La modellistica di previsione della produzione di greggio: una sintesi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La modellistica di previsione della produzione di greggio: una sintesi"

Transcript

1 Gianluca Alimonti La modellistica di previsione della produzione di greggio: una sintesi My grandfather rode a camel, my father rode a camel, I drive a Mercedes, my son drives a Land Rover, his son will drive a Land Rover, but his son will ride a camel. Rashid bin Saeed Al Maktoum, Emiro di Dubai

2 Introduzione Il picco del petrolio, ovvero il momento in cui la produzione di petrolio subirà una flessione al ribasso, è una tematica ricorrente nelle scienze energetiche e, a volte, esso è citato anche sulle pagine di economia dei quotidiani. Questo a causa della evidente importanza che questa risorsa ricopre nella produzione di energia e per i conseguenti risvolti economici. Essendo il petrolio una risorsa geologica, essa è presente in quantità finita. È pertanto ovvio prevedere che la produzione prima o poi declinerà fino a quando questa risorsa non finirà. Malgrado l'industria petrolifera sia nata nel 1850, ricoprendo un ruolo strategico fin dagli inizi del 1900, storicamente il primo a prevedere il picco del petrolio fu Hubbert nel 1956 (da qui il nome picco di Hubbert). Nel suo lavoro [1] egli suggerisce come non sia necessario sostituire i combustibili liquidi, poiché essi possono essere prodotti da altri idrocarburi più abbondanti, tuttavia pone il problema di compensare la differenza tra la domanda di questi beni e la capacità di produrli da fonti minerarie, o, infine, di ottenere energia sfruttando la sorgente nucleare che analizza nell'ultima parte del suo articolo. Figura 1. Andamento della produzione di petrolio prevista da Hubbert [1] Vista l'attualità delle considerazioni di Hubbert, in questo scritto si intendono approfondire le modalità con cui si effettuano stime circa le previsioni di produzione del petrolio e confrontare alcuni risultati pubblicati in letteratura. 2

3 Terminologia Introduciamo la tematica attraverso la definizione dei termini maggiormente usati in letteratura. Un idrocarburo è una sostanza combustibile composta da carbonio e idrogeno e presente in forma solida, liquida o gassosa. Gli idrocarburi liquidi hanno storicamente assunto importanza maggiore rispetto agli altri per via della loro praticità. Essi possono essere classificati come segue (Figura 2, Figura 3) [2,3,4]: Figura 2. Classificazione degli idrocarburi liquidi [2,3] Figura 3. Composizione della produzione di idrocarburi liquidi nel 2007 [2,3] Crude Oil: (greggio), miscela di idrocarburi che esistono in fase liquida e che restano liquidi a pressione e temperatura ambiente; Condensate Oil: petrolio molto leggero che condensa dal gas naturale a pressione temperatura ambiente (ad esempio Pentani); NGLs, Natural Gas liquids (Gas naturali liquidi): idrocarburi leggeri che possono essere liquidi o gassosi a temperatura e pressione ambiente ma che condensano in seguito ad un moderato aumento di pressione; Extra Heavy Oil: Petrolio molto denso che richiede particolari tecniche di raffinazione; Oil Shale (scisti bituminosi): Sedimenti ricchi di bitume; 3

4 Oil Sands (sabbie bituminose): Sabbie ricche di bitume da cui si possono ricavare greggio sintetico (Syncrude); GTLs Gas to liquids: Idrocarburi liquidi sintetici ottenuti a partire dal metano; CTLs Coal to liquids:idrocarburi liquidi sintetici ottenuti a partire dal carbonio; Biofuels: Idrocarburi ottenuti da biomasse (bio-etanolo e bio-diesel). Questi si raggruppano come mostrato in Figura 2 in idrocarburi convenzionali e non, derivati dal petrolio e non. Si delinea quindi una prima importante considerazione da fare nel momento in cui si intende studiare l'andamento della produzione di idrocarburi liquidi: occorre determinare quali di questi devono essere considerati dal nostro modello. La quantità totale di petrolio presente ed estraibile esistente in natura costituisce la URR: Ultimately Recoverable Resources. (Risorse disponibili in via definitiva). Essa è divisa in: Produzione cumulativa (in azzurro in Figura 4) è la quantità totale di petrolio prodotto (circa 1128 Gb (giga barili) a tutto il 2007; il tasso attuale di produzione è di circa 80,7 Mb/giorno); Riserve (in verde in Figura 4) sono le quantità presenti in pozzi noti ed estraibili; esse sono stimate in tre livelli di confidenza: comprovate (1P) o comprovate e probabili (2P) o comprovate probabili e possibili (3P); Crescite di riserve future (in rosa in Figura 4) sono inserite in quanto le stime di riserve 1P o 2P sono solitamente sottostime; Risorse da essere ancora trovate (in grigio in Figura 4) sono giacimenti di petrolio che ancora non sono stati individuati. Storicamente diversi modelli sono stati sviluppati, ognuno dei quali fa assunzioni diverse riguardo la entità e la composizione delle URR Figura 4. Composizione delle URR 4

