Raffaello Frasca, Daniela Guarneri, Daniel Guralumi, Francesco Paolo Triscari

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Raffaello Frasca, Daniela Guarneri, Daniel Guralumi, Francesco Paolo Triscari"

Transcript

1 Raffaello Frasca, Daniela Guarneri, Daniel Guralumi, Francesco Paolo Triscari Modelli informatizzati: strumenti per la tutela e la comunicazione della memoria storica Premessa Gli enormi sviluppi raggiunti nel campo della ricostruzione storica mediante l ausilio degli strumenti informatici, conducono oggi lo studioso attraverso vie di indagine che possono indirizzare la ricerca storica verso una scrupolosa e particolareggiata documentazione digitale del patrimonio architettonico. Ricostruire virtualmente luoghi e manufatti storici induce a riflessioni nuove consentendo nuove chiavi di lettura atte ad offrire un fondamentale contributo alla ricerca storica: la rappresentazione digitale si impone, dunque, come potente strumento di indagine atto ad offrire nel presente e, certamente, in futuro esperienze spazio-temporali di aree e manufatti esistenti o perduti. Ricostruzione digitale intesa, dunque, nella sua duplice valenza di strumento di indagine, visualizzazione del luogo o manufatto oggetto di analisi e, in quella ampliata, di strumento di comunicazione e mezzo divulgativo della nostra memoria. Il modello informatizzato si presta con straordinaria versatilità sia all analisi che alla comunicazione di tutto ciò che porta traccia dell intervento umano: ci consente di ricostruire virtualmente la localizzazione del manufatto architettonico e l individuazione delle sue peculiarità; la sua elaborazione risulta altresì fondamentale per documentarne le analisi di studio effettuate, non costituendo però un patrimonio di conoscenza fine a se stesso, bensì risultando di grande utilità se finalizzato ad un eventuale intervento di restauro; inoltre, la simulazione dell intervento di restauro può essere realizzata sul modello digitale risultando molto utile in fase progettuale nonché nella delicatissima fase di valutazione e controllo da parte degli enti preposti all approvazione dei progetti. 230

2 R. FRASCA, D. GUARNERI, D. GURALUMI, F.P. TRISCARI Memoria storica come elemento costitutivo dell identità culturale di RAFFAELLO FRASCA L auspicata necessità di risollevare la questione della memoria dei luoghi, al fine di adeguarli maggiormente ad una tessitura culturale tramandabile, si propone periodicamente sotto istanze e modi diversi. Le discipline della rappresentazione hanno da sempre rivestito un ruolo fondamentale nel documentare la memoria dei luoghi: già dal XV secolo, mediante le abilità acquisite nel disegno e proseguendo sino alla codificazione delle attuali metodologie di rappresentazione, gli architetti hanno consentito la documentazione e la trasmissione di un patrimonio architettonico oggi, spesso, non più esistente. Il raffinarsi delle tecniche di computer grafica ha, altresì, fornito i ricercatori di sofisticati strumenti atti a generare modelli virtuali capaci di consentire la navigazione ed esplorazione di ambienti e manufatti d interesse storico culturale, esistenti o andati perduti; con l uso delle nuove tecnologie informatizzate appare, dunque, possibile visualizzare e presentare ricostruzioni di ambienti del passato, manufatti architettonici, paesaggi ed artefatti. L unicità dei luoghi, l identità dei manufatti architettonici, le stratificazioni della storia non possono essere rappresentate senza incorrere nel pericolo dell astrazione e della cristallizzazione, della estraneità del bene architettonico con il contesto spazio-temporale. L identità del manufatto architettonico può essere 231

3 I CONTRIBUTI solo mostrata e comunicata attraverso il racconto della sua storia, richiedendo una costante mediazione interpretativa. La raccolta di una scrupolosa e particolareggiata documentazione grafica costituisce uno strumento indispensabile per la tutela del patrimonio architettonico ed è, in particolare, un elemento irrinunciabile per la comprensione del costruito, inteso nella sua unità architettonica e strutturale originaria, con le trasformazioni e alterazioni subite nel tempo a seguito di modifiche formali e strutturali e di interventi dettati da nuove tecniche costruttive e da nuovi linguaggi formali. Per la tutela del bene architettonico bisogna assolutamente provvedere alla sua conservazione e, a tal fine, per intervenire filologicamente nella conservazione dei beni architettonici, è indispensabile individuare, già in fase di rilievo, le componenti strutturali ed architettoniche riconoscendole nella loro primitiva realizzazione, nonché nelle successive stratificazioni degli interventi eseguiti nel tempo. Oggi, la funzione del patrimonio culturale storico, nella sua accezione semiotica, consiste nel rinviare ad un passato scomparso, rivolgendosi verso ciò che non esiste più e riferendosi ad una realtà trasformata da interventi postumi ma che comunque rimane pregna di numerosi segni e memorie storiche. La Carta di Atene per il Restauro dei monumenti Storici (1931) riporta con chiarezza la necessità del rispetto di tutte le stratificazioni, non consentendo una scelta operata a-priori che ne possa alterare la completezza del messaggio storico. La semplice rappresentazione della conoscenza, non basta a rappresentare la vastità delle componenti del patrimonio: la trasmissione della conoscenza non può essere più semplicemente mise en scéne degli elementi culturali, ma la rappresentazione della trasmissione deve sempre di più partecipare di una domanda collettiva sugli effetti dello sviluppo delle ricerche concernenti l eredità culturale del territorio. Trasmettere è anche organizzare una certa logica del senso, e da questo punto di vista, il governo del patrimonio culturale presuppone sempre una certa attività creatrice. Ed è sempre nella Carta di Atene del 1931 che viene sostenuto il valore didattico del patrimonio culturale, considerato come elemento fondante dell identificazione degli abitanti con i luoghi, e viene proposto il ruolo della documentazione 232

