LA LETTURA FA L UOMO COMPLETO

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1 S.M.S. LUIGI SETTEMBRINI CLASSE II B LA LETTURA FA L UOMO COMPLETO LO SCRIVERE FA L UOMO ESATTO F. BACONE, Saggi 1

2 Parole ed emozioni LA II B SI RACCONTA ISTITUTO LUIGI SETTEMBRINI Insegnante: Prof.ssa Paola Cistriani Anno scolastico

3 Se potessi pienamente dar vita ai miei sentimenti E liberi farli scorrer e concretamente fermarli, Come chiudere le emozioni in uno scrigno che le custodisca O sprigionarle, e riviverle senza che il tempo le assopisca! Non sono le parole che fissano i pensieri ché fuggono e volano via, Disperdono le voci e instabili si mostrano i ricordi. A mantenere vive le speranze, i sogni e le passioni Bastano una penna e una pagina bianca da riempire. 3

4 Scrivere, forse sognare, è una Esperienza entusiasmante, come cercare nel profondo di sé, Confrontarsi con le proprie debolezze, paure, sogni, speranze... Ogni parola scritta è una parte di noi che condividiamo con gli altri. Non pensieri o riflessioni particolari, basta scrivere ciò che si pensa. Dare ad altri le proprie idee, renderli partecipi delle proprie opinioni. All inizio può sembrare difficile, ma andando avanti Basta aprirsi al mondo senza preoccuparsi delle critiche altrui. 4

5 Secondo me ogni libro è un lingotto d oro, è piccolo, ma prezioso, Emozionante, entusiasmante, grandioso, divertente. Come una persona va capito, solo così può essere splendido. Ognuno nel leggere, legge sé stesso e lo scrittore aiuta a ritrovarsi. Non si fa solo per divertimento o per acculturarsi, si legge per vivere. Da ovunque si venga si ha da raccontare, scrivere è parlare senza essere interrotti. A volte sono il protagonista e ogni parola letta mi muove come un burattino. Biografie, romanzi, diari, tutti diversi, ma tutti con la voglia di trasmettere degli scrittori. 5

6 Introduzione Senza la scrittura, ogni cosa diventerà insipida. Leggere non avrebbe più senso. V.S. Naipaul Felicità, libertà, fantasia. Sono questi i sentimenti che provo quando scrivo un qualsiasi testo. Possiamo fare ciò che più ci piace, possiamo immaginare un mondo diverso da quello in cui viviamo, in una nostra nuova dimensione dove tutto è perfetto secondo i nostri desideri. Scrivere è raccontare qualcosa alle persone, stupirle, affascinarle! Potremmo paragonarlo a un incredibile arte, potremmo definirlo come la meravigliosa scienza del comunicare. Non togliendo nulla alla lettura, altra cosa straordinaria e utile per la vita di tutti i giorni. Tuttavia devo anche dire che la lettura stessa dipende dalla scrittura, quindi senza quest ultima non sarebbe possibile sfogliare e apprezzare un bel libro. Anche scrivendo noi meditiamo profondamente e vaghiamo all interno della nostra stessa anima, raccogliamo le nostre idee più gioiose e le trasmettiamo agli altri! Viaggiamo in un mondo interamente nostro, sogniamo, realizziamo qualcosa che mai nella vita potrebbe accadere! Condividiamo con tutti quanti i nostri pensieri più segreti e veri! Facciamo un esempio banale ma molto significativo: il grande Dante Alighieri avrebbe saputo esprimere tutto ciò che ha detto nella Divina Commedia esponendolo a voce, oralmente? Di sicuro la sua mente sarebbe stata davvero limitata e non avrebbe composto un capolavoro, poiché scrivendo acquisiamo un senso di libertà che nessun uomo sulla Terra potrebbe darci. Pierluigi Damosso 6

