4 Unità didattica: Le relazioni giuridiche. Il rapporto giuridico e le persone fisiche

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1 4 Unità didattica: Le relazioni giuridiche Il rapporto giuridico e le persone fisiche Non tutte le relazioni tra gli individui sono prese in considerazione dal diritto. Quelle degne di rilievo, per l interesse dei singoli e della collettività, prendono il nome di rapporti giuridici. Il rapporto giuridico è una qualsiasi relazione tra due o più soggetti (parti) prevista e regolata dal diritto. In ogni rapporto giuridico si individuano i seguenti elementi: 1. i soggetti; 2. il contenuto; 3. l oggetto. I soggetti del rapporto giuridico, definiti soggetti di diritto, sono i destinatari delle norme giuridiche. Il contenuto del rapporto giuridico è rappresentato dalle situazioni giuridiche, cioè dai diritti e dagli obblighi o doveri che, in seguito al rapporto giuridico, ricadono sui soggetti. L oggetto del rapporto giuridico possono essere i beni o le prestazioni. I soggetti del rapporto giuridico: Le persone fisiche Ogni individuo è titolare di diritti e obblighi giuridici, cioè possiede la capacità giuridica. Tale qualità è riconosciuta a tutti sin dalla nascita e cessa con la morte. Presupposto per essere titolari di diritti e obblighi, possedere cioè capacità giuridica, è la personalità giuridica. L età, la salute, una condanna penale possono limitare la sfera giuridica di una persona ma non possono incidere sulla sua personalità. Tutti, per il fatto di essere nati vivi, siamo dotati di una personalità giuridica che non può essere intaccata; ciò non implica però che tutti abbiano la stessa capacità giuridica, infatti mentre alcuni diritti spettano a tutti (es. diritto al nome) per altri (diritti) la titolarità è riconosciuta solo ad alcuni (es. diritto di proprietà). La capacità giuridica è l idoneità di una persona ad essere titolare di diritti e obblighi giuridici. Per poter esercitare personalmente i propri diritti, essere cioè in grado di esercitare un attività giuridica, è necessario avere la capacità di agire. La capacità di agire è l idoneità di un soggetto a compiere personalmente un attività giuridica. Per essere dotati di capacità di agire è necessario avere: 1. capacità giuridica, 2. capacità di intendere e volere, 3. età. 11

2 La capacità giuridica è presente in ciascuna persona nata viva; la capacità di intendere e volere è legata alla maturità psico-fisica degli individui. Il nostro ordinamento giuridico presume che tale maturità sia conseguita al compimento della maggiore età cioè dei diciotto anni. In presenza di tutti e tre i presupposti una persona è pienamente capace di agire. Se uno di tali presupposti manca o viene meno, la capacità di agire non si acquista, si perde del tutto o può essere limitata. I soggetti del rapporto giuridico: Le persone incapaci Gli incapaci assoluti non possono compiere alcun atto giuridico valido; per loro può agire un tutore che li rappresenta. Sono incapaci assoluti: 1. i minori, 2. l interdetto giudiziale, 3. l interdetto legale. Il minore è colui che non ha compiuto i diciotto anni e a causa di ciò è assolutamente incapace di agire. I genitori, ed in mancanza un tutore, agiscono per il minore e curano i propri interessi. L interdetto giudiziale è una persona maggiore di età che si trova in uno stato di infermità mentale abituale a causa del quale non è in grado di tutelare i propri interessi morali e materiali. Per garantirgli protezione, il giudice, su istanza di altri soggetti interessati (es. familiari), lo dichiara incapace con una sentenza di interdizione e nomina un tutore. L interdetto legale è la persona che, avendo commesso un reato per il quale è stato condannato ad una pena superiore a cinque anni, subisce, come pena accessoria, l interdizione. L interdetto legale non può compiere atti di natura patrimoniale (vendere o acquistare beni immobili) mentre può compiere atti di natura personale (es. contrarre matrimonio, fare testamento ecc.). Gli incapaci relativi sono tutti quei soggetti parzialmente incapaci ed in quanto tali possono compiere solo atti di ordinaria amministrazione (atti volti alla sola conservazione del proprio patrimonio e del reddito prodotto dai medesimi beni) non anche atti di straordinaria amministrazione (atti volti a modificare la consistenza qualitativa e quantitativa del proprio patrimonio). Per il compimento degli atti di straordinaria amministrazione dovranno farsi assistere da un curatore. Sono incapaci relativi: 1. il minore emancipato; 2. l inabilitato. Il minore emancipato è una persona che ha compiuto sedici anni ed ha dovuto contrarre matrimonio, previa specifica autorizzazione del Tribunale dei minori. In seguito al matrimonio il minore acquista una capacità di agire parziale. L inabilitato è una persona affetta da una infermità tale che ne limita le sue facoltà decisionali e la possibilità di tutelare i suoi interessi (es.:sordomuto e cieco dalla nascita che non hanno avuto una educazione adeguata). E inabilitato anche colui che temporaneamente, ma frequentemente, non si trova nella pienezza delle sue facoltà mentali (es.: tossicodipendente, alcolista) ed espone se stesso e la propria famiglia a gravi conseguenze di carattere economico. 12

