GARA PER IL SERVIZIO DI PRESIDIO E CUSTODIA DELLE SEDI TORINESI DEL CONSORZIO CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GARA PER IL SERVIZIO DI PRESIDIO E CUSTODIA DELLE SEDI TORINESI DEL CONSORZIO CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO"

Transcript

1 GARA PER IL SERVIZIO DI PRESIDIO E CUSTODIA DELLE SEDI TORINESI DEL CONSORZIO CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO (Requisiti Tecnici) Ottobre

2 Indice generale 1. Oggetto e referente unico Modalità di espletamento del Servizio Riepilogo generale del Servizio Presidio delle sedi CSI-Piemonte Compiti del personale di presidio Requisiti del personale in servizio presso sedi CSI-Piemonte Servizio Pronto intervento con radio-pattuglia Servizio di Tele-allarme Modalità logistiche e tecniche del servizio ponti radio monodirezionali Servizio di teleallarme e pronto intervento Formazione ed addestramento del personale incaricato al servizio Livelli di servizio (SLA - Service Level Agreement) e Penali Salute e sicurezza sul lavoro

3 1. Oggetto e referente unico L appalto ha per oggetto l affidamento dei servizi di presidio, teleallarme e radiopattuglia armata, per il controllo e la custodia delle sedi CSI Piemonte ubicate in Torino, secondo le modalità e gli orari di seguito precisati. Il servizio di presidio viene svolto da personale non armato (in seguito denominato operatore logistico ) per cui non è richiesta la qualifica di guardia particolare giurata. Gli stabili interessati al servizio di presidio, da svolgersi con idoneo personale, sono localizzati in Torino: corso Unione Sovietica 216 (sede Legale) corso Tazzoli 215/12 (comprende civici 215/12a-b) Il palazzo di corso Unione Sovietica 216 è la sede legale del CSI Piemonte, pertanto oltre all attività di ufficio, a supporto dei propri compiti istituzionali, in esso si svolge un intensa attività di rappresentanza con frequente presenza di personalità di rilievo. Si prevede pertanto di esercitare un attento controllo nella sicurezza di accesso al palazzo anche con l impiego, da parte del personale addetto al presidio, di apparecchiature tecnologiche rese disponibili dall'appaltatore. Il presente appalto avrà durata di 24 mesi naturali e consecutivi computati a decorrere dalla data di presa in carico del servizio prevista orientativamente - per il 1 maggio L Appaltatore dovrà fornire i servizi e svolgere tutte le attività necessarie ad assicurare la tutela della sicurezza dei beni e del personale del CSI-Piemonte, secondo quanto previsto nel presente Capitolato e nei documenti di gara. Sarà inoltre responsabile della pianificazione e attuazione delle attività connesse, che dovrà coordinare ed eseguire in modo da assicurare l esecuzione delle prestazioni con la massima efficacia ed efficienza. A tale scopo l Appaltatore, ai fini della presa in carico del servizio, dovrà nominare un proprio referente unico per l esecuzione del contratto, che abbia la facoltà di predisporre tutti gli adempimenti previsti dal presente Capitolato. Tale incaricato sarà l interlocutore con i referenti incaricati del CSI-Piemonte e dovrà essere sempre reperibile: tutte le contestazioni d inadempienza fatte in contraddittorio con detto incaricato avranno valore come se fossero fatte direttamente all'appaltatore. L Appaltatore dà atto di essere a perfetta conoscenza dell ubicazione, dell estensione e della natura dei servizi richiesti e di essere edotto di ogni altra 3

4 circostanza di luogo e di fatto inerente ai servizi da eseguire. Conseguentemente nessuna obiezione l Appaltatore stesso potrà sollevare per qualsiasi difficoltà che dovesse insorgere nel corso dell espletamento del servizio in relazione ad una pretesa ed eventuale imperfetta acquisizione di ogni elemento riguardante l ubicazione, articolazione, specifica destinazione o altre caratteristiche in genere dei locali da sorvegliare e dei servizi da prestare. 2. Modalità di espletamento del Servizio L appalto ha per oggetto l affidamento dei servizi di: Presidio delle sedi torinesi CSI-Piemonte Il servizio, nel suo complesso e come meglio più avanti delineato, viene svolto da operatore logistico per l intero arco delle 24 ore e per tutti i giorni dell anno inclusi i festivi, e comprende: presidio presso le control-room degli edifici in seguito precisato all art. 3 e per gli orari richiesti; ronda interna agli spazi pertinenziali degli edifici secondo le disposizioni impartite dal Responsabile della Sicurezza CSI e di seguito meglio precisate all art. 3.1; pronto intervento sul posto interessato a seguito di eventi di allarme, su chiamata o da sistema, quali incendio e primo soccorso di seguito meglio precisate all art Servizio di pronto intervento con radio-pattuglia Servizio soggetto alla normativa di cui agli articoli del R.D. n. 773/31 (T.U.L.P.S. e s.m.i.) e svolto da guardie particolari giurate armate, in possesso di decreto di nomina a guardia giurata ai sensi dell art.138 del T.U.L.P.S e di licenza di porto d armi in corso di validità Il servizio dovrà essere assicurato permanentemente h giorni l anno e viene attivato su chiamata dalle postazioni di presidio delle sedi CSI o su allerta derivante dagli allarmi collegati alla centrale Operativa dell Appaltatore, nel seguito precisato all art. 4. Servizio di tele-allarme L Appaltatore deve garantire un servizio di tele-allarme per le Sedi CSI-Piemonte in Torino mediante l utilizzo di ponti radio monodirezionali collegati con la propria Centrale Operativa come meglio specificato al successivo art Riepilogo generale del Servizio Il servizio dovrà essere svolto secondo le specifiche esigenze di sicurezza dei vari edifici interessati, che sono comunque suscettibili di adeguamento. Le indicazioni di seguito riportate potranno quindi subire variazioni, integrazioni, 4

5 modifiche su indicazione del Direttore per l esecuzione del contratto del CSI- Piemonte che fornirà i dettagli che si riferiscono alle modalità di esecuzione del servizio. Il monte ore/anno dei servizi è così ripartito: - Servizio presidio operatore non armato ore/anno Servizio radio pattuglia ore/anno (stima) 150 La seguente tabella riporta l articolazione oraria del servizio richiesto per ciascuna sede: Sede tipologia unità orario ore feriale Torino -Corso Unione Sovietica 216/218 Torino -Corso Tazzoli 215/12 Piantonamento operatore logistico Supporto Reception - Ronda chiusura uffici - operatore logistico Piantonamento operatore logistico ore sabato ore festivo ore /anno 1 h Feriali:dalle alle23.00 sabato: dalle 8.00 alle h Come meglio specificato nel Capitolato Speciale Norme Generali all art.2, il CSI- Piemonte si riserva la facoltà di richiedere all appaltatore dei servizi aggiuntivi in termini di personale/orario, da eseguirsi anche contestualmente rispetto alle articolazioni e agli standard sopra determinati, sino ad un monte ore massimo, nell ambito della durata contrattuale, che si stima in n. 200 ore per servizi aggiuntivi dell''operatore logistico di presidio alle sedi. L articolazione oraria di ciascuno dei servizi elencati nella tabella riepilogativa, sopra riportata, potrà essere variato in qualsiasi momento, da CSI-Piemonte, dandone tempestiva comunicazione scritta all Appaltatore e comunque con un preavviso minimo di 3 giorni naturali e consecutivi, anche a mezzo fax, senza oneri aggiuntivi se non quelli delle ore di servizio effettivamente erogate. 3. Presidio delle sedi CSI-Piemonte Il servizio di presidio dovrà essere svolto presso le Control Room principale e secondaria. La Control Room principale sita presso la sede di Corso Unione Sovietica 216 è 5

6 la struttura presso la quale vengono accentrati gli allarmi provenienti dalle sedi e dalle altre strutture del CSI-Piemonte. La Control-room principale è il punto nevralgico per la gestione dei sistemi di sicurezza del CSI-Piemonte. Nella stessa sono concentrati tutti i sistemi di gestione e controllo per tutte le sedi del CSI-Piemonte e in particolare i seguenti sistemi: Impianti anti-intrusione Impianti controllo accessi Impianti antincendio e anti-allagamento Impianti video sorveglianza Impianti tecnologici La Control- room secondaria sita presso la sede di Corso Tazzoli 215/12 è la struttura di controllo per il comprensorio delle sedi CSI di corso Tazzoli 215/12 e di Corso Tazzoli 215/15 (Magazzino) e di eventuale back-up alla Control-room principale. Ogni control-room è strutturata per operare in autonomia per la gestione degli impianti di sicurezza relativi a ciascuno stabile di pertinenza durante l orario di normale presidio. L Appaltatore deve garantire un servizio di gestione delle control-room, con personale idoneo e secondo le modalità in seguito meglio precisate all'art.3.1. Periodicamente e con intervallo massimo di due ore ogni Control room provvederà a verificare il perfetto funzionamento delle comunicazioni di sicurezza, segnalando all Ufficio Sicurezza del CSI-Piemonte eventuali anomalie e/o disservizi. 3.1 Compiti del personale di presidio Il personale dell Appaltatore dovrà rispettare e far rispettare le norme di accesso alle sedi in uso presso il CSI-Piemonte e dovrà rilevare e segnalare comportamenti difformi alle disposizioni interne del Consorzio e comunque difformi dalle disposizioni ricevute in materia di sicurezza. Ogni anomalia riscontrata nel corso dell'espletamento del servizio, dovrà essere segnalata nel rapporto giornaliero provvedendo nel frattempo ad attivare tutte le procedure di propria competenza quale il ricorso agli addetti alla reperibilità dei vari servizi del CSI-Piemonte, ovvero la richiesta d intervento delle Forze dell'ordine o dei V.V.F e del 118, in caso di effrazioni o d incendio o interventi di primo soccorso. Per i fatti ritenuti rilevanti ai fini della tutela del patrimonio, della sicurezza degli impianti e delle persone e sulle iniziative prese, dovrà 6

7 obbligatoriamente essere informato il personale del turno di reperibilità del Servizio Sicurezza del CSI-Piemonte. Gli operatori addetti al presidio dovranno mantenere costanti collegamenti radio con la Centrale Operativa del proprio Istituto. All inizio del turno dovranno prendere visione delle eventuali comunicazioni scritte nel registro di servizio o nella posta elettronica appositamente dedicata al servizio e delle disposizioni interne dei funzionari CSI-Piemonte. Sul registro in dotazione dovranno annotare qualsiasi anomalia e/o altro fatto riscontrato durante l espletamento del servizio. L'operatore, dovrà eseguire di norma le seguenti attività: presidiare le sedi del CSI Piemonte h24 tramite i sistemi elettronici di sicurezza messi a disposizione dal CSI-Piemonte, al fine di controllare l'eventuale intrusione di persone estranee e prevenire situazioni che possano creare pericolo a persone o a cose; provvedere al costante monitoraggio e controllo delle segnalazioni ( antiintrusione - video-sorveglianza, antincendio e verifica funzionalità impianti tecnologici) con conseguente attuazione delle azioni operative, secondo le specifiche istruzioni che saranno messe a disposizione dal CSI-Piemonte; controllare l'accesso alle sedi, al parcheggio aziendale ed alle aree sensibili (consentito ai soli autorizzati muniti di apposito badge); compiere ispezioni, tramite sistema TVCC, in tutta l area di presidio atte a: - controllare, tramite TVCC, l eventuale introduzione di materiali, oggetti o altro che possa apparire sospetto e avvisarne prontamente il Servizio Prevenzione e Protezione del CSI; - verificare le operazioni di movimentazione delle merci in ingresso e uscita dalle sedi con annotazione degli eventi su apposito registro; attuare con il Coordinatore dell Emergenza e il Servizio di Prevenzione e Protezione interno, tutte le azioni organizzative e tecniche, secondo le procedure previste dal Piano Emergenza di ogni sede; segnalare in forma scritta qualunque situazione non rispondente alle disposizioni ricevute e/o anomalie degli impianti e avvisare tempestivamente secondo le procedure di emergenza il servizio di sicurezza del CSI-Piemonte; provvedere alle procedure previste per le chiamate del personale del CSI-Piemonte alla reperibilità (Servizio Prevenzione, Ufficio Tecnico, responsabili Sala Operativa CED), conservare in ordine la documentazione che si riferisce ai recapiti telefonici dei medesimi; 7

8 avvisare il Servizio Prevenzione dell eventuale presenza di visitatori disabili o con particolari impedimenti (es: donne in gravidanza, portatori di pacemaker) e prestare l'assistenza del caso (attivazione del servoscala ove esistente e transito senza utilizzo dei tornelli); intervenire in caso di fermo ascensore per liberare i visitatori e/o i dipendenti CSI-Piemonte che si trovassero bloccati in cabina; intervenire in caso di fermo bussole di accesso al CED per liberare i dipendenti CSI-Piemonte che si trovassero bloccati in cabina; attivazione radio-pattuglie di pronto intervento dell Istituto di Vigilanza, a seguito di allarmi intrusione e incendio per le sedi del CSI-Piemonte in Torino; messa in all erta, coordinamento, in caso di segnalazioni di allarme d intrusione e/o incendio, per le sedi decentrate di Alessandria/Cuneo/Novara (e/o altre sedi che si dovessero in seguito aggiungere), tramite Istituti di Vigilanza di dette località già operanti su mandato del CSI-Piemonte. Di detti Istituti il CSI-Piemonte fornirà i riferimenti utili per il coordinamento di prima emergenza; coordinamento e messa in all erta, in caso di segnalazioni di allarme d intrusione e/o incendio, per le sedi decentrate di Alessandria /Cuneo/ Vercelli/Novara e per i siti wi-pie di Alessandria/ Asti/ Biella/ Cuneo/ Ivrea/ Novara/Verbania/Vercelli, tramite Istituti di Vigilanza di dette località già operanti su mandato del CSI-Piemonte. Di detti Istituti il CSI-Piemonte fornirà i riferimenti utili per il coordinamento di prima emergenza sostituire il servizio di reception del CSI, per gli orari in cui detto servizio non è presente (dopo le 19,00 dei giorni feriali, il sabato e festivi) e fornire informazioni logistiche all'utenza, evitando nello stesso tempo l accesso ai luoghi non autorizzati; avvisare il Ricevimento Merci dell arrivo di eventuali corrieri per consegna materiale; eventuale ritiro della posta, compreso notifiche e raccomandate, negli orari di chiusura dell Ufficio Posta- Protocollo e comunque negli orari non presidiati dal servizio di reception del CSI; custodire le chiavi dei singoli uffici, delle uscite di sicurezza, dei locali tecnici e di tutti i locali sensibili (Uffici Direzionali, Segreterie, aree tecnologiche, CED) per i quali è importante verificare l accesso e, in ottemperanza alle disposizioni del CSI-Piemonte, annotare sull apposito registro il nome del richiedente, l orario di consegna e di restituzione delle chiavi; ispezione con ronda interna, con ausilio di un secondo operatore dalle alle nei giorni feriali compreso il sabato, di tutti i locali delle 8

9 sedi oggetto del servizio di presidio. L'Appaltatore, a propria cura e spese renderà disponibili in ciascuna delle due sedi di presidio e nei luoghi concordati con il Responsabile Sicurezza del CSI Piemonte, almeno tre orologi per il rilievo dei passaggi di ronda ed a comprova dell'effettivo servizio svolto; Il percorso di ronda deve, per motivi di sicurezza, essere effettuato esclusivamente utilizzando le scale (escluso utilizzo ascensori). La ronda non potrà in alcun modo effettuare giri ispettivi esterni all edificio, ma dovrà per eventuali criticità far intervenire esclusivamente il servizio di radiopattuglia armato. Le ronde hanno lo scopo di: prevenire situazioni anomale e di garantire la sicurezza dei locali, sia per anti-intrusione sia per prevenzione incendi (vie d esodo ostruite, porte allarmate in stato di chiuso, porte e/o finestre comunicanti direttamente con piano strada esterno regolarmente chiuse, manomissione impianti di sicurezza, ecc ); controllare tutti i locali/uffici e accertarsi che non siano rimaste persone all interno dei locali; in particolare, verificare lo spegnimento di luci, la chiusura di porte e finestre; controllare che i rubinetti dei servizi igienici siano chiusi ed eliminare, se possibile, o segnalare prontamente eventuali situazioni che possano creare pericoli; controllare tutti i locali del CED per la sede di Corso Unione Sovietica 216 sia per quanto riguarda la prevenzione incendi e il primo soccorso al personale turnista che in detti ambienti opera. La ronda al CED presuppone la verifica delle condizioni climatiche (temperatura e umidità) degli ambienti e il controllo degli accessi che devono sempre essere in modalità di chiusura; verificare, dopo la chiusura serale, l uscita di tutti gli ospiti dai locali; eventuale segnalazione alle Autorità di P.S., a seguito di eventi dolosi; eventuale segnalazione e attivazione dei VV.FF, a seguito di pericolo d incendi e/o altre calamità: coordinare le modalità di accesso dei mezzi di soccorso; eventuale chiamata al 118, per interventi di primo soccorso: prestare intervento di primo soccorso alla persona indisposta o infortunata sino all arrivo del soccorso esterno e coordinare le modalità di accesso dei mezzi di soccorso; trasferire le consegne concernenti il servizio al personale del turno successivo previa redazione di un verbale informativo. 9

10 Il CSI-Piemonte si riserva altresì la facoltà di richiedere l esecuzione di ogni altra operazione necessaria ad assicurare la regolare esecuzione del servizio di sicurezza, di estendere le prestazioni a eventuali nuove sedi, con presidio e/o telesorveglianza, anche ove non espressamente indicato nel presente capitolato. 3.2 Requisiti del personale in servizio presso sedi CSI-Piemonte Gli operatori logistici in servizio di presidio devono: essere addestrati, equipaggiati e vestire uniforme fornita dall Appaltatore; essere dotati di ricetrasmittente e/o telefono cellulare, forniti dall Appaltatore, che consenta l immediato contatto con la Centrale Operativa dell Appaltatore; essere muniti di tesserino di riconoscimento ben visibile, ai sensi della D.Lgs.81/2008 e D.Lgs.106/2009 e s.m.i.; possedere le nozioni fondamentali per la lotta antincendio (requisito comprovato con attestazione di frequenza di corsi specifici, secondo quanto previsto da DM ). Il personale addetto al Servizio di presidio deve avere l attestato d idoneità concernente la partecipazione al corso di prevenzione incendio per attività a rischio alto, rilasciato dai Vigili del Fuoco; possedere nozioni base di Primo Soccorso (riferimento D.Lgs.81/ D.Lgs.106/2009 e s.m.i.); possedere perfetta conoscenza dei dispositivi di sicurezza del CSI- Piemonte (antintrusione, antincendio, monitoraggio impianti tecnologici, ecc..); avere conoscenze di base per l uso del personal computer (Windows e pacchetto Office, Posta Elettronica - documentata tramite patente europea); garantire la massima riservatezza e discrezione nell espletamento del loro servizio. Il CSI Piemonte si riserva la facoltà di chiedere, a suo insindacabile giudizio l allontanamento dal servizio degli addetti che, nell espletamento del medesimo, abbiano manifestato imprudenza, imperizia ovvero abbiano tenuto comportamenti non consoni all ambiente di lavoro o alle mansioni svolte e degli addetti che comunque abbiano dato motivo di doglianza, salva la possibilità di adottare ulteriori provvedimenti nei confronti dell'appaltatore. L'Appaltatore è, pertanto, tenuto a rispondere, nei termini sopra esposti, dell opera e del comportamento di tutti i propri dipendenti utilizzati per l esecuzione del servizio ed è comunque direttamente responsabile dei danni di qualsiasi natura provocati da questi, per imperizia o qualsiasi altro motivo, risentiti dal CSI Piemonte o da 10

11 terzi in dipendenza dell esecuzione del servizio. Alle sedi del CSI Piemonte, oggetto del presente appalto, potrà accedere solo il personale preventivamente designato e segnalato per iscritto dall'appaltatore. Il suddetto elenco dovrà essere continuamente aggiornato a fronte di eventuali variazioni di organico. 4. Servizio Pronto intervento con radio-pattuglia Il personale adibito al servizio di radio-pattuglia, a seguito chiamata o segnalazione di tele-allarme, deve recarsi presso la sede interessata dall evento. L intervento della radio-pattuglia dovrà essere garantito entro 15 minuti dalla chiamata o dalla segnalazione di tele-allarme. Se nel corso dell ispezione la Guardia Giurata della radio-pattuglia dovesse notare una situazione sospetta o anomala, dovrà immediatamente comunicare alla propria centrale operativa l anomalia riscontrata, la quale, a sua volta, dovrà mettere in atto tutte le azioni che riterrà utili per limitare i danni e quindi attivare la reperibilità del Servizio Sicurezza del CSI-Piemonte, nel più breve tempo possibile. Nelle situazioni di emergenza, gli operatori logistici di presidio alle sedi CSI dovranno attivarsi per gli interventi opportuni con la massima tempestività ed efficacia. Nel corso dell intervento la pattuglia, dovrà intraprendere tutte le azioni necessarie alla gestione dell evento e comunque: prendere contatto con chi ha richiesto l intervento acquisendo ogni elemento utile; rilevare, anche ai fini delle fonti di prova, le eventuali situazioni critiche o sospette (persone, veicoli, varchi nella recinzione, vetri rotti, ecc.); verificare le zone da cui è partito l eventuale allarme; raccogliere dalle persone presenti informazioni in merito ad eventuali situazioni critiche o anomale; richiedere, se necessario, rinforzi per fronteggiare situazioni di rischio; compilare un verbale dettagliato dell intervento effettuato e delle attività eseguite; informare costantemente la propria Centrale Operativa. Nel caso in cui siano riscontrate oggettive tracce di reato, le guardie devono preservare la scena del crimine e devono informare tempestivamente le Autorità preposte ai sensi del codice di procedura penale e del TULPS. 11

12 Il personale addetto alla radio-pattuglia dovrà aver frequentato i corsi di formazione di cui al D.M. 10 marzo 1998 per interventi su incendio di alto rischio e corsi di formazione per addetti al primo soccorso. 5. Servizio di Tele-allarme L Appaltatore dovrà garantire un servizio di tele-allarme che permetta il collegamento degli impianti di allarme del CSI-Piemonte con la propria Centrale Operativa. Il collegamento dovrà essere eseguito mediante ponte radio monodirezionale per ciascuno degli impianti di allarme presso le sedi del CSI-Piemonte in Torino secondo le modalità logistiche e tecniche descritte nel seguito, con modulo radiotrasmettitore codificato di proprietà dell Appaltatore, funzionante su frequenze regolarmente assegnate dal Ministero delle Comunicazioni all Istituto di Vigilanza aggiudicatario. Le pratiche di registrazione e comunicazione al Ministero competono esclusivamente all'appaltatore, per cui il CSI-Piemonte sarà totalmente sollevato da ogni responsabilità in tal senso. Il costo di posa e d installazione dei terminali radiotrasmittenti è compreso e compensato nel canone di tele-allarme per le sedi del CSI-Piemonte in Torino. Il collegamento radio deve essere attivo per tutte le sedi del CSI-Piemonte in Torino con continuità 24 ore su 24 tutti i giorni, comprese le festività e per l intero periodo dell appalto, per trasmettere agli operatori del centro di vigilanza la serie di segnali e dati reperibili dai sistemi di allarme del CSI-Piemonte. La ricezione di detti segnali dovrà essere regolarmente registrata con data e ora su memoria storica dei sistemi telematici della Centrale Operativa dell Appaltatore e dovrà almeno contenere i seguenti elementi identificativi: identificazione dell impianto; tipo di allarme riscontrato; tipo di evento; data e ora dell evento; tipo di provvedimento adottato; esito dell evento. Gli eventi riguardanti i vari sistemi di allarme dovranno essere stampati e inoltrati settimanalmente al Servizio di Sicurezza del CSI-Piemonte. Il collegamento dovrà consentire di rilevare differenti variazioni di stato del sistema di allarme, quali intrusione, inserimento/disinserimento impianto, 12

13 mancanza rete, manomissione impianto, garantendo l immediatezza delle comunicazioni trasmesse. In caso di allarme, la Centrale Operativa dovrà: - attivare immediatamente il servizio di pronto intervento, inviando una pattuglia sul posto; - rimanere in costante contatto radio con le autopattuglie di zona per verificare l esito dell intervento; allertare le Autorità preposte (Vigili del Fuoco, Autorità di Pubblica Sicurezza, Autorità Sanitarie, etc.) in caso di necessità. 5.1 Modalità logistiche e tecniche del servizio ponti radio monodirezionali Sede Centrale - Corso Unione Sovietica Torino n. 1 pulsante antirapina per control-room principale da Centrale Antintrusione allarme intrusione, mancanza corrente 220 V dopo 3 minuti, regolare attivazione impianto; da Centrale Antincendio allarme incendio; (n. 1 ponte radio 8 ch ingresso contatti forniti dal Committente) Sede Tazzoli Corso Tazzoli 215/12 Torino: n. 1 pulsante antirapina per control-room secondaria da Centrali Antintrusione A e B allarme intrusione, mancanza corrente 220 V dopo 3 minuti, regolare attivazione impianto; da Centrale Antincendio allarme incendio; (n. 1 ponte radio 8 ch ingresso contatti forniti dal Committente) Sede Corso Tazzoli 215/15 Torino: da Centrale Antintrusione Magazzino allarme intrusione, mancanza corrente 220 V dopo 3 minuti, regolare attivazione impianto da Centrale Antincendio Magazzino allarme incendio (n. 1 ponte radio 8 ch ingresso contatti forniti dal Committente) 5.2 Servizio di teleallarme e pronto intervento L Appaltatore dovrà garantire e assicurare costantemente il servizio di teleallarme, e pronto intervento. L Istituto di Vigilanza preposto dovrà inviare tempestivamente proprie autopattuglie di pronto intervento, con guardie armate per ispezione dei locali allarmati in Torino. 13

14 Per le sedi di Alessandria, Cuneo, Novara e Vercelli (e/o altre sedi che si dovessero in seguito aggiungere) dovrà altresì verificare, mediante ausilio di teleallarme della centrale operativa della Stazione appaltante o con contatto telefonico con l Istituto di Vigilanza locale, l esecuzione dell effettivo intervento in emergenza. In caso di riscontri di effrazioni o intrusioni, l Appaltatore dovrà dare immediata segnalazione alla Stazione Carabinieri o al Commissariato di PS competenti per territorio, provvedendo altresì a darne comunicazione ai recapiti dei responsabili del CSI-Piemonte. L Appaltatore dovrà garantire l assistenza tecnica per la manutenzione necessaria al regolare funzionamento dei propri sistemi di allarme radiosorvegliati e ai terminali dei ponti radio. 6. Formazione ed addestramento del personale incaricato al servizio CSI-Piemonte organizzerà, prima dell inizio e per il prosieguo del contratto, appositi corsi formativi, da concordare con l Appaltatore, secondo quanto di seguito descritto. Almeno quindici giorni prima della presa in carico del servizio, l Appaltatore renderà possibile la disponibilità del proprio personale, impiegato nell espletamento delle prestazioni appaltate relative al presidio sedi, alla partecipazione di apposito corso erogato da CSI-Piemonte, in data da stabilirsi presumibilmente a partire dal 1 aprile 2011, al fine di acquisire le dovute cognizioni e conoscenze sulla natura dei servizi e sulle funzioni richieste. In particolare il corso verterà per una parte sulla cognizione degli impianti tecnologici di sicurezza e per l altra sul Piano di Emergenza di ogni sede. Il personale privo di attestato di frequenza, con verifica dell'apprendimento, rilasciato da CSI-Piemonte, non potrà essere impiegato nel servizio. Si consiglia pertanto di programmare la presenza del maggior numero di organico disponibile, al fine di addestrare anche il personale di possibile riserva. Almeno venti giorni prima della presa in carico del servizio, l'appaltatore dovrà trasmettere al CSI Piemonte i nominativi delle persone da impiegare, le rispettive qualifiche, copia del documento d'identità di ciascun dipendente, copia degli attestati di formazione antincendio e primo soccorso, nonché l'articolazione dell'orario di lavoro. Durante il servizio, e comunque in occasione di rilevanti aggiornamenti tecnologici o organizzativi, il CSI-Piemonte erogherà appositi corsi di aggiornamento. In particolare il personale dovrà: 14

15 essere opportunamente istruito all uso delle apparecchiature di sicurezza presenti in ogni control-room di ogni sede del CSI-Piemonte. essere addestrato a intervenire in caso di fermo ascensore per liberare i visitatori e/o i dipendenti CSI-Piemonte che si trovassero bloccati in cabina; essere addestrato a intervenire in caso di blocco persone all interno delle bussole anti-rapina in dotazione alla sede di Corso Unione Sovietica 216, per liberare i visitatori e/o i dipendenti CSI-Piemonte che si trovassero bloccati; essere addestrato all uso dei servo-scala per disabili ove presenti; obbligatoriamente partecipare alle riunioni delle squadre di emergenza antincendio e primo soccorso del CSI-Piemonte (almeno una volta l anno per ogni sede di presidio) e alle relative esercitazioni. 7. Livelli di servizio (SLA - Service Level Agreement) e Penali L Appaltatore ha l obbligo di organizzare una struttura tale da garantire che i servizi siano effettuati secondo i tempi, le modalità e i livelli di qualità previsti dal presente capitolato. I primi tre mesi di esecuzione del contratto di appalto saranno considerati periodo di prova al fine di consentire all Appaltatore una valutazione ampia e complessiva sull espletamento del servizio. Dopo il periodo iniziale di tre mesi senza applicazioni di penali, per consentire all Appaltatore una taratura/verifica della propria organizzazione, l eventuale difformità di una delle prestazioni elencate nella tabella seguente, rispetto agli standard di qualità previsti, darà origine a una penale, la cui entità è riportata nella tabella stessa, e che sarà comminata all Appaltatore per il servizio nel mese di riferimento. Tipologia di servizio Livello di servizi (SLA) Penale 15

16 Mancato coordinamento operativo in caso di emergenza secondo Procedure Emergenza (antincendio, primo soccorso, intrusione, eventi dolosi) Mancato coordinamento servizio di radio-pattuglia per Istituti Vigilanza decentrati (allerta e comunicazioni di servizio) Mancata ronda interna ispezione locali Mancato rispetto orari di presidio (ritardo inizio servizio, anticipo fine servizio) - Reperimento numeri telefonici necessari a gestire l'emergenza, entro 3 minuti dall' inizio evento - allerta delle risorse necessarie a gestire emergenza, entro 5 minuti dall'inizio evento - comunicazione al Servizio Prevenzione e Sicurezza dell'evento in corso, entro 10 minuti dall'inizio evento Allerta entro 1 minuto dall'inizio evento e comunicazioni al Servizio Prevenzione e Sicurezza entro 10 minuti dall'inizio allerta Verifica esecuzione servizio tramite sistema di punzonatura (a carico dell'appaltatore) Registrazione ingresso/uscita tramite tornello accessi 500 per ogni disservizio o inadempienza 50 per ogni 15 minuti di ritardo o uscita anticipata rispetto all'orario di servizio Mancato controllo accessi Accesso non controllato 100 per ogni inadempienza Mancato controllo della movimentazione beni utilizzo improprio delle apparecchiature informatiche in dotazione Ritardato intervento della radio-pattuglie sulle sedi di presidio in Torino Mancata segnalazione eventi dolosi a CSI-Piemonte Ingresso/uscita beni non autorizzati utilizzo ad uso personale e non riferito al servizio entro 15 minuti dalla chiamata di emergenza o dalla segnalazione di allarme Comunicazione al Servizio Prevenzione e Sicurezza entro 10 minuti dall'inizio evento 100 per ogni inadempienza 100 per ogni inadempienza 50 ogni 5 minuti di ritardo per ogni inadempienza Mancata redazione rapporti giornalieri 100 per ogni inadempienza 16

