reali bassi che prezzi reali dell oro alti siano determinati da una qualche altra variabile, come ad esempio la paura di iperinflazione. Questo è infatti un esempio classico di falsa correlazione. L oro come bene rifugio / protezione dai rischi estremi Questo tipo di ragionamento è già stato toccato in tre occasioni. In primo luogo, è stato Fonte: Bloomberg, US Treasury. dimostrato come l oro non protegga dall inflazione normale (anche inattesa), ma è possibile che fornisca una qualche protezione in caso di iperinflazione. Secondo, l oro non offre una efficace protezione per le valute cartacee in circostanze normali, ma può offrire una qualche protezione in situazioni di significativa svalutazione (come ad esempio quelle associate con periodi di iperinflazione). Terzo, la correlazione negativa tra prezzi reali dell oro e tassi d interesse reali potrebbe essere determinata dalla paura di un evento catastrofico di tipo macroeconomico di nuovo, ad esempio l iperinflazione. Beni rifugio Grafico 6: prezzo reale dell oro vs. tassi d interesse reali Non esiste una definizione univoca ed universalmente accettata di cosa sia un bene rifugio. Si può comunque identificare almeno una caratteristica che un bene rifugio dovrebbe avere: ovvero un valore stabile in periodi di crisi. Ovviamente, non esiste nemmeno una definizione univoca di cosa sia esattamente un periodo di stress. Rapporto tra oro ed indice CPI 8x 6x 4x 2x 0x (1%) 0% 1% 2% 3% 4% 5% Rendimenti reali a 10 anni 8

9 Molti ritengono l oro un bene rifugio perché sarebbe in grado di proteggere contro le perdite dei mercati finanziari, ad esempio quando le azioni hanno rendimenti negativi come negli ultimi anni. Se questo fosse vero, l oro dovrebbe avere un valore stabile quando altri mercati finanziari vacillano, e, come considerazione aggiuntiva, dovrebbe essere liquido, cioè gli investitori possono venderlo e comprarlo in qualsiasi momento senza impattarne il prezzo. Vediamo quindi come si è comportato l oro in periodi di stress finanziario. Il grafico 7 mostra la distribuzione congiunta dei rendimenti dell oro e delle azioni globali (entrambi in USD). Come mai ci sono così tante osservazioni nel terzo quadrante (rendimenti negativi del mercato azionario associati a rendimenti negativi dell oro)? Un vero bene rifugio dovrebbe avere poche osservazioni nel terzo quadrante (mentre in questo caso sono ben il 21% dei casi) e molte nel secondo quadrante (mentre questa è invece la situazione meno frequente). Questo sembra suggerire che l oro non sia l investimento preferito in cui rifugiarsi nei momenti di panico nei mercati azionari. Grafico 7: distribuzione dei rendimenti dell oro e dei mercati azionari 30% 20% II quadrante 18% delle osservazioni I quadrante 33% delle osservazioni Variazione nel prezzo dell'oro 10% 0% (10%) (20%) (30%) III quadrante 21% delle osservazioni NON UN BENE RIFUGIO IV quadrante 28% delle osservazioni (20%) (15%) (10%) (5%) 0% 5% 10% 15% 20% Variazione nell'indice MSCI World Fonte: Bloomberg. 9

10 Rischi estremi ( tail risk ): iperinflazione Prima di cominciare la discussione occorre definire quali sono i rischi specifici dei quali un investitore è preoccupato, per poi determinare cosa vuol dire rischio estremo in questo contesto. Per molti investitori di lungo periodo uno dei rischi maggiori è quello dell inflazione inattesa, e quindi il rischio estremo può essere definito come quello di iperinflazione. Per molti di coloro che propongono un investimento in oro, l iperinflazione della Repubblica di Weimar è il miglior esempio dei rischi impliciti in un regime di valute immateriali. Tra il 1922 ed il 1923 il tasso di cambio tra marco e dollaro salì da 430 a circa 433,000,000,000. Se ci fosse oggi un periodo di iperinflazione come quello della Repubblica di Weimar, il prezzo dell oro potrebbe salire a $72 trilioni (!). Quindi, l oro offre protezione contro il rischio estremo di iperinflazione? Per rispondere è necessario porsi prima altre domande: qual è la probabilità che si verifichi un periodo di iperinflazione? C è un motivo per ritenere che l iperinflazione sia oggi più probabile che nel passato? Quale può essere la magnitudine dell iperinflazione? Tutte queste domande non hanno una precisa risposta quantitativa. Se si guarda al passato (dal 1900 ad oggi), non sono state molte le istanze in cui un paese occidentale è stato oggetto di iperinflazione. La stessa Germania l ha sperimentata solo in 4 anni (1920, 1921, 1922 e 1923), che implica una