Università degi studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria. Progettazione Funzionale di Sistemi Meccanici e Meccatronici Prof.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Università degi studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria. Progettazione Funzionale di Sistemi Meccanici e Meccatronici Prof."

Transcript

1 Università degi studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Progettazione Funzionale di Sistemi Meccanici e Meccatronici Prof. Paolo Righettini Progetto camma a Bilanciere 1 Obiettivi richiesti O D B C A Figura 1: Schema funzionamento pinza 1

2 2 Progetto Camma a Bilanciere Questa esercitazione prevede due obiettivi. Il primo deve essere raggiunto da tutti, mentre il secondo è opzionale e deve essere sviluppato da coloro che intendono approfondire il tema della progettazione delle camme, portando in sede di esame un progetto d anno. Il progetto d anno sostituisce gli argomenti d esame relativi alle leggi di moto, alle camme ed ai sistemi articolati. per tutti: paragrafo 2 per il progetto d anno: paragrafo 3 2 Comando per il calcolo del profilo della camma a bilanciere Si deve sviluppare in ambiente Matlab un comando per il calcolo del profilo della camma a bilanciere. È quindi necessario predisposto un function file, che in base ai dati di progetto, determini i profili e le caratteristiche della camma. I dati di progetto della camma devono essere rappresentati da un dato strutturato, i cui campi definiscono le caratteristiche della camma. I campi del dato strutturato devono essere (figura 2): 1. raggio di base R b0 2. diametro della rotella R r 3. lunghezza del bilanciere b 4. inclinazione del bilanciere γ 5. senso di rotazione antiorario o orario della camma (0/1) 6. camma interna o camma esterna (0/1) 7. una struttura dati moto contenente tre vettori (moto.y, moto.yp, moto.ypp) descriventi lo spostamento, la velocità geometrica e l accelerazione geometrica richiesta al cedente della camma per una rotazione completa della camma. Il numero di punti di questi vettori dipende dal passo di campionamento del movimento descritto nel punto successivo 8. passo di campionamento del movimento richiesto al cedente della camma P r Le caratteristiche di spostamento, velocità ed accelerazione richieste al cedente dipendono dai meccanismi interposti fra il cedente stesso ed il punto nel quale è stata fissata la legge di moto. Nei casi più semplici la legge di moto viene fissata direttamente sul cedente, concatenando delle leggi di moto elementari. In casi più complessi, la legge di moto viene definita nella zona finale di lavoro, infine viene trasformata da sistemi, generalmente non lineari, fino al movimento richiesto al bilanciere. Il comando da sviluppare deve calcolare il profilo primitivo, il profilo effettivo, l angolo di pressione e il raggio di curvatura del profilo effettivo in funzione dell angolo α di rotazione della camma. Deve essere sviluppato un apposito comando per diagrammare l angolo di

3 Prog. Funz. Sist. M.M R b R r b Figura 2: Parametri geometrici camma γ pressione, il raggio di curvatura, il profilo effettivo risultante, nonché l andamento dell accelerazione e della velocità geometrica. È ulteriormente richiesto il disegno del profilo effettivo della camma con il cedente nelle due posizioni estreme. I dati di progetto precedentemente elencati devono essere passati come parametri al comando CalcCammaBil da sviluppare per il progetto della camma. L unico parametro da passare al comando sarà la struttura dati contenente tutte le informazioni necessarie al calcolo dei profili della camma. Il comando dovrà ritornare il dato strutturato stesso a cui sono stati aggiunti i risultati del calcolo del profilo della camma. Ad esempio la sintassi datacamma = CalcCammaBil(dataCamma); deve permettere di progettare la camma con i dati indicati nella struttura dati datacamma. Il dato di ritorno deve contenere i campi: profilo.prim.rho, profilo.prim.theta : coordinate polari del profilo primitivo profilo.eff.rho, profilo.eff.theta : coordinate polari del profilo effettivo profilo.theta : angolo di pressione profilo.rho0 : raggio di curvatura primitivo profilo.rho : raggio di curvatura effettivo profilo.alpha : angolo di rotazione della camma I risultati sono dei vettori in cui l elemento i-esimo rappresenta una caratteristica geometrica, valutata in corrispondenza della rotazione angolare della camma indicata nella posizione i-esima del vettore profilo.alpha. Tutte le rotazioni angolari devono essere espresse in radianti. Con il comando sviluppato eseguire le seguenti analisi: Verificare la dipendenza del raggio di curvatura ρ e dell angolo di pressione θ dal raggio di base R b0.

