l insegnante? La canzone della Melevisione (V. Sbarufatti, 2003)

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1 1 Un esempio di percorso La canzone della Melevisione (V. Sbarufatti, 2003) 2 Non è necessario avere sempre come obbiettivo esplicito quello di sviluppare abilità o competenze Anzi, il più delle volte questa costruzione di competenze avviene attraverso attività normali, ordinarie 3 Cosa deve fare l insegnante? Progettare le attività e gli interventi ponendo attenzione alla matematica presente nell esperienza Prestare grande attenzione ai comportamenti dei bambini, alle loro domande e alle loro risposte Osservare eventuali cambiamenti nelle loro competenze e conoscenze 4 E poi A partire da queste osservazioni modificare in itinere l attività Stimolare i bambini Adattare il proprio intervento alle circostanze, ponendo ai bambini sfide sempre più 1

2 articolate e impegnative 5 Insomma: L insegnante ha un ruolo di regia 6 In questo tipo di lavoro.. E molto importante il fatto che i bambini agiscono in un ambiente sociale Anche la costruzione della conoscenza matematica può venire facilitata dalla relazione interpersonale e dall interazione sociale 7 Un attività centrata sul gioco e sul canto È stimolante, motivante, stimola la curiosità Facilita la soluzione di situazioni di conflittualità (cognitiva: bambini che danno risposte diverse alla stessa domanda) In definitiva: aiuta a costruire le conoscenze 8 Le fasi del lavoro Conversazioni libere sui numeri Cosa sona, come vengono scritti I bambini non hanno ancora conoscenze organizzate 9 La canzone Ambarabà-ci-circo-cò (dalla trasmissione televisiva La Melevisione ) 2

3 Apprendimento della sequenza 10 Il circo Ambarabàciccircoccò C è un leone Due pagliacci Tre magnifici elefanti Quattro acrobati cinesi Cinque tigri del bengala Sei giraffe sulla scala Sette nani Otto pinguini Nove neri barboncini E per finire ci son dieci scimpanzé 11 Certo conoscere e dire il nome dei numeri in successione non significa ancora saper contare. Non è però un attività solamente verbale; presuppone infatti l apprendimento di una sequenza ordinata che può venire usata per contare oggetti, toccandoli uno a uno. E questa esperienza presto consentirà ai bambini la scoperta di un altro principio che sta alla base del contare: quello per cui, numerando gli elementi di una raccolta, l ultimo ordinale esprime la cardinalità della raccolta stessa 12 Coinvolgimento corporeo I bambini ballano la canzone, ponendo attenzione al contenuto quantitativo 13 Tanti cerchi per terra Allora, in questo cerchio metteremo i bambini che interpreteranno il leone Quanti bambini entreranno nel cerchio? 3

4 Tutti: Uno! Insegnante: Uno? E perché entrerà solo un bambino Mariano: Perché il leone è uno! 14 Insegnante (Prende un secondo cerchio): Questo è il cerchio per tutti i pagliacci. Quanti bambini ci entreranno? Tutti: Due! Insegnante (Prendo un terzo cerchio): Questo per chi sarà? Tutti: Per gli elefanti Insegnante : Quanti bambini entreranno? Anita: Tre! 15 Compaiono subito anche le sottrazioni! Il gioco prosegue fino alle cinque tigri. Quando però si tratta di riempire il cerchio delle giraffe, notiamo che vi sono solo due bambini. Insegnante: Come possiamo fare adesso? Marco: Si siedono sulle sedie e ci guardano Alex: Se no prendiamo degli altri bambini. Lo chiediamo ai bambini di quattro anni Anita: Oppure a quelli di tre Marcello: No, se no dopo non si capisce niente! Insegnante : Se andiamo a chiamare i bambini di quattro anni, quanti ne dovremo chiamare? Silindi: Sei Mariano: No, io lo so: cinque, anzi quattro, perché due ci sono già tre, quattro, cinque, sei Conta con le dita. 16 La drammatizzazione Una volta sistemati i bambini nei vari cerchi, si ascolta la canzone Ambarabà-ci-circocò ; ogni volta che in essa viene cantato il personaggio scelto da ciascun bambino, questi salta fuori dal cerchio insieme al proprio gruppo di compagni ed esegue un piccolo 4