5 Modelli matematici per la produzione di greggio Esistono diversi modelli per modellizzare la produzione di greggio. Il più semplice in assoluto consiste nel considerare ad esempio la produzione costante. Detta R la quantità di riserve e P la quantità di greggio estratto il tempo di esaurimento sarà Se invece consideriamo una crescita della produzione esponenziale con un tasso r, allora si avrà che Che, risolta per da: Questo genere di modello, detto modello R/P, è ovviamente troppo semplicistico, in quanto ad esempio le riserve non sono costanti. Tuttavia il risultato di questo modello è visibile in Figura 5, e porta ad un calo improvviso della produzione. Figura 5. Produzione in un semplice modello R/P con R=600Gb, r = 0,01anno -1, 0,0201anno -1 ; 0,04 01anno -1 I modelli di cui invece si fa largo uso possono essere divisi in tre categorie: modelli di regressione, modelli bottom-up e modelli simulativi. Modelli di regressione L idea alla base di questi modelli è quella di ipotizzare un tipo di andamento temporale per la produzione di greggio, darne una forma analitica e fittarla ai dati disponibili. Come scrive lo stesso Hubbert [1] For any production curve of a finite resource of fixed amount, two points are known at the outset, namely that at t=0, and again at t=...the production rate must begin at zero, and then after passing through one or several maxima, it must decline again to zero Tra le funzioni matematiche con queste proprietà si potrebbe, ad esempio scegliere la distribuzione Gaussiana, forte anche del teorema del limite centrale per il quale la somma di distribuzioni indipendenti l una dall altra (ovvero la produzione di singoli pozzi) dà luogo ad una distribuzione normale. Recentemente queste ipotesi sono state verificate, [6] fittando dati di produzione di greggio di alcune regioni con diverse distribuzioni (Figura 6). Come risultato si è ottenuto che la distribuzione gaussiana, tra quelle simmetriche, riproduce maggiormente l effettiva quantità di greggio estratto; 5

6 tuttavia emerge anche come la produzione non sia quasi mai simmetrica. Ciò è dovuto al fatto che le ipotesi del teorema di limite centrale cadono in quanto le produzioni dei singoli pozzi che vengono sommate per dare origine alla curva complessiva non sono indipendenti le una dalle altre. Figura 6. Possibili curve utilizzate per modellizzare la produzione regionale di greggio in [6] Modelli Bottom-up Nei modelli di tipo Bottom-up si fa largo uso di assunzioni e di dati sulla produzione dei singoli giacimenti. In un modello sviluppato da Smith per conto della società di consulenza Energyfile, ad esempio, si utilizzano tre fattori che sono stati osservati nell andamento della produzione regionale di petrolio e che costituiscono un buon punto di partenza. 1- La produzione di greggio di ogni singolo giacimento normalmente cresce fino ad un picco o ad un plateau per poi decrescere in seguito ad un calo della pressione del greggio. (esempio la produzione del giacimento di Thistle nel mare del nord, Figura 7) 2- In ogni regione la maggior parte della quantità di greggio tende ad essere distribuita in pochi grandi giacimenti, mentre solo una parte minore si trova disseminata in numerosi giacimenti minori. (ad esempio la IEA stima [2] che nel mondo siano attivi pozzi, di questi solo 10 producono il 20% del petrolio mondiale, Figura 8) 3- Questi grandi giacimenti sono i primi ad essere scoperti, mentre quelli piccoli richiedono maggiori sforzi economici di ricerca e di sviluppo (Figura 8) 6

7 Figura 7. Profilo di produzione del giacimento di Thistle [3] Figura 8. I maggiori giacimenti del mondo. Si noti come essi siano stati quasi tutti scoperti prima del 1970 In base a queste osservazioni è possibile tracciare un modello per la produzione del petrolio all interno di una regione [3,5] nel quale si considera l apertura di un nuovo giacimento ogni anno di grandezza inferiore di un decimo rispetto al precedente. Il risultato è illustrato in Figura 9. È possibile fare un riscontro della precisione di questo modello analizzando la produzione di greggio in un paese che ha già superato il picco di produzione come il Regno Unito (Figura 9). Si noti come alcuni eventi possono modificare l andamento della produzione. Infatti l incidente sull Alfa Piper nel 1988 ha comportato l introduzione di nuovi standard di sicurezza facendo calare l estrazione di greggio. Il picco legato all esaurimento delle risorse è invece avvenuto, come si vede, tra il 1995 e il Questo è un esempio di come sia difficile fare previsioni esatte in questa materia. 7

