Forum nazionale CREA sulle Foreste nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale
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1 Forum nazionale CREA sulle Foreste nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale A cura dell Ufficio Stampa 1
2 CREA: UNA NUOVA POLITICA PER LE FORESTE Alle foreste oggi si chiede sempre più di non limitarsi ad essere semplicemente una risorsa economica, ma molto di più, costituendo un patrimonio ambientale e paesaggistico, legato a valori storici, culturali, ricreativi e turistici. Un bene comune in grado, cioè, di fornire servizi eterogenei che possono essere conciliati fra loro grazie all intervento attivo dell uomo. Proprio per questo, la tutela e la valorizzazione della risorsa forestale passano per una loro corretta e attiva gestione, che garantisca la sicurezza e il presidio del territorio, la salvaguardia del paesaggio e della biodiversità e il rilancio dei processi di sviluppo socioeconomico locale e del sistema paese. In quest ottica, diventa imprescindibile l elaborazione di politiche forestali, in grado di armonizzare gli interessi produttivi, le esigenze sociali e le necessità ambientali di tutela del territorio. Di questo si è parlato oggi in occasione del Forum Nazionale delle Foreste, organizzato dal Centro politiche e bioeconomia del CREA, nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale Il Forum ha rappresentato un momento di confronto e partecipazione fra i principali soggetti nazionali e regionali coinvolti a vario titolo nel settore. L incontro è nato con l intento di definire in modo partecipato e condiviso, principi e indirizzi utili in ambito politico, normativo e operativo, necessari alla costruzione di un nuovo quadro politico e legislativo nazionale. È stato, quindi, un importante momento di riflessione per contribuire all aggiornamento della Strategia Forestale Nazionale e alla redazione della nuova normativa nazionale in materia forestale. In tal senso, il coordinamento operativo tra le istituzioni nazionali del Ministero delle politiche agricole, del Ministero dell ambiente e del Ministero dei beni culturali con le regioni costituisce il primo passo per garantire la gestione e tutela attiva del territorio e la valorizzazione ambientale, economica e sociale del patrimonio forestale nazionale. Il Forum infatti, ha spiegato Raoul Romano, referente CREA per la segreteria organizzativa del FORUM, rappresenta il primo step di un percorso che troverà completamento con la redazione di un Libro Bianco per il futuro delle Foreste italiane in cui saranno raccolte e rielaborate le proposte emerse dal Forum. «La prospettiva della ricerca forestale oggi ha affermato Piermaria Corona, direttore del Centro Foreste e Legno del CREA, che ha presieduto il Tavolo 4 sulle Produzioni Legnose è di cogliere le sfide delle tecnologie emergenti, dalla genomica alle biotecnologie alle tecnologie spaziali e a quelle informatiche. In Italia siamo, peraltro, all avanguardia con la ricerca in questo settore, tanto da essere il tredicesimo e decimo Paese al mondo, rispettivamente, per numero di lavori e citazioni bibliografiche sull argomento. Il tutto in un ottica multifunzionale che interpreti il bosco come un sistema biologico complesso, dove la gestione delle foreste cerca di conciliare la protezione dell ambiente (prevenzione del dissesto idrogeologico, conservazione della biodiversità, salvaguardia del paesaggio, contrasto e mitigazione dei cambiamenti climatici, ecc.) con lo sviluppo socioeconomico del territorio». 2
3 Forum foreste, 300mila kmq di opportunità sostenibili. Presto decreto ad hoc Il viceministro Olivero: uscire da concezione museale e tradurre filiera in economia sostenibile Trecentomila chilometri quadrati di opportunità sostenibili, ma serve sinergia. Per questo serve un lavoro di insieme per rendere uniche le nostre foreste. Questo il leitmotiv del Forum nazionale delle foreste, oggi a Roma, nel corso del quale si fa il punto sullo stato di salute dei nostri boschi del territorio nazionale. E importante che ci sia un approccio di gestione attiva del sistema forestale, spiega il viceministro delle Politiche agricole Andrea Olivero. Che parla dell importanza delle sinergie in tutto l ambito forestale: Il compito delle istituzioni è di