Comunicazione per il management d impresa. A.A Prof.ssa V. Martino. Workplace design. Spazi di lavoro e di comunicazione

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1 Comunicazione per il management d impresa A.A Prof.ssa V. Martino Workplace design. Spazi di lavoro e di comunicazione

2 1. Sedi aziendali Pagina 2

3 L evoluzione dell ambiente di lavoro Il design degli ambienti di lavoro (esterni ed interni) come forma di comunicazione è un tema a lungo trascurato da parte di professionisti e studiosi. La crescente attenzione al fattore umano e agli aspetti motivazionali hanno contribuito a rendere marginale l interesse per le strutture fisiche in ambito organizzativo. Attuale riscoperta del ruolo dell architettura degli spazi lavorativi in termini di corporate identity e di engagement dei pubblici. Pagina 3

4 L edificio: da contenitore a totem Simbolo unificante per tutte le persone che si trovano a lavorare ed interagire con l organizzazione, la struttura fisica diventa: espressione identitaria cui è assegnato il compito di materializzare i valori aziendali, offrendo una rappresentazione tangibile del brand; piattaforma relazionale e universo narrativo per interpretare le dinamiche organizzative che si istaurano al suo interno. Pagina 4

5 Spazio dei luoghi Spazio dei flussi Architettura industriale: percorsi emergenti Hub Fabbrica vaporizzata Fabbrica teatro Officina creativa Produzione materiale Produzione immateriale Fonte: Qualizza 2015 Pagina 5

6 «Officine creative»: fabbriche dell ingegno Open space suggestivi e caratterizzati da grandi aree d interazione dedicate alla comunicazione interpersonale. Da luoghi di produzione a luoghi di incontro tra generatori di idee: free lance, collaboratori esterni, consulenti, stagisti e esperti occasionali. Al centro dei processi produttivi non ci sono beni materiali, ma idee, simboli, schemi concettuali, modelli etc. Pagina 6

7 «Hub»: design della convergenza L enfasi è sul valore della polifunzionalità e della convergenza dei luoghi di lavoro. La fabbrica diventa quindi hub (punto di snodo/ponte/rete) nel flusso globale degli scambi di beni materiali (i prodotti) e immateriali (informazioni, valori, comportamenti etc.). L Hub è dunque al tempo stesso ufficio, fabbrica, design center, showroom, spazio espositivo, centro formativo, outlet ed altro ancora Pagina 7

8 «Fabbrica vaporizzata»: ridefinizione degli spazi produttivi Conversione degli spazi produttivi in involucri, esteriormente contrassegnati dalla retorica dell edificio industriale, ma destinati al suo interno ad ospitare molteplici attività, soprattutto espositive, culturali, sociali, d intrattenimento etc.). È il risultato della tendenza a delocalizzazione degli impianti produttivi, sfruttando la struttura esteriore dello stabilimento industriale per progettare un centro direzionale e laboratorio di idee e progetti per l azienda stessa e per il territorio. Pagina 8

9 BMW (Lispia) «Fabbrica teatro»: dalla fabbrica al media building Un dispositivo spettacolare, una sorta di teatro, che incorpora al proprio interno le dinamiche tipiche dei grandi parchi a tema. Punta su: totalità e trasparenza della struttura; non linearità degli spazi; rappresentazione a metà strada fra reale e virtuale. Pagina 9

10 2. Spazi di lavoro Pagina 10

11 L ufficio: una definizione «relazionale» Un luogo in cui individui o gruppi si aggregano per trattare informazioni, predisporre piani e prendere decisioni allo scopo di comunicare e collaborare per raggiungere gli obiettivi che l organizzazione si è data. Alveare Cella Tana Club Fonte: Duffy 1997; Davenport 2005; Quaglizza Pagina 11

12 Alveare Processi routinari e poco spazio alla creatività. Istruzioni di lavoro precise e standardizzate. Basso livello di autonomia e scarsa interazione fra colleghi. [data entry; telemarketing; call center; etc. ] Cella Ufficio «cellulare/studiolo» per lavori intellettuali. Elevato profilo professionale e alta capacità di astrazione. Forte autonomia e indipendenza ma basso livello di interazione fra colleghi. Spazi pensati per garantire discrezione, silenzio, concentrazione. [avvocati; professori; dirigenti; etc.] Tana Processi di team working con alti livelli di interazione e interattività. Basso livello di autonomia nei processi decisionali e produttivi. Postazioni individuali e personalizzate ma all interno di spazi aperti con la possibilità di usufruire di dispositivi comuni. [studi di design; radio-tv; agenzie assicurative; etc.] Club Processi basati sullo sviluppo di: collaborazione, creatività, ingegno. Forte autonomia e discrezionalità del lavoratore in termini di tempi e spazi di lavoro. Open space privi di postazioni fisse ma soluzioni flessibili e nomadiche. [agenzie creative; media companies; agenzie pubblicitarie; etc.] Fonte: Duffy 1997 e successivi adattamenti in Musso Pagina 12

13 Da luogo fisico a virtuale? sviluppo tecnologico; aumento della mobilità; minore radicamento delle persone in ufficio; lavoro a distanza; delocalizzazione di uffici e siti produttivi; uffici temporanei. «Rischio di uno svuotamento simbolico dell ufficio di lavoro con il conseguente elemento di rischio per la cultura d impresa, rappresentata da e nel luogo di lavoro». Fonte: Guidi Pagina 13

14 L ufficio di lavoro: percorsi emergenti L ufficio come spazio simbolico: uno spazio di incontro e relazione, in cui creare sintonia fra persone che condividono un progetto. Fra gli spazi aziendali vanno dunque progettati appositivi ambiti per l elaborazione della cultura d impresa, tenendo conto di: Riscoperta dei sensi ed esperienzialità Potere performativo degli oggetti Dall home-office all office-home Logiche di labourtainment Il passaggio alla reality factory e la spettacolarizzazione del lavoro Pagina 14