PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER IL PAZIENTE AFFETTO DA CARCINOMA DEL COLON E RETTO.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER IL PAZIENTE AFFETTO DA CARCINOMA DEL COLON E RETTO."

Transcript

1 PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER IL PAZIENTE AFFETTO DA CARCINOMA DEL COLON E RETTO. L approccio multidisciplinare integrato è la migliore garanzia di qualità e di efficienza del percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale per i pazienti affetti da neoplasia del colon e retto. Tale approccio permette oggi un trattamento personalizzato sulle caratteristiche biologiche della malattia, e sulle condizioni specifiche del singolo individuo. L Oncologica Medica dello Ospedale Umberto I di Enna, garantisce ai pazienti affetti da tumore del colon e retto un approccio multidisciplinare lungo tutto il percorso di diagnosi e cura. Il paziente che giunge all osservazione c/o l ambulatorio di prime visite dedicato, con diagnosi di neoplasia del colon/retto sospetta o accertata, viene valutato, come segue: prima visita oncologica -anmnesi e valutazione clinica completa, che comprende la documentazione clinica recente, in suo possesso (referti anatomo-patologici, eventuale documentazione radiologica, etc ); -programmazione di esami ematochimici e strumentali, per la definizione dell estensione di malattia (stadio); -comunicazione riguardo la diagnosi e la prognosi della malattia; -proposta delle opzioni e obiettivi del trattamento sistemico, che potrà essere integrato con la radioterapia, l intervento chirurgico, eventuali altre opzioni terapeutiche; -modalità di somministrazione della chemioterapia, possibili effetti indesiderati e modalità per la prevenzione ed il loro trattamento; -acquisizione del consenso informato per la terapia (se il trattamento fosse già definito); -accurata valutazione a tutti i pazienti anziani (>70 anni) o fragili; -programmazione degli appuntamenti successivi; -invio di una relazione di sintesi al Medico di Medicina Generale (MMG). inquadramento diagnostico ed esami di stadiazione

2 Definiscono la diagnosi istologica, l estensione del tumore primitivo, il coinvolgimento linfonodale e la presenza di metastasi a distanza. Comprendono: -colonscopia; -T.C. torace ed addome completo, con MDC. Nel caso di tumori del retto, per meglio definire la stadiazione locale, si può aggiungere: -R.M. addome inferiore e pelvi, con MDC (coinvolgimento degli sfinteri e dei LLNN locoregionali). A tutti i pazienti saranno eseguiti prelievi ematochimici, comprendenti: emocromo, funzionalità epatica e renale, markers tumorali (CEA, CA 19-9). Nel complesso, tali parametri consentiranno di definire la prognosi e di pianificare il trattamento. Il campionamento bioptico per la tipizzazione istologica e preliminare a qualsiasi opzione terapeutica, sarà ottenuto mediante: -colonscopia con biopsia diagnostica; -agobiopsia percutanea eco-guidata o T.C. guidata, in caso di neoplasia primitiva sconosciuta, con localizzazioni a distanza o di recidiva di malattia; - in alcuni casi si potrà procedere con approccio chirurgico, in laparoscopia. Sul materiale ottenuto, oltre alla diagnosi istologica, saranno eseguite le indagini molecolari, che potranno rivelarsi fondamentali nella scelta del trattamento, in quanto predittive di risposta ai farmaci a bersaglio molecolare e perché forniscono informazioni prognostiche utili per pianificare la strategia terapeutica, per ciascun paziente. In tutti i casi di malattia avanzata sarà pertanto eseguita l analisi mutazionale dei geni RAS (K-RAS e N-RAS) e BRAF, mediante sequenziamento diretto o pyrosequencing, e l analisi immunoistochimica per l espressione di HER-2 (nei casi di malattia wild-type per RAS). Stadiazione (TNM) Stadio I: tumori che invadono la sottomucosa (T1) o la muscolare propria (T2), senza interessamento dei LLNN loco-regionali ed in assenza di localizzazioni a distanza; Stadio II: tumori che invadono la sottosierosa o i tessuti pericolici (T3) oppure che invadono direttamente altri organi o strutture e/o perforano direttamente il peritoneo viscerale (T4), senza interessamento dei LLNN loco-regionali ed in assenza di localizzazioni a distanza; Stadio III: tumori con qualsiasi T e metastasi nei LLNN loco-regionali (ogni T, N1-2), in assenza di localizzazioni a distanza; Stadio IV: tumori con qualsiasi T, qualsiasi N e metastasi a distanza, confinate ad un organo (M1a) o in più organi (M1b). Una volta accertata la diagnosi istologica e stabilito lo stadio di malattia, avviene la programmazione terapeutica personalizzata per ogni singolo paziente nell ambito della discussione multidisciplinare. Per la candidabilità ai vari trattamenti, ci si atterrà alle linee guida e si valuterà il possibile arruolamento in studi clinici sperimentali, attivi c/o altre Strutture regionali e non, in regime

3 di stretta collaborazione e con la massima disponibilità, nell interesse di garantire a tutti i pazienti la migliore opzione terapeutica. Stadi di malattia limitata (stadio I, II, III) Per quanto riguarda le neoplasie del colon, il trattamento è solitamente chirurgico, se non ci sono limiti alla fattibilità. Dopo la chirurgia, il paziente sarà rivalutato, per decidere il prosieguo terapeutico, sulla base della diagnosi patologica: -nei tumori del colon di stadio I e II senza fattori di rischio, il paziente proseguirà con soli controlli programmati; -nei tumori del colon di stadio II con almeno un fattore di rischio (T4, grading G3, invasione vascolare e/o perineurale, meno di 12 LLNN asportati, presentazione con occlusione/perforazione) e stadio III, il pz. è candidato a ricevere un trattamento postoperatorio precauzionale (adiuvante) al fine di ridurre il rischio di recidiva della malattia. Il trattamento prevede l utilizzo di fluoro-pirimidine (capecitabina o 5-FU) da sole o in associazione ad oxaliplatino, da intraprendere dopo 4 e sino a un massimo di 8 settimane, dopo la chirurgia, per una durata complessiva di circa 6 mesi: -schedule utilizzate: XELOX, FOLFOX, Capecitabina, in monoterapia nei pazienti anziani o in quelli fragili, in cui non si ritenga indicata una terapia di associazione. Indipendentemente dal tipo di schema adottato, il giorno 1 di ciascun ciclo è prevista una visita ambulatoriale di controllo, che comprende prelievo ematochimico, valutazione clinica con registrazione degli eventi avversi ed esame obiettivo. Negli stadi II e III delle neoplasie rettali, si considera standard un trattamento di tipo combinato, che prevede una chemio-radioterapia preoperatoria (neoadiuvante). La terapia prevede l associazione di Capecitabina, (assunta per os, tutti i giorni, per tutta la durata della RT) con la radioterapia per 5 settimane, seguite dall intervento chirurgico, dopo 6-8- settimane dalla fine della RT, previa ristadiazione endoscopica e di imaging. Qualora dopo la chirurgia, fosse indicata una terapia adiuvante, essa andrà proseguita per 6 mesi complessivi, considerando anche la terapia pre-operatoria. Follow-up In pazienti sottoposti a trattamento curativo con chirurgia o ad un approccio multimodale (chirurgia, chemioterapia e/o radioterapia), è indicato un follow-up oncologico trimestrale o quadrimestrale nei primi due anni, semestrale dal 3 al 5 anno, poi annuale. Ad ogni visita saranno consigliati gli esami strumentali appropriati. In particolare: Stadio I: per il basso rischio di recidiva, la raccomandazione assoluta da linea guida è per il solo follow-up endoscopico, con la prima colonscopia di controllo ad 1 anno, quindi-se negativa-a 3 anni e poi ogni 5 anni ( cancer- and polyp-free colon ). In casi selezionati, si opterà per controllo semestrale, a discrezione del curante. Stadio II e III: --visita: nei primi due anni ogni 3-4 mesi, dal 3 al 5 ogni 6 mesi, oltre il 5 annuale;

