TRASPORT ARE LA RIPRESA
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- Orsola Basso
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1 Convegno Confcommercio Roma, 14 Maggio 2014 TRASPORT ARE LA RIPRESA Amministratore Delegato RFI Ing. Michele Mario Elia
2 Overview 1 La rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e l infrastruttura ferroviaria nazionale 2 Le dimensioni del mercato e lo sviluppo del traffico merci 3 Il Piano Merci del Gestore 4 Sviluppo del network 5 La liberalizzazione e l Autorità di Regolazione dei Trasporti 6 Recast 7 Scenario competitivo 8 Sostenibilità ambientale 9 Integrazione modale 10 Rapporti con gli stakeholder
3 Rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) 3
4 RFI: l infrastruttura ferroviaria nazionale una grande risorsa Rete RFI : km Doppio binario: km Binario unico: km Linee elettrificate: km (71 %) Stazioni passeggeri: ~ km ~ 950 km ~ km ~ km ~ km Linee alta velocità Nodi metropolitani Rete fondamentale Rete integrativa Rete complementare Tecnologie innovative per la sicurezza SSC SCMT km ERTMS 641 km GSM-R km Totale Personale circa
5 Le dimensioni del mercato del Gestore RFI Mercato 2014 delle IF (merci + viaggiatori) 37 licenze 31 imprese operative 39 contratti: 20 per treni merci; 17 per treni viaggiatori; 2 per treni di servizio 333 milioni di treni*km (previsione 2014) 400 treni merci giorno treni passeggeri giorno Evoluzione Volumi (Mtr*km) Imprese operative Bdg 2014 Merci Viaggiatori
6 Volumi di traffico merci ai valichi 6
7 Stima della crescita del traffico merci ai valichi gomma Million tonn/year ferro Nova Gorica n.d Villa Opicina n.d Dati Alpinfo Stima 2020: studio Albatras
8 Piano Merci del Gestore AZIONI ORGANIZZATIVE (ORARIO) Velocizzazione slot merci AZIONI PER L INCREMENTO PRESTAZIONALE Sagoma linea Moduli di linea RETICOLO DEI TERMINALI Rail Road Terminal Terminali portuali
9 Azioni organizzative per il network merci Andamento Velocità Commerciale Merci Velocità commerciale 2012 Velocità commerciale 2013 Velocità commerciale km/h Velocità commerciale 2016 Potenziamento tecnologico Interventi per l incremento della capacità Velocità media 75 km/h Velocità media 70 km/h Fonte: draft Regolamento sugli orientamenti per lo sviluppo della rete TEN-T ottobre 2013
10 Lo sviluppo del network merci Sagoma linee ATTUALE AL 2017 < P/C 45 P/C 45 X < P/C 80 P/C 80 P/C 45 consente il transito di: - Container ISO High Cube; P/C 80 consente anche il transito di: -Semirimorchi h=4m su carri P - Autoarticolati e autotreni h=4m su carri ultrabassi
11 Lo sviluppo del network merci Modulo linee ATTUALE AL 2017 < 600 m 600 m X < 650 m 650 m X < 750 m = 750 m
12 Rete Ten-T Merci al 2030 e Porti Core COLLEGATI ALLA RETE NON COLLEG ATI PORTI CORE (Volumi 2012) TEU S (n.) Merci (x Tonn) GIOIA TAURO GENOVA LA SPEZIA LIVORNO NAPOLI VENEZIA TRIESTE TARANTO RAVENNA ANCONA CAGLIARI BARI PALERMO AUGUSTA TOTALE Fonte: elaborazione ASSOPORTI su dati di A.P. e A.S.P.O.