7 Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri. Francesco Petrarca Le pagine ruvide che sfiorano le dita, il tempo che scorre, minuto per minuto Assaporiamo le avventure e immaginiamo tutto un altro mondo. Non possiamo essere interrotti! Ma come è possibile provare un turbine di emozioni? Semplice: leggendo. Forse la lettura, i libri, sono alcune delle cose più importanti che possediamo. Leggere ti permette di sognare, leggere rende possibile l impossibile, ti fa creare un mondo tutto tuo dove nessuno è protagonista. Ci sei solo tu, il tempo e le pagine che scorrono una dopo l altra. Insomma, leggere migliora la vita di tutti noi, la rende più ricca e saporita: così noi ragazzi, amici e compagni, abbiamo deciso di scrivere insieme questo libro che non contiene ciò che comunemente viene definito tema scolastico. Questo libro contiene ognuno di noi, le nostre emozioni, quello che realmente proviamo e le nostre esperienze che rendono le giornate più intriganti e avventurose. E dopotutto che cosa può volere dalla vita un ragazzino come tanti altri? L avventura! Cerchiamo la novità, la risata, a volte anche il rischio, ma soprattutto delle giornate interessanti. Ecco, questo è proprio ciò che vogliamo trasmettere ai lettori. Qui hanno spazio storie d amicizia, esperienze che ci hanno spaventati, le nostre riflessioni, i pensieri personali e molto altro ancora! In breve speriamo di trasmettere le nostre emozioni più intense attraverso questi racconti, come la lettura ha trasmesso emozioni profonde a noi che questo libro lo abbiamo scritto. Alice Iacomacci 7

8 La mia adolescenza tra sogni e realtà 8

9 L età di passaggio Fin da quando ero piccola ho sempre ammirato i ragazzi più grandi, sembravano quasi supereroi con un superpotere molto particolare: la pubertà. Li osservavo in continuazione, provavo ad imitarli senza ottenere grandi risultati. Il mio punto di riferimento era mio fratello, per me era quasi un idolo; l ho visto crescere tanto in poco tempo, la sua voce si è modificata ed ogni tanto sparisce senza lasciare tracce. E entrato nel misterioso mondo dell adolescenza. Purtroppo i cancelli di questo mondo non si aprono tanto facilmente; ci vuole del tempo e quando si è finalmente pronti a varcare la soglia della maturità, spesso si scopre che non è affatto come ce lo si aspetta. La pubertà non è una cosa che si acquisisce senza sforzo, in un batter d occhio, ma è un processo molto lento caratterizzato da varie tappe, alcune delle quali molto lunghe e difficili. Ad esempio il cambiamento dell aspetto: ci si è abituati alla pelle liscia e morbida da neonati, quando iniziano a spuntare brufoli e puntini neri, si iniziano a passare ore davanti allo specchio per sistemare i capelli che non ce la fanno a stare fermi. Per non parlare di quanto si fa attenzione all abbigliamento. Per gli adolescenti l immagine è molto importante. Però non è soltanto il fisico ad essere cambiato, la trasformazione maggiore si ha nel carattere. Nel mio caso sono diventata molto più chiusa, in particolare con i miei genitori. Spesso sto sdraiata sul mio letto a fantasticare senza aprire bocca, salvo urlare di andarsene a chiunque provi a rivolgermi la parola. Sto delle ore a pensare: Cosa farò domani? Mi piace immaginare il mio futuro. Non ho ancora chiaro nella mia mente cosa farò in futuro e ogni volta che faccio congetture le cose cambiano. Comunque in ogni mio sogno sono ricca e famosa e la mia vita è perfetta, senza problemi, ovviamente so che non potrebbe mai accadere, ma sognare non costa nulla, no? Comunque l adolescenza non ha solo lati negativi, infatti ci si sente più liberi di pensare con la propria testa, senza essere influenzati dai propri genitori. Ora posso prendere decisioni da sola e mi sento molto più autonoma. E difficile conquistarsi la fiducia dei propri genitori e spesso si finisce per farli arrabbiare; in questo periodo sono molto in difficoltà con loro, perché non fanno altro che dirmi che devo diventare più responsabile ed io non riesco a capire cosa vogliano gli altri da me. In fondo la vita è come un viaggio, spesso si incontrano degli ostacoli che vanno superati e a volte si deve scegliere tra due strade differenti. Chi fa la scelta giusta arriva prima e più facilmente alla meta e non sempre la strada più comoda è quella giusta. L adolescenza è di sicuro una strada difficile o almeno che può sembrare difficile, ma con un poco di impegno si può arrivare a scoprire che non c è niente di complicato, basta essere se stessi. Se si riflette un attimo, possiamo paragonare un ragazzo ad un bocciolo, pronto a sbocciare e un adolescente ad un germoglio che si prepara a diventare un bellissimo 9

