Il fair play non è una regola scritta, bensì un codice d onore presente nel gioco del calcio e in molti altri sport. infatti la parola fair play si
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- Lidia Angelini
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1 Il fair play non è una regola scritta, bensì un codice d onore presente nel gioco del calcio e in molti altri sport. infatti la parola fair play si può tradurre con lealtà. La parola fair play è stata adottata per definire un impegno preso dalla Fifa per aumentare l etica all interno del calcio, che però non sempre viene rispettata. Una regola principale che si deve rispettare è quella di non insultare gli avversari di colore diverso, nazionalità, squadra e pensieri; tale articolo non fu rispettato nella finale dei mondiali di calcio del 2006, in cui si giocò la famosa partita Francia-Italia. Esempio di questo anti-fair play fu il giocatore italiano Marco Materazzi che dopo aver provocato sia verbalmente sia con gesti poco educati il giocatore della squadra avversaria, Zidane, ricevette la famosa Testata. A quest ultimo costò il cartellino rosso e inoltre ha dato il via anche ad un indagine, conclusasi con l espulsione di Zidane. Secondo il nostro modesto parere, il cartellino rosso indica già un segno di anti-fair play ma anche un giocatore che insulta un altro giocatore di una squadra avversaria deve essere ammonito. Dall altra parte anche Zidane ha sbagliato, facendosi giustizia da solo, reagendo agli insulti di Materazzi che sono stati intercettati dopo una lunga serie di processi, dandogli una testata. Purtroppo ad oggi il segno della testata risulta il segno tangibile di anti-fair play.
2 Il 6 dicembre 2009 durante la partita valida per il campionato di calcio di serie B tra Ascoli-Reggina si è verificato un clamoroso episodio di fair play.la formazione marchigiana (Ascoli) al 14 minuto del primo tempo è passata in vantaggio con Mirko Antenucci.L'azione è stata molto contestata dalla squadra calabrese poichè il difensore Valdez aveva cercato di mettere la palla in fallo laterale per chiedere la propria sostituzione a causa di un infortunio.il giocatore ascolano,invece,ha recuperato palla e ha servito l'attacante in mezzo che comodamente ha appoggiato la palla in rete con i giocatori della Reggina fermi.i giocatori ascolani con un grande gesto di fair play su ordine dell'allenatore Bepi Pillon (ex allenatore della Reggina) hanno consentito al centrocampista reggino Biagio Pagano di portare il risultato sull'1 a 1.Questo è stato un grande atto di fair play che vorremmo vedere ogni domenica in campo
3 Fair Play è il nome di un impegno ufficiale preso dalla FIFA per aumentare l'etica all'interno del calcio e per prevenire la discriminazione in questo sport. Gli intenti del Fair Play comunque, esulano dal mero contesto calcistico: oltre a cercare di ridurre il razzismo all'interno del calcio, il Fair Play è il supporto che la FIFA dà alle organizzazioni che cercano di migliorare le condizioni di vita nel mondo. Il fair play è quindi un codice d'onore nato nel gioco del calcio, oggi presente in molti altri sport e non è solo il rispetto delle regole, ma viene riconosciuto come un modo di pensare che si basa sui concetti d'amicizia, della non violenza e della lealtà sia in campo sportivo che nella vita quotidiana. La FIFA e la UEFA hanno in più occasioni premiato coloro che hanno dimostrato di seguire attentamente i fondamenti del Fair Play. JAVIER ZANETTI (giocatore specifico sul fair play) Javier Adelmar Zanetti (Buenos Aires, 10 agosto 1973) è un calciatore argentino, difensore e centrocampista dell'inter e della Nazionale argentina. È capitano dell'inter dal 1999, squadra in cui milita dal Detiene il record di presenze con la sua Nazionale, nella quale milita dal 1994, e di presenze consecutive con la maglia dell'inter. Ha partecipato a due Mondiali, nel 1998 e 2002 e ad un'olimpiade, nel Inoltre, è il giocatore in attività e lo straniero con più presenze in Serie A Uno dei giocatori più corretti degl' ultimi anni, e sempre disposto ad attuare il fair play sia in campo che fuori. Insieme alla moglie Paula ha creato la Fundación P.U.P.I., organizzazione non-profit che si occupa del sostegno economico dei bambini disagiati e delle loro famiglie nella zona di Buenos Aires. Per l'attività della Fundación nel 2005 l'ufficio di presidenza del consiglio comunale di Milano gli ha conferito l'ambrogino d'oro. Zanetti è anche ambasciatore di SOS Villaggi dei Bambini, associazione ONLUS per i diritti dell'infanzia. In campo molto corretto sia con gli avversari che con la terna arbitrale, potremmo dire anche uno dei pochi visto il calcio moderno, dove vediamo spesso simulazioni da parte dei giocatori.
