Gateway Mediatrix Serie G7 e 3600

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1 Gateway Mediatrix Serie G7 e 3600 Manuale di Configurazione Rapida Il presente manuale è indicato per la configurazione dei gateway Mediatrix ad interfaccia primaria della serie 3600 e della nuova serie G7. Di fatto il software è identico, cambia soltanto la piattaforma hardware. Per la connessione fisica del dispositivo alla rete elettrica, LAN ed PRI fare riferimento al manuale del costruttore Mediatrix G7 Hardware Installation Guide e Mediatrix 3600 Hardware Installation Guide AVVERTENZA: a partire dalla versione di firmware Dgw , le impostazioni salvate nel profilo che vengono caricate ad ogni reset dell apparato sono adatte per VOIspeed. Per scoprire se il FW corrente ha il profilo corretto, basta osservare la stringa Profile ed individuare la sigla TC. Se invece è presente la sigla MX, il firmware è originale. La customizzazione TC del profilo consente perciò, salvo casi particolari, di configurare solamente l interfaccia di rete LAN, l indirizzo IP del PBX VOIspeed e la configurazione (PtP/PtMP) delle interfacce BRI. Con questo tipo di firmware non è necessario seguire tutto il presente manuale, ma solo fino alla pagina 7. Per la configurazioni in ambiente UCloud, non è necessario configurare nulla. La configurazione viene creata dal PBX in un file che deve essere caricato Accesso al Dispositivo Nei nuovi modelli primari della serie G7, l interfaccia eth1 è configurata in DHCP, mentre le porte dello switch (porte eth2-5) sono impostate tutte sull indirizzo /24. Nei modelli con interfaccia primaria della serie 3600, l interfaccia eth5 è configurata in DHCP, mentre le porte dello switch (porte eth1-4) sono impostate tutte sull indirizzo /24. È dunque fortemente consigliata la presenza di un server DHCP sulla rete. Descriviamo entrambe i casi: 1

2 CON server DHCP: collegarsi alla porta in DHCP (eth1 per i modelli G7, eth5 per i modelli 3600) osservare l indirizzo IP assegnato al gateway tramite uno sniffer o consultando i log del proprio server DHCP. Con questo indirizzo sarà possibile entrare in amministrazione e configurare l indirizzo IP statico del gateway. SENZA server DHCP: ci si potrà collegare ad una delle porte con IP statico (eth1 per i modelli G7, eth2 per i modelli 3600) avendo cura che il proprio IP sia nella rete X con X diverso da 10). In alternativa, si potrà assegnare alla porta eth1, l IP statico di emergenza tramite un reset parziale dell apparato seguendo questa procedura: 1) Accendere l apparato ed attendere che sia completamente avviato (il LED Power smette di lampeggiare) 2) Con un oggetto sottile e rigido premere il pulsante RESET/DEFAULT. Attendere che tutti i LED lampeggino (prima lampeggerà soltanto il LED POWER e dopo circa 5 secondi tutti gli altri). Appena tutti i LED iniziano a lampeggiare, rilasciare il pulsante. Dopo questo reset parziale, il gateway partirà con l IP statico Assicurarsi quindi di non avere altri dispositivi con lo stesso indirizzo nella propria rete, o collegarsi con il proprio PC direttamente al gateway (non è necessario un cavo incrociato). Nota: La durata complessiva della pressione del pulsante deve essere compresa tra i 6 e i 15 secondi. Rilasciare quindi il pulsante prima che i LED smettano di lampeggiare, altrimenti se i LED diventano fissi significa che l apparato eseguirà un reset completo alle impostazioni di fabbrica. Dopo aver individuato l indirizzo IP del gateway, collegarsi con un browser per configurarlo. Lo username è public con diritti di amministratore (nessuna password). Esiste anche un secondo account amministratore con credenziali admin/password, che, se desiderato, dovrà essere modificato nella pagina Management Access Control per evitare accessi indesiderati 2

