Strategie metodologiche, didattiche e valutative Prof.ssa Annapaola Capuano Docente, Pedagogista clinico, Formatrice
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- Sabrina Lia Guidi
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1 OPPORTUNITA E ACCESSIBILITA I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO TRA METODOLOGIE E TECNOLOGIE Strategie metodologiche, didattiche e valutative Prof.ssa Docente, Pedagogista clinico, Formatrice Venezia, 13 ottobre 2014
2 Gli Atenei Linee Guida Legge 170/2010 Studenti con DSA, sono presenti in tutti i corsi universitari: se adeguatamente supportati, possono raggiungere con ottimi risultati il traguardo dei titoli accademici, realizzando le proprie potenzialità cognitive. In questo processo di crescita, anche l Università, in accordo con le finalità della legge, dovrà svolgere un ruolo importante, trovando soluzioni all interno delle metodologie didattiche e di valutazione e favorendo l uso di strategie e risorse, in particolare attraverso le nuove tecnologie. (Linee Guida, p. 26)
3 Tenendo sempre presente che: Per quanto attiene alle forme di verifica e di valutazione, con riferimento agli esami universitari, si applicano le misure dispensative e gli strumenti compensativi: prove orali invece che scritte, tenendo conto anche del profilo individuale di abilità; tempo supplementare fino a un massimo del 30% in più oppure riduzione quantitativa; valutazione dei contenuti più che della forma e dell ortografia. (Linee Guida, p. 27)
4 L apprendimento
5 Aspetti emotivi e motivazionali: la resilienza Il termine "resilienza" in origine proveniva dalla metallurgia: indica, nella tecnologia metallurgica, la proprietà dei materiali di resistere agli urti senza spezzarsi. (Vocabolario Garzanti) La resilienza, nella letteratura psicologica e sociologica, indica un aspetto fondamentale per tutti gli esseri umani la capacità di fronteggiare situazioni di crisi attivando energie e risorse al fine di proseguire lungo una traiettoria di crescita.
6 La didattica individualizzata e personalizzata Nel Decreto 12 Luglio 2011 Art.4 Misure educative e didattiche si precisa che I percorsi didattici individualizzati e personalizzati articolano gli obiettivi, sulla base del livello e delle modalità di apprendimento dell alunno con DSA, adottando proposte di insegnamento che tengano conto delle abilità possedute e potenzino anche le funzioni non coinvolte nel disturbo. Conoscere e lavorare sui punti di forza minimizzando quelli di debolezza
7 La didattica individualizzata e personalizzata La scuola deve esplicitare nel PDP come intende adattare le sue modalità di insegnamento per far conseguire all alunno con DSA un autentico successo formativo. PDP Non un elenco di strumenti compensativi e misure dispensative occorre dare priorità all individuazione di strategie e di metodologie didattiche efficaci per insegnare a eseguire autonomamente un compito e puntare sullo sviluppo delle competenze in piena autonomia
8 Le modifiche alla didattica dovrebbero agevolare il lavoro degli studenti con DSA ma si rivelano utili a tutti perché permettono di esplicitare le operazioni cognitive necessarie per accedere alle conoscenze e aiutano il senso di autoefficacia e la consapevolezza metacognitiva Didattica inclusiva
9 Personalizzare non significa rapporto uno ad uno ma Personalizzare l apprendimento nel contesto della classe Si tratta di centrare l insegnamento e l apprendimento su attitudini e interessi degli allievi, rimodulando la prassi didattica volta ad includere nel lavoro tutti gli studenti. Didattica inclusiva
10 Lezione tipica in classe e studio del manuale La struttura della lezione è tradizionalmente articolata in tre parti: Spiegazione frontale del docente Interrogazione sommativa degli allievi Assegnazione dei paragrafi da studiare Poco motivante Poco efficace
11 La struttura della lezione nell ottica della didattica inclusiva In alternativa e/o integrazione della lezione possono essere proposti organizzatori anticipati e approcci diversi che aiutano dal punto di vista sia della motivazione, sia dell apprendimento: utilizzo di film e documentari, laboratori sui testi, sulle fonti, LIM, internet come strumento di ricerca, blog didattici, L. Ventriglia, 2012
12 La lezione e la costruzione del metodo di studio La lezione è il momento in cui si avvia il lavoro in classe e prelude allo studio a casa da parte dello studente sul manuale o sugli altri materiali forniti dal docente. E in questa fase che lo studente mette in atto strategie e metodi personali.
13 Lo studente strategico: il metodo di studio Tratto dal libro BES e DSA. La scuola di qualità per tutti
14 Ricordiamoci che Primo strumento Compensativo = Un efficace metodo di studio C. Cornoldi, P.E. Tressoldi, M.L.Tretti, C. Vio - Erickson
15 Acquisizione di un metodo di studio un metodo di studio che tenga conto della scarsa efficienza di lettura deve essere considerato un fondamentale strumento compensativo eventualmente da affiancare a tutti gli altri, tecnologici e didattici, previsti dalla normativa e dalla Legge 170. uno studente con dislessia non può permettersi di leggere più volte il materiale da studiare Cornoldi, Tressoldi, Stretti, Vio Il primo strumento compensativo per un alunno con Dislessia. Un efficiente metodo di studio Erickson
16 Cosa significa studiare? Studiare è un particolare tipo di apprendimento intenzionale in cui è richiesto di leggere attentamente il testo stesso al fine di comprendere e memorizzare le informazioni utili per eseguire una prova. (Anderson,1979) APPRENDIMENTO INTENZIONALE VS APPRENDIMENTO INCIDENTALE
17 Cosa significa studiare? Lo studio sarà tanto più efficace quanto più lo studente: sarà motivato, sarà in grado di gestire e pianificare il tempo a disposizione, sarà in grado di porsi degli obiettivi e di verificarli, sarà in possesso di strategie adeguate.