10 fiore. La pubertà è una fase di passaggio tra l età infantile e quella adulta, l età dell insicurezza e della paura di non essere accettati, ma anche l età della crescita, come un frutto ancora acerbo che non va colto troppo presto, bisogna aspettare per ottenere il meglio. L adolescenza è un avventura fantastica che va vissuta per arrivare al pieno controllo di sé e delle proprie capacità, certo può riservare qualche delusione, ma sicuramente le delusioni aiutano a formare la personalità di ciascuno di noi, infatti si dice bisogna imparare dai propri errori, che durante l adolescenza sono davvero tanti. In conclusione va detto che questa è un età fantastica, piena di divertimenti e non va sprecata lamentandosi del fatto che non si è ancora adulti, ma bisogna godersela appieno. Rossana Maletto 10

11 L adolescenza è un periodo L adolescenza è un periodo della vita in cui cresciamo e ci trasformiamo non solo nel fisico, ma anche nel modo di sentire, vivere, provare emozioni. Ci poniamo i primi interrogativi sulla vita e cerchiamo delle risposte. È una fase importante perché lentamente cominciamo a farci le nostre idee, opinioni e a ragionare in maniera autonoma passando attraverso le nostre emozioni e le nostre esperienze. In questo periodo della mia vita, il passaggio dalla scuola elementare alla scuola media ha significato un momento importante per la mia crescita. Ho dovuto affrontare i professori e entrare in un nuovo gruppo, la mia classe, con il quale mi trovo molto bene. Ho cominciato a conquistare un minimo di autonomia come per esempio ritornare a casa da solo da scuola, organizzarmi lo studio e i pomeriggi con i miei compagni senza più l aiuto dei miei genitori, che comunque mi controllano e mi seguono. Grazie alla nuova scuola e ai contatti con i miei amici mi sono reso conto che bisogna avere senso di responsabilità nei confronti del proprio dovere se si vuole che gli altri abbiano fiducia in te, come per esempio i genitori. Questo periodo della mia vita ha anche degli aspetti più complicati che riguardano il mio modo di essere. A volte mi sento triste e combattuto tra momenti di grande felicità e allegria, quando per esempio incontro i miei amici o quando gioco a rugby, e altri in cui tutto mi sembra difficile e insuperabile, come quando non riesco come vorrei a scuola oppure quando ho dei litigi con gli altri a cui voglio bene: gli amici e la mia famiglia. Mi domando come poter superare i momenti più difficili. A volte passa tutto in un attimo, altre volte ci metto più tempo; allora penso a quello che mi piacerebbe fare da grande, il telecronista sportivo, e in quei momenti mi consola il pensiero che non sono solo e ho tanti amici che mi vogliono bene. Tutte queste mie emozioni che sono rinchiuse nella mia mente sono come dei movimenti che vanno e vengono. Fanno parte di me e del mio momento di crescita che è l adolescenza, che sembra come un influenza che si cura con il passare del tempo, ma che mi permette di costruire la mia vita. Giangiacomo Doglio 11