8 Figura 9. a sinistra: andamento della produzione di petrolio su scala regionale in un semplice modello; a destra: andamento storico della produzione di petrolio nel Regno Unito [3,5,10] Modelli di simulazione Nei modelli di simulazione si riproducono i meccanismi fisici ed economici legati all estrazione di petrolio, esplorandone la struttura causale. I più semplici modelli di simulazione sono dati da poche equazioni, di facile approccio. Altri sono più complessi e dinamici. A titolo di esempio possiamo considerare il modello formulato da Naill s nel Esso è basato su due principali variabili di stato: le riserve comprovate e le riserve possibili (Figura 10 in alto). Quando viene scoperta una quantità di petrolio essa è spostata dalle riserve possibili (che sono una quantità fissa in partenza) alle riserve provate. Man mano che si consuma petrolio, esso viene rimosso dalle riserve provate. Al diminuire delle riserve possibili aumentano i costi di esplorazione, riducendo il ritorno dagli investimenti e gli incentivi per l esplorazione. Al contrario, all aumentare delle riserve provate il rapporto R/P aumenta, diminuendo il prezzo del greggio e gli investimenti in esplorazione. Una riduzione del prezzo riduce il ritorno delle compagnie petrolifere che riducono i capitali investiti in esplorazione. In Figura 10 si riporta lo schema adottato in questo modello; la freccia rappresenta l interazione causale e il segno la polarità di questa interazione: il + significa che all aumentare della causa aumenta l effetto e viceversa; il intende che all aumentare della causa l effetto diminuisce e viceversa. Figura 10. Schema del modello di Naill s Ogni correlazione è identificata da una funzione matematica; ad esempio i costi di esplorazione in 8

9 funzione delle riserve possibili sono legati da un andamento iperbolico. I risultati di questo modello sono sintetizzati in Figura 11 (per il gas naturale). Si noti come la produzione (usage rate) cada rapidamente dopo il picco Figura 11. Risultato del modello di Naill s In questo modello, non compare più solo l aspetto fisico e geologico, ma si introducono variabili anche di tipo economico come prezzo di mercato o costo di estrazione. In questo caso si parla anche di modelli econometrici. Un altro esempio di modello econometrico è il seguente, sviluppato da Ericksonn e Spann nel Detto la quantità di idrocarburi scoperti nella zona j e nell anno t, il numero di trivellazione esplorative, un fattore che misura il successo delle esplorazioni, e la quantità media di petrolio trovata si può scrivere la relazione Dove i logaritmi di W, S, F sono linearmente dipendenti dai logaritmi del prezzo. Ad esempio Considerazioni finali Dopo aver visto i principali metodi per formulare modelli di produzione di greggio occorre determinare da quali parametri dipende le distribuzione adottata nei modelli. In generale si può affermare che un vincolo è dato dall integrale della curva di produzione in funzione del tempo. Esso infatti deve corrispondere al valore delle URR. Questo naturalmente dipende dai tipi di idrocarburi (convenzionali o non) al quale si riferisce lo studio. Un altro parametro è dato dal tasso di crescita della produzione prima del picco. Un valore ragionevole e considerato standard per questo parametro è dell 1,3% annuo fino all anno del picco. Tuttavia si ritiene che la crisi finanziaria del 2009 abbia ridotto questo dato, introducendo la possibilità di ritardare il picco di un paio di anni al massimo. Un terzo parametro è costituito dal tasso di decrescita della produzione dopo il picco. Infine, la curva può essere determinata tramite il 4 parametro: l anno del picco. Quantificazione delle urr Come riportato in Figura 4 le URR sono divisibili in produzione accumulata e risorse rimanenti. Il 9

10 primo dato è una quantità difficilmente confutabile, mentre il secondo subisce variazioni in base alla fonte di dati a cui ci si riferisce. La produzione accumulata a tutto il 2007 ammonta a 1128 Gb con una crescita di 29Gb/anno. Figura 12. Andamento della produzione annuale e della produzione cumulativa annuale Per quanto riguarda le risorse rimanenti esse devono essere divise in base al diagramma di McKelvey (Figura 13). Occorre distinguere tra riserve e risorse. Con quest ultimo termine si intende la totalità di beni presenti anche se non ancora individuati o non economicamente sfruttabili. Il termine riserva invece indica le quantità scoperte e sfruttabili. Figura 13. Diagramma di McKelvey Come anticipato, la quantità di riserve e di risorse non sono dati univoci. Spesso non sono dati pubblicati da chi li conosce (come le compagnie petrolifere) oppure questi non sono noti a nessuno (è il caso delle risorse non ancora scoperte). A titolo di esempio, al 2007, le riserve 1P ammontano a 1240Gb secondo la BP, mentre le riserve 2P, che dovrebbero essere in linea di principio maggiori, secondo la IHS Energy (una società di elaborazione dati) sono pari a circa la stessa quantità. Sempre in linea di principio le riserve disponibili a livello mondiale sono date dalla somma delle riserve dei singoli giacimenti, ma a tale proposito seguiranno alcune considerazioni. Per avere una stima delle riserve di un singolo giacimento bisogna considerare tre fattori: 1- Quanto greggio è presente (OOIP Oil Originally In Place); si ricava attraverso analisi sismiche e geologiche. 2- Quanto greggio è estraibile (recovery factor), diviso in greggio estraibile solo sfruttando la pressione del giacimento (primary recovery) greggio estraibile con artifici fisici come pompaggio di gas (secondary recovery) e greggio estraibile con artifici chimici che ne riducono la viscosità (tertiary recovery o EOR) 10