4 4 Progetto Camma a Bilanciere Determinare il minimo valore del raggio di base che consente la realizzazione del profilo della camma rispettando le limitazioni sull angolo di pressione e sul raggio di curvatura del profilo effettivo. La lunghezza del telaio deve essere determinata in funzione dell angolo γ indicato in figura 2. Sono fissati: alzata h = 20, α s = 70, angolo di arresto α i = 120, α d = 60, lunghezza bilanciere 100, raggio rotella Progetto camme e dei meccanismi di rinvio per il movimento della pinza Una macchina rotativa per lo stampaggio a freddo è utilizzata per la realizzazione di rivetti lunghi 20mm. La figura 1 rappresenta la matrice rotante per lo stampaggio dei rivetti e la pinza per il trasferimento del materiale grezzo dal punto di alimentazione fino alla prima stazione di formatura del rivetto. Il gruppo pinza trasferisce il pezzo dalla posizione B (stazione di estrazione, dal coltello fino alla pinza) alla posizione C (inserzione e prima stazione di formatura). Il pezzo viene mantenuto nella posizione C fino all arrivo del punzone, che lo inserisce nella prima stazione di formatura. Dopo l inizio dell operazione di inserzione del pezzo, la pinza esegue i movimenti: lineare dal punto C al punto D quando lo stampo mobile si avvicina al gruppo controstampo rotatorio dal punto D al punto B B-C combinazione di entrambi i movimenti precedenti, per raggiungere la posizione di inserzione Il movimento di rotazione (h 1 = 45 per una rotazione della camma principale α 1 ) è ottenuto con una camma a bilanciere Un sistema articolato collega il bilanciere alla pinza. Il movimento lineare (h 2 = 20mm per una rotazione della camma principale di α 2 ) è realizzato per mezzo di un cedente a punteria direttamente collegato alla pinza. La camma che muove il cedente a punteria, è mossa per mezzo di un sistema articolato, collegata ad una camma a bilanciere. È richiesto il progetto delle camme e dei sistemi di rinvio necessari alla realizzazione dei due movimenti.

5 Prog. Funz. Sist. M.M B C D Traccia di soluzione: Creare il diagramma di fasatura per tutti i movimenti nominali (della pinza), come funzione dell angolo di rotazione della camma principale α = 0 2π, utilizzando leggi di moto adimensionali opportunamente concatenate Creare un comando che consenta la trasformazione del moto dal movimento della pinza, a quello dei cedenti delle camme principali. In prima istanza, è possibile supporre che questa trasformazione sia unitaria Creare un modulo per il progetto delle camme a bilanciere che riceva in ingresso la legge di moto geometrica (y(α), y (α), y (α)) richiesta al cedente ed i parametri geometrici della camma È richiesto il diagramma del profilo primitivo, del profilo effettivo, dell angolo di pressione e del raggio di curvatura Utilizzare i seguenti dati iniziali per progettare le camme: b = 100mm lunghezza del bilanciere d = 150mm telaio R b0 = 80mm raggio di base R r = 15mm raggio rotella h = 20 angolo di salita del cedente

Università degi studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate

Università degi studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Università degi studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate Progettazione Funzionale di Sistemi Meccanici e Meccatronici 2015-2016 Prof. Paolo Righettini Progetto camma a Bilanciere

Dettagli

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE LS

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE LS PROGRAMMA del CORSO TEORIA dei MECCANISMI Richiami di composizione dei meccanismi Richiami di cinematica I sistemi articolati piani (analisi e sintesi) e spaziali (cenni di analisi) Meccanismi con camme

Dettagli

PROFESSIONAL CAM - presentazione. PROFESSIONAL CAM - definizione leggi d'alzata

PROFESSIONAL CAM - presentazione. PROFESSIONAL CAM - definizione leggi d'alzata PROFESSIONAL CAM - presentazione PROFESSIONAL CAM si suddivide in quattro schermate principali: due sono relative all'immissione dei dati per la definizione delle leggi d'alzata delle valvole di aspirazione

Dettagli

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA Sia dato un sistema con vincoli lisci, bilaterali e FISSI. Ricaviamo, dall equazione simbolica della dinamica, il teorema

Dettagli

1 Sistemi di riferimento

1 Sistemi di riferimento Università di Bologna - Corsi di Laurea Triennale in Ingegneria, II Facoltà - Cesena Esercitazioni del corso di Fisica Generale L-A Anno accademico 2006-2007 1 Sistemi di riferimento Le grandezze usate

Dettagli

Fondamenti di Meccanica Esame del

Fondamenti di Meccanica Esame del Politecnico di Milano Fondamenti di Meccanica Esame del 0.02.2009. In un piano verticale un asta omogenea AB, di lunghezza l e massa m, ha l estremo A vincolato a scorrere senza attrito su una guida verticale.

Dettagli

4. Su di una piattaforma rotante a 75 giri/minuto è posta una pallina a una distanza dal centro di 40 cm.

4. Su di una piattaforma rotante a 75 giri/minuto è posta una pallina a una distanza dal centro di 40 cm. 1. Una slitta, che parte da ferma e si muove con accelerazione costante, percorre una discesa di 60,0 m in 4,97 s. Con che velocità arriva alla fine della discesa? 2. Un punto materiale si sta muovendo

Dettagli

UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE

UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE ESAME DI MECCANICA solo PRIMA PARTE Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica 1 Luglio 2013 Esercizio 1 Il sistema in figura è una realizzazione

Dettagli

Esercitazioni di Meccanica Razionale

Esercitazioni di Meccanica Razionale Esercitazioni di Meccanica Razionale a.a. 2002/2003 Cinematica Maria Grazia Naso naso@ing.unibs.it Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Brescia Esercitazioni di Meccanica Razionale - a.a.