12 Come le piante Noi ragazzi siamo come le piante: quando cresciamo abbiamo bisogno di più spazio e meno attenzioni. "Buongiorno" mi ha svegliato mia mamma. Ero talmente eccitata che al primo richiamo sono saltata in piedi sul letto! Poche ore più tardi sarei dovuta stare su un aereo solamente con una mia amica e l'hostess di accompagnamento. Aspettavo quel giorno da tantissimo tempo; ero molto esaltata all'idea di trascorrere due settimane da sola in un prestigioso college per una vacanza studio, ma ero anche un po' agitata. Ricordo che mio fratello fece il suo primo campo estivo quando avevo dieci anni, e quando i miei genitori lo proposero anche a me, io feci un risolino come dire " ma siete pazzi?! Non ci andrò mai!" E invece eccomi qua, sono diventata adolescente e con me sono cambiati anche i miei pensieri. Più che la voglia di imparare e divertirmi mi aveva spinto a compiere questa avventura la voglia di libertà. Di distaccarmi da tutto e da tutti, di spegnere il cellulare, di guardarmi intorno e dire: "queste settimane sono mie e me le godo!" Ho tirato su la serranda e ho chiuso la porta nella speranza di qualche minuto di privacy. Ho aperto la valigia per ricontrollarla l'ultima volta. Intanto che la guardavo mi sentivo fiera e pensavo "questa valigia l'ho fatta io!" Non avevo mai preparato una valigia da sola. In genere era mia mamma che la faceva e ultimamente decidevamo insieme cosa mi sarei dovuta portare. Evidentemente era cambiata anche lei o forse il suo parere su me stessa, perchè quando il giorno precedente le sono andata a domandare quando avremmo fatto la valigia mi ha risposto che ero abbastanza matura per farla da sola e che lei avrebbe controllato alla fine! Ero immersa nei miei pensieri quando mio fratello entrò nella mia stanza. Io l'ho pregato più volte di uscire, ma non mi ha ascoltata. A quel punto ho urlato, mi aveva veramente infastidito. Ero diventata grande e avevo bisogno dei miei spazi e della mia privacy. Fino ai sette anni condividevo la camera con mio fratello e quando i miei decisero di fare i lavori io mi misi a piangere : ero ancora piccola e avevo bisogno di una figura più grande che mi proteggesse da eventuali mostri che sarebbero potuti uscire dal letto o dall'armadio. Adesso non so che darei se vivesse in un'altra casa. Mi sono andata a lavare e vestire e in un minuto ero pronta. Mi sono messa ad aspettare in salone. Ho cominciato a fare uno dei miei soliti film mentali: sarei arrivata al college, avrei incontrato l'amore della mia vita, un'amica, possibilmente americana, da cui sarebbe stato difficilissimo separami. Sì, e magari il mio insegnante di inglese sarebbe stato Johnny Deep. Sono tornata alla realtà. Intanto mi era arrivato un messaggio da una mia amica. L'ho guardato: "zero voglia di partire". Sono rimasta pietrificata. L'ho chiamata e mi ha detto che era una di quelle giornate no in cui odi tutto e tutti. Capita spesso anche a me. 12

13 L'ho rassicurata dicendole che le sarebbe passato. Bene mia mamma era pronta, avevo l'adrenalina che saliva insieme all'ansia. Ho preso la valigia e ho salutato mio fratello e mio padre, sono uscita di casa sentendomi, finalmente, grande! Ilaria Manzocchi 13