4 R. FRASCA, D. GUARNERI, D. GURALUMI, F.P. TRISCARI come strumento per il riconoscimento del valore del patrimonio culturale. La ricostruzione virtuale di manufatti architettonici ha naturalmente funzione di conoscenza, ma soprattutto didattica. La versatilità del modello digitale consente lo studio del manufatto architettonico ricostruito virtualmente nella sua totalità anche se è conservato solo in parte. Le ipotesi dei modi in cui il manufatto architettonico è stato realizzato ed è pervenuto fino ai nostri giorni consentono anche di risalire ai processi costruttivi di cui il manufatto è espressione, perseguendo così uno dei principali obiettivi della tutela: conoscere e conservare le tecnologie del passato quale fattore di identità culturale; i modelli digitali tridimensionali di manufatti architettonici possono assumere un ruolo importante se con la loro ambientazione originale vengono contestualizzati mediante la realizzazione di scenari adeguati, costruiti attraverso tecniche di modellazione o l uso di immagini. La realizzazione di modelli digitali, alla stessa stregua di libri, immagini e filmati, consente la preparazione di ipertesti multimediali dedicati alla comunicazione ed alla promozione del patrimonio. L ipertesto multimediale assume la connotazione di uno strumento di comunicazione che illustrando il manufatto architettonico permette all utente una conoscenza percettiva molto vicina a quella che lo stesso avrebbe durante una visita reale; l allestimento, quindi, di un ipertesto multimediale, completo della ricostruzione virtuale di un manufatto architettonico e delle notizie storiche sulla evoluzione dello stesso, permette una navigazione interattiva in 3D arricchita anche da dettagli che possono risultare molto utili per una attenta, accurata analisi e comprensione del manufatto architettonico. La navigazione interattiva in 3D soddisfa anche il non addetto ai lavori; la condizione di scegliere diversi percorsi di indagine, interagendo in tempo reale con il modello digitale, spinge l utente ad approfondire, anche nei dettagli, l indagine conoscitiva del manufatto architettonico. Il modello digitale per la conoscenza, la lettura e la documentazione del patrimonio architettonico di DANIELA GUARNERI, DANIEL GURALUMI, FRANCESCO PAOLO TRISCARI L interpretazione della identità di un manufatto architettonico implica necessariamente l intervento di un medium, la cui efficacia si misura sulla capacità di essere mediazione tra intelligenze collettive e non solo tra saperi esperti e sensi comuni. Luoghi, processi ed eventi sono, nel tempo, soggetti a complesse interpretazioni in un continuo rincorrersi tra beni architettonici prodotti da autori non più interrogabili e beni architettonici interpretati da lettori molteplici e, ovviamente, diversi dagli autori. Negli ultimi anni il settore del rilievo e della rappresentazione dell architettura sono stati interessati da grandi cambiamenti resi indispensabili dallo sviluppo della tecnologia digitale: tali innovazioni hanno consentito sia di operare con metodologie totalmente nuove sia di 233

5 I CONTRIBUTI 234

6 R. FRASCA, D. GUARNERI, D. GURALUMI, F.P. TRISCARI sperimentare un ampliamento in quelle tradizionali mediante l introduzione di procedure avanzate e strumentazioni all avanguardia. Da sempre, nelle varie fasi del rilievo architettonico, gli aspetti formali, figurativi e materici di una architettura esistente sono stati rappresentati attraverso diversi eidotipi di studio a cui seguiva la successiva rappresentazione grafica dei risultati di indagine: questi due momenti hanno consentito di descrivere l oggetto nella sua interezza mediante l applicazione dei metodi di rappresentazione tradizionale. Spesso, i metodi di rilievo tradizionali non lasciano intendere e descrivere in maniera esaustiva la natura geometrica degli elementi architettonici più complessi; infatti, questi necessitano di una analisi corretta e puntuale al fine di poterli rappresentare e studiare mediante una visione spaziale dell insieme che solo un modello tridimensionale può fornire. Oggi, il rilievo non può essere inteso soltanto come intervento per raccolta di misure, ridotto alla semplice conoscenza delle forme geometriche del manufatto architettonico, bensì deve essere finalizzato ad una conoscenza integrata del costruito con l analisi degli elementi che lo compongono e con la lettura di tutte le trasformazioni e modifiche succedutesi nel tempo. Con gli strumenti informatizzati a nostra disposizione, ferma restando la necessità dell osservazione e della comprensione dell oggetto architettonico, nonché il rilievo a vista ed un opportuno rilievo fotografico, l operazione di rilievo risulta molto più facile, rapida e precisa. Inoltre, il rilievo eseguito con la strumentazione informatica consente una rapida restituzione grafica del manufatto architettonico e la costruzione di modelli tridimensionali. Le nuove tecnologie informatizzate consentono, quindi, una documentazione immediata dell immagine dell oggetto rilevato. Queste immagini forniscono le varie viste dell oggetto rilevato consentendo allo studioso di verificare la rispondenza fra l immagine a video e la realtà del manufatto architettonico in tutta la sua spazialità. Un rilievo che abbia la peculiarità dell oggettività consente, dunque, la realizzazione di modelli tridimensionali indispensabili per l analisi e lo studio completo dell oggetto rilevato; consente, inoltre, lo sviluppo di rappresentazioni grafiche che, per la loro tradizionale caratteristica, sono facil- 235