3 Modificare i parametri di DNS e Gateway [Menu Network Host] Impostare staticamente gli indirizzi IP di Gateway e DNS Per impostare un indirizzo IP statico impostare il campo Configuration source, su Static. Inserire gli indirizzi IP statici del gateway e del DNS (fino a 4) sui campi Gateway e Primary/Secondary DNS. Server SNTP (sincronizzazione orario): inserire un server NTP (es. europe.pool.ntp.org:123 o time.nist.org:123) Time Zone: impostare il valore WEST-1DWEST-2,M3.5.0/02:00:00,M10.5.0/03:00:00 3

4 Modificare i parametri IP [Menu Network Interfaces] Manuale Configurazione Rapida Mediatrix serie G7 e 3600 Versione 1 Alla riga Uplink, selezionare eth5, IPv4 Static ed impostare l indirizzo IP nel campo Static IP Address. Impostare lo Static Default Router con l indirizzo IP del router usato dal gateway per la navigazione Internet. NOTA: la porta ethernet (eth5) associata all interfaccia Uplink deve essere la stessa collegata alla LAN: in caso contrario il PBX non riceverà e inoltrerà chiamate. Le porte dello eth1-4, non vengono utilizzate (suggeriamo di lasciarle in DHCP, così in caso di emergenza si può entrare in amministrazione da questa porta). Rescue Interface: è l interfaccia di emergenza eth5 che si attiva con la procedura di recovery reset sull IP fisso (vedi ultima pagina del manuale). Deve essere disattivata in condizioni normali. Configurazione del server Syslog Remoto [Menu System Syslog] VOIspeed 6 installa un semplice client (VSSyslog) accessibile da Start Programmi VOIspeed Server. In Remote host impostare l indirizzo IP della macchina dove è in esecuzione il client syslog (tipicamente il PBX stesso). Per accedere a questa pagina dal menu System Syslog, abilitare Diagnostic Traces in fondo alla pagina e fare click sul bottone Edit. Per gli scopi debug comune è sufficiente attivare le interfacce Call Router, ISDN, e SIP, come indicato in figura: 4

5 Configurazione ISDN [Menu ISDN Primary Rate Interface] Manuale Configurazione Rapida Mediatrix serie G7 e 3600 Versione 1 Le configurazioni da fare rispetto ai valori di default sono i seguenti: Channel Range: indica il numero dei canali del primario attivi; per i flussi interi è 1-30, per i frazionati 1-15 o Link Establishment: impostare SEMPRE su Permanent Inband DTMF Dialing: se l operatore è Telecom e fornisce un servizio di selezione passante, impostare su Disabled Maximum Active calls: indica il numero di linee che l interfaccia mette a disposizione. Sì può scegliere indifferentemente il valore 0 (che indica numero massimo) o il valore del numero massimo di canali attivi; Calling Name Max lenght: 0 Send restart On Startup: impostare a Disable se ci sono problemi sull interfaccia del Primario 5

6 Stato ISDN [Menu ISDN Status] In questa sezione è possibile controllare lo stato delle linee ISDN, utile soprattutto nella prima installazione per controllare se la configurazione è corretta. La finestra mostra il seguente stato: Ogni interfaccia primaria (SlotX/E1T1) mostra il proprio stato e un link per la configurazione diretta [Configure]. Di seguito il significato degli stati mostrati nella parte bassa della finestra: Physical Link: Up/Down: indica la connessione fisica con il flusso. Se è Down controllare la piedinatura del cavo Signaling: Up/Down: connessione logica. Di norma è in Up sempre, ma in alcuni casi può essere Down. In caso di problemi persistenti verificare con l operatore se il flusso è attivo (soprattutto per le nuove attivazioni) Bearer Group Channel X: Idle (linea disponibile), In Use (linea in uso), Maintenance (linea bloccata). Se le linee sono in questo ultimo stato molto probabilmente c è un problema con il flusso primario ed occorre contattare l operatore. Auto configurazione ISDN Questa funzione permette di auto configurare tutte le interfacce per tentare di mandarle in Up ed utilizzarle con la minima interazione dell utente. La procedura si arresta automaticamente quando tutte le interfacce sono state testate (Nota: l interno processo potrebbe richiedere diversi minuti e le impostazioni correnti essere modificate senza preavviso). Per ogni interfaccia, il processo è considerato positivo se l interfaccia sale allo stato Up, o negativo se dopo aver testato tutte le combinazioni l interfaccia non sale. Tale procedura di norma non va utilizzata se si conoscono le impostazioni della borchia ISDN, tuttavia in alcuni casi, può tornare utile quando, in caso di problemi, non si è sicuri del tipo di configurazioni effettuate. 6

