Dipendenze patologiche comportamenti
|
|
- Gianfranco Rossi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dipendenze patologiche comportamenti ADDICTION DA GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO E DA VIDEOGIOCHI Prof. Stefano Gardenghi (Direttore UOCDP, Docente Università degli studi di Bologna, facoltà di Medicina e Chirurgia)
2 La dipendenza patologica è una forma morbosa caratterizzata dall uso distorto di una sostanza, o dalla messa in atto ripetitiva di un comportamento. E uno stato mentale caratterizzato dal bisogno di reiterare una azione, con modalità OSSESSIVE e COMPULSIVE Nella dipendenza patologica è presente il fenomeno del Craving, che causa un disagio clinicamente significativo.
3 Il Craving è la condizione di base dei comportamenti impulsivo-compulsivi nelle dipendenze, caratterizzata da un urgenza di ricerca di piacere nonostante le possibili conseguenze negative; Questa fame viscerale viene rinforzata: - dal piacere associato alla dipendenza - dalla paura del dolore dell astinenza, - dalle possibilità di contrastare l ansia, l umore disforico e altre sensazioni psichiche negative con la messa in atto impulsivo-compulsiva del comportamento additivo. Prof. Stefano Gardenghi
4 Sebbene le forme di addiction maggiormente studiate in letteratura siano quelle inerenti le droghe e l alcol, esistono specifiche condizioni di dipendenza patologica che esitano nel comportamento e nella condotta: la dipendenza da gioco d azzardo le dipendenze tecnologiche (ad es. videogiochi, internet etc ) lo shopping compulsivo la dipendenza sessuale le dipendenze connesse ai disturbi del comportamento alimentare la dipendenza dal lavoro la dipendenza da esercizio fisico la dipendenza affettiva/tossicomania oggettuale (la ricerca continuativa e incessante di esperienze sentimentali e di stati di innamoramento) Prof. Stefano Gardenghi
5 Prof. Stefano Gardenghi
6 Prof. Stefano Gardenghi
7 Che cosa è il gioco d azzardo Il gioco d'azzardo è un'attività ludica che ha tre caratteristiche fondamentali: - Lo scopo del gioco è l'ottenimento di un premio (denaro, beni materiali, buoni ecc.) - Per parteciparvi è necessario rischiare una somma più o meno ingente di denaro o equivalenti (propri beni ecc.) - La vincita è più dovuta al caso che alla perizia del giocatore.
8 Gioco d azzardo: vizio o malattia Il vizio è un comportamento deliberatamente messo in atto, al quale si riferiscono connotati moralistici negativi. In sostanza è un comportamento VOLONTARIO (il soggetto può interromperlo a suo piacimento) e CRITICATO ("non bisognerebbe farlo, però... ). La malattia invece è una condizione che il soggetto subisce e che lo priva di qualcosa (della salute in primo luogo).
9 La caratteristica fondamentale del Gioco d Azzardo Patologico e un comportamento persistente, ricorrente, maladattivo di gioco d azzardo che compromette le attivita personali, familiari, lavorative o di studio, che e causa un disagio clinicamente significativo e che pertanto risulta d interesse clinico. Prof. Stefano Gardenghi
10 - In Italia l 80 90% delle persone gioca d azzardo, senza per questo costituire, senza per questo costituire un problema - Il 3% della popolazione è interessato al fenomeno nella sua forma patologica - A differenza della tdp (3/1), nel gambling il rapporto maschi femmine è di 8\1
11 Possibile sviluppo verso la dipendenza Giocatore occasionale Giocatore abituale Giocatore problematico Gambler o giocatore patologico Com è che si diventa dipendenti? La differenza sta nella funzione che un gioco d azzardo assume progressivamente per un individuo predisposto Come per tutte le forme di dipendenza, si chiamano in causa vari fattori (ottica bio psico sociale) che spiegano una maggiore vulnerabilità di alcune persone rispetto ad altre
12 Fattori ambientali: - La maggiore accessibilità incide in modo direttamente proporzionale sul tasso di prevalenza del disturbo (giochi più pericolosi non sono le lotterie, ma quelli a breve latenza come slot machine, roulette, bingo, videopoker, gratta e vinci..) - Il frequentare amici, conoscenti, familiari con abitudini legate all ambiente del gioco d azzardo aumenta l esposizione al rischio - Precoce contatto Fattori individuali: - Disturbi dell umore, disturbi di deficit di attenzione con iperattività.. - Presenza di bisogni psicologici insoddisfatti, frustrazioni - Bassa autostima - Identità debole Fattori genetici: - Minore attività dopaminergica (ipo-anedonia di base, temperamento novelty seeking)
13 IL GIOCATORE D AZZARDO PATOLOGICO - E totalmente assorbito dal gioco (per es., rivive esperienze di gioco passate, programma la prossima impresa di gioco, o pensa ai modi di procurarsi denaro con cui giocare). - Afferma di ricercare l'avventura e l emozione (uno stato di eccitazione e di euforia) ancora più dei soldi. - Possono essere necessarie scommesse e puntate progressivamente più ingenti, o rischi maggiori, per continuare a produrre il livello di eccitazione desiderato. - Continua a giocare nonostante i ripetuti sforzi per controllare, ridurre, o interrompere il comportamento. - Vi può essere irrequietezza o irritabilità quando tenta di ridurre o di interrompere il gioco d'azzardo (astinenza) - Può giocare per risolvere i propri problemi o per alleviare un umore disforico (per es., sentimenti di impotenza, di colpa, di ansia, di depressione). Prof. Stefano Gardenghi
14 - Può svilupparsi una modalità di rincorsa al ripristino delle proprie perdite, (spesso con puntate più forti o assumendo rischi maggiori) per annullare una perdita o una serie di perdite. - Può abbandonare la propria strategia di gioco e cercare di riguadagnare le proprie perdite tutte in una volta. - Può mentire ai familiari, al terapeuta, o ad altri per occultare l'entità del proprio coinvolgimento nel gioco d'azzardo - Quando le possibilità di ottenere prestiti sono esaurite, il giocatore può ricorrere a comportamenti antisociali per ottenere denaro (per es., contraffazione, frode, furto, o appropriazione indebita). - Può aver messo a repentaglio o aver perso una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o lavorative a causa del gioco. - Il giocatore può anche cercare di svignarsela, scaricando sulla famiglia o su altri una situazione finanziaria disperata causata dal gioco d azzardo. Prof. Stefano Gardenghi