rilanciare una nuova gestione del patrimonio forestale. Per questo, prosegue: bisogna concentrarsi sulle aree interne per una PAC efficace che ci renda unici. E insiste: E importante che il mondo agricolo e quello forestale lavorino in sinergia C è bisogno di un salto di qualità nel settore in quanto abbiamo oggi la necessità di fare in modo che tutti i soggetti interessati possano contribuire a un grande progetto di rilancio, spiega ad AGRICOLAE il viceministro delle Politiche agricole Andrea Olivero. Prima di tutto la sfida della delega per dare al settore forestale un adeguamento legislativo con quelli che sono i temp,i ma anche maggiori controlli, spiega. Poi la filiera legno: ha lavorato con noi benissimo per inserire delle proposte da inserire nel decreto in working in progress ndr per una nuova gestione della foresta. L obiettivo precisa ancora il viceministro è quello di uscire da un visione museale della foresta che ha portato spesso in passato all abbandono per avere invece un approccio attivo e fattivo di nuova gestione che abbia risvolti economici, sociali e ambientali. Questo forum è importante conclude perché costituisce un dialogo per avere tutte le proposte necessarie per poter redigere il decreto ma anche per dare un maggiore slancio a un impegno rinnovato da tempo dal nostro ministero in questo comparto. 3
4 Le foreste sono una straordinaria e imprescindibile ricchezza per lo sviluppo economico del nostro paese secondo il presidente della Commissione Agricoltura del Senato Roberto Formigoni. Anche Enrico Borghi, membro della commissione Agricoltura della Camera in quota Pd tra i promotori da sempre della tutela delle aree montane parla di un paese che ha urgenza di girare le spalle alle città e guardare all Italia vera. Il territorio è importante in una logica sistemica di una politica nazionale che guarda alla bellezza del nostro Paese. Sviluppo socioeconomico locale, lotta al cambiamento climatico, sostenibilità energetica e conservazione della biodiversità. Sono queste le funzioni riconosciute ormai da tempo alle risorse forestali e al relativo settore produttivo soprattutto in ambito della politica europea di Sviluppo rurale Lo Sviluppo rurale rappresenta oggi il principale strumento, regionale e nazionale, per il perseguimento degli impegni internazionali sottoscritti dal Governo italiano in materia ambientale, climatica ed energetica, e della Strategia forestale comunitaria. Sono questi i temi affrontati nel corso del Forum Nazionale delle Foreste Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Forestale Italiano, organizzato dal CREA nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale. L Italia ospita un sistema forestale unico al mondo, che racchiude in una superficie di oltre 300mila chilometri quadrati un patrimonio inestimabile di diversità. 4
5 AMBIENTE: CREA, UNA NUOVA POLITICA PER LE FORESTE Alle foreste oggi si chiede sempre più di non limitarsi ad essere semplicemente una risorsa economica, ma molto di più, costituendo un patrimonio ambientale e paesaggistico, legato a valori storici, culturali, ricreativi e turistici. Un bene comune in grado, cioè, di fornire servizi eterogenei che possono essere conciliati fra loro grazie all'intervento attivo dell'uomo. Proprio per questo, la tutela e la valorizzazione della risorsa forestale passano per una loro corretta e attiva gestione, che garantisca la sicurezza e il presidio del territorio, la salvaguardia del paesaggio e della biodiversità e il rilancio dei processi di sviluppo socioeconomico locale e del sistema paese. In quest'ottica, diventa imprescindibile l'elaborazione di politiche forestali, in grado di armonizzare gli interessi produttivi, le esigenze sociali e le necessità ambientali di tutela del territorio. Di questo si è parlato oggi in occasione del Forum Nazionale delle Foreste, organizzato dal Centro politiche e bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale Il Forum ha rappresentato un momento di confronto e partecipazione fra i principali soggetti nazionali e regionali coinvolti a vario titolo nel settore. L'incontro è nato con l'intento di definire in modo partecipato e condiviso, principi e indirizzi utili in ambito politico, normativo e operativo, necessari alla costruzione di un nuovo quadro politico e legislativo nazionale. E' stato, quindi, un importante momento di riflessione per contribuire all'aggiornamento della Strategia Forestale Nazionale e alla redazione della nuova normativa nazionale in materia forestale. (SEGUE). 5
