...DALLA GRANDE MONTAGNA SOLO UN CANTO D INFINITO SILENZIO...

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "...DALLA GRANDE MONTAGNA SOLO UN CANTO D INFINITO SILENZIO..."

Transcript

1

2 SOLO (da Ritorno

3 Poesia e Natura nel Parco XXIV Edizione...DALLA GRANDE MONTAGNA SOLO UN CANTO D INFINITO SILENZIO... (da Ritorno a casa - L altra metà del cielo di Sandra Mazzini, Editrice L Ortica, 2009) Letture di: DANIELE BALDINOTTI PIF PAOLA RICIPUTI GIUSEPPE VENTIMIGLIA GRUPPO ORTICATEATRO GLI SLAN DI SANDRA

4 Mi smarr Chiamai Corpo as Dalla gra solo un c Cercai di dentro di il caldo te del battit Cercai un a cui affi Sotto l om incontra che non p tanto era Decisi di Mentre s vedevo a il mare to il battito comincia La faccia le mani la pelle tornano Terra gr di oro sem Finalmen ritrovo il Finalmen sto torna

5 SANDRA MAZZINI RITORNO A CASA Mi smarrii che era l estate più fredda. Chiamai a gran voce qualcuno. Corpo assente rispose. Dalla grande montagna solo un canto d infinito silenzio. Cercai di evocare dentro di me il caldo tepore del battito materno. Cercai un frammento a cui affidare speranze. Sotto l ombra di un melo incontrai una donna che non posso descrivere tanto era mia madre. Decisi di tornare. Mentre scendevo vedevo addolcirsi i giganti il mare tornava a scaldare il battito del cuore cominciava a placarsi. La faccia le mani la pelle tornano nuove. Terra grassa e scura di oro seminata. Finalmente ora, ritrovo il mio odore. Finalmente ora, sto tornando a casa. 5

6 FRANCESCO CIOTTI ALLA RICERCA DELLA MONTAGNA CON LA CARTA IN MANO Gli anni passano e i caldoni arrivano anche per gli uomini. Fattostà che questa estate afosa e questo caldo sudato e sempre meno sopportabile mi ha allontanato dal mare e mi ha portato più volte a visitare la nostra montagna e le nostre foreste dove la temperatura mediamente è dieci gradi in meno che in città. Da Bagno di Romagna a S. Sofia a Badia Prataglia i sentieri del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi sono ben segnati, ma se si vuole programmare bene la giornata, le soste e i tempi è obbligatorio dotarsi di una buona carta escursionistica. Se cercate mappe e carte dei sentieri via internet o su carta li troverete facilmente insieme a qualche bella storia romagnola. Su internet ad esempio ho trovato un sito straordinario id3king, ove id sta per impronte digitali, quelle dei piedi lasciate sui sentieri, e i 3 king sono in tutta modestia i tre curatori del sito. Tutti insegnanti e non più giovanissimi, Mauro Bellagamba, il fotografo, Attilio Macrelli, il grafico, e Paolo Biguzzi, l analista topografo: dal 1999 ad oggi hanno condotto circa 600 escursioni nel nostro territorio, tutte rigorosamente documentate e fruibili da chi volesse passare dalla penna alle scarpe. Qualcuno vorrebbe aggregarsi nelle escursioni prossime venture al gruppo ristretto che si è formato intorno ai nostri tre re? Impossibile. Il gruppo, per ragioni organizzative e logistiche, è da tempo rigorosamente a numero chiuso e per quelli fuori del reame è un privilegio profittare comunque gratis di una tale mole di lavoro. Grazie, ragazzi Siccome però io preferisco consumare le carte topografiche, di solito le acquisto, dopo aver fatto i panini dal fornaio, presso una fornitissima edicola di S. Sofia. L ultima volta una le mancava. Allora ho pensato di rivolgermi direttamente a quell Istituto Geografico Adriatico, indicato sulle carte come produttore delle stesse. Sotto vi era scritto anche l indirizzo e il telefono. Indirizzo Longiano e prefisso Telefono: mi risponde una voce incerta e non più giovane che mi dà indicazioni chiarissime sul luogo: oltre Longiano verso S. Lorenzo in Scanno, per una strada sterrata fino a un casolare disperso nel bosco. Lo trovo, un signore mi a- spetta sul cancello verde che si apre su di un aia popolata di animali davanti a una tipica casa colonica romagnola. Il signore è solo, pantaloni corti e camicia come me nel caldo boia di quella giornata, spessi gli occhiali e grigi i capelli. Mi comincia a parlare con estrema gentilezza e un buonissimo italiano, ma con inconfondibile accento tedesco. Mi conduce al piano terra della casa. Ma invece che in soggiorno o cucina mi trovo in una enorme stanza ripiena di carte topografiche (tra le quali il signore prende subito con sicurezza quella che mi serve) e che dà su di un altra stanza ancora più grande con tavoli, computer, fogli e sedie vuote. Il signore mi parla di quelle sedie e di quegli impiegati come se fossero ancora lì. Mi dice che lui ormai è in pensione e che il lavoro ora lo porta avanti un suo allievo di Cesena in un altra sede. Il signore si chiama Detlef Musielak, cartografo di professione, formatosi a Monaco di Baviera. Innamorato di Longiano, vi è venuto a vivere e a lavorare dagli anni 70 e non è più tornato in Germania. Detlef ama svisceratamente la natura e attraverso la natura e le carte ama anche l umanità. Grazie alla sua carta ho scoperto il sentiero della Libertà, percorso da Biserno a S.Paolo in Alpe alla Lama al Sacro Eremo di Camaldoli il 12 aprile 1944 dai partigiani in fuga da soldati tedeschi e repubblichini che li inseguivano, tra i colpi di mortaio e di fucile, col sangue amico e nemico che colava tra i cippi e le rocce. Così, riflettevo, grazie al lavoro di un cartografo tedesco, ritrovavo i morti della guerra di liberazione. Ho ringraziato la pace che è tornata e l Europa che si è fatta. Ho ringraziato Detlef, ma non l ho abbracciato per il suo pudore. Abbracciamolo tutti col pensiero. Mè an so e ragn che sta tac Mè an vag sò ma la s sempra gia dal munta e piò dalò cagli è cum bèli mo sg Mè a m ac da guardè dal ragazò sal tètti ad cal squézz dla su belè ti mi ócc, cal chènta t una spiag ch la n à e gróis de LE MONTAG muri./io non più grandi/e Io m accont di sasso/che suona il ven 6

7 DAURO PAZZINI Mè an so e ragn che sta tachèd sò mi méur. Mè an vagh, sal mi mèni, sò ma la schòina sempra giazéda dal muntagni piò grandi e piò dalòngh cagli è cumè dal dòni bèli mo sgudébbli. AL MUNTAGNI DLA MI RUMAGNA Mè a m acuntént da guardè al muntagni dla mi Rumagna: dal ragazòti sal tètti ad sas cal squézza e lat dla su belèzza ti mi ócc, cal chènta quand che sòuna e vent, t una spiagia vòirda ch la n à e gróis de sèl. LE MONTAGNE DELLA MIA ROMAGNA - Io non sono/il ragno/che s arrampica sui muri./io non vado, con le mie mani,/su per la schiena/ sempre gelata/delle montagne più grandi/e più lontane/che sono come donne/bellissime ma sdegnose. Io m accontento/di guardare le montagne della mia Romagna:/ragazzotte/con le tette di sasso/che schizzano il latte/della loro bellezza/nei miei occhi,/che cantano quando suona il vento,/in una spiaggia verde/che non ha/l acidità del sale. 7

8 DANIELE BALDINOTTI PROTESO ALL INFINITO Rocce appese al cielo cobalto di stelle, cattedrali eterne vestite d inverno lambite dalle melodie del vento. Sono queste le mie montagne ove, fra misteriosi silenzi, al riparo dal tempo, resto, proteso all infinito. la libertà è di queste m nelle loro e profond dolcemen dove i mie vagano leg color della al largo de 8

9 RICCARDO BELLONI la libertà è nelle catene di queste montagne nelle loro foreste ermetiche e profonde che dormono dolcemente sui crinali dove i miei sogni vagano leggeri come falene color della notte al largo della vita SOLITUDINE 9

10 LAURA BEONI VELLUTO Accarezzo dolcemente con lo sguardo l armonioso profilo di vellutati crinali un tappeto damascato con ricami chiaroscuri di luci e ombre dove le stagioni imprimono colore sul telaio dell emozioni le parole sono impotenti e precipitano giù in fondo alla valle mentre il cuore gioisce. In montagn Ogni pietra più stagion chiamo de uguali fra i Ogni pietr lavata e de che l hanno C è tanto s solo nel cu Nel silenzio 10

11 GABRIELLA MORGAGNI SILENZIO In montagna ritrovi il silenzio a cui non sei più abituato. Ogni pietra parla del cambiamento dei tempi, delle stagioni che non sono più stagioni, del respiro delle persone che camminano fra i sentieri, del richiamo delle creature diurne e notturne, del vento che fischia canzoni mai uguali fra i rami degli alberi. Ogni pietra racconta delle nuvole bianche del cielo, della pioggia che l ha lavata e della neve che ha cullato i suoi inverni, ma anche dei raggi del sole che l hanno scaldata. C è tanto silenzio in montagna e ciò che ogni pietra può raccontare lo senti solo nel cuore. Nel silenzio, senti la sua vita. 11