4 --CEA ad ogni visita; --ecografia: nei primi 2 anni ogni 3-4 mesi (ad eccezione di quando prevista T.C.), nel 3-5 anno ogni 6 mesi, oltre il 5 anno annuale; --T.C.: non c è unanimità sull utilità della T.C. nel follow-up del ca. del colon, tuttavia facendo riferimento alle linee guida, si ritiene ragionevole una T.C. torace ed addome completo, con MDC, per i primi cinque anni; --colonscopia: a 1 anno (oppure entro 3-6 mesi dalla chirurgia, se non è stata eseguita sino al cieco, per lesione stenosante, prima dell intervento), quindi, se normale, a 3 anni e poi ogni 5 anni, a condizioni di una colonscopia negativa pre- o perioperatoria; --PET/TC: non è di routine. E appropriata nel restaging di pazienti con sospetto laboratoristico o imaging dubbio o in lesioni metastatiche potenzialmente operabili; --rettoscopia: nei tumori del retto, nei primi 3 anni, va eseguita ogni 6 mesi. Importante nel follow-up sollecitare il paziente a mantenere uno stile di vita adeguato (in particolare l alimentazione, e l attività fisica quotidiana) che favorisce la riduzione del rischio di recidiva. La complessità del paziente oncologico impone l identificazione di una figura di riferimento in ambito medico, che coordini le varie fasi di trattamento della malattia. Nella fase di trattamento chemioterapico, la figura di riferimento si identifica nell Oncologo medico, che prescrive gli accertamenti, stabilisce i tempi degli stessi e tiene informato il MMG. Per facilitare la gestione a domicilio del paziente, saranno attenzionati i potenziali effetti collaterali delle cure, per garantire la tempestività e la certezza degli interventi da attuare. Al completamento della chemioterapia, l oncologo invierà al MMG una epicrisi della situazione clinica ed un programma di massima per i successivi controlli. Pertanto nella fase di follow-up, la figura di riferimento si identifica nel MMG, che coordinerà i controlli specialistici, per la recidiva del tumore e monitorerà le eventuali altre patologie di cui il paziente è affetto e il possibile rischio di secondi tumori. Nel timing sopra descritto, in accordo a quanto definito, anche, da AIOM, si alterneranno la visita oncologica specialista alla visita presso il MMG, intensificando i contatti nei casi dubbi, tra i soggetti in causa. Malattia avanzata (stadio IV) Soprattutto in questo stadio, la valutazione multidisciplinare diventa fondamentale per definire una strategia comune, attraverso la condivisione della sequenza dei trattamenti e la tempistica degli stessi, ritenuta più idonea per il singolo paziente. In caso di tumore primitivo paucisintomatico, l approccio in prima istanza è solitamente oncologico, con rivalutazione per resecabilità, sia del primitivo che delle metastasi, in base alla risposta terapeutica. In caso di tumore sintomatico (occlusione o sanguinamento), il primo step deve essere chirurgico e solo successivamente chemioterapico.

5 Nei casi di neoplasia in stadio avanzato, l introduzione nella pratica clinica di nuovi farmaci (oxaliplatino, irinotecan, bevacizumab, cetuximab, panitumumab, regorafenib) ha progressivamente migliorato la sopravvivenza, portandone la mediana ad oltre 24 mesi e consentendo in alcuni casi, un downstaging efficace e tale da rendere operabili pazienti giudicati altrimenti inoperabili, prima della CT. Se non si può attuare un trattamento con intento radicale, si cercherà di ridurre o posticipare l insorgenza dei sintomi, legati alla malattia, migliorare la qualità della vita e prolungare la sopravvivenza. La scelta del trattamento terrà pertanto conto, di diverse variabili, quali: -condizioni generali, comorbidità, età; -malattia resecabile vs malattia non resecabile; -analisi mutazionali, fondamentali nella scelta dei farmaci biologici, da associare alla CT. (anticorpi monoclonali anti-egfr, nei pazienti wild-type, ed anti-vegf), anche in ambito di protocolli sperimentali. Per il quadro della malattia, le modalità di somministrazione dei trattamenti ed una più facile gestione in caso di supporto endovenoso domiciliare, viene proposto, ai pazienti con malattia avanzata, il posizionamento di un accesso venoso centrale, tipo port-a-cath. Gli schemi di scelta nella prima linea prevedono una schedula di CT. (generalmente una doppietta o tripletta, in associazione o meno ad un anticorpo monoclonale, in base al profilo mutazionale. Dopo 4-6 cicli di trattamento saranno ripetuti ematochimica completa, con markers tumorali ed una T.C. T/A, con contrasto di rivalutazione, in base alla quale si deciderà il prosieguo della terapia secondo l entità della risposta e della tolleranza. La chemioterapia viene eseguita generalmente per 6 mesi, oltre ai quali, a seconda dei casi, il trattamento può essere proseguito con una terapia depotenziata di mantenimento, generalmente, costituita dall anticorpo monoclonale. Dopo la progressione alla prima linea di terapia sistemica, se le condizioni cliniche lo consentono, il trattamento di elezione è rappresentato dalla somministrazione di una doppietta di CT. in associazione eventualmente ad un anticorpo monoclonale, in base a: -comorbidità e profilo di tossicità; -trattamento sistemico somministrato in prima linea; -istologia e profilo mutazionale di RAS e BRAF. Il trattamento di elezione a progressione può essere rappresentato dalla sola CT (a seconda di quanto già eseguito), eventualmente in associazione ad un anticorpo monoclonale. Pertanto i pazienti senza mutazione di RAS, potranno ricevere un anticorpo anti-egfr (cetuximab o panitumumab) in II o III linea di trattamento oppure un anticorpo anti- VEGF, sino a progressione o tossicità intollerabile. In terza linea ed oltre, si è recentemente reso disponibile regorafenib (un inibitore della protein-chinasi). Il follow-up clinico e radiologico, è previsto ogni 2-3 mesi, al fine di poter iniziare precocemente una nuova linea di trattamento, in caso di progressione di malattia.