6 AMBIENTE: CREA, UNA NUOVA POLITICA PER LE FORESTE-2- In tal senso, il coordinamento operativo tra le istituzioni nazionali del ministero delle Politiche agricole, del ministero dell'ambiente e del ministero dei Beni culturali con le Regioni costituisce il primo passo per garantire la gestione e tutela attiva del territorio e la valorizzazione ambientale, economica e sociale del patrimonio forestale nazionale. Il Forum infatti, ha spiegato Raoul Romano, referente Crea per la segreteria organizzativa dell'evento, rappresenta il primo step di un percorso che troverà completamento con la redazione di un "Libro Bianco" per il futuro delle Foreste italiane in cui saranno raccolte e rielaborate le proposte emerse dal Forum. "La prospettiva della ricerca forestale oggi - ha affermato Piermaria Corona, direttore del Centro Foreste e Legno del CREA, che ha presieduto il Tavolo 4 sulle Produzioni Legnose - è di cogliere le sfide delle tecnologie emergenti, dalla genomica alle biotecnologie alle tecnologie spaziali e a quelle informatiche. In Italia siamo, peraltro, all'avanguardia con la ricerca in questo settore, tanto da essere il tredicesimo e decimo Paese al mondo, rispettivamente, per numero di lavori e citazioni bibliografiche sull'argomento. Il tutto in un'ottica multifunzionale che interpreti il bosco come un sistema biologico complesso, dove la gestione delle foreste cerca di conciliare la protezione dell'ambiente (prevenzione del dissesto idrogeologico, conservazione della biodiversità, salvaguardia del paesaggio, contrasto e mitigazione dei cambiamenti climatici, ecc.) con lo sviluppo socioeconomico del territorio". 6
7 AMBIENTE. CREA: UNA NUOVA POLITICA PER LE FORESTE Alle foreste oggi si chiede sempre più di non limitarsi ad essere semplicemente una risorsa economica, ma molto di più, costituendo un patrimonio ambientale e paesaggistico, legato a valori storici, culturali, ricreativi e turistici. Un bene comune in grado, cioè, di fornire servizi eterogenei che possono essere conciliati fra loro grazie all''intervento attivo dell''uomo. Proprio per questo, la tutela e la valorizzazione della risorsa forestale passano per una loro corretta e attiva gestione, che garantisca la sicurezza e il presidio del territorio, la salvaguardia del paesaggio e della biodiversità e il rilancio dei processi di sviluppo socioeconomico locale e del sistema paese. In quest''ottica, diventa imprescindibile l''elaborazione di politiche forestali, in grado di armonizzare gli interessi produttivi, le esigenze sociali e le necessità ambientali di tutela del territorio. Di questo si e'' parlato oggi in occasione del Forum Nazionale delle Foreste, organizzato dal Centro politiche e bioeconomia del Crea, nell''ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale Il Forum ha rappresentato un momento di confronto e partecipazione fra i principali soggetti nazionali e regionali coinvolti a vario titolo nel settore. L''incontro è nato con l''intento di definire in modo partecipato e condiviso, principi e indirizzi utili in ambito politico, normativo e operativo, necessari alla costruzione di un nuovo quadro politico e legislativo nazionale. È stato, quindi, un importante momento di riflessione per contribuire all''aggiornamento della Strategia Forestale Nazionale e alla redazione della nuova normativa nazionale in materia forestale. Così in un comunicato il Crea.(SEGUE) 7
8 AMBIENTE. CREA: UNA NUOVA POLITICA PER LE FORESTE -2- In tal senso, il coordinamento operativo tra le istituzioni nazionali del Ministero delle politiche agricole, del Ministero dell''ambiente e del Ministero dei beni culturali con le regioni costituisce il primo passo per garantire la gestione e tutela attiva del territorio e la valorizzazione ambientale, economica e sociale del patrimonio forestale nazionale. Il Forum infatti, ha spiegato Raoul Romano, referente Crea per la segreteria organizzativa del Forum, rappresenta il primo step di un percorso che troverà completamento con la redazione di un "Libro Bianco" per il futuro delle Foreste italiane in cui saranno