4 Squadra Fair Play Il fair play non è una regola scritta, bensì un codice d onore. L obbiettivo di esso è quello di aumentare l etica all interno dello sport e di prevenire la discriminazione. Il calcio è un ottimo esempio per poter parlare del fair play, essendo uno sport dove prevale il contatto fisico, la lealtà verso la propria squadra o per la squadra avversaria è fondamentale per ottenere un gioco corretto. Sono molte le squadre italiane che dimostrano di rispettare il fair play, come sono anche molti i casi dove l intera squadra o il singolo giocatore si fa dominare dalla rabbia, manomettendo in maniera non consona l etica del calcio. Una squadra che principalmente gioca per divertirsi e con lealtà è l Udinese (Campionato italiano Serie A ), la rosa titolare pur avendo ricevuto tre cartellini rossi e ventisette cartellini gialli, si attiene alle regole del gioco, portando rispetto ai compagni di squadra, agli avversari, agli arbitri e agli spettatori. Fermare il gioco durante un infortunio ai danni della squadra avversaria non è mai stato un problema per l Udinese, Il gesto di fair play di Di Natale, che pur perdendo, ha calciato la palla fuori ben due volte fermando il gioco nei secondi finali per permettere i soccorsi a Kozak ( Centroavanti laziale), ha suscitato grande stima da parte di Guidolin ( allenatore dell Udinese ), che invece di infuriarsi come avrebbero fatto diversi allenatori ha accettato la sconfitta affermando: E' stato un grande gesto di fair play, ma ormai mi sembra di essere uno dei pochi allenatori che mantiene questo impegno, indicando ai ragazzi i comportamenti da seguire. Tanto non abbiamo perso per quello. Totò ha fatto bene, l'ho applaudito anche io. L Udinese ha anche dimostrato di saper mettere a segno un goal nel campo della solidarietà: Grazie alla donazione del valore di circa 60 mila euro, realizzata dalla onlus Udinese per la Vita in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Manzano, la Clinica di Chirurgia Generale dell Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia, diretta dal professor Fabrizio Bresadola, potrà contare sull allestimento di due stanze di monitoraggio per i pazienti trapiantati di fegato, con due letti speciali e tutte le attrezzature idonee a monitorare i parametri vitali dei pazienti e seguirli nel decorso post-operatori. Inoltre questa grande squadra Rifiuta la corruzione, il doping, il razzismo, la violenza e qualsiasi cosa possa arrecare danno allo sport, Non insultando gli avversari per diversità di colore, nazionalità, squadra e pensieri. Questi sono i fondamenti del fair play e l Udinese non si stanca mai di dimostrarli. Fazio Francesco Gabriele Zappala Valerio
5 Il fair play non è una regola scritta, bensì un codice d onore presente nel gioco del calcio e in molti altri sport. infatti la parola fair play si può tradurre con lealtà. La parola fair play è stata adottata per definire un impegno preso dalla Fifa per aumentare l etica all interno del calcio, che però non sempre viene rispettata. Una regola principale che si deve rispettare è quella di non insultare gli avversari di colore diverso, nazionalità, squadra e pensieri; tale articolo non fu rispettato nella finale dei mondiali di calcio del 2006, in cui si giocò la famosa partita Francia-Italia. Esempio di questo anti-fair play fu il giocatore italiano Marco Materazzi che dopo aver provocato sia verbalmente sia con gesti poco educati il giocatore della squadra avversaria, Zidane, ricevette la famosa Testata. A quest ultimo costò il cartellino rosso e inoltre ha dato il via anche ad un indagine, conclusasi con l espulsione di Zidane. Secondo il nostro modesto parere, il cartellino rosso indica già un segno di anti-fair play ma anche un giocatore che insulta un altro giocatore di una squadra avversaria deve essere ammonito. Dall altra parte anche Zidane ha sbagliato, facendosi giustizia da solo, reagendo agli insulti di Materazzi che sono stati intercettati dopo una lunga serie di processi, dandogli una testata. Purtroppo ad oggi il segno della testata risulta il segno tangibile di anti-fair play.