6 Pazienti anziani o fragili Pazienti anziani o con comorbidità, che ne condizionano pesantemente l autonomia, hanno minore probabilità di trarre benefici dalla CT. e maggiori possibilità, che la stessa provochi un peggioramento della loro qualità di vita. In questi casi si preferisce un trattamento monochemioterapico, generalmente la capecitabina, o decidere di astenersi dal trattamento antiblastico e cercare di impostare il miglior trattamento palliativo possibile. Un attenta valutazione multidimensionale permette all oncologo di orientarsi nella scelta del trattamento più opportuno, in base al grado di tollerabilità delle cure oncologiche specifiche ed all aspettativa di vita dei pazienti, in relazione allo stadio della patologia ed alle comorbidità associate. Cure simultanee. Negli ultimi anni numerosi studi condotti su pazienti, in fase metastatica, hanno dimostrato l utilità di associare, in modo sistematico, alle terapia antitumorali anche le cure palliative, ottenendo non solo un beneficio su tutti i parametri di qualità della vita, ma in qualche caso, anche un prolungamento della sopravvivenza. Pertanto, le cure simultanee garantiscono il corretto setting di cure a fine vita, di migliorare la soddisfazione del paziente e di ridurre i costi e, sono considerate oggi, il paradigma della migliore assistenza per il malato oncologico in fase avanzata e/o metastatica. Un attenta valutazione del paziente e del contesto familiare-assistenziale, con la precoce attivazione dei servizi, consente di identificare i bisogni reali e di avviare, così, i percorsi istituzionali più idonei: Hospice e/o ADI, che in collaborazione con il MMG/distretti, possano garantire un epilogo dignitoso e meno traumatico possibile.

PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER IL PAZIENTE AFFETTO DA CARCINOMA DEL COLON E RETTO.

PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER IL PAZIENTE AFFETTO DA CARCINOMA DEL COLON E RETTO. PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER IL PAZIENTE AFFETTO DA CARCINOMA DEL COLON E RETTO. A cura di Sara Lonardi, Francasaca Bergamo, Vittorina Zagonel L approccio multidisciplinare integrato è la migliore

Dettagli

ADENOCARCINOMA DEL RETTO

ADENOCARCINOMA DEL RETTO ADENOCARCINOMA DEL RETTO GASTOENTEROLOGO- PATOLOGO CHIRURGO-RADIOLOGO- PATOLOGO GIOG ONCOLOGO-PATOLOGO- RADIOLOGO RADIOTERAPISTA 1. esame endoscopico richiesto dal Curante e/o per screening programmato.

Dettagli

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 INDICE Contesto ed epidemiologia Il percorso del paziente Gestione appropriata e sostenibilità: - Requisiti

Dettagli

ADENOCARCINOMA DEL COLON-RETTO METASTATICO (algoritmo 2)

ADENOCARCINOMA DEL COLON-RETTO METASTATICO (algoritmo 2) ADENOCARCINOMA DEL COLON-RETTO METASTATICO (algoritmo 2) GASTROENTEROLOGO- PATOLOGO CHIRURGO-PATOLOGO GIOG ONCOLOGO-PATOLOGO RADIOTERAPISTA 1. Esegue esame endoscopico richiesto dal Curante e/o per screening

Dettagli

IL CARCINOMA DEL COLON - RETTO METASTICO TRA RICERCA E PRATICA CLINICA: NUOVI AGGIORNAMENTI

IL CARCINOMA DEL COLON - RETTO METASTICO TRA RICERCA E PRATICA CLINICA: NUOVI AGGIORNAMENTI IL CARCINOMA DEL COLON - RETTO METASTICO TRA RICERCA E PRATICA CLINICA: NUOVI AGGIORNAMENTI CAGLIARI CAESAR S HOTEL 10 OTTOBRE 2015 Alessio Cubeddu Manuela Dettori CASO CLINICO N 1 PAZIENTE RAS WT NON

Dettagli

Inizio percorso: la diagnosi e le indagini di stadiazione. Rita Reggiani CPSI

Inizio percorso: la diagnosi e le indagini di stadiazione. Rita Reggiani CPSI Evento residenziale LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO DATE Ed. 1: 5-12 maggio 2014 Ed. 2: 9-16 giugno 2014 Inizio percorso: la diagnosi e le

Dettagli

IL PERCORSO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO

IL PERCORSO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IL PERCORSO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO ACOI Piemonte Torino, marzo 2010 Enzo C. Farina enzo.farina@aress.piemonte.it AR2010_ACOI_PDTA_colret 2 TRiPSS 2 Trasferire i Risultati (della Ricerca Sanitaria)

Dettagli

Storia naturale del tumore della mammella. diagnosi. +/-trattamento/i. preclinica. nascita del tumore. diagnosi. exitus. clinica

Storia naturale del tumore della mammella. diagnosi. +/-trattamento/i. preclinica. nascita del tumore. diagnosi. exitus. clinica Storia naturale del tumore della mammella diagnosi preclinica +/-trattamento/i? nascita del tumore diagnosi clinica exitus Trattamento carcinoma della mammella chirurgia radioterapia terapia medica MASSIMO

Dettagli

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del

Dettagli

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino Breast Cancer Unit ESPERIENZA della ASL5 Spezzino Breast Cancer Unit ASL5 MODELLO ORGANIZZATIVO: prevede che la paziente, fin dal primo contatto, venga accolta e guidata lungo un percorso appropriato,

Dettagli

ALGORITMI E PERCORSI TERAPEUTICI CARCINOMI DEL POLMONE NON-MICROCITOMA (NSCLC)

ALGORITMI E PERCORSI TERAPEUTICI CARCINOMI DEL POLMONE NON-MICROCITOMA (NSCLC) ALGORITMI E PERCORSI TERAPEUTICI CARCINOMI DEL POLMONE NON-MICROCITOMA (NSCLC) Data di aggiornamento: Luglio 2014 Indicazione a supporto cure palliative senza terapia oncologica specifica in pazienti con

Dettagli

George J. Chang, MD, MS, FACS, FASCRS

George J. Chang, MD, MS, FACS, FASCRS Follow-up does not improve cancer-related survival, is resource-inefficient, and does not improve quality of life, but may be a frequent source of inconvenience and anxiety [for patients]. George J. Chang,

Dettagli

Benefici e rischi della terapia neoadiuvante

Benefici e rischi della terapia neoadiuvante METASTASI EPATICHE DA CANCRO COLO-RETTALE Benefici e rischi della terapia neoadiuvante Dr.ssa Alessandra Auriemma Oncologia A.O.U.I. Verona CURA DELLE METASTASI EPATICHE DA CANCRO COLO-RETTALE QUESTIONE

Dettagli

Ruolo della Oncologia nei nuovi PDT regionali (assistenziale e dello screening)

Ruolo della Oncologia nei nuovi PDT regionali (assistenziale e dello screening) Ruolo della Oncologia nei nuovi PDT regionali (assistenziale e dello screening) Gabriele Luppi DH Oncologico Azienda Ospedaliero-Universitaria Modena luppi.gabriele@policlinico.mo.it TEAM MULTIDISCIPLINARE

Dettagli

La Diagnostica per Immagini nella Patologia Tumorale del Colon

La Diagnostica per Immagini nella Patologia Tumorale del Colon Giornate Mediche Fiorentine Firenze 2/3/4 dicembre 2016 La Diagnostica per Immagini nella Patologia Tumorale del Colon Andrea Stiatti e Alessandro Bartolozzi Diagnostica per Immagini nella patologia tumorale