raccolte e rielaborate le proposte emerse dal Forum. "La prospettiva della ricerca forestale oggi- ha affermato Piermaria Corona, direttore del Centro Foreste e Legno del Crea, che ha presieduto il Tavolo 4 sulle Produzioni Legnose- e'' di cogliere le sfide delle tecnologie emergenti, dalla genomica alle biotecnologie alle tecnologie spaziali e a quelle informatiche. In Italia siamo, peraltro, all''avanguardia con la ricerca in questo settore, tanto da essere il tredicesimo e decimo Paese al mondo, rispettivamente, per numero di lavori e citazioni bibliografiche sull''argomento. Il tutto in un''ottica multifunzionale che interpreti il bosco come un sistema biologico complesso, dove la gestione delle foreste cerca di conciliare la protezione dell''ambiente (prevenzione del dissesto idrogeologico, conservazione della biodiversità, salvaguardia del paesaggio, contrasto e mitigazione dei cambiamenti climatici, ecc.) con lo sviluppo socioeconomico del territorio". 8
9 CREA: UNA NUOVA POLITICA PER LE FORESTE Organizzato oggi il Forum Nazionale nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale Alle foreste oggi si chiede sempre più di non limitarsi ad essere semplicemente una risorsa economica, ma molto di più, costituendo un patrimonio ambientale e paesaggistico, legato a valori storici, culturali, ricreativi e turistici. Un bene comune in grado, cioè, di fornire servizi eterogenei che possono essere conciliati fra loro grazie all intervento attivo dell uomo. Proprio per questo, la tutela e la valorizzazione della risorsa forestale passano per una loro corretta e attiva gestione, che garantisca la sicurezza e il presidio del territorio, la salvaguardia del paesaggio e della biodiversità e il rilancio dei processi di sviluppo socioeconomico locale e del sistema paese. In quest ottica, diventa imprescindibile l elaborazione di politiche forestali, in grado di armonizzare gli interessi produttivi, le esigenze sociali e le necessità ambientali di tutela del territorio. Di questo si è parlato oggi in occasione del Forum Nazionale delle Foreste, organizzato dal Centro politiche e bioeconomia del CREA, nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale Il Forum ha rappresentato un momento di confronto e partecipazione fra i principali soggetti nazionali e regionali coinvolti a vario titolo nel settore. L incontro è nato con l intento di definire in modo partecipato e condiviso, principi e indirizzi utili in ambito politico, normativo e operativo, necessari alla costruzione di un nuovo quadro politico e legislativo nazionale. È stato, quindi, un importante momento di riflessione per contribuire all aggiornamento della Strategia Forestale Nazionale e alla redazione della nuova normativa nazionale in materia forestale. In tal senso, il coordinamento operativo tra le istituzioni nazionali del Ministero delle politiche agricole, del Ministero dell ambiente e del Ministero dei beni culturali con le regioni costituisce il primo passo per garantire la gestione e tutela attiva del territorio e la valorizzazione ambientale, economica e sociale del patrimonio forestale nazionale. Il Forum infatti, ha spiegato Raoul Romano, referente CREA per la segreteria organizzativa del FORUM, rappresenta il primo step di un percorso che troverà completamento con la redazione di un Libro Bianco per il futuro delle Foreste italiane in cui saranno raccolte e rielaborate le proposte emerse dal Forum. «La prospettiva della ricerca forestale oggi ha affermato Piermaria Corona, direttore del Centro Foreste e Legno del CREA, che ha presieduto il Tavolo 4 sulle Produzioni Legnose è di cogliere le sfide delle tecnologie emergenti, dalla genomica alle biotecnologie alle tecnologie spaziali e a quelle informatiche. In Italia siamo, peraltro, all avanguardia con la ricerca in questo settore, tanto da essere il tredicesimo e decimo Paese al mondo, rispettivamente, per numero di lavori e citazioni bibliografiche sull argomento. Il tutto in un ottica multifunzionale che interpreti il bosco come un sistema biologico complesso, dove la gestione delle foreste cerca di conciliare la protezione dell ambiente (prevenzione del dissesto idrogeologico, conservazione della biodiversità, salvaguardia del paesaggio, contrasto e mitigazione dei cambiamenti climatici, ecc.) con lo sviluppo socioeconomico del territorio». 9