17 Tipologia di servizio Livello di servizi (SLA) Penale servizio tele-allarme: mancata connessione con Centrale operativa dell Istituto Risoluzione entro 1 ora dall' interruzione del servizio 100 per ogni 15 minuti di disservizio oltre la prima ora Mancato rispetto obblighi di riservatezza nell espletamento del servizio atteggiamento degli operatori non corretto (?) nei confronti dell utenza e mancato decoro della persona 200 per accertata negligenza ricorso, nell eventuale sostituzione del personale, ad addetti senza le caratteristiche richieste dai profili professionali relativi all emergenza (abilitazione antincendio e primo soccorso) Entro 2 ore dall' inizio della presa in carico del turno 500 per ogni inadempienza ed immediata sostituzione con personale idoneo Mancata verifica funzionamento delle comunicazioni di sicurezza ogni due ore 200 per accertata negligenza Mancato monitoraggio funzionamento impianti tecnologici ogni due ore 200 per accertata negligenza L importo delle penali, così come indicato nella tabella, sarà raddoppiato o triplicato in presenza rispettivamente di seconda o successive contestazioni per la stessa tipologia avvenute nell intero arco di vigenza contrattuale. Gli eventuali inadempimenti contrattuali che danno luogo all applicazione delle penali di cui sopra, vengono contestati per iscritto all'appaltatore dal CSI Piemonte; l'appaltatore deve comunicare per iscritto in ogni caso le proprie deduzioni nel termine massimo di giorni 5 (cinque) dalla stessa contestazione. Qualora dette deduzioni non siano accoglibili, a insindacabile giudizio del CSI Piemonte, ovvero non vi sia stata risposta o la stessa non sia giunta nel termine indicato, sono applicate all'appaltatore le penali come sopra indicate a decorrere dall inizio dell inadempimento. La richiesta e/o il pagamento delle penali di cui al presente articolo non esonera in nessun caso l'appaltatore dall adempimento dell obbligazione per la quale si è 17

18 reso inadempiente e che ha fatto sorgere l obbligo di pagamento della medesima penale. L' Appaltatore prende atto che l applicazione delle penali previste dal presente articolo non preclude il diritto del CSI Piemonte a richiedere il risarcimento degli eventuali maggior danni. 8. Salute e sicurezza sul lavoro CSI-Piemonte promuove la cooperazione e il coordinamento per la gestione della sicurezza durante le attività oggetto dell affidamento e in tale contesto fornirà all aggiudicatario copia della documentazione attinente alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro oggetto del presente appalto ivi compreso il Documento Unico di Valutazione dei Rischi delle Interferenze (cosiddetto DUVRI) per le attività allegato al contratto. L Appaltatore s impegna inoltre a fornire qualsiasi successiva informazione integrativa ai predetti documenti di valutazione, così come previsto all art. 26 del D.Lgs. 81/2008- D.Lgs.106/09 e s.m.i.. Tutte le attività descritte nel presente capitolato saranno svolte dall Appaltatore nel pieno rispetto delle vigenti norme di sicurezza e igiene del lavoro e osservando quanto specificato nei predetti documenti di valutazione dei rischi interferenziali che saranno redatti e allegati al contratto. In caso di modifiche di carattere tecnico, logistico o organizzativo incidente sulle modalità operative dei servizi oggetto dell appalto, il DUVRI potrà essere aggiornato dalla stazione appaltante anche su proposta dell esecutore del contratto. Sono a carico dell aggiudicatario gli oneri per la sicurezza riguardo ai rischi specifici dell attività prestata. L Appaltatore dovrà dotare il personale impiegato nell appalto di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro; i lavoratori saranno pertanto tenuti a esporre detta tessera durante l espletamento delle prestazioni. L Appaltatore è altresì responsabile dell osservanza di tutte le disposizioni concernenti l assunzione dei lavoratori, alla tutela antinfortunistica e sociale del personale addetto all esecuzione del servizio oggetto del presente capitolato, e dell osservanza delle norme in materia di prevenzione, protezione e sicurezza del lavoro contenute nel D. Lgs. 81/2008 D.Lgs.106/09 e s.m.i.. Sono a carico dell Appaltatore tutte le spese e la fornitura e la manutenzione di tutte le dotazioni e attrezzature necessarie per l espletamento delle prestazioni richieste. L Appaltatore si obbliga a far osservare scrupolosamente al proprio personale le norme antinfortunistiche e a dotarlo di tutto quanto necessario per la prevenzione degli infortuni, in conformità alle vigenti norme di legge in materia. 18

19 L'Appaltatore dovrà attenersi alle procedure di emergenza ed evacuazione vigenti nonché ai divieti ed alle prescrizioni impartite in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. A cadenza annuale, il personale impiegato dovrà partecipare alle prove di esodo ed evacuazione previste nel Piano di Emergenza ed Esodo. Ogni eventuale situazione di non conformità alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro dovrà essere prontamente comunicata al personale del Servizio Prevenzione e Protezione del CSI Piemonte. 19

DISCIPLINARE TECNICO

DISCIPLINARE TECNICO ALLEGATO B) DISCIPLINARE TECNICO 1. LUOGO DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO: Il luogo di esecuzione del servizio è il seguente: Istituto Nazionale di Astrofisica Sede Centrale Viale del Parco Mellini n. 84 c.a.p.

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

COMUNE DI RUFFANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA'

COMUNE DI RUFFANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA' COMUNE DI RUFFANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA' Art. 1 Servizio di Pronta Reperibilità- Istituzione e finalità 1.Nell ambito del Territorio del Comune di Ruffano è

Dettagli

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO ALLEGATO 1 PROCEDURA DI GARA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI RECEPTION, CENTRALINO E FATTORINAGGIO ESTERNO PER GLI UFFICI DELLA SOGESID S.P.A. VIA CALABRIA 35 E VIA CALABRIA 56. CIG: 5066492974

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

Allegato 2 Documento contenente:

Allegato 2 Documento contenente: COMUNE DI NOVARA SERVIZIO BILANCIO - UNITÀ ECONOMATO PROTOCOLLO DI GESTIONE PER L'ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA PRESSO GLI STABILI SEDI DI UFFICI E DIPENDENZE COMUNALI PER UN PERIODO DI TRE ANNI

Dettagli

Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali.

Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali. Privacy - Ordinamento degli uffici e dei servizi comunali: indirizzi in materia di trattamento dei dati personali esistenti nelle banche dati del Comune. (Delibera G.C. n. 919 del 28.12.2006) Disposizioni

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO OGGETTO: Manutenzione maniglioni antipanico e porte REI CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO Verbania, lì ottobre 2011 IL DIRIGENTE DIPARTIMENTO LL.PP. Ing. Noemi Comola Art. 1 Oggetto dell appalto L appalto

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

GARA PNEUMATICI ALLEGATO AL CAPITOLATO TECNICO APPENDICE I Obblighi in materi di sicurezza ed igiene del lavoro S O M M A R I O

GARA PNEUMATICI ALLEGATO AL CAPITOLATO TECNICO APPENDICE I Obblighi in materi di sicurezza ed igiene del lavoro S O M M A R I O 1 di 5 S O M M A R I O 1 OBBLIGHI DITTA AGGIUDICATARIA... 2 1.1 GENERALITÀ... 2 1.2 OBBLIGHI IN FASE DI GARA... 2 1.3 OBBLIGHI DOPO L AGGIUDICAZIONE... 3 2 RISCHI INTERFERENTI... 4 3 FORMAZIONE OBBLIGATORIA...

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT)

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Roma,.. Spett.le Società Cooperativa EDP La Traccia Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Oggetto : Contratto per la fornitura di servizi relativi alla Survey Registro Italiano delle Biopsie Renali.

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo

Dettagli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Art. 26 del D.Lgs. 9/04/2008 n. 81 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI, MISURE ADOTTATE

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

OBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08

OBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08 OBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08 Obblighi Datore di Lavoro - Misure generali di tutela (D.Lgs. 81/08, art. 15)...1 Obblighi Datore di Lavoro - Delega di funzioni (D.Lgs. 81/08, art. 16)...1 Obblighi

Dettagli

CAPITOLATO TECNICO DI GARA PROCEDURA NEGOZIATA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI VIGILANZA ANTINCENDIO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO V.

CAPITOLATO TECNICO DI GARA PROCEDURA NEGOZIATA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI VIGILANZA ANTINCENDIO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO V. ALLEGATO A CAPITOLATO TECNICO DI GARA PROCEDURA NEGOZIATA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI VIGILANZA ANTINCENDIO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO V. CERVELLO 1 ART. 1 OGGETTO DELL APPALTO PAG. 3 ART. 2PRESCRIZIONI

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 delle Modalità di Applicazione delle Tariffe dei Premi (D.M. 12.12.2000) nei primi due anni

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE ALLEGATO 6 CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Capitolato, alle seguenti espressioni sono

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO

Dettagli

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare

Dettagli

Programma di formazione, informazione e. addestramento del personale addetto

Programma di formazione, informazione e. addestramento del personale addetto Programma di formazione, informazione e addestramento del personale addetto Approvato dal Dirigente Scolastico: ing. Michele Nicastri Verificato dal RSPP: ing. Di Pietro Angelo Presa visione del RLS aziendale:

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

ALLEGATO N 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

ALLEGATO N 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) ALLEGATO N 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) (ART 26 DEL D.Lgs 81/08) Data:Aprile 2014 Il Documento è composto di n 13 pagine - pag.1 di pagine 13 1. Premessa Il

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE AREA DI RICERCA ROMA II TOR VERGATA VIA FOSSO DEL CAVALIERE, 100 00133 ROMA TEL. 0649934542 FAX 0649934018

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE AREA DI RICERCA ROMA II TOR VERGATA VIA FOSSO DEL CAVALIERE, 100 00133 ROMA TEL. 0649934542 FAX 0649934018 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE AREA DI RICERCA ROMA II TOR VERGATA VIA FOSSO DEL CAVALIERE, 100 00133 ROMA TEL. 0649934542 FAX 0649934018 Procedura aperta per l appalto del SERVIZIO DI VIGILANZA ARMATA

Dettagli

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE Direzione Centrale Risorse Strumentali CENTRALE ACQUISTI. Allegato 1-bis al Disciplinare di Gara

ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE Direzione Centrale Risorse Strumentali CENTRALE ACQUISTI. Allegato 1-bis al Disciplinare di Gara Istituto Nazionale Previdenza Sociale ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE Direzione Centrale Risorse Strumentali CENTRALE ACQUISTI Allegato 1-bis al Disciplinare di Gara ALLEGATO AL CONTRATTO ATTO DI

Dettagli

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMA DEL VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA Modello A) BOZZA DI LETTERA

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) COMPITI DELLE IMPRESE E DOCUMENTAZIONE CONTRATTUALE AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DAL D.L.GS 8108 e s.m.i. TIPOLOGIA APPALTO: SERVIZIO DI PULIZIA

Dettagli

RSPP - CARATTERISTICHE

RSPP - CARATTERISTICHE RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO TRASPORTO INFERMI IN EMERGENZA CON AMBULANZA DI TIPO A

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO TRASPORTO INFERMI IN EMERGENZA CON AMBULANZA DI TIPO A CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO TRASPORTO INFERMI IN EMERGENZA CON AMBULANZA DI TIPO A Articolo 1 - Oggetto del servizio Il presente appalto ha per oggetto l affidamento del

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali Art. 26 comma 3 D.L.vo 81/2008 Oggetto dell appalto:

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO

CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO C I T T A D I M A R S A L A Servizi Pubblici Locali CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO OGGETTO: SERVIZIO DI ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO - RELATIVO AGLI IMPIANTI

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

COMUNE DI ANZOLA DELL EMILIA

COMUNE DI ANZOLA DELL EMILIA COMUNE DI ANZOLA DELL EMILIA Provincia di Bologna REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 38 del 13.03.2012 I N D I C E ART. 1 - FINALITA' DEL

Dettagli

INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA

INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA Informativa dell iniziativa Carta Roma realizzata dall Amministrazione di Roma Capitale - Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute Viale Manzoni,

Dettagli

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare 1 Premessa e quadro normativo Il Contratto sottoscritto da Equitalia S.p.A. e ha ad oggetto l affidamento dei servizi di implementazione e manutenzione del nuovo Sistema Informativo Corporate - Sistema

Dettagli

COMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano

COMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano COMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano REGOLAMENTO VIDEOSORVEGLIANZA EDIFICI ED AREE PUBBLICHE Allegato alla deliberazione C.C. n. 29 del 09.06.2011 1/5 Articolo 1 - Definizioni 1. Ai fini del presente

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

PARCO REGIONALE OGLIO NORD

PARCO REGIONALE OGLIO NORD REGOLAMENTO DELLA SQUADRA ANTINCENDIO BOSCHIVO DEL PARCO REGIONALE OGLIO NORD 1. FINALITÀ E AMBITO DI COMPETENZA 1.1 Istituzione e finalità Il Parco Regionale Oglio Nord istituisce la squadra antincendio

Dettagli

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA BUSSOLENGO, LEGNAGO, VERONA Azienda Presenti al sopralluogo per l azienda: 1 CHECK LIST GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA 1. GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo

Dettagli

CONVENZIONE. tra. il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP)

CONVENZIONE. tra. il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP) CONVENZIONE tra il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP) il COMITATO PARITETICO TERRITORIALE per la prevenzione infortuni, l igiene e l ambiente di lavoro per le

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Servizio di Prevenzione e Protezione Via Celso Ulpiani (ex palazzo CEDAM) 70125 BARI (Italia) Tel. +39.080.5712425-6 Fax +39.080.5712427 Università degli Studi di Bari - Aldo MORO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO

GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO 1) INTRODUZIONE... 2 2) EMERGENZE DI SERVIZIO... 2 2.1) LE TIPOLOGIE DI EMERGENZA... 2 2.2) INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EMERGENZE... 2 3) OBIETTIVI DEGLI INTERVENTI...

