Fattori che hanno favorito la ricerca in coniglicoltura Notevole sviluppo dell allevamento del coniglio Evoluzione della coniglicoltura lt con presenz
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1 Nuove conoscenze scientifiche e tecniche per l alimentazione razionale del coniglio PROF. ANTONINO NIZZA Ordinario i di Avicoltura e Coniglicoltura, lt Università di Napoli Federico II
2 Fattori che hanno favorito la ricerca in coniglicoltura Notevole sviluppo dell allevamento del coniglio Evoluzione della coniglicoltura lt con presenza di allevamenti di dimensioni sempre maggiori (altamente selezionati e produttivi)
3 Interesse per l alimentazione Peso dell alimentazione nella determinazione dei costi di produzione Ruolo dell alimentazione li i sulla patologia del coniglio Ruolo svolto dall alimentazione ione sulla qualità della carne
4 Tematiche più studiate Fisiologia i i dell apparato digerente Fabbisogni dei conigli nei diversi momenti fisiologici Conigli in accrescimento Conigli all ingrasso Fattrici in riproduzione Metodi di valutazione degli alimenti Valutazione nutrizionale di molti sottoprodotti
5 Comportamento alimentare del coniglio Il coniglio è un erbivoro monogastrico Appartiene all ordine dei lagomorfi, ma è anche un roditore Caratteristica ti principale i è la ciecotrofia (emissione e reingestione di particolari escreta, chiamati ciecotrofi o feci molli. Il coniglio, pertanto, t effettua 2 tipi i di pasti: a base di alimento e di ciecotrofi) Effettua numerosi pasti al giorno (30-40)
6 Comportamento alimentare del coniglio Come erbivoro applica una strategia pressochè inversa a quella dei ruminanti (trattiene prevalentemente le particelle fini dei digesta a livello di colon, rigettando rapidamente quelle grossolane ricche in fibra) Questo comportamento è associato ad una ingestione suddivisa in numerosi pasti che favoriscono un transito rapido dei digesta e la valorizzazione delle frazioni fibrose più digeribili Ne consegue che il coniglio può consumare una grande varietà di alimenti e può adattarsi a situazioni alimentari molto diverse
7 Comportamento alimentare del coniglio In natura il coniglio preferisce le graminacee, le leguminose e le composite (ridotto, invece, è il consumo di carote) Si ciba di gemme, germogli, foglie, ma anche di giovani fusti di piante legnose e cortecce Il coniglio allevato è in grado di percepire sapori if fondamentali li( (salato, l t dolce, amaro, acido) Si può affermare che preferisce sostanze zuccherine (alimenti con melasso)
8 Comportamento alimentare del coniglio Sembra comunque apprezzare un certo livello di amarezza (farina di medica disidratata) Ad un alimento fibroso ne preferisce uno energetico (con rischio di turbe intestinali) Disponendo di un alimento concentrato e di materiale fibroso (paglia) il coniglio non riesce a regolare il consumo e ad ottenere il massimo accrescimento (alim. Rurale)
9 Apparato digerente del coniglio
10 Fisiologia della digestione Segmenti e anteriori dges digestione e di tipo monogastrico Stomaco (secrezione HCl e pepsina oltre a minerali quali Ca, K, Mg, Na) lieve attacco anche per la brevità della sosta, 2-4 4ore Intestino tenue (assorbimento dei principi nutritivi degradati d dagli enzimi i pancreatici i ed enterici) i) Segmenti posteriori (cieco, colon) digestione microbica
11 Ciecotrofia La particolarità digestiva dei lagomorfi si fonda sul doppio funzionamento del colon prossimale regolato dal ciclo luminoso nictemerale Il coniglio produce due tipi di feci: un tipo duro e uno molle chiamato ciecotrofo; Il ciecotrofo viene ingerito direttamente dall ano secondo un ritmo ben preciso: in condizione di luce naturale (ore ) e alimentazione ad libitum, la ciecotrofia inizia al mattino tra le 4 e le 6 e si protrae fino alle ore 14; In caso di alimentazione controllata la ciecotrofia avviene circa 6-8 ore dopo l inizio linizio del pasto.