10 Foreste, risorsa variegata a cui serve una nuova normativa L'incontro è stato occasione di riflessione per contribuire all'aggiornamento della Strategia Forestale Nazionale e alla redazione della nuova normativa nazionale in materia forestale. Alle foreste oggi si chiede sempre più di non limitarsi ad essere semplicemente una risorsa economica, ma molto di più, costituendo un patrimonio ambientale e paesaggistico, legato a valori storici, culturali, ricreativi e turistici. Per questo "diventa imprescindibile l'elaborazione di politiche forestali, in grado di armonizzare gli interessi produttivi, le esigenze sociali e le necessità ambientali di tutela del territorio". Di questo si è parlato oggi in occasione del Forum Nazionale delle Foreste, organizzato dal Centro politiche e bioeconomia del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria), nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale L'incontro è stato occasione di riflessione per contribuire all'aggiornamento della Strategia Forestale Nazionale e alla redazione della nuova normativa nazionale in materia forestale. In tal senso, il coordinamento operativo tra le istituzioni nazionali del Ministero delle politiche agricole, del Ministero dell'ambiente e del Ministero dei beni culturali con le regioni costituisce il primo passo per garantire la gestione e tutela attiva del territorio e la valorizzazione ambientale, economica e sociale del patrimonio forestale nazionale. 10
11 Forum nazionale delle foreste: tutela e valorizzazione del patrimonio forestale italiano Legambiente: «Uno sviluppo socioeconomico sostenibile delle comunità» Oggi al Forum nazionale delle foreste, promosso da Rete rurale nazionale , Psqf e ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, si è parlato di conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale e di come definire e condividere i principi su cui poter costruire il nuovo quadro politico e legislativo nazionale per una concreta tutela e valorizzazione del patrimonio forestale italiano.. Le foreste in Italia interessano un terzo del territorio nazionale e dei settori economici ad esse collegate; il settore forestale italiano coinvolge ad oggi circa imprese ed è il secondo settore dell industria manifatturiera nazionale. «Malgrado ciò dice Legambiente l Italia importa più dei due terzi del proprio fabbisogno di materia prima legnosa, rimanendo tra gli ultimi paesi d Europa per il tasso di utilizzazione annuo del proprio patrimonio (circa il 30% rispetto ad una media europea del 60%). Ma le foreste non rappresentano solo una risorsa economica. E fondamentale, infatti, il ruolo ambientale che esse svolgono: la difesa del suolo e la regimazione delle acque, la tutela della biodiversità e la conservazione attiva del paesaggio storico, quello legato alla loro funzione turistico e ricreativa, nonché il contrasto dell effetto serra, grazie all assorbimento annuale di circa 289 miliardi di tonnellate di anidride carbonica». Secondo la presidente nazionale di Legambiente, Rossella Muroni, «Per garantire un futuro ai nostri boschi occorre innanzitutto sviluppare una efficace politica nazionale di tutela e valorizzazione del patrimonio forestale che sia coordinata e di lungo termine, che rappresenti un chiaro indirizzo di riferimento per le politiche delle Regioni. Bisogna valorizzare una gestione forestale sostenibile, capace di rilanciare lo sviluppo socio-economico delle popolazioni locali, soprattutto delle aree interne del nostro Paese, interessate per l 80% da territori con copertura forestale. Occorre immaginare un vero e proprio progetto che valorizzi il patrimonio forestale pubblico, che interessa il 32,4% delle proprietà forestali complessive, con cui stimolare anche la partecipazione dei privati, così come emerso oggi da questo forum voluto dal vice ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero. Un progetto da inserire in un quadro di gestione multifunzionale in 11