Dettagli

PERFECT CAM BASE - presentazione

PERFECT CAM BASE - presentazione PERFECT CAM BASE - presentazione Il software PERFECT CAM BASE è dedicato allo sviluppo di camme per sistemi di distribuzione a comando diretto. Il software è stato studiato per consentire di definire le

Dettagli

Sistemi vibranti ad 1 gdl

Sistemi vibranti ad 1 gdl Università degli Studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria Sistemi vibranti ad 1 gdl - vibrazioni forzate - rev. 1. Le vibrazioni forzate di un sistema ad 1 gdl sono descritte dall equazione: mẍ + cẋ

Dettagli

Asportazione di truciolo. LIUC - Ingegneria Gestionale 1

Asportazione di truciolo. LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Asportazione di truciolo LIUC - Ingegneria Gestionale 1 L asportazione di truciolo Per asportazione di truciolo (taglio e rimozione del materiale) si lavorano a freddo grezzi di fonderia e semilavorati

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone

Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone CAMBIAMENTI DI SISTEMA DI RIFERIMENTO Consideriamo il piano cartesiano R 2 con un sistema di riferimento (O,U). Se introduciamo in R 2 un secondo sistema

Dettagli

LE LAVORAZIONI INDUSTRIALI

LE LAVORAZIONI INDUSTRIALI LE LAVORAZIONI INDUSTRIALI Tornitura Foratura Fresatura Rettifica Altre lavorazioni 1 LAVORAZIONI INDUSTRIALI Nelle lavorazioni industriali per asportazione di truciolo sono sempre presenti: Pezzo Grezzo

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE (Lauree di primo livello D.M. 509/99 e D.M. 270/04 e Diploma Universitario) SEZIONE B - Seconda

Dettagli

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE anno accademico 2015/16 Registro lezioni del docente DE FALCO DOMENICO

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE anno accademico 2015/16 Registro lezioni del docente DE FALCO DOMENICO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE anno accademico 2015/16 Registro lezioni del docente DE FALCO DOMENICO Attività didattica MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE [A14099] Periodo di

Dettagli

Problemi di dinamica del punto materiale

Problemi di dinamica del punto materiale Problemi di dinamica del punto materiale 1. Un corpo di massa M = 200 kg viene lanciato con velocità v 0 = 36 km/ora su un piano inclinato di un angolo θ = 30 o rispetto all orizzontale. Nel salire, il

Dettagli

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1

Grandezze angolari. Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ. m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 Grandezze angolari Lineare Angolare Relazione x θ x = rθ v ω v = ωr a α a = αr m I I = mr 2 F N N = rf sin θ 1 2 mv2 1 2 Iω 2 Energia cinetica In forma vettoriale: v = ω r questa collega la velocità angolare

Dettagli

P: potenza in kw, n: numero di giri R: raggio puleggia in metri B = 1,1 b + 10 mm dove: B: larghezza corona l = B dove l : lunghezza mozzo puleggia

P: potenza in kw, n: numero di giri R: raggio puleggia in metri B = 1,1 b + 10 mm dove: B: larghezza corona l = B dove l : lunghezza mozzo puleggia ESERCIZIO Si deve provvedere all accoppiamento, con un riduttore a ruote dentate cilindriche a denti diritti, tra un motore asincrono trifase e un albero, rappresentato nello schema, che a sua volta trasmette

Dettagli

DIPARTIMENTO DI TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA

DIPARTIMENTO DI TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA DIPARTIMENTO DI TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA PROGRAMMA SVOLTO DI TOPOGRAFIA A.S. 2013-2014 CLASSE IIIB CAT ELEMENTI DI TRIGONOMETRIA E GONIOMETRIA (Unità A1-A2-A3) Unità di misura degli angoli e trasformazioni

Dettagli

Esercizio (tratto dal Problema 2.8 del Mazzoldi 2)

Esercizio (tratto dal Problema 2.8 del Mazzoldi 2) 1 Esercizio (tratto dal Problema.8 del Mazzoldi ) Una particella si muove lungo una circonferenza di raggio R 50 cm. Inizialmente parte dalla posizione A (θ 0) con velocità angolare nulla e si muove di

Dettagli

Fisica Generale II (prima parte)

Fisica Generale II (prima parte) Corso di Laurea in Ing. Medica Fisica Generale II (prima parte) Cognome Nome n. matricola Voto 4.2.2011 Esercizio n.1 Determinare il campo elettrico in modulo direzione e verso generato nel punto O dalle

Dettagli

Applicazioni delle leggi della meccanica: moto armnico

Applicazioni delle leggi della meccanica: moto armnico Applicazioni delle leggi della meccanica: moto armnico Discutiamo le caratteristiche del moto armonico utilizzando l esempio di una molla di costante k e massa trascurabile a cui è fissato un oggetto di

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EIA/ISO Macchine Utensili CNC

PROGRAMMAZIONE EIA/ISO Macchine Utensili CNC PROGRAMMAZIONE EIA/ISO Macchine Utensili CNC A cura di Massimo Reboldi La programmazione EIA/ISO! Introduzione! Assi e Riferimenti! Linguaggio di programmazione! Grammatica;! Lessico;! Funzioni N, G, M,

Dettagli

L Unità didattica in breve

L Unità didattica in breve L Unità didattica in breve Una macchina semplice è un dispositivo utilizzato per equilibrare o vincere una forza resistente (resistenza) mediante una forza motrice (po tenza) avente caratteristiche diverse.