14 Tutto è possibile, nulla è reale. L' adolescenza è come il vetro, se si rompe non si ricompone Se si cerca sul vocabolario la parola ''adolescenza'' si trova una descrizione oggettiva. Ma essere adolescenti non c' entra con tutto ciò che viene descritto. Essere ragazzi è come avere una fiaccola nello stomaco che vuole esplodere spruzzando creatività, originalità e voglia di vivere. Ma alcune volte questa fiaccola è troppo ardente e viene spenta con l' aiuto della famiglia e degli amici. Un adolescente vuole conoscere, sperimentare, come un uccellino che esce dal nido, consapevole dei pericoli a cui va incontro, ma non potrà rimanere sempre nel nido. A volte capita di fare sogni assurdi, irrealizzabili, ma forse è proprio l'impossibile che poi diventerà possibile. Mondi paralleli, nascere in un altro corpo, essere soli in tutto l' universo, sono questi i sogni che faccio, ma quando sogno è come trovarmi in una bolla che vola via tra le nuvole, isolata da tutto e da tutti, immersa, con la mia bolla, tra tutti i palloncini volati via dalle mani dei bambini e tutti fermi in uno spicchio di cielo. Ma poi qualcuno mi sveglia e mi ritrovo nella vita frenetica di tutti i giorni, girando e rigirando da una parte all'altra senza sosta, non è più come nella bolla, ora bisogna preoccuparsi dei voti, degli sports e della salute. Essere adolescenti è come essere un' esplosione di emozioni: gelosia, rabbia, amore, amicizia... Ogni tanto mi verrebbe voglia di correre, senza pensare a dove finirò, come tornerò a casa, come farà il mio corpo a sopportare lo sforzo: la terra è tonda, quindi a casa ci torno comunque. Il mio carattere sta cambiando, comincio a pensare a cosa vorrò fare nel mio futuro, penso a come posso essere una buona amica, come posso prendere bei voti. Il mio cervello è come una fabbrica di emozioni; è irrefrenabile, continua a produrre senza sosta, ma chissà, magari è proprio con pensieri che gli scienziati hanno fatto le prime scoperte. Ogni oggetto che tocco, ogni cosa che vedo mi sembra poco e allora penso a cosa potrei fare per migliorare quell'oggetto, inventando macchine nella mia testa, schemi stravaganti per poi tirarne fuori qualcosa di buffo, ma che nella sua buffezza diventa normale. Qualsiasi sciocchezza ci sembra un' enormità e scoppiamo a piangere, ma ogni volta che piango penso perché? Non sono così, conosco la realtà, conosco le condizioni di vita di certe persone e penso sempre come sarebbe bello da adulta aiutarle e allora perché piango? È una risposta che ancora non mi so dare, e spero che con il tempo e con l'esperienza riuscirò ad avere una conclusione che non sia la solita: stai crescendo, è normale. No, vorrei una risposta che venga dal mio cuore e da ciò che ho appreso. Sono su un autobus e viaggio verso il mio futuro, ignara di ciò che mi aspetta, ma consapevole che sarò io a stabilirlo. Ho un sogno in una stanza del mio cuore, ma solo io ho la chiave che apre la porta per accedere a quella stanza. Sono disposta a tutto per inseguire il mio sogno. Non finirò tra gli ignavi. Non so se ho reso bene l'idea, ma una banale descrizione non basterebbe per descrivere l'adolescenza, servirebbe un libro intero. Michela Oneto 14

15 Quando parliamo Quando parliamo di adolescenza dobbiamo prima di tutto chiarire se si tratta di un periodo bello o brutto della nostra vita. È una decisione soggettiva, che varia a seconda degli individui e dei ruoli. Sicuramente, ad esempio, mia madre preferirebbe che fossi rimasta una bambina, che si diverte a costruire castelli di sabbia e piange quando rimane sola, ma se qualcuno mi ponesse questa domanda risponderei che si tratta di un periodo bellissimo. A volte mi chiedo se sono ancora io sotto i vestiti. Non è rimasto niente della Bianca di qualche anno fa, pochi anni sono riusciti a cancellare tutto, carattere, aspetto, mentalità, gusti Tutto è cambiato. Ma no, sono ancora io, in fondo. Sono sempre quella bambina che aveva paura del buio e che saltava al collo della madre urlando di gioia. Sono cambiata, ma sono sempre la stessa. Tutto quello che faceva parte del mio carattere è solo nascosto dentro di me. Sono come un fiore d arancio in primavera, sbocciato insieme a mille altri, e insieme a mille altri diventerà una succosa arancia, e insieme a mille altri, alle fine, cadrà dall albero, appassito. La mia camera improvvisamente diventa piccola, troppo piccola per ospitare la mia voglia di correre, di scaricare energia. La mia vita è divenuta una continua lotta, i miei genitori non si rassegnano al fatto che sto crescendo. So benissimo che prima di poter dire mamma, sto uscendo ed ottenere una risposta distratta, quasi disinteressata, dovrà passare molto tempo e prima dovrò dar prova di affidabilità. Ciò che caratterizza l adolescenza è il fatto di non dar troppo peso alle situazioni, alle liti. Talvolta mi capita di arrabbiarmi, di chiudermi in camera e poi di uscirne, dimenticandomi del motivo del litigio. È il periodo che trasforma i bambini in persone adulte e responsabili, almeno teoricamente. Qualche volta mi sorprendo a pensare al mio futuro. Ho idee piuttosto vaghe in proposito. Non sono così ingenua come le mie cugine, convinte di poter vivere in una fattoria o di fare l esploratrice, semplicemente immagino un Italia senza crisi, senza disoccupazione, dove vivono persone felici. Immagino di viaggiare, conoscere il mondo, tuffarmi nelle acque cristalline dei Carabi, di esplorare la giungla, di scalare montagne, e mi sorprendo a guardare la finestra aperta, aperta sul mondo. Bianca Patarnello 15