12 grado di assicurare la tutela e la qualità delle risorse naturali legate al bosco (suolo, acqua, aria, paesaggio), garantendone il ruolo sociale, economico e ambientale, coinvolgendo le comunità locali in una strategia di sostenibilità per il lungo periodo». L impatto dei cambiamenti climatici sulle foreste italiane è stato argomento di uno dei tavoli della mattinata: secondo l Intergovernmental panel on climate change (Ipcc), infatti, questi determinano una riduzione dei tassi di crescita e della produttività, con cambiamenti nella composizione delle specie presenti e conseguente perdita locale di biodiversità. Queste alterazioni, che mettono a rischio il patrimonio forestale, sono state poi affrontate nel tavolo di lavoro incentrato sulla conservazione dell ambiente e della biodiversità. L aumento degli incendi boschivi, l influenza delle fitopatologie e la presenza di specie aliene ha comportato un notevole danno ambientale che si è concretizzato nella perdita di diversità biologica dei suoli e di gran parte dei servizi eco-sistemici forniti. 12
13 Forum foreste: 300mila kmq di opportunità sostenibili, presto il decreto Trecentomila chilometri quadrati di opportunità sostenibili, ma occorre sinergia, per questo serve un lavoro di insieme per "rendere uniche le nostre foreste" Trecentomila chilometri quadrati di opportunità sostenibili, ma occorre sinergia. Per questo serve un lavoro di insieme per rendere uniche le nostre foreste. Questo il tema principale del Forum nazionale delle foreste, oggi a Roma, nel corso del quale si fa il punto sullo stato di salute dei nostri boschi del territorio nazionale. E importante che ci sia un approccio di gestione attiva del sistema forestale, spiega il viceministro delle Politiche agricole Andrea Olivero che sottolinea l importanza delle sinergie in tutto l ambito forestale: Il compito delle istituzioni è di rilanciare una nuova gestione del patrimonio forestale. Per questo, prosegue: bisogna concentrarsi sulle aree interne per una PAC efficace che ci renda unici. E insiste: E importante che il mondo agricolo e quello forestale lavorino in sinergia. C è bisogno di un salto di qualità nel settore in quanto abbiamo oggi la necessità di fare in modo che tutti i soggetti interessati possano contribuire a un grande progetto di rilancio, spiega ad AGRICOLAE il viceministro delle Politiche agricole Andrea Olivero. Innanzitutto la sfida della delega per dare al settore forestale un adeguamento legislativo con quelli che sono i tempi, ma anche maggiori controlli, spiega. Poi la filiera legno: ha lavorato con noi benissimo per inserire delle proposte da inserire nel decreto per una nuova gestione della foresta. L obiettivo precisa ancora il viceministro è quello di uscire da un visione museale della foresta che ha portato spesso in passato all abbandono per avere invece un approccio attivo e fattivo di nuova gestione che abbia risvolti economici, sociali e ambientali. Questo forum è importante conclude perché costituisce un dialogo per avere tutte le proposte necessarie per poter redigere il decreto ma anche per dare un maggiore slancio a un impegno rinnovato da tempo dal nostro ministero in questo comparto. 13
14 Forum nazionale delle foreste Legambiente: Valorizzare il patrimonio forestale per uno sviluppo socioeconomico sostenibile delle comunità Le foreste in Italia interessano un terzo del territorio nazionale e dei settori economici ad esse collegate; il settore forestale italiano coinvolge ad oggi circa imprese ed è il secondo settore dell industria manifatturiera nazionale. Malgrado ciò, l Italia importa più dei due terzi del proprio fabbisogno di materia prima legnosa, rimanendo tra gli ultimi paesi d Europa per il tasso di utilizzazione annuo del proprio patrimonio (circa il 30% rispetto ad una media europea del 60%). Ma le foreste non rappresentano solo una risorsa economica. E fondamentale, infatti, il ruolo ambientale che esse svolgono: la difesa del suolo e la regimazione delle acque, la tutela della biodiversità e la conservazione attiva del paesaggio storico, quello legato alla loro funzione turistico e ricreativa, nonché il contrasto dell effetto serra, grazie all assorbimento annuale di circa 289 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Di conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale si è parlato oggi a Roma nell ambito del Forum nazionale delle foreste, promosso da Rete Rurale Nazionale , PSQF e Mipaaf. L impatto dei cambiamenti climatici sulle foreste italiane è stato argomento di uno dei tavoli della mattinata: secondo l Intergovernmental Panel on Climate Change(Ipcc), infatti, questi determinano una riduzione dei tassi di crescita e della produttività, con cambiamenti nella composizione delle specie presenti e conseguente perdita locale di biodiversità. Queste alterazioni, che mettono a rischio il patrimonio forestale, sono state poi affrontate nel tavolo di lavoro incentrato sulla conservazione dell ambiente e 14