Dettagli

Calcolo della trasmissione con cinghie trapezoidali. Calcolo della trasmissione

Calcolo della trasmissione con cinghie trapezoidali. Calcolo della trasmissione Calcolo della trasmissione con cinghie trapezoidali Calcolo della trasmissione Calcolo della trasmissione - cinghie trapezoidali Al fine di scegliere nel modo più corretto tutte le componenti di una trasmissione,

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT

SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT SISTEMI DI CONTROLLO Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO CINEMATICA E DINAMICA DEI ROBOT Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it

Dettagli

Esercitazioni di Meccanica Razionale

Esercitazioni di Meccanica Razionale Esercitazioni di Meccanica Razionale a.a. 2002/2003 Esempi di forze conservative Maria Grazia Naso naso@ing.unibs.it Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Brescia Esercitazioni di Meccanica

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE DEL FLUSSO DELLA GALLERIA DEL VENTO DALLARA. G.V. Iungo, G. Lombardi

CARATTERIZZAZIONE DEL FLUSSO DELLA GALLERIA DEL VENTO DALLARA. G.V. Iungo, G. Lombardi CARATTERIAIONE DEL FLSSO DELLA GALLERIA DEL VENTO DALLARA G.V. Iungo, G. Lombardi DDIA 2008-3 Marzo 2008 Indice Pagina 1 Misure d anemometro a filo caldo e di Pitot statico 2 1.1 Set-up 2 1.2 Analisi dei

Dettagli

Esercizi di Elementi di Matematica Corso di laurea in Farmacia

Esercizi di Elementi di Matematica Corso di laurea in Farmacia Esercizi di Elementi di Matematica Corso di laurea in Farmacia dott.ssa Marilena Ligabò November 24, 2015 1 Esercizi sulla notazione scientifica Esercizio 1.1. Eseguire il seguente calcolo utilizzando

Dettagli

Fondamenti di Automatica (10 cfu) Corso di Studi in Ingegneria Gestionale A.A. 2011/12 TESTI ESERCIZI PRIMA PARTE DEL CORSO

Fondamenti di Automatica (10 cfu) Corso di Studi in Ingegneria Gestionale A.A. 2011/12 TESTI ESERCIZI PRIMA PARTE DEL CORSO Fondamenti di Automatica (10 cfu) Corso di Studi in Ingegneria Gestionale A.A. 2011/12 TESTI ESERCIZI PRIMA PARTE DEL CORSO Prof. SILVIA STRADA Esercitatore ANDREA G. BIANCHESSI ESERCIZIO 1 1. Scrivere

Dettagli

Terzo esercizio. Stimare il coefficiente di attrito radente in funzione di caratteristiche meccaniche dei materiali a contatto.

Terzo esercizio. Stimare il coefficiente di attrito radente in funzione di caratteristiche meccaniche dei materiali a contatto. Esercizi d esame relativi alla prova scritta di esame del Corso di Meccanica applicata alle macchine, per gli allievi iscritti al Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale (A.A. 2001 / 2002) (Vecchio

Dettagli

- Punto 3: Progetto e verifica delle sezioni armate della trave e delle colonne costituenti il telaio principale.

- Punto 3: Progetto e verifica delle sezioni armate della trave e delle colonne costituenti il telaio principale. ESERCITAZIONE DI PROGETTO DI STRUTTURE - Anno Accademico 013/014 Redattore Dott. Ing. Simone Caffè OGGETTO - Punto 1 Analisi dei carichi di una copertura in calcestruzzo armato adibita a parcheggio sopraelevato.

Dettagli

Dinamica Rotazionale

Dinamica Rotazionale Dinamica Rotazionale Richiamo: cinematica rotazionale, velocità e accelerazione angolare Energia cinetica rotazionale: momento d inerzia Equazione del moto rotatorio: momento delle forze Leggi di conservazione

Dettagli

Fondamenti per la Programmazione delle Macchine a Controllo Numerico

Fondamenti per la Programmazione delle Macchine a Controllo Numerico Fondamenti per la Programmazione delle Macchine a Controllo Numerico Sistemi di Coordinate I sistemi di coordinate, permettono al programmatore di definire i punti caratteristici del profilo da lavorare.

Dettagli

Esami di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere I Sessione 2008

Esami di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere I Sessione 2008 Esami di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere I Sessione 2008 Sezione B L. Nuovo Ordinamento Prova pratica - Settore CIVILE e AMBIENTALE Tema Il candidato esegua la progettazione

Dettagli

Analisi modale-principali attuatori

Analisi modale-principali attuatori Analisi modale-principali attuatori La scelta del tipo di attuatore più adatto a sollecitare opportunamente la struttura (in funzione dell obiettivo della sperimentazione e delle caratteristiche stesse

Dettagli

Teoria in sintesi 10. Teoria in sintesi 14

Teoria in sintesi 10. Teoria in sintesi 14 Indice L attività di recupero Funzioni goniometriche Teoria in sintesi 0 Obiettivo Calcolare il valore di espressioni goniometriche in seno e coseno Obiettivo Determinare massimo e minimo di funzioni goniometriche

Dettagli

Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007

Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007 Esame di Meccanica Razionale. Allievi Ing. MAT Appello del 6 luglio 2007 y Nel sistema di figura posto in un piano verticale il carrello A scorre con vinco- q, R M lo liscio lungo l asse verticale. Il

Dettagli

AICAP - ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSO

AICAP - ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSO AICAP - ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSO Guida all uso dell Eurocodice 2 nella progettazione strutturale Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Pisa Pisa, 26 Gennaio