11 3- Quanto greggio è economicamente sfruttabile. Questo dipende da fattori molto volatili come quotazioni di mercato o le politiche locali. In base a queste considerazioni si possono quantificare, in maniera deterministica, riserve 1P 2P e 3P (come già detto nella sezione precedente). E altresì necessario valutare l incertezza nella stima delle riserve. Per farlo si sta diffondendo un modello probabilistico e non deterministico in cui si considera attraverso simulazioni Montecarlo la probabilità che una quantità di greggio sia estratta. Le quantità P90 sono risorse che hanno il 90 % di probabilità di essere estratte. Quantità P50 e P10 sono risorse con rispettivamente il 50% e il 10% di probabilità di essere sfruttate. Una relazione tra la classificazione deterministica 1P 2P 3P e quella probabilistica P90 P50 e P10 è riportata [3] in tabella e in Figura 14 Figura 14. In blu la distribuzione di probabilità di trovare una certa quantità di petrolio, in grigio la frequenza relativa a questa quantità L uso di questo modello probabilistico è per certi versi più affidabile nella modellizzazione anche se non ancora diffuso. Per dare un idea della sua importanza supponiamo che un pozzo abbia riserve (P10,P50,P90) = (20,10,1) e un altro abbia anche esso riserve (P10,P50,P90)=(20,10,1). In un modello deterministico le riserve totali sarebbero (3P,2P,1P)=(40,20,2), mentre in un modello probabilistico la somma andrebbe corretta con la distribuzione di probabilità. Così facendo le riserve P90=1P= 2 ricavate con un modello deterministico risulterebbero una sottostima. Per capire meglio consideriamo un esempio semplificato e paragoniamo un giacimento ad un dado. Supponiamo di lanciare un dado. La probabilità che esca un numero maggiori di uno e dell 83%(5/6), ovvero P83=1. Se lanciamo due dadi la probabilità che il risultato superi il 2 è del 97% (35/36) ovvero P97=2. A questa corrisponderebbe P83=4 (6/36), cioè il doppio della semplice somma di due P83 ottenuti nel caso del lancio di un dado. E ragionevole quindi pensare che laddove si sia utilizzato un modello di quantificazione delle riserve di tipo deterministico la stima delle 1P sia inferiore alla vera quantità di greggio estraibile (da qui la possibilità di correggerle attraverso la voce future reserve growth ). Le scoperte cumulative sono date dalla somma di produzione cumulativa e riserve (solitamente riserve 2P). Esse non variano con la produzione di greggio ma variano con la scoperta di nuove riserve. Dalla Figura 15 si ricava che le scoperte cumulative al 2007 sono di 2370 Gb. Si osservi 11

12 anche come le scoperte di nuove risorse siano calate a partire dagli anni 60; dalla metà degli anni 80 si estrae più greggio di quanto se ne scopre. Figura 15. A sinistra l andamento delle scoperte 2P e delle scoperte cumulative; a destra l andamento delle scoperte 2P e la produzione Metodi per la stima delle URR Nel complesso non esiste un unico metodo per la stima delle URR. E possibile però riconoscere due diversi tipi di approcci: uno geologico e uno statistico, assimilabili rispettivamente ai metodi Bottom Up e di regressione visti in precedenza. L approccio di tipo geologico può essere applicato a regioni in cui la produzione e la ricerca è agli albori. Da indagini geologiche e sismiche si ricava il volume di roccia sedimentaria e lo si moltiplica per un coefficiente di resa in barili per km cubi. L applicazione di questo metodo non è affidabile per le regioni non esplorate come le zone artiche o le acque profonde. Il metodo statistico può invece essere utilizzato in regioni con una affermata produzione alle spalle, ovvero con una significativa base di dati. Questi metodi possono basarsi sulla distribuzione della grandezza dei giacimenti scoperti o su semplici tecniche di regressione della quantità di greggio prodotto. Riportiamo brevemente tre esempi di questo approccio. 1- Regressione basata sulla produzione cumulativa in funzione del tempo. È un modello basato su queste assunzioni: La produzione cumulativa in funzione del tempo è data da una funzione logistica: Dove Q(t) è la produzione cumulativa, Q è la URR, a è la pendenza della curva t m è il tempo al quale la produzione è la metà della URR; La produzione va come la derivata prima di Q(t); La produzione è simmetrica; Vi è un solo picco. Questo metodo è stato ad esempio adottato con successo per analizzare la produzione degli Stati Uniti (Figura 16) già da Hubbert. 12

13 Figura 16. Analisi con un metodo di regressione della produzione di greggio negli Stati Uniti 2- Regressione basata sulle scoperte cumulative in funzione del tempo. È basato sul fatto che sia le scoperte cumulative, sia la produzione cumulativa cresca logisticamente, con la prima che precede la seconda di qualche intervallo di tempo (Figura 17). Tuttavia questo metodo risente delle già discusse incertezze sulle riserve Figura 17. Esempio di metodo di regressione basato sulle scoperte cumulative 3- Scoperte in funzione degli sforzi esplorativi, in cui si normalizza la quantità di scoperte in base agli investimenti e alle risorse impiegate nella ricerca. Il punto debole di tutti i metodi, geologici e statistici, risiede nel fatto che questi non sono sensibili a future variazioni nel prezzo del greggio, e nelle tecnologie di estrazione: non sono modelli econometrici. Nei modelli di tipo econometrico applicati alle URR è possibile, ad esempio [7] stabilire una relazione a priori che lega le riserve dichiarate al consumo e al prezzo di greggio: Con : consumo e Prezzo. 13