5 spettacolo. 17 In questo modo Alla parola-numero viene associata una rappresentazione corporea della quantità corrispondente fra intelligenza e motricità esiste infatti una relazione reciproca il gioco con i cerchi ha permesso a questi bambini di vivere con il proprio corpo l esperienza ludica dalla quale risultava una quantificazione precisa dei soggetti coinvolti e un loro particolare raggruppamento 18 Manipolazione di oggetti Una volta memorizzate le parole del testo e discusso del tema circo, sono state costruite 55 sagome raffiguranti i personaggi incontrati In tutte le rappresentazioni si costruisce una relazione che associa un oggetto a un altro oggetto (eventualmente un simbolo) che sta al suo posto 19 E poi si collegano.. Si canta di nuovo, facendo entrare nei cerchi i modellini Si canta una volta ancora, facendo entrare nei cerchi i bambini e vedendo che corrispondono (biunivocamente) ai modellini 20 Rappresentazione 5

6 grafica Il disegno è stato utilizzato in modi differenti: come mezzo per esprimere, a seguito di una conversazione esplorativa, le proprie conoscenze in relazione all ambiente circo a seguito dell esperienza corporea, Infine, il disegno ha permesso di realizzare in maniera concreta il contenuto della canzone Ambarabà-ci-circocò. 21 Ogni bambino ha realizzato un libretto del circo Ciò ha permesso di osservare, contare e cantare seguendo la sequenza dei numeri, posti correttamente in successione, grazie al supporto della rappresentazione grafica del numero dei personaggi e della notazione numerica convenzionale Ogni disegno viene verbalizzato Insegnante: Che cosa hai disegnato? Marcello: Ho disegnato quattro acrobati cinesi che stanno uscendo dal cerchio Insegnante : Tu cosa facevi nel gioco? Marcello: L acrobata Insegnante : Ha fatto l acrobata anche qualcun altro con te? Marcello: Sì, Lorenzo, Mariano e Sara 6

7 gli acrobati? Marcello: Eravamo in quattro 24 Anche quando il disegno è sbagliato il lavoro è utile 25 Insegnante: Che cosa hai disegnato? Sara: Qui ci sono le tigri (indica il cerchio di sinistra) Insegnante : Tu eri una delle tigri? Sara: No Insegnante : Ti ricordi chi faceva la tigre? Sara: Federico, Michela non mi ricordo Insegnante : Quante tigri c erano nella canzone? Sara: Cinque Insegnante : E tu quante nei hai disegnate? Sara (le conta): Quattro Insegnante : Manca qualcuno? Sara: Non mi ricordo Insegnante : E tu che cosa facevi nel gioco? Sara: L acrobata Insegnante : Eri da sola a fare l acrobata? Sara: No, ero con Lorenzo, Marcello e Mariano Insegnante : Quanti eravate? Sara: Eravamo in quattro 26 Arriva anche la notazione numerica! Insegnante: Come suggerite di fare, per far capire alle altre maestre e agli altri bambini che lì, in quel cerchio, ci sono otto pinguini, senza però doverli contare tutte le volte? Alessandro: Lo sentono nella canzone Anita: Prima gli facciamo sentire tutta la canzone e gliela facciamo imparare Federico: Glielo diciamo noi! 27 Con i relativi conflitti cognitivi Matteo: Ci mettiamo il numero! 7

8 Insegnante: Ci mettiamo il numero? E come facciamo a metterlo? Federico: Lo disegniamo sulle giraffe Michelle: No, lì ci mettiamo il cartone (indica un cerchio) e ci mettiamo la lettera! Matteo: No, Michelle! Insegnante : La lettera? Quale lettera scriviamo? Michelle: La lettera degli animali Insegnante : La lettera degli animali? E quale lettera metteresti sulle giraffe? Michelle: Non lo so Matteo: No, facciamo un cartone e ci mettiamo sopra il numero! Insegnante : Li facciamo noi allora? Alessandro: Sì Insegnante : Ma scriviamo i numeri o le lettere? Alessandro e Matteo: I numeri! 28 Compaiono tutti i tipici problemi: Scrittura a specchio Mescolanza di lettere e cifre Cifre ripetute Infine. Il libretto! Su ciascuna pagina accanto al testo scritto della canzone, i bambini erano invitati a disegnare i vari personaggi del circo, riportandoli nella quantità citata e allo stesso tempo ricopiando il numerale corretto, 8

9 naturalmente come erano capaci. 32 Tutte le esperienze si 33 ricollegano: In questa attività, la ripetizione a memoria della canzoncina ha funto da importantissimo supporto per la rappresentazione della quantità corretta e per l esatto ordine di successione dei gruppi di personaggi e quindi dei numeri Un altro importante supporto utilizzato da questi bambini è stata l osservazione dei personaggi in cartoncino posti davanti a loro: i bambini infatti erano liberi di toccarli, contarli ed utilizzarli per la rappresentazione grafica nel loro libretto. 34 Una catena di corrispondenze biunivoche: I personaggi in cartoncino I personaggi disegnati. E in mezzo le dita per contare! 35 Una volta rilegato il libretto I bambini avevano la possibilità 9

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