18 Strategie organizzative: gestire l ascolto La consapevolezza e la gestione dell attenzione sono esperienze che si costruiscono nel tempo e con la mediazione degli insegnanti che devono aiutare i ragazzi a riflettere sugli atti attentivi. Più che il richiamo a essere attenti, è importante insegnare come stare attenti (in quali momenti, con quale intensità ) e come gestire l attenzione (quando si può essere disattenti, quale sforzo adottare ). (Medeghini, 2001) Tratto dal libro BES e DSA. La scuola di qualità per tutti
19 Strategie organizzative: saper prendere appunti È bene imparare a prendere appunti annotando gli elementi essenziali dell argomento trattato, utilizzando: simboli visivi, parole chiave, brevi frasi, semplici schemi, note a margine del testo, eventuali grafici, formule, diagrammi. Una metodologia efficace per prendere appunti è rappresentata dalle mappe mentali. Tratto dal libro BES e DSA. La scuola di qualità per tutti
20 Lo studio efficace Nell atto di studiare uno studente strategico compie diverse operazioni: 1. legge e comprende il testo; 2. estrae le informazioni e le idee più importanti; 3. mette in rapporto le nuove informazioni con ciò che già conosce; 4. riorganizza e sintetizza le nuove informazioni secondo un proprio criterio; 5. memorizza e si prepara a rispondere ad una serie di domande sull argomento in questione. (Zimmerman, 2002) Tratto dal libro BES e DSA. La scuola di qualità per tutti
21 La comprensione: la scrittura per sottolineare È necessario, a tale scopo, che intervenga nello studio anche la scrittura per sottolineare e cerchiare parole-chiave in modo mirato, usando anche colori diversi, per scrivere frasi o parole a lato di un paragrafo e fare schemi, sintesi, scalette. Tutte operazioni mirate alla fissazione in memoria: se un determinato contenuto è stato oggetto di varie operazioni (ad esempio è stato confrontato, analizzato, riassunto, trasformato) le sue tracce in memoria saranno più profonde di quelle lasciate da un esposizione puramente passiva. Nella memoria ciò che viene depositato non è la rappresentazione semantica, ma il contenuto cognitivo. (Marinetto, 2008)
22 Strategie per leggere/comprendere un testo Una lettura funzionale allo studio e alla comprensione del testo si snoda in tre fasi che prevedono un intervento attivo sul testo: 1. Pre-lettura o lettura globale, esplorativa e orientativa per identificare il tema centrale del testo sfruttando gli indici testuali*. 2. Lettura analitica, approfondita per individuare tematiche centrali, relazioni, argomentazioni e distinguere i contenuti principali da quelli accessori. 3. Post-lettura, di elaborazione del contenuto per chiarire parole o concetti non compresi, magari utilizzando note e glosse a margine del testo riassuntive del concetto stesso, porsi domande sui contenuti, creare associazioni, «mettere le mani sul testo», eseguire cioè una serie di azioni linguistiche e cognitive.
23 Promuovere un atteggiamento riflessivo sulle proprie modalità di studio Tratto dal libro BES e DSA. La scuola di qualità per tutti Per guidare lo studio
24 Per guidare lo studio Tratta dal libro BES e DSA. La scuola di qualità per tutti.
25 L importanza delle strategie per la riproposizione orale Spesso accade che studenti fanno affidamento sulle proprie elevate capacità di comprensione per chiudere il libro e dire Ho capito! Basta!, senza mettere in atto alcuna strategia per la riproposizione orale degli argomenti studiati. Ne deriva conseguentemente una scarsa fluenza del discorso durante le interrogazioni/esami, un numero esagerato di pause, esitazioni, interruzioni e un uso elevato di segnali discorsivi (cioè, allora, ehm, praticamente...). A.Capuano, F.Storace, L.Ventriglia, Viaggio nel testo orientarsi con le mappe, Libri Liberi 2014
26 Gli organizzatori grafici per l apprendimento Gli organizzatori grafici, quali mappe concettuali, mappe mentali, tabelle, diagrammi, reti, insiemi, raccolgono ed organizzano informazioni, esplicitano relazioni tra oggetti, eventi o concetti all interno di un compito di apprendimento. (Calvani, 2011) Attraverso questi dispositivi visuali, docenti e studenti possono avere l opportunità di: chiarire ed organizzare le idee, riconoscere modelli, identificare relazioni, lavorare sulla capacità di astrazione e categorizzazione, comprendere la relazione e la connessione tra concetti, elaborare strutture e linguaggi per sviluppare conoscenze e competenze.
27 Gli organizzatori grafici Studiare con le mappe Tra gli organizzatori grafici che uno studente può utilizzare per favorire la comprensione, la riflessione e lo studio, attraverso l organizzazione visiva delle conoscenze, un posto di rilievo è occupato dalle mappe concettuali e dalle mappe mentali. Sono mediatori didattici,cioè aiutano l apprendimento attraverso il canale visivo, sollecitano la concettualizzazione e realizzano un quadro d insieme dell argomento.
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