Dettagli

Consorzio di Polizia Locale Valle Agno Corso Italia n.63/d 36078 Valdagno Vicenza

Consorzio di Polizia Locale Valle Agno Corso Italia n.63/d 36078 Valdagno Vicenza Committente : Consorzio di Polizia Locale Valle Agno Corso Italia n.63/d 36078 Valdagno Vicenza Titolo : Manutenzione e Formazione Descrizione : Implementazione del numero delle postazioni dei sistemi

Dettagli

F. D Orsi M. Di Giorgio A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP

F. D Orsi M. Di Giorgio A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP F. D Orsi M. Di Giorgio A B C della SICUREZZA ad uso del datore di lavoro e del RSPP Compiti, deleghe, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m. e l Accordo Stato Regioni per la formazione

Dettagli

DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO

DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO ALL. C AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 125 COMMI 10 E 11 DEL D.LGS. 163/2006 E S.M.I. DEL SERVIZIO DI CATALOGAZIONE, ARCHIVIAZIONE, GESTIONE E CONSULTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CIG:

Dettagli

I N D I C E. Pag. 2 di 6

I N D I C E. Pag. 2 di 6 Pag. 1 di 6 I N D I C E Articolo 1 - Ambito di applicazione pag. 3 Articolo 2 - Parco Automezzi.. pag. 3 Articolo 3 - Responsabile Parco Automezzi.... pag. 3 Articolo 4 - Referente del Parco Automezzi.....

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...

Dettagli

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,

Dettagli

Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia

Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia REGOLAMENTO DI CONCILIAZIONE Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia Art. 1 Natura e ambito di applicazione della procedura 1. Le Associazioni dei Consumatori firmatarie del Regolamento di Conciliazione

Dettagli

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo

Dettagli

REGOLAMENTO DEI VOLONTARI ANTINCENDIO BOSCHIVO

REGOLAMENTO DEI VOLONTARI ANTINCENDIO BOSCHIVO REGOLAMENTO DEI VOLONTARI ANTINCENDIO BOSCHIVO Approvato con deliberazione del Consiglio di Gestione n. 49 del 06.12.2012 Pubblicato all albo pretorio del Parco dal 13.12.2012 al 28.12.2012 1. FINALITÀ

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE Roma, 27 GEN. 2003 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE Prot. n 2740 DIVISIONE I Al Dirigente Superiore Direttore della Scuola del

Dettagli

DUVRI. Individuazione dei rischi e misure adottate per eliminare le interferenze - Art. 26, commi 3 e 5, D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 D.U.V.R.I.

DUVRI. Individuazione dei rischi e misure adottate per eliminare le interferenze - Art. 26, commi 3 e 5, D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 D.U.V.R.I. AFFIDAMENTO GESTIONE, IN VIA TEMPORANEA E SPERIMENTALE, DEL SERIVIZO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PER IL PERIODO DAL 01.03.2012 AL 30.06.2012 DUVRI DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione

Dettagli

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014 CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione

Dettagli

COMUNE di TODI Provincia di Perugia Piazza del Popolo Telefono 075/89561 Telefax: 075/8943862 Codice Fiscale n. 00316740547 www.comune.todi.pg.

COMUNE di TODI Provincia di Perugia Piazza del Popolo Telefono 075/89561 Telefax: 075/8943862 Codice Fiscale n. 00316740547 www.comune.todi.pg. Approvato con delibera di G.C. n. 366 del 15.12.2008 REGOLAMENTO REPERIBILITA SERVIZIO TECNICO Art. 1 Oggetto del Regolamento. Il presente regolamento disciplina le modalità di attuazione del servizio

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI LOCALI DELL ORDINE

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI LOCALI DELL ORDINE REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI LOCALI DELL ORDINE Il Consiglio dell OMCeO Ve disciplina le modalità di utilizzo della sala riunioni dell Ordine, al fine di favorire e promuovere lo svolgimento di attività

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Collaborazione con aziende terze:

Collaborazione con aziende terze: Collaborazione con aziende terze: la cooperazione è garantita? Lavorare contemporaneamente, successivamente, insieme, ma mai uno contro l altro. Perché la mancanza di coordinamento causa interruzioni di

Dettagli

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI ACQUISTI MICHELIN ITALIA Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1 CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1. Premessa... 3 2. Principi etici... 3 3. Prezzi... 3 4. Consegna della fornitura... 3 5.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO

Dettagli

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA (Provincia di Bologna) DISPOSIZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE, ALL UTILIZZO E ALLA GUIDA DELLE AUTO DI PROPRIETÀ COMUNALE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 109

Dettagli

Seminario su D.Lgs.81/08

Seminario su D.Lgs.81/08 Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità

Dettagli

Condizioni Generali ANCI-CDCNPA

Condizioni Generali ANCI-CDCNPA Condizioni Generali ANCI-CDCNPA per il ritiro di pile accumulatori industriali e per veicoli dai Centri di Raccolta Comunali 1 Oggetto ed ambito applicativo Le presenti prescrizioni costituiscono condizioni

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

Comune di Mori Provincia di Trento

Comune di Mori Provincia di Trento FORMAZIONE OBBLIGATORIA SICUREZZA D. LGS. 81/08 CAPITOLATO D ONERI PER L AFFIDAMENTO DELLA FORMAZIONE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO PER IL PERSONALE DIPENDENTE DEL COMUNE DI MORI

Dettagli

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON- LINE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n.ro 154 del 28/10/2010

Dettagli

FEDERAZIONE SOVRAZONALE PIEMONTE 2 TORINO NORD s.c. a r.l.

FEDERAZIONE SOVRAZONALE PIEMONTE 2 TORINO NORD s.c. a r.l. FEDERAZIONE SOVRAZONALE PIEMONTE 2 TORINO NORD s.c. a r.l. REGOLAMENTO RELATIVO ALLA GESTIONE ORDINARIA DEL PERSONALE AFFERENTE ALLA FEDERAZIONE SOVRAZONALE PIEMONTE 2 TORINO NORD PREMESSA Ai sensi dell

Dettagli