7 I CONTRIBUTI mente utilizzabili dagli studiosi. Altresì, risulta di grande ausilio l uso dello strumento informatico per l elaborazione dei dati acquisiti con alcune tecniche di diagnostica che sono essenzialmente tecniche di indagine di tipo non distruttivo. La digitalizzazione e la rielaborazione dei dati acquisiti permette di perseguire una indagine ed una conoscenza del manufatto non utilizzando prelievi o quanto meno riducendo il più possibile l uso di queste indagini che invece sono distruttive. Il modello digitale, inteso come sintesi di elementi formali, dimensionali e qualitativi, consentirà quindi l approfondimento e la conoscenza dei motivi ispiratori del manufatto architettonico, nonché permetterà di stabilire confronti con altri manufatti realizzati dallo stesso architetto. La costruzione del modello digitale ed esso stesso costituiscono, sul piano metodologico, un insieme di attività conoscitive che, iniziando dalla progettazione del manufatto, rendono possibile l individuazione delle categorie progettuali che informano il manufatto architettonico e, con accurate ricerche storiche di archivio, le sue diverse fasi costruttive, nonché le sue eventuali trasformazioni realizzate nel tempo; ovvero, il modello digitale tridimensionale consente una lettura spaziale del manufatto architettonico nelle sue quattro dimensioni, le tre dimensioni spaziali e la dimensione temporale. Il modello digitale tridimensionale costituisce un elemento indispensabile per la localizzazione del manufatto architettonico e delle sue peculiarità; risulta altresì fondamentale per la sua documentazione e studio, non costituendo però un patrimonio di conoscenza fine a se stesso, bensì risultando di grande utilità se finalizzato ad un eventuale intervento di restauro; inoltre, la simulazione dell intervento di restauro può essere realizzata sul modello digitale risultando molto utile in fase progettuale nonché nella delicatissima fase di valutazione e controllo da parte degli enti preposti all approvazione dei progetti. Riferimenti bibliografici G. ABOU-JAOUDÈ, Impronta e simulazione, Lotus international n. 104, 2000, p M. CARTA, L armatura culturale del territorio. Il patrimonio culturale come matrice di identità e strumento di sviluppo, Franco Angeli, Milano 1999 (2 edizione 2002). M. GALLI, C. MÜHLHOFF, Terragni virtuale. Il caad nella ricerca storico-critica, Universale di architettura n. 60, Edizioni testo & immagine, Torino B. LINDSEY, Gehry digitale, resistenza materiale, costruzione digitale, Universale di architettura n. 108, Edizioni testo & immagine, Torino T. MALDONADO, Reale e virtuale, Edizioni Feltrinelli, Milano, R. MIGLIARI (a cura di), Disegno come modello, Edizioni Kappa, Roma L. PRESTINENZA PUGLISI, Hyper Architettura. Spazi nell età dell elettronica, Universale di architettura n. 38, Edizioni testo & immagine, Torino L. SACCHI, La dimensione digitale in architettura: rappresentazione e conformazione, in La rappresentazione dell architettura. Storia, metodi, immagini (a cura di C. Mezzetti), Kappa, Roma 2000, p A. SDEGNO, Architettura e rappresentazione digitale, Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia M. UNALI, Pixel di Architettura, Edizioni Kappa, Roma

OBIETTIVI DISCIPLINE PROFESSIONALIZZANTI I.P.I.A. (Allegato 5)

OBIETTIVI DISCIPLINE PROFESSIONALIZZANTI I.P.I.A. (Allegato 5) ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE MODICA (RG) CON SEZIONI ASSOCIATE LIC. SCIENTIFICO - LIC. CLASSICO - LIC. ARTISTICO - IPIA GALILEI - CAMPAILLA OBIETTIVI DISCIPLINE PROFESSIONALIZZANTI I.P.I.A.

Dettagli

CORSO DI : LABORATORIO ARTISTICO Docente : Prof. Giordano Loredana

CORSO DI : LABORATORIO ARTISTICO Docente : Prof. Giordano Loredana COMPETENZE DI AREA GRAFICO-VISIVA-PROGETTUALE PER IL BIENNIO: -Applicare (in modo guidato) il linguaggio della disciplina utilizzando gli strumenti idonei. -Attivare e controllare le fasi di creazione

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO

TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE EDILIZIA TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE

Dettagli

L analisi stratigrafica delle murature in elevato

L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilievo dell architettura. Il rilievo per l archeologia L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilevare la struttura muraria ed i suoi corredi funzionali ed estetici, costituisce una operazione

Dettagli

ECONOMIA, SOSTENIBILITÀ E RESILIENZA: VALUTARE LA QUALITÀ DEI SISTEMI LOCALI ALLEGATO: REALIZZARE UN ANALISI SWOT Giulia Pesaro

ECONOMIA, SOSTENIBILITÀ E RESILIENZA: VALUTARE LA QUALITÀ DEI SISTEMI LOCALI ALLEGATO: REALIZZARE UN ANALISI SWOT Giulia Pesaro n.1 Fondazione Cariplo progetto Capacity building REesilienceLAB http://www.resiliencelab.eu Incontri di formazione Resilienza urbana e territoriale incontri di formazione 1 aprile 2014 APPROCCI E STRUMENTI

Dettagli

SCUOLA POLITECNICA. DISEGNO INDUSTRIALE DISEGNO E RAPPRESENTAZIONE INFORMATICA A Formazione di base nella rappresentazione

SCUOLA POLITECNICA. DISEGNO INDUSTRIALE DISEGNO E RAPPRESENTAZIONE INFORMATICA A Formazione di base nella rappresentazione SCUOLA ANNO ACCADEMICO OFFERTA 2016/2017 ANNO ACCADEMICO EROGAZIONE 2016/2017 CORSO DILAUREA INSEGNAMENTO TIPO DI ATTIVITA' AMBITO CODICE INSEGNAMENTO 15331 SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI SCUOLA POLITECNICA

Dettagli

Finalità del nuovo Liceo Artistico e piani di studio

Finalità del nuovo Liceo Artistico e piani di studio Finalità del nuovo Liceo Artistico e piani di studio Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l'acquisizione dei metodi specifici

Dettagli

Università degli Studi della Repubblica di San Marino Corso di laurea triennale in Design. Anno Accademico 2016/17. I anno primo semestre

Università degli Studi della Repubblica di San Marino Corso di laurea triennale in Design. Anno Accademico 2016/17. I anno primo semestre Università degli Studi della Repubblica di San Marino Corso di laurea triennale in Design Anno Accademico 2016/17 I anno primo semestre LABORATORIO DI DISEGNO PER IL PROGETTO lo studente acquisisce, attraverso

Dettagli

ARCHIVIARE, DOCUMENTARE E INTERPRETARE PRESENTARE E COMUNICARE

ARCHIVIARE, DOCUMENTARE E INTERPRETARE PRESENTARE E COMUNICARE ARCHIVIARE, DOCUMENTARE E INTERPRETARE PRESENTARE E COMUNICARE Utilità di Autocad nel rilievo archeologico Arch.Emanuela Brunacci..rilevare non è un atto passivo,non è riprodurre, ma studio e ricerca La

Dettagli

Analizzare opere d arte utilizzando i criteri delle strutture del linguaggio visivo; Leggere i documenti visivi riconoscendone le funzioni;

Analizzare opere d arte utilizzando i criteri delle strutture del linguaggio visivo; Leggere i documenti visivi riconoscendone le funzioni; ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSE 3 A TEMPI: OTTOBRE. NOVEMBRE I UDA: ARTE E IMMAGINE OBIETTIVI LA PERCEZIONE VISIVA: COMUNICARE CON LE IMMAGINI ARTE DELLA PRIMA META DELL OTTOCENTO CONOSCENZE I meccanismi