14 Questo sembrerebbe illogico, anzi le variabili dipendenti e indipendenti in questo caso dovrebbero essere scambiate. Tuttavia facendo una regressione in base ai dati storici (Figura 18) si trova che e Ovvero le riserve aumentano con il crescere del consumo al 99% di livello di confidenza, mentre decrescono al crescere del prezzo (al 60% del livello di confidenza). Il lavoro [7] dimostra come la previsione di riserve sia stata sottostimata, ovvero di come la pubblicazione di dati sulle riserve sia funzionale al controllo del mercato. Figura 18. Andamento storico del prezzo di un barile di petrolio e delle riserve Alcune stime Una stima univoca delle URR non esiste. In letteratura esse variano in un range tra i 2000 e 4300 Gb. Le due stime più autorevoli sono quelle fornite dall USGS e dalla IEA. La USGS (United States Geologica Survey) nel 2000 pubblicò, basandosi su dati 1996, la seguente stima per le URR (in Gb) La IEA invece quantifica le URR come segue (in Gb): 14

15 La quantità di URR è un parametro chiave per la definizione del nostro modello. Supponendo una semplice curva logistica per la produzione e definendo diversi valori di URR è possibile fittare la produzione storica di greggio come illustrato in Figura 19. Figura 19. Fit dei dati storici di produzione con curve logistiche per diversi valori di URR Da essa emerge come l aggiunta di 1Gb alle URR abbia come effetto quello di ritardare il picco di 4,3 giorni. Se ipotizziamo invece un andamento della produzione asimmetrico, allora tassi di decrescita della produzione veloci permettono di ritardare il picco; viceversa tassi di decrescita lenti richiedono picchi più vicini nel tempo. In conclusione è importante evidenziare che non è detto che tutte le quantità di URR stimate debbano essere effettivamente estratte. Il meccanismo è infatti molto complicato: ad esempio risorse accessibili a costi elevati (acque molto profonde o sotto i ghiacci) potrebbero causare un innalzamento dei costi e fare diminuire così il tasso di crescita della domanda. Confronto tra previsioni In questo paragrafo viene fatto un confronto tra le maggiori previsioni di produzione di petrolio, seguendo la traccia di [3,4]. Spesso i dati utilizzati non sono disponibili al pubblico; ciò rende difficile una analisi comparativa. In [3,4] si riassumono i risultati di 13 modelli. Di seguito si riporta una tabella riassuntiva; non tutti i modelli riportano per esteso le assunzioni operate, rendendone difficile la riproducibilità. 15

16 16

17 17

18 Abbiamo concentrato la nostra attenzione su alcune previsioni IEA: WEO2008 Come si vede dalla tabella, la IEA riporta una stima ottimistica delle URR: 3577 Gb di riserve 2P di greggio convenzionale e di NGL, a cui di aggiungono circa 1000 Gb dalle sabbie oleose e dal greggio pesante, e altre risorse non convenzionali che potrebbero diventare economicamente sfruttabili come mostrato in Figura 20. Figura 20. Risorse disponibili in funzione dei costi [2] MENA: Medio oriente e nord Africa Nella previsione del WEO2008 la crescita di domanda energetica è modellizzata sulla base di stime di crescita della popolazione e di PIL ed è quantificata in un tasso dell 1,6% annuo, mentre l intensità energetica (domanda energetica in rapporto al PIL) dovrebbe diminuire dell 1,7% annuo. La domanda di greggio è prevista crescere dell 1,3% annuo fino al 2015 e dello 0,8% annuo dal 2015 al Le previsioni del World Energy Outlook possono essere riassunte nella Figura 21. Si può notare come la produzione cresca del 26% passando da 8,4 mb/d nel 2007 a 103,8 mb/d nel 2030 (con una crescita della quota prodotta da paesi OPEC che va dal 44% al 51%). Tuttavia la crescita di produzione di greggio tra il 2007 al 2030 è modesta: solo di 5 mb/d. La quota restante proviene da EOR, idrocarburi non convenzionali e soprattutto da Gas naturale liquido. Alcuni autori ritengono tuttavia [8] questa stima eccessivamente ottimistica. 18