Dettagli

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita DICHIARAZIONE DI AVVENUTA INFORMAZIONE ED ESPRESSIONE DEL CONSENSO A TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita DICHIARAZIONE DI AVVENUTA INFORMAZIONE ED ESPRESSIONE DEL CONSENSO A TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO Io sottoscritto/a, nato/a il a nel pieno possesso delle mie facoltà dichiaro di essere stato/a informato/a in modo dettagliato, chiaro e comprensibile, dal Dottor, sui seguenti punti: 1. diagnosi : La

Dettagli

CARCINOMA DEL POLMONE NON A PICCOLE CELLULE ( NSCLC )

CARCINOMA DEL POLMONE NON A PICCOLE CELLULE ( NSCLC ) IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL CANCRO DEL POLMONE Dott.ssa Sofia Meregalli S.C. RADIOTERAPIA ED ONCOLOGIA - A.O. SAN GERARDO- MONZA Introduzione La radioterapia (RT) è uno delle modalità di trattamento

Dettagli

Sesto San Giovanni, 26 settembre 2015

Sesto San Giovanni, 26 settembre 2015 Sesto San Giovanni, 26 settembre 2015 TUMORI DELLA MAMMELLA: TERAPIA MEDICA Dr. Claudio Vergani U. O. di Oncologia P. O. Città di Sesto Sesto S. Giovanni - Milano TERAPIA MEDICA Adiuvante: - in fase postoperatoria

Dettagli

PERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA

PERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA PERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA FASE DIAGNOSTICA A o B FASE COMUNICAZIONE DIAGNOSI FASE TERAPEUTICA Premessa Con l istituzione della Breast Unit è stato necessario definire un percorso terapeutico omogeneo

Dettagli

LA GESTIONE DEL FALLIMENTO DOPO TERAPIA RADICALE

LA GESTIONE DEL FALLIMENTO DOPO TERAPIA RADICALE LA GESTIONE DEL FALLIMENTO DOPO TERAPIA RADICALE Dr.ssa Nice Bedini S.C. Radioterapia 1 Milano, 28.11.2009 Indice Definizione di recidiva biochimica dopo chirurgia Definizione di recidiva biochimica dopo

Dettagli

Selezione dei pazienti e chemioterapia personalizzata

Selezione dei pazienti e chemioterapia personalizzata Convegno Annuale Fondazione Rosa Gallo IL CANCRO DEL RETTO OGGI: ATTUALITA DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE Policlinico Universitario G.B.Rossi Verona 23-24 novembre 2010 Problematiche, funzionalità intestinale

Dettagli

Il Follow up, le Recidive e il loro Trattamento

Il Follow up, le Recidive e il loro Trattamento Le competenze dell infermiere in tutte le fasi del PDTA per pazienti con tumore della prostata Il Follow up, le Recidive e il loro Trattamento Gaetano Auletta Infermiere Oncologia AOU NOVARA Tumore della

Dettagli

DIAGNOSTICA PREOPERATORIA CANCRO DEL RETTO: IMAGING, DALL INUTILE AL NECESSARIO

DIAGNOSTICA PREOPERATORIA CANCRO DEL RETTO: IMAGING, DALL INUTILE AL NECESSARIO Congresso Annuale Fondazione Rosa Gallo Il cancro del retto oggi: attualità diagnostiche e terapeutiche Verona, 22-23 novembre 10 DIAGNOSTICA PREOPERATORIA CANCRO DEL RETTO: IMAGING, DALL INUTILE AL NECESSARIO

Dettagli

L esperto interroga: le terapie mediche nelle neoplasie del colon adiuvante e metastatico

L esperto interroga: le terapie mediche nelle neoplasie del colon adiuvante e metastatico L esperto interroga: le terapie mediche nelle neoplasie del colon adiuvante e metastatico Dott. Antonio Maria Alberti Struttura Complessa di Oncologia Medica Ospedale Sandro Pertini ASL RM/B Dir. E. Cammilluzzi

Dettagli

RUOLO DELLA CHIRURGIA

RUOLO DELLA CHIRURGIA Dr Graziano Meneghini Direttore Dipartimento Donna: Salute, Maternità ed Infanzia BREAST UNIT ULSS 5 Ovest Vicentino Montecchio Maggiore-Arzignano INTRODUZIONE Il trattamento delle recidive di carcinoma

Dettagli

Catia Angiolini. Oncologia Medica AUSL3 - Pistoia

Catia Angiolini. Oncologia Medica AUSL3 - Pistoia Catia Angiolini Oncologia Medica AUSL3 - Pistoia Prevalenza dei tumori in Italia , - #. $. ) #/: $Q' : "CC+%&+/ B9&#) "/-93%) C1) &:":-. 9/%;. #%3.. 6%>+"7-:$%. ;%7-;) %";:) #% &"9&) # B9&#) "/-93%-6)

Dettagli

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON DATA DI AGGIORNAMENTO: MARZO 2012 Adenoma con displasia alto grado o severa (1) Escissione locale completa endoscopica in unica escissione (non piecemeal) Resezione

Dettagli

IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO. S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta

IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO. S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta Compressione midollare L esordio può essere: - Acuto (circa 48 ore) nel 22% dei casi - Nel 61% dei

Dettagli

Dr. Claudio Battaglia

Dr. Claudio Battaglia Dr. Claudio Battaglia Responsabile U.S.D. di Senologia ASL1 di Sanremo Struttura Certificata UNI EN ISO 9001/2008 RINA MODERNA CHIRURGIA DELLE STAZIONI LINFONODALI MODERNA CHIRURGIA DELLE STAZIONI LINFONODALI

Dettagli

Introduzione : Generalità di oncologia clinica

Introduzione : Generalità di oncologia clinica CORSO INTEGRATO: PROBLEMI DI SALUTE III (ONCOLOGICI) Introduzione : Generalità di oncologia clinica Franco Testore Il problema cancro Il termine cancro : è generico e rappresenta una malattia che coinvolge

Dettagli

Neoplasia del Pancreas: Ruolo dell EUS

Neoplasia del Pancreas: Ruolo dell EUS Neoplasia del Pancreas: Ruolo dell EUS Fabia Attili MD, PhD Digestive Endoscopy Unit Cancro del pancreas I numeri: 10^ più comune neoplasia 4^ causa di mortalità per cancro American Cancer Society 2006:

Dettagli

Il Rapporto Incidenza, mortalità e sopravvivenza nel Rapporto del Registro Tumori Puglia. IRCCS Oncologico Giovanni Paolo II di Bari

Il Rapporto Incidenza, mortalità e sopravvivenza nel Rapporto del Registro Tumori Puglia. IRCCS Oncologico Giovanni Paolo II di Bari IRCCS Oncologico Giovanni Paolo II di Bari Incidenza, mortalità e sopravvivenza nel Rapporto del Registro Tumori Puglia Il Rapporto 2015 Lucia Bisceglia Danila Bruno, Vanna Burgio Lomonaco, Antonio Chieti,

Dettagli

Approccio integrato: organizzazione ed esperienza multidisciplinare dell Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna

Approccio integrato: organizzazione ed esperienza multidisciplinare dell Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna Approccio integrato: organizzazione ed esperienza multidisciplinare dell Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna Dr.ssa M.Marzola U.O. Oncologia Clinica Un approccio integrato:perchè Cosa ci dice la

Dettagli

III CORSO TEORICO-PRATICO DI IMAGING DEI CARCINOMI DI RINO-OROFARINGE E CAVO ORALE: DALLA DIAGNOSI AL FOLLOW-UP

III CORSO TEORICO-PRATICO DI IMAGING DEI CARCINOMI DI RINO-OROFARINGE E CAVO ORALE: DALLA DIAGNOSI AL FOLLOW-UP III CORSO TEORICO-PRATICO DI IMAGING DEI CARCINOMI DI RINO-OROFARINGE E CAVO ORALE: DALLA DIAGNOSI AL FOLLOW-UP Sede del corso: Aula Magna Ospedale Rovereto Data del corso: 2 3 4 dicembre 2015 Coordinatore

Dettagli

G E N AI N2011 IL PAZIENTE CON ITTERO. Quaderni ASRI. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini

G E N AI N2011 IL PAZIENTE CON ITTERO. Quaderni ASRI. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini G E N2011 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini N AI O IL PAZIENTE CON ITTERO IL PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO AZIENDALE Quaderni ASRI 132 a cura di: Dipartimento

Dettagli

LINEE GUIDA ROL - COLON. Stadio I

LINEE GUIDA ROL - COLON. Stadio I Adenoma con displasia alto grado o severa Escissione locale LINEE GUIDA ROL - COLON segmentaria per lesioni non suscettibili di escissione locale Sostituisce carcinoma in situ o adenoma intramucoso. Stadio

Dettagli

ALLEGATO 1 alla Deliberazione Disciplina delle prestazioni di cataratta e liberazione del tunnel carpale in regime ambulatoriale

ALLEGATO 1 alla Deliberazione Disciplina delle prestazioni di cataratta e liberazione del tunnel carpale in regime ambulatoriale ALLEGATO 1 alla Deliberazione Disciplina delle prestazioni di cataratta e liberazione del tunnel carpale in regime ambulatoriale DISCIPLINARE TECNICO REGIONALE PER L INTERVENTO DI LIBERAZIONE DEL TUNNEL

Dettagli

Manuale d uso del Minimum Data Set clinico nel modulo informatizzato di prescrizione dei trattamenti in ambito oncologico

Manuale d uso del Minimum Data Set clinico nel modulo informatizzato di prescrizione dei trattamenti in ambito oncologico Manuale d uso del Minimum Data Set clinico nel modulo informatizzato di prescrizione dei trattamenti in ambito oncologico A cura del Dr. Maurizio Leoni Oncologia Medica O.C. Ravenna Assessorato Politiche

Dettagli

Orazio Santonocito, Rosina Amoroso U.O. Neurochirurgia Spedali Riuniti Livorno Azienda Usl Nord Ovest Toscana

Orazio Santonocito, Rosina Amoroso U.O. Neurochirurgia Spedali Riuniti Livorno Azienda Usl Nord Ovest Toscana MALATTIA OLIGOMETASTATICA A LIVELLO ENCEFALICO: L OPINIONE DEL NEUROCHIRURGO Orazio Santonocito, Rosina Amoroso U.O. Neurochirurgia Spedali Riuniti Livorno Azienda Usl Nord Ovest Toscana Direttore: Dott.O.Santonocito

Dettagli

CANCRO DEL COLON - Tab.1

CANCRO DEL COLON - Tab.1 CANCRO DEL COLON - Tab.1 Presentazione clinica Workup Soluzioni Polipo sessile o peduncolato con cancro invasivo Polipectomia Esame istologico Colonscopia Marcatura sede Campione integro, completamente

Dettagli

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORI DEL COLON Data di aggiornamento: maggio 2014 Adenoma con displasia alto grado o severa (1) Escissione locale completa endoscopica in unica escissione (non piecemeal) Resezione

Dettagli

II GOIM Prof. Giuseppe Colucci Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Tumori G.PaoloII, Bari

II GOIM Prof. Giuseppe Colucci Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Tumori G.PaoloII, Bari 1 Sinossi TITOLO FASE CLINICA SPONSOR CENTRO COORDINATORE AREA TERAPEUTICA OBIETTIVI Strategia terapeutica ottimale nei pazienti con tumore del colon-retto metastatico K ras wild type: cetuximab in associazione

Dettagli

Dott. Francesco Fiorica

Dott. Francesco Fiorica Dottorato di ricerca XXII ciclo Università degli Studi di Catania: Approccio Oncologico Multimodale in età geriatrica FATTIBILITA ED EFFICACIA DI UN TRATTAMENTO DI RADIOTERAPIA IN PAZIENTI ANZIANI CON

Dettagli

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORE DELLA PROSTATA

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORE DELLA PROSTATA LINEE GUIDA TERAPEUTICHE TUMORE DELLA PROSTATA Data di aggiornamento: novembre 2013 TERAPIA PRIMARIA RISCHIO MOLTO BASSO: (previa biopsia) T1a Follow-up urologico Chirurgia RISCHIO MOLTO BASSO: T1c e Gleason

Dettagli

PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013

PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013 PDTA - 04 Rev. 0 del 24/10/2013 Certificato N 9122 AOLS Data applicazione Redazione Verifica Approvazione 24.10.2013 Dr.ssa S. Ferrario Dr.ssa M.V. Forleo Dr.ssa E. Piazza Dr.ssa G. Saporetti Dr. E. Goggi

Dettagli

Endoscopia nell anno successivo

Endoscopia nell anno successivo RETTO FOLLOW-UP 01 Endoscopia nell anno successivo DESCRIZIONE: Stima la proporzione di pazienti sottoposti a endoscopia nei 12 mesi successivi all intervento DISTRIBUZIONE SPAZIALE 0-20 21-40 41-60 61-80

Dettagli

Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA. Padova 21 Marzo 2016

Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA. Padova 21 Marzo 2016 Continuità di cura e cure simultanee: PDTA TUMORE DELLA MAMMELLA Padova 21 Marzo 2016 L. Trentin SC Terapia del Dolore e Cure Palliative Istituto Oncologico Veneto I.R.C.C.S. CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE

Dettagli

Diagnostica e livelli essenziali di assistenza

Diagnostica e livelli essenziali di assistenza Diagnostica e livelli essenziali di assistenza Bologna 3 dicembre 2012 Antonio Brambilla Costi, volumi, variabilità Quasi 70 milioni di prestazioni di diagnostica, visite e laboratorio Fonte: Sistema Informativo

Dettagli

EMR Merck KGaA, Darmstadt, Germania. Fase clinica IIIb

EMR Merck KGaA, Darmstadt, Germania. Fase clinica IIIb 1/7 Sinossi Titolo della Numero della NEXT NSCLC ErbituX Trial Sperimentazione in aperto, randomizzata, multinazionale, di fase IIIb, di valutazione dell attività e della sicurezza di cetuximab come terapia