15
16
17 Alcuni autori (Blaszczynski e Nover) hanno delineato la presenza di tre distinte tipologie di gambling di gravita crescente, caratterizzate da precise configurazioni biologiche e personologiche, e particolari storie di vita. - Il primo tipo e meno grave e con la migliore prognosi. Puo insorgere a qualsiasi eta e verificarsi secondo il meccanismo del condizionamento dall esterno, a seguito dall esposizione al gioco anche non diretta (per es. vedere giocare un familiare o un amico). Si tratta di soggetti alla ricerca della vincita e che possono sviluppare sintomi ansiosi e/o depressivi. Il secondo tipo e piu problematico e la prognosi e meno favorevole per le caratteristiche di personalita dei giocatori piu che per l entita del gioco d azzardo. I giocatori presentano, infatti, scarse capacita di coping e di problem-solving, sintomi ansiosi e depressivi, difficili storie familiari e di vita. Il terzo tipo e quello dei giocatori impulsivi-antisociali. L insorgenza del problema e precoce, l escalation rapida e la prognosi peggiore sia per la gravita della condotta sia per la scarsa compliance a qualsiasi forma di intervento dovuta a una precisa condizione neurobiologica,di tratti antisociali, del discontrollo degli impulsi, di deficit dell attenzione, della poverta e della esiguita delle relazioni interpersonali e di storie di gambling in famiglia, tutte caratteristiche che espongono anche al rischio di abuso di sostanze e di comportamenti illegali e antisociali. Prof. Stefano Gardenghi
18 MODELLO EZIOPATOGENETICO DEL CRAVING NELLA DIPENDENZA DA GAP TRAUMI PSICHICI TRASCURATEZZA EMOTIVA VERGOGNA VULNERABILITA AL DOLORE DISREGOLAZIONE AFFETTIVA DISREGOLAZIONE DEGLI IMPULSI DISSOCIAZIONE CRAVING DIPENDENZA PATOLOGICA Prof. Stefano Gardenghi
19 Il Trauma Psichico è una condizione di vulnerabilità, conseguente la mancata elaborazione di esperienze avverse intervenute nell ambito di relazioni primarie trascuranti o abusanti. Queste esperienze hanno effetti psicopatologici soprattutto a lungo termine sullo sviluppo della personalità del soggetto, sulla sua resilienza allo stress e sulla sua capacità di regolare le emozioni nel rapporto quotidiano con gli altri e con la realtà che lo circonda. Prof. Stefano Gardenghi
20 E una condizione, potenzialmente patogena, nell accudimento primario del bambino. I bisogni affettivi del bambino vengono disattesi e distorti a causa delle esigenze narcisistiche, dei conflitti, delle ansie genitoriali. La trascuratezza emotiva include una serie di fenomeni, quali il disinteresse o il disimpegno affettivo da parte dei genitori, il rovesciamento di ruolo, i comportamenti diretti al dominio psicologico del bambino e l avversione verso le sue iniziative di autonomia e di esplorazione creativa dell ambiente. La trascuratezza emotiva, pur non manifestandosi direttamente in forma di abuso, può avere un impatto traumatico sullo sviluppo del bambino e costituire un fattore di rischio per l esordio dei disturbi della regolazione affettiva. Prof. Stefano Gardenghi
21 La Vergogna è un profondo e occultato sentimento di indegnità, in stretta connessione con le storie traumatiche non elaborate che deprimono il senso del Sé e il valore della persona. Essendo provocata da esperienze che danneggiano il concetto che noi abbiamo di noi stessi, la Vergogna ci costringe a vederci con gli occhi degli altri e a soffrire la frattura tra il modo con cui ci guardiamo e il modo con cui ci sentiamo guardati dagli altri. Le radici della Vergogna si trova nelle esperienze di trascuratezza psicologica intervenute nella relazione primaria, nell infanzia e nell adolescenza e che esitano, in tutte le condizioni di vulnerabilità dell Io. Le esperienze vergognose, se vengono accettate, accrescono l intelligenza emotiva e le possibilità di autotrasformazione; se invece vengono negate o dissociate, sono causa di sentimenti generalizzati di ansia e di alterazione dell umore e costituiscono un fattore di rischio per l esordio di comportamenti dissociativi come Prof. il gap. Stefano Gardenghi
22 Dall abuso alla dipendenza da videogioco Funzione del gioco Il gioco ha una funzione importante per favorire nel bambino l apprendimento di regole e di ruoli indispensabili nel processo di identificazione e di socializzazione. Stimola inoltre la percezione sensoriale, l immaginazione, il confronto, la distinzione tra realtà e finzione
23 differenze tra giochi tradizionali e videogiochi Giochi tradizionali - Incentivo alla socializzazione - Identificazione con persone reali - Legame tra generazioni - Raramente si mettono in atto azioni violente Videogiochi - Nella maggioranza dei casi giocati in solitudine - Identificazione con personaggi virtuali dotati spesso di poteri soprannaturali con rischio di pericolose emulazioni - Rischio di separare le generazioni - Spesso hanno contenuti violenti - Possono ridurre la capacità di critica e l aderenza alla realtà
24 potenziali effetti positivi dei videogiochi - Stimolo sensomotorio per abilità percettive e manuali - Stimolo sul pensiero induttivo (compiti da svolgere) - Abitua a gestire gli obiettivi - Allena all autocontrollo e alla gestione delle emozioni connesse a un compito da svolgere - Allena a prendere decisioni veloci - Può favorire apprendimenti specifici su aree tematiche (vedi videogiochi educativi) Quindi non è il videogioco a essere nocivo ma l utilizzo che se fa
