Dall infinitamente grande all infinitamente piccolo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dall infinitamente grande all infinitamente piccolo"

Transcript

1 Dall infinitamente grande all infinitamente piccolo 29/8/2002 Roberto Bedogni Osservatorio Astronomico di Bologna INAF 1

2 Fisica ed Astronomia La Fisica e l Astronomia trattano i fenomeni dell infinitamente piccolo e dell infinitamente grande utilizzando le stesse leggi ma disponendo di metodologie d indagine differenti La Fisica è una scienza SPERIMENTALE che indaga i fenomeni naturali e cerca di scoprirne le leggi fondamentali utilizzando il laboratorio per riprodurli e comprenderli. Una volta nota una Legge Fisica la si utilizza per fare delle previsioni. L Astronomia ha come laboratorio l intero Universo è quindi una scienza OSSERVATIVA. Il suo scopo è quello di interpretare e scoprire nuovi fenomeni fisici su scale, sia di distanza che temporali, maggiori della fisica sperimentale. 2

3 L universalità delle leggi fisiche Le leggi della fisica hanno un valore universale? Non è facile costruire uno schema teorico entro il quale collocare le osservazioni relative a quanto si osserva nell'universo. Esistono non solo difficoltà tecniche, inerenti alla raccolta ed interpretazione dei dati astronomici, ma anche concettuali. Studiando un sistema così grande come l'intero Universo, che si estende nello spazio per migliaia di megaparsec e nel tempo per miliardi di anni, ha senso applicare le leggi della fisica verificate nei laboratori terrestri? La risposta è affermativa: le stesse leggi fisiche valgono e si applicano sia al 3 microcosmo che al macrocosmo!

4 Il criterio di semplicità o rasoio di Occam Data una possibilità di scelta tra due diverse spiegazioni equivalenti di uno stesso fenomeno fisico e bene optare sempre per quella più semplice! E se non c'è possibilità di scelta?? Evitare non solo i voli di fantasia ma di suffragare con la propria opinione ipotesi sempre più complesse Nonostante le difficoltà matematiche, le leggi fisiche sono costrette ad essere semplici per poter essere credibili e facili da utilizzare per fare delle previsioni. 4

5 La meccanica celeste e la gravitazione universale 5

6 La forza elettromagnetica La forza elettromagnetica agisce tra le cariche elettriche ed ha molte analogie con la forza gravitazionale: Ha un raggio di azione infinito e dipende dal prodotto delle cariche elettriche F em ~q 1 q 2 /d 2 Dove q 1 e q 2 sono le cariche elettriche positive o negative mentre d=distanza tra le cariche La differenza fondamentale con la gravità è che due cariche dello stesso segno si respingono mentre due cariche di segno opposto si attraggono Fu il fisico J.C. Maxwell, anche in seguito ai lavori di Ampère e Faraday, che nel 19 esimo secolo definì le leggi che regolavano la fisica dei fenomeni elettromagnetici scrivendo le famose equazioni di Maxwell e legando in modo indissolubile i fenomeni elettrici a quelli magnetici 6

7 La fisica atomica Alla fine del 19 esimo secolo la fisica aveva già gettato le basi della conoscenza di molecole ed atomi ma mancava ancora un modello della struttura atomica. Si sapeva che la forza che teneva attaccati gli elettroni al nucleo atomico era la forza elettromagnetica ma non era chiaro come ne potessero risultare degli atomi stabili. Infatti un elettrone, orbitando attorno al nucleo atomico secondo un orbita simile a quella di un pianeta attorno al Sole, avrebbe perso la sua energia andando a cadere prima o poi sul nucleo atomico. 7

8 La Meccanica Quantistica La Meccanica Quantistica definisce le leggi della Fisica per "oggetti" molto piccoli (grandezza < di 10-8 cm) quali gli atomi, le molecole, le particelle elementari. Si è dimostrata una teoria straordinariamente efficace e sta alla base non solo della fisica atomica e sub-atomica ma anche, ad esempio, della chimica e della biofisica. La Meccanica Quantistica vanta un elevatissimo grado di precisione essendo corretta con un margine di 1/ (1: ) ed è basata sul principio di indeterminazione di Heisenberg dualità onda particella e sulla 8

9 Il mondo macroscopico Nella vita quotidiana non sperimentiamo direttamente il Principio di Indeterminazione in quanto i raggi luminosi, ad esempio, non sono in grado di perturbare la traiettoria dei corpi pesanti. Possiamo quindi misurare contemporaneamente sia la posizione che la velocità di un oggetto macroscopico come, ad esempio, una palla da biliardo. 9

10 Il mondo microscopico Ma nel mondo microscopio questo fatto viene a cadere in quanto nel momento in cui, ad esempio, vogliamo misurare la posizione di un elettrone inviando su di esso un fascio luminoso automaticamente ne perturbiamo la traiettoria rendendo indeterminata la sua velocità! 10

11 Il principio di indeterminazione di Heisenberg In termini matematici si può scrivere come: E t > (1/2) h/ (2π ) dove h =1, gr cm 2 / sec è la costante di Planck E rappresenta l'incertezza sulla misura della energia di una particella t rappresenta l'incertezza sulla misura del tempo di una particella Dal valore estremamente piccolo di questa costante, h, si può facilmente comprendere che l'effetto di tale principio è irrilevante nel mondo "macroscopico" in cui viviamo. La Meccanica Quantistica non è una "teoria deterministica" si basa infatti sul Principio di Indeterminazione enunciato nel 1926 dal fisico austriaco W. Heisenberg. Si tratta di una proprietà fondamentale ed ineliminabile del mondo atomico. Il fatto che non possiamo conoscere contemporaneamente posizione e moto di una particella non deve essere considerata un effetto d'incapacità sperimentale o di una mancanza di risoluzione degli strumenti ma dipende intrinsecamente dalla natura delle cose. 11

12 Il gatto di Schrödinger Se entra come particella (figura A) il fotone viene riflesso NON attraversa il rilevatore ed al gatto non succede niente! Se invece entra come onda (figura B) il fotone attraversa il rilevatore scatta un dispositivo letale ed il gatto muore! Il principio di indeterminazione comporta che : fino a quando si apre la scatola è impossibile sapere lo stato del gatto. È quindi corretto affermare che sino a che non apriamo la scatola (figura C) il gatto non è né vivo né morto! 12

13 Gli strumenti per indagare la struttura della materia L anello di accumulazione del CERN a Ginevra 13

14 Le dimensioni in fisica atomica 14

15 Il Modello Standard delle particelle elementari I fisici hanno elaborato una teoria, chiamata Modello Standard, che vuole descrivere sia la materia che tutte le forze dell'universo (esclusa la gravità). La sua bellezza sta nella capacità di spiegare centinaia di particelle e interazioni complesse con poche particelle e interazioni fondamentali. Particelle mediatrici di forza: ogni tipo di interazione fondamentale agisce "mediante" una particella mediatrice di forza (un esempio è il fotone). Particelle materiali: Il Modello Standard sostiene che la maggior parte delle particelle materiali finora conosciute è composta di particelle più fondamentali, i quark. C'è anche un'altra classe di particelle materiali fondamentali, i leptoni (un esempio è l'elettrone). 15

16 Le forze fondamentali della fisica 16

17 Gli strumenti dell astronomia-i telescopi Il telescopio nazionale Galileo (3.5 m di diametro) posto alle Canarie 17

18 La luce e l informazione astronomica Tutto il sapere dell astronomia osservativa ci proviene dalla luce emessa dai corpi celesti (stelle e galassie) che raggiunge lo specchio dei telescopi e viene da essi elaborata. Le informazioni dipendo : Dallo studio dell intensità luminosa (fotometria) Dallo studio delle componenti alle varie lunghezze d onda della luce (spettroscopia) A parità di intensità luminosa assoluta tanto più risulterà la intensità luminosa apparente quanto più lontana è la sorgente 18