13 Rete Ten-T Merci - Interporti INTERPORTI Prioritari MILANO VERONA QE NOVARA BRESCIA PADOVA MODENA MARZAGLIA POMEZIA MARCIANISE BARI La Rete TEN T complessiva è circa km, che corrisponde a circa il 60% della rete RFI La Rete TEN-T Core Merci è circa km, che corrisponde a circa il 30% della rete RFI
14 Reticolo terminal merci Corridoio «Baltico Adriatico» Padova Interporto Bologna Interporto Corridoio «Mediterraneo» Avigliana Torino Orbassano Vercelli Milano Certosa Brescia Scalo Corridoio «Scandinavia Mediterraneo» Verona Q.E Faenza Villaselva Falconara M.ma Livorno C.ne Massa Z.I. Bari Lamasinata Roma Smistamento Maddaloni Marcianise Sm.to Messina Catania Bicocca Palermo Brancaccio Corridoio «Reno Alpi» Seregno Milano Smistamento Antenna Corridoio «Mediterraneo» Racconigi Cuneo Antenna Corridoio «Scandinavia Mediterraneo» Mantova Castelguelfo Modena Porcari Pescara Brindisi Gela Antenna Corridoio «Reno Alpi» Alessandria Sm.to Piacenza Lecco Maggianico Oggiono Scali RFI (34) Scali raccordati (193)
15 La dinamica della liberalizzazione in Italia
16 I rapporti tra Gestore dell Infrastruttura (GI) e lo Stato Ogni Stato membro deve pubblicare entro il 16 dicembre 2014 una strategia di sviluppo dell infrastruttura ferroviaria (almeno quinquennale) diretta a soddisfare le future esigenze di mobilità in termini di manutenzione, rinnovamento e sviluppo dell infrastruttura, fondate su un finanziamento sostenibile del sistema ferroviario soggetta a preventiva consultazione delle parti interessate Il GI deve adottare un piano commerciale comprendente i programmi di investimento e di finanziamento che tenga conto della strategia di sviluppo dell infrastruttura ferroviaria e del finanziamento erogato dallo Stato il piano garantisce uso, fornitura e sviluppo ottimali ed efficienti dell infrastruttura, nonché l equilibrio finanziario ed indica i mezzi per conseguire gli obiettivi i richiedenti devono potersi esprimere sul contenuto del piano prima dell approvazione da parte del GI la versione provvisoria del piano può essere oggetto di parere non vincolante dell Organismo di Regolamentazione
17 Chi deve fornire alle IF i servizi Pacchetto minimo di accesso Gestore dell infrastruttura - Accesso agli impianti e ai servizi - Servizi complementari - Servizi ausiliari Operatore dell impianto di servizio Impianto di servizio: impianto, inclusi i terreni, gli edifici e le attrezzature, appositamente attrezzato, totalmente o parzialmente, per Chi consentire deve la prestazione garantire di uno o più i servizi. alle IF? Operatore dell impianto di servizio: entità pubblica o privata responsabile della gestione di uno o più impianti di servizio o della prestazione di uno o Chi più servizi deve alle imprese garantire ferroviarie i servizi alle IF?
18 Il contesto attuale Nello scenario trasportistico attuale l autotrasporto nazionale attraversa un periodo di crisi a causa della crescente competizione con operatori logistici stranieri. Il Trasporto ferroviario merci, ancor più di quello viaggiatori, necessita di una forte integrazione intermodale con il trasporto gommato.
19 I costi ambientali e sociali del trasporto-sostenibilità Il trasporto combinato non accompagnato consente di risparmiare mediamente il 29% dell energia rispetto al trasporto su strada.. 1 Milione di TEU (con ripartizione modale al 50%) Il trasporto combinato non accompagnato riduce le emissioni di CO2 del 55% rispetto al trasporto su strada. ~ /km (*) ~ /km (**) ~5.000 treni/anno (*) ~ camion/anno (**) (*) ipotesi di 53 TEU/treno e costo di 3.6 cent /tonn km (**) ipotesi di 2 TEU/camion e costo di 0.5 cent /tonn km Fonte: External Cost of Transport, IWW, Infras,
20 Verso un sistema di Logistica Integrata Riorganizzazione in ottica competitiva del settore dei trasporti nel suo complesso, attraverso un assetto di regole che stimoli comportamenti virtuosi e contribuisca al riequilibrio ed alla integrazione modale. In particolare, è necessario ridefinire un sistema intergrato incentivante per una mobilità delle merci più efficiente e sostenibile, che supporti l uso della gomma nell attività di distribuzione (entro il raggio di 300 km) e, di contro, favorisca la ferrovia sulle lunghe distanze, per grandi volumi/masse e nelle zone più sensibili dal punto di vista ambientale.
21 Rapporti con gli stakeholder REGIONI E RICHIEDENTI AUTORIZZATI AUTHORITY MIT ANSF Operatori Logistici ACCORDI QUADRO Impegno a contrattualizzare con il Gestore i futuri volumi di carico sulla rete. Definizione della regolamentazione mancante, art. 17 comma 11 DLgs. 188/03, per l accesso all infrastruttura, la definizione dei processi e delle procedure per l assegnazione della capacità e nuovi criteri per la definizione del pedaggio nelle aree metropolitane e nei corridoi, in coerenza con la direttiva Recast. Certezza e continuità nell assegnazione delle risorse necessarie per la manutenzione e gli interventi di sviluppo dei Corridoi. Superamento dell overdesign normativo. Velocizzazione dei processi di autorizzazione alla messa in servizio delle nuove tecnologie per lo sviluppo della velocità e delle prestazioni lungo i corridoi. Semplificazione normativa. Superamento dell overdesign normativo. Pianificazione integrata dei servizi ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA Osservatorio comune su competitività e qualità dei servizi
22 Grazie per l attenzione
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