12 MAURIZIO MARALDI IN ALTO Quassù il silenzio sono immerso nella natura odo il vento che sfiora e insegue le lunghe cime dei crinali nel loro salire e scendere disegnando rumori e suoni agitando le fronde degli alberi le fa assomigliare a gigantesche ballerine hawaiane viste in vecchi cartoni americani. Odo l acqua nell impeto dei torrenti che pur nella loro giovane forza sprigionano energia, sana, pura e pulita a chilometri zero gorgheggiando felici verso valle. Quassù il silenzio nella pace di questi luoghi mi sembra di essere più vicino a Dio e la mente mi riporta alla memoria attimi di vita trascorsa in gioventù. Ma ora è tardi la notte incombe. purtroppo è l ora di tornare sulla terra. Ognuno v poter vive in serenità con se stes per poter e apprezza la vera ess cielo di pe canzone d nubi ciner brillii d arg nel chiaro Speranze ondeggian mossi da p vino novel guardando riposare n Si sente un il richiamo acque cris sentiment si affollano come acqu 12

13 GLORIA GAZZONI IL GRANDE FASCINO DELLA MONTAGNA Ognuno vorrebbe poter vivere sulle vette più alte in serenità e armonia con se stesso e gli altri per poter saper cogliere e apprezzare la vera essenza della vita: cielo di perla, canzone d amore e di rose, nubi cineree dai riflessi plumbei, brillii d argento nel chiarore più lucente. Speranze e sogni salgono dal cuore ondeggiando nell oscurità, mossi da pensieri e illusioni, vino novello, guardando radici e germogli riposare nel terreno. Si sente un lamento lontano, il richiamo di un uccello sperduto, acque cristalline scintillano al sole, sentimenti di speranza e di consolazione si affollano e sgorgano come acqua sorgiva. 13

14 LUCIANO FOGLIETTA ANGIOLETTINO E IL CERVO Questa storia la sentii raccontare tanti anni fa da Angiolettino, un bigonciaio di Maggiona, un villaggio dell alto Casentino: Avevo lavorato tutto il giorno nella foresta compresa tra il Sacro Eremo e il Passo del Porcareccio. Dovevo consegnare quaranta mastelli per uva alla Musoleia, la fattoria dei monaci di Camaldoli posta sulla strada per Poppi. Avevo trasformato tanti tronchetti di faggio in belle doghe bianche. Verso le sei della sera mi avviai verso casa stanco morto. Giunto in una piccola radura già invasa dall oscuro mi trovai di fronte ad un maestoso cervo. Avanzava fiero ma circospetto. Mi fermai. L animale veniva dalla parte in cui un raggio obliquo di sole, sfiorando le cime degli abeti, lo colpiva proprio nel mezzo della fronte da cui si elevava un magnifico palco dagli innumerevoli pugnali. E da lì che si sprigionava uno scintillio. Sembrava che il corpo del cervo con quella luce si animasse di una nuova possente energia, che si trasfigurasse in una creatura formata d oro e di smeraldi. Lo spettacolo mi mozzò il fiato. Il mio vecchio cuore cominciò a pulsare come quando, da ragazzo, dopo una corsa sfrenata ero costretto a buttarmi per terra di schianto per calmarmi. Mai avevo provato certe sensazioni. D un tratto venni avvolto dalle tenebre. Nell aria, o dentro di me, c era un qualcosa che mi agitava. No, non avevo paura ma venni egualmente preso dal tremito, lo stesso tremito che da piccolo mi veniva sentendo i versi dei gufi. La notte per me fu agitata. Sognavo il cervo incontrato la sera prima e i suoi bramiti: grida cupe, tenebrose. Il mattino mi svegliai in un bagno di sudore. Come andò a finire la faccenda, Angiolettino? Dopo alcuni giorni di indecisione rispose il madiaio un pomeriggio mi presentai all Eremo e chiesi di Padre Venanzio. Il vecchio monaco mi ricevette sulla soglia della sua casetta di sasso alberese. Sentito il mio racconto mi disse: Sappi, Angiolettino, che l immagine del cervo che uccide la serpe simboleggia Gesù che, a sua volta, uccide la morte. Forse quel che hai visto è un segnale diretto da Dio a te e a tutti noi peccatori. Di lì a poco, e precisamente il 10 giugno 1940 l Italia entrò nel vortice della seconda guerra mondiale e fu un vero disastro. Cammino nel silenzi nei ciottol Non c'ero quando le riecheggia mischiand e la vita er Si moriva Si moriva sorella e a Con la luc mi siedo f in ascolto di una ma che ancor giù, nella v 14

15 DANIELA CORTESI NON C ERO Cammino nel silenzio che si schianta sotto i piedi, nei ciottoli sparsi del sentiero. Non c'ero quando le grida dei combattenti riecheggiavano fra le pareti mischiandosi alla speranza e la vita era tutt'uno con gli ideali. Si moriva in questo silenzio. Si moriva di questa montagna sorella e assassina. Con la luce che sfuma sul crinale mi siedo fra la polvere, in ascolto della preghiera di una madre in pena che ancora risuona giù, nella valle. 15

16 LA STREGA e sulle labb azzurro, qu tracciato/dal lingue dime devo toccar che ci rapisc SAMUELE MAZZOTTI TIMORE Vederle mi intimoriscono. Ho paura e capisco, quanto sia stato Grande Dio nel formarle, impastandole con le sue mani. Quando l uomo farà prodigi come lo sono le montagne, allora io non avrò più paura dell uomo. El dà 'n sò sla frónt e di déd dle Adès t'à el do' la mós Stém vicèn da le scì d viv la strég A cnosc' d mo par pa S'a me tóf e s'a vól, e tun unigh par arpurt 16

17 GIANLUCA MANCINI LA STRÉGA D'LA MUNTAGNA El dà 'n sògn da fèbra l'argènt d'la luna sla frónt e sle labra, un bavàj di déd dle onbre sutil e 'nturcijèd. Adès t'à el vis azór, maquasó do' la mósga è 'n fógh de stell. Stém vicèni tel sentìr tracèd da le scì d'le lumègh: maché viv la stréga d'la muntagna. A cnosc' dle léngv dmentighèd mo par parlè sa te sól silènzi. S'a me tóff, a jò da tuchè 'l fónd e s'a vól, el cél: gém insém, tun unigh brévid ch'ce rapésc' par arpurtèc ma chèsa nostra. LA STREGA DELLA MONTAGNA - Sogni da febbre dà l'argento della luna/sulla fronte e sulle labbra, un bavaglio/di intricate dita sottili delle ombre./il tuo volto adesso è azzurro, quassù/dove la musica ha il fuoco delle stelle./stiamo vicini nel sentiero tracciato/dalla scia delle lumache: è qua/che abita la strega della montagna/conosco lingue dimenticate, vero,/ma per parlare con te c'è solo il silenzio./quando mi tuffo, devo toccare il fondo/e quando volo, il cielo: andiamo insieme,/nel brivido unico che ci rapisce/per riportarci nella nostra casa. 17

18 UMBERTO PASQUI CRINALI Scendeva a rotta di collo dalla vetta del monte Tiravento un masso. Inciampava qua e là tra ciuffi d'erba, tra altri sassi, rimbalzando, corroborando la spinta verso zone inferiori. Aggirò radici, rami sospesi fino a fermarsi, spezzandosi in due; fragile argilla, custode, forse, di relitti di tempi remoti, di tracce di bestie estinte, di vita pietrificata. Un tizio da un nome insignificante (nessuno mai se lo ricordava) stava dormendo su un'amaca e, durante il riposo, fece numerosi incubi. Percepiva fantasmi sotto di lui, vedeva facce strane nel cielo scuro. Cose inquietanti, ma non abbastanza per vincere il sonno nella frescura dell'ombra estiva. Forse aveva mangiato un pranzo troppo sostanzioso alla vicina trattoria. Quel sasso spezzato in due lo destò: ne era stato colpito in testa. Riprese il respiro dopo una breve apnea e riemerse alla luce tinteggiata di tenebra. Notò che l'amaca non era più stretta a due larici, ma a due alte rose dai petali rossi e biforcuti. Era finito oltre il crinale del sogno, e quel sasso, precipitato così, all'improvviso, aveva solo ridestato una parte della sua coscienza. Il resto di lui, ancora, dormiva: o dormiva da sempre. La riconquista della realtà implica uno sforzo, un alzarsi. Scese dall'amaca, dalla pigra comodità del fresco del bosco e iniziò a salire verso la vetta. Era l'unico modo, così pensò, di liberarsi dall'incubo in cui era entrato. Lo sforzo principale era quello di mettersi in piedi e di rinunciare il riposo per inoltrarsi in un sentiero tutt'altro che pervio. Una dura salita, aspra, terrosa, in parte resa agevole dall'ombra di alberi antichi. Ma la cima... Così lontana. Non volle tornare indietro: era determinato e proseguì. Il bianco e il rosso segnati sulle cortecce davano almeno il sollievo della giusta direzione. Finché la luce vinse raggiunto il crinale. Da lì poteva vedere il suo passato e il suo presente, i suoi incubi e i suoi sogni, la sua immaginazione e la realtà. Era nell'equilibrio del desiderio, occorreva solo una spinta, come quella che fece balzare giù il masso che lo ebbe ridestato. Da lassù poteva scorgere la comoda amaca, ma ammirava un sole splendido, verso il tramonto, intriso di colori caldi e avvolgenti, che pareva immergersi in un futuro caldo e appassionato. Così scelse quella direzione. La storia, in effetti, è una linea a senso unico. Il lungo pe della strad offre, a so ogni volta, immagini Distese co Boschi mi Ruscelli fr Cime a so di una gue con sacrifi Pennelli p disegnano Il viaggiato il mistero. 18

19 CESARINA LUCCA I SEGNI DELLA MONTAGNA Il lungo percorso della strada contorta offre, a sorpresa, ogni volta, immagini diverse. Distese concilianti Boschi misteriosi Ruscelli fruscianti. Cime a sostegno di una guerra combattuta con sacrificio e speranza. Pennelli precisi e misurati disegnano spazi. Il viaggiatore ne respira il mistero. 19

20 CARMEN MAZZA VANNO I MIEI PIEDI Vanno i miei piedi come leggeri piedi di bambini che corrono sull'erba. Corrono veloci per lasciare i ricordi e andare verso il futuro. Vanno i miei piedi su foglie scricchiolanti di un autunno dorato. Esitanti si fermano a guardare montagne innevate da scalare a piedi nudi. Vanno i miei piedi nell'acqua del fiume che canta e sussurra la vita. Scivolano pesci argentati fra le dita che colgono inaspettate conchiglie. Passeggian cadere. Si è relle che la senza posa, brava una fa suo amato a già appariva do di quell merli propri Che bello ve bile maestria E la foglia ra Che belliss battibecchi e all imbrunir vedere nasc incerti, poi avermi regal giorni prima re è stato p insieme alla volto il mio me alle gocc rittura il ma dal canto d Quando il s quasi ferma del sole e qu è arrivato; f volare il mi tardo pome re in me la quali esplor tura potrei Grazie gra che bella gio 20

21 PAOLA RICIPUTI DANZA D AMORE DELLA FOGLIA Passeggiando senza meta, risalivo la collina e alzando gli occhi ho visto una foglia cadere. Si è staccata, lieve, ed ha iniziato la danza d addio al suo ramo e alle sue sorelle che la salutavano dondolando alla dolce carezza del vento che soffiava leggero, senza posa, lì, sul crinale. Ha volteggiato un po, macchia gialla nell aria tersa, sembrava una farfalla vagabonda poi si è posata con delicatezza sull erba, ai piedi del suo amato albero. Lì è rimasta distesa ad ammirare il suo ieri, l azzurro del cielo che già appariva fra il fogliame diradato: sembrava volersi imprimere nell anima il ricordo di quell estate così assolata e calda e del regalo che aveva ricevuto un nido di merli proprio sul suo ramo Che bello vedere prendere vita quell accogliente rifugio frutto di impegno e instancabile maestria che parlano dell amore Divino e dei talenti donati da quell Amore. E la foglia racconta: Che bellissima primavera abbiamo condiviso! E quanti cinguettii, quante canzoni, battibecchi e allegri trilli hanno colorato i miei mattini e le mie sere e canti solitari all imbrunire! È stata davvero una meraviglia poter vivere una vita tanto lunga da vedere nascere una famiglia, crescere i piccoli e vederli prendere il volo, dapprima incerti, poi sempre più sicuri e padroni delle proprie giovani ali. Grazie Dio, per avermi regalata una così bella vita; oh, lo so, molte mie sorelle aspetteranno ancora giorni prima di partire, ma non sono triste e non lo sono nemmeno loro. Il mio vivere è stato pieno e gioioso, ho donato la mia piccola ombra e ho volteggiato felice insieme alla brezza. Ho vissuto con trepidazione l arrivo della tempesta che ha sconvolto il mio albero, non sapevo se la vita mi avrebbe donato un vorticoso volo insieme alle gocce di pioggia scendendo a valle, se avrei conosciuto il fiume o forse addirittura il mare con la sua immensità. I miei sogni sono stati lievi e sereni, carezzati dal canto dei grilli che donavono le loro serenate al mondo con amore infinito. Quando il sole tutto arroventava, il frinire delle cicale cullava il mio riposo nell aria quasi ferma. Tanta quiete e bellezza hanno colorato i miei giorni di giallo, il colore del sole e quando ho assorbito davvero tutto l oro che potevo contenere, il momento è arrivato; finalmente potevo spiccare il volo che attendevo da sempre e iniziare a volare il mio unico, esaltante VOLO! e ad ogni volteggio nell aria frizzantina del tardo pomeriggio di ottobre esprimevo un Grazie, grazie, grazie Già sentivo nascere in me la voglia di un nuovo sogno Nascere di nuovo! Forse non più crinali dai quali esplorare la vita, forse l aria salmastra della pineta mi accarezzerà, forse addirittura potrei nascere da un uovo, un piccolo comodissimo nido Chissà! Grazie grazie grazie Vita che bella giostra, non mi stanco mai di giocarci meraviglia! 21

22 LOREDANA ZACCARINI CRINALI Pettini che passano fra i capelli della montagna onde di un mare verde che respira nel tramonto sentieri di uomini antichi che cercavano i confini del mondo. Montagna possente d Montagna gna indistin Montagna dellano sen mente. Montagna ti di pace, m sassi. Montagna vita è press so le innum Montagna, prima volta una miriad tuoi boschi Montagna tuoi crinali bertà. 22

23 VALERIO TISSELLI MONTAGNA Montagna ridente con i tuoi crinali ricoperti di boschi e di prati, montagna possente di nuda roccia dalle forme e dai colori più svariati. Montagna dai contorni netti che si stagliano contro il cielo assolato, montagna indistinta avvolta nella nebbia o coronata da una coltre di nubi. Montagna dai crinali aguzzi e scoscesi che il vento, la pioggia ed il gelo modellano senza tregua, montagna dai declivi arrotondati che degradano dolcemente. Montagna silenziosa verso la quale l'uomo si incammina per trovare momenti di pace, montagna dalle cui pendici scendono torrenti fragorosi di acqua e sassi. Montagna alla sommità ammantata del bianco dei tuoi ghiacci perenni ove la vita è pressoché impossibile, montagna altrimenti accogliente e generosa verso le innumerevoli creature che più in basso popolano i tuoi crinali. Montagna, ti amo; ti ho amata da quando, ragazzo, mi sono incamminato, la prima volta, sui tuoi sentieri, da quando ho ammirato i tuoi prati popolati da una miriade di fiori e di insetti variopinti e ho apprezzato la maestosità dei tuoi boschi. Montagna ti rispetto, riconoscente, poiché sei generatrice di vita e salendo i tuoi crinali trovo sempre tanta serenità e sento appagato il mio anelito di libertà. 23

24 Poter pen il mistero di quella b che si stem in solitudi lassù. TEBE FABBRI SPEME Il silenzio dell anima pacificata della brezza leggera all alba della bianca montagna dello sguardo infante confuso in sommo bene della folla impietrita a imponderabile luce. Pace silente, attesa d universo! Bianche n evanescen nitide, vela si muovon sulla solita della Tofa massiccia dove resis di primave Nel loro le le attrae u o l azzurro ne blandis 24

25 RINA FIUMANA Bianche nuvole evanescenti, nitide, velate, si muovono leggere sulla solitaria muraglia della Tofana, massiccia roccia dove resiste l ultima neve di primavera, Nel loro lento girovagare le attrae una meta o l azzurro vuoto ne blandisce l irrequietezza? Poter penetrare il mistero di quella bianca evanescenza che si stempera in solitudine lassù. NUVOLE SULLE TOFANE 25

26 GIUSEPPE VENTIMIGLIA BRIGANTI O MIGRANTI? I briganti sono stati sconfitti e molti sono stati uccisi, imprigionati, mandati ai lavori forzati... dunque il sogno di una rivoluzione dei contadini è sfumato, svanito, con l unità d Italia. Resta la possibilità di diventare migrante, partire per le Americhe, da dove nessuno riusciva a realizzare il sogno di ritornare. Chi ci riuscì ebbe a dire: Merica bedda cu ti vò lassari, 24 anni 400 lire. 1 L America dunque non era la terra promessa, ma una terra maledetta, che ha cancellato la storia di generazioni intere. Ma facciamo una salto di circa un secolo: Un altra ondata di emigrazione ha decimato San Lorenzo e tutto il Sud. Questa volta verso il nord: Germania, Belgio, Torino, Milano Zio Frisco Antonio era n umminunu 2, forte come una quercia; un uomo buono, onesto, di buon senso, ma più per natura che per educazione. La gente si rivolgeva a lui per risolvere le controversie in merito a divisioni o assegnazioni di quote ereditarie, quando era necessario jettà i buscili 3. Lui era maestro in questo, una sorta di giudice, capace di essere imparziale, che fungeva da paciere, un autorità che gli veniva riconosciuta essendo considerato da tutti uomo assennato e di giudizio Ma la povertà mordeva tutti, compresa la sua famiglia e dunque, pensò di partire anche lui. La sofferenza dell emigrante è grande e profonda. A Milano gli manca tutto. Gli manca lo splendore del sole, quando si sveglia e non vede la Timpa 4 che piano piano si illumina e quando il sole arriva sul picco dell aquila l orologio segna le 5.30 del mattino. Gli manca il profumo delle ginestre, il volo du frica-vintu 5, il cambio delle stagioni, le nuvole che giocano nelle gole del raganello, le risate... sì... le risate di Marsilia 6, che ammalia gli uomini e si prende gioco di loro. Gli manca tutta la scena vissuta in quella vallata bella ed incontaminata, incorniciata dalle Timpe. Quello che sente dentro è solitudine, rabbia, pensieri e dolori che non sono diversi da quelli dei briganti. * Solitario fi mi so, che sulla fragil Di erbe pi di querce neri come pium su calanch nella mia t da dure pi mi ricono 1. America bella chi ti vuol lasciare, 24 anni 400 lire 2. Un grand uomo 3. gettare i numeri (in caso di più pretendenti a un eredità terriera si dava un numero ad ogni particella e poi a seconda dei numeri che si estraevano si assegnava ad ogni erede la particella colnumero che sortiva) 4. Rilievo montano 5. Gheppio 6. Figura mitologica che pari a una Circe ammaliava gli uomini 26

27 VITTORIO CASADEI * Solitario figlio di un antica razza disperata mi so, che aridamente un vento scolpisce sulla fragile terra che m innalza. Di erbe piegate di querce furiose e cipressi neri come piume di gallo ad arco tese su calanchi di pallide riviere d autunno, nella mia terra da dure piogge scarnificata mi riconosco. 27

28 FABBRI FEDERICO SEMPRE Solo la solitudine a farmi compagnia. Rumorosi silenzi echeggiano nella mia mente lasciandola sgombra, riempiendola di pensieri. Bevo acqua ghiacciata da ruscelli cristallini. Ad ogni passo l aria si impossessa di me rendendo impossibile la mia partenza. Mi corico sopra soffici foglie, accompagnato da stelle che rendono vivo il muovere del vento. Sogno di rimanere nelle mie montagne per sempre, e so che il mio posto è qui, avvinghiato al suolo da radici secolari. Tremula u e si posa i crepita un e finisce in scricchiola e crolla ne È un lieve e un tiepid è un ventr e una prov ed è casa p 28

29 TOSCA CERASOLI A CASA Tremula un sospiro nel vuoto e si posa in affanno su un ramo, crepita un passo sull abisso e finisce in un volo di nubi, scricchiola uno sguardo su un tronco e crolla nell eco del vento. È un lieve cielo questa cima, e un tiepido mondo questo monte, è un ventre gravido la terra e una prova greve questa roccia; ed è casa per chi passa senza peso. 29

30 MARINO MONTI LA MI CA L è un campé a l êria averta la mi ca. E in che grân vuit ch u na murai ch e fa tarmé la fiâma sora a e zoch ch la lasa falugh coma sogn tra al pigh di linzul a las cl udor di munt a e bèvar dla gabâna d una stré senza segn, tra e starluché dal piant indò che u i pasa sol e fiom. Coma jir svigés sintì e pés dl armor tra i sès, tra ch j ôc sguilé int l acva, l armuni de vent tra la màcia, tra e fóm d una carbunêra. LA MIA CASA È un vivere all aria aperta/la mia casa./e in quel gran vuoto/che non ha muri/che fa tremare/la fiamma sul ciocco/che libera faville/come sogni/tra le pieghe delle lenzuola/lascio/quell odore dei monti/ai margini/di una strada/senza tracce/ tra il luccichio degli alberi/dove solo il fiume scorre./come ieri svegliarsi/sentire il peso del rumore/tra i sassi/tra gli occhi/scivolati nell acqua,/l armonia del vento/tra il bosco,/tra il fumo di una carbonaia. Era una ca Una casa v bui del Me era rifugiat dei Comun nacquero b te ricche d cognome d frazione. L'origine m fiume attig incisioni ne ri di antica sono visibil delle finest lo. Nei ma antica. Ma è accad maestria de Se ne sono Il passato n vita è un an Chi scrive conoscenza piccolo e a Non rispet una comun boschi non persino un che un sem Una lingua da qualche Una lingua lingua si es 30

31 SANDRA EVANGELISTI CASE NEL BOSCO Era una casa nel bosco. Una casa vecchia di secoli. Sembrava risalisse al mille dopo Cristo. Ai secoli bui del Medioevo nei quali una famiglia proveniente forse dal meridione si era rifugiata in quel luogo per sfuggire a lotte fra guelfi e ghibellini all'interno dei Comuni del tempo. Erano molte le famiglie rifugiate da quelle parti e ne nacquero borgate particolari sparse sulle montagne selvagge e particolarmente ricche di macchia e di vegetazione. Ogni frazione portava come nome il cognome della gens rifugiata lì, poi nacquero anche soprannomi per ogni frazione. L'origine medioevale rende particolari quelle case fatte di pietra portata dal fiume attiguo e di travi di legno secolari. Hanno grandi e larghi camini con incisioni nella pietra arenaria centrale e pavimenti in mattoni cotti rettangolari di antica fattura. Alcuni chiodi piantati nelle antiche porte e mobili rimasti sono visibilmente forgiati a mano di ferro battuto e molte pietre dei davanzali delle finestre e degli stipiti delle porte d'ingresso portano i segni dello scalpello. Nei manufatti più datati si vedono chiaramente i segni di un'età molto antica. Ma è accaduto nel tempo che quello che era destinato a durare grazie alla maestria degli antichi costruttori si è rovinato. Se ne sono andati gli anziani e i saggi che illuminavano quei luoghi. Il passato non ritorna. Si può solo andare avanti ed è giusto che sia così. La vita è un andare sempre avanti, anche oltre il proprio tempo particolare. Chi scrive sa per esperienza personale che non si può andare avanti senza la conoscenza della propria storia e di quella del mondo, anche di un mondo piccolo e antico come quello delle case nel bosco. Non rispettandola e non ascoltandone nemmeno i costumi, quella che fu una comunità muore a poco a poco a causa del nulla presente. Le case nei boschi non erano questo. Avevano un volto e una storia, e usi e tradizioni e persino una loro lingua in via di estinzione: il boscaiolo. Il boscaiolo più che un semplice dialetto sembra una lingua per la sua estrema particolarità. Una lingua parlata di cui restano ben poche tracce scritte, raccolte di recente da qualche appassionato studioso delle tradizioni di quei luoghi. Una lingua fa di una comunità un popolo seppure minuscolo. E insieme alla lingua si estinguono un popolo e la sua cultura. 31

32 FULVIO GRIDELLI VA SÒ T vé sò: t cióud i òcc érva i òcc, t vé sò. Sòul e léuna léuna e sòul, mét al mèni dróinta i béus: sèl t bazóil? Va sò d in là, u n gnè e sentir mét i pi sòura i sas. E tè che t vé sò ma la muntagna, sla tu ligaza tla scòina che t pér òna furmóiga. T riverè in chéva? E u i è òna chéva in sta muntagna? Tanimódi, dès, t è snò e buróun zò... Va sò. Eravamo i Venne con Si stupì di Tornò con Ci fu un a Poi scende aguzzando Il piede sf scivolati n Nel silenz la nudità d si ribaltava si attenuav si arrestav creando e nel volo d Un brivido Ci salutava mentre la Arrampicati - Ti arrampichi:/chiudi gli occhi/e apri gli occhi,/ti arrampichi./sole e luna/luna e sole,/metti le mani/dentro i buchi:/cosa ti preoccupi?/arrampicati da quella parte,/non c è il sentiero/metti i piedi sui sassi./e te che ti arrampichi/su quella montagna,/col tuo fardello sulla schiena/che sembri una formica./arriverai in cima?/ E c è una cima/su questa montagna?/ad ogni modo, adesso,/hai solo il burrone sotto /Arrampicati. 32

33 LAURA PUGLIA AL RIFUGIO Eravamo in cinque e la donna portò sei piatti. Venne con un vassoio e portò sei sorbetti. Si stupì di questo sei persistente. Tornò con tre bicchieri per mano. Ci fu un attimo di silenzio. Chi era il sesto invitato? Poi scendemmo cercando marmotte nelle crepe aguzzando lo sguardo nelle fenditure. Il piede sfiorava docili meteoriti scivolati nei sedimenti dei crinali. Nel silenzio un flauto attraversò la nudità della roccia: le note si ribaltavano negli anfratti e nelle gole si attenuavano negli adagi si arrestavano sui dirupi creando echi e richiami nel volo dei gracchi corallini. Un brivido ci prese i polsi e le giunture. Ci salutava invisibile lo sconosciuto assente mentre la sera impallidiva le nostre ombre. 33