16 La mia vita è fantastica! Sono una ragazzina di undici anni che adora sognare. Molto spesso mi fermo davanti ai posters pubblicitari e sogno la mia vita come se ci fossi dentro. Quando ritorno nel mio mondo mi sembra tutto gas, vapore e niente libertà. La realtà in cui vivo non è come quella dei sogni, ma fantasticare una vita migliore mi fa svegliare con i sorriso al mattino. Uno dei miei più grandi desideri è quello di essere libera e non avere regole, devo dire che i miei genitori e chi mi sta intorno mi lasciano i miei spazi. Ho un carattere molto stravagante, c'è chi mi dice che sono pazza, chi crede che io sia antipatica, chi simpatica, il mio carattere cambia in continuazione, veramente non lo so neanche io come sono. I miei amici sono la mia vita, con loro faccio quello che voglio, sono libera! Mi aiutano quando ho bisogno, piangono quando piango, sono tutto per me. Ci sono però quelle persone che non riesco a sopportare, sono come una spada tra mille cuori, sono felice di poter sciegliere i miei amici come piace a me. Ritengo che la scuola oltre che un luogo dove si studia sia anche un ambiente dove stare con gli amici ed esprimersi. I miei genitori vivono e passano con me questi annni, lasciandomi sognare l'impossibile senza privarmi del piacere di vivere. Prima non avevo desiderio di esprimermi con i miei genitori, adessso al contrario mi piace molto. Una cosa che odio sono quelle giornate devastanti, che vanno storte da quando ti alzi fino a quando vai a dormire. Tutti ce l'hanno con te e tu ce l'hai con il mondo. Mi innervosisco per qualsiasi cosa, in queste giornate mi sento come in carcere, isolata da tutti. Per fortuna ci sono anche quelle giornate fantastiche in cui tutto è rose e fiori, l'universo ti sorride e tu sorridi a esso, tutti ti vogliono bene, nessuno si arrabbia, siamo tutti calmi. Se non vedo bronci e se non li faccio io, mi può bastare per una giornata bella e candida come la neve. Nella mia vita c'è un elemento troppo importante che non può mancare, mio fratello. Lui è più piccolo di me, è buono, simpatico e giocherellone, ma anche un po' dispettoso, con lui faccio tutto l'impossibile e inimaginabile. A lui dico tutto, insieme giochiamo, sogniamo e ci divertiamo, lui è indispensabile. Ci sono tante cose negative nella mia vita, ma la mia famiglia, i miei professori, i miei amici e nemici rendono tutto il negativo in positivo. Le persone che mi stanno intorno mi rendono felice. Alice Parrella 16

17 Gli adolescenti Gli adolescenti sono considerati da tutti un po strani. Come se ci si dovesse tenere distanti. Questo lo pensavo anche io da piccola: quando vedevo i ragazzi grandi mi mettevo paura. Al contrario, ora che sono un adolescente, mi accorgo che non è così. Infatti, è vero che siamo euforici, magari lo siamo più del solito, ma non è questa l unica nostra caratteristica, ma è quella che si nota di più, perché è anche quella che dà più fastidio a noi ed a quelli che ci stanno intorno. Infatti, gli adolescenti vogliono scoprire, provare, pensare e sognare. La cosa più importante nella vita di un adolescente sono gli amici. Loro ci sono sempre nella vita di un adolescente, non si può vivere senza. Facendo un paragone gli adolescenti sono come la luna, che sta per diventare piena, età adulta; passa da uno spicchio, inizio dell adolescenza, alla luna piena. Come la luna cambia da uno spicchio a luna a piena, così gli adolescenti maturano, fino a diventare adulti e responsabili, ma come la luna è illuminata sempre da un raggio di luce, così gli adolescenti sono illuminati sempre dalla speranza e dalla forza. Spesso gli adolescenti sono in contrasto con la famiglia. Questo nasce perché gli adolescenti vogliono assomigliare ai grandi, ma ovviamente la famiglia si oppone e quindi nasce un conflitto. Ma gli adolescenti sognano anche. Sognano, sognano, sognano, ma poi vengono sempre riportati alla realtà che non è un sogno, ma è un incubo. Ma come vivo io l adolescenza? Inizierò a raccontare da quando avevo 10 anni. Ovviamente non ero un adolescente, ma avevo paura di diventarlo. Tutti quelli che ho conosciuto la facevano sembrare una cosa bruttissima, da cui si doveva scappare. Ora invece la trovo bellissima: le amicizie si rafforzano, anche se ci sono alti e bassi. Infatti alcune giornate sono solare, vado d accordo con tutti, altre invece è come se stessi in una stanza chiusa e affollata, urlo ma nessuno mi sente. Invece il mio sogno è quello di fare qualcosa di buono per il mondo, e non morire senza che nessuno mi ricordi. Ebbene questo è un adolescente. Cecilia Perinelli 17

18 Cambiamento e sogni: l'adolescenza "Vista dai giovani, la vita è un avvenire infinitamente lungo. Vista dai vecchi, un passato molto breve." Arthur Schopenhauer L adolescenza è un momento di crescita, di cambiamenti e di sogni che vorremmo diventassero realtà. Quasi adolescenti siamo come degli uccelli che stanno imparando a volare, perché è il momento in cui bisogna alzarsi e decidere il proprio destino, capire le nostre inclinazioni. Alcune volte mi capita di vagare con i pensieri e mi pongo domande come cosa farò da grande, ancora non ho un idea ben precisa, ma vorrei sicuramente fare qualcosa per aiutare il mondo. Sto molto tempo a fantasticare, ma ad un certo punto devo tornare con i piedi per terra: pensare al presente, mi devo impegnare nello studio, poi ci sarà un momento in cui le mie idee si faranno più chiare. E un periodo di cambiamenti : ora voglio più autonomia e libertà. Vorrei decidere i miei programmi quotidiani da sola senza che nessuno mi dica cos è meglio o peggio. Per esempio vorrei andare ai campi estivi solo con le mie amiche. Quando si è adolescenti, secondo me, una delle cose fondamentali è avere amici sinceri con cui mi posso confidare e sopratutto con cui divertirmi. Mi trovo bene con i miei nuovi amici. Io non saprei come definire il mio carattere, però so per certo che sono timida. I sogni per i ragazzi sono fondamentali, perché aiutano ad affrontare la vita con più allegria e serenità. Ci sono giornate uggiose, quando non vado d accordo con i miei familiari. Ma alla fine un raggio di sole risplende dentro di me e tutto si risolve al meglio. L adolescenza è un momento di confusione, non riesco a capire bene chi sono, perché cambio. Oltre ai genitori, ti accompagnano e aiutano anche i libri, infatti ci sono molti racconti che trattano sull adolescenza e quando li leggo capisco che non sono l unica ad essere turbata. Il mio sogno è di poter scrivere libri di fantasia e comici per far divertire la gente. Giada Smorto 18