19 La velocità della luce Una ricostruzione della Via Lattea (a sinistra) ed una immagine della galassia di Andromeda (a destra) La luce ha una straordinaria caratteristica la sua velocità è costante ed indipendente dall osservatore. Questo vuol dire che un astronomo misura la velocità della luce in km al secondo sia che si trovi sulla Terra sia che si trovi in un qualsiasi altro punto nell Universo, ad esempio sulla galassia di Andromeda. Ma non solo la sua velocità e costante ma è anche la massima raggiungibile per un qualsiasi fenomeno fisico ed astronomico. Non esistono corpi sia fisici che celesti la cui velocità supera quella della luce! 19

20 Più lontano Più indietro nel tempo Dal momento che la luce impiega un tempo grande ma finito per giungere a noi, più si guarda lontano, come distanza spaziale, più in realtà si esplora l Universo indietro nel tempo. E quindi si ha accesso a regioni dello spazio che, partendo dall istante t=0 del Big Bang, sono giovani. 20

21 Lo spettro elettromagnetico La spettroscopia mostra e misura la luce emessa da diversi elementi (gas o fonti di luce) decomponendola nelle componenti a lunghezze d onda dal blu alla luce rossa. 21

22 Lo spettro di una galassia 22

23 Effetto Doppler L effetto Doppler si ha con tutti i moti ondulatori, sia quelli di propagazione delle onde sonore nell aria che quelli di propagazione delle onde luminose nel vuoto Onde sonore Se siamo fermi ad un passaggio a livello ed un treno viene verso di noi fischiando ascoltiamo un suono che sia fa sempre più acuto in avvicinamento mentre diventa sempre più basso in allontanamento. 23

24 Effetto Doppler-Onde Luminose Nel caso della luce emessa da un corpo celeste 1) se questi si avvicina essa appare, all osservatore terrestre, come più acuta cioè di frequenza più elevata e quindi blu 2) se invece si allontana essa appare di frequenza più bassa più bassa e quindi rossa. Z = λ / λ = V r /c V r = velocità radiale sorgente luminosa c = velocità della luce km/sec λ = differenza tra λ osservata e λ a riposo 24

25 Red-Shift e galassie A sinistra: le immagini delle galassie A destra: gli spettri delle galassie con la riga H e K del calcio che si sposta sistematicamente verso il rosso (lunghezze di onda maggiori) Sotto la riga la velocità di recessione in km/secondo nella ipotesi di una costante di Hubble : H=50 km/sec megaparsec 25

26 La legge di Hubble Le osservazioni spettroscopiche effettuate da E. Hubble mostrarono che le galassie lontane presentano spostamenti sistematici nelle righe spettrali verso il rosso. Lo spostamento verso il rosso è interpretato come effetto Doppler proporzionale alla distanza secondo la relazione : V r = c Z = H 0 d d= distanza della galassia, c= velocità della luce, Z= spostamento verso il rosso, H 0 =costante di Hubble 26

27 La scala delle distanze astronomiche 27

28 Il Gruppo Locale-il giardino di casa della Via Lattea La nostra Galassia (la Via Lattea) fa parte del Gruppo Locale che contiene circa 30 oggetti tra cui: la galassia di Andromeda (M31), la piccola e la grande nube di Magellano, le galassie nel Triangolo (M33) 28

29 Red-shift cosmologico ed effetto Doppler λ 0 = lunghezza d onda a riposo λ e = lunghezza d onda osservata Lo spostamento verso il rosso è interpretato come effetto Doppler : Z = δ λ / λ 0 = (λ e λ 0 ) / λ 0 proporzionale alla distanza della galassia V r = c Z = H 0 d Le Galassie si allontanano dall osservatore con una velocità che aumenta all aumentare della distanza 29

30 L età dell Universo La costante di Hubble H 0 è un indicatore diretto dell età dell Universo. Il calcolo di H 0 richiede misure della distanza delle galassie indipendenti dalla legge di Hubble! V r = c Z = H 0 d L inverso della Costante di Hubble ha le dimensioni di un tempo a cui viene associata l età dell Universo. H 0 (km/sec)/mpc Anno Autore Età in miliardi di anni Hubble 1, Sandage 13, Sandage e Tamman 19, De Vaucouleres 9, Misure HST 14,77 30

31 L espansione dell Universo Alla base della Cosmologia moderna sta il dato osservativo che le galassie si allontanano da noi con una velocità di fuga che è tanto maggiore quanto più sono lontane secondo la legge di Hubble V r = c Z = H 0 d Ma il nostro punto di vista è un punto privilegiato nell Universo?? PRINCIPIO COSMOLOGICO No! Non esiste alcun centro dell espansione e quindi alcun centro dell Universo 31

32 L espansione dell Universo Espansione senza un centro 32

33 Il Paradosso di Olbers e l espansione dell universo Il fatto che l Universo sia in espansione è sufficiente per risolvere il famoso Paradosso di Olbers Già nel 1720 E. Halley aveva notato che se il numero delle stelle fisse fosse infinito l intera superficie del cielo sarebbe luminosa La luminosità del cielo notturno fu anche proposta nel suo famoso paradosso da Olbers nel caso di un Universo infinito e statico. Il fatto che il cielo notturno, evidentemente, non sia luminoso trova la sua naturale 33 spiegazione accettando l espansione dell Universo.

34 Il Principio Cosmologico Il Principio Cosmologico afferma che : l Universo presenta lo stesso aspetto da ovunque lo si guardi. Valgono cioè le ipotesi di Omogeneità ed Isotropia. Omogeneità = da qualsiasi parte si osservi la distribuzione delle galassie nell Universo non si notano in media delle differenze Isotropia = in qualunque direzioni si osservino le galassie non si trova alcuna particolare asimmetria. L Universo, secondo queste ipotesi, si espande SENZA preferire alcun centro 34 o direzione di espansione.

35 Il Principio Cosmologico L universo è una sfera infinita con il centro in ogni dove e la circonferenza in nessun luogo (Pascal) L ammasso di galassie di Coma Ma come è possibile ritenere l Universo isotropo ed omogeneo quando osserviamo intorno a noi le galassie la cui distribuzione è indice di disomogeneità ed anisotropia? Le galassie tendono infatti a raggrupparsi in strutture sempre più complesse dette Ammassi di Galassie fra cui si frappongono regioni ( Vuoti ) in cui non appare materia luminosa? Esiste però un indicatore della omogeneità ed isotropia a grande scala la Radiazione 35 Cosmica di Fondo!

36 La distribuzione delle galassie 36

37 La Radiazione di Fondo L antenna con cui Penzias e Wilson osservarono per primi la radiazione di fondo Nel 1965 Penzias e Wilson dei Bell Laboratories stavano provando un rivelatore alle microonde molto sensibile per lo studio dei disturbi alle comunicazioni radio. Essi si accorsero che il loro strumento raccoglieva sempre una quantità di rumore che non riuscivano ad eliminare. Inoltre questo rumore era sempre uguale in qualunque direzione puntassero l antenna e qualunque giorno dell anno facessero le misure. 37

38 La Radiazione di Fondo-Interpretazione Il fisico G. Gamow Nel frattempo B. Dicke e J. Peebles alla Princeton University sostennero (seguendo un suggerimento di G. Gamow) che l Universo all origine doveva essere molto caldo per cui oggi dovremmo osservare il relitto di quella radiazione primeva. Essi previdero che la temperatura attuale della radiazione doveva essere poco sopra lo zero assoluto a 3 0 Kelvin e che la si doveva osservare alla lunghezza d onda delle microonde. Si trattava proprio del rumore osservato da Penzias e Wilson la cui origine non terrestre era stata nel frattempo accertata. 38