34 ALL OSTER ombre/ci c COSTANZA SAVINI E MARCO CAVARA I CINQUE TESORI DELLA GRANDE NEVE Era stato un discreto viaggiatore. La natura selvaggia ogni volta aveva ispirato e guidato la sua ansia di conoscenza. In lui c era una pulsione di possedere qualcosa, una particella forse, della luminosa purezza delle montagne, dei deserti e delle foreste. Ora non era più giovane, ma continuava a viaggiare lo stesso anche se questa sua passione si era un poco offuscata con gli anni. Tuttavia un luogo gli serbava ancora intatto il suo fascino. Sembrava esistere una terra incantata dove le montagne svettavano su foreste color di smeraldo. E, come se non bastasse, quelle contrade lo chiamavano con nomi magici e meravigliosi: Monti del Drago Nero, Regina delle Nevi, Sentinella dell Ovest. Tra queste montagne una in particolare aveva concentrato in sé tutte quelle attrattive e da tempo quasi lo ossessionava con il suo richiamo: il Kanchenjunga che significa I Cinque Tesori della Grande Neve. Era giunto alle sue pendici lussureggianti alla fine della stagione delle piogge, quando la montagna si slancia con i suoi immacolati ottomila metri dal verde cupo delle foreste di magnolie in fiore. Non era un alpinista e perciò si proponeva solo di ammirarla dai villaggi e dai monasteri più vicini, simili a dei mandala in pietra, di cui sono costellate le sue pendici. Ora è opinione comune tra i viaggiatori che quelle terre incantate creino una illusione di armonia, una ingannevole sensazione di pace e di assenza di pericolo: una sorta di fata morgana per i sensi molti sottili. Così le ultime notizie che le autorità locali riuscirono a raccogliere su di lui, ricostruendone il percorso, lo perdono nel villaggio di Katho-Pani da cui ha inizio un sentiero che si inerpica alla base di un ghiaccio che altri non è che uno dei Cinque Tesori della Grande Neve. E dove, a quanto si dice, si trova il leopardo dai denti immacolati, per questo ritenuto sacro da santi e poeti. Inoltre l idea di poter penetrare nel cuore vivo e palpitante della montagna dove si trovano, ancora dalle origini del mondo, le matrici delle cose, deve aver guidato i suoi passi lungo quel sentiero così poco battuto. Dopo qualche giorno di ricerche fu dato ufficialmente per disperso. Ci piace credere che quell inquieto sognatore, come rispondendo a un invito silenzioso, si sia recato lassù, verso quello infinito richiamo, per trovare nella luce respirante delle vette, quel qualcosa di perfetto che era andato cercando per tutta quanta la sua vita. A L USTA Una volt a l ustari dri m e una masa al s chés e a s truv (ach sgui arnì. 34

35 GIANCARLO BIONDI A L USTARI DI CRINÉLL Una volta d fura a l ustari dri m e fiòum una masa d ómbri al s chésca m adòs e a s truvém a matèra (ach sguilòun) arnì. ALL OSTERIA DEI CRINALI - Una volta fuori/dell osteria/vicino al fiume/moltissime ombre/ci cadono addosso/e ci troviamo a terra/(che scivolone)/infangati. 35

36 SILVIA CECCHI AI MONTI La visione dei monti incute pace Lo spazio è tempo, il tempo è spazio che vibra di cielo puro suono che tace -monti tu dici ed è nome del nome. Altra cosa è l umano (così sospeso a un senso così smarrito nel risalire mille volte la china del crudele e vano con un gesto gentile ) Delle mon m'affascin non ce n'è Amo il ve non sono Osservand talvolta co tra calanch Noto da lo che avving Or che las da brama ma v'osser Non so quale enigma dei due sia più immenso o più pauroso 36

37 BRICCOLANI SERGIO LA MONTAGNA E I SUOI CRINALI Delle montagne e dei suoi crinali m'affascina l'argomento, non ce n'è d'uguali. Amo il verde, il paesaggio e la campagna non sono ignaro, le mie origini sono di montagna. Osservando poi le cristalline acque talvolta con impeto, talora tra la quiete tra calanchi a valli le lor discese. Noto da lontano il sol nascente che avvinghia il manto bianco sin dalle sette Or che lassù state con baldanza e maestria da brama e smania di raggiungervi invaghito, ma v'osservo da lontano in allegria 37

38 EUGENIO VITALI LE MONTAGNE Le montagne hanno onde di crinali, quando il sole le accarezza schiumano di verde, tracce di vette innalzate dagli abissi. La pioggia lascia gelsi di profumi e la magia delle notti nel loro sonno la protegge. Le montagne sono vedette che si guardano l un l altra e hanno sangue verde di silenzi. Come quadri d autore si lasciano possedere anche da un impronta sconosciuta. Tutta la m respirava u come se fo dalla sua p immobilit e delle ore che divent nell'astrazi Nebbia e v raggi obliq E il silenzi Anche la m all'erta sul non osava Il rumore diventava Come il fr di un libro Il cielo le tiene aquile sempre in volo. I crinali si scambiano i volti per essere proiettati sempre nel futuro. 38

39 ORNELLA LOTTI VENTURINI QUIETE Tutta la montagna respirava una quiete profonda, come se fosse evasa dalla sua peculiare esistenza : immobilità degli elementi e delle ore che diventavano eterne nell'astrazione del più corto istante. Nebbia e vapori intorno a noi, raggi obliqui, rosee ombre. E il silenzio. Anche la marmotta, all'erta sulla soglia del suo rifugio, non osava muoversi. Il rumore più piccolo diventava presenza... Come il fruscio delle pagine di un libro che si sfoglia. 39

40 ALESSANDRO RAMBERTI PROSPETTIVE I monti maestosi che costellano il profilo orizzontale del braccio la linea che non c è fra cielo e cielo ci mostrano i cammini che interpellano (come perché a che scopo?) i fuochi di una rete-meraviglia il senso di ogni senso e di ogni suono lo snodo dai molteplici percorsi il frutto di una concretezza a briglia (la crasi di ogni tropo) sciolta: ci indica altri universi immersa nei colori dei sospiri nel timbro musicale dell oceano nei sogni oscuri inquieti calmi e tersi (il prima assume il dopo) di cui si nutre il cuore che ci spinge a superare il valico insidioso a chiedere l aiuto e ad aiutare a porgere la mano a chi l attinge. Sandra Ma Francesco C Dauro Pazz Daniele Ba Riccardo B Laura Beon Gabriella M Maurizio M Gloria Gaz Luciano Fo Daniela Co Samuele M Gianluca M Umberto P Cesarina L Carmen M Paola Ricip Loredana Z Valerio Tis Tebe Fabbr Rina Fiuma Giuseppe V Vittorio Ca Federico Fa Tosca Cera Marino Mo Sandra Eva Fulvio Grid Laura Pugl Costanza S Bologna Giancarlo B Silvia Cecc Sergio Bric Eugenio Vi Ornella Lo Alessandro 40

41 INDICE Sandra Mazzini Ritorno a casa pag. 5 Francesco Ciotti -Cesena Alla ricerca della montagna con la carta in mano» 6 Dauro Pazzini-S.Arcangelo di R.(RN) Autunno» 7 Daniele Baldinotti-Forlì Proteso all infinito» 8 Riccardo Belloni - Ravenna Solitudine» 9 Laura Beoni-Santa Sofia (FC) Velluto» 10 Gabriella Morgagni-Forlì Silenzio» 11 Maurizio Maraldi-Forlimpopoli (FC) In alto» 12 Gloria Gazzoni-Forlì Il grande fascino della montagna» 13 Luciano Foglietta-Santa Sofia (FC) Angiolettino e il cervo» 14 Daniela Cortesi-Forlì Non c ero» 15 Samuele Mazzotti-Cesena Timore» 16 Gianluca Mancini-Pesaro La stréga dla muntagna» 17 Umberto Pasqui-Forlì Crinali» 18 Cesarina Lucca-Forlì I segni della montagna» 19 Carmen Mazza-Forlì Vanno i miei piedi» 20 Paola Riciputi-Forlì Danza d amore della foglia» 21 Loredana Zaccarini-Forlì Crinali» 22 Valerio Tisselli-Forlì Montagna» 23 Tebe Fabbri-Forlì Speme» 24 Rina Fiumana-Forlimpopoli (FC) Nuvole sulle Tofana» 25 Giuseppe Ventimiglia-Forlì Briganti o Migranti?» 26 Vittorio Casadei-Santa Sofia (FC) Solitario figlio» 27 Federico Fabbri-Santa Sofia (FC) Sempre» 28 Tosca Cerasoli-Forlì A casa» 29 Marino Monti-Forlì La mi ca» 30 Sandra Evangelisti-Forlì Case nel bosco» 31 Fulvio Gridelli-S. Mauro Pascoli (FC) Va sò» 32 Laura Puglia-Parma Al rifugio» 33 Costanza Savini e Marco Cavara- Bologna I cinque tesori della grande neve» 34 Giancarlo Biondi-Gambettola (FC) A l ustari di crinéll» 35 Silvia Cecchi-Pesaro Ai monti» 36 Sergio Briccolani-Forlì La montagna e i suoi crinali» 37 Eugenio Vitali-Ravenna Le montagne» 38 Ornella Lotti Venturini-Santa Sofia Quiete» 39 Alessandro Ramberti-Rimini Prospettive» 40 41

42 Sede : NuovArci Via F.lli Spazzoli, Forlì Redazione: Via Paradiso, Forlì Tel. 0543/ Fax 0543/ E. mail: centroculturalelortica@gmail.com Stampato a Faenza nel mese di Settembre 2014 GRAFICA E IMPAGINAZIONE DI CLAUDIA BARTOLOTTI ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO: DAVIDE ARGNANI CLAUDIA BARTOLOTTI GIORGIO CASADEI TURRONI 42