Dettagli

Esercitazioni di Meccanica Razionale

Esercitazioni di Meccanica Razionale Esercitazioni di Meccanica Razionale a.a. 2002/2003 Composizione di stati cinetici Maria Grazia Naso naso@ing.unibs.it Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Brescia Esercitazioni di Meccanica

Dettagli

Norme di produzione. Taglio termico e piegatura/curvatura. ICS Dimensioni in mm Sostitutiva di SN 200-3:

Norme di produzione. Taglio termico e piegatura/curvatura. ICS Dimensioni in mm Sostitutiva di SN 200-3: Maggio 2016 Norme di produzione Taglio termico e piegatura/curvatura SN 200-3 ICS 25.020 Dimensioni in mm Sostitutiva di SN 200-3:2010-09 Indice Pagina 1 Campo di applicazione... 1 2 Riferimenti normativi...

Dettagli

Teoria del disco attuatore

Teoria del disco attuatore Prima di affrontare l argomento nel particolare e nacessario fare un po di teoria. Teoria del disco attuatore L elica iinvestita dal vento puo essere assimilata come un disco che separa il flusso in moto.

Dettagli

Robotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco

Robotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco Robotica industriale Richiami di statica del corpo rigido Prof. Paolo Rocco (paolo.rocco@polimi.it) Sistemi di forze P 1 P 2 F 1 F 2 F 3 F n Consideriamo un sistema di forze agenti su un corpo rigido.

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA Studio della lunghezza di corde perpendicolari

LABORATORIO DI FISICA Studio della lunghezza di corde perpendicolari Studio della lunghezza di corde perpendicolari Eseguire con il righello una serie di misure della lunghezza di corde perpendicolari ottenute posizionando più volte la squadretta sul goniometro (dal lato

Dettagli

; r 0 2 m = l 2 (s 2 θ + c 2 θ) = l 2

; r 0 2 m = l 2 (s 2 θ + c 2 θ) = l 2 1 Calcolo del momento d inerzia Esercizio I.1 Pendolo semplice Si faccia riferimento alla Figura 1, dove è rappresentato un pendolo semplice; si utilizzeranno diversi sistemi di riferimento: il primo,

Dettagli

Laboratorio di Impianti Chimici

Laboratorio di Impianti Chimici Università degli Studi di Torino Corso di Studi in Chimica Industriale Laboratorio di Impianti Chimici Docente: Guido Sassi 2. Esercitazioni pratiche di Misura di Perdite di Carico Dispense curate da:

Dettagli

misura rappresentazione secondo una proiezione ortogonale restituzione posizione di un certo numero di punti dell oggetto discreta

misura rappresentazione secondo una proiezione ortogonale restituzione posizione di un certo numero di punti dell oggetto discreta IL RILIEVO TOPOGRAFICO 2 È il complesso delle operazioni di misura e dei procedimenti che occorre effettuare al fine di produrre la rappresentazione grafica, secondo una proiezione ortogonale, del territorio.

Dettagli

Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. Generalità sui parametri di taglio. La tornitura. Foratura, fresatura e rettifica

Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. Generalità sui parametri di taglio. La tornitura. Foratura, fresatura e rettifica Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. Generalità sui parametri di taglio La tornitura Il controllo numerico (C.N.) Ottimizzazione del processo 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi

Dettagli

I MOTI NEL PIANO. Vettore posizione e vettore spostamento

I MOTI NEL PIANO. Vettore posizione e vettore spostamento I MOTI NEL IANO Vettore posizione e vettore spostamento Si parla di moto in un piano quando lo spostamento non avviene lungo una retta, ma in un piano, e può essere descritto usando un sistema di riferimento

Dettagli

Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25

Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Sistemi di riferimento in R 3 e vettori 2 / 25 In fisica, grandezze fondamentali come forze, velocità, campi elettrici e magnetici vengono convenientemente descritte

Dettagli

Meccanica quantistica (5)

Meccanica quantistica (5) Meccanica quantistica (5) 0/7/14 1-MQ-5.doc 0 Oscillatore armonico Se una massa è sottoposta ad una forza di richiamo proporzionale allo spostamento da un posizione di equilibrio F = kx il potenziale (

Dettagli

Analisi Matematica II (Prof. Paolo Marcellini)

Analisi Matematica II (Prof. Paolo Marcellini) Analisi Matematica II Prof. Paolo Marcellini) Università degli Studi di Firenze Corso di laurea in Matematica Esercitazione del 5//14 Michela Eleuteri 1 eleuteri@math.unifi.it web.math.unifi.it/users/eleuteri

Dettagli

OSCILLAZIONI SMORZATE E FORZATE

OSCILLAZIONI SMORZATE E FORZATE OSCILLAZIONI SMORZATE E FORZATE Questo esperimento permette di studiare le oscillazioni armoniche di un pendolo e le oscillazioni smorzate e smorzate-forzate. Studiando il variare dell ampiezza dell oscillazione

Dettagli

Coordinate e Sistemi di Riferimento

Coordinate e Sistemi di Riferimento Coordinate e Sistemi di Riferimento Sistemi di riferimento Quando vogliamo approcciare un problema per risolverlo quantitativamente, dobbiamo per prima cosa stabilire in che sistema di riferimento vogliamo

Dettagli

Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. Generalità sui parametri di taglio

Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. Generalità sui parametri di taglio Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. La tornitura Foratura, fresatura e rettifica Il controllo numerico (C.N.) Ottimizzazione del processo 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi

Dettagli

Esercizio 5. Risoluzione

Esercizio 5. Risoluzione Esercizio 1 Un sasso viene lasciato cadere da fermo in un pozzo; il rumore dell impatto con l acqua giunge all orecchio del lanciatore dopo un intervallo di tempo t* = 10s. Sapendo che il suono si propaga

Dettagli

UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE

UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE ESAME DI MECCANICA solo PRIMA PARTE Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica 3 Settembre 2015 Esercizio 1 La Figura 1 mostra schematicamente

Dettagli

Cinematica differenziale inversa Statica

Cinematica differenziale inversa Statica Corso di Robotica 1 Cinematica differenziale inversa Statica Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1 Inversione della cinematica differenziale trovare le velocità di giunto che realizzano una velocità generalizzata

Dettagli

Fondamenti di Progettazione Strutturale Meccanica

Fondamenti di Progettazione Strutturale Meccanica sercizi di Fondamenti di rogettazione Strutturale Meccanica Università degli Studi di arma Ing..Tasora 00-005 sercizio: rinvio meccanico con bilanciere Soluzione del problema statico con metodo grafico

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE (Lauree di primo livello D.M. 509/99 e D.M. 270/04 e Diploma Universitario) SEZIONE B - Prima

Dettagli

DINAMICA E STATICA RELATIVA

DINAMICA E STATICA RELATIVA DINAMICA E STATICA RELATIVA Equazioni di Lagrange in forma non conservativa La trattazione della dinamica fin qui svolta è valida per un osservatore inerziale. Consideriamo, ora un osservatore non inerziale.

Dettagli

Sistema flessibile per il controllo degli alberi in linee di produzione

Sistema flessibile per il controllo degli alberi in linee di produzione Sistema flessibile per il controllo degli alberi in linee di produzione Il sistema, denominato Easy 10 è realizzato dalla Metrel (Cornate d Adda- Milano), è un sistema flessibile basato su due strutture

Dettagli

LEZIONE 8. k e w = wx ı + w y j + w z. k di R 3 definiamo prodotto scalare di v e w il numero

LEZIONE 8. k e w = wx ı + w y j + w z. k di R 3 definiamo prodotto scalare di v e w il numero LEZINE 8 8.1. Prodotto scalare. Dati i vettori geometrici v = v x ı + v y j + v z k e w = wx ı + j + k di R 3 definiamo prodotto scalare di v e w il numero v, w = ( v x v y v z ) w x = v x + v y + v z.

Dettagli

Le valvole e il moto nei condotti di aspirazione e scarico (da G. Ferrari, Motori a Combustione Interna)

Le valvole e il moto nei condotti di aspirazione e scarico (da G. Ferrari, Motori a Combustione Interna) Le valvole e il moto nei condotti di aspirazione e scarico (da G. Ferrari, Motori a Combustione Interna) Le valvole regolano il flusso dei fluidi in entrata e uscita dal cilindro dei motori a 4 tempi,

Dettagli

ESERCITAZIONE STAMPAGGIO. Tecnologia Meccanica 1

ESERCITAZIONE STAMPAGGIO. Tecnologia Meccanica 1 ESERCITAZIONE STAMPAGGIO Tecnologia Meccanica 1 Vi è chiesto di studiare la realizzazione del componente descritto nel disegno (allegato 1), ottenuto mediante stampaggio a caldo nelle seguenti fasi: preformatura

Dettagli

L ottenimento della forma desiderata si può avere per aspirazione sottovuoto all interno di uno. Figura 1 - Termoformatrice (ingresso linea)

L ottenimento della forma desiderata si può avere per aspirazione sottovuoto all interno di uno. Figura 1 - Termoformatrice (ingresso linea) Scheda 3 Produzione: Macchina: OGGETTI TERMOFORMATRICE Scopo della lavorazione La termoformazione è una tecnica di produzione di oggetti in plastica che prevede la trasformazione, dopo opportuno riscaldamento,

Dettagli

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2)

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2) Problema (tratto dal 7.4 del azzoldi Un disco di massa m D e raggio R ruota attorno all asse verticale passante per il centro con velocità angolare costante ω. ll istante t 0 viene delicatamente appoggiata

Dettagli

Esercizi di magnetismo

Esercizi di magnetismo Esercizi di magnetismo Fisica II a.a. 2003-2004 Lezione 16 Giugno 2004 1 Un riassunto sulle dimensioni fisiche e unità di misura l unità di misura di B è il Tesla : definisce le dimensioni [ B ] = [m]

Dettagli

1) Per quale valore minimo della velocità angolare iniziale il cilindro riesce a compiere un giro completo.