19 Figura 21. Produzione mondiale divisa per fonte secondo il WEO2008 Shell La compagnia petrolifera Shell ha pubblicato un outlook sull energia fino al In particolare la produzione di petrolio è stata divisa in due diversi scenari di riferimento, Scramble e Blueprints che riflettono diversi aspetti sociopolitici. Il primo è caratterizzato da interessi di sicurezza energetica nazionale piuttosto che di efficienza energetica e di considerazioni climatiche. Il secondo invece promuove gli aspetti di collaborazione tra tutti i soggetti interessati nella produzione e nel consumo di idrocarburi e sintetizza anche un attenzione agli aspetti ambientali. Ad esempio nello scenario Scramble si ipotizza che L OPEC diminuisca la produzione per tenere elevato il prezzo del greggio, favorendo così una disordinata ricerca di fonti alternative non convenzionali nel breve termine, inefficiente tuttavia sul lungo periodo. Viceversa nello scenario Blueprints l OPEC agisce in modo da tenere bassi i prezzi di petrolio nel breve periodo, permettendo uno sviluppo di alternative valide e in maniera collaborativa nel lungo periodo. Energyfiles Nel lavoro della Energyfiles, una società di consulenza privata, si considera solo la produzione di greggio e si ipotizza che la domanda cresca ad un tasso costante (1,8%). Le risorse non ancora trovate sono stimate in base ad analisi geologiche e ammontano a circa 250Gb: inferiori rispetto alla stima USGS; ciò è dovuto al fatto che non si considera che alcune risorse (es. giacimenti artici) possano contribuire alla produzione effettiva. Le URR sono pari a 2685 Gb. Il tasso di decrescita dei singoli giacimenti è ricavato da estrapolazioni storiche per i giacimenti produttivi e da semplici modelli per quelli non ancora in esercizio. Come risultato (Figura 22) questo modello prevede un picco nel 2017 con una produzione di 95Mb/d, ed un tasso di decrescita del 2% nel 2020 e del 3% nel

20 Figura 22. Previsione di produzione all oil della Energyfiles Considerazioni di insieme Unendo i dati di queste tabelle è possibile costruire una mappa dei vari modelli come quella della Figura 23. In ascissa è riportata la data di picco prevista dal modello, in ordinata il tasso di decrescita della produzione dopo il picco. Le isolinee corrispondono alle diverse assunzioni per le URR. Figura 23. Diversi modelli previsionali a confronto Possiamo quindi riassumere le osservazioni come segue: I modelli previsionali dipendono fortemente dalle quantità di URR e dalla decrescita di produzione dopo il picco; La maggior parte dei modelli è propensa a lasciare invariata la capacità produttiva nel breve termine (fino al 2015); 20

21 I modelli che prevedono un picco oltre il 2030 fanno affidamento sulle ipotesi più ottimistiche. Figura 24. Quota di mercato delle varie energie. Questa figura risale agli anni Settanta. Malgrado l inesattezza con cui si prevede il picco di petrolio o di gas naturale esso è un buon punto di partenza per capire l evoluzione delle fonti energetiche future. 21

22 Conclusioni La modellizzazione della produzione di petrolio è molto complessa e dipende da un gran numero di fattori anche non fisici (politici, economici) che rendono queste previsioni poco accurate e consistenti tra loro. Inoltre non è sufficiente trovare un buon modello per la produzione di greggio, ma occorre quantificare bene anche le condizioni iniziali come le URR, la crescita prima del picco e quella dopo il picco: i modelli dipendono fortemente da questi parametri. La tematica è di estrema importanza ed occorre un approccio critico per evitare allarmismi o comportamenti di eccessivo ottimismo. Recentemente la tematica ha toccato, ad esempio, anche l esercito americano (il maggior ente consumatore di petrolio negli Stati Uniti) il quale [9] prevede un picco entro il Il Joint Force Command (JFCOM), organismo preposto per l aggiornamento e la continua modernizzazione dell esercito americano inserisce [10] l esaurimento del petrolio tra le possibili cause di conflitto nei prossimi anni. Nel corso della storia si sono sviluppate diverse tecnologie, ognuna delle quali rispondeva meglio alle esigenze dell epoca. Dapprima il legno, poi il carbone, ora il petrolio. È interessante notare che sia il legno che il carbone sono stati rimpiazzati prima del loro esaurimento. Possiamo pertanto pensare e sperare che anche l olio ed il gas naturale potranno venire sostituiti prima che le loro riserve finiscano, evitando una crisi per lo sviluppo umano. Le scelte energetiche sono le scelte su cui si basa la crescita della civiltà umana e il suo futuro. 22

23 BIBLIOGRAFIA La modellistica di previsione della produzione di greggio: una sintesi Gianluca Alimonti [1] Hubbert, M.K. (1956), Nuclear Energy and the fossil fuels, [2] IEA (2008), World Energy Outlook [3] Sorrel S. et al., Global oil depletion: An assessment of the evidence for a near-term peak in global oil production, [4] Sorrel S. et al. (2010), Oil futures: A comparison of global supply forecasts, Energy Policy, 38, [5] Bentley (2000), Perspectives on the future of oil. [6] Brandt, A.R. (2007). Testing Hubbert. Energy Policy 35 (5), [7] Shafiee S., Topal E. (2010). When will fossil fuel reserves be diminished? Energy Policy 37, [8] Aleklett K et al. (2010). The Peak of the Oil Age Analyzing the world oil production Reference Scenario in World Energy Outlook Energy Policy 38, [9] Macalister T (2010). US military warns oil output may dip causing massive shortages by [10] JFCOM [11] Afgan, N.H, et al. (1998). Sustainable energy development. Renewable and Sustainable Energy Reviews 2,