43 43

44 sul tema Partecipano al convegno per un breve saluto: Luca Santini Presidente del Parco l Addetto Responsabile Cultura del Comitato Soci di Coop Adriatica Relatori: Prof. Oscar Bandini Giornalista, Storico ed esperto del Parco, Luciano Foglietta Giornalista e Storico esperto del Parco Nevio Agostini Naturalista e responsabile del Servizio Promozione e Conservazione della Natura del Parco Giovanni Quilghini attuale amministratore delle Foreste Casentinesi e responsabile dell Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Pratovecchio Dott. Emanuele Vazzano curatore della mostra Cento anni della Foresta Casentinese

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza Attimi d amore Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza Distesa davanti alla collina Occhi verdi come il prato distesa e non pensi a nulla. Ricordo

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa TUTTO CIO CHE FA Furon sette giorni così meravigliosi, solo una parola e ogni cosa fu tutto il creato cantava le sue lodi per la gloria lassù monti mari e cieli gioite tocca a voi il Signore è grande e

Dettagli

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... Una volta si fece la festa degli alberi nel bosco e io e una bimba, che non lo sapevo chi era, giocavamo con gli alberi

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

Bambini vecchiette signori e signore venite a giocare con tutti i colori (2 volte)

Bambini vecchiette signori e signore venite a giocare con tutti i colori (2 volte) La canzone dei colori Rosso rosso il cane che salta il fosso giallo giallo il gallo che va a cavallo blu blu la barca che va su e giù blu blu la barca che va su e giù Arancio arancio il grosso cappello

Dettagli

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

Auguri mamma! Festa della mamma 2014 Festa della mamma 2014 Quest anno dedichiamo alla mamma un intero libro. Si tratta de L abbraccio di David Grossman, splendido nell edizione Mondadori illustrata da Michal Rovner. Il nostro libro si presenterà

Dettagli

Poesie, filastrocche e favole per bambini

Poesie, filastrocche e favole per bambini Poesie, filastrocche e favole per bambini Jacky Espinosa de Cadelago Poesie, filastrocche e favole per bambini Ai miei grandi tesori; Elio, Eugenia ed Alejandro, coloro che ogni giorno mi fanno crescere

Dettagli

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo

Dettagli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni.

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni. GLI AUSTRALOPITECHI Prerequisiti: orientarsi nel tempo fra passato, presente e futuro, usare gli strumenti sussidiari al testo (cartine, immagini, tabelle ) Obiettivi: studio dell evoluzione dell uomo

Dettagli

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA MI FA#-7 Se sarete poveri nel cuore, beati voi: LA6 MI sarà vostro il Regno di Dio Padre. MI FA#-7 Se sarete voi che piangerete, beati voi, LA6 MI perché

Dettagli

LA BALLERINA. Chiara Boscolo IIIA

LA BALLERINA. Chiara Boscolo IIIA Sulle ali del tempo, sorvolo il vento. Viaggio per conoscere i luoghi del mondo. Il sentiero è la scia dell arcobaleno. Nei miei ricordi il verde della foresta, il giallo del sole, l azzurro ed il blu

Dettagli

Manuel Loi ----------------------------------------------------- Lorenzo Di Stano

Manuel Loi ----------------------------------------------------- Lorenzo Di Stano Manuel Loi Vedo un campo di spiche di grano tutto giallo, con un albero di pere a destra del campo, si vedeva un orizzonte molto nitido, e sotto la mezza parte del sole all'orizonte c'era una collina verde

Dettagli

DI MARIO LODI Analisi e rielaborazione del libro BANDIERA Realizzato dall insegnante Micheletti Angela e dagli alunni di 2 A e B LA FONTE anno

DI MARIO LODI Analisi e rielaborazione del libro BANDIERA Realizzato dall insegnante Micheletti Angela e dagli alunni di 2 A e B LA FONTE anno DI MARIO LODI Analisi e rielaborazione del libro BANDIERA Realizzato dall insegnante Micheletti Angela e dagli alunni di 2 A e B LA FONTE anno scolastico 2013/14 LA STORIA Questa storia comincia il primo

Dettagli

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

CONCORSO POESIÀMOCI IN ZONA 9 IV^ Edizione A.S. 2014/2015. Istituto Comprensivo Sorelle Agazzi di Milano CLASSE 2D

CONCORSO POESIÀMOCI IN ZONA 9 IV^ Edizione A.S. 2014/2015. Istituto Comprensivo Sorelle Agazzi di Milano CLASSE 2D CONCORSO POESIÀMOCI IN ZONA 9 IV^ Edizione A.S. 2014/2015 Istituto Comprensivo Sorelle Agazzi di Milano CLASSE 2D Io sono Sono un pennello, dipingo solo il giorno e mai la notte. La notte. Sono un inventore

Dettagli

http://www.veronicaetony.com/download/accordivet.pdf http://www.veronicaetony.com/download/ascoltamp3.zip

http://www.veronicaetony.com/download/accordivet.pdf http://www.veronicaetony.com/download/ascoltamp3.zip Scarica questo libretto Ascolta le canzoni in MP3 http://www.veronicaetony.com/download/accordivet.pdf http://www.veronicaetony.com/download/ascoltamp3.zip Canti con accordi 1 Lo spirito e la sposa z do

Dettagli

IL TEMPO METEOROLOGICO

IL TEMPO METEOROLOGICO VOLUME 1 CAPITOLO 4 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE IL TEMPO METEOROLOGICO 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: tempo... Sole... luce... caldo...

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

Roberta Santi AZ200. poesie

Roberta Santi AZ200. poesie AZ200 Roberta Santi AZ200 poesie www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Roberta Santi Tutti i diritti riservati T amo senza sapere come, né quando né da dove, t amo direttamente, senza problemi né orgoglio:

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA G.RODARI

SCUOLA DELL INFANZIA G.RODARI SCUOLA DELL INFANZIA G.RODARI Camminando all interno della nostra scuola, scopriamo una porta che dà sul nostro giardino aperta! Andiamo a curiosare Ma cosa c è lì per terra?... Una lettera.misteriosa,

Dettagli

La spiaggia di fiori

La spiaggia di fiori 37 La spiaggia di fiori U na nuova alba stava nascendo e qualcosa di nuovo anche in me. Remai per un po in direzione di quella luce all orizzonte, fino a che l oceano di acqua iniziò pian piano a ritirarsi

Dettagli

Il principe Biancorso

Il principe Biancorso Il principe Biancorso C era una volta un re che aveva tre figlie. Un giorno, stando alla finestra con la maggiore a guardare nel cortile del castello, vide entrare di corsa un grosso orso che rugliava

Dettagli

Mafia, amore & polizia

Mafia, amore & polizia 20 Mafia, amore & polizia -Ah sì, ora ricordo... Lei è la signorina... -Francesca Affatato. -Sì... Sì... Francesca Affatato... Certo... Mi ricordo... Lei è italiana, non è vero? -No, mio padre è italiano.

Dettagli

33 poesie. una dedicata al calcio e una alla donna

33 poesie. una dedicata al calcio e una alla donna 33 poesie una dedicata al calcio e una alla donna Salvatore Giuseppe Truglio 33 POESIE una dedicata al calcio e una alla donna www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Salvatore Giuseppe Truglio Tutti

Dettagli

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ... VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...

Dettagli

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi IL DIO ADE Il dio Ade è fratello del dio Zeus. Ade è il re dei morti. Per gli antichi greci, dopo la morte, gli uomini vanno negli Inferi. Gli Inferi sono un luogo buio e triste che si trova sotto terra.

Dettagli

In quel momento i raggi del sole tornarono a risplendere nel villaggio e anche sui volti di tutti gli abitanti che da quel giorno capirono di

In quel momento i raggi del sole tornarono a risplendere nel villaggio e anche sui volti di tutti gli abitanti che da quel giorno capirono di C era una volta, al di là del grande faggio, un piccolo villaggio, qui gli abitanti vivevano felici; amavano coltivare ed avevano rispetto per il Sole che donava ogni giorno calore e luce ed anche per

Dettagli

Canzoni di Carnevale

Canzoni di Carnevale Canzoni di Carnevale CORIANDOLI Testo e Musica di Pietro Diambrini Prendi un foglio di carta, prendilo colorato, prendi le forbicine col bordo arrotondato, taglia, taglia, taglia, taglia, e tanti coriandoli

Dettagli

IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. COME AL SOLITO CI SIAMO MESSI IN CERCHIO ABBIAMO ASCOLTATO LA FIABA DEI Mille

Dettagli

Colori e pensieri per i. bambini emiliani 04/06/2012. Colori e pensieri per i bambini emiliani 04/06/2012

Colori e pensieri per i. bambini emiliani 04/06/2012. Colori e pensieri per i bambini emiliani 04/06/2012 Colori e pensieri per i Colori e pensieri per i bambini emiliani bambini emiliani 04/06/2012 04/06/2012 Ass. Culturale B-Side in Spazio Luce, Milano. Da una idea di: Dott.ssa Anna La Guzza, Psicologa Noi