7 Configurazioni SIP [Menu SIP Servers] Manuale Configurazione Rapida Mediatrix serie G7 e 3600 Versione 1 In questa sezione va configurato l indirizzo IP del server VOIspeed 6 affinché il gateway Mediatrix vi instradi le chiamate in ingresso. Poiché VOIspeed non utilizza il metodo di registrazione quando utilizza gateway hardware, Il parametro indispensabile da configurare con l IP del server VOIspeed è l Outbound Proxy Host; gli altri campi possono essere lasciati ai valori di default. Tuttavia per usi futuri è possibile indicare l IP del PBX su tutti i campi. I campi da riempire sono: Registrar Host: <IP_PBX_VOIspeed>: porta_sip Proxy Host: <IP_PBX_VOIspeed>: porta_sip Messaging server Host: <IP_PBX_VOIspeed>: porta_sip Outbound Proxy Host: <IP_PBX_VOIspeed>: porta_sip Nota: Inserire l indirizzo IP del server VOIspeed seguito dalla porta utilizzata per l interfaccia SIP (separata da due punti, come nell esempio). La porta SIP di default utilizzata dal server VOIspeed è

8 Definire la Mappatura per lo Zero Mancante [Menu Call Router Route Config] Quando l operatore telefonico identifica il tipo di chiamata per mezzo del flag TON (Type of Number), il Mediatrix sopprime lo zero iniziale dai numeri chiamanti nazionali. L effetto è che tutti i numeri fissi delle aziende chiamanti si presentano a VOIspeed senza lo zero iniziale: poiché i numeri fissi dei contatti memorizzati in rubrica hanno ovviamente lo zero, questo non permetterebbe al PBX di visualizzare il loro contatto. Di norma ciò accade soltanto con Telecom, mentre con altri operatori (es. Fastweb) tale problema non esiste. Nel caso quindi in cui l operatore non sia Telecom si può passare direttamente al capitolo successivo. Soluzione del problema dello zero mancante sui numeri chiamanti sulle chiamate in ingresso. 1) Aggiungere un nuovo tipo di mappatura su Mapping type (fare click sul pulsante +). a. Name: scrivere AggiungiZero; b. Criteria: selezionare Calling E164 c. Transformation: selezionare Calling E164 d. Fare click su Submit & Insert Expression. 2) Apparirà la pagina per la creazione di una nuova espressione relativa al mapping type appena inserito (sezione Mapping Expression). Inserire i seguenti dati: a. Name: scegliere AggiungiZero dal menu a tendina suggestion a lato b. Criteria: inserire i simboli.+ c. Transformation: inserire i simboli 0\0 d. Fare click su Submit 8