24 24

PROF. ING. ANGELO SPENA spena@uniroma2.it

PROF. ING. ANGELO SPENA spena@uniroma2.it PROF. ING. ANGELO SPENA spena@uniroma2.it INTELLIGENCE ECONOMICA E ATTIVITA STRATEGICHE 1 Gli usi delle risorse naturali: analisi e interpretazione di serie storiche pluridecennali di dati relativi alle

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

Parte 1 - La questione energetica. Parte 2 - L energia nucleare come fonte energetica: fissione e fusione

Parte 1 - La questione energetica. Parte 2 - L energia nucleare come fonte energetica: fissione e fusione Parte 1 - La questione energetica Parte 2 - L energia nucleare come fonte energetica: fissione e fusione Gilio Cambi INFN Bologna & Dipartimento di Fisica ed Astronomia Università di Bologna Pesaro, 22

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Inflazione e Produzione. In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste:

Inflazione e Produzione. In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste: Inflazione e Produzione In questa lezione cercheremo di rispondere a domande come queste: Da cosa è determinata l Inflazione? Perché le autorità monetarie tendono a combatterla? Attraverso quali canali

Dettagli

Giovanni Schgör (g.schgor)

Giovanni Schgör (g.schgor) Giovanni Schgör (g.schgor) BATTERIE E PANNELLI SOLARI 10 March 2009 La batteria Dopo gli articoli (1) (2) sulla modellizzazione dei pannelli solari, si vuole analizzare il comportamento di questi nella

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

1. Introduzione. 2. I metodi di valutazione

1. Introduzione. 2. I metodi di valutazione 1. Introduzione La Riserva Sinistri è l accantonamento che l impresa autorizzata all esercizio dei rami danni deve effettuare a fine esercizio in previsione dei costi che essa dovrà sostenere in futuro

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da

Dettagli

Quadro dei consumi energetici

Quadro dei consumi energetici Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Il prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma

Il prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma Il prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma Giuseppe Sammarco, Direttore FEEM 5 marzo gennaio 2013 Fondazione Eni Enrico Mattei, Milano Agenda 1.Il prezzo del petrolio 2.Il prezzo del

Dettagli

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione: 1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n

E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n Supponiamo che un fabbricante stia introducendo un nuovo tipo di batteria per un automobile elettrica. La durata osservata x i delle i-esima batteria è la realizzazione (valore assunto) di una variabile

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Mercati finanziari e valore degli investimenti 7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre

Dettagli

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni Daria Vigani Maggio 204. In ciascuna delle seguenti situazioni calcolate risparmio nazionale,

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

PROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI

PROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI PROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI Lo studio WETO-H2 ha elaborato una proiezione di riferimento del sistema energetico mondiale e due scenari di variazione,

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Analisi dei margini: componenti e rischi

Analisi dei margini: componenti e rischi Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Analisi dei margini: componenti e rischi Capitolo 7 Indice degli argomenti 1. Principali componenti del reddito operativo 2. Tipici fattori

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo Questa parte del rapporto del Nucleo di valutazione analizza alcuni indicatori bibliometrici calcolati a partire dai dati contenuti nel database Scopus (interrogato nel periodo ottobre-dicembre 2009).

Dettagli

Termodinamica: legge zero e temperatura

Termodinamica: legge zero e temperatura Termodinamica: legge zero e temperatura Affrontiamo ora lo studio della termodinamica che prende in esame l analisi dell energia termica dei sistemi e di come tale energia possa essere scambiata, assorbita

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

Per poter affrontare il problema abbiamo bisogno di parlare di probabilità (almeno in maniera intuitiva). Analizziamo alcune situazioni concrete.

Per poter affrontare il problema abbiamo bisogno di parlare di probabilità (almeno in maniera intuitiva). Analizziamo alcune situazioni concrete. Parliamo di probabilità. Supponiamo di avere un sacchetto con dentro una pallina rossa; posso aggiungere tante palline bianche quante voglio, per ogni pallina bianca che aggiungo devo pagare però un prezzo

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

Aspettative, consumo e investimento

Aspettative, consumo e investimento Aspettative, consumo e investimento In questa lezione: Studiamo come le aspettative di reddito e ricchezza futuro determinano le decisioni di consumo e investimento degli individui. Studiamo cosa determina

Dettagli

e-dva - eni-depth Velocity Analysis

e-dva - eni-depth Velocity Analysis Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

11. Analisi statistica degli eventi idrologici estremi

11. Analisi statistica degli eventi idrologici estremi . Analisi statistica degli eventi idrologici estremi I processi idrologici evolvono, nello spazio e nel tempo, secondo modalità che sono in parte predicibili (deterministiche) ed in parte casuali (stocastiche

Dettagli

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con

Dettagli

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura

Dettagli

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2 Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Corso di Fisica generale

Corso di Fisica generale Corso di Fisica generale Liceo Scientifico Righi, Cesena Anno Scolastico 2014/15 1C Introduzione alla Incertezza della Misura Sperimentale I Riccardo Fabbri 1 (Dispense ed esercizi su www.riccardofabbri.eu)

Dettagli

Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica

Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica (Gli esercizi sono suddivisi in base ai capitoli del testo di De Vincenti) CAPITOLO 3. IL MERCATO DEI BENI NEL MODELLO REDDITO-SPESA Esercizio.