25 rischi del videoabuso - Sedentareità con rischio di sovrappeso - Videofissazione con riduzione della componente razionale (rischio di equiparare azioni virtuali ad azioni reali) - Riduzione del tempo dedicato allo studio (minor tempo a disposizione e maggiore stanchezza mentale) - Riduzione relazioni sociali con tendenza all isolamento, all introversione e calo delle abilità sociali - Conflitti in famiglia con fratelli e genitori o se il videoabusatore è un adulto conflitti di coppia - Insonnia o sogni con temi inerenti al gioco (sonno non riposante) - Tendenza allo shopping compulsivo di nuovi videogiochi - Tematiche pericolose: violenza, comportamenti deplorevoli (aggressioni, rapimenti, stupri), perdite di persone e animali cari virtuali
26 dal videoabuso alla videodipendenza - Fenomeni di tolleranza: necessità di aumentare il tempo di gioco per avere la stessa eccitazione - Sintomi di astinenza: irrequietezza, irritabilità, calo concentrazione, disturbi sonno e umore, pensieri ossessivi sul gioco - Difficoltà scolastiche o problemi sul lavoro - Compromissione rapporti e attività sociali con ritiro dal mondo esterno - Compromissione salute fisica: dolori di testa, schiena, collo, sindrome tunnel carpale, arrossamento agli occhi, disturbi della vista, problemi di peso. - Insonnia, alterazioni del tono dell umore, disturbi dell alimentazione - Tendenza a compiere azioni illegali (es. bullismo) - Tendenza alla menzogna per procurarsi denaro per videogiochi nuovi - Scomparsa di altri interessi (sport, amicizie, hobby..) - Psicopatologie di tipo dissociativo (frattura tra mondo reale e virtuale)
27 modalità dissociative nella dipendenza da videogico - La dissociazione è una funzione normale della mente che esclude dal campo della coscienza emozioni e sensazioni caratterizzate da sofferenza interna ed esterna, si tratta di un meccanismo di sbarramento che mette al riparo la coscienza ordinaria dall inondazione di un eccesso di stimoli dolorosi. - La dissociazione ha lo scopo di proteggere la fragilità dell Io, in tutte le fasi evolutive, per mezzo dell alterazione dello stato di coscienza ordinario tramite un processo inibitorio delle informazioni intollerabili e la costruzione di una realtà parallela più favorevole nella quale trovare un agevole rifugio. - Il sollievo che si ricava col ritirarsi temporaneamente in questo rifugio non ha alcunché di patologico e può essere messo al servizio dell Io, dell energia personale, della creatività e delle relazioni oggettuali; ma quando il ritiro tende alla reiterazione morbosa comporta il rischio della coazione all isolamento e alla distorsione del senso del SéS e delle relazioni con gli altri, fino alla perdita del contatto con la realtà,, a favore di attività solitarie compulsive e delle varie forme della dipendenza patologica gica. - Il soggetto si sente spinto ad agire sulla base di una condizione ansioso-disforica disforica, con lo scopo di produrre un rifugio mentale protettivo e autoconsolatorio per mezzo della creazione di esperienze sensoriali e di stati di coscienza non ordinari entro cui rimanere assorbito e dissociato. Prof. Stefano Gardenghi
28 Studi recenti hanno evidenziato che soggetti tardo-adolescenti adolescenti che riferiscono maggiori sintomi di dipendenza da internet e da videogiochi presentano anche punteggi più elevati alle scale che misurano la disregolazione affettiva e le esperienze dissociative. Tale risultato supporta l ipotesi l di un associazione fra l incapacitl incapacità di regolare le emozioni traumatiche che l adolescente l percepisce e l abuso di internet e dei videogiochi C è correlazione anche tra alessitimia,, dissociazione psicologica e videoabusi : ( Trance( dissociativa da Videoterminale ) Conclusione: I meccanismi dissociativi costituiscono una variabile estremamente importante per la comprensione delle dipendenze da internet e da videogiochi Prof. Stefano Gardenghi
29 consigli per evitare la videodipendenza - Non superare un ora di gioco al giorno - Imporre alcune giornate di totale astensione dal gioco - Effettuare pause brevi e frequenti mentre si gioca proiettando lo sguardo su oggetti distanti - Dedicare solo una parte del tempo libero al videogioco dedicandosi anche a sport e incontri con amici - Subordinare il videogioco allo svolgimento di attività più importanti - Preferire l utilizzo del videogioco sfidando amici o fratelli piuttosto che in solitudine - Per i genitori: non lasciare che siano i figli a decidere tempi modi e argomenti del videogioco, senza comunque eccedere né nel controllo né nella troppa fiducia - Educare continuamente bambini e adolescenti a differenziare tra ciò che accade nel videogioco a ciò che avviene nella realtà quotidiana
30 Dimensione del fenomeno intervista su larga scala a studenti in scuole italiane Scuole medie e superiori: 60% utilizzano videogiochi (soprattutto avventura, sport, combattimenti) Di questi, 2 su 3 giocano in media meno di un ora al dì e circa 1 su 3 gioca da una a tre ore al dì ( di questo terzo lo 0,5% ha ammesso di giocare oltre le sei ore e soprattutto a giochi di combattimento: è videoabuso) Da questo studio non emerge la percentuale di ragazzi con vera videodipendenza (> 14 ore al giorno)
31 categorie a rischio - L età più a rischio di videabuso e di videodipendenza è l adolescenza e la preadolescenza in quanto la costruzione dell identità è ancora in atto e le aree corticali deputate al controllo dell implulsività non sono ancora del tutto sviluppate - Il videogioco fornisce una specie di fuga da una realtà per alcuni insoddisfacente, anonima e noiosa - Il piacere del videogico dipende anche dalla sensazione di euforia e di benessere indotta dalla ipersecrezione di mediatori cerebrali, soprattutto dopamina, dal cui livello più elevato rispetto a chi non gioca si tende a dipendere (sono più a rischio soggetti con depressione sotto soglia) L ambiente virtuale diventa un rifugio,una fuga da sensazioni di leggera ansia o lieve depressione, una identificazione con eroi virtuali, uno stimolo per personalità più deboli o che vivono momenti insoddisfacenti della loro vita, bambini con sindrome da iperattività.