9 3) Aggiungere un nuovo tipo di mappatura su Mapping type (fare click sul pulsante + come al punto 1). a. Name: scrivere Nazionali; b. Criteria: selezionare Calling TON c. Transformation: none d. Fare click su Submit & Insert Expression 4) Apparirà la pagina per la creazione di una nuova espressione relativa al mapping type appena inserito (sezione Mapping Expression). Inserire i seguenti dati: a. Name inserire il nome Nazionali scegliendolo dal menu a tendina Suggestion a lato b. Criteria: scegliere national dal menu a tendina Suggestion a lato c. Transformation: lasciare il campo vuoto d. Sub Mappings: scegliere AggiungiZero dal menu a tendina Suggestion a lato e. Fare click su Submit Zero mancante sui numeri aziendali chiamati. Il gateway toglie lo zero anche per i numeri aziendali chiamati. Se si vuole correggere questo comportamento basta seguire gli stessi passi precedenti, ma nella regola di routing occorre sostituire i criteri Calling E.164, con Called E.164 e Calling TON con Called TON. Ovviamente è necessario usare un nome diverso per la regola. Fin qui abbiamo definito le operazioni che il Mediatrix dovrà effettuare sulle chiamate nazionali entranti. Dovremo ora istruire il Mediatrix per eseguire queste operazioni durante l applicazione delle regole di instradamento (routing). 9

10 Definizione regole di Routing [Menu Call Router Route Config] Le regole di Routing definiscono le rotte utilizzate dal gateway per indirizzare le chiamate in ingresso ed in uscita: la loro creazione e definizione è quindi determinante per il corretto funzionamento dell apparato. Le rotte associano le interfacce PRI alle interfacce SIP (gateway) per instradare le chiamate provenienti dalla rete telefonica verso il server VOIspeed, e viceversa. Di norma occorrono 2 rotte: una per l ingresso, una per l uscita Entrando nel menu Route Config si vedrà la lista delle rotte configurate. All inizio questa lista è ovviamente vuota. 1. Configurazione Primario Fare click sul pulsante + per aggiungere una nuova regola per le chiamate in ingresso. Fare click sul pulsante + per aggiungere la nuova regola. Sources: selezionare isdn-slot2/e1t1 Mappings: Selezionare Nazionali (se la mappatura è stata creata secondo il capitolo precedente) Destination: selezionare sip-default Fare click su Submit 10

11 Utilizzare questo metodo per l altra interfaccia PRI (slotx/e1t1). Successivamente si passerà alla configurazione delle regole per l instradamento delle chiamate in uscita. Gli unici parametri da configurare sono: Sources: selezionare sip-default Destination: selezionare isdn-slot2/e1t1 Fare click su Submit Solo nei modelli con due interfacce primarie, l amministratore del centralino può decidere di instradare le chiamate in uscita in base a due criteri: 1) Indirizzare le chiamate in modo mirato ed indipendentemente su ogni Primario. Questa modalità è utile nei casi in cui si vogliano creare regole di instradamento diverse per indirizzare in modo non casuale le risorse ISDN (ad es. in caso di centralino multi-azienda dove i flussi primari sono separati e non condivisi). Ogni accesso Primario farà quindi capo ad un diverso gateway SIP che dovrà essere configurato nell LCR del server VOIspeed. 2) Indirizzare le chiamate in modo casuale considerando i due Primari come un insieme unico di linee. In questo caso le interfacce PRI saranno raggruppate in un gruppo (hunt group) ed utilizzate come un unica risorsa dal gateway che le impegnerà in base al loro stato di occupazione. Il gruppo delle interfacce PRI (hunt group) sarà rappresentato come un unico gateway nel PBX VOIspeed che non avrà visione dei singoli PRI. 11

12 2. Configurazione PRI successivo al primo (caso PRI indipendenti, solo modello 3632) Questo scenario prevede la possibilità di indirizzare le chiamate in uscita in modo mirato ed indipendente sui due primari. Per fare questo si deve creare un gateway SIP per ogni primario. Creazione di un nuovo gateway Per creare un nuovo gateway da assegnare ad una interfaccia BRI entrare nel menu SIP Gateways. Nella tabella Gateway Configuration scrivere nel campo Name il nome del nuovo gateway. Inserire una stringa senza spazi ad esempio gateway2 e fare click sul pulsante +. Scegliere nella colonna Media Networks Suggestion la voce Uplink ed assegnare una porta SIP diversa da quella utilizzata dal sip-default gateway. Usare ad esempio la porta 5062: questa porta dovrà poi essere impostata nel campo Proxy della configurazione del gateway SIP nel PBX VOIspeed. Creare successivamente la regola di instradamento che associa il gateway SIP all interfaccia ISDN, seguendo le istruzioni riportate nel paragrafo Configurazione Primario (pag. 9), facendo attenzione a selezionare il secondo PRI Sources: impostare gateway2 Destination: impostare isdn-slot3/e1t1 NOTA: la sezione SIP Gateways mostra anche lo stato dei gateway SIP configurati. La voce State deve mostrare la dicitura Ready, in caso contrario il gateway non è stato correttamente associato alla interfaccia fisica eth5, oppure il cavo di rete è attualmente collegato ad una porta diversa 12

13 3. Configurazione PRI successivi al primo (caso PRI uniti, solo modello 3632) In questo caso le due interfacce PRI saranno raggruppati in un gruppo (hunt group) ed utilizzati come un unica risorsa dal gateway che li impegnerà in base al loro stato di occupazione. Il gruppo (hunt group) delle interfacce PRI sarà rappresentato come un unico gateway nel PBX VOIspeed. Creazione gruppo di interfacce PRI (Hunt group) Dal menù Call router Route Config creare un nuovo gruppo (Hunt) cliccando sul pulsante +. Assegnare il nome al gruppo (ad es. gruppo_pri) e selezionare dal menu a tendina Suggestion le interfacce PRI da includere nel gruppo. Lasciare tutte le altre impostazioni ai valori di default. Impostare a Sequential o Cyclic, il parametro Selection Algorithm. Sequential: il gruppo prova a chiamare le destinazioni sempre nell ordine inserito nel campo Destinations. La prima interfaccia interrogata è la prima della lista. Cyclic: l interrogazione delle interfacce avviene a turno seguendo la destinazione successiva a quella interrogata nella chiamata precedente. Simultaneous: non utilizzato. Dopo aver creato il gruppo, creare una regola di instradamento in uscita associando come sorgente il gateway di sip-default e come destinazione il gruppo (hunt) appena creato. 13

14 Timeout 30 secondi ISDN [Menu Call Router Route Config] Quando la chiamata viene terminata dall ISDN, è possibile che per 30 secondi si senta il tono di disconnessione (un tu-tu-tu in rapida successione), dopodiché la chiamata viene abbattuta. Per evitare che la chiamata vada naturalmente in timeout, configurare il Mediatrix come segue: Creare Nuova regola cliccando sul pulsante + della sezione Signaling properties. Chiamarla EarlyDisconnect e abilitare la proprietà Early Disconnect (vedi figura sotto) Premere Submit per salvare la modifica. Successivamente, nella regola di instradamento da ISDN a SIP (cioè per le chiamate in ingresso), attivare la regola appena creata nel campo signaling properties. Ed applicare la modifica. 14

15 Impostazioni Media [Menu Media] 1. Configurazione Codec [Menu Media - Codecs] Abilitare Voce (Voice) e Dati (Data) per il codec G.711 a-law e G.729. Tutti gli altri codec andranno disabilitati sia nella parte voce che nella parte dati. Nella sezione Generic Voice Activity Detection (VAD), disabilitare il VAD come mostrato nella seguente figura. Cliccare su Edit in corrispondenza del codec G.711 a-law e G.729 per aprire le configurazioni avanzate del codec e definire la lunghezza del pacchetto voce a 20ms come mostrato nella seguente figura Configurare il parametro Voice Priority al valore 1 per il codec G.711 e al valore 0 per il codec G