1) Per quale valore minimo della velocità angolare iniziale il cilindro riesce a compiere un giro completo. Esame di Fisica per Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni (Parte I): 04-02-2016 Problema 1. Un punto materiale si muove nel piano su una guida descritta dall equazione y = sin kx [ = 12m, k

Dettagli

Dimensionamento Coclee

Dimensionamento Coclee Corso di Impianti Meccanici Laurea Magistrale Dimensionamento Coclee Prof. Ing. Cesare Saccani Prof. Ing. Augusto Bianchini Dott. Ing. Marco Pellegrini Ing. Luca Golfera Department of Industrial Engineering

Dettagli

Introduzione ai Motori a Combustione Interna

Introduzione ai Motori a Combustione Interna Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea Triennale Dinamica e Controllo della Macchine Docente: Prof. Giuseppe Cantore Testo di riferimento Fondamenti di MOTORI ENDOTERMICI ALTERNATIVI

Dettagli

Trasmissione di potenza

Trasmissione di potenza Trasmissione di potenza Alberi Lo scopo di questi appunti è quello di introdurre alla comprensione della funzione degli alberi e alle loro regole di disegno e rappresentazione. Esercitarsi nella rappresentazione

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO CONTINUE 1 PERDITE DI CARICO CONTINUE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

j B Dati: ω1=100 rad/s velocità angolare della manovella (1); l = 250 mm (lunghezza della biella 2); r = 100 mm (lunghezza della manovella 1).

j B Dati: ω1=100 rad/s velocità angolare della manovella (1); l = 250 mm (lunghezza della biella 2); r = 100 mm (lunghezza della manovella 1). j B A l 2 1 ω1 r ϑ i Piede di biella Testa di biella Biella Braccio di manovella Siti interessanti sul meccanismo biella-manovella: http://it.wikipedia.org/wiki/meccanismo_biella-manovella http://www.istitutopesenti.it/dipartimenti/meccanica/meccanica/biella.pdf

Dettagli

CIM Computer Integrated Manufacturing

CIM Computer Integrated Manufacturing INDICE CIM IN CONFIGURAZIONE BASE CIM IN CONFIGURAZIONE AVANZATA CIM IN CONFIGURAZIONE COMPLETA DL CIM A DL CIM B DL CIM C DL CIM C DL CIM A DL CIM B Il Computer Integrated Manufacturing (CIM) è un metodo

Dettagli

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Analisi sismica con lo spettro di risposta

Dettagli

Anno Accademico 2008/2009. Biomeccanica II. Anno Accademico 2008/2009. Lez. BM1. Natura dell intervento didattico (segue)

Anno Accademico 2008/2009. Biomeccanica II. Anno Accademico 2008/2009. Lez. BM1. Natura dell intervento didattico (segue) Biomeccanica II Lez. BM1 Anno Accademico 2008/2009 1 Anno comune: Biomeccanica (Prof. Paola Zamparo), le basi della biomeccanica. Anno Accademico 2008/2009 2 Anno curriculum scientifico: Biomeccanica II,

Dettagli

Analisi del moto dei proietti

Analisi del moto dei proietti Moto dei proietti E il moto di particelle che vengono lanciate con velocità iniziale v 0 e sono soggette alla sola accelerazione di gravità g supposta costante. La pallina rossa viene lasciata cadere da

Dettagli

(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 )

(trascurare la massa delle razze della ruota, e schematizzarla come un anello; momento d inerzia dell anello I A = MR 2 ) 1 Esercizio Una ruota di raggio R e di massa M può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di massa m, che a sua volta

Dettagli

Esercizi Riepilogativi Svolti. = 1 = Or(v, w)

Esercizi Riepilogativi Svolti. = 1 = Or(v, w) Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA (Edile-Architettura e dell Edilizia FORMULE DI GEOMETRIA IN R TRASFORMAZIONI DI R CIRCONFERENZE Docente: Prof F Flamini

Dettagli

Corso di Percezione Robotica (PRo) Modulo B. Fondamenti di Robotica

Corso di Percezione Robotica (PRo) Modulo B. Fondamenti di Robotica Corso di Percezione Robotica (PRo) Modulo B. Fondamenti di Robotica Fondamenti di meccanica e cinematica dei robot Cecilia Laschi cecilia.laschi@sssup.it Modulo B. Fondamenti di Robotica Fondamenti di

Dettagli

Determinazione degli Elementi Orbitali di un Corpo Celeste noti i Vettori r e V all istante t. Giuseppe Matarazzo

Determinazione degli Elementi Orbitali di un Corpo Celeste noti i Vettori r e V all istante t. Giuseppe Matarazzo Determinazione degli Elementi Orbitali di un Corpo Celeste noti i Vettori r e V all istante t Giuseppe Matarazzo Febbraio 2003 Dicembre 2008 2 I vettori Posizione e Velocità I vettori r, V assegnati La

Dettagli

Oscillazioni. Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile

Oscillazioni. Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile Oscillazioni Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile Caratteristica più evidente del moto oscillatorio è di essere un moto periodico,

Dettagli

Con riferimento alla trave reticolare rappresentata in figura, determinare gli sforzi nelle aste. Equilibrio alla rotazione intorno a Q :

Con riferimento alla trave reticolare rappresentata in figura, determinare gli sforzi nelle aste. Equilibrio alla rotazione intorno a Q : UIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facolta di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Civile Anno Accademico 0/0 Corso di Tecnica delle Costruzioni Prof. Gianmarco de Felice ESERCITAZIOE COSTRUZIOI I ACCIAIO:

Dettagli

α angolo di pressione normale z 2 numero denti della ruota Creatori per corone elicoidali per vite senza fine Fig. N 1 x - x sezione normale

α angolo di pressione normale z 2 numero denti della ruota Creatori per corone elicoidali per vite senza fine Fig. N 1 x - x sezione normale Creatori per corone elicoidali per vite senza fine Il creatore per corone elicoidali per viti senza fine necessita di una analisi dettagliata a causa delle sue peculiari caratteristiche delle quali il

