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1 Fondamenti di proprietà industriale 1/31 Cosa c è nella lezione Questa lezione tratta il problema generale della definizione di alcuni concetti preliminari. In particolare la lezione dettaglia: definizione di brevetto definizione dei concetti preliminari classificazione idee inventive 2/31

2 Fondamenti di proprietà industriale 3/31 Definizione giuridica 1/2 Dal punto di vista giuridico il brevetto può essere definito come: un titolo in forza del quale lo stato concede un monopolio temporaneo di sfruttamento del trovato oggetto del brevetto stesso, consistente nel diritto esclusivo di: realizzare l oggetto del brevetto; farlo realizzare da altri; farne oggetto qualsiasi attività commerciale 4/31

3 Definizione giuridica 2/2 impedendo ai terzi se il brevetto concerne un prodotto di produrre, usare, mettere in commercio, importare, esportare, pubblicizzare, offrire in vendita il prodotto in questione; se l oggetto del brevetto è un procedimento, realizzare tale procedimento e svolgere qualsiasi attività commerciale basata sul prodotto direttamente ottenuto con il procedimento in questione. 5/31 Territorialità 1/3 Peculiarità della privativa brevettuale è la territorialità: essa stabilisce che i brevetti ottenuti per la stessa invenzione in paesi diversi siano indipendenti. 6/31

4 Territorialità 2/3 Le motivazioni sono essenzialmente di ordine pratico: desiderio di autosufficienza nei confronti di altri paesi; intenzione di occupare stabilmente una fascia di mercato nazionale e/o internazionale; necessità di ottenere dal riconosciuto monopolio tutti i possibili vantaggi. 7/31 Territorialità 3/3 Per coloro i quali intendono estendere analogo monopolio oltre i confini nazionali sono stati creati sistemi di estensione nazionali o regionali (ad esempio brevetto Europeo). 8/31

5 Fondamenti di proprietà industriale 9/31 Effetto tecnico 1/2 Si può definire come effetto tecnico qualunque fenomeno appartenente al mondo della tecnica che sia riproducibile nel tempo in modo sostanzialmente indefinito. Effetti tecnici con tali caratteristiche sono quelli che interessano il campo dei brevetti, mentre non hanno per esso alcuna rilevanza gli effetti, casuali o non riproducibili, oppure quelli che non sono riconducibili al mondo della tecnica. 10/31

6 Effetto tecnico 2/2 Secondo una dizione di origine anglosassone, l effetto tecnico può identificarsi con lo scopo dell invenzione e quindi, in sostanza, con la finalità che l invenzione stessa intende perseguire. 11/31 Problema tecnico Per problema tecnico si intende il problema che è preesistente anteriormente al concepimento dell invenzione e di cui l invenzione dà una soluzione. In altre parole, il problema tecnico è il termine anteriore all effetto tecnico, cioè quel particolare problema la cui soluzione porta al raggiungimento del particolare effetto tecnico che è alla base dell invenzione brevettata. 12/31

7 Idea di soluzione 1/2 L idea di soluzione è definita come termine intermedio che collega il problema tecnico con l effetto tecnico, cioè quell idea mediante la quale si dà la risoluzione a un certo problema tecnico per ottenere un ben determinato effetto tecnico. 13/31 Idea di soluzione 2/2 L idea di soluzione costituisce l essenza del brevetto tale idea, scomposta negli elementi essenziali e portata alla maggior generalizzazione possibile, viene definita nelle rivendicazioni. 14/31

8 Fondamenti di proprietà industriale 15/31 Classificazione delle idee inventive PROBLEMA TECNICO IDEA DI SOLUZIONE EFFETTO TECNICO A IMMEDIATE O NON RICHIEDENTI MEZZI DI ATTUAZIONE B RICHIEDENTI MEZZI DI ATTUAZIONE A 1 Derivano dall applicazione di teorie scientifiche A 2 Rivelano la qualità di un ente esistente B 1 Utilizzano mezzi noti presi dallo stesso campo B 2 Utilizzano mezzi noti presi da altri campi B 3 Esistono mezzi inventati 16/31

9 Idee A Prima categoria, indicata con A, nel prospetto della figura, appartengono quelle idee che si possono definire come immediate, ed alle quali non è associata una struttura materiale. A questa prima categoria appartengono due sottocategorie di idee, indicate una con A 1 e l altra con A 2. 17/31 Idee A 1 1/2 Alla prima sottocategoria A 1 appartengono quelle idee che derivano dalla applicazione di teorie o di principi scientifici. Esempio: idee basate su una formula analitica atta a definire geometricamente il profilo di una paletta di una turbina. 18/31