probabilità di circa 4% di essere in situazione di iperinflazione. Se si espande questa statistica a tutte le nazioni coinvolte nella prima guerra mondiale, la probabilità scende a 1,1%. La tabella sottostante non offre una risposta univoca alle domande fin qui poste, ma fa comunque riflettere riguardo al comportamento dei mercati finanziari in momenti normali e di stress. Nel periodo normale il prezzo teorico dell oro viene determinato in $877 (come inferito dall analisi nel grafico 1); nel caso estremo, invece, l oro si comporta come implicito nelle condizioni inflazionistiche della Repubblica di Weimar. Probabilità del caso normale Probabilità del caso estremo Probabilità caso Valore atteso del prezzo estremo : 1 in dell oro 100, % 0, % - $877 99, % 0, % Quintilione $877 99, % 0, % Quadrilione $877 99, % 0, % Trilione $949 99, % 0, % Miliardo $ , % 0, % Milione $ , % 0, % Mille $ , % 1, % Cento $ , % 4, % Venticinque $ Fonte: Harvey, Campbell and Erb, Claude. Osservazioni mensili dal 1975 al Questa tabella non determina la probabilità che si verifichi iperinflazione: il suo contributo è semplicemente di identificare come anche basse probabilità di iperinflazione possono avere un grosso impatto sul prezzo dell oro. 10

11 L oro perché stiamo tornando ad un sistema di gold standard In senso letterale - poiché nessun paese è ormai in un sistema di gold standard da quando la Svizzera ha votato per rescindere la convertibilità nel l oro non può essere considerato automaticamente una valuta ufficiale 8. La caratteristica principale di una valuta ufficiale è la possibilità di utilizzarla per pagare le tasse ed acquistare beni e servizi: questo non è possibile (almeno direttamente) con l oro. Mentre si può discutere a lungo se siamo o meno in un sistema di gold standard, questa spiegazione non è altro che una versione della teoria che l oro protegge contro l inflazione. Poiché è già stato dimostrato che l inflazione non offre una spiegazione plausibile per l elevato prezzo reale corrente dell oro, è altrettanto vero che la motivazione di essere de facto in un gold standard non serve a spiegare il prezzo dell oro. Molto più interessante è l affermazione che l oro è valuta, che non presuppone l esistenza di un sistema di gold standard, e può essere vista come una versione di il prezzo dei beni è costante quando misurato in oro. Questo argomento può sembrare importante, ma è altamente influenzato dal pensiero di Milton Friedman, ovvero che l inflazione è sempre e dovunque un fenomeno monetario. Di conseguenza, l affermazione che l oro è valuta non è di nuovo altro che una diversa versione dell argomento che l oro offre protezione contro l inflazione. L oro perché è sottopesato nei portafogli degli investitori Dei sei argomenti proposti per un investimento in oro, questo è forse quello che offre la migliore spiegazione del comportamento del prezzo del metallo prezioso negli ultimi anni. Ovviamente, dire che l oro è sottopesato è ambiguo, perché tutto l oro estratto è posseduto da qualcuno: questo argomento asserisce che tutti gli investitori finanziari dovrebbero possedere oro, e che il movimento verso il possesso universale dell oro spingerà in alto il suo prezzo. Per analizzare questa teoria occorre determinare quanto oro esiste, chi lo possiede e quale è la domanda di oro. Domanda ed offerta di oro Il Wold Gold Council ha stimato che nel corso della storia siano state estratte circa tonnellate metriche di oro (anche se, dato l arduo compito, il numero potrebbe essere molto più alto o molto più basso). La U.S. Geological Survey stima invece in tonnellate metriche la quantità di riserve auree ancora disponibili sottoterra. Se queste stime sono corrette, il 76% dell oro disponibile è già stato estratto 9. Per quello che riguarda la domanda, ci sono tre usi principali per l oro: gioielleria, industria/tecnologia ed investimenti. I gioielli contano per circa il 50% dell oro totale estratto, gli investimenti privati e delle banche centrali per il 18% e l utilizzo industriale per il 12%. La tabella nella pagina seguente dettaglia come la domanda di oro sia variata dal 2001 ad oggi: mentre il suo prezzo è cresciuto da $279 nel 2001 a $1,567 nel 2011, la domanda annuale per gioielli è scesa da tonnellate metriche a tonnellate metriche; con la domanda per usi industriali poco variata, il posto dei gioielli è stato preso dagli investimenti. 8 Uno dei motivi principali per cui nessun paese è oggi in un sistema di gold standard è che questo riduce (o meglio annulla) le normali opzioni di politica monetaria. Durante la grande depressione degli anni 1930, le nazioni che abbandonarono per prime il gold standard furono quelle che uscirono per prime dalla crisi. 9 L evoluzione della tecnologia potrà portare in futuro ad opportunità di trovare ulteriore oro (ad esempio quello disciolto negli oceani), ma per il momento prendiamo queste stime per buone. 11