15 della biodiversità. L aumento degli incendi boschivi, l influenza delle fitopatologie e la presenza di specie aliene ha comportato un notevole danno ambientale che si è concretizzato nella perdita di diversità biologica dei suoli e di gran parte dei servizi eco sistemici forniti. Per garantire un futuro ai nostri boschi ha dichiarato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni - occorre innanzitutto sviluppare una efficace politica nazionale di tutela e valorizzazione del patrimonio forestale che sia coordinata e di lungo termine, che rappresenti un chiaro indirizzo di riferimento per le politiche delle Regioni. Bisogna valorizzare una gestione forestale sostenibile, capace di rilanciare lo sviluppo socio-economico delle popolazioni locali, soprattutto delle aree interne del nostro Paese, interessate per l 80% da territori con copertura forestale. Occorre immaginare ha concluso Rossella Muroni - un vero e proprio progetto che valorizzi il patrimonio forestale pubblico, che interessa il 32,4% delle proprietà forestali complessive, con cui stimolare anche la partecipazione dei privati, così come emerso oggi da questo forum voluto dal Vice Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero. Un progetto da inserire in un quadro di gestione multifunzionale in grado di assicurare la tutela e la qualità delle risorse naturali legate al bosco (suolo, acqua, aria, paesaggio), garantendone il ruolo sociale, economico e ambientale, coinvolgendo le comunità locali in una strategia di sostenibilità per il lungo periodo. 15
16 Forum Nazionale delle Foreste, Crea: una nuova politica per le foreste Alle foreste oggi si chiede sempre più di non limitarsi ad essere semplicemente una risorsa economica, ma molto di più, costituendo un patrimonio ambientale e paesaggistico, legato a valori storici, culturali, ricreativi e turistici. Un bene comune in grado, cioè, di fornire servizi eterogenei che possono essere conciliati fra loro grazie all intervento attivo dell uomo. Proprio per questo, la tutela e la valorizzazione della risorsa forestale passano per una loro corretta e attiva gestione, che garantisca la sicurezza e il presidio del territorio, la salvaguardia del paesaggio e della biodiversità e il rilancio dei processi di sviluppo socioeconomico locale e del sistema paese. In quest ottica, diventa imprescindibile l elaborazione di politiche forestali, in grado di armonizzare gli interessi produttivi, le esigenze sociali e le necessità ambientali di tutela del territorio. Di questo si è parlato oggi in occasione del Forum Nazionale delle Foreste, organizzato dal Centro politiche e bioeconomia del CREA, nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale Il Forum ha rappresentato un momento di confronto e partecipazione fra i principali soggetti nazionali e regionali coinvolti a vario titolo nel settore. L incontro è nato con l intento di definire in modo partecipato e condiviso, principi e indirizzi utili in ambito politico, normativo e operativo, necessaria alla costruzione di un nuovo quadro politico e legislativo nazionale. È stato, quindi, un importante momento di riflessione per contribuire all aggiornamento della Strategia Forestale Nazionale e alla redazione della nuova normativa nazionale in materia forestale. In tal senso, il coordinamento operativo tra le istituzioni nazionali del Ministero delle politiche agricole, del Ministero dell ambiente e del Ministero dei beni culturali con le regioni costituisce il primo passo per garantire la gestione e tutela attiva del territorio e la valorizzazione ambientale, economica e sociale del patrimonio forestale nazionale. Il Forum infatti, ha spiegato Raoul Romano, referente CREA per la segreteria organizzativa del FORUM, rappresenta il primo step di un percorso che troverà completamento con la redazione di un Libro Bianco per il futuro delle Foreste italiane in cui saranno raccolte e rielaborate le proposte emerse dal Forum. 16