39 La Radiazione di Fondoi dati di COBE Il cielo alle microonde visto dal satellite COBE Nel 1989 è stato lanciato il satellite COBE capace di misurare con estrema precisione la temperatura della radiazione di fondo. Nel 1992 le misure hanno rilevato solo una piccolissima disuniformità di temperatura rispetto alla temperatura di 2,75 0 K di qualche centimillesimo di grado! Le zone più fredde sarebbero anche quelle più dense e quindi potrebbero essere i germi delle galassie primordiali 39

40 La Radiazione di Fondo Il cielo alle microonde visto dal satellite COBE Dall osservazione della Radiazione di fondo possiamo avere: una conferma della teoria del Big Bang caldo una conferma dell espansione dell Universo una verifica del Principio Cosmologico e delle ipotesi di omogeneità ed isotropia una misura della temperatura odierna dell Universo pari a 2,735 0 K 40

41 Il Modello Standard Cosmologico Per costruire un modello cosmologico completo ed autoconsistente è necessario far riferimento alla teoria della Relatività Generale di Einstein. Il modello che ne consegue ha le seguenti caratteristiche: È nato dal Big Bang circa 15 miliardi di anni fa Dopo circa anni la radiazione si disaccoppia dalla materia e si formano le galassie Ha tre possibilità di evoluzione futura definite dalle soluzioni di Friedmann 41

42 Le soluzioni di Friedmann Risolvendo matematicamente le equazioni della relatività generale si ottengono diverse soluzioni. Quelle più interessanti sono quelle note come soluzioni di Friedmann Esse sono in accordo con: il paradosso di Olbers, il principio cosmologico, la presenza della radiazione di fondo e quindi descrivono in modo semplice il Big Bang 42

43 Le soluzioni di Friedmann: geometrie ed evoluzione temporale 43

44 Il Big Bang L abate G. Lemaitre ( ) Già nel 1926 era stato previsto dal cosmologo Lemaitre, su basi puramente teoriche, un Universo con una singolarità iniziale. Per giustificare questa ipotesi Lemaitre suppose che l Universo avesse avuto origine da un immane esplosione a cui venne assegnato, da J.A. Wheeler negli anni `60, il nome di Big Bang Il Big Bang prevede la immediata verifica 1) della legge di Hubble 2) del Principio Cosmologico 3) della formazione degli elementi leggeri. 44

45 L origine dell Universo L Universo ha avuto origine da uno stato ad elevata densità e temperatura pari a K e corrispondente ad una energia di Gev (gigaelettron volt). Nella elaborazione della teoria del Big Bang sono fondamentali sia la fisica delle particelle che la teoria gravitazionale. La fisica moderna è in grado di fornire un base teorica ai modelli di Big Bang sino a tempi ~ secondi (il tempo di Planck ). 45

46 Il Modello Inflazionario : perché? Il fisico americano A. Guth Quali sono le motivazioni per cui sì è introdotto il Modello Inflazionario nel Modello Standard di Universo? Il problema dell orizzonte Il problema della piattezza dell Universo L asimmetria tra materia ed antimateria La formazione delle protogalassie Il Modello Inflazionario, proposto da A. Guth, cerca di dare una risposta a questi quesiti. 46

47 La gravità quantistica prima dell origine dello spazio e del tempo La meccanica quantistica, nel caso della gravità non si può più trascurare per fenomeni fisici che avvengono alle seguenti scale: L planck =(h G/c 3 ) 1/2 =1, cm (distanza) T planck =(h G/c 5 ) 1/2 =5, sec (tempo) M planck =(h c/g) 1/2 =2, gr (massa) Le costanti fisiche sono : h=h/2π=1, gr cm 2 /sec c=2, cm /sec G=6, cm 3 /(gr sec 2 ) Queste condizioni si sono verificate nella singolarità del Big Bang. Per cui per poter descrivere in modo corretto e completo la fisica del Big Bang è necessari utilizzare la gravità quantistica! 47

48 Piattezza ed orizzonte dell Universo Prima dell inflazione le parti dell Universo erano così vicine da poter comunicare tra di loro. Solo in seguito, causa la espansione inflazionaria, si sono allontanante senza più essere comunicanti! In questo modo si risolve il problema dell orizzonte. Inoltre l inflazione le diluisce in uno spazio-tempo enormemente grande per cui lo spazio-tempo locale viene ad essere piatto ed il valore del parametro di densità (in accordo con le teorie sulla materia oscura nonbarionica) per cui risulta Ω= 1 E viene risolto anche il problema della piattezza 48

49 Il disaccoppiamento radiazione materia Il cielo alle microonde visto dal satellite COBE Per tempi ~ anni La materia di disaccoppia dalla radiazione lasciando un fondo di radiazione che ancor oggi si osserva ad una temperatura di 2,75 0 gradi Kelvin. È la radiazione di fondo rivelata da Penzias e Wilson e dal satellite COBE. 49

50 L Universo accessibile alle osservazioni Il cielo alle microonde visto dal satellite COBE 50

51 La formazione delle protogalassie Per tempi anni < t < 1 miliardo di anni La materia può incominciare ad agglomerarsi ed a formare le protogalassie. 51

52 La formazione delle galassie e delle stelle Per tempi 1 miliardo di anni < t sino ad oggi Si formano i primi ammassi globulari ed i nuclei delle galassie. Le galassie a spirale si appiattiscono ed assumono la forma attuale. Le stelle di prima generazione completano il loro ciclo di bruciamento e restituiscono al mezzo interstellare il loro materiale ricco di elementi pesanti. 52

53 Il Principio Antropico Già nel 1970 l astrofisico McCrea osservò che abbiamo, evidentemente, un solo Universo da studiare: quello in cui viviamo! Non possiamo uscire da esso ed osservare altri Universi per cercare di comprendere se si sono evoluti come il nostro e quindi non possiamo nemmeno escludere che le proprietà mostrate nel nostro Universo siano dovute al caso. Il Principio Antropico porta ad affermare che: si possono formare solo quei tipi di Universo in cui è presente la vita così come noi la conosciamo 53

54 La costante cosmologica Nel 1917 Einstein introdusse nelle equazioni di campo della Relatività Generale la costante cosmologica che, simulando un campo di forze repulsivo rispetto alla gravità, permetteva la introduzione dei modelli cosmologici statici. Dopo la scoperta di Hubble dell espansione dell Universo la costante cosmologica Λ venne abbandonata da Einstein stesso. Se c è un mondo quasi-statico allora togliamo di mezzo il termine cosmologico così scriveva Einstein a Weil nel

55 La costante cosmologica e le straordinarie proprietà del vuoto Nei modelli della Relatività Generale la sorgente delle forze gravitazionali è l energia; la materia è semplicemente una forma di energia. La costante cosmologica Λ è un termine distinto! Cosa può rappresentare?? La forza repulsiva generata dalla costante cosmologica, opposta a quella attrattiva della gravità, si esercita anche in assenza di materia e radiazione. Pertanto la sua sorgente deve essere un energia che risiede nello spazio vuoto! Negli anni 30 non si riusciva a dare un significato fisico a questa forma di energia per cui ben volentieri la si abbandonò. 55

56 L energia del vuoto e le particelle elementari L effetto Casimir riguarda la creazione di coppie virtuali di particelle nel vuoto tra due placche di metallo elettricamente scariche P. Dirac e, più tardi R. Feymann, J, Swinger e S. Tomonaga dimostrarono che lo spazio vuoto è più complesso di quanto non si fosse immaginato. Le particelle elementari possono apparire spontaneamente dal nulla e scomparire di nuovo se esistono per un tempo cosi` breve che non le si può misurare. Le particelle invisibili sono ammesse dal Principio di Indeterminazione di Heisenberg. Le teorie delle particelle virtuali si accorda con gli esperimenti di laboratorio fino alla nona cifra decimale. Quindi che piaccia o no lo spazio vuoto non è veramente vuoto! 56