12 Domanda Scarti Prezzo in Produzione Gioielleria Investimenti Industria recuperati USD ,600 1,129 $ , $ , $ ,420 1,095 $ ,470 1,282 $ ,370 1,066 $ ,360 1,210 $ ,290 1,522 $ ,450 1,043 $ ,560 1,253 $ ,821 1,247 $1.567 Elasticità del prezzo (0,08) 0,78 0,06 0,02 0,02 Fonte: World Gold Council. L elasticità del prezzo misura la variazione percentuale della domanda in risposta ad un aumento del prezzo dell oro di 1%. Nel caso dei gioielli, l elasticità di -0,08 significa che un aumento del prezzo dell oro di 10% è associato con una diminuzione di 0,8% nella domanda di oro. Quello che sorprende è l elasticità della domanda per investimenti, che è positiva: un aumento del prezzo dell oro del 10% provoca un aumento della domanda per investimenti di quasi 8%! 10 Ci sono solo due spiegazioni plausibili per questa relazione positiva: investitori di tipo momentum, e troppa domanda che insegue troppa poca offerta. L oro in un portafoglio diversificato La tabella a pagina 13 affronta la questione de l oro è sottopesato da un angolazione diversa. Secondo i dettami della Modern Portfolio Theory e del Capital Asset Pricing Model, gli investitori dovrebbero detenere il cosiddetto portafoglio di mercato. Il valore totale di tutte le azioni quotate al mondo è di circa $51 trilioni, mentre il valore delle obbligazioni è circa $41 trilioni 11. Questo implica che il generico portafoglio di mercato dovrebbe essere costituito circa al 55% da azioni ed al 45% da obbligazioni: mentre ogni singolo investitore può avere più del 45% in obbligazioni o più del 55% in azioni, l investitore medio ha un Grafico 8: elasticità della domanda di oro 10 La produzione di oro sembra invece essere insensibile a variazioni del prezzo. 11 Di nuovo, queste sono solo stime, soprattutto per le obbligazioni. Nel portafoglio di mercato andrebbero anche inclusi gli investimenti immobiliari, che sono ancora più difficili da tracciare. Domanda (ton. metriche) $0 $200 $400 $600 $800 $1.000 $1.200 $1.400 $1.600 $1.800 Prezzo dell'oro Fonte: World Gold Council. Gioielli Investimenti Industria 12

13 portafoglio che è 55%/45%. Includendo anche l oro nell asset allocation, come dovrebbero essere le proporzioni? Il valore corrente di tutto l oro in circolazione è, ai prezzi odierni, di poco superiore a $9 trilioni; tuttavia se consideriamo solo quello posseduto da banche centrali ed investitori privati questo scende a circa $3,4 trilioni, e scende ulteriormente a $1,8 trilioni se escludiamo le banche centrali. Se prendiamo questo ultimo dato, l investimento in oro dovrebbe essere circa il 2% del portafoglio di mercato composto da azioni, obbligazioni ed oro. Capitalizzazione di mercato (US$ trl) Solo banche Solo centrali ed investitori investitori privati Tutto l oro Percentuale del portafoglio di mercato Solo banche Solo Tutto l oro centrali ed investitori investitori privati Azioni $51,4 $51,4 $51,4 50,5% 53,5% 54,5% Obbligazioni $41,2 $41,2 $41,2 40,5% 42,9% 43,6% Oro $9,1 $3,4 $1,8 9,0% 3,5% 1,9% Totale $101,7 $96,0 $94,4 100,0% 100,0% 100,0% Tonnellate di oro necessarie Percentuale dell oro esistente 100% 37% 20% Anni necessari a comprarlo Probabilità che accada Impossibile Non praticabile Poco probabile Fonte: World Gold Council (2012). Sono pochi gli investitori istituzionali (fondi pensioni, assicurazioni) che hanno oggi un allocazione del 2% in oro. Se decidessero di muovere verso questa allocazione dovrebbero acquistare circa il 20% di tutto l oro esistente al mondo in questo momento. Data la relativa illiquidità del mercato (certificata dagli accordi tra molte banche centrali), acquistando circa 400 tonnellate all anno ci vorrebbero più di 80 anni per raggiungere questo 2% del portafoglio. La teoria che l oro è sottopesato è probabilmente stato uno dei fattori che hanno determinato la crescita del suo prezzo negli ultimi anni, soprattutto se, data l elasticità positiva della domanda, agisce come un segnale per i compratori di tipo momentum. Questi investitori sono stati supportati anche dalle azioni di molte banche centrali nei mercati emergenti, in cerca spesso di una diversificazione dai titoli di stato americani: dopo anni in cui hanno ceduto le proprie riserve auree, nel 2010 le banche centrali sono infatti tornate ad essere acquirenti nette di oro, un trend che si è ulteriormente rafforzato nel 2011 quando hanno acquistato complessivamente circa 456 tonnellate (anche se il totale dell oro posseduto dalle banche centrali mondiali è ancora inferiore del 6% rispetto a 10 anni fa). 13