3 I soggetti del rapporto giuridico: Le organizzazioni collettive Accanto alle persone fisiche, nella società operano anche le organizzazioni collettive chiamate enti. Lo Stato è quello più importante ma ne esistono tante altre (associazioni, società commerciali, partiti politici, sindacati, ecc) ciascuna delle quali persegue proprie finalità. Le organizzazioni si distinguono con riferimento ai propri fini, alla loro natura ed al loro riconoscimento. In relazione alla natura ed al fine perseguito le organizzazioni si distinguono in pubbliche e private. Quelle pubbliche (es.: Stato, Regione, Provincia, Comune, Inps, ecc) perseguono fini utili all intera collettività (fini di interesse pubblico) e sono regolate da norme di diritto pubblico. Quelle private (es.: Legambiente, Fiat Spa, Pirelli Spa, ecc) perseguono fini di interesse privato e sono disciplinate da regole di diritto privato. Le organizzazione riconosciute sono quelle organizzazioni che, in virtù del riconoscimento ricevuto dall ordinamento giuridico, diventano delle persone, cioè soggetti autonomi titolari di diritti ed obblighi come le persone fisiche. Assumono la denominazione di persone giuridiche in quanto non dotate di alcuna natura fisica (persone astratte). Hanno un proprio patrimonio separato e distinto da quello dei singoli associati, infatti per i debiti dell associazione riconosciuta risponde la stessa associazione e non le persone fisiche che ne fanno parte e/o che hanno agito in nome e per conto dell associazione riconosciuta (principio dell autonomia patrimoniale perfetta). Le organizzazioni non riconosciute, dette anche enti di fatto, sono tali perché non interessati ad ottenere il riconoscimento di persona o perché non in possesso dei prescritti requisiti. Il proprio patrimonio si confonde con quello degli associati, ed per questo che la loro autonomia patrimoniale è imperfetta, infatti per i debiti dell associazione non riconosciuta, in caso di insufficienza del proprio fondo patrimoniale, rispondono anche le persone che hanno agito in nome e per conto dell ente (principio dell autonomia patrimoniale imperfetta). I soggetti del rapporto giuridico: Le persone giuridiche e gli enti di fatto Le persone giuridiche, oltre ad avere una propria autonomia patrimoniale, hanno anche una propria capacità di agire. In quanto soggetti astratti, però, esse agiscono per mezzo di organi (es.: presidente, amministratori, assemblea degli associati ecc.) rappresentati da persone fisiche i quali compiono atti necessari ad esprimere la volontà dell ente e per perseguire lo scopo che queste si prefiggono(agiscono in nome e per conto dell ente). Sono persone giuridiche: 1. le associazioni riconosciute, 2. le società di capitali, 3. le fondazioni, 4. gli enti pubblici. Le associazioni riconosciute perseguono fini diversi (culturali, sportivi, ambientali ecc) ma mai di carattere economico.al loro interno prevale, comunque, l elemento personale rispetto a quello patrimoniale. 13