57 L energia del vuoto e l evoluzione dell Universo Se le particelle virtuali possono cambiare le proprietà degli atomi possono anche influire sull espansione dell Universo? Nel 1967 l astrofisico russo J. Zel dovich dimostrò che l energia delle particelle virtuali dovrebbe agire esattamente come l energia associata ad una costante cosmologica. 57

58 Il valore di Λ L energia associata alla costante cosmologica Λ calcolata su basi puramente teoriche dovrebbe essere enorme e l espansione dell Universo così straordinariamente efficiente da risultare a noi visibile nella nostra vita quotidiana. Infatti quando si sommano tutti gli effetti l energia totale risulta infinita. Anche trascurando gli effetti quantistici minori di una certa lunghezza d onda l energia del vuoto calcolata è circa 120 ordini di grandezza maggiore dell energia contenuta in tutta la materia dell Universo. Dal momento che così non è cosa fa assumere a Λ un valore piccolo?? Ancora non si è capito perché il valore di Λ è confinato ad un valore cosi piccolo! 58

59 La costante cosmologica e supernovae di Tipo Ia Nel 1997 le osservazioni effettuate da astronomi dell'eso presso i telescopi di La Silla hanno mostrato che l'universo potrebbe avere un'espansione accelerata. Questo fatto può essere interpretato proprio alla luce dell'esistenza di un valore diverso da zero della Costante Cosmologica Λ Le supernovae di tipo I sono degli ottimi indicatori di distanza in quanto raggiungono al loro massimo di luminosità tutte la stessa magnitudine assoluta. 59

60 L osservazione delle supernovae di Tipo Ia Le misure relative alle supernovae di tipo I effettuate con HST indicano una leggera ma significativa deviazione dal modello di universo piatto (cioè un accelerazione) forse a causa della Costante Cosmologica. Per conservare, nonostante tutto, la geometria piatta è necessario supporre più materia oscura di quanto appaia! 60

61 Le Supernovae di tipo I 1997ap Cerro Tololo Telescopio di 4 metri febbrario 1997 Cerro Tololo Telescopio di 4 metri marzo 1997 HST Aprile-maggio

62 L evoluzione temporale sulla Terra Per meglio renderci conto del peso relativo delle varie tappe della vita della Terra può essere utile il seguente schema in cui il Sistema Solare è assunto avere un anno di vita. 1. La Terra si forma il primo gennaio. 2. Le prime forme di vita acquatiche vengono alla luce alla fine di maggio. 3. Piante ed animali compaiono alla fine di novembre. 4. Il 25 dicembre si estinguono i dinosauri (evento accaduto in realtà 65 milioni di anni fa). 5. L homo sapiens appare alle ore 23 h del 31 dicembre. 6. L impero romano dure dalle ore 23 h alle ore 23 h La scoperta dell America avviene alle 23 h

63 I tempi al confine del tempo Big Bang, t=0! Oggi ~ 15 miliardi di anni = anni Morte del Sole ~ anni Temperatura di Gibbons-Hawking (limite alla temperatura minima dovuta alla Costante Cosmologica) ~ anni Le galassie dell ammasso locale diventano invisibili Cessa la formazione di stelle ~ anni I pianeti di allontanano dalle stelle ~ anni I Buchi Neri consumano le galassie ~ anni Si esaurisce il combustibile galattico ~ anni L effetto tunnel quantistico liquefa la materia Elettroni e positroni si legano in nuove forme di materia Espansione dei Buchi Neri galattici ~ anni ~ anni ~ anni ~ anni 63

64 64

65 Dall infinitamente grande all infinitamente piccolo La Sintesi Cosmologica La presentazione è terminata Roberto Bedogni Osservatorio Astronomico di Bologna INAF 65

L Universo secondo la Fisica moderna

L Universo secondo la Fisica moderna Jesi 16 aprile 2005 L Universo secondo la Fisica moderna Cesare Bini Universita La Sapienza Roma Come la Fisica del XX secolo ha affrontato il problema dell origine dell Universo e quali sono i problemi

Dettagli

TEORIA DELLA RELATIVITA

TEORIA DELLA RELATIVITA Cenni sulle teorie cosmologiche TEORIA DELLA RELATIVITA Nasce dalla constatazione che il movimento è relativo, e dipende dal sistema di riferimento. La teoria è formulata da Einstein che coniuga la precedente

Dettagli

Università Primo Levi

Università Primo Levi Università Primo Levi Primo Levi 2013 Le forze fondamentali e la fisica dei quanta INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi

Dettagli

5 CORSO DI ASTRONOMIA

5 CORSO DI ASTRONOMIA 5 CORSO DI ASTRONOMIA Evoluzione dell Universo e Pianeti Extrasolari 13 febbraio 2016 spiegazioni di Giuseppe Conzo Parrocchia SS. Filippo e Giacomo Oratorio Salvo D Acquisto SOMMARIO Parte Prima La Teoria

Dettagli

Il modello cosmologico standard e l enigma dell espansione

Il modello cosmologico standard e l enigma dell espansione Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio astronomico di Brera Universo in fiore Il modello cosmologico standard e l enigma dell espansione Luigi Guzzo Luigi.guzzo@brera.inaf.it INAF-Osservatorio

Dettagli

mercoledì 13 febbraio 2013 Universo Primitivo Adriano Fontana INAF - Osservatorio Astronomico di Roma Università La Sapienza - Roma

mercoledì 13 febbraio 2013 Universo Primitivo Adriano Fontana INAF - Osservatorio Astronomico di Roma Università La Sapienza - Roma Universo Primitivo Adriano Fontana INAF - Osservatorio Astronomico di Roma Università La Sapienza - Roma Nebbie cosmiche: le prime galassie dell'universo. Adriano Fontana INAF - Osservatorio Astronomico

Dettagli

Sull Espansione dell Universo. Silvano Massaglia Dipartimento di Fisica Università di Torino

Sull Espansione dell Universo. Silvano Massaglia Dipartimento di Fisica Università di Torino Sull Espansione dell Universo Silvano Massaglia Dipartimento di Fisica Università di Torino Seminario Didattico 2014 1 Sommario Il quadro osservativo in cosmologia Il Big Bang, l inflazione e L Universo

Dettagli

Insegnare relatività. nel XXI secolo

Insegnare relatività. nel XXI secolo Insegnare relatività nel XXI secolo E s p a n s i o n e d e l l ' U n i v e r s o e l e g g e d i H u b b l e La legge di Hubble Studiando distanze e moto delle galassie si trova che quelle più vicine

Dettagli

IL DESTINO DELLA COSTANTE COSMOLOGICA L ERRORE PIÙ GRAVE DI EINSTEIN

IL DESTINO DELLA COSTANTE COSMOLOGICA L ERRORE PIÙ GRAVE DI EINSTEIN IL DESTINO DELLA COSTANTE COSMOLOGICA L ERRORE PIÙ GRAVE DI EINSTEIN La Relatività Generale Le forze di gravità sono associate a deformazioni dello spazio ed eventualmente del tempo ( Lo spazio si deforma

Dettagli

Astrofisica e cosmologia

Astrofisica e cosmologia Astrofisica e cosmologia Lezioni d'autore Claudio Cigognetti La radiazione cosmica di fondo (SuperQuark Rai) VIDEO L'energia oscura (parte prima) VIDEO L'energia oscura (parte seconda) VIDEO La misura

Dettagli

La teoria del corpo nero

La teoria del corpo nero La teoria del corpo nero Max Planck Primo Levi 2014 Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi

Dettagli

Si fuit aliquod tempus antequam faceres caelum et terram

Si fuit aliquod tempus antequam faceres caelum et terram Si fuit aliquod tempus antequam faceres caelum et terram Alessandro De Angelis Dipartimento di Fisica dell Universita di Udine e INFN Trieste Giornate Scientifiche di Udine e Pordenone, Marzo 2002 Time

Dettagli

Misteri nell Universo

Misteri nell Universo Misteri nell Universo Quali sono le forme di materia ed energia nell universo osservabile? Quale e la ricetta (ingredienti e proporzioni) del nostro universo? 1 L eredità di Copernico Quale è la relazione

Dettagli

LE ONDE E I FONDAMENTI DELLA TEORIA QUANTISTICA

LE ONDE E I FONDAMENTI DELLA TEORIA QUANTISTICA LE ONDE E I FONDAMENTI DELLA TEORIA QUANTISTICA I PROBLEMI DEL MODELLO PLANETARIO F Secondo Rutherford l elettrone si muoverebbe sulla sua orbita in equilibrio tra la forza elettrica di attrazione del

Dettagli

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la

E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la 1 E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la lunghezza d onda ( ), definita come la distanza fra due

Dettagli

Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale, intensità specifica

Bande elettromagnetiche, brillanza superficiale, intensità specifica Corso di introduzione all'astrofisica secondo modulo Programma svolto A.A. 2010-2011 Astronomia ad occhio nudo Il funzionamento dell'occhio umano Il meccanismo della visione Sensibilità spettrale 1. Potere

Dettagli

Unità 2 - L ambiente celeste

Unità 2 - L ambiente celeste Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste

Dettagli

Capitolo 8 La struttura dell atomo

Capitolo 8 La struttura dell atomo Capitolo 8 La struttura dell atomo 1. La doppia natura della luce 2. La «luce» degli atomi 3. L atomo di Bohr 4. La doppia natura dell elettrone 5. L elettrone e la meccanica quantistica 6. L equazione

Dettagli

13 ottobre Prof. Manlio Bellesi

13 ottobre Prof. Manlio Bellesi XV OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA MODENA 2015 13 ottobre 2014 Prof. Manlio Bellesi Fin dalle origini gli esseri umani hanno osservato il cielo. Cosmologie, miti, religioni, aspirazioni e sogni hanno

Dettagli

Generalità delle onde elettromagnetiche

Generalità delle onde elettromagnetiche Generalità delle onde elettromagnetiche Ampiezza massima: E max (B max ) Lunghezza d onda: (m) E max (B max ) Periodo: (s) Frequenza: = 1 (s-1 ) Numero d onda: = 1 (m-1 ) = v Velocità della luce nel vuoto

Dettagli

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote

Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Spettroscopia ottica di sorgenti celesti ignote Filippo Dalla, Angelo La Rocca, Luca Palmieri ABSTRACT La spettroscopia è la scienza che si occupa dello studio e della misura di uno spettro, i dati che

Dettagli

s at a ica Teoria del Big Bang Teoria inflazionaria Energia Oscura

s at a ica Teoria del Big Bang Teoria inflazionaria Energia Oscura INFLAZIONE DELL'UNVERSO E BOSONE DI HIGGS Claudio Firmani UNAM-INAF ELEMENTI STORICI

Dettagli

Un viaggio nel tempo di 14 miliardi di anni

Un viaggio nel tempo di 14 miliardi di anni Un viaggio nel tempo di 14 miliardi di anni La formazione delle stelle La formazione degli elementi Il big bang La formazione dei pianeti Le origini della vita 1 Il big bang Avvenne proprio qui, circa

Dettagli

TEORIA DELLA RELATIVITA RISTRETTA

TEORIA DELLA RELATIVITA RISTRETTA TEORIA DELLA RELATIVITA RISTRETTA EVOLUZIONE DELLE TEORIE FISICHE Meccanica Classica Principio di Relatività Galileiano Meccanica Newtoniana Gravitazione (Newton) Costante Universale G = 6,67*10^-11Nm^2/Kg^2

Dettagli

1. Le caratteristiche delle stelle 2. La vita e la morte delle stelle 3. Le galassie 4. L universo e il Big Bang

1. Le caratteristiche delle stelle 2. La vita e la morte delle stelle 3. Le galassie 4. L universo e il Big Bang 1. Le caratteristiche delle stelle 2. La vita e la morte delle stelle 3. Le galassie 4. L universo e il Big Bang Le caratteristiche delle stelle le stelle sono lontanissime dalla Terra; le loro distanze

Dettagli

L origine dell universo

L origine dell universo LE STELLE Le stelle sono corpi celesti luminosi, formati da enormi quantità di gas caldissimo (principalmente idrogeno ed elio), che producono energia attraverso un processo di fusione nucleare dove 4

Dettagli

Astronomia INTRODUZIONE

Astronomia INTRODUZIONE Astronomia 2015-16 INTRODUZIONE Contenuti: Corso di Astronomia 2015-2016 Prof. Marco Bersanelli Fondamenti Struttura stellare Evoluzione stellare Strumentazione per astrofisica Astrofisica galattica Astrofisica

Dettagli

Cosmologia Semplice: La Cosmologia Classica. Stefano Spagocci GACB

Cosmologia Semplice: La Cosmologia Classica. Stefano Spagocci GACB Cosmologia Semplice: La Cosmologia Classica Stefano Spagocci GACB Introduzione Come attestano l'archeoastronomia e la storia dell'astronomia, fin dalla preistoria l'uomo si è posto in rapporto col Cosmo

Dettagli

Il contenuto dell Universo. Lezioni d'autore di Claudio Censori

Il contenuto dell Universo. Lezioni d'autore di Claudio Censori Il contenuto dell Universo Lezioni d'autore di Claudio Censori INTRODUZIONE (I) VIDEO INTRODUZIONE (II) L Universo ha un età di circa 13,7 miliardi di anni e si sta attualmente espandendo con una velocità

Dettagli

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

I rivelatori. Osservare il microcosmo. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta I rivelatori Osservare il microcosmo Cose prima mai viste L occhio umano non riesce a distinguere oggetti con dimensioni inferiori a 0,1 mm (10-4 m). I primi microscopi vennero prodotti in Olanda alla

Dettagli

Grandezze fisiche e loro misura

Grandezze fisiche e loro misura Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e che implicano grandezze misurabili. - Sono

Dettagli

Le nebulose. Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma.

Le nebulose. Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma. Le nebulose Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma. Esistono vari tipi di nebulosa: nebulosa oscura all interno della quale avvengono i fenomeni di nascita e formazione di stelle; nebulosa

Dettagli

L UNIVERSO L UNIVERSO È IMMENSO. CONTIENE TUTTE LE STELLE E TUTTI I PIANETI CHE ESISTONO (MOLTI SONO COSÌ LONTANI CHE NOI NON LI CONOSCIAMO).

L UNIVERSO L UNIVERSO È IMMENSO. CONTIENE TUTTE LE STELLE E TUTTI I PIANETI CHE ESISTONO (MOLTI SONO COSÌ LONTANI CHE NOI NON LI CONOSCIAMO). L UNIVERSO L UNIVERSO È IMMENSO. CONTIENE TUTTE LE STELLE E TUTTI I PIANETI CHE ESISTONO (MOLTI SONO COSÌ LONTANI CHE NOI NON LI CONOSCIAMO). LA SCIENZA CHE STUDIA I CORPI CELESTI (CIOE' LE STELLE E I

Dettagli

Big Bang, materia e antimateria

Big Bang, materia e antimateria Big Bang, materia e antimateria Andrea Bizzeti Università di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche Physics Class, Modena 23/09/2015 Le domande fondamentali

Dettagli

4 CORSO DI ASTRONOMIA

4 CORSO DI ASTRONOMIA 4 CORSO DI ASTRONOMIA Ammassi di stelle, Nebulose e Galassie 16 gennaio 2016 spiegazioni di Giuseppe Conzo Parrocchia SS. Filippo e Giacomo Oratorio Salvo D Acquisto SOMMARIO Dalle stelle agli ammassi

Dettagli

VELOCITA' DI FUGA E RAGGIO DELL'ORIZZONTE DEGLI EVENTI SECONDO LA FISICA CLASSICA

VELOCITA' DI FUGA E RAGGIO DELL'ORIZZONTE DEGLI EVENTI SECONDO LA FISICA CLASSICA VELOCITA' DI FUGA E RAGGIO DELL'ORIZZONTE DEGLI EVENTI SECONDO LA FISICA CLASSICA Per sfuggire all'attrazione gravitazionale di un corpo celeste ( come una stella o un pianeta) occorre possedere una velocità

Dettagli

Nane bianche e stelle di neutroni. di Roberto Maggiani

Nane bianche e stelle di neutroni. di Roberto Maggiani Nane bianche e stelle di neutroni di Roberto Maggiani Prendendo in mano una zoletta di zucchero e poi una zolletta di ferro potremmo verificare il maggior peso di quest ultima, infatti, nello stesso volume

Dettagli

4. Gli oggetti non stellari

4. Gli oggetti non stellari 1. Oltre le stelle 2. Le nebulose In cielo sono presenti anche corpi luminosi diffusi. Il nome nebulose si riferisce all'aspetto sfuocato di questi oggetti e non ad ipotesi sulla loro natura. 3. Charles

Dettagli

LEZIONE 6. L Universo al telescopio

LEZIONE 6. L Universo al telescopio L Universo al telescopio LEZIONE 6 1: La velocità della luce Come abbiamo già accennato, la luce viaggia nel vuoto ad una velocità pari a 300'000 km/s. Per fare un paragone, la luce ci impiega circa 1

Dettagli

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO LABORATORIO DI FISICA Le forze che governano la natura La forza ha carattere vettoriale, cioè caratterizzata da un intensità, una direzione e un verso oltre che da un punto di applicazione. Rappresentazione

Dettagli

Teoria Atomica di Dalton

Teoria Atomica di Dalton Teoria Atomica di Dalton Il concetto moderno della materia si origina nel 1806 con la teoria atomica di John Dalton: Ogni elementoè composto di atomi. Gli atomi di un dato elemento sono uguali. Gli atomi

Dettagli

LA RELATIVITÀ GENERALE: SPAZIOTEMPO CURVO. Alessandro Tomasiello

LA RELATIVITÀ GENERALE: SPAZIOTEMPO CURVO. Alessandro Tomasiello LA RELATIVITÀ GENERALE: SPAZIOTEMPO CURVO Alessandro Tomasiello Galileo [~1610]: la gravità ha lo stesso effetto su corpi di massa diversa Pisa?? Galileo [~1610]: la gravità ha lo stesso effetto su corpi

Dettagli

Lezione 5. Cenni di cosmologia (parte I il modello cosmologico standard)

Lezione 5. Cenni di cosmologia (parte I il modello cosmologico standard) Lezione 5 Cenni di cosmologia (parte I il modello cosmologico standard) La legge di Hubble Le osservazioni Telescopio Hooker (2.5 m) all'osservatorio di Mt Wilson (California) Distanza misurata mediante

Dettagli

UNIVERSO STATICO E UNIVERSO IN ESPANSIONE

UNIVERSO STATICO E UNIVERSO IN ESPANSIONE L UNIVERSO INDICE ARGOMENTI: BIG BANG UNIVERSO STATICO E IN ESPANSIONE TEORIA DELLO STATO STAZIONARIO TEORIA DELLA MATERIA OSCURA LE STELLE E LA LORO EVOLUZIONE STELLE DOPPIE BUCHI NERI UNIVERSI PARALLELI

Dettagli

Interferenza di elettroni e! Principio di Indeterminazione

Interferenza di elettroni e! Principio di Indeterminazione Interferenza di elettroni e! Principio di Indeterminazione Paolo Pendenza Corso PAS, 10 luglio 2014 Anche nelle scienze non si possono scoprire nuove terre se non si è pronti a lasciarsi indietro il porto

Dettagli

SOLE, struttura e fenomeni

SOLE, struttura e fenomeni SOLE, struttura e fenomeni Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione (I) Il Sole è la stella più vicina a noi, della quale possiamo pertanto ricavare in dettaglio informazioni dirette. Si

Dettagli

Ciao! Oggi apriamo l Osservatorio per scoprire la nostra Galassia e l Universo per come possiamo conoscerli oggi.

Ciao! Oggi apriamo l Osservatorio per scoprire la nostra Galassia e l Universo per come possiamo conoscerli oggi. Ciao! Oggi apriamo l Osservatorio per scoprire la nostra Galassia e l Universo per come possiamo conoscerli oggi. Se stasera è sereno, alza il naso al cielo e guarda le stelle. Tutte quelle che vedi fanno

Dettagli

CARATTERISTICHE DELLE STELLE

CARATTERISTICHE DELLE STELLE CARATTERISTICHE DELLE STELLE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione I parametri stellari più importanti sono: la le la la luminosità, dimensioni, temperatura e massa. Una stella è inoltre

Dettagli

L essenziale è invisibile agli occhi: la materia oscura

L essenziale è invisibile agli occhi: la materia oscura L essenziale è invisibile agli occhi: la materia oscura Prof. Armando Pisani, M. Peressi e G. Pastore I.S.I.S. (Lic. Classico) D. Alighieri (GO), A.S. 2013-14 Indice Introduzione Di che cosa è fatto l

Dettagli

Introduzione alla Cosmologia Fisica Lezione 15

Introduzione alla Cosmologia Fisica Lezione 15 Introduzione alla Cosmologia Fisica Lezione 15 I modelli cosmologici moderni: Lo stato stazionario vs Il modello del Big Bang Giorgio G.C. Palumbo Università degli Studi di Bologna Dipartimento di Astronomia

Dettagli

Astronomia Lezione 23/1/2012

Astronomia Lezione 23/1/2012 Astronomia Lezione 23/1/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics

Dettagli

D I V I S T A S U L L U N I V E R S O

D I V I S T A S U L L U N I V E R S O IL MIGLIOR PUNTO D I V I S T A S U L L U N I V E R S O 13 MILIARDI DI ANNI LUCE: la distanza dell oggetto più lontano osservato da un ricercatore INAF. È un record mondiale. È un lampo di raggi gamma prodotto

Dettagli

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km)

LE STELLE. LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole ( km) LE STELLE LE DISTANZE ASTRONOMICHE Unità astronomica = distanza media Terra-Sole (149 600 000 km) Anno luce = distanza percorsa in un anno dalla luce, che viaggia ad una velocità di 300 000 km/sec. (9

Dettagli

Astronomia Strumenti di analisi

Astronomia Strumenti di analisi Corso facoltativo Astronomia Strumenti di analisi Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno Parte E: Strumenti di analisi Radiazione elettromagnetica Interazione radiazione - materia Redshift Misura

Dettagli

La nascita della fisica moderna. (un racconto di inizio 900)

La nascita della fisica moderna. (un racconto di inizio 900) La nascita della fisica moderna (un racconto di inizio 900) Sviluppo storico della fisica tra fine 800 e il 1927 Fisica sperimentale fine 800 Fisica teorica fine 800 1900 1905 1911 1913 1916 1924 1925-1927

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA. Comune e Biblioteca di Gorla Minore. Lez.5 - Cosmologia 1

INTRODUZIONE ALLA. Comune e Biblioteca di Gorla Minore. Lez.5 - Cosmologia 1 INTRODUZIONE ALLA Damiano Caprioli (SNS Pisa) Comune e Biblioteca di Gorla Minore Lez.5 - Cosmologia 1 Un Universo eterno? Negli anni 40 e 50 la comunità scientifica era divisa tra due modelli cosmologici:

Dettagli

Conoscenze FISICA LES CLASSE TERZA SAPERI MINIMI

Conoscenze FISICA LES CLASSE TERZA SAPERI MINIMI FISICA LES SAPERI MINIMI CLASSE TERZA LE GRANDEZZE FISICHE E LA LORO MISURA Nuovi principi per indagare la natura. Il concetto di grandezza fisica. Misurare una grandezza fisica. L impossibilità di ottenere

Dettagli

Il Modello Standard delle particelle

Il Modello Standard delle particelle Il Modello Standard delle particelle Vittorio Del Duca INFN LNF Stages Estivi 12 giugno 2012 Elementi La materia è fatta di elementi con definite proprietà chimiche Atomi Ciascun elemento ha come mattone

Dettagli

Le stelle nascono all'interno di enormi nuvole di gas e polvere, come quella mostrata nella figura a sinistra, dove, a causa di qualche "disturbo"

Le stelle nascono all'interno di enormi nuvole di gas e polvere, come quella mostrata nella figura a sinistra, dove, a causa di qualche disturbo Le stelle nascono all'interno di enormi nuvole di gas e polvere, come quella mostrata nella figura a sinistra, dove, a causa di qualche "disturbo" esterno, si iniziano a formare dei "grumi" più densi che

Dettagli

L Universo che cambia

L Universo che cambia Sviluppato da un articolo pubblicato sulla rivista Modus Vivendi nel numero di Ottobre 2000 L Universo che cambia Bedogni Roberto-Osservatorio Astronomico di Bologna Esiste un solo universo o cene sono

Dettagli

Big Bang ed Evoluzione dell Universo. NUOVO ISTITUTO CARDUCCI SIENA 03 DICEMBRE 2010 DOCENTE : Angela Dami

Big Bang ed Evoluzione dell Universo. NUOVO ISTITUTO CARDUCCI SIENA 03 DICEMBRE 2010 DOCENTE : Angela Dami Big Bang ed Evoluzione dell Universo NUOVO ISTITUTO CARDUCCI SIENA 03 DICEMBRE 010 DOCENTE : Angela Dami Universo stazionario Redshift dello spettro delle radiazioni emanate dalle galassie Scoperta di

Dettagli

passato, presente e futuro dell universo

passato, presente e futuro dell universo passato, presente e futuro dell universo la cosmologia fra teoria e osservazioni lapo casetti dipartimento di fisica e astronomia, università di firenze cos è la cosmologia? cosmologia parte della fisica

Dettagli

INTRODUZIONE. ...et semina rerum...quod ex illis sunt omnia primis... e semi delle cose, che gli elementi primi son essi, onde il tutto si forma.

INTRODUZIONE. ...et semina rerum...quod ex illis sunt omnia primis... e semi delle cose, che gli elementi primi son essi, onde il tutto si forma. INTRODUZIONE Una relazione profonda collega i fenomeni su grande scala ai costituenti fondamentali della materia; La relazione tra le cose e i i semi delle cose, di cui ci parla Lucrezio. Questo legame

Dettagli

Breve storia della cosmologia e del ruolo della radiazione cosmica di fondo

Breve storia della cosmologia e del ruolo della radiazione cosmica di fondo Breve storia della cosmologia e del ruolo della radiazione cosmica di fondo di Gianni Bernardi 1 Compendio di come la cosmologia è evoluta dalla sua nascita all inizio del 1900 fino ad oggi. In questa

Dettagli

Struttura Elettronica degli Atomi Meccanica quantistica

Struttura Elettronica degli Atomi Meccanica quantistica Prof. A. Martinelli Struttura Elettronica degli Atomi Meccanica quantistica Dipartimento di Farmacia 1 Il comportamento ondulatorio della materia 2 1 Il comportamento ondulatorio della materia La diffrazione

Dettagli

La Misura del Mondo 6 Le Galassie. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna

La Misura del Mondo 6 Le Galassie. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La Misura del Mondo 6 Le Galassie Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La Galassia e le nubi di Magellano Le nebulose L idea ottocentesca che l Universo si identificasse col sistema di stelle

Dettagli

4. Lo spettro discreto: emissione e assorbimento di luce da parte di atomi stato fondamentale stati eccitati

4. Lo spettro discreto: emissione e assorbimento di luce da parte di atomi stato fondamentale stati eccitati 4. Lo spettro discreto: emissione e assorbimento di luce da parte di atomi Accanto allo spettro continuo che i corpi emettono in ragione del loro stato termico, si osservano spettri discreti che sono caratteristici

Dettagli

Oltre il Sistema Solare

Oltre il Sistema Solare Corso di astronomia pratica Oltre il Sistema Solare Gruppo Astrofili Astigiani Andromedae LE STELLE Nascita di una stella Una nube di gas (soprattutto idrogeno) Inizia a collassare sotto l azione della

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali Modulo n.1 - Introduzione alle scienze: il metodo scientifico e misure e grandezze. Collocazione temporale:

Dettagli

(In Luce Visibile: nm)

(In Luce Visibile: nm) (In Luce Visibile: 300 700 nm) La fascia piu` chiara che attraversa il cielo notturno e` stata indicata in tutte le culture antiche con vari nomi che spesso fanno riferimento ai concetti di: Fiume Celeste

Dettagli

Il Metodo Scientifico

Il Metodo Scientifico Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato

Dettagli

Le Galassie I mattoni dell Universo

Le Galassie I mattoni dell Universo Le Galassie I mattoni dell Universo Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera Da Terra vediamo solo una grande fascia di stelle, gas e polveri Questa ad esempio è la zona della costellazione

Dettagli

FISICA (dal greco physis = natura )

FISICA (dal greco physis = natura ) FISICA (dal greco physis = natura ) scopo della fisica è lo studio dei fenomeni naturali E' una scienza che si propone di osservare e spiegare i fenomeni naturali. Le parti della fisica Nome Argomenti

Dettagli

L atomo di Bohr. Argomenti. Al tempo di Bohr. Spettri atomici 19/03/2010

L atomo di Bohr. Argomenti. Al tempo di Bohr. Spettri atomici 19/03/2010 Argomenti Spettri atomici Modelli atomici Effetto Zeeman Equazione di Schrödinger L atomo di Bohr Numeri quantici Atomi con più elettroni Al tempo di Bohr Lo spettroscopio è uno strumento utilizzato per

Dettagli

Fenomeni quantistici

Fenomeni quantistici Fenomeni quantistici 1. Radiazione di corpo nero Leggi di Wien e di Stefan-Boltzman Equipartizione dell energia classica Correzione quantistica di Planck 2. Effetto fotoelettrico XIII - 0 Radiazione da

Dettagli

L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein)

L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein) L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA POSTULATO DI DE BROGLIÈ Se alla luce, che è un fenomeno ondulatorio, sono associate anche le caratteristiche corpuscolari della materia

Dettagli

10 7 metri Il nostro pianeta, la Terra, vista da una distanza di chilometri dalla sua superficie.

10 7 metri Il nostro pianeta, la Terra, vista da una distanza di chilometri dalla sua superficie. 10 2 metri Qui parte il sentiero che vi porterà dal centro di Bologna, fino ai confini più estremi dell Universo visibile. Il nostro punto di partenza è a 100 metri di altezza su Piazza Maggiore. 10 3

Dettagli

approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali

approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali Forza gravitazionale e forza peso massa e peso, peso apparente Forze normali Moto circolare

Dettagli

Il nostro Universo. Che cos è il Big Bang? Istituto comprensivo Statale Filippo Mazzei Scuola Primaria Lorenzo il Magnifico 5 dicembre 2011

Il nostro Universo. Che cos è il Big Bang? Istituto comprensivo Statale Filippo Mazzei Scuola Primaria Lorenzo il Magnifico 5 dicembre 2011 Che cos è il Big Bang? Il nostro Universo Istituto comprensivo Statale Filippo Mazzei Scuola Primaria Lorenzo il Magnifico 5 dicembre 2011 roberto spighi 1 Che cosa sono i corpi celesti? Come si è formato?