10 Idee A 1 2/2 È chiaro che in questo caso non si brevetta la paletta della turbina di per sé, ma unicamente un ben determinato profilo per costruire una paletta atta a funzionare con rendimenti particolarmente elevati. 19/31 Idee A 2 1/2 Alla sottocategoria A 2 appartengono quelle idee che rivelano le qualità di un ente già esistente, si può ritenere che tali idee più che portare ad una invenzione portino ad una scoperta nel senso che l ente concreto che è alla base dell invenzione già preesisteva al momento del concepimento dell idea inventiva. 20/31

11 Idee A 2 2/2 Esempio: la scoperta dell insetticida DDT. Parrebbe infatti che tale prodotto fosse ben noto anteriormente al momento in cui sono state messe in luce le importanti proprietà insetticide di cui era dotato: tale prodotto, non solo non trovava un utilizzazione adeguata, ma costituiva uno scarto che doveva essere eliminato con fatica. 21/31 Classificazione delle idee inventive PROBLEMA TECNICO IDEA DI SOLUZIONE EFFETTO TECNICO A IMMEDIATE O NON RICHIEDENTI MEZZI DI ATTUAZIONE B RICHIEDENTI MEZZI DI ATTUAZIONE A 1 Derivano dall applicazione di teorie scientifiche A 2 Rivelano la qualità di un ente esistente B 1 Utilizzano mezzi noti presi dallo stesso campo B 2 Utilizzano mezzi noti presi da altri campi B 3 Esistono mezzi inventati 22/31

12 Idee B Nella categoria B possono essere inserite quelle idee che richiedono mezzi di attuazione, vale a dire che hanno sempre un supporto materiale molto ben definito. In questa categoria possono collocarsi idee appartenenti a tre diverse sottocategorie B 1, B 2 e B 3. 23/31 Idee B 1 1/3 Alla prima categoria B 1 appartengono quelle idee che utilizzano mezzi di attuazione già noti nel mondo della tecnica e che sono presi dallo stesso campo della tecnica dell invenzione. 24/31

13 Idee B 1 2/3 In questo caso, affinché l idea diventi un idea brevettabile, deve poter incrementare notevolmente un effetto tecnico già noto (effetto sinergico) o deve condurre a un effetto tecnico nuovo, che prima non era realizzabile mediante l utilizzazione dei mezzi noti nel campo della tecnica da cui essi sono stati prelevati. 25/31 Idee B 1 3/3 Esempio: filtri per aria che sono in sostanza costituiti da una particolare associazione di due elementi filtranti di tipo noto. I due elementi filtranti E 1 ed E 2, di per sé, erano già noti nel campo dei filtri; associando questi per originare un filtro composito è stata concepita un idea inventiva, brevettabile poiché tale associazione ha generato un filtro di cui si è avuto un incremento notevole, del tutto inaspettato, di effetto tecnico (azione filtrante). 26/31

14 Idee B 2 1/3 Le idee inventive della sottocategoria B 2 utilizzano mezzi noti, come avviene per le idee della sottocategoria B 1 ma, a differenza di queste, tali mezzi sono presi da campi della tecnica diversi dal campo della tecnica dell invenzione. 27/31 Idee B 2 2/3 In questo caso l idea diventa brevettabile qualora in questo trasferimento, dal campo in cui i mezzi sono stati presi al campo in cui essi sono applicati, coinvolga un certo sforzo inventivo, vale a dire che questo trasferimento richieda certi adattamenti o modifiche per consentire ai mezzi noti di essere utilizzati nel secondo campo. 28/31

15 Idee B 2 3/3 Esempio: una guarnizione G di materiale che fonde con il calore viene utilizzata per fissare, ad una carrozzeria di un veicolo, un parabrezza. All interno della guarnizione è annegata una resistenza R che, al passaggio della corrente, scalda la guarnizione determinandone la fusione e consentendone uno stabile fissaggio del parabrezza alla carrozzeria. 29/31 Idee B 3 1/2 Nelle idee della sottocategoria B 3 i mezzi di attuazione sono inventati, e quindi esse sono brevettabili, sia per il fatto che si riferiscono a mezzi nuovi, sia per il fatto che in genere esiste una relazione funzionale tra tali mezzi. 30/31

16 Idee B 3 2/2 Per dare un esempio di idee di tale sottocategoria si potrebbe citare il caso di una macchina operatrice piuttosto complessa costituita da un complesso di mezzi o gruppi M 1, M 2, M 3 nel complesso della macchina ed altre idee inventive in ciascuno dei mezzi suddetti. 31/31

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