Dettagli

DERMO ONCOLOGIA MELANOMA MALIGNO CUTANEO: PET TAC quando. Dr. Pietro Bianchi - U.O.C. Medicina Nucleare USL 1- Massa Carrara

DERMO ONCOLOGIA MELANOMA MALIGNO CUTANEO: PET TAC quando. Dr. Pietro Bianchi - U.O.C. Medicina Nucleare USL 1- Massa Carrara DERMO ONCOLOGIA MELANOMA MALIGNO CUTANEO: PET TAC quando Dr. Pietro Bianchi - U.O.C. Medicina Nucleare USL 1- Massa Carrara Melanoma: PET-TC quando? Sangue membrana cellulare Cellula FDG FDG Esochinasi

Dettagli

Chirurgia - tumori del fegato e delle vie biliari

Chirurgia - tumori del fegato e delle vie biliari Chirurgia - tumori del fegato e delle vie biliari La chirurgia del fegato e delle vie biliari comprende una notevole varietà di interventi, che vanno dalle più semplici e routinarie colecistectomie, con

Dettagli

TREP: Carcinoide dell Appendice (Tumore Neuroendocrino dell Appendice)

TREP: Carcinoide dell Appendice (Tumore Neuroendocrino dell Appendice) Riunione del Gruppo Italiano di Chirurgia Oncologica Pediatrica Milano, 24 Ottobre 2012 TREP: Carcinoide dell Appendice (Tumore Neuroendocrino dell Appendice) C. Virgone P. Dall Igna Chirurgia Pediatrica,

Dettagli

Standardizzazione e Informatizzazione delle prescrizioni delle terapie

Standardizzazione e Informatizzazione delle prescrizioni delle terapie CENTRALIZZAZIONE TERAPIE ONCOLOGICHE IOV, 5 febbraio 2014 Standardizzazione e Informatizzazione delle prescrizioni delle terapie antitumorali Vittorina Zagonel Direttore U.O.C. Oncologia Medica 1 Istituto

Dettagli

- Non allergie farmacologiche - Ex fumatore - Tonsillectomia

- Non allergie farmacologiche - Ex fumatore - Tonsillectomia M.G. 44 anni, 79 Kg, 177 cm Anamnesi generale: - Non allergie farmacologiche - Ex fumatore - Tonsillectomia Agosto 2008: ENUCLEORESEZIONE RENALE SINISTRA di neoformazione di 42x59 mm in stadio clinico

Dettagli

CURE SIMULTANEE IN ONCOLOGIA E INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO :la realizzazione di un progetto

CURE SIMULTANEE IN ONCOLOGIA E INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO :la realizzazione di un progetto CURE SIMULTANEE IN ONCOLOGIA E INTEGRAZIONE OSPEDALE- TERRITORIO :la realizzazione di un progetto Dott.ssa SILVIA E. NEGRETTI U.O. Oncologia Magenta 24 Gennaio 2017 EVIDENZE L introduzione precoce delle

Dettagli

LINEE GUIDA DI FOLLOW-UP TUMORI GERMINALI DELL ADULTO

LINEE GUIDA DI FOLLOW-UP TUMORI GERMINALI DELL ADULTO LINEE GUIDA DI FOLLOW-UP TUMORI GERMINALI DELL ADULTO Aggiornamento: Gennaio 2011 ROL Linee Guida Tumori Germinali dell adulto (Gennaio 2011) 1 PREVENZIONE DELL INFERTILITÀ E DELL IPOGONADISMO IN SOGGETTI

Dettagli

I PDTA ONCOLOGICI. Gabriele Luppi. DH Oncologico Azienda Ospedaliero-Universitaria Modena.

I PDTA ONCOLOGICI. Gabriele Luppi. DH Oncologico Azienda Ospedaliero-Universitaria Modena. I PDTA ONCOLOGICI Gabriele Luppi DH Oncologico Azienda Ospedaliero-Universitaria Modena luppi.gabriele@policlinico.mo.it TEAM MULTIDISCIPLINARE IN ONCOLOGIA E diventato il modello di cura dei tumori in

Dettagli

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera

LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO. La radioterapia. Giovanna Pusceddu, infermiera LE COMPETENZE DELL INFERMIERE IN TUTTE LE FASI DEL PDTA PER PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON RETTO La radioterapia Giovanna Pusceddu, infermiera Chi sono gli operatori in radioterapia Medici radioterapisti

Dettagli

Linfoma di Hodgkin (LH) Criticità della registrazione

Linfoma di Hodgkin (LH) Criticità della registrazione corso per operatori dei Registri Tumori AIRTUM I TUMORI EMATOLOGICI criticità nella diagnosi, registrazione e classificazione Linfoma di Hodgkin (LH) Criticità della registrazione Simona Nuzzo Registro

Dettagli

Terapia medica e radiante dei carcinomi del colon-retto

Terapia medica e radiante dei carcinomi del colon-retto Capitolo 11 111 Terapia medica e radiante dei carcinomi del colon-retto Alberto Raina, Paolo Montanaro, Maria Rosa Di Fazio Unità Operativa di Oncologia Medica, Casa di Cura S. Pio X, Milano Il carcinoma

Dettagli

U.O.C. Radiologia Istituto Oncologico Veneto (IRCCS) Padova.

U.O.C. Radiologia Istituto Oncologico Veneto (IRCCS) Padova. Camillo Aliberti Riccardo Carandina U.O.C. Radiologia Istituto Oncologico Veneto (IRCCS) Padova camillo.aliberti@ioveneto.it PDTA nei tumori testa-collo SOSPETTO DI NEOPLASIA MMG E SPECIALISTA SSN DIAGNOSI

Dettagli

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI GIAMPIETRO GASPARINI U O C Oncologia Medica A.C.O. San Filippo Neri Roma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA:OBIETTIVI Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimento

Dettagli

ADENOMI CANCERIZZATI Aspetti chirurgici

ADENOMI CANCERIZZATI Aspetti chirurgici DIAGNOSI E TRATTAMENTO DEI POLIPI COLO-RETTALI: PROBLEMATICHE EMERGENTI NEL PROGRAMMA DI SCREENING ADENOMI CANCERIZZATI Aspetti chirurgici Prof.Luigi Roncoroni Clinica chirurgica e Terapia chirurgica Università

Dettagli

Radiochemioterapia nei tumori del retto nel paziente anziano: irradiare i linfonodi pelvici?

Radiochemioterapia nei tumori del retto nel paziente anziano: irradiare i linfonodi pelvici? Radiochemioterapia nei tumori del retto nel paziente anziano: irradiare i linfonodi pelvici? Carlo Greco Radioterapia Oncologica Università Campus Bio-Medico di Roma - Via Álvaro del Portillo, 21-00128

Dettagli

La valutazione Multidisciplinare in Sanità dalla teoria alla applicazione pratica: modello di valutazione in oncologia

La valutazione Multidisciplinare in Sanità dalla teoria alla applicazione pratica: modello di valutazione in oncologia La valutazione Multidisciplinare in Sanità dalla teoria alla applicazione pratica: modello di valutazione in oncologia Alberto Bortolami Chiara Roni Coordinamento Rete Oncologica del Veneto Istituto Oncologico

Dettagli

Aggiornamenti su RAS: mutazioni di KRAS ed NRAS nel carcinoma del colon retto. Carmelo Lupo

Aggiornamenti su RAS: mutazioni di KRAS ed NRAS nel carcinoma del colon retto. Carmelo Lupo Aggiornamenti su RAS: mutazioni di KRAS ed NRAS nel carcinoma del colon retto Carmelo Lupo RAS-RAF signaling Activation of the RAS-RAF signaling cascade occurs via the following sequential steps 1 : Activation

Dettagli

Università degli Studi di Trieste U.C.O Chirurgica Generale Direttore: Prof. N. De Manzini

Università degli Studi di Trieste U.C.O Chirurgica Generale Direttore: Prof. N. De Manzini Università degli Studi di Trieste U.C.O Chirurgica Generale Direttore: Prof. N. De Manzini LE LESIONI NEOPLASTICHE INIZIALI ESOFAGO-GASTRO-COLICHE: TRA ENDOSCOPIA E CHIRURGIA Abbazia di Carceri 31 marzo

Dettagli

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines

Dettagli

Follow-up del carcinoma tiroideo a rischio intermedio-alto

Follow-up del carcinoma tiroideo a rischio intermedio-alto Follow-up del carcinoma tiroideo a rischio intermedio-alto Minicorso 1 Identikit del paziente a rischio intermedio-alto C. Durante Tg ultrasensibile o stimolo con rhtsh? La sorveglianza loco-regionale

Dettagli

(CRICKET) - EUDRACT Gruppo Oncologico Nord-Ovest (G.O.N.O.)

(CRICKET) - EUDRACT Gruppo Oncologico Nord-Ovest (G.O.N.O.) APPENDI II: SINOSSI (ITALIAN VERSION) STUDIO DI FASE II, A SINGOLO BRACCIO, DI TERAPIA DI III LINEA CON RECHALLENGE DI CETUIMAB ED IRINOTECANO IN PAZIENTI CON CARCINOMA COLORETTALE METASTATICO KRAS, NRAS

Dettagli

INDICE. parte prima NEOPLASIE DEL RENE

INDICE. parte prima NEOPLASIE DEL RENE INDICE parte prima NEOPLASIE DEL RENE INQUADRAMENTO ANATOMOCLINICO Anatomia patologica dei tumori renali parenchimali e calicopielici dell'adulto Evoluzione delle classificazioni anatomopatologiche Classificazione

Dettagli

Servizio di Senologia della Provincia di Ferrara Genere e Appropriatezza Clinico-Diagnostica

Servizio di Senologia della Provincia di Ferrara Genere e Appropriatezza Clinico-Diagnostica Servizio di Senologia della Provincia di Ferrara Genere e Appropriatezza Clinico-Diagnostica Responsabile dipartimentale senologia AUSL FE SEDI DELLA ATTIVITÀ SENOLOGICA Screening Iniziato nel 1997 Attività

Dettagli

L imaging morfologico. Maja Ukmar. U.C.O di Radiologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti Trieste

L imaging morfologico. Maja Ukmar. U.C.O di Radiologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti Trieste LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEL TREATMENT PLANNING DELLA RADIOTERAPIA L imaging morfologico Maja Ukmar U.C.O di Radiologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti Trieste Radiogramma diretto

Dettagli

Colonscopia di Sorveglianza dopo resezione del tumore del colon e dopo polipectomia Francesco Cupella

Colonscopia di Sorveglianza dopo resezione del tumore del colon e dopo polipectomia Francesco Cupella Colonscopia di Sorveglianza dopo resezione del tumore del colon e dopo polipectomia Francesco Cupella L IGNORANZA E PIU VICINA ALLA VERITA CHE IL PREGIUDIZIO Candidati alla sorveglianza endoscopica postresezione

Dettagli

Come disarmare i tumori

Come disarmare i tumori Come disarmare i tumori Delia Mezzanzanica Unità di Terapie Molecolari Dipartimento di Oncologica Sperimentale e Medicina Molecolare Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Il tumore ovarico è caratterizzato

Dettagli

Indice. Presentazione Indice

Indice. Presentazione Indice Presentazione... 11 1. Carcinoma mammario...13 1.1. Introduzione... 17 1.2. Screening... 18 1.3. Diagnosi... 18 Algoritmo 1. Diagnosi...19 1.3.1. Mammografia... 20 1.3.2. Ecografia... 20 1.3.3. Refertazione...

Dettagli

APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA. Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA

APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA. Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA GRUPPO DI LAVORO MMG Endoscopisti ASMN, ASL, Privato accreditato Gastroenterologi

Dettagli

Algoritmo per il trattamento dei NETs pancreatici

Algoritmo per il trattamento dei NETs pancreatici Algoritmo per il trattamento dei NETs pancreatici Monza, 06/05/2011 Emilio Bajetta Centro di Riferimento per lo Studio e la Cura dei Carcinoidi e dei Tumori Neuroendocrini S. Oberndorfer e i suoi maestri

Dettagli

TERAPIA MEDICA DEL CARCINOMA A CELLULE TRANSIZIONALI DELLA VESCICA METASTATICO EDIZIONI MINERVA MEDICA

TERAPIA MEDICA DEL CARCINOMA A CELLULE TRANSIZIONALI DELLA VESCICA METASTATICO EDIZIONI MINERVA MEDICA Cinzia Ortega TERAPIA MEDICA DEL CARCINOMA A CELLULE TRANSIZIONALI DELLA VESCICA METASTATICO EDIZIONI MINERVA MEDICA Con il contributo incondizionato di ISBN: 978-88-7711-862-2 2016 EDIZIONI MINERVA MEDICA

Dettagli

Tumori Stromali Gastrointestinali: linee guida per la pratica clinica nella diagnosi, cura e follow-up dei GIST.

Tumori Stromali Gastrointestinali: linee guida per la pratica clinica nella diagnosi, cura e follow-up dei GIST. Traduzione in italiano a cura di A.I.G. Associazione Italiana GIST (maggio 2008) Raccomandazioni e linee guida Annals of Oncology 18 (Supplement 2): ii27 ii29, 2007 adottate dal gruppo di lavoro doi:10.1093/annonc/mdm024

Dettagli

Studio AMAROS SOMMARIO

Studio AMAROS SOMMARIO Studio AMAROS SOMMARIO Studio di fase III il cui principale obiettivo è dimostrare nelle pazienti con metastasi ai linfonodi ascellari, diagnosticate tramite biopsia con linfonodo sentinella, equivalente

Dettagli

Modello di Cura (MdC) per le persone affette da Artrite Reumatoide

Modello di Cura (MdC) per le persone affette da Artrite Reumatoide Translation into: Completed by: Email: MdC 1 MdC 2 MdC 3 MdC 4 MdC 5 Italian Modello di Cura (MdC) per le persone affette da Artrite Reumatoide Annamaria Iuliano annamariaiuliano@hotmail.it Le persone

Dettagli

Principi Generali. Appropriatezza Diagnostico Terapeutica in Oncologia. Prof. Francesco Cognetti