14 Conclusioni Argomenti ed opinioni portati a favore dell oro: È ormai accettato come una forma di investimento: molti consulenti suggeriscono di includere una pur minima allocazione nei portafogli dei clienti Sotto molti aspetti è l investimento ideale È accettato in tutto il mondo ed è sempre stato così È efficace nel mantenere il suo valore nel tempo, soprattutto in periodi difficili ed incerti Offre copertura dal rischio d inflazione, perché aumenta tipicamente con il livello generale dei prezzi Esiste senza la necessità dell intervento umano, come ad esempio l attività dei governi o delle banche centrali L offerta di oro è finita e limitata: non può essere creato dal nulla e non è soggetto a deprezzamento come le valute cartacee quando le banche centrali decidono di stamparne di più È un bene fisico che può essere toccato, immagazzinato e custodito: altri investimenti esistono solo come numeri sullo schermo di un computer Argomenti e fatti contro l oro: Il suo reale utilizzo è limitato a gioielli ed elettronica, solo una parte marginale del suo valore viene dalla sua effettiva utilità L ammontare impiegato ogni anno per questi usi è ridotto rispetto alla quantità esistente, e quindi non aiuta a determinare il prezzo delle riserve auree mondiali C è poco di intrinseco nell oro che lo rende capace di mantenere il proprio valore ed offrire una copertura contro inflazione (ed allo stesso modo contro la svalutazione delle valute cartacee) L oro adempie a questi scopi soprattutto perché le persone gli attribuiscono la capacità di farlo Non ha altro valore che quello che le persone gli danno, cioè quello che il prossimo acquirente è disposto a pagare Nonostante la sua fisicità, l oro rimane un investimento finanziario A differenza di obbligazioni, azioni ed immobili, non produce flussi di cassa e pertanto non ha un suo valore intrinseco 14

15 Disclaimer Questo documento è stato preparato da Matteo Lombardo (di seguito l autore) usando fonti ritenute affidabili, accurate ed in buona fede. Le informazioni presentate (inclusi dati di mercato, analisi statistiche ed opinioni di terze parti) sono state redatte con la massima perizia, diligenza e cura possibili in ragione dello stato dell arte delle conoscenze e delle tecnologie. L autore non assume alcuna responsabilità in merito all accuratezza, esattezza, completezza, veridicità ed attualità dei dati e delle informazioni presentate. In nessun caso l autore e le persone che hanno lavorato o collaborato alla preparazione del presente documento, potranno mai e in nessuna forma essere ritenuti responsabili delle conseguenze, dovute anche ad imprecisioni e/o errori, derivanti dall uso che l utilizzatore, in totale indipendenza ed autonomia, potrà fare dei dati ottenuti mediante la lettura del materiale. Questo documento e le opinioni in esso contenute sono pubblicate a scopo puramente informativo; non intendono costituire in alcun modo un suggerimento o una sollecitazione del pubblico risparmio; non intendono promuovere alcuna forma d investimento o speculazione; non rappresentano né un invito, né un offerta in senso giuridico, né una promessa al pubblico, né una raccomandazione riguardante l acquisto, la sottoscrizione o la vendita di strumenti finanziari. L autore non garantisce che le strategie d investimento o le raccomandazioni contenute nel presente documento e rese disponibili agli utenti rispecchino le loro esigenze e loro necessità o siano adatte ed appropriate per le circostanze individuali del fruitore, né che queste costituiscano una raccomandazione personalizzata. Questo documento non deve essere considerato una rappresentazione completa ed esaustiva degli strumenti, società od emittenti in esso menzionati, delle loro condizioni finanziarie e delle loro prospettive future. I responsabili, in tutto od in parte, per i contenuti di questo report certificano che tutte le opinione espresse riflettono accuratamente le loro convinzioni circa gli strumenti o gli emittenti, secondo valutazioni di analisi fondamentale degli stessi. Le