Dettagli

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni CANZONE: QUESTO VESTITO BELLISSIMO Giacobbe: Ecco, figlio qui per te una cosa certo che ti coprirà, ti scalderà, e poi sarà un pensiero mio per te. Ti farà pensare a me, al

Dettagli

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa Parrocchia Santi Pietro e Paolo Venite alla festa Questo libretto e di: Foto di gruppo 2 Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Occhi: se i miei occhi sono attenti, possono cogliere i gesti

Dettagli

Lasciatevi incantare

Lasciatevi incantare Lasciatevi incantare Rita Pecorari LASCIATEVI INCANTARE favole www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Rita Pecorari Tutti i diritti riservati Tanto tempo fa, io ero ancora una bambina, c era una persona

Dettagli

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2 Scuola media di Giornico L affettività e la sessualità, tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio Progetto sostenuto dal GLES 2 Dai sensi all azione Sensi Sensazioni Emozioni Sentimenti

Dettagli

La strada che non andava in nessun posto

La strada che non andava in nessun posto La strada che non andava in nessun posto All uscita del paese si dividevano tre strade: una andava verso il mare, la seconda verso la città e la terza non andava in nessun posto. Martino lo sapeva perché

Dettagli

Racconti di me. Un regalo

Racconti di me. Un regalo 1 Racconti di me di Cetta De Luca Un regalo Io non regalo oggetti. Magari un sogno, un emozione qualcosa che rimanga nella vita di valore. A volte solo un ricordo, a volte me stessa. 2 Apparenza Tu che

Dettagli

LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA

LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA CAMPO DI ESPERIENZA PRIVILEGIATO: LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE OBIETTIVI Scoprire i colori derivati:(come nascono, le gradazioni,

Dettagli

Candela bianca. Silvia Angeli

Candela bianca. Silvia Angeli Candela bianca È successo ancora. Il buio della stanza mi chiama alla realtà. Abbandono riluttante le coperte calde, rifugio sicuro e accendo una candela bianca, con la sua fiamma dorata. È successo di

Dettagli

Maggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane

Maggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane Maggio 2014 San Vito Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane PRIMO INCONTRO In cerchio. Presentazione dell attività e delle regole Presentazione (sedute in cerchio). Mi chiamo.la favola/fiaba

Dettagli

Il coraggio di cambiare ciò che non era

Il coraggio di cambiare ciò che non era Il coraggio di cambiare ciò che non era Riccobono Stefania IL CORAGGIO DI CAMBIARE CIÒ CHE NON ERA racconto Alle persone che amo... con immenso amore. Prologo arrivo a New York, Luglio Una calda mattina

Dettagli

Gli strumenti della geografia

Gli strumenti della geografia Gli strumenti della geografia La geografia studia lo spazio, cioè i tanti tipi di luoghi e di ambienti che si trovano sulla Terra. La geografia descrive lo spazio e ci spiega anche come è fatto, come vivono

Dettagli

Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi

Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi Gruppo di Foggia Clinica, Formazione, Cultura psicoanalitica Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi Ascoltarsi è un arte dimenticata, che tutti siamo in grado di ricordare. Il corpo ci parla attraverso

Dettagli

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE FAVOLA LA STORIA DI ERRORE C era una volta una bella famiglia che abitava in una bella città e viveva in una bella casa. Avevano tre figli, tutti belli, avevano belle auto e un bel giardino, ben curato,

Dettagli

LE NOSTRE CANZONI DI NATALE

LE NOSTRE CANZONI DI NATALE CANZONE: LE NOSTRE CANZONI DI NATALE VIENI BAMBINO TRA I BAMBINI Quando la notte è buia E buio è anche il giorno, non credi che il domani potrà mai fare ritorno. Quando la notte è fredda C è il gelo nel

Dettagli

Mediterranea INTRODUZIONE

Mediterranea INTRODUZIONE 7 INTRODUZIONE guerrieri Palermo, anno 1076. Dopo che - per più di duecento anni - gli arabi erano stati i padroni della Sicilia, a quel tempo nell isola governavano i normanni, popolo d i guerrieri venuti

Dettagli

PRONOMI DIRETTI (oggetto)

PRONOMI DIRETTI (oggetto) PRONOMI DIRETTI (oggetto) - mi - ti - lo - la - La - ci - vi - li - le La è la forma di cortesia. Io li incontro spesso. (gli amici). Non ti sopporta più. (te) Lo legge tutti i giorni. (il giornale). La

Dettagli

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON NON SONO TANTO BELLA. HO UN NASO LUNGO E BITORZOLUTO, MA SONO TANTO, TANTO BUONA. CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA

Dettagli

La Scuola dell infanzia L. Scotti. Presenta SCUOLE EMISSIONE ZERO PROGETTO PER UN MIGLIOR RISPARMIO DI CO2

La Scuola dell infanzia L. Scotti. Presenta SCUOLE EMISSIONE ZERO PROGETTO PER UN MIGLIOR RISPARMIO DI CO2 La Scuola dell infanzia L. Scotti Presenta SCUOLE EMISSIONE ZERO PROGETTO PER UN MIGLIOR RISPARMIO DI CO2 REGINA MADRE TERRA Siamo partiti da un racconto dal titolo: REGINA MADRE TERRA Per sensibilizzare

Dettagli

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B (Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B A.s. 2010/2011 1 Con un genitore o di un adulto che ti conosce bene, rivivi il momento bellissimo della tua nascita e poi, con il suo aiuto, raccogli foto,

Dettagli

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione

Dettagli

La canzone: storia, analisi e pratica vocale

La canzone: storia, analisi e pratica vocale DECS UIM Prova cantonale di educazione musicale 2015 DIPARTIMENTO DELL EDUCAZIONE, DELLA CULTURA E DELLO SPORT UFFICIO DELL INSEGNAMENTO MEDIO Prova Cantonale 2015 di Educazione Musicale CLASSE TERZA 2

Dettagli

Canzoncina. Di qui potete vedere Come sia innocuo il bere. Canto di un amata.

Canzoncina. Di qui potete vedere Come sia innocuo il bere. Canto di un amata. Canzoncina I. C era una volta un tizio A diciottanni prese il vizio Di bere, e per questa china Lui andò in rovina. Morì a ottantant anni e il perché È chiaro a me e a te. 2. C era una volta un piccolo,

Dettagli

L albero di cachi padre e figli

L albero di cachi padre e figli L albero di cachi padre e figli 1 Da qualche parte a Nagasaki vi era un bell albero di cachi che faceva frutti buonissimi. Per quest albero il maggior piacere era vedere i bambini felici. Era il 9 agosto

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

Classe di livello B1+ Apprendenti stranieri di età tra 18-22 anni. Attività sull immigrazione. Berline Flore Ngueagni Università Ca Foscari

Classe di livello B1+ Apprendenti stranieri di età tra 18-22 anni. Attività sull immigrazione. Berline Flore Ngueagni Università Ca Foscari 1 Classe di livello B1+ Apprendenti stranieri di età tra 18-22 anni Attività sull immigrazione Berline Flore Ngueagni Università Ca Foscari 1- Che cosa vedi in questa immagine? 2- Secondo te che luogo

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PREMESSA Abituare i bambini già da piccoli, seppur attraverso il gioco, a tenere poche ma essenziali norme comportamentali in caso di

Dettagli

Angeli - Voglio Di Piu' Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto 2008 01:19

Angeli - Voglio Di Piu' Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto 2008 01:19 01 - Voglio Di Piu' Era li', era li', era li' e piangeva ma che cazzo hai non c'e' piu',non c'e' piu',non c'e' piu' e' andato se ne e' andato via da qui Non c'e' niente che io possa fare puoi pensarmi,

Dettagli

LA NATURA E LA SCIENZA

LA NATURA E LA SCIENZA LA NATURA E LA SCIENZA La NATURA è tutto quello che sta intorno a noi: le persone, gli animali, le piante, le montagne, il cielo, le stelle. e tante altre cose non costruite dall uomo. Lo studio di tutte

Dettagli

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Alla fine del 1700 in Inghilterra c è un grande sviluppo dell industria. Gli inventori costruiscono delle macchine per lavorare il cotone. Le macchine fanno in poco tempo e in

Dettagli

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI Lo scrittore Jacopo Olivieri ha incontrato gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola A. Aleardi del plesso di Quinto nelle giornate del 18 e 19 febbraio

Dettagli

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il padre. La bambina viveva con sua madre, Maria, in via

Dettagli

Zucca zuccone tutta arancione

Zucca zuccone tutta arancione Zucca zuccone tutta arancione La festa di Halloween, tradizione dei paesi anglosassoni, è oramai entrata nella nostra società; i bambini sono molto attratti dalle icone paurose di questo festeggiamento:

Dettagli

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LA FAMIGLIA KIT DI ANIMAZIONE

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LA FAMIGLIA KIT DI ANIMAZIONE Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: LA FAMIGLIA KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema famiglia è così composto: - 1 gioco

Dettagli

CHE COSA TI FA VENIRE IN MENTE QUESTA PAROLA?

CHE COSA TI FA VENIRE IN MENTE QUESTA PAROLA? CHE COSA TI FA VENIRE IN MENTE QUESTA PAROLA? Mi fa pensare all'oscurità, perchè l'ombra è oscura, nera e paurosa. Penso ad un bambino che non ha paura della sua ombra perchè è la sua. Mi fa venire in

Dettagli

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Cos è il virtu@le? Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Scelsi un tavolo lontano da tutti,

Dettagli

Camminata in Maslana a cura della scuola Primaria di Gorno

Camminata in Maslana a cura della scuola Primaria di Gorno Progetto Accoglienza Camminata in Maslana a cura della scuola Primaria di Gorno Ieri 22 settembre è stata una giornata speciale per noi alunni di Gorno delle classi3a, 4a e 5a... infatti non siamo stati

Dettagli

Giovani poeti crescono.

Giovani poeti crescono. Giovani poeti crescono. L amicizia Passa un aereo Passa un treno Ma cosa si portano sul loro sentiero? E un qualcosa di luminoso Sarà la notte che fugge via o forse solo la vita mia?. Ora ho capito che

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

Una vita a tappe...ricominciare

Una vita a tappe...ricominciare Una vita a tappe...ricominciare Ciao io sono AN DONG, in italiano ANTONIO, sono un ragazzo cinese di 12 anni abito a Terzigno, e frequento la 2 media. Sono nato a Sarno 12 anni fa, ma all'età di quattro

Dettagli

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse!

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! TEMPO Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse! OGGI IL TEMPO È BRUTTO. PER FARE QUESTO DISEGNO HO IMPIEGATO TANTO TEMPO. TANTO

Dettagli

SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA

SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA SETTIMA LEZIONE 72 Lucia non lo sa Claudia Claudia Come? Avete fatto conoscenza in ascensore? Non ti credo. Eppure devi credermi, perché è la verità. E quando? Un ora fa.

Dettagli

Vorrei che in tutto il mondo. le persone si volessero bene. e che ci fosse solo pace e non guerra. MASSIMO (Classe seconda)

Vorrei che in tutto il mondo. le persone si volessero bene. e che ci fosse solo pace e non guerra. MASSIMO (Classe seconda) COLORIAMOCI DI PACE Stamattina, tanto per cambiare, abbiamo trovato un modo nuovo per imparare. Ci siamo detti: facciamo qualcosa che ci piace! Tutti insieme coloriamoci di PACE. Non abbiamo avuto bisogno

Dettagli

Scuola elementare Vivaldi Spinea (VE) marzo 2002 Classe prima Ins. Nadia Paterno. 5 marzo 2002

Scuola elementare Vivaldi Spinea (VE) marzo 2002 Classe prima Ins. Nadia Paterno. 5 marzo 2002 . Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Scuola elementare Vivaldi Spinea (VE) marzo 2002 Classe prima Ins. Nadia Paterno 5 marzo 2002 Ho comunicato ai bambini che avremo

Dettagli

CLAUDE MONET, SCOGLI ALLA BELLE-ILE (1886)

CLAUDE MONET, SCOGLI ALLA BELLE-ILE (1886) CLAUDE MONET, SCOGLI ALLA BELLE-ILE (1886) I bambini osservano e descrivono l opera: Il pittore ha disegnato gli scogli ma anche il mare con il pennello a pitturare. Ci sono le rocce assomigliano alle

Dettagli

Maurizio Albanese DONARE È AMARE!

Maurizio Albanese DONARE È AMARE! Donare è amare! Maurizio Albanese DONARE È AMARE! raccolta di poesie www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Maurizio Albanese Tutti i diritti riservati Ai miei genitori Santo e Maria L associazione Angeli

Dettagli

La storia di Gocciolina

La storia di Gocciolina La storia di Gocciolina Gocciolina viveva in un lago alpino, in una splendida valle verdeggiante. Guardava sempre il cielo e sognava di volare. Ah! Se avessi ali per volare, viaggerei per mari e per valli

Dettagli

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1 All. 1 1 All. 2 2 All. 3 Visione I sequenza: La partenza I. Chi sono queste persone? Che cosa fanno? Come sono? E. sono i parenti e gli amici. X. Sono contenti perché sperano che trovano lavoro. E. stanno

Dettagli

La cenerentola di casa

La cenerentola di casa La cenerentola di casa Audrina Assamoi LA CENERENTOLA DI CASA CABLAN romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Audrina Assamoi Tutti i diritti riservati Questa storia è dedicata a tutti quelli che

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

SCOPRI LE SPLENDIDE ALPI LIGURI CON L AIUTO DI UNA GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA

SCOPRI LE SPLENDIDE ALPI LIGURI CON L AIUTO DI UNA GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA SCOPRI LE SPLENDIDE ALPI LIGURI CON L AIUTO DI UNA GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA È guida ambientale escursionistica chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone nella visita

Dettagli

"#$"%&' (%&#((%! &#)'!*'"!+'$%(),!

#$%&' (%&#((%! &#)'!*'!+'$%(),! L Archivio liquido dell Identità arriva in Brasile, incontrando la comunità pugliese di San Paolo. Il cuore della città è l Edificio Italia, un altissimo palazzo che domina su l enorme estensione di questa

Dettagli

Claudio Baglioni A modo mio

Claudio Baglioni A modo mio Claudio Baglioni A modo mio Contenuti: revisione passato prossimo, lessico, espressioni italiane. Livello QCER: B1 Tempo: 2 h Claudio Baglioni è un grande cantautore italiano, è nato a Roma il 16 maggio

Dettagli

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - PROVA DI ITALIANO DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in un paese di montagna. Mio padre faceva il medico, ma guadagnava poco perché i suoi malati erano poveri

Dettagli

I tre pesci. (Favola araba)

I tre pesci. (Favola araba) Favolaboratorio I tre pesci I tre pesci. (Favola araba) C'erano una volta tre pesci che vivevano in uno stagno: uno era intelligente, un altro lo era a metà e il terzo era stupido. La loro vita era quella

Dettagli

Dal libro Per Amore solo per Amore - Introduzione

Dal libro Per Amore solo per Amore - Introduzione I poeti generalmente amano i gatti, perché i poeti non nutrono dubbi sulla loro superiorità. Marion C. Garrety che per prima leggi nel mio dolore e silenziosamente ti offri a lenirlo senza chiedere nulla

Dettagli

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr.

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr. I Quaresima B Padre buono, ti ringraziamo per aver nuovamente condotto la tua Chiesa nel deserto di questa Quaresima: donale di poterla vivere come un tempo privilegiato di conversione e di incontro con

Dettagli

IL CUBISMO. Immagine esempio visi da Les demoiselles d Avignon. Ritratto di Dora Maar visto di fronte e di profilo

IL CUBISMO. Immagine esempio visi da Les demoiselles d Avignon. Ritratto di Dora Maar visto di fronte e di profilo IL CUBISMO Nei primi anni del 1900 i pittori cubisti (Pablo Picasso, George Braque) dipingono in un modo completamente nuovo. I pittori cubisti rappresentano gli oggetti in modo che l oggetto appare fermo,

Dettagli

Lo Yoga è nato in India

Lo Yoga è nato in India Lo Yoga è nato in India 1 Più esattamente nel nord dell India, circa 5mila anni fa, presso una civiltà molto sviluppata e raffinata, che abitava in una zona molto fertile, nella valle tra il fiume Indo

Dettagli

Paola, Diario dal Cameroon

Paola, Diario dal Cameroon Paola, Diario dal Cameroon Ciao, sono Paola, una ragazza di 21 anni che ha trascorso uno dei mesi più belli della sua vita in Camerun. Un mese di volontariato in un paese straniero può spaventare tanto,

Dettagli

Dossier sulla maternità

Dossier sulla maternità Dossier sulla maternità Donna, di Angelo Branduardi Donna ti voglio cantare donna la madre, donna la figlia donna sei roccia, donna sei sabbia Donna sei acqua e sei fiamma donna paura, donna allegria donna

Dettagli

Il colore dei miei pensieri. Pierluigi De Rosa

Il colore dei miei pensieri. Pierluigi De Rosa Il colore dei miei pensieri Pierluigi De Rosa Il colore dei miei pensieri Pierluigi De Rosa 2007 Scrivere.info Tutti i diritti di riproduzione, con qualsiasi mezzo, sono riservati. In copertina: Yacht

Dettagli

La poesia per mia madre

La poesia per mia madre La poesia per mia madre Oggi scrivo una poesia per la mamma mia. Lei ha gli occhi scintillanti come dei diamanti i capelli un po chiari e un po scuri il corpo robusto come quello di un fusto le gambe snelle

Dettagli

SLOWEAR A SLOW TALE CONTEST BRUNELLA PONZO LA PASTA MADRE DI SAVERIO PARTNER

SLOWEAR A SLOW TALE CONTEST BRUNELLA PONZO LA PASTA MADRE DI SAVERIO PARTNER SLOWEAR A SLOW TALE CONTEST BRUNELLA PONZO LA PASTA MADRE DI SAVERIO PARTNER Idea La pasta madre di Saverio ha una certa età, si chiama Filli. Passata da generazione in generazione, conta ben 100 anni.

Dettagli

NONA LEZIONE L AUTOSTOP

NONA LEZIONE L AUTOSTOP NONA LEZIONE L AUTOSTOP NONA LEZIONE 96 L autostop Scendi pure tu dalla macchina? Devo spingere anch io? Sì, se vuoi. Ma scusa, quanto è distante il distributore di benzina? Non lo so qualche chilometro.

Dettagli