12 Meccanismi che regolano la ciecotrofia Sulla formazione del ciecotrofo intervengono la motilità del cieco, della regione ileocecale e del colon e i processi di assorbimento e secrezione che si svolgono nel cieco e nel colon; Anche il surrene e la concentrazione di AGV nel cieco intervengono sulla formazione del ciecotrofo; Durante la formazione del ciecotrofo la peristalsi diminuisce, aumenta la concentrazione di AGV nel cieco, si riduce la concentrazione di aldosterone nel sangue che comporta minore riassorbimento di sodio e acqua.
13 Formazione del ciecotrofo Quando i digesta attraversano il colon alla fine della nottata o all inizio della mattinata, la progressione è lenta ed essi vengono circondati da muco assumendo la forma di agglomerati di piccoli granuli mucosi denominati ciecotrofi
14 Formazione delle feci dure Durante la formazione delle feci, i digesta nel colon subiscono una doppia peristalsi in direzioni opposte La parte liquida e le piccole particelle (<0.01 mm) ed elementi solubili vengono inviati verso la periferia del lume intestinale e fatti risalire verso il cieco. Nello stesso tempo le particelle più grossolane (> 0,3 mm) sono mantenute nella parte centrale del lume intestinale ti per essere poi evacuate sotto forma di feci dure. Feci dure e ciecotrofo presentano composizione ione chimica sensibilmente diversa.
15 Composizione chimica di feci dure e ciecotrofo Feci Ciecotrofo Sostanza secca, % Protidi grezzi, % s.s. s Lipidi, % s.s Cellulosa, % s.s Ceneri, % s.s Estrattivi inazotati, % s.s. s
16 Comportamento alimentare del coniglio Il coniglio è un mammifero e nella prima fase della vita viene allattato dalla madre La coniglia allatta 1 volta al giorno La poppata dura 2-3 minuti Da 1 a 3 settimane e la quantità tà di latte ingerito giornalmente passa da 10 a 30 g. La capacità di ingestione è molto elevata (pari al 20% del peso corporeo)
17 Comportamento alimentare del coniglio L ingestione di alimento solido inizia i i intorno al 16 giorno Tra 16 e 25 giorni il consumo medio è di circa g/d Il consumo di alimento solido dipende da molti fattori (principalmente disponibilità di latte) Tra 25 e 30 d il consumo aumenta (inizia anche la ciecotrofia, d) Periodo molto delicato Il coniglio passa da un solo pasto a numerosi pasti solidi Inoltre dispone di 3 alimenti: latte materno, alimento solido e ciecotrofo
18 Comportamento alimentare del coniglio tra 6 e 18 settimane 6 sett. 12 sett. 18 sett. Cons. alim. g/d Num. Pasti/d g/pasto gp 2,6 4,9 4,9 Cons. acqua g/d Numero di prese/d 31 28,5 36
19 Alimentazione del coniglio Anche per il coniglio è necessario conoscere da un lato le caratteristiche nutritive degli alimenti dall altro le esigenze nutritive degli animali in energia, proteine, Sali minerali, vitamine
20 Caratteristiche nutritive degli alimenti Valore nutritivo (energetico) Contenuto proteico (aminoacidi) Contenuto in fibra Contenuto in minerali Contenuto in vitamine
21 Valore nutrivo Nel coniglio il valore nutritivo degli alimenti viene espresso in Energia digeribile (kcal/kg o MJ/kg) Anche nel coniglio la digeribilità dell energia diminuisce all aumentare della fibra nella dieta. Molte equazioni stimano infatti il valore di Energia Digeribile (ED) di un alimento o di una dieta in funzione del suo contenuto in fibra ED (MJ/kgss) = 14,79-0,19 FG (% ss) ED (% EL) = 86,1-1,48 FG (% ss) ED (% EL) = 92,35-1,47 ADF (% ss) Per le diete utilizzate normalmente, l ED led rappresenta il 60-65% 65% dell energia lorda (EL)
22 Valore nutritivo di alcuni alimenti alimento E.D Kcal/kg Erba medica ,4 Polpe di barbabietola ,4 Orzo ,9 mais ,1 Paglia di grano 645 2,7 Crusca di grano ,1 Farina di soia ,3 3 Farina di girasole ,6 avena ,9 E.D. MJ/kg
23 Valutazione proteica Il contenuto proteico della dieta può essere valutato in proteine grezze o in proteine digeribili. La valutazione della dieta in protidi digeribili è più accurata anche se la digeribilità delle proteine è molto variabile (da 0,15 per alimenti molto fibrosi a 0,85 per la farina di soia). Inoltre è da evidenziare che il coniglio come tutti i monogastrici ha bisogno di aminoacidi Da tenere presente ancora che ogni aminoacido ha una sua digeribilità.
24 Valutazione della fibra La fibra è uno dei principali componenti della dieta del coniglio. La presenza di un quantitativo minimo di fibra deve essere assicurata per garantire un adeguato transito nel digerente e prevenire le turbe enteriche. La fibra può essere considerata come NDF ( g/kg) ADF ( g/kg) g) Fibra grezza ( g/kg)
25 Valutazione della fibra Il coniglio utilizza poca la fibra (digeribilità intorno al 20%) L apporto di fibra, però, è molto importante per mantenere la motilità intestinale nel coniglio Ancora più importante è la qualità della fibra (NDF, ADF, Cellulosa, Emicellulose, ADL) Il coniglio ha bisogno di un adeguato apporto di fibra poco digeribile e indigeribile (ADF, cellulosa, ADL) Degli alimenti pertanto si deve conoscere il contenuto delle diverse frazioni fibrose per formulare diete con il giusto apporto di fibra
26 Minerali Conoscere il contenuto in minerale degli alimenti è importante per formulare diete con il loro giusto apporto. Tuttavia, poiché è facile integrare la dieta con i minerali carenti, l alimento difficilmente viene valutato anche per il suo contenuto in minerali.
27 Vitamine Anche per le vitamine è valido il discorso fatto per i minerali. Sono componenti essenziali per il metabolismo animale, ma possono essere facilmente aggiunte alle diete Tutti i mangimi, infatti, presentano un integrazione in vitamine e in microminerali
28 Fabbisogni nutritivi Vengono distinti in: Fabbisogni energetici Fabbisogni proteici aminoacidici Fabbisogni in minerali Fabbisogni vitaminici
29 Fabbisogni nutritivi I fabbisogni nutritivi variano in relazione alla fase produttiva Nell allevamento intensivo del coniglio è possibile distinguere tre principali fasi produttive: Gestazione, con il successivo periodo di lattazione Svezzamento, con il primo periodo di accrescimento L ingrasso, con il conseguente finissaggio Naturalmente ci sono anche altre fasi produttive (maschi riproduttori, animali in rimonta) che hanno proprie esigenze nutritive I fabbisogni, i inoltre, possono variare anche in relazione alla razza, alla tipologia di allevamento, all andamento andamento climatico, ecc.
30 Fabbisogni energetici I fabbisogni energetici vengono distinti in fabbisogni di mantenimento e fabbisogni di produzione I fabbisogni di mantenimento vengono stimati in circa 100 Kcal (circa 420 KJ) di ED/kg di peso metabolico 1 Kcal = 4,184 KJ Peso metabolico = peso vivo kg = 1; 2 kg = 1,68; 3 kg = 2,28; 4 kg = 283 2,83
31 Fabbisogni energetici e di produzione o Nel coniglio, normalmente, si calcolano i fabbisogni per la produzione della carne (accrescimento-ingrasso) ingrasso) e quelli per la lattazione (fabbisogni per le femmine in lattazione) Durante la prima gravidanza si tiene conto anche delle aumentate esigenze nutritive
32 Fabbisogni energetici per l accrescimento Scaturiscono Dall accrescimento giornaliero (es. 42 g) dalla composizione chimica dell accrescimento dall efficienza i con cui l ED ingerita it si trasforma in EN accrescimento (circa 50-55%). 55%). In 100 g di accrescimento troviamo circa 18 g di proteine e circa 13 g di lipidi, pertanto in 42 g di accrescimento giornaliero troviamo 7,7 g di proteine e 5,5 g di lipidi che conterranno circa 90 kcal di energia netta (7,7 x 5,5* + 5,5 x 8,5**) * valore calorico delle proteine ** valore calorico dei lipidi
33 Fabbisogni energetici per l accrescimento Per depositare 90 kcal di energia netta, il coniglio deve ingerire circa il doppio di ED (90/0,52) = 173,1 kcal. 0,52 = rendimento dell ED in energia netta In realtà il rendimento dell ED varia in funzione della destinazione (proteine o grasso) e il calcolo diventa: EDp = (7,7x5,5)/0,40 = 108,2 EDg = (5,5x8,5)/0,65 = 71,8 Ai fabbisogni per l accrescimento vanno aggiunti quelli per il mantenimento t e si ottiene il totale t di ED che l animale l deve ingerire
34 Fabbisogni energetici (ingestione) I conigli, come la maggior parte dei monogastrici, modificano il livello di ingestione in modo da mantenere costante l assunzione dell energia digeribile Mediamente durante l accrescimento l ingestione di ED viene stimata in 230 Kcal/kg di peso metabolico/giorno Si può conoscere il consumo di ED attraverso la seguente formula: ED = ( (S + V)/2) 0,75 x 230 Dove: ED = ingestione giornaliera di energia digeribile (kcal/d); S = peso allo svezzamento; V = peso alla vendita Per esempio, se un coniglio allo svezzamento (32 d) pesa 0,6 kg e alla vendita (77 d) 2,5 kg, avremo un accrescimento di 1,9 kg in 45 giorni (circa 42 grammi al giorno)
35 Fabbisogni energetici L ingestione media di ED sarà: ((0,6 + 2,5)/2) 0,75 x 230 = 1,389 x 230 = 320 kcal ED/giorno Se somministriamo un mangime con 2500 kcal di ED/kg, il consumo di alimento medio per giorno sarà pari a 128 g (320/2.500), pari a 92,1 g/kg di PM, con un indice di conversione di 3,05 (128/42). D altra parte durante l accrescimento viene stimata una capacità di ingestione dell alimento pari a g/kg di PM Da questi dati si evince anche che un grammo di accrescimento richiede circa 4,3 kcal di ED per l accrescimento Energia accrescimento = Energia ingerita (320) energia per il mantenimento (139) = /42 grammi di accresc. = 4,3
36 Fabbisogni energetici per la lattazione Mantenimento 103 kcal di ED/PM Rendimento dell ED in Energia netta latte = 0,63 Primipara EDm = 3, x 103 = 264 kcal/d EDlatte (156 x 2 kcal/grammo)/0,63 = 495 Fabbisogno totale di ED = 759 kcal giorno Pluripara EDm = x 103 = 291 kcal/d EDlatte (191 x 2 kcal/grammo)/0,63 = 606 Fabbisogno totale di ED = 897 kcal giorno
37 Deficit energetico durante la lattazione Primipara Fabbisogno ED/d = 759 Ingestione ED = 2,56 (PM) x 270 = 691 Kcal Naturalmente anche l ingestione di mangime è maggiore Deficit = 68 kcal Perdita di grasso corporeo = (68 kcal/0,81)/8,5 = 9, ,81 = rendimento dei grassi corporei ii in energia netta 8,5 valore calorico dei grassi di coniglio
38 Deficit energetico durante la lattazione Pluripara Fabbisogno ED/d = 897 Ingestione ED = 283(PM)x300= 2, Kcal Naturalmente t anche l ingestione di alimento aumenta Deficit = 48 kcal Perdita di grasso corporeo = (48 kcal/0,81)/8,5 = 7,0
39 Fabbisogni energetici durante la gravidanza I fabbisogni i energetici i della coniglia in gravidanza aumentano dopo il 20 giorno di gestazione Durante questa fase la coniglia dovrebbe ingerire circa 400 Kcal di ED pari a circa 180 g di mangime contenente 2400 kcal di ED/kg In questa fase è stato stimato un rendimento energetico dell ED in energia netta del corpo pari a 0,49 e in energia netta dei feti pari a 0,31 e un fabbisogno di mantenimento pari a 103 kcal di ED/kg PM Dai suddetti dati è possibile prevedere in gravidanza la seguente ripartizione dell ED ingerita: 68-70% mantenimento; 10-12% 12% corpo materno; 20% feti
40 Fabbisogni proteici Anche per i fabbisogni proteici si tiene conto del momento fisiologico dell animale e pertanto consideriamo Fabbisogni per l accrescimento Fabbisogni per la lattazione Fabbisogni per la gravidanza (prima)
41 Fabbisogni proteici nei soggetti in accrescimento I fabbisogni proteici vengono espressi in protidi digeribili o grezzi PD per il mantenimento = 2,9g/kg g PM/giorno PD per l accrescimento È necessario conoscere il contenuto proteico dell accrescimento (circa il 18%) È necessario conoscere il rendimento delle PD in proteine corporee (circa il 56%) ESEMPIO PM = 1,389 PDm = 1,389 x 2,9 = 4,0 Accresc. G 42 x 0,18 = 7,5 di proteine corporee PDa = 7,5/0,56 = 13,5 Totale fabbisogno PD = 17,5 g/giorno
42 Fabbisogni proteici per l accrescimento E stato t individuato id un valore ottimale nel rapporto PD/ED di circa 43 g di PD/Mcal ED oppure 10,3 g PD/MJ ED. In termini di proteina grezza (PG) questo rapporto corrisponde ad un valore di 61 g PG/Mcal ED oppure a 14,6 g PG/MJ ED, assumendo una digeribilità media delle proteine del 70%. In pratica una dieta contenente circa 2,5 Mcal di ED per kg (oppure 10,5 MJ/kg) dovrebbe contenere il 10,8% di PD pari al 15,4% di PG
43 Rapporto proteina o aminoacidi indispensabili ed energia digeribile nell alimentazione di conigli in accrescimento ed in lattazione (da Lebas, 1989) Accrescimento Lattazione Proteina grezza g/mcal/ed Proteina digeribile Lisina 2,6 3,46 Metionina+Cisina 2,4 2,4 2,11 Triptofano 0,32 0,58 Treonina 221 2, , ,69 Arginina 3,62 3,08 Leucina 4,22 4,81
44 Fabbisogni proteici in Gravidanza Mantenimento 3,7-3,83,8 g di PD/kg PM/giorno Rendimento delle PD in proteine del feto = a 0,42 0,46 Perunpesomediodellanidiatadi500geun della nidiata e contenuto proteico di g, la richiesta proteica in gravidanza risulta bassa 60/0,42 = 142,8 142,8/28g = 5,1 Totale 3,7 x 2,56 = 9,47+ 5,1 = 14,57
45 Fabbisogni proteici in lattazione I fabbisogni proteici vengono espressi in protidi digeribili o grezzi Mantenimento = 3,7-3,83,8 g di PD/kg PM/giorno Produzione latte Proteine nel latte di coniglia circa 11,5% Rendimento delle PD in proteina latte = 0,76-0,800,80 Rendimento delle proteine corporee in proteine latte = 0,59-0,610,61 E stato t individuato id un valore ottimale nel rapporto PD/ED di circa g di PD/Mcal ED. In termini di proteina grezza (PG) questo rapporto corrisponde ad un valore di g PG/Mcal, assumendo una digeribilità media delle proteine del 70%. In pratica una dieta contenente circa 2,5 Mcal di ED per kg dovrebbe contenere il 12,6% di PD pari al 18,0% di PG
46 Produzione di latte La produzione di latte è legata all ingestione di energia e proteine e Partdrige ha individuato la seguente relazione PL = 17,61 + 0,985 PGI + 0,127 EDI Dove PL = produzione media di latte (g/d) per una lattazione di 4 settimane PGI = ingestione media di proteine grezze (g/d) EDI = ingestione media di ED (kcal/d) Secondo alcuni autori, se l ED led non è fattore limitante, sono necessari almeno grammi/d di proteine di buona qualità per massimizzare la produzione di latte
47 Fabbisogni proteici in lattazione Primipara 156 g di latte (proteine = 156 x = 17,9) Fabbisogno proteico 17,9/0,78 = 22,9 g di PD + 9,7 (mant.) = 32,6 g di proteine dig. Pluripara 191 g di latte (proteine = 191 x = 22.0) Fabbisogno proteico 22,0/0,78 = 28,2 g di PD + 10,7 (mant.) = 38,9 g di proteine dig.