Dettagli

Esercitazioni di Manovrabilità delle Navi A.A. 2005/06

Esercitazioni di Manovrabilità delle Navi A.A. 2005/06 Esercitazioni di Manovrabilità delle Navi A.A. 2005/06 1. Si ricavino le equazioni di trasformazione (tipo le 2.15) delle componenti del vettore velocità V dal sistema di riferimento fisso (solidale con

Dettagli

Stampa Preventivo. A.S Pagina 1 di 6

Stampa Preventivo. A.S Pagina 1 di 6 Stampa Preventivo A.S. 2009-2010 Pagina 1 di 6 Insegnante VISINTIN ANTONELLA Classe 4AL Materia fisica preventivo consuntivo 129 0 titolo modulo 4.1 Grandezze fisiche e misure 4.2 Le forze e l'equilibrio

Dettagli

Argomenti Capitolo 1 Richiami

Argomenti Capitolo 1 Richiami Argomenti Capitolo 1 Richiami L insieme dei numeri reali R si rappresenta geometricamente con l insieme dei punti di una retta orientata su cui sia stato fissato un punto 0 e un segmento unitario. L insieme

Dettagli

Applicazioni Industriali

Applicazioni Industriali Applicazioni Industriali Stampaggio a freddo - Tranciatura Marco Raimondi e-mail: mraimondi@liuc.it Lavorazione a freddo delle lamiere È il processo più diffuso per la produzione di grande serie di componentistica

Dettagli

Mini-Corso di Informatica

Mini-Corso di Informatica Mini-Corso di Informatica CALCOLI DI PROCESSO DELL INGEGNERIA CHIMICA Ing. Sara Brambilla Tel. 3299 sara.brambilla@polimi.it Note sulle esercitazioni Durante le esercitazioni impareremo a implementare

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA STUDIO DI FATTIBILITA DEL BASAMENTO BOXER 6 CILINDRI PER IL MOTORE VD007

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA STUDIO DI FATTIBILITA DEL BASAMENTO BOXER 6 CILINDRI PER IL MOTORE VD007 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Disegno Tecnico Industriale STUDIO DI FATTIBILITA DEL BASAMENTO BOXER 6 CILINDRI PER IL MOTORE VD007 Tesi

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: FISICA Classe 3 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA

Dettagli

Azionamenti Elettrici Parte 1 Generazione del moto mediante motori elettrici

Azionamenti Elettrici Parte 1 Generazione del moto mediante motori elettrici Azionamenti Elettrici Parte Generazione del moto mediante motori elettrici Prof. Alberto Tonielli DEIS - Università di Bologna Tel. 05-6443024 E-mail mail: atonielli@deis deis.unibo.itit Collocazione del

Dettagli

Meccanica e Macchine esame 2008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

Meccanica e Macchine esame 2008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Meccanica e Macchine esame 008 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Sessione ordinaria 008 Lo schema riportato in figura rappresenta un motore elettrico che eroga una potenza nominale di 0 kw ad un

Dettagli

Fondamenti di Infrastrutture Viarie

Fondamenti di Infrastrutture Viarie Politecnico di Torino Fondamenti di Infrastrutture Viarie Relazione esercitazioni. Anno Accademico 2011/2012 Corso di Fondamenti di Infrastrutture Viarie Professore: Marco Bassani Esercitatore: Pier Paolo

Dettagli

(Proff. A. Bertin, D. Galli, N. Semprini Cesari, A. Vitale e A. Zoccoli) 10/07/2002. (1) (Quesiti)

(Proff. A. Bertin, D. Galli, N. Semprini Cesari, A. Vitale e A. Zoccoli) 10/07/2002. (1) (Quesiti) (1) (Quesiti) 1. Ricavare l espressione dell energia meccanica totale E di un punto materiale P che compie oscillazioni armoniche semplici di ampiezza l attorno all origine dell asse x sotto l azione di

Dettagli

GITTATA MASSIMA DEGLI ELEMENTI ROTANTI... 2 CALCOLO DELLA GITTATA MASSIMA... 4

GITTATA MASSIMA DEGLI ELEMENTI ROTANTI... 2 CALCOLO DELLA GITTATA MASSIMA... 4 GITTATA MASSIMA DEGLI ELEMENTI ROTANTI... 2 CALCOLO DELLA GITTATA MASSIMA... 4 1 GITTATA MASSIMA DEGLI ELEMENTI ROTANTI La tecnologia costruttiva degli aerogeneratori è alquanto sofisticata e di chiara

Dettagli

268 MECCANICA DEL VEICOLO

268 MECCANICA DEL VEICOLO LISTA SIMBOLI a accelerazione longitudinale veicolo [ms -2 ]; a distanza tra il baricentro e l avantreno veicolo [m]; a parametro caratterizzante la taratura del giunto viscoso; a fm decelerazione veicolo

Dettagli

STATICA FORZE NEL PIANO

STATICA FORZE NEL PIANO MECCANICA E MACCHINE I MODULO - Capitolo Statica Forze nel piano Capitolo STATICA FORZE NEL PIANO Esercizio : Due forze, F = 330 N e F 2 = 250 N, sono applicate nel punto A e formano tra loro l'angolo

Dettagli