19 Per me L adolescenza per me è una caratteristica del nostro corpo che solo noi, arrivati a questa età, possiamo capire e provare. Capita certi giorni che sei abbattuta, pallida, e non sai perché, poi ti svegli un giorno e noti qualcosa che vorresti a volte rifiutare, ma non puoi, sei diventata grande. Certe volte mi sveglio di colpo per un sogno fatto, io da bambina e poi d improvviso grande, tanto grande, ed ho paura, non so di cosa esattamente, ma ho questa sensazione. Ad occhi aperti mi metto a pensare a cosa è cambiato da quando ero bambina ad oggi, di certo il rapporto con i mie coetanei, la profondità con la quale ci rapportiamo ora, assolutamente diversa, intensa e profonda. I sentimenti che provo ora, le reazioni che ho nei confronti di mia madre, talvolta assolutamente e inutilmente bruschi. Noto che non sono mai tranquilla, che devo fare ciò che ho voglia di fare altrimenti rispondo male, insomma mi controllo con molta difficoltà, e poi non mi piaccio più, e capisco che per mia madre è molto difficile in certe occasioni non perdere la pazienza. Ho mille desideri che vorrei si realizzassero, vorrei tanto riuscire a fare la biologa marina, amo il mondo marino ed il mondo animale in genere; avere tanti figlie ed un marito da amare ed essere amata. Una bella e felice famiglia insomma che duri per sempre. Credo di avere un buon rapporto con i mie compagni di classe e con i mie coetanei in genere, anche se la mia timidezza, che talvolta diventa un limite, mi porta qualche volta a non esser capita dai mie amici. Tuttavia spero che questa fase di cambiamento e di sviluppo termini al più presto! Anna Testi 19

20 Tutti hanno vissuto L'adolescenza... Tutti hanno vissuto o vivranno questo periodo pieno di ripensamenti, sogni e solitudine. Io sto appena varcando la soglia per entrare in questo mondo pieno di incertezza. Come una bambina appena nata che apre gli occhi per la prima volta alla luce del sole. Ho già un esempio di un ragazzo che sta vivendo pienamente l'adolescenza, mio fratello, di quindici anni. A scuola, ma anche a casa, parliamo spesso di questo argomento, quindi all'incirca già so quali saranno i miei cambiamenti. Sicuramente, cosa che faccio tutt'oggi, avrò la possibilità di decidere da sola come vestirmi, seguendo i miei gusti. Devo cominciare, partendo da ora, a dimostrarmi una persona affidabile agli occhi dei miei genitori, in modo che essi possano aver fiducia in me, cominciando a rendermi il più possibile indipendente da loro. Credo che mi capiterà spesso di sognare ad occhi aperti e di pensare alla mia, futura, immaginaria carriera da grande. Perdersi nella fantasia e pensare di salire sul palco di Sanremo e subito dopo tornare alla realtà di tutti i giorni e rendersi conto che queste sono solo illusioni, quasi impossibili... Gli ideali, il tempo prossimo si possono solo sperare. Oltre alla mia trasformazione mentale, sicuramente, anche il mio aspetto fisico muterà e credo che lo accetterò in ogni sua forma. A supportarti dopo questi mille momenti di difficoltà ci sono sempre gli amici. Sono le stampelle che ti sorreggono, la coperta calda che ti difende dal freddo. Solo loro possono capire come ti senti realmente perché stanno vivendo anche loro questo periodo. Personalmente sto incominciando a vivere anche io questo periodo non nel modo più giusto perché sto litigando più frequentemente con mia madre. Facile è parlare e spiegare cosa bisogna fare nei momenti difficili dell'adolescenza, ma poi quando ci si trova realmente in quella situazione è complicato regolare le emozioni. Questo è ciò che accade a me... Espongo tutte le mie emozioni, anche se involontariamente e non riesco a fermarle. A complicarmi questo periodo è anche mia madre che penso debba essere più comprensiva riguardo ai miei sbagli e rendermi più semplice l'adolescenza. Nonostante ciò la reputo una madre che cerca di dare il più possibile ai suoi figli e che li educa nel modo migliore. Per questo motivo credo che l'adolescenza riguardi principalmente l'adolescente stesso, ma anche la sua famiglia e chi gli sta attorno. Rosa Maria Tommasini 20

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