32 Utenti UOCDP (ANNO 2014) TOTALE: (di cui 580 TD, 411 alcolisti, 61 tabagisti, 74 con dipendenze comportamentali di cui quasi tutti gamblers ) ETA DEI 74 utenti con dipendenze comportamentali (61 MASCHI, 13 FEMMINE): anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni > 64 anni
33 Utenti in carico all UOCDP (anno 2.014) Sottocategorie dei 70 gamblers in carico: - 10 culturale/imitativo (condizionamento dall esterno, non premorbilità) - 19 nevrotico/conflittuale ( disturbi d ansia non gravi, gioco in risposta a problemi emotivi, lieve premorbilità) - 21 sintomatico/secondario ( disturbi dell umore, disturbi d ansia gravi, uso occasionale alcol e/o sostanze eccitanti, vulnerabilità emotiva) - 20 impulsivo/antisociale ( disturbi di personalità cluster B, frequente addiction da sostanze, vulnerabilità emotiva e biologica) Blaszczynski: 29 (I tipo); 21 (II tipo); 20 (III tipo)
34 Percorso diagnostico terapeutico rivolto a giocatori d azzardo patologici e videodipendenti (presso Ser.t e Centro Semiresidenziale Arcobaleno ) 1) Accettazione e presa in carico 2) Inquadramento diagnostico iniziale condizioni organiche e psicopatologiche 3) Approfondimento diagnostico sul gap e assessment 4) Interventi di psicoeducazione 5) Psicoterapia cognitivo comportamentale individuale e/o di gruppo Interventi di prossimità volti ad intercettare giovani giocatori potenzialmente problematici
35 3) Approfondimento diagnostico specifico E un processo diagnostico che utilizzando anche strumenti standard esamina varie aree: a) fattori di vulnerabilità antecedenti al gioco patologico * b) stadiazione del gioco (problematico o patologico)* c) distorsioni cognitive e credenze relative al gioco d) conseguenze negative prodotte dal gioco e) condizioni che scatenano il craving verso il gioco f) social skills attuali e risorse di rete g) stadio del cambiamento*
36 3) Approfondimento diagnostico specifico a1) Indagine dei fattori individuali di vulnerabilità/resilienza antecedenti al gioco: - Temperamento e carattere - Attitudine, consapevolezza e percezione del rischio - Capacità di autocontrollo sull impulsività - Livello di autostima e di autoefficacia - Capacità di adattamento - Credenze e distorsioni cognitive sul gioco - Livello di assertività - Comorbilità psichiatriche e utilizzo di sostanze psicoattive - Percorso scolastico, impegno e risultati nel lavoro
37 3) Approfondimento diagnostico specifico a2) Indagine dei fattori familiari di vulnerabilità/resilienza antecedenti al gioco: - Familiarità sul gioco d azzardo - Atteggiamento verso il gioco - Controllo genitoriale sul comportamento - Regole di condotta in famiglia - Uso di sostanze psicoattive da parte dei genitori
38 3) Approfondimento diagnostico specifico b) Stadiazione del gioco Ricostruzione storia pregressa del gioco d azzardo: - inizio e evoluzione da ricreativo a problematico a patologico - approfondimento di eventuali periodi di astinenza Valutazione comportamento attuale di gioco : - frequenza - grado di compulsività - tipologia giochi utilizzati - volume di spesa mensile - grado di focalizzazione cognitiva e comportamentale sul gioco a scapito di altre fonti di gratificazione e socializzazione (somministrazione del questionario South Oaks Gambling Screen)
39 3) Approfondimento diagnostico specifico g) Valutazione dello stadio di cambiamento si esamina la fase in cui il paziente si trova con utilizzo di uno o piùcolloqui motivazionali (eventuale somministrazione del test MAC) si affronta soprattutto il conflitto di ambivalenza e si cerca di evitare di esporre utenti non ancora pronti a percorsi troppo strutturati, rispettando i tempi personali del cambiamento
40 4) Interventi di psicoeducazione Principali finalità: - Incrementare la consapevolezza dei pazienti sulla natura casuale del gioco d azzardo (fornendo informazioni sul gioco d azzardo) - Aumentare nei pazienti la consapevolezza sui propri errori cognitivi (correggendo le percezioni errate e confutando le errate convinzioni con domande e non con affermazioni ma fornendo dati di realtà) - Cominciare a proiettare i pazienti verso l ipotesi di un trattamento più specialistico e farlo riflettere su una idea diversa di vita futura - Di solito la psicoeducazione si esaurisce in due o tre incontri di circa un ora
41 4) Interventi di psicoeducazione Proponiamo temi di riflessione con questi contenuti: - che cosa siano per lui il caso, la fortuna, l azzardo - quali siano le particolarità dei giochi che si fondano sul caso e la differenza apparente dei diversi giochi d azzardo - perché la gente gioca d azzardo : le ragioni emotive e le ragioni razionali - il ruolo cha ha per lui il denaro - cosa pensa sulle prime misure che saranno comunque da prendere : astinenza (autoesclusione), controllo del denaro (es. denaro contato, ritiro del libretto degli assegni e della carta di credito, utilità di tenere un registro dei debiti) - pensa sia possibile avere una vita soddisfacente, riguadagnarsi la fiducia degli altri Alla fine degli incontri si chiede al paziente come si sente a parlare di questi temi Vengono assegnati generalmente compiti a casa compiti da fare a casa. Prof. Stefano Gardenghi
42 5) Psicoterapia cognitivo comportamentale - I percorsi sono brevi ma ripetibili - Gli interventi sono sia individuali che di gruppo - Nell approccio di gruppo facciamo otto sedute monosettimanali di 90 minuti e ogni incontro tratta un tema specifico - La terapia aiuta a riconoscere le situazioni che portano al gioco, evitarle quando è possibile, fronteggiare i problemi e le situazioni associate. - Le componenti fondamentali sono: a) l analisi funzionale b) il riconoscimento difficoltà nell affrontare i problemi c) l apprendimento delle competenze - E compatibile con altri trattamenti paralleli
43 5) Psicoterapia cognitivo comportamentale a) Analisi funzionale Per ogni singolo episodio di gioco i pazienti vengono aiutati a riconoscere i fattori scatenanti interni (emozioni, pensieri) ed esterni (situazioni, tempi, luoghi) che lo hanno predisposto al gioco, la sequela degli eventi che lo hanno portano a giocare, le conseguenze positive e negative di ogni singolo episodio, le possibili soluzioni e strategie personalizzate alternative ad ogni singolo episodio di gioco
44 Analisi funzionale inizio Pensieri e sensazioni comportamento Conseguenze positive Conseguenze negative Comportamento alternativo Che cosa mi ha spinto al gioco (fattori esterni / interni) Che cosa ho pensato? Che cosa ho provato? Che cosa ho fatto? Che cosa è successo di positivo? Che cosa è successo di negativo Cosa potevo fare di diverso Prof. Stefano Gardenghi
45 5) Psicoterapia cognitivo comportamentale c) Apprendimento competenze Training di brainstorming per aumentare le possibilità di poter gestire anticipatamente gli impulsi del gioco e incrementare la capacità di problem solving Training per migliorare il livello di assertività Training di rilassamento Training di desensibilizzazione con avvicinamento graduale e assistito a situazione di gioco o di rischio (non in tutti i casi)
46
47 Interventi di prossimità del Centro Diurno Arcobaleno rivolto a giovani a rischio GAP e videoabusi L intendiamo come servizio di prevenzione selettiva : - Essere nei luoghi di vita delle persone che giocano - Avere la relazione come punto centrale. - Utilizzare un approccio comunitario: fondarsi sulla trasversalità e continuità fra i diversi servizi pubblici (es. neuropsichiatria infantile) e soggetti pubblici e privati (scuole, bar, luoghi di gioco, Caritas, altre associazioni ecc..)