48 Fabbisogni in minerali Le ricerche sui fabbisogni in minerali dei conigli sono molto scarse La carne di coniglio ha un contenuto in ceneri simile a quello delle altre carni La carne di coniglio rispetto alle altre carni è povera in potassio (205 mg/100 g) e in sodio (39 mg/100 g) e ricca in calcio (18 mg/100 g ) e fosforo (200 mg/100 g)
49 Fabbisogni in minerali Contenuto in minerali del latte di vacca e di coniglia (g/kg) Minerale Vacca Coniglia Na 0,45 1,11 K 1,50 1,71 Ca 120 1, ,78 Mg 0,12 0,37 P 0,90 2,57 Cl 1,10 0,64
50 Fabbisogni in minerali Il Calcio, componente essenziale dello scheletro e del latte, è presente anche nel sangue e nei tessuti dove svolge un ruolo di grande importanza (coagulazione, contrazione muscolare, ecc.) Il metabolismo del calcio nel coniglio è abbastanza differente rispetto agli altri animali L assorbimento non è strettamente legato alla concentrazione nella dieta L eccesso di calcio viene eliminato con le urine
51 Fabbisogni in minerali (fosforo) Anche il fosforo è presente principalmente nel tessuto osseo Svolge un ruolo importante nel metabolismo energetico L assorbimento è più elevato nei giovani Il coniglio utilizza bene anche il fosforo fitinico grazie alla produzione di fitasi da parte dei microorganismi del cieco
52 Fabbisogni in minireali Potassio Svolge un ruolo importante nella regolazione del bilancio acido- base, è presente in numerosi enzimi Gli alimenti utilizzati in coniglicoltura lt sono molto ricchi in potassio, pertanto è molto difficile riscontrare deficienze Magnesio Presente principalmente p nello scheletro e anche un cofattore in molte reazioni del metabolismo energetico L eccesso viene eliminato con le urine Cloro Regola il rapporto acido/base e lo si trova nell acido cloridrico del succo gastrico, favorendo la digestione delle proteine Non si segnalano deficienze (anche per aggiunta alle diete di NaCl)
53 Fabbisogni in minerali Il Sodio entra nella regolazione del ph e della pressione osmotica Gli eccessi di sodio rallentano l accrescimento Lo zolfo, presente nella cartilagine, tendini, ossa, sangue, è costituente di numerose sostanze organiche (emoglobina, glutatione, coenzima A, ecc) Lo zolfo è abbondante in natura
54 Fabbisogni minerali (g/kg dieta) accrescimento Calcio 8,0 12,0 Fosforo 5,0 6,0 Sodio 20 2,0 20 2,0 Cloro 3,0 3,0 Potassio 6,0 9,0 lattazione
55 Fabbisogni in microminerali I microminerali sono elementi presenti nell organismo in piccole quantità e i fabbisogni ammontano a pochi mg/d Tra i microminerali normalmente includiamo ferro, rame, manganese, zinco, selenio, iodio e cobalto, elementi che vengono routinariamente supplementati alle diete Altri elementi come molibdeno, fluoro e cromo, invece, di solito non vengono aggiunti alla dieta
56 Fabbisogni in microminerali (ppm) accrescimento rame ferro manganese 8 8 zinco iodio 0,2 0,2 cobalto 0,1 0,1 lattazione selenio 0,01-0,150,15 0,01-0,15 0,15
57 Fabbisogni vitaminici Il coniglio riesce a sintetizzare le vitamine idrosolubili (complesso B e vit. C), mediante la ciecotrofia, in quantitativi i tali da soddisfare le esigenze dei soggetti adulti e di quelli poco sfruttati. Per le vitamine liposolubili, invece, bisogna assicurare adeguate quantità onde evitare carenze che porterebbero a sintomatologie simili a quelle riscontrate negli altri animali Carenza vit. A (crescita ritardata, lesioni nervose, atassia, paralisi spastica xeroftalmia, diminuzione della capacità riproduttiva) Evitare anche gli eccessi di vit. A Carenza vit. D (rachitismo) Carenza vit. E (distrofia muscolare) La vitamina K viene sintetizzata a livello intestinale, ma alle coniglie gravide è necessario ricorrere ad una integrazione per evitare emorragia placentare ed aborti.
58 Fabbisogni vitaminici accrescimento lattazione Vit. A U.I./kg Vit. D U.I./kg Vit. E ppm Vit. K ppm - 2
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Alimentazione del coniglio
Alimentazione del coniglio Incidenza (% P.V.) dei tratti dell apparato digerente in diverse specie (da Van Soest 1982 e Cheeke 1987). (%P.V.) 14 12 10 8 6 4 2 0 Stomaco Intestino Tenue Cieco Colon Bovini
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