4 Le società di capitali sono organizzazioni di persone e di beni costituite per lo svolgimento di un attività economica con la finalità di ripartire i risultati economici conseguiti (se positivi = utili; se negativi = perdite). Sono società di capitali le società per azioni (S.p.a.); società a responsabilità limitata (S.r.l.); società in accomandita per azioni (S.a.p.a.). Le fondazioni sono organizzazioni di beni e di persone ed hanno origine dalla volontà di un soggetto (fondatore) di destinare un determinato patrimonio al perseguimento di un fine di utilità sociale. Al loro interno prevale l elemento patrimoniale rispetto a quello personale. Gli enti pubblici sono organizzazioni di persone e di beni destinati a perseguire fini di interesse collettivo (interessi utili a grandi masse di soggetti). Esse si distinguono in enti pubblici territoriali (Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni) e non territoriali (es.: Inps, Inail, Camere di Commercio ecc.) Le organizzazioni non riconosciute, dette anche enti di fatto sono: 1. le associazioni non riconosciute; 2. le società di persone; 3. i comitati. Le associazioni non riconosciute, pur essendo enti che non hanno richiesto o non hanno ottenuto il riconoscimento di persone giuridiche, hanno una propria capacità di agire ed operano in ambiti diversi perseguendo scopi di carattere sociale (mai scopi di carattere economico). Le società di persone sono associazioni non riconosciute che svolgono un attività di carattere economica. Sono esempi di società di persone la società semplice (S.S.), la società in nome collettivo (S.n.c.), la società in accomandita semplice (S.a.s.). I comitati sono raggruppamenti di persone che si propongono di raccogliere fondi per fini altruistici (beneficenza, restauro beni culturali, ecc). Il contenuto del rapporto giuridico: Le situazioni giuridiche soggettive Le situazioni giuridiche, che rappresentano il contenuto del rapporto giuridico, possono essere attive ( di vantaggio ) o passive (di svantaggio). Sono situazioni attive quelle che consentono ad un soggetto di tenere un determinato comportamento nel proprio interesse; ciò si concretizza in un potere che, in genere, corrisponde a un diritto soggettivo. Il diritto soggettivo si traduce, quindi, nel potere di agire per salvaguardare il proprio interesse. Sono situazioni passive quelle che impongono ad un soggetto di assumere o subire un certo comportamento nell interesse di un altro soggetto. Tale situazione si traduce in una soggezione che comporta un dovere o un obbligo. I diritti soggettivi si classificano in vari modi. Secondo la natura possono essere pubblici e privati. Sono pubblici i diritti che il privato può vantare nei confronti dello Stato o di un altro ente pubblico (es.: diritti di libertà; diritti civili, politici, economici, etico-sociali riconosciuti dalla Costituzione). 14

5 I diritti soggettivi privati sono quelli che possono essere esercitati dal titolare nei confronti di altri soggetti privati. Sono diritti soggettivi privati i diritti personali (diritto al nome, all integrità fisica ecc,), i diritti di famiglia, diritti di credito, diritto di proprietà, ecc. I diritti soggettivi privati, secondo il loro contenuto, possono essere patrimoniali e non patrimoniali. Sono patrimoniali quelli che riguardano la sfera patrimoniale e sono: 1. i diritti reali (dal latino res, cosa ): sono quelli che attribuiscono al titolare un potere diretto e immediato su una cosa (es.: diritto di proprietà); 2. i diritti di credito o di obbligazione sono quelli che attribuiscono ad un soggetto (soggetto attivo) il potere di far valere la sua pretesa nei confronti di un altro soggetto (soggetto passivo) che ha l obbligo di eseguire. Sono non patrimoniali i diritti che riguardano la sfera morale della persona e sono: 1. i diritti personali: riguardano la persona in quanto individuo e costituiscono il fondamento della personalità; 2. i diritti di famiglia: riguardano la persona in quanto membro della comunità familiare. I diritti soggetti privati possono essere assoluti o relativi, trasmissibili o intrasmissibili. Quelli assoluti possono essere fatti valere nei confronti di tutti (diritto di proprietà); quelli relativi solo nei confronti di uno o più soggetti (diritto di credito). Trasmissibili (o disponibili) i diritti che possono essere trasferiti dal titolare ad un altra persona (diritto di proprietà, diritto di credito); intrasmissibili ( o indisponibili) quelli che sono strettamente legati al titolare e si estinguono con la sua morte (diritti personali e di famiglia). Ad ogni diritto soggettivo assoluto corrisponde, come situazione passiva, un dovere cioè un comportamento che tutti sono tenuti ad osservare.ad ogni diritto soggettivo relativo corrisponde, come situazione passiva, un obbligo cioè un comportamento che un determinato soggetto deve tenere nei confronti del titolare di un diritto soggettivo relativo. L oggetto del rapporto giuridico: I beni e le prestazioni In senso economico un bene è tutto ciò che soddisfa un bisogno. In senso giuridico, invece, i beni sono tutte le cose utili o utilizzabili di cui l uomo può appropriarsi. I beni possono distinguersi in varie categorie; in relazione alla loro natura si distinguono in : beni immobili (tutto ciò che, naturalmente o artificialmente, è incorporato al suolo come gli alberi, gli edifici ecc.); beni mobili (tutti i beni che non sono immobili), mobili registrati (beni riportati o trascritti in registri pubblici). I beni immobili e i beni mobili registrati si trasferiscono con atto scritto, quelli mobili si trasferiscono mediante accordo verbale. In relazione ai soggetti ai quali appartengono, i beni si distinguono in: pubblici ( a loro volta beni demaniali o fuori commercio e patrimoniali) privati. Sono pubblici i beni appartenenti a soggetti pubblici. Sono privati i beni appartenenti a soggetti privati. 15

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