48 Interventi di prossimità del Centro Diurno Arcobaleno rivolto a giovani a rischio GAP e videoabusi Target - Ragazzi che non accettano l idea di rivolgersi a un Servizio, perché non si riconoscono a rischio addiction da gioco - Presentano la loro abitudine come "calcolata e ragionata" domina la fiducia e la sicurezza di sé. - Rivendicano l uso ricreativo, la certezza di poter controllare l'abitudine e di poter smettere se ci fossero segnali di rischio. - Non contemplano la possibilità di cambiamento - Contattati una quindicina di giovani problematici che utilizzano soprattutto slot, videogiochi e giocano tramite internet ( quasi tutti hanno problematiche familiari, relazioni negative con la scuola, disturbi della condotta, problemi psicologici)
49 Interventi di prossimità del Centro Diurno Arcobaleno rivolto a giovani a rischio GAP e videoabusi Principi base e obiettivi degli interventi di prossimità: - costruzione di una "alleanza - osservazione, ascolto attivo e monitoraggio dell addiction - lasciare spazi di libertà - utilizzare la risorsa del gruppo - incrementare l autoefficacia - ampliare la frattura interiore evidenziando l ambivalenza - usare la psicoeducazione - programmare le uscite insieme stimolando le parti sane
50 Interventi di prossimità del Centro Diurno Arcobaleno rivolto a giovani a rischio GAP e videoabusi Gli argomenti infoeducativi trattati sono stati: Riflessioni sul gioco d azzardo, i videogiochi e sulle sostanze di abuso Comprensione del personale comportamento potenzialmente additivo (analisi funzionale) Conseguenze dei comportamenti a rischio Incremento della spinta al cambiamento (bilancia motivazionale) Approfondimento sulle proprie aree di vulnerabilità e\o di potenzialità ( relazioni con i pari, adultità, trasgressione e superamento del limite, esplorazione di sensazioni, affermazione e sperimentazione del sé, identificazione e differenziazione, affermazione di autonomia, percezione illusoria del controllo, capacità di coping, impulsività)
51 Grazie per l attenzione
www.claudiomarcassoli.it Dott. Claudio Marcassoli Psichiatra e Criminologo
www.claudiomarcassoli.it Dott. Claudio Marcassoli Psichiatra e Criminologo 2010 61 MILIARDI DI EURO in ITALIA Di cui 14,382 miliardi in LOMBARDIA SPESI IN PROVINCIA DI SONDRIO 192 MILIONI DI EURO OGNI
DettagliLe Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra
Le Dipendenze Patologiche Dott. Vincenzo Balestra C è dipendenza e dipendenza L essere umano, per sua natura, è dipendente Esiste, pertanto, una dipendenza che è naturale, fisiologica Quando la dipendenza
DettagliGambling. Brevi riflessioni. D.ssa Albina Prestipino Responsabile Area Altre Dipendenze Dipartimento delle Dipendenze ASL di Bergamo
Brevi riflessioni D.ssa Albina Prestipino Responsabile Area Altre Dipendenze Dipartimento delle Dipendenze ASL di Bergamo Il gioco è un attività piacevole un modo divertente per trascorrere il tempo libero
DettagliGIOCO D AZZARDO PATOLOGICO (GAP) Dott. Cesare Guerreschi Roma, 4 Novembre 2010
GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO (GAP) Dott. Cesare Guerreschi Roma, 4 Novembre 2010 Definiamo il gioco d azzardo come un attività ludica che si caratterizza per il rischiare una più o meno ingente somma di
DettagliA che gioco giochiamo? di Alessandra Campitelli Psicologa, counselor Associazione Ama Frentania Onlus
A che gioco giochiamo? di Alessandra Campitelli Psicologa, counselor Associazione Ama Frentania Onlus I messaggi che ci arrivano Che cos è il gambling patologico È una dipendenza comportamentale ( dipendenza
DettagliLa depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza
La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliL avversario invisibile
L avversario invisibile Riconoscere i segni della depressione www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 IL PERICOLO NELL OMBRA Quei passi alle mie spalle quelle ombre davanti a me il mio avversario la depressione
DettagliRealizzato nell ambito del programma generale di intervento 2010 della Regione Lazio con l utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico
Realizzato nell ambito del programma generale di intervento 2010 della Regione Lazio con l utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico Ludopatia Per ludopatia (o gioco d azzardo patologico)
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliPatologie più comunemente coinvolte nel mobbing.
Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Episodio Depressivo Maggiore. Cinque o più dei seguenti sintomi sono presenti da almeno due settimane comportando un cambiamento rispetto al precedente
DettagliLA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO
LA CLASSE CONTESTO DIFFICILE IL MEGLIO DI NOI LO DIAMO QUANDO INTERPRETIAMO LE SITUAZIONI DIFFICILI COME PROBLEMI CHE AMMETTONO SOLUZIONI 1 PASSO PERCEPIRE IL PROBLEMA, AVENDO BEN CHIARA LA DIFFERENZA
DettagliQuando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI
Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Le difficoltà emotivo-relazionali in ambito evolutivo Tutti quei segnali di disagio e di sofferenza, che coinvolgono la dimensione emotiva e
DettagliAspetti psicologici della vulvodinia. Dott.ssa Chiara Micheletti Consulente per la psicoterapia H San Raffaele - Resnati Milano. obiettivi Quando deve intervenire lo psicoterapeuta. Cosa deve fare. Cosa
DettagliRicerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG
Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014 Paolo Molinari, IRES FVG Un intervento di ricerca azione partecipata Un percorso di ascolto costruito assieme a gruppo di adolescenti e ragazzi (piano di lavoro, strumenti,
DettagliIL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta. Valeria Aquaro
IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta Valeria Aquaro E essenzialmente un attività di AIUTO, con proprie e specifiche caratteristiche. Si è sviluppata a partire dagli anni 60 come fenomeno sociale
DettagliProgetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica
Progetto Educazione alla salute e psicologia scolastica Il progetto di psicologia scolastica denominato Lo sportello delle domande viene attuato nella nostra scuola da sei anni. L educazione è certamente
DettagliIL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE
IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni
DettagliQUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).
QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliDISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività
DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività DISTURBI DA DEFICIT ATTENZIONALI con o senza iperattività Regolazione deficitaria in tre aree Attenzione Inibizione della risposta Livello di attività
DettagliLa Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06.
La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Alla base della dislessia ci sarebbe una comunicazione carente fra le aree cerebrali
DettagliAutoefficacia e apprendimento
Autoefficacia e apprendimento Definizione di autoefficacia Convinzione della propria capacità di fornire una certa prestazione organizzando ed eseguendo le sequenze di azioni necessarie per gestire adeguatamente
DettagliFORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari
FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari Cosa è il BULLISMO Il termine bullismo è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno
DettagliDALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO
DALLA DIAGNOSI AL TRATTAMENTO Classificazione Blaszczynski (1991, 2000) Tre tipologie giocatori Giocatori patologici non patologici Giocatori emotivamente disturbati Giocatori con correlati biologici Tratto
DettagliFallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker
Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliLE DIPENDENZE: CLINICA E TRATTAMENTO
CORSO FAD LE DIPENDENZE: CLINICA E TRATTAMENTO ID ECM: 4252-145859 CREDITI 12 CREDITI ECM DESTINATARI Psicologi, Psicoterapeuti, Educatori professionali DURATA Data di inizio 1 gennaio 2016 Data di fine
DettagliIl piacere di accogliere: cooperazione e creatività
Il piacere di accogliere: cooperazione e creatività Intervento sui Disturbi dell Età Evolutiva Spin off dell Università degli Studi di Genova Sede operativa: Vico Sant Antonio 5/7 scala B 16126 Genova
DettagliIl nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!
Il nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!, in un ottica di prevenzione della salute, si è proposto di offrire ai ragazzi del secondo anno un occasione di discussione e di riflessione all interno
DettagliRICERCA SULL ADOZIONE. IMPLICAZIONI PER L INTERVENTO. Jesús Palacios Università di Siviglia
RICERCA SULL ADOZIONE. IMPLICAZIONI PER L INTERVENTO Jesús Palacios Università di Siviglia Milano, 10 giugno, 2011 Ricerca sull adozione La ricerca sull adozione é un fenomeno relativamente recente Si
DettagliDipartimento Dipendenze. Progetto regionale di prevenzione LIFE SKILLS TRAINING
Dipartimento Dipendenze Progetto regionale di prevenzione LIFE SKILLS TRAINING Perché un intervento preventivo dell uso ed abuso di sostanze nella classe prima media? Le ricerche dimostrano che si sta
DettagliAccettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa
Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività
Dettaglila comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer
Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer evelina bianchi Firenze 53 Congresso nazionale SIGG 2008 Firenze 53 congresso SIGG evelina
DettagliPROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO
PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Disturbo autistico come patologia complessa che chiama in causa tutte
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliDISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI
GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE
DettagliEffetti a breve e a lungo termine delle varie forme di maltrattamento e abuso sulla salute fisica e mentale dei bambini
Effetti a breve e a lungo termine delle varie forme di maltrattamento e abuso sulla salute fisica e mentale dei bambini Caserta, 10 Gennaio 2014 Psicologa/Psicoterapeuta Consultorio Istituto Toniolo Napoli
DettagliIL GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO (GAP) DEFINIZIONE
IL GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO (GAP) DEFINIZIONE IL GIOCO D AZZARDO PUO NON ESSERE PATOLOGICO. DIVENTA PATOLOGICO QUANDO CREA DIPENDENZA NEL SOGGETTO E PROCURA SOFFERENZA INDICE DI PATOLOGIA STA NEL FATTO
DettagliLa Convenzione Onu sui diritti dell infanzia La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità Recepimento e pratica in Lombardia
La Convenzione Onu sui diritti dell infanzia La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità Recepimento e pratica in Lombardia Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità Preambolo,
DettagliPRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA
PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA La nostra Associazione Mariposa si pone come obiettivo quello di approfondire la percezione ed il grado di conoscenza del tema della violenza assistita dai minori
DettagliGUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO
GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO Quello che un datore di lavoro deve sapere per effettuare una corretta valutazione dello stress lavoro correlato STRESS LAVORO CORRELATO: di cosa si
DettagliPROBLEMATICHE PSICOLOGICHE NELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA
PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE NELLA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA Francesco Tramonti Peculiarità della malattia L intervento psicologico non può prescindere da una valutazione delle principali caratteristiche
DettagliLABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2
LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea
DettagliLaura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza
CORPOrat(t)ivaMENTE. Confronti e prospettive sulle pratiche di lavoro integrato in età evolutiva IL CASO CLINICO CHE NON TI ASPETTI Laura Ghiro Elena Fipaldini Ospedale San Bortolo Vicenza A. è giunto
DettagliBen-Essere a scuola dell allievo con autismo. Antonella Marchetti
Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo Antonella Marchetti QUANTI AUTISMI? n Un epidemiologia incerta: diagnosi-strumentivariabilità: 7-11 anni: 4.8 /1000 18-30 anni: 1.6/1000 Epidemia dove gli strumenti
DettagliPRINCIPI DI TERAPIA COGNITIVA
PRINCIPI DI TERAPIA COGNITIVA Secondo la terapia cognitiva, l uomo possiede la chiave della comprensione e soluzione del suo disturbo psicologico entro il campo della sua coscienza. I problemi dell individuo
DettagliDisturbo del controllo degli impulsi
Disturbo del controllo degli impulsi La caratteristica fondamentale del Disturbo del Controllo degli Impulsi è l incapacità di resistere ad un impulso, un desiderio impellente o alla tentazione di compiere
DettagliGIOCO RESPONSABILE DISPENSA INFORMATIVA
GIOCO RESPONSABILE DISPENSA INFORMATIVA via di Torre Rossa, 66-00165 Roma - tel. +39 06 66666 1 - fax +39 06 66410152 - www.betplus.it - info@betplus.it GIOCO RESPONSABILE 2/5 Lo scopo di questo breve
DettagliINDICATORI DI ABUSO SESSUALE E MALTRATTAMENTO. Rose Galante, Centro di Terapia Relazionale 095.221178 www.psicoterapiactr.it
Indicatori fisici Lividi, ustioni, lacerazioni, fratture Ritardo o arresto della crescita Lesioni traumatiche dell apparato genitale ed anale Denutrizione Aspetto gravemente sofferente Abbigliamento inadeguato
DettagliAUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA
AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA Autostima = giudizio che ognuno dà del proprio valore ( dipende sia da fattori interni che esterni ) EricKson: la stima di sé deve venire da dentro, dal nocciolo di
DettagliVittime minori. LA VIOLENZA ASSISTITA vittime «minori» Dr.ssa Iria Barbiè, psicologa psicoterapeuta
Vittime minori LA VIOLENZA ASSISTITA vittime «minori» Dr.ssa Iria Barbiè, psicologa psicoterapeuta Migliaia di bambini assistono in casa a scene di violenza domestica: questa è una delle esperienze più
DettagliFormazione genitori. I percorsi
Formazione genitori Sappiamo che spesso è difficile trovare un po di tempo per pensare a come siamo genitori e dedicarci alla nostra formazione di educatori, sappiamo però anche quanto sia importante ritagliarsi
DettagliM. Lang - Una persona nervosa 13/11/2011. Una persona nervosa
Una persona nervosa 1 Caso: Una persona nervosa modificato da DSM-IV-TR CASI CLINICI, p. 235 Un tappezziere coniugato di 27 anni lamenta vertigini, tremore alle mani, palpitazioni e ronzii alle orecchie
DettagliElaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI
SERVIZIO DI MEDIAZIONE SCOLASTICA PLUS SARCIDANO E BARBAGIA DI SEULO Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI Classe 2 A Area supporto sociale e familismo Comprende gli item da
DettagliFORMAZIONE UMANA GLOBALE
FORMAZIONE UMANA GLOBALE Effetti di un ciclo di otto sessioni di Meditazione Vigile (Mindfulness) sulla qualità di vita, la riduzione del livello di stress e il miglioramento di alcune abilità cognitive
DettagliCHE COS È E A COSA SERVE IL COUNSELLING
CHE COS È E A COSA SERVE IL COUNSELLING Dal latino consilium: consiglio, parere. Counselling, deriva dal verbo inglese to counsel. L Oxford English Dictionary dà queste definizioni: 1. dare un parere a
DettagliApertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella
Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso
DettagliSperiamo in questo modo di fare cosa gradita e di poter ulteriormente approfondire il confronto. Grazie per l attenzione e buon lavoro.
iride per la scuola La Cooperativa IRIDE da circa 20 anni si occupa di progetti e di servizi educativi nel tempo dell extra-scuola e all interno dei percorsi scolastici. In questo opuscolo presentiamo
DettagliIndagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011
Stress Lavoro-Correlato e Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Obiettivi Rilevare il livello di benessere percepito dai lavoratori attraverso
Dettagligioco d azzardo in Italia è un problema serio che va affrontato e risolto; esso
IL GIOCO D AZZARDO Il gioco d azzardo in Italia è un problema serio che va affrontato e risolto; esso cresce giorno per giorno, portando molte persone a bruciarsi il proprio stipendio in 10 minuti, guadagnato
DettagliQUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14
QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande
DettagliEducazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE
Educazione Emotiva Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE REBT = Rational Emotive Behavior Therapy Ideata da
DettagliPresentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria
Presentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria RESPONSABILI DEI PROGETTI E DEI CORSI DI FORMAZIONE: dott.ssa Mena Caso (Psicologa, Psicoterapeuta) cell. 32081422223
DettagliAlcool, disagio psichico e terza età.
Alcool, disagio psichico e terza età. L ANZIANO PROBLEMATICO E L ACCOGLIENZA NEI SERVIZI 1 DOTT.SSA ANTONELLA SPADA COORDINATRICE DI STRUTTURA DELL ASP DISTRETTO DI FIDENZA PUNTI AFFRONTATI: 1) PRESENTAZIONE
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliDott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo
Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Piano di Zona 2011/2015- Area Dipendenze Priorità Politica Azione Difficoltà delle persone con problematiche di gioco d azzardo
DettagliEFFETTI A LUNGO TERMINE DELLO STRESS LAVORATIVO : IL BURN OUT
EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLO STRESS LAVORATIVO : IL BURN OUT E BUONA NORMA NON SOTTOVALUTARE NESSUN CASO PERCHÉ: In una percentuale significativa di essi si potrebbe andare incontro a patologie ad insorgenza
DettagliTerapia di Coppia. Dott.ssa Elena Luisetti Psicologa e Psicoterapeuta
Terapia di Coppia Dott.ssa Elena Luisetti Psicologa e Psicoterapeuta Il modello di trattamento cognitivocomportamentale negli ultimi 20 anni Uno dei principali approcci alla Psicoterapia di Coppia 1. Numero
DettagliL autostima (self-esteem) è il complesso delle valutazioni che l individuo ha maturato sul proprio conto. L'autostima è il processo soggettivo e
L autostima (self-esteem) è il complesso delle valutazioni che l individuo ha maturato sul proprio conto. L'autostima è il processo soggettivo e duraturo che porta il soggetto a valutare e apprezzare se
DettagliDocumento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola
Documento di approfondimento Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO E BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLA SCUOLA Il Decreto
DettagliAutostima Amica-Nemica
Autostima Amica-Nemica come influenza le nostre scelte Dott.ssa Gioia Negri Psicologa, Psicoterapeuta Dottore di Ricerca in Neuroscienze Cognitive cos è l Autostima? Definizione «psicologica» «il processo
DettagliCONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO
CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO Prima rilevazione nell istituto comprensivo Virgilio di Roma a cura di Pietro Lucisano Università degli studi di Roma La Sapienza, con la collaborazione di Emiliane
DettagliChe cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.
Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Non esiste, al giorno d oggi, un parere unanime della comunità scientifica sulla definizione di intelligenza. In generale, potremmo dire che è
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliCi sono tre tipi di sofferenze dei bambini e dei ragazzi.
Ci sono tre tipi di sofferenze dei bambini e dei ragazzi. 1. C'è in primo luogo una sofferenza INDISPENSABILE: per crescere bisogna che i bambini imparino ad affrontare e a superare le sofferenze legate
DettagliMODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo
MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie
DettagliConsulenza e sostegno psicologico e scolastico
Consulenza e sostegno psicologico e scolastico abaco consulenza e sostegno psicologico e scolastico abaco individua il problema ed aiuta lo studente a superarlo con metodo, organizzazione, supporto tecnico
DettagliWORKSHOP TRATTAMENTO IN ETA EVOLUTIVA : UN' INTEGRAZIONE TRA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE ED EMDR. ROMA, 21-22 ottobre 2016
Scuola di Psicoterapia Cognitiva s.r.l Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale Direttore: Prof. Francesco Mancini WORKSHOP Associazione di Psicologia Cognitiva TRATTAMENTO
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliCOMPETENZE DIGITALI. Le digital Competence Framework mi permettono di : Esplorare nuovi contesti tecnologici in modo flessibile.
COMPETENZE DIGITALI Competenze digitali o digital skills. Un approccio in 3D, un mutamento in corso. L immersività generata dagli ambienti multimediali ci sollecitano un esigenza nuova e educabile: sviluppare
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliLiceo delle Scienze Umane Regina Margherita Salerno. Dirigente Dott.ssa Virginia Loddo Relatrice Dott.ssa Anna Cappuccio
Liceo delle Scienze Umane Regina Margherita Salerno Dirigente Dott.ssa Virginia Loddo Relatrice Dott.ssa Anna Cappuccio Rapporto scuola-famiglia Risorse evolutive per il benessere dei ragazzi Autostima,
DettagliAL PAZIENTE CON MIELODISPLASIA E AI SUOI FAMILIARI
ASSISTENZA PSICOLOGICA AL PAZIENTE CON MIELODISPLASIA E AI SUOI FAMILIARI dott.ssa Carmela Tanese (Taranto) psiconcologa con il supporto incondizionato di Persone famiglie Spesso le persone le famiglie
DettagliViolenza assistita quando i bambini guardano
Violenza assistita quando i bambini guardano Violenza Assistita Intrafamiliare Per violenza assistita intrafamiliare si intende qualsiasi atto di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica
DettagliFavorire l autostima nel bambino. Mario Di Pietro www.educazione-emotiva.it segreteria@mariodipietro.it
Favorire l autostima nel bambino Mario Di Pietro www.educazione-emotiva.it segreteria@mariodipietro.it 1 Un senso di impotenza si sviluppa in seguito all incapacità di influenzare positivamente le proprie
DettagliPERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ED EMOZIONALI AD INSORGENZA TIPICA NELL INFANZIA Conoscerli per contenerli
I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ED EMOZIONALI AD INSORGENZA TIPICA NELL INFANZIA Conoscerli per contenerli Il disagio in età evolutiva Il disagio in età evolutiva ha origine dall interazione tra diverse variabili
DettagliLe conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica
Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica Individuazione precoce della difficoltà Riduzione della difficoltà specifica Maturazione dei livelli di autostima Riduce l impotenza
DettagliEquipe del Centro Clinico Cavour
V Equipe del Centro Clinico Cavour Tarcisio Sartori Elisa Melgazzi Alice Miglioli Chiara Pasotti Annalisa Pintossi Claudia Zanardini Comunità scientifiche di riferimento AIRIPA: Associazione Italiana per
DettagliI DISTURBI COMPORTAMENTALI
IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE
DettagliLE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI:
LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA 5 dicembre 2012 Federica Vandelli, Fabiana Zani STRUTTURA DELL
DettagliPSICOLOGIA E DISABILITÀ Confini e ambiti di sviluppo professionali per lo Psicologo
22 maggio 2010 PSICOLOGIA E DISABILITÀ Confini e ambiti di sviluppo professionali per lo Psicologo Valutazione dei vari strumenti alternativi e/o complementari nell approccio alla disabilità intellettiva
DettagliClinical Practise Guidelines Against ABA approach. Da pag 20 a pag 22 Le linee guida sull autismo pubblicate nel 2000 e emesse dall ICDL Clinical Practice Guidelines Workgroup dedicano una parte del documento
DettagliGLI ASPETTI EMOTIVO- RELAZIONALI CARATTERISTICI DEL SOGGETTO BALBUZIENTE
GLI ASPETTI EMOTIVO- RELAZIONALI CARATTERISTICI DEL SOGGETTO BALBUZIENTE dott. Michele Borghetto Psicologo e psicoterapeuta Ass. La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea Conegliano (TV) Quali possono essere gli
DettagliDOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA
DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA ASSERTIVITA ETIMOLOGIA: Assertività deriva dal latino assèrere. Il significato
DettagliLA PATOLOGIA DEL SE NEI DISTURBI DI PERSONALITA. Dr.ssa Anita Casadei Ph.D
LA PATOLOGIA DEL SE NEI DISTURBI DI PERSONALITA Dr.ssa Anita Casadei Ph.D L istanza psichica del Sé è il cardine centrale della teoria di Kohut, u Quale totalità psichica che si sviluppa e si consolida
DettagliCome valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo
Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità
Dettagli