16 Impostare inoltre la priorità di negoziazione dei codec durante le transazioni SIP. Nel menu SIP Interop impostare il parametro Answer Codec Negotiation su First Common Peer Priority. Questo farà sì che il Mediatrix risponderà con un solo codec tra quelli presentati dai telefoni, evitando ambiguità e il fenomeno delle chiamate mute. 2. Configurazione DTMF [Menu Media - Misc] É necessario infine configurare anche la parte relativa all invio di toni DTMF andando ad inserire Out-of-band using RTP nella sezione Transport Method mentre compilare il campo Payload Type con il valore 101 come mostrato in figura sotto. Ciò consentirà di gestire i toni DTMF secondo lo standard SIP (RFC 2833). 16

17 Impostazioni toni squillo [Telephony Misc] Manuale Configurazione Rapida Mediatrix serie G7 e 3600 Versione 1 A volte può capitare che il chiamante esterno al centralino senta un tono di squillo strano, non corrispondente allo standard italiano. Per ovviare a questo problema, entrare nella sezione Telephony Misc e selezionare Italy1 dal menu a tendina Country Selection. Premere infine Submit per applicare la modifica Reboot del sistema [Menu Reboot] Sebbene ad ogni modifica delle impostazioni sia possibile riavviare il singolo servizio associato al parametro configurato, è consigliabile eseguire tutte le configurazioni al termine di tutte le configurazioni e fare un reboot del gateway. 17

18 Instradamento chiamate verso VOIspeed Quando una chiamata entra da una delle interfacce ISDN, il gateway contatta il PBX all IP configurato nella sezione SIP Servers Outbound Proxy Host sul numero aziendale ma senza lo 0 iniziale, pertanto, se non è stata effettuata alcuna mappatura per l aggiunta dello zero sul numero chiamato, i Numeri Aziendali del PBX dovranno essere inseriti senza lo 0 iniziale. Per altre informazioni di carattere generale riguardanti l instradamento della chiamata su VOIspeed 6, consultare il manuale on line del PBX. Creazione del gateway ISDN nel PBX Voispeed 6 On Premises Nel caso del PBX VOIspeed 6 On Premises, creare un nuovo gateway ed impostare i parametri come indicato nella figura a lato. Tipologia: ISDN Nome: nome di comodo Linee: indicare il numero totale di canali ISDN disponibili sul Primario (es. 15 o 30 o altro) Numero Uscita: Username (fornito dall operatore)* Proxy: Indirizzo IP del Gateway Dominio: Indirizzo IP del Gateway User ID: stringa non vuota (es. Mediatrix) Inseguitore flusso RTP: No Richiede registrazione: No *salvo il caso in cui si desideri uscire con un numero specifico (vedi manuale online) 18

19 Creazione del gateway ISDN nel PBX Voispeed UCloud Manuale Configurazione Rapida Mediatrix serie G7 e 3600 Versione 1 Nel caso di PBX VOIspeed UCloud, occorre tenere presente che i gateway devono autenticarsi sul PBX. Creare dunque un nuovo gateway di tipo ISDN, come indicato nella figura a lato. Tipologia: ISDN Nome: nome di comodo Linee: numero totale di canali ISDN disponibili sul Primario (es. 15, 30 o altro) Numero Uscita: Username (fornito dall operatore)* User ID: numero aziendale associato al gateway Richiede registrazione: Sì Username autenticazione: username Password: indicare una password per l account Periodo autenticazione: 60 *salvo il caso in cui si desideri uscire con un numero specifico (vedi manuale online) Presentarsi con il numero desiderato [Menu Call Router Route Config] Quando è necessario presentarsi con un numero desiderato da un flusso primario (tipicamente il proprio numero di selezione passante), occorre impostare il numero di uscita desiderato nella configurazione di ogni utente (che tipicamente va inserito senza lo zero iniziale), mentre nel gateway ISDN in VOIspeed occorre impostare il numero di uscita Specificato dal chiamante. NOTA: se il flusso non è impostato opportunamente, la configurazione poc anzi descritta potrebbe non essere recepita. In ogni caso consultare sempre il proprio operatore per farsi comunicare la modalità di uscita con il numero desiderato dalle proprie linee. 19