Dettagli

Sulla nascita di questo libro. Introduzione 1

Sulla nascita di questo libro. Introduzione 1 Indice Sulla nascita di questo libro V Introduzione 1 1 Luce e materia 7 Che cos è veramente la luce? 7 Ma qui che cosa oscilla? 9 Che cosa sono la frequenza e la lunghezza d onda della luce? 11 Che cos

Dettagli

Lo Spettro Elettromagnetico

Lo Spettro Elettromagnetico Spettroscopia 1 Lo Spettro Elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico è costituito da un insieme continuo di radiazioni (campi elettrici e magnetici che variano nel tempo, autogenerandosi) che va dai

Dettagli

LA RIVOLUZIONE QUANTISTICA

LA RIVOLUZIONE QUANTISTICA LA RIVOLUZIONE QUANTISTICA Franco Prati Università dell Insubria - Como NINDA URUK Il pane dei Sumeri Ricerca scientifica ed epistemologia 5 dicembre 2012 Congresso Internazionale dei Fisici in onore di

Dettagli

Indice. Convenzioni usate nel testo. Introduzione SULLE SPALLE DEI GIGANTI: L'ANTIMATERIA E LA FISICA DEL XX SECOLO

Indice. Convenzioni usate nel testo. Introduzione SULLE SPALLE DEI GIGANTI: L'ANTIMATERIA E LA FISICA DEL XX SECOLO Indice Convenzioni usate nel testo Introduzione PARTE PRIMA SULLE SPALLE DEI GIGANTI: L'ANTIMATERIA E LA FISICA DEL XX SECOLO Capitolo primo Albert Einstein e la teoria della relatività 17 La relatività

Dettagli

AMMASSI DI GALASSIE. Marco Castellano.

AMMASSI DI GALASSIE. Marco Castellano. AMMASSI DI GALASSIE Marco Castellano castellano@oa-roma.inaf.it AMMASSI DI GALASSIE Gli oggetti più grandi dell Universo: 1) Un breve viaggio verso l Ammasso più vicino a noi 2) Quanto sono grandi: la

Dettagli

I.I.S MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO A.S. 2009-2010

I.I.S MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO A.S. 2009-2010 IIS MASCALUCIA PROGRAMMAZIONE DI FISICA LICEO CLASSICO AS 2009-2010 Modulo A Grandezze fisiche e misure Le basi dell algebra e dei numeri relativi Proporzionalità tra grandezze Calcolo di equivalenze tra

Dettagli

La relatività generale. Lezioni d'autore

La relatività generale. Lezioni d'autore La relatività generale Lezioni d'autore Il GPS (RaiScienze) VIDEO Einstein e la teoria della relativita (History Channel) VIDEO Einstein: dimostrazione della teoria generale della gravità (History Channel))

Dettagli

Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Termodinamica dell Ingegneria Chimica

Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Termodinamica dell Ingegneria Chimica Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica Termodinamica dell Ingegneria Chimica 1 I Sistemi termodinamici Un sistema è definito da una superficie di controllo, reale o immaginaria, che

Dettagli

Origine ed Evoluzione dell Universo. Lezione 16

Origine ed Evoluzione dell Universo. Lezione 16 Origine ed Evoluzione dell Universo Lezione 16 Sommario Perchè il cielo è buio? L espansione cosmica ed il tempo di Hubble. Il Big Bang ed il fondo cosmico a micro-onde. L esplosione cosmica. La geometria

Dettagli

1. L ambiente celeste

1. L ambiente celeste 1. L ambiente celeste Arecibo (Puerto Rico, Antille), 12 ottobre 1992: cinquecentesimo anniversario della scoperta dell America. Il potente radiotelescopio, la cui parabola riveste un ampia cavità naturale,

Dettagli

Principio di inerzia

Principio di inerzia Dinamica abbiamo visto come si descrive il moto dei corpi (cinematica) ma oltre a capire come si muovono i corpi è anche necessario capire perchè essi si muovono Partiamo da una domanda fondamentale: qual

Dettagli

LE LENTI GRAVITAZIONALI. Luca Ciotti

LE LENTI GRAVITAZIONALI. Luca Ciotti LE LENTI GRAVITAZIONALI Luca Ciotti 1. Introduzione storica Albert Einstein nella sua Teoria della Relatività Generale del 1915 fece una delle deduzioni che più avrebbero acceso l'immaginazione del grande

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. DIMONOPOLI A.S. 2015/2016 CLASSE 4ALS MATERIA: FISICA

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. DIMONOPOLI A.S. 2015/2016 CLASSE 4ALS MATERIA: FISICA PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. DIMONOPOLI A.S. 2015/2016 CLASSE 4ALS MATERIA: FISICA Strategie didattiche: Le lezioni frontali saranno associate a delle esperienze di laboratorio per accompagnare la

Dettagli

1. Le stelle. corpi celesti di forma sferica. costituite da gas (idrogeno ed elio)

1. Le stelle. corpi celesti di forma sferica. costituite da gas (idrogeno ed elio) LE STELLE 1. Le stelle corpi celesti di forma sferica costituite da gas (idrogeno ed elio) producono energia al loro interno tramite reazioni di fusione nucleare, la emettono sotto forma di luce che arriva

Dettagli

Grandezze fisiche e loro misura

Grandezze fisiche e loro misura Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e caratterizzati da grandezze misurabili.

Dettagli

Introduzione ai fenomeni quantistici

Introduzione ai fenomeni quantistici Introduzione ai fenomeni quantistici Tratto da: The Feynman lectures on physics, vol. 3 Marco Bonvini Nicodemo Magnoli Meccanica: Keplero (1608-1619) Galilei (1630) Newton (1687) Termodinamica: Kelvin

Dettagli

ALCUNI ASPETTI DELLA MODERNA COSMOLOGIA E ASTROFISICA dall infinitamente grande all infinitamente piccolo

ALCUNI ASPETTI DELLA MODERNA COSMOLOGIA E ASTROFISICA dall infinitamente grande all infinitamente piccolo ALCUNI ASPETTI DELLA MODERNA COSMOLOGIA E ASTROFISICA dall infinitamente grande all infinitamente piccolo Philippe Jetzer Istituto di Fisica Teorica dell Università di Zurigo Nel corso degli ultimi decenni

Dettagli

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m

L energia assorbita dall atomo durante l urto iniziale è la stessa del fotone che sarebbe emesso nel passaggio inverso, e quindi vale: m QUESITI 1 Quesito Nell esperimento di Rutherford, una sottile lamina d oro fu bombardata con particelle alfa (positive) emesse da una sorgente radioattiva. Secondo il modello atomico di Thompson le particelle

Dettagli

Spettroscopia. Spettroscopia

Spettroscopia. Spettroscopia Spettroscopia Spettroscopia IR Spettroscopia NMR Spettrometria di massa 1 Spettroscopia E un insieme di tecniche che permettono di ottenere informazioni sulla struttura di una molecola attraverso l interazione

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - Verona Anno Scolastico

LICEO SCIENTIFICO G. GALILEI - Verona Anno Scolastico PROGRAMMA PREVISTO Testo di riferimento: "L indagine del mondo fisico Vol. B (Bergamaschini, Marazzini, Mazzoni) Le unità didattiche a fondo chiaro sono irrinunciabili. Le unità didattiche a fondo scuro

Dettagli