6 Fair Play è il nome di un impegno ufficiale preso dalla FIFA per aumentare l'etica all'interno del calcio e per prevenire la discriminazione in questo sport. Gli intenti del Fair Play comunque, esulano dal mero contesto calcistico: oltre a cercare di ridurre il razzismo all'interno del calcio, il Fair Play è il supporto che la FIFA dà alle organizzazioni che cercano di migliorare le condizioni di vita nel mondo. Il fair play è quindi un codice d'onore nato nel gioco del calcio, oggi presente in molti altri sport e non è solo il rispetto delle regole, ma viene riconosciuto come un modo di pensare che si basa sui concetti d'amicizia, della non violenza e della lealtà sia in campo sportivo che nella vita quotidiana. La FIFA e la UEFA hanno in più occasioni premiato coloro che hanno dimostrato di seguire attentamente i fondamenti del Fair Play. JAVIER ZANETTI (giocatore specifico sul fair play) Javier Adelmar Zanetti (Buenos Aires, 10 agosto 1973) è un calciatore argentino, difensore e centrocampista dell'inter e della Nazionale argentina. È capitano dell'inter dal 1999, squadra in cui milita dal Detiene il record di presenze con la sua Nazionale, nella quale milita dal 1994, e di presenze consecutive con la maglia dell'inter. Ha partecipato a due Mondiali, nel 1998 e 2002 e ad un'olimpiade, nel Inoltre, è il giocatore in attività e lo straniero con più presenze in Serie A Uno dei giocatori più corretti degl' ultimi anni, e sempre disposto ad attuare il fair play sia in campo che fuori. Insieme alla moglie Paula ha creato la Fundación P.U.P.I., organizzazione non-profit che si occupa del sostegno economico dei bambini disagiati e delle loro famiglie nella zona di Buenos Aires. Per l'attività della Fundación nel 2005 l'ufficio di presidenza del consiglio comunale di Milano gli ha conferito l'ambrogino d'oro. Zanetti è anche ambasciatore di SOS Villaggi dei Bambini, associazione ONLUS per i diritti dell'infanzia. In campo molto corretto sia con gli avversari che con la terna arbitrale, potremmo dire anche uno dei pochi visto il calcio moderno, dove vediamo spesso simulazioni da parte dei giocatori.
7 Il 6 dicembre 2009 durante la partita valida per il campionato di calcio di serie B tra Ascoli-Reggina si è verificato un clamoroso episodio di fair play.la formazione marchigiana (Ascoli) al 14 minuto del primo tempo è passata in vantaggio con Mirko Antenucci.L'azione è stata molto contestata dalla squadra calabrese poichè il difensore Valdez aveva cercato di mettere la palla in fallo laterale per chiedere la propria sostituzione a causa di un infortunio.il giocatore ascolano,invece,ha recuperato palla e ha servito l'attacante in mezzo che comodamente ha appoggiato la palla in rete con i giocatori della Reggina fermi.i giocatori ascolani con un grande gesto di fair play su ordine dell'allenatore Bepi Pillon (ex allenatore della Reggina) hanno consentito al centrocampista reggino Biagio Pagano di portare il risultato sull'1 a 1.Questo è stato un grande atto di fair play che vorremmo vedere ogni domenica in campo
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