20 Reset hardware dell apparato Qualora non fosse possibile accedere all'amministrazione web di un gateway Mediatrix, vi sono tre metodi per resettare o riavviarlo, utilizzando il pulsante di reset per mezzo di una clip sottile. Premendo e tenendo premuto il pulsante di reset, il LED Power inizierà a lampeggiare: 1. Riavvio Semplice: rilasciando il pulsante entro i primi 5 secondi, l'apparato sarà riavviato senza modificare le impostazioni correnti; 2. Recovery Reset: continuando a premere il pulsante di reset oltre 5 e FINO a 10 secondi, tutti i LED inizieranno a lampeggiare. Rilasciando il pulsante ora in questa fase, si attiva l'interfaccia di emergenza sull'ip /24 sulla porta eth1 (attenzione quindi ad eventuali conflitti IP). Ciò consente di accedere all'apparato senza modificare le impostazioni correnti; una volta entrati tramite questa interfaccia, occorrerà disattivarla e riattivare l'interfaccia eth1 standard sull'ip desiderato. Attenzione: in modalità Rescue l unica interfaccia di accesso per la gestione web è l interfaccia Rescue. È necessario riattivare la Network Interface su All nel menu Management Misc System Management, altrimenti non sarà possibile accedere all interfaccia web con l indirizzo IP assegnato. 3. Reset di Fabbrica: continuando a premere il pulsante di reset oltre 10 secondi, tutti LED smetteranno di lampeggiare. Rilasciando ora il pulsante, si effettuerà il ripristino ai valori di fabbrica di tutte le configurazioni del gateway. Le impostazioni saranno caricate dal profilo corrente (vedi prima pagina) 20

21 Gestione Configurazioni [Menu Management Configuration Scripts] É possibile caricare e scaricare le configurazioni del gateway tramite semplici file in formato testo. Accedere al menu Management Configuration Scripts ed attivare il trasferimento via web cliccando sul link in alto Activate unsecure script transfers through web browser. Per caricare un file di configurazione in formato testo spostarsi nella sezione Transfer Scripts Through Web Browser in fondo alla pagina e tramite il pulsante Sfoglia, indicare il percorso del file. Al termine fare click sul pulsante Upload & Execute. Per scaricare le configurazioni correnti è sufficiente cliccare sul pulsante Export & Download ed attendere che il browser ci chieda dove salvare il file di testo. Per scaricare tutte le assicurarsi che il parametro Content sia impostato su All config; per scaricare le configurazioni modificate rispetto al default impostare tale parametro su Modified Config. 21

22 Aggiornamento Firmware [Menu Management Firmware Upgrade] L aggiornamento del firmware viene effettuato nella sezione Management Firmware Upgrade. La procedura migliore e più comoda per aggiornare il FW è quella di utilizzare un server TFTP installato nella propria macchina. Il Firmware è disponibile in un pacchetto ZIP (diverso, a seconda se il modello è BRI o PRI), da estrarre in una cartella desiderata. Importante: questa cartella deve essere impostata come root folder del server TFTP con diritti di lettura/scrittura. A questo punto, occorre riempire i seguenti campi nel modo seguente: Version: indicare la versione numerica del firmware, desumendola dal nome del pacchetto ZIP (es ) Automatic Restart Enable: riavvia automaticamente l apparato al termine dell upload, mostrando un avviso Default Settings On Restart: carica automaticamente le configurazioni di default del profilo del firmware Firmware Pack: scrivere la stringa Dgw (salvo diverse indicazioni del supporto) Transfer Protocol: TFTP (se si possiede un server FTP impostare FTP, e le credenziali di accesso) Host Name: indirizzo IP del server TFTP Per avviare la procedura di upload cliccare sul pulsante Submit & Install Now. A questo punto l unità inizierà a caricare i file dalla cartella selezionata. L intero processo richiede circa 5/10 minuti. 22