Dettagli

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica

Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2013 Pubblicato in data 30 gennaio 2014 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...

Dettagli

Corrispondenze e funzioni

Corrispondenze e funzioni Corrispondenze e funzioni L attività fondamentale della mente umana consiste nello stabilire corrispondenze e relazioni tra oggetti; è anche per questo motivo che il concetto di corrispondenza è uno dei

Dettagli

La valutazione implicita dei titoli azionari

La valutazione implicita dei titoli azionari La valutazione implicita dei titoli azionari Ma quanto vale un azione??? La domanda per chi si occupa di mercati finanziari è un interrogativo consueto, a cui cercano di rispondere i vari reports degli

Dettagli

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE

COMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE COMPLEMENI SULLE LEGGI FINANZIARIE asso di rendimento di operazioni finanziarie in valuta estera La normativa vigente consente di effettuare operazioni finanziarie, sia di investimento che di finanziamento,

Dettagli

RELAZIONE DI SINTESI

RELAZIONE DI SINTESI Progetto Sergan INTERREG III A SARDEGNA / CORSICA / TOSCANA Progetto SERGAN Reti locali del gas RELAZIONE DI SINTESI Studio sulle reti locali del gas Domanda prevedibile di gas nei prossimi dieci anni

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato

Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato Il vantaggio comparato Nel giorno di San Valentino la domanda statunitense di rose è di circa 10 milioni. Coltivare rose negli Stati Uniti d inverno è difficile. E necessario l uso di serre riscaldate.

Dettagli

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare

Dettagli

LA STATISTICA NEI TEST INVALSI

LA STATISTICA NEI TEST INVALSI LA STATISTICA NEI TEST INVALSI 1 Prova Nazionale 2011 Osserva il grafico seguente che rappresenta la distribuzione percentuale di famiglie per numero di componenti, in base al censimento 2001. Qual è la

Dettagli

matematica probabilmente

matematica probabilmente IS science centre immaginario scientifico Laboratorio dell'immaginario Scientifico - Trieste tel. 040224424 - fax 040224439 - e-mail: lis@lis.trieste.it - www.immaginarioscientifico.it indice Altezze e

Dettagli

Regressione Logistica: un Modello per Variabili Risposta Categoriali

Regressione Logistica: un Modello per Variabili Risposta Categoriali : un Modello per Variabili Risposta Categoriali Nicola Tedesco (Statistica Sociale) Regressione Logistica: un Modello per Variabili Risposta Categoriali 1 / 54 Introduzione Premessa I modelli di regressione

Dettagli

Capitolo 12 La regressione lineare semplice

Capitolo 12 La regressione lineare semplice Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 12 La regressione lineare semplice Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Facoltà di Economia, Università di Ferrara

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

Capitolo 26: Il mercato del lavoro

Capitolo 26: Il mercato del lavoro Capitolo 26: Il mercato del lavoro 26.1: Introduzione In questo capitolo applichiamo l analisi della domanda e dell offerta ad un mercato che riveste particolare importanza: il mercato del lavoro. Utilizziamo

Dettagli

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto

Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto Il presente capitolo continua nell esposizione di alcune basi teoriche della manutenzione. In particolare si tratteranno

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Versione 2.0 Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Corso anno 2011 E. MANUALE UTILIZZO HAZARD MAPPER Il programma Hazard Mapper è stato realizzato per redarre,

Dettagli

Stima per intervalli Nei metodi di stima puntuale è sempre presente un ^ errore θ θ dovuto al fatto che la stima di θ in genere non coincide con il parametro θ. Sorge quindi l esigenza di determinare una

Dettagli

PIL : produzione e reddito

PIL : produzione e reddito PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA?

MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? MILANO, 24 Giugno 2008 La crisi Immobiliare in Europa - Lorenzo Greppi CRISI IMMOBILIARE E PARAMETRI DI RISCHIO La crisi internazionale ha avuto pesanti riflessi

Dettagli

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA ELEMENTI DI DEMOGRAFIA 2. Caratteristiche strutturali della popolazione Posa Donato k posa@economia.unisalento.it Maggio Sabrina k s.maggio@economia.unisalento.it UNIVERSITÀ DEL SALENTO DIP.TO DI SCIENZE

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle

Dettagli

CAPITOLO 10 I SINDACATI

CAPITOLO 10 I SINDACATI CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione

Dettagli

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

Esercitazione 23 maggio 2016

Esercitazione 23 maggio 2016 Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione

Dettagli

Effetto reddito ed effetto sostituzione.

Effetto reddito ed effetto sostituzione. . Indice.. 1 1. Effetto sostituzione di Slutsky. 3 2. Effetto reddