Donazione di Organi e Tessuti: La relazione di aiuto e la proposta di donazione...ed altri aspetti correlati

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1 Donazione di Organi e Tessuti: La relazione di aiuto e la proposta di donazione...ed altri aspetti correlati

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3 Proposta di donazione La proposta di donazione, fatta nell ambito della relazione di aiuto con la famiglia, non è importante solo per il consenso di organi e tessuti a scopo di trapianto, ma anche come opportunità di aiuto ai familiari nei primi momenti del lutto. Sulla base della valutazione dei criteri di selezione del potenziale donatore di organi e tessuti e della relazione con la famiglia, è possibile procedere all acquisizione del consenso o non opposizione alla donazione da parte della famiglia.

4 Colloquio con la famiglia Ci troviamo in una situazione molto delicata, i familiari spesso sono disperati, arrabbiati, con difficoltà prendono atto della perdita sono nella fase della negazione. Oltre a sostenere e condividere questo stato, li informiamo sulla possibilità di donare in un momento dove si sentono deprivati e in una situazione dove ancora stanno negando questa realtà. E molto difficile essere generosi in una situazione dove ci sentiamo deprivati. Visto che la scelta è personale, è importante conoscere insieme alla famiglia il pensiero della salma quando era in vita Quindi -

5 Durante il colloquio, si procede nel verificare se in vita il defunto ha espresso esplicitamente il proprio consenso o dissenso alla donazione dei propri organi /tessuti oppure se ne erano a conoscenza dell argomento. Riflettere insieme ai familiari sul suo stile comportamentale nei confronti della collettività, cioè, se era generoso, propenso ad aiutare il prossimo, capace di dedicarsi agli altri. Questi sono elementi (soprattutto nei casi di diffidenza dei familiari rispetto alla donazione) che aiutano, talvolta, a propendere verso il consenso alla donazione

6 Durante il colloquio occorre fare attenzione all uso dei termini utilizzati: - adattare il linguaggio alla tipologia dei componenti della famiglia, evitando, se non richiesto, di entrare troppo nei particolari, questo non per non dare informazioni, ma per non creare equivoci nei familiari stessi - rassicurare sempre la famiglia sull integrità della salma.

7 MORTE CEREBRALE E COLLOQUIO CON I FAMILIARI E importante fare capire ai familiari che il proprio congiunto è morto, che tutto il possibile è stato fatto, anche se inutilmente, verrà attivata la Commissione per l Accertamento della Morte e, a fine delle 6 ore di osservazione da parte del Collegio medico, la respirazione artificiale e qualsiasi supporto farmacologico verrà sospeso. Lo sforzo deve essere rivolto tutto nel fare capire la condizione di morte encefalica.

8 Dopo la prima Osservazione da parte del Collegio medico viene effettuato un nuovo colloquio con la famiglia per confermare la condizione di morte encefalica, permettendole, se lo desidera, di stare accanto al letto del loro caro. Ogni volta che ci viene richiesto informazioni sulle cause del decesso è utile chiarire qualsiasi dubbio con parole semplici, ciò determina nei familiari, un senso di rassicurazione e allo stesso tempo di accoglienza. Esponendo il tema della donazione, il termine Utilità del trapianto deve essere trattato delicatamente, privilegiando il gesto del dono informando, inoltre, che la donazione è anonima;

9 COME CHIEDERE IL CONSENSO Spazio adeguato (luogo tranquillo adatto al colloquio) Tempo su misura Favorire la privacy Messaggi chiari No pregiudizi Spiegare bene il concetto di donazione

10 COME CHIEDERE IL CONSENSO Dare spazio ai silenzi, perché permettono di: dare ai familiari il tempo di formulare domande e/o porre chiarimenti esprimere il dolore consolidare l alleanza tra équipe e famiglia rinforzare ciò che è stato detto LA DONAZIONE DEVE ESSERE PROSPETTATA COME UNA POSSIBILITA CHE IN QUEL MOMENTO VIENE OFFERTA

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18 Aspetti religiosi Sulla decisione di donare grande incidenza può essere attribuita al credo religioso poiché è indubbio che, in un momento importante come quello della morte, l uomo si trovi in contatto più stretto con il proprio Dio. Le principali religioni del mondo, ammettono, permettono e incoraggiano il trapianto e le donazioni. 18

19 In pratica tutte le religioni sono favorevoli al prelievo di organi e tessuti, in quanto lo considerano un atto di grande solidarietà umana e di conseguenza, meritevole agli occhi delle divinità. 19

20 La pigna sa che se tratterrà con sés il pinolo, questo morirà con lei. Perciò non dubita mai e sceglie di aprirsi, consapevole che solo così il suo frutto potrà continuare a vivere, germogliando altrove

21 Il trapianto è il salvataggio di due organismi viventi. Della persona trapiantata che lotta per la sua sopravvivenza e dell organo che lotta per la sua. Ed entrambi, da soli, non hanno speranza, mentre uniti si salvano. Francesco Alberoni

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