Dettagli

Liceo Artistico M. Fabiani Gorizia

Liceo Artistico M. Fabiani Gorizia Liceo Artistico M. Fabiani Gorizia architettura e ambiente design moda arti figurative pittura/scultura Piazzale Medaglie d Oro 2-34170 Gorizia wwww.liceoartegorizia.it Istituto Statale D'Arte M. Fabiani

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO SISTEMA DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE 6 LICEI 11 ISTITUTI TECNICI 6 ISTITUTI PROFESSIONALI 21 PERCORSI TRIENNALI 21 PERCORSI QUADRIENNALI Diploma di

Dettagli

DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE

DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE LICEO SCIENTIFICO KEPLERO - ROMA DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE A025 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE PRIMO BIENNIO Primo anno

Dettagli

Titolo dell unità formativa di apprendimento: Il comune di Padova, nel Medioevo e oggi 1. Competenze chiave di cittadinanza

Titolo dell unità formativa di apprendimento: Il comune di Padova, nel Medioevo e oggi 1. Competenze chiave di cittadinanza Titolo dell unità formativa di apprendimento: Il comune di Padova, nel Medioevo e oggi 1 Competenze chiave di cittadinanza Imparare ad imparare: Percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale;

Dettagli

Verona, 20 ottobre 2006

Verona, 20 ottobre 2006 APLICAZIONI DI PROJECT MANAGEMENT IN BIBLIOTECA Verona, 20 ottobre 2006 Giovanni Di Domenico Università degli studi di Urbino Carlo Bo. LA FUNZIONE PRIMARIA DELLE BIBLIOTECHE Organizzare e integrare risorse,

Dettagli

Percorso Incontri FOCUS

Percorso Incontri FOCUS Percorso Incontri FOCUS Si concorda tra insegnante e operatore della Fondazione Centro Astalli la progettazione di un percorso didattico per approfondire i temi del progetto Incontri (di seguito presentiamo

Dettagli

DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: STORIA (ST) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale.

DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: STORIA (ST) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. Pag. 1 di 11 DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: STORIA (ST) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. COMPETENZA FUNZIONI COINVOLTE NUCLEI FONDANTI A

Dettagli

DOL G6 I anno. Vincenzo Caldarella. Relazione Finale dell Attività Progettuale. Nuove Tecnologie a Scuola:

DOL G6 I anno. Vincenzo Caldarella. Relazione Finale dell Attività Progettuale. Nuove Tecnologie a Scuola: DOL G6 I anno Vincenzo Caldarella Relazione Finale dell Attività Progettuale Nuove Tecnologie a Scuola: apprendere la Fisica con il software Algodoo 1. Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità,

Dettagli

Relazione finale del Docente Laboratorio di Architettura

Relazione finale del Docente Laboratorio di Architettura Liceo Artistico Statale A. Modigliani Anno Scolastico 2015/2016 Relazione finale del Docente Laboratorio di Architettura Insegnante Ruggero Guariento Cl, 5^ Sez. D In relazione alla programmazione curriculare

Dettagli

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2016-2017 Classe 1BA Materia GEOGRAFIA Docente LULLINI ILARIA LIVELLO DI PARTENZA La classe è eterogenea, alcuni allievi

Dettagli

vero: metodi di sequenziali, linee di (lettura del disegno) 5. Utilizzare software di base di lavorazione per la

vero: metodi di sequenziali, linee di (lettura del disegno) 5. Utilizzare software di base di lavorazione per la PROGRAMMAZIONE COMUNE DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA 1 - Biennio IP09 (1 anno) Asse Scientifico-Tecnologico Indicazioni nazionali Competenze di base 1. Individuare le strategie appropriate

Dettagli

AREA DELLA COMMITTENZA STAGE FORMATIVO I SERVIZI SOCIALI NELL AREA DELLA DISABILITÀ, DEL DISADATTAMENTO E DELLA DEVIANZA

AREA DELLA COMMITTENZA STAGE FORMATIVO I SERVIZI SOCIALI NELL AREA DELLA DISABILITÀ, DEL DISADATTAMENTO E DELLA DEVIANZA SERVIZI SOCIALI AREA DELLA COMMITTENZA I SERVIZI SOCIALI NELL AREA DELLA DISABILITÀ, DEL DISADATTAMENTO E DELLA DEVIANZA Lo stage, inteso come ricerca educativa è finalizzato alla conoscenza dei servizi

Dettagli

La semiotica del progetto

La semiotica del progetto Salvatore Zingale La semiotica del progetto: il senso delle cose e il senso del progettare D&H Milano 19 maggio 2010 1 / 34 Salvatore Zingale La semiotica del progetto Il senso delle cose e il senso del

Dettagli

Materiali e manufatti ceramici e vitrei Materiali e manufatti in metallo e leghe LABORATORIO DI RESTAURO (MATERIALI E MANUFATTI CERAMICI E VITREI)

Materiali e manufatti ceramici e vitrei Materiali e manufatti in metallo e leghe LABORATORIO DI RESTAURO (MATERIALI E MANUFATTI CERAMICI E VITREI) PFP 4 Materiali e manufatti ceramici e vitrei Materiali e manufatti in metallo e leghe LABORATORIO DI RESTAURO (MATERIALI E MANUFATTI CERAMICI E VITREI) Premessa 1. L insegnamento comprende una parte teorica

Dettagli

CURRICOLO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA INE CLASSE TERZA

CURRICOLO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA INE CLASSE TERZA CURRICOLO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA INE CLASSE TERZA Nuclei tematici Vedere e osservare Traguardi per lo sviluppo della competenza L alunno riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi

Dettagli

Classe quinta Scuola Primaria scienze - COMPETENZE EUROPEE CONTENUTI E ATTIVITA APPRENDIMENTO

Classe quinta Scuola Primaria scienze - COMPETENZE EUROPEE CONTENUTI E ATTIVITA APPRENDIMENTO COMPETENZE EUROPEE TRAGUARDI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI E ATTIVITA Comunicazione nella madrelingua (CAPACITA DI ESPRIMERE E INTERPERTARE IN FORMA ORALE E SCRITTA) 1. Espone in forma chiara ciò

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: MATEMATICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA

Dettagli

DISEGNO DELL'ARCHITETTURA II E LABORATORIO DISEGNO DELL'ARCHITETTURA II

DISEGNO DELL'ARCHITETTURA II E LABORATORIO DISEGNO DELL'ARCHITETTURA II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA (DICAR) Corso di laurea magistrale in Ingegneria edile-architettura Anno accademico 2016/2017-2 anno E LABORATORIO 12 CFU - 1 e 2 semestre Docenti titolari

Dettagli

REALIZZAZIONE DEL MODELLO DIGITALE DELL AUTOMA DI INNOCENZO MANZETTI

REALIZZAZIONE DEL MODELLO DIGITALE DELL AUTOMA DI INNOCENZO MANZETTI REALIZZAZIONE DEL MODELLO DIGITALE DELL AUTOMA DI INNOCENZO MANZETTI G. Piraccini*, M.Tappi*, F.De Crescenzio* *Università di Bologna Facoltà di Ingegneria, DIEM Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni

Dettagli

ASSE TECNOLOGICO INFORMATICO 1^ - 2^ - 3^

ASSE TECNOLOGICO INFORMATICO 1^ - 2^ - 3^ ASSE TECNOLOGICO INFORMATICO 1^ - 2^ - 3^ PORTANTI NUCLEI FONDANTI COMPETENZE SCELTE TIC Principali componenti delle TIC: Funzionalità Programmabilità (utilizzo e potenzialità) Comunicazione e informazione

Dettagli

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE CURRICOLO VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE. LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE INDICATORI DI COMPETENZA Esplorare i materiali a disposizione per utilizzarli con creatività. Comunicare, raccontare, esprimere

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO II FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale in Architettura (ambiente e paesaggio) Tesi meritevoli di pubblicazione

POLITECNICO DI TORINO II FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale in Architettura (ambiente e paesaggio) Tesi meritevoli di pubblicazione POLITECNICO DI TORINO II FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea Magistrale in Architettura (ambiente e paesaggio) Tesi meritevoli di pubblicazione Lettura e rappresentazione della città antica di Aquileia

Dettagli

Porto Torres crocevia del multiculturalismo nel tempo SCHEDA DI PROGETTAZIONE MODULARE IN VERTICALE

Porto Torres crocevia del multiculturalismo nel tempo SCHEDA DI PROGETTAZIONE MODULARE IN VERTICALE Porto Torres crocevia del multiculturalismo nel tempo SCHEDA DI PROGETTAZIONE MODULARE IN VERTICALE Scuola Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria 1 grado DESTINATARI Infanzia: Bambini 4 anni Primaria:

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO N.1

UNITA DI APPRENDIMENTO N.1 TITOLO: Oh, che bel castello! UNITA DI APPRENDIMENTO N.1 TIPOLOGIA DELL UA:disciplinare ANNO SCOLASTICO:2011/2012 DESTINATARI:classe I E DATI IDENTIFICATIVI fase preattiva ARTICOLAZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO

Dettagli

TECNOLOGIA SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA

TECNOLOGIA SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA TECNOLOGIA SCUOLA SECONDARIA CLASSE SECONDA L alunno progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche

Dettagli

Discipline progettuali design Liceo Artistico indirizzo Design

Discipline progettuali design Liceo Artistico indirizzo Design LINEE GUIDA SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE Discipline progettuali design Liceo Artistico indirizzo Design 1 biennio 2 biennio 5 anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Discipline progettuali design 179 179 179 Premessa generale

Dettagli

Tecnologie Informatiche (TIN)

Tecnologie Informatiche (TIN) ISTITUTO STATALE ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Osvaldo Conti Via E. De Nicola, 6 81031 AVERSA ( Caserta) Tel. 081/ 8141345 Fax 081/8141043 Distretto Scolastico N. 15 Cod. Fiscale : 90030630611 e mail:

Dettagli

Università IUAV di Venezia Corso di Restauro a.a. 2010 2011 prof. Paolo Faccio coll. arch Paola Scaramuzza. Lezione n. 5 rappresentazione del danno

Università IUAV di Venezia Corso di Restauro a.a. 2010 2011 prof. Paolo Faccio coll. arch Paola Scaramuzza. Lezione n. 5 rappresentazione del danno Università IUAV di Venezia Corso di Restauro a.a. 2010 2011 prof. Paolo Faccio coll. arch Paola Scaramuzza Lezione n. 5 rappresentazione del danno IL DANNEGGIAMENTO IL DANNEGGIAMENTO : IL COEFFICIENTE

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - TECNOLOGIA-

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di Primo Grado - TECNOLOGIA- CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Secondaria di Primo Grado - TECNOLOGIA- Classe Prima COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN TECNOLOGIA Profilo dello studente al termine

Dettagli

I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) Disciplina: arte e immagine a.s

I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) Disciplina: arte e immagine a.s I.C. AMEDEO DI SAVOIA AOSTA Martina Franca (Ta) LINEE DI PROGETTAZIONE ANNUALE DELLA CLASSE Disciplina: arte e immagine a.s. 2012 2013 Docenti : prof.ri Palmisano Vita, Oliva Pietro, Iacovelli Assunta.

Dettagli

I l n uovo c ontesto.

I l n uovo c ontesto. Fabbisogni formativi, competenze e figure professionali nella filiera beni culturali tecnologie turismo Il nuovo contesto Il settore dei beni culturali, è stato negli ultimi anni oggetto di un costante

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento

Dettagli

I.C. Francesco Cilea via Cilea 269 Roma

I.C. Francesco Cilea via Cilea 269 Roma TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE (al termine della Scuola dell Infanzia) IMMAGINI, SUONI, COLORI / L alunno... comunica utilizzando varie possibilità di linguaggio; utilizza materiali e strumenti, tecniche

Dettagli

TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA Processo Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SETTORE EDILIZIA Costruzione

Dettagli

Viaggio alla scoperta di «Matisse e il suo tempo»

Viaggio alla scoperta di «Matisse e il suo tempo» Viaggio alla scoperta di «Matisse e il suo tempo» Disciplina Arte e Immagine Collegamenti Interdisciplinari Storia, Geografia Premessa L amore per l arte non è una cosa che si può trasmettere, tuttavia

Dettagli

MONOENNIO ARTE E IMMAGINE

MONOENNIO ARTE E IMMAGINE MONOENNIO ARTE E IMMAGINE Percezione visiva 1. Esplorare immagini,oggetti e ambienti. 2. identificare gli elementi del linguaggio visivo 1. Esplorazione di ambienti naturali di oggetti e di immagini. 2.

Dettagli

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO MATERIA: PROGETTAZIONE ARCHITETTURA DOCENTE: PAOLO FABRI CLASSE 5 A A.S.2015/2016 INDIRIZZO: ARCHITETTURA E AMBIENTE FINALITA RAGGIUNTE Il programma di 5 è stato la naturale continuazione del programma

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE

PIANO DI LAVORO ANNUALE MONOENNIO - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1.PARLARE/ASCOLTARE: usare il codice verbale orale in modo significativo. a. Mantenere l attenzione sul messaggio orale avvalendosi dei diversi linguaggi verbali e

Dettagli

Progettazione di circuiti integrati

Progettazione di circuiti integrati Architetture e reti logiche Esercitazioni VHDL a.a. 2007/08 Progettazione di circuiti integrati Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari

Dettagli

T E C N O L O G I A CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA. INTERVENIRE E TRASFORMARE C1 - Realizzare un oggetto in cartoncino.

T E C N O L O G I A CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA. INTERVENIRE E TRASFORMARE C1 - Realizzare un oggetto in cartoncino. CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA T E C N O L O G I A CLASSI PRIMARIA VEDERE E OSSERVARE A1 - Seguire istruzioni d uso per realizzare oggetti. O B I E T T I V I D I A P P R E N D I M E N T O PREVEDERE

Dettagli

SANSONE. La forma del tempo

SANSONE. La forma del tempo SANSONE La forma del tempo Il nuovo colore del tempo La storia a volte rimane celata sotto la patina del tempo. Solidità dei materiali, ricchezza di cromie e decori, racconti fatti di immagini vengono

Dettagli

STORIA: PRIMO BIENNIO CLASSI 1 E 2 DELLA SCUOLA PRIMARIA

STORIA: PRIMO BIENNIO CLASSI 1 E 2 DELLA SCUOLA PRIMARIA STORIA: PRIMO BIENNIO CLASSI 1 E 2 DELLA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA 1 COMPRENDERE CHE LA STORIA È UN PROCESSO DI RICOSTRUZIONE DEL PASSATO AL FINE DI PERVENIRE AD UNA CONOSCENZA DI FENOMENI STORICI ED

Dettagli

Metodologie Lezione frontale Lavori a coppie, in gruppo Giochi motori Drammatizzazione. Strumenti Cartelloni Immagini Documentari Oggetti

Metodologie Lezione frontale Lavori a coppie, in gruppo Giochi motori Drammatizzazione. Strumenti Cartelloni Immagini Documentari Oggetti DISCIPLINA: Storia NUCLEO TEMATICO: Uso delle fonti CLASSE: Prima Obiettivo -Riconoscere e ordinare i fatti in successione Ricostruire una situazione, leggendo tracce / Contenuti Successione temporale

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI GEOGRAFIA

CURRICOLO DISCIPLINARE DI GEOGRAFIA A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA SECONDARIA

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DI TECNOLOGIA CLASSE PRIMA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DI TECNOLOGIA CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA competenze al termine della classe I L'alunno esplora il mondo fatto dall'uomo. Realizza oggetti seguendo una metodologia progettuale. Conosce e utilizza strumenti di gioco e/o di uso comune.

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IRRINUNCIABILI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IRRINUNCIABILI CURRICOLO VERTICALE DI STORIA SCUOLA PRIMARIA a. Organizzazione delle informazioni Inizia ad usare la linea del tempo per collocare un fatto. 1. Riconoscere la successione temporale di azioni ed eventi.

Dettagli

Concetti Introduttivi. Il Computer

Concetti Introduttivi. Il Computer Concetti Introduttivi Il Computer Introduzione Informazione Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere Messaggio Tutto ciò che porta

Dettagli

DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - TECNOLOGIA

DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - TECNOLOGIA DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - TECNOLOGIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA : (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006). COMPETENZA

Dettagli

Programmazione di INFORMATICA e Laboratorio

Programmazione di INFORMATICA e Laboratorio ISIUO ECNICO SAALE settore ECNOLOGICO ad indirizzo: Elettronica ed Elettrotecnica - Informatica e elecomunicazioni Meccanica, Meccatronica ed Energia "VIORIO EMANUELE III" Via Duca della Verdura, 48-90143

Dettagli

DESCRIZIONE DELLA QUALIFICA DEL TUTOR

DESCRIZIONE DELLA QUALIFICA DEL TUTOR Universität Stuttgart Propeto Progetto del programma Leonardo da Vinci SVILUPPO DI SISTEMI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALI- FICA DELL INSEGNANTE PROFESSIONALE LT/06/B/F/PP-171009 DESCRIZIONE DELLA QUALIFICA

Dettagli

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia

Dettagli

Riprodurre visi e corpi con varie tecniche. Usare creativamente e/o in modo pertinente il colore.

Riprodurre visi e corpi con varie tecniche. Usare creativamente e/o in modo pertinente il colore. ARTE E IMMAGINE Esprimersi e comunicare; osservare e leggere le immagini; comprendere e apprezzare le opere d arte CLASSE PRIMA _Scuola Primaria L alunno si esprime attraverso il linguaggio visivo per

Dettagli

MATRICE DELLE COMPETENZE DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE INDIRIZZO DI TRASPORTI E LOGISTICA

MATRICE DELLE COMPETENZE DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE INDIRIZZO DI TRASPORTI E LOGISTICA MATRICE DELLE COMPETENZE DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE INDIRIZZO DI TRASPORTI E LOGISTICA Competenze in esito al quinquennio (dall Allegato C del Regolamento) Identificare, descrivere e comparare tipologie

Dettagli

PROGRAMMAZIONE D'ISTITUTO - TECNOLOGIA. Classe Prima

PROGRAMMAZIONE D'ISTITUTO - TECNOLOGIA. Classe Prima PROGRAMMAZIONE D'ISTITUTO - TECNOLOGIA Classe Prima 1) Osservare, analizzare e descrivere la realtà tecnologica in relazione all'uomo e all'ambiente - capacità di osservazione e classificazione - capacità

Dettagli

Progetto di formazione Labirinti Laboratorio

Progetto di formazione Labirinti Laboratorio Progetto di sperimentazione per il trattamento informatico degli inventari degli archivi storici comunali attraverso l'uso di linguaggi di marcatura Progetto di formazione Labirinti Laboratorio Gruppo

Dettagli

Tecnologie per la mente. Laboratorio di Psicologia e Scienze Cognitive

Tecnologie per la mente. Laboratorio di Psicologia e Scienze Cognitive Tecnologie per la mente Laboratorio di Psicologia e Scienze Cognitive Il Laboratorio afferisce al Dipartimento di Linguistica dell Università della Calabria, diretto dalla Prof.ssa Eleonora Bilotta, è

Dettagli

TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA I

TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA I UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA - Facoltà di Architettura di Matera Classe LM/4, conforme alla DIRETTIVA EUROPEA 85/384 e al D.M. 22 ottobre 2004, n.270 a.a. 2011/2012 II ANNO Semestrale TECNOLOGIA

Dettagli

Piano Offerta Formativa Liceo Candiani- Bausch I CURRICULA E I PROFILI IN USCITA DEL LICEO ARTISTICO CANDIANI. LA STRUTTURA ORARIA

Piano Offerta Formativa Liceo Candiani- Bausch I CURRICULA E I PROFILI IN USCITA DEL LICEO ARTISTICO CANDIANI. LA STRUTTURA ORARIA Cap. 4 I CURRICULA E I PROFILI IN USCITA DEL LICEO ARTISTICO CANDIANI. LA STRUTTURA ORARIA 4a. Obiettivi specifici e d indirizzo...2 4b. Quadro orario biennio comune 3 4c. Il Triennio d indirizzo : profili

Dettagli

Lo studio di fattibilità della valorizzazione

Lo studio di fattibilità della valorizzazione Lo studio di fattibilità della valorizzazione Venezia, 3 dicembre 2014 Prof. Antonella Faggiani valutareilprogetto2@gmail.com Estimo Corso di laurea magistrale in Architettura per il Nuovo e per l Antico

Dettagli

Corso di INFORMATICA GRAFICA. Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani. Altre applicazioni informatiche per la progettazione

Corso di INFORMATICA GRAFICA. Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani. Altre applicazioni informatiche per la progettazione Corso di INFORMATICA GRAFICA Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani Altre applicazioni informatiche per la progettazione Progettazione come ciclo iterativo REQUISITI/OBIETTIVO IDEA INIZIALE MODIFICHE FORMALIZZAZIONE

Dettagli

Finalità Contenuti Obiettivi minimi

Finalità Contenuti Obiettivi minimi Disciplina DISCIPLINE PROGETTUALI ARCHITETTURA Classe TERZA Lo studente deve essere in grado di padroneggiare le tecniche grafico-geometriche e compositive, di gestire autonomamente l intero iter progettuale

Dettagli

NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE

NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE OSSERVARE COMPARARE CLASSIFICARE FORMULARE E VERIFICARE IPOTESI UTILIZZANDO SEMPLICI SCHEMATIZZAZIONI Relazione

Dettagli

Istituto Comprensivo n. 4 C.Collodi-L.Marini Via Fucino, Avezzano (AQ) Tel. e Fax 0863/ cod. mecc. AQIC cod. Fisc.

Istituto Comprensivo n. 4 C.Collodi-L.Marini Via Fucino, Avezzano (AQ) Tel. e Fax 0863/ cod. mecc. AQIC cod. Fisc. Istituto Comprensivo n. 4 C.Collodi-L.Marini Via Fucino, 3-67051- Avezzano (AQ) Tel. e Fax 0863/413764 cod. mecc. AQIC843008 cod. Fisc.90041410664 e-mail: aqic843008@istruzione.it - pec: aqic843008@pec.istruzione.it

Dettagli

S T O R I A CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI STRUMENTI CONCETTUALI PRODUZIONE SCRITTA E ORALE USO DELLE FONTI

S T O R I A CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI STRUMENTI CONCETTUALI PRODUZIONE SCRITTA E ORALE USO DELLE FONTI CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA S T O R I A CLASSI PRIMARIA USO DELLE FONTI O B I E T T I V I D I ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI A P P R E N D I M E N T O STRUMENTI CONCETTUALI PRODUZIONE SCRITTA

Dettagli

LABORATORIO ARTISTICO

LABORATORIO ARTISTICO LABORATORIO ARTISTICO Primo anno Introduzione Il laboratorio artistico è un contenitore di insegnamenti con una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno. Poiché in questo istituto

Dettagli

PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA

PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia

Dettagli

Primo Biennio OBIETTIVI E CONTENUTI SPECIFICI

Primo Biennio OBIETTIVI E CONTENUTI SPECIFICI DISCIPLINE GEOMETRICHE Nuovo ordinamento I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento

Dettagli

CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO TECNOLOGIA E INFORMATICA DISCIPLINE TRASVERSALI TUTTE COMPETENZA

Dettagli

UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO. Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale: il caso delle province italiane

UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO. Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale: il caso delle province italiane UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE MILANO Dottorato di ricerca in Politica Economica ciclo XXIV S.S.D: SECS-S/05; ICAR/21; SECS-P/02 Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale: il caso delle province

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE. Istituto comprensivo di Castell Arquato

CURRICOLO VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE. Istituto comprensivo di Castell Arquato CURRICOLO VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE Istituto comprensivo di Castell Arquato Scuola dell infanzia Campi di esperienza Il sé e l altro Il bambino: comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le

Dettagli

Adattabilità fisica e inferenze nella visualizzazione

Adattabilità fisica e inferenze nella visualizzazione Adattabilità fisica e inferenze nella visualizzazione Lezione del Corso Interazione Uomo Macchina 2, Docente Francesco Mele Corso di Laurea in Informatica Università di Napoli Federico II, Anno Accademico

Dettagli

Esprimersi e comunicare. Produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso materiali e tecniche diverse. Osservare e leggere le immagini

Esprimersi e comunicare. Produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso materiali e tecniche diverse. Osservare e leggere le immagini Classe prima ARTE E IMMAGINE L alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al immagini con molteplici tecniche, materiali e anche audiovisivi e multimediali): Osservare e leggere le immagini descrivere

Dettagli

Competenze da utilizzare: comprendere un testo; costruire una mappa; esporre un argomento in modo personale; utilizzare un linguaggio specifico.

Competenze da utilizzare: comprendere un testo; costruire una mappa; esporre un argomento in modo personale; utilizzare un linguaggio specifico. Fine scuola primaria-competenza: studio Compito: leggere un testo da riferire organizzandolo in una mappa che possa servire come traccia. Prodotto finale:una mappa del testo, esposizione orale Struttura

Dettagli

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO G. E M. MONTANI

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO G. E M. MONTANI ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO G. E M. MONTANI PROGRAMMA DISCIPLINARE SVOLTO PER COMPETENZE ED ABILITÀ DOCENTE: ALFREDO VITELLOZZI MATERIA: GEOGRAFIA GENERALE ED ECONOMICA CLASSE: 1ME A Anno scolastico:

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: TECNOLOGIA CLASSE TERZA

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: TECNOLOGIA CLASSE TERZA Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: TECNOLOGIA CLASSE TERZA

Dettagli

CURRICOLO ARTE E IMMAGINE

CURRICOLO ARTE E IMMAGINE CURRICOLO ARTE E IMMAGINE Disciplina: Arte e Immagine Obiettivi di apprendimento Dimensione Competenze a Abilità Conoscenze Disegnare, dipingere,modellare, dare forma e colore all esperienza, individualmente

Dettagli

L ENERGIA PRENDE FORMA

L ENERGIA PRENDE FORMA L ENERGIA PRENDE FORMA S o t t o t i t o l o p e r l e c l a s s i IV A e B a.s. 2014-2015 D A L B U I O A L L A L U C E 1915 una luce nuova nella nostra città. O G G I I E R I P R E M E S S A Il progetto

Dettagli

Attività e insegnamenti dell indirizzo Produzioni industriali e artigianali articolazione Artigianato opzione Produzioni artigianali del territorio

Attività e insegnamenti dell indirizzo Produzioni industriali e artigianali articolazione Artigianato opzione Produzioni artigianali del territorio Attività e insegnamenti dell indirizzo Produzioni industriali e artigianali articolazione Artigianato opzione Produzioni artigianali del territorio Disciplina: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI Il

Dettagli

Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Cittaducale. Unità di Apprendimento n. 1 Protocollo n. 1: descrizione dell idea progetto

Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Cittaducale. Unità di Apprendimento n. 1 Protocollo n. 1: descrizione dell idea progetto Unità di Apprendimento n. 1 Protocollo n. 1: descrizione dell idea progetto Scuola: primaria Destinatari: alunni classi V Classe: V Compito (= processo di lavoro = situazione di apprendimento collegata

Dettagli

Corso di laurea Architettura U.E. 4 anno. Corso A. Discipline. Prof. G. Arena. Prof. D. Quattrone. ING/IND11 (60 ore 4 CFU) Prof. V.

Corso di laurea Architettura U.E. 4 anno. Corso A. Discipline. Prof. G. Arena. Prof. D. Quattrone. ING/IND11 (60 ore 4 CFU) Prof. V. Corso di laurea Architettura U.E. 4 anno LABORATORIO arch. Consuelo DI COSTRUZIONI Nava (12 CFU) A.A. 2011/2012 Discipline Tecnica della costruzioni 2 Prof. G. Arena Tecnologia dell Architettura Prof.

Dettagli

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO N.1

UNITA DI APPRENDIMENTO N.1 TITOLO: La pianta della mia stanza UNITA DI APPRENDIMENTO N.1 TIPOLOGIA DELL UA: disciplinare ANNO SCOLASTICO: 2012/2013 DESTINATARI: classi 1A-1B-1C DOCENTI COINVOLTI: docente di Tecnologia DATI IDENTIFICATIVI

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA: PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente Plesso Classe Prima Pipolo Giulia Primaria G. Giusti Sezione A Disciplina Scienze Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a. s. 2015-2016

Dettagli

IL PROCESSO di PROGETTAZIONE

IL PROCESSO di PROGETTAZIONE IL PROCESSO di PROGETTAZIONE In questa lezione vedremo: Ruolo della modellazione nella comunicazione tipi di modello nel progetto I modelli del prodotto Interpretazione delle informazioni del progetto

Dettagli

Campo di esperienza Ambito didattico Obiettivi I discorsi e le parole Immagini, suoni, colori

Campo di esperienza Ambito didattico Obiettivi I discorsi e le parole Immagini, suoni, colori Campo di esperienza Ambito didattico Obiettivi I discorsi e le parole Linguistico - ascoltare e comunicare con varie modalità esperienze e vissuti - analizzare e descrivere immagini ed eventi - ascoltare,

Dettagli

PIANO DI LAVORO INIZIALE A.S SEDE: CATELNOVO NE MONTI INDIRIZZO: ALBERGHIERO PRESENTATO AL CONSIGLIO DI CLASSE DEL NOVEMBRE2014

PIANO DI LAVORO INIZIALE A.S SEDE: CATELNOVO NE MONTI INDIRIZZO: ALBERGHIERO PRESENTATO AL CONSIGLIO DI CLASSE DEL NOVEMBRE2014 PIANO DI LAVORO INIZIALE A.S. 2014-2015 SEDE: CATELNOVO NE MONTI INDIRIZZO: ALBERGHIERO DOCENTE: TARASCONI CRISTIANA CLASSE: VB MATERIA DI INSEGNAMENTO: ITALIANO PRESENTATO AL CONSIGLIO DI CLASSE DEL NOVEMBRE2014

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA COMPETENZE

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA COMPETENZE CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA COMPETENZE - L alunno riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. - E a conoscenza di alcuni processi di trasformazione

Dettagli

RELAZIONE METODOLOGICA DI APPROCCIO INDICE. 1.0 Normative di Riferimento pg.00

RELAZIONE METODOLOGICA DI APPROCCIO INDICE. 1.0 Normative di Riferimento pg.00 RELAZIONE METODOLOGICA DI APPROCCIO INDICE Premessa pg.00 1.0 Normative di Riferimento pg.00 2.0 Descrizione delle modalità tecniche per l espletamento dell incarico pg.00 3.0 Organizzazione e definizione

Dettagli

STORIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

STORIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA STORIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L'alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita; Riconosce ed esplora in modo via via più

Dettagli