Principi Generali. Appropriatezza Diagnostico Terapeutica in Oncologia. Prof. Francesco Cognetti Appropriatezza Diagnostico Terapeutica in Oncologia Principi Generali Prof. Francesco Cognetti Direttore Dipartimento di Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Roma Roma 22 Giugno 2010

Dettagli

ACC Genomics per la Salute della Donna

ACC Genomics per la Salute della Donna ACC Genomics per la Salute della Donna Profilo Alleanza Contro il Cancro (ACC), la più grande rete di ricerca oncologica italiana fondata nel 2002 dal Ministero della Salute tra sei centri di alto livello

Dettagli

Caso Clinico Tumore del Colon-Retto

Caso Clinico Tumore del Colon-Retto INTEGRAZIONE TRA ASSISTENZA TERRITORIALE ED OSPEDALIERA Pisa, 14 Novembre 2015 Caso Clinico Tumore del Colon-Retto Carlotta Antoniotti Polo Oncologico Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Università

Dettagli

RUOLO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO

RUOLO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO «GESTIONE AMBULATORIALE DELLE TERAPIE DI SUPPORTO» RUOLO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO NEL PAZIENTE AMBULATORIALE NICOLETTA VIRGILI L AMBULATORIO DI TERAPIE DI SUPPORTO E URGENZE SVILUPPO DELL ONCOLOGIA

Dettagli

Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica

Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica Scegliere il test a maggiore significatività od accuratezza diagnostica Dismissione di test obsoleti Valutare l introduzione di nuovi

Dettagli

LO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Ferrara, 17 novembre 2012

LO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Ferrara, 17 novembre 2012 LO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Ferrara, 17 novembre 2012 Tavola rotonda: Trattamento dell adenocarcinoma T1 (adenoma cancerizzato) Prof.

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya. Il trauma:

PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya. Il trauma: PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya Il trauma: - Valutazione iniziale e prime terapie chirurgiche del traumatizzato - Trauma del bambino, nell adulto e in gravidanza

Dettagli

QUANDO FARE LA TERAPIA ADIUVANTE Dott.ssa Daniela Scapoli. Caso Clinico

QUANDO FARE LA TERAPIA ADIUVANTE Dott.ssa Daniela Scapoli. Caso Clinico QUANDO FARE LA TERAPIA ADIUVANTE Dott.ssa Daniela Scapoli Caso Clinico MV 20/8/1957 Maschio sposato Anamnesi negativa per patologie di rilievo Non famigliarità per neoplasia Operaio ( meccanico) Fumatore15

Dettagli

Scheda per la stesura dei piani attuativi aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione e Proroga 2013

Scheda per la stesura dei piani attuativi aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione e Proroga 2013 Scheda per la stesura dei piani attuativi aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione 2010-12 e Proroga 2013 LINEA DI ATTIVITA E TITOLO DEL PROGETTO: 20-3.5.1 Prevenzione della progressione dell artrite

Dettagli

Tumori gonadici nell adolescente: Aspetti Chirurgici. Dott. Alessandro Crocoli Riunione GICOP - Trieste 12-13 Aprile 2012

Tumori gonadici nell adolescente: Aspetti Chirurgici. Dott. Alessandro Crocoli Riunione GICOP - Trieste 12-13 Aprile 2012 Tumori gonadici nell adolescente: Aspetti Chirurgici Dott. Alessandro Crocoli Riunione GICOP - Trieste 12-13 Aprile 2012 2 Tumori gonadici: il passato Prima del 1980 CURE PALLIATIVE TERAPIE SPERIMENTALI

Dettagli

Allo stato attuale la casistica consta di 60 casi trattati con peritonectomia e chemioipetermia intraoperatoria.

Allo stato attuale la casistica consta di 60 casi trattati con peritonectomia e chemioipetermia intraoperatoria. I dati sintetizzati nella tabella sopra riportata nel contesto delle esperienze internazionali sono relativi alla casistica di 47 casi relativa al periodo 2000-20007 analizzata nell articolo: Cytoreductive

Dettagli

Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia

Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia ACCOGLIENZA DEL PAZIENTE IN U.O. di CHIRURGIA Accettazione del paziente in U.O. di chirurgia Ricovero in emergenza ed urgenza Ricovero ordinario programmato Day Hospital Day Surgery Il ricovero in U.O.

Dettagli

Il Cancerizzato Quale il follow-up? Reggio Emilia, 7 aprile 2011

Il Cancerizzato Quale il follow-up? Reggio Emilia, 7 aprile 2011 Il Cancerizzato Quale il follow-up? Reggio Emilia, 7 aprile 2011 Patrizia Landi AUSL di Bologna Assessorato alle Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna Un programma di screening può avere successo

Dettagli

QUANDO PRESCIVERE IL PSA E QUANDO FERMARSI? ESTRATTO DAL DECALOGO DEL PSA AssUAM Dott.T.Pierangeli

QUANDO PRESCIVERE IL PSA E QUANDO FERMARSI? ESTRATTO DAL DECALOGO DEL PSA AssUAM Dott.T.Pierangeli QUANDO PRESCIVERE IL PSA E QUANDO FERMARSI? Dott.T.Pierangeli Un paziente interessato ed informato sulla diagnosi precoce del tumore inizia il dosaggio del PSA a 50 anni e dovrebbe concluderlo a 75 anni

Dettagli

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE CONDROSARCOMA DELL OSSO

LINEE GUIDA TERAPEUTICHE CONDROSARCOMA DELL OSSO LINEE GUIDA TERAPEUTICHE CONDROSARCOMA DELL OSSO Le opzioni diagnostico-terapeutiche sotto riportate sono desunte direttamente, con modifiche e integrazioni definite nell ambito della comunità degli Oncologi

Dettagli

Autori: Pierandrea De Iaco, Anna Myriam Perrone. Documento: Protocollo. Versione: Finale del 24 Dicembre 2012. Numero di pagine: 7

Autori: Pierandrea De Iaco, Anna Myriam Perrone. Documento: Protocollo. Versione: Finale del 24 Dicembre 2012. Numero di pagine: 7 Codice dello studio: SIRENA (Studio Ipertermia REtrospettivo NAzionale) Studio osservazionale multicentrico retrospettivo sulla Chemioterapia Ipertermica Intraperitoneale nel carcinoma avanzato dell ovaio

Dettagli

AGGIORNAMENTO STATISTICO

AGGIORNAMENTO STATISTICO AGGIORNAMENTO STATISTICO SUI RISULTATI CLINICI RELATIVI ALL'APPLICAZIONE DEL MDB SUI PAZIENTI (n.195) AFFETTI DA CARCINOMA MAMMARIO E RIVOLTISI ALLO STUDIO MEDICO DELLA FONDAZIONE DI BELLA nel periodo

Dettagli

IL CENTRO REGIONALE AMIANTO ACCERTAMENTI SANITARI

IL CENTRO REGIONALE AMIANTO ACCERTAMENTI SANITARI IL CENTRO REGIONALE AMIANTO ACCERTAMENTI SANITARI AGGIORNAMENTO PER MMG MONFALCONE 30 OTTOBRE 2014 SORVEGLIANZA SANITARIA Per sorveglianza sanitaria in generale si intende l effettuazione di procedure

Dettagli