informazioni ed ogni altro parere resi nel presente documento sono riferiti alla data di redazione del medesimo. Ogni opinione espressa è passibile di modifiche senza preavviso, e l autore non si assume alcun impegno circa l aggiornamento o la modifica di tali dati e informazioni o di qualsiasi raccomandazione in esso contenuta. Questo documento contiene delle proiezioni future che presentano un possibile risultato sulla base delle ipotesi discusse. Ogni stima, proiezione o valutazione proposta rappresenta solo uno dei possibili risultati e rispecchia le opinioni indipendenti dell autore/i. Ogni analisi che presenta una molteplicità di possibili risultati che dipendono da cambiamenti nelle variabili analizzate, non è esaustiva, non intende suggerire che un risultato è più probabile di altri e può essere stata ottenuta usando modelli proprietari, dati storici ed interpretazioni soggettive. Tutte le stime, proiezioni e valutazioni sono soggette a rischi, incertezze ed ipotesi che non sono state verificate e gli attuali risultati futuri potrebbero differire anche sostanzialmente. Si ricorda che non esiste metodologia di analisi perfetta, o valutazione di titoli o strumenti finanziari indubitabile. Ogni investimento comporta dei rischi e gli investitori devono esercitare prudenza nelle loro decisioni. Operazioni del tipo di quelle presentate in questo documento contengono rischi e hanno caratteristiche di complessità. Investire in strumenti finanziari (inclusi azioni, obbligazioni e/o strumenti derivati) comporta rischi relativi al paese e al settore dell emittente, e rischi specifici a tale emittente. Il valore e/o i rendimenti generati dagli strumenti finanziari descritti in questo documento possono essere negativamente influenzati da cambiamenti nella situazione macroeconomia (ad esempio variazioni dei tassi d interesse, aumenti inaspettati dell inflazione, problemi fiscali o di finanziamento, svalutazione dei tassi di cambio o altri fattori), così come dalla stabilità dei mercati finanziari, al punto che un investitore potrebbe ricevere meno di quello che ha investito. Si ricorda che i mercati finanziari possono salire, scendere o assumere andamenti laterali anche per lunghi periodi. Operazioni che includono strumenti derivati o leva finanziaria possono creare rischi ed esposizioni aggiuntive. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri. Il trattamento fiscale e l ammontare della tassazione, sia a livello dell emittente, dello strumento finanziario che personale, possono essere soggetti a modifiche in futuro e possono dipendere dalla situazione individuale di ciascun investitore. Data la natura dei contenuti presenti nel documento, si raccomanda di non utilizzarli per fini operativi, ma soltanto a titolo informativo e per approfondimento tecnico. Chiunque utilizzasse le informazioni, i dati e le opinioni presenti in questo documento per finalità diverse da quelle conoscitive, lo fa esclusivamente a suo rischio e pericolo. Prima di effettuare qualsiasi investimento, è consigliato considerare l adeguatezza dell operazione alle circostanze specifiche e riesaminare indipendentemente (con un consulente se necessario) gli specifici rischi finanziari, nonché le conseguenze legali e/o fiscali dell operazione. Questo documento è stato fornito al lettore per sua personale informazione; non può essere distribuito alla stampa o a qualsiasi altro media, né può essere riprodotto, rielaborato o ridistribuito (in tutto o in parte) via mail, fax, trasmissione elettronica, via computer o altro mezzo a qualsiasi altra persona senza il permesso scritto dell autore. Procedendo alla lettura di questo documento, si accettano automaticamente le limitazioni e le avvertenze precedentemente riportate. L autore ed i suoi collaboratori potrebbero effettuare operazioni riguardanti gli strumenti, società ed emittenti citate in questo documento prima e dopo la sua diffusione a clienti e lettori; possono inoltre avere al momento, e potrebbero avere in futuro, direttamente o indirettamente, una posizione negli strumenti finanziari discussi e potrebbero acquistare, sottoscrivere o vendere questi strumenti in qualsiasi momento. L autore non ha in essere o ricerca alcun rapporto di lavoro, diretto o indiretto, con le società od emittenti menzionati nel documento, né riceve da questi alcuna remunerazione, di qualsiasi genere. Matteo Lombardo, CFA - Via Traversa Pistoiese Prato - Tel: (+39)

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