17 «La prospettiva della ricerca forestale oggi ha affermato Piermaria Corona, direttore del Centro Foreste e Legno del CREA, che ha presieduto il Tavolo 4 sulle Produzioni Legnose è di cogliere le sfide delle tecnologie emergenti, dalla genomica alle biotecnologie alle tecnologie spaziali e a quelle informatiche. In Italia siamo, peraltro, all avanguardia con la ricerca in questo settore, tanto da essere il tredicesimo e decimo Paese al mondo, rispettivamente, per numero di lavori e citazioni bibliografiche sull argomento. Il tutto in un ottica multifunzionale che interpreti il bosco come un sistema biologico complesso, dove la gestione delle foreste cerca di conciliare la protezione dell ambiente (prevenzione del dissesto idrogeologico, conservazione della biodiversità, salvaguardia del paesaggio, contrasto e mitigazione dei cambiamenti climatici, ecc.) con lo sviluppo socioeconomico del territorio». 17
18 CREA: UNA NUOVA POLITICA PER LE FORESTE Alle foreste oggi si chiede sempre più di non limitarsi ad essere semplicemente una risorsa economica, ma molto di più, costituendo un patrimonio ambientale e paesaggistico, legato a valori storici, culturali, ricreativi e turistici. Un bene comune in grado, cioè, di fornire servizi eterogenei che possono essere conciliati fra loro grazie all intervento attivo dell uomo. Proprio per questo, la tutela e la valorizzazione della risorsa forestale passano per una loro corretta e attiva gestione, che garantisca la sicurezza e il presidio del territorio, la salvaguardia del paesaggio e della biodiversità e il rilancio dei processi di sviluppo socioeconomico locale e del sistema paese. In quest ottica, diventa imprescindibile l elaborazione di politiche forestali, in grado di armonizzare gli interessi produttivi, le esigenze sociali e le necessità ambientali di tutela del territorio. Di questo si è parlato oggi in occasione del Forum Nazionale delle Foreste, organizzato dal Centro politiche e bioeconomia del CREA, nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale Il Forum ha rappresentato un momento di confronto e partecipazione fra i principali soggetti nazionali e regionali coinvolti a vario titolo nel settore. L incontro è nato con l intento di definire in modo partecipato e condiviso, principi e indirizzi utili in ambito politico, normativo e operativo, necessari alla costruzione di un nuovo quadro politico e legislativo nazionale. È stato, quindi, un importante momento di riflessione per contribuire all aggiornamento della Strategia Forestale Nazionale e alla redazione della nuova normativa nazionale in materia forestale. In tal senso, il coordinamento operativo tra le istituzioni nazionali del Ministero delle politiche agricole, del Ministero dell ambiente e del Ministero dei beni culturali con le regioni costituisce il primo passo per garantire la gestione e tutela attiva del territorio e la valorizzazione ambientale, economica e sociale del patrimonio forestale nazionale. Il Forum infatti, ha spiegato Raoul Romano, referente CREA per la segreteria organizzativa del FORUM, rappresenta il primo step di un percorso che troverà completamento con la redazione di un Libro Bianco per il futuro delle Foreste italiane in cui saranno raccolte e rielaborate le proposte emerse dal Forum. «La prospettiva della ricerca forestale oggi ha affermato Piermaria Corona, direttore del Centro Foreste e Legno del CREA, che ha presieduto il Tavolo 4 sulle Produzioni Legnose è di cogliere le sfide delle tecnologie emergenti, dalla genomica alle biotecnologie alle tecnologie spaziali e a quelle informatiche. In Italia siamo, peraltro, all avanguardia con la ricerca in questo settore, tanto da essere il tredicesimo e decimo Paese al mondo, rispettivamente, per numero di lavori e citazioni bibliografiche sull argomento. Il tutto in un ottica multifunzionale che interpreti il bosco come un sistema biologico complesso, dove la gestione delle foreste cerca di conciliare la protezione dell ambiente (prevenzione del dissesto idrogeologico, conservazione della biodiversità, salvaguardia del paesaggio, contrasto e mitigazione dei cambiamenti climatici, ecc.) con lo sviluppo socioeconomico del territorio». 18
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