La chiesa di San Filippo Neri a Nocera Umbra
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- Sebastiano Savino
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1 Università degli studi di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni Cls Architettura _ Restauro dell Architettura Comportamento dei materiali murari_ Professoressa P. Trovalusci Stud: Barco_ Cusumano_Ferrari A.A. 2005_ 2006 La chiesa di San Filippo Neri a Nocera Umbra
2 Inquadramento storico Nocera Umbra, situata sul rilievo sin dal Medioevo, è circondata dalla cinta muraria risalente alla seconda metà del XIII secolo. Dalla rappresentazione eseguita da Francesco Bertelli nel 1626 si osservano difformità rilevanti rispetto allo stato attuale. Nocera presenta ancora la caratteristica struttura di cittàfortezza e si rileva un terrazzamento di notevoli dimensioni a valle dell attuale area di S.Filippo.
3 Inquadramento urbano
4 Inquadramento storico Fasi storiche della Chiesa La chiesa di S.Filippo Neri, danneggiata dal sisma del 1747, sorgeva in corrispondenza dell attuale chiesa, progettata dall architetto Luigi Poletti nel La nuova chiesa si inseriva in un contesto urbanistico, caratterizzato da una rete viaria irregolare, la presenza delle mura medievali e la pendenza del versante.
5 Inquadramento storico Il progetto originale prevedeva una struttura a croce latina con navata unica e cappelle laterali, abside poligonale, cripta e campanile. Durante il cantiere il Poletti fu costretto ad eseguire varianti in corso d opera per limitare la trasmissione dei carchi al terrapieno, ridurre il peso proprio, e migliorare l ancoraggio al bedrock (scaglia rossa).
6 Inquadramento storico La chiesa fu concepita come struttura leggera: le strutture portanti di copertura in capriate di legno e i paramenti con spessore ridotto. Fu prevista una navata unica per limitare i carichi al terrapieno; la cripta fu realizzata per migliorare l appoggio al bedrock. Prospetto, pianta e sezione di una nuova chiesa di S. Filippo a Nocera L.Poletti Arch. Aprile 1859, Modena Biblioteca civica d arte Luigi Poletti, Fondo Disegni Poletti
7 Mappa diacronica_s.filippo Is T
8 Modello _ Versante Ovest
9 Dissesti_Versante Ovest FOTO 1 FOTO 3 FOTO 1 FOTO 2 FOTO 3 FOTO 4 FOTO 2 FOTO 4 In Piazza S. Filippo si individuano lesioni longitudinali. La prima lesione nell edificio, sovrastante i portici di S. Filippo, è imputabile all effetto della rotazione al piede del muro stesso. Vi sono ulteriori lesioni lungo la pavimentazione, le facciate degli edifici, che si affacciano sulla piazza, e infine lungo i Portici di S. Filippo è presente una lesione continua longitudinale in chiave delle volte.
10 Descrizione della struttura_s. Filippo
11 Descrizione della struttura_s.filippo
12 Descrizione della struttura_s.filippo Prospetto Nord Interno _ abside Interno _ parete ovest
13 Descrizione della struttura _ S.Filippo Dall esecuzione delle indagini geognostiche, è stato possibile definire il basamento della chiesa, costituito da accumuli antropici, detriti di falda a granulometria variabile e infine la presenza del bedrock (scaglia rossa). STRATIGRAFIA DI RIFERIMENTO
14 Dissesti _ S.Filippo Prospetto_nord Prospetto_ovest Prospetto_sud Sezione_controfacciata Sezione_ NS Sezione_ EW Rilievo di progetto_influenza delle condizioni geotecniche sulla risposta sismica locale COFIN MURST 1998, coordinatore Crespellani. La pendenza del versante e la conseguente variazione dello spessore del terrapieno cedevole, determinano un dissesto maggiore lungo la parte ovest della chiesa, fondata su terrapieno di 6-7m spessore. Lungo il perimetro sommitale della chiesa nel 1990 è stato inserito un cordolo di collegamento in c.a.
15 Meccanismi di dissesto _ S.Filippo 2 1 1_ribaltamento del contrafforte 2_ribaltamento della facciata direzione del sisma direzione del ribaltamento
16 Analisi della struttura _ contrafforte ovest cordolo in c.a. ricorsi in travertino opere di sostegno post-operam mura medievali ante-operam Dall analisi della struttura abbiamo riscontrato la presenza di ricorsi in travertino, che determinano punti di discontinuità nella muratura. Inoltre, il contrafforte poggia in parte sulle mura medievali e in parte sulle opere di sostegno realizzate per il contenimento del versante.
17 Cinematismo_ALMA terreno di riporto bedrock (scaglia rossa) Il terreno di riporto è sottoposto a forte compressione, a seguito dei carichi incidenti. La dilatanza del terreno provoca la rotazione al piede della porzione di mura medievali.
18 Cinematismo_ALMA Discretizzata la porzione di struttura presa in esame, questa è stata sottoposta al programma di calcolo ALMA. (1) Simulando con una forza verticale il carico della copertura e del cordolo, il moltiplicatore dei carichi α aumenta notevolmente rispetto alla configurazione precedente. (2) Configurazione semplice_1 MOLTIPLICATORE DEI CARICHI á = 0, Configurazione con forza verticale_2 MOLTIPLICATORE DEI CARICHI á = 0,41
19 Cinematismo_ALMA Simulando l azione di contenimento del cordolo in c.a. con una forza orizzontale applicata alla sommità dell ultimo blocco, al variare dell intensità della forza il moltiplicatore dei carichi α rimane costante. MOLTIPLICATORE DEI CARICHI á = 0,31
20 Discretizzazione_facciata Da un analisi della partitura architettonica della facciata si è giunti ad una discretizzazione semplificata nella quale ogni blocco che la compone,assume un comportamento di tipo monolitico.
21 Cinematismo_ALMA - azione orizzontale sismica in direzione EW. - lunghezza delle pareti laterali della navata pari a 10m -Effetti 1_ ribaltamento delle pareti laterali in direzione del sisma. 2_fenomeni di moto torsionale in facciata dovuti alla distribuzione asimmetrica delle masse.
22 Cinematismo_ALMA - azione orizzontale sismica in direzione WE. - lunghezza delle pareti laterali della navata pari a 10m -Effetti 1_ ribaltamento delle pareti laterali in direzione del sisma. 2_fenomeni di moto torsionale in facciata dovuti alla distribuzione asimmetrica delle masse.
23 Cinematismo_ALMA - azione orizzontale sismica in direzione EW. - lunghezza delle pareti laterali della navata pari a 1m -Effetti 1_ ribaltamento delle pareti laterali in direzione del sisma. 2_piccoli fenomeni di moto torsionale in facciata dovuti alla distribuzione asimmetrica delle masse.
24 Cinematismo_ALMA - azione orizzontale sismica in direzione WE. - lunghezza delle pareti laterali della navata pari a 1m -Effetti 1_ ribaltamento delle pareti laterali in direzione del sisma. 2_piccoli fenomeni di moto torsionale in facciata dovuti alla distribuzione asimmetrica delle masse.
25 Cinematismo_ALMA - azione orizzontale sismica in direzione SN. - lunghezza delle pareti laterali della navata pari a 1m -Effetti 1_ la facciata si comporta come un monolite ribaltando in modo unitario
26 Cinematismo_ALMA - azione orizzontale sismica in direzione EW. - lunghezza delle pareti laterali della navata pari a 6m -Effetti 1_ ribaltamento delle pareti laterali in direzione del sisma. 2_piccoli fenomeni di moto torsionale in facciata dovuti alla distribuzione asimmetrica delle masse.
27 Cinematismo_ALMA - azione orizzontale sismica in direzione WE. - lunghezza delle pareti laterali della navata pari a 6m -Effetti 1_ ribaltamento delle pareti laterali in direzione del sisma. 2_piccoli fenomeni di moto torsionale in facciata dovuti alla distribuzione asimmetrica delle masse.
28 Cinematismo_ALMA Ponendo un azione orizzontale sismica in direzione SN, che simula per direzione quella reale verificatasi durante il sisma del lunghezza delle pareti laterali della navata pari a 6m - Effetti 1_ ribaltamento delle pareti laterali in direzione del sisma. MOLTIPLICATORE DEI CARICHI á = 0,25 2_piccoli fenomeni di moto torsionale in facciata dovuti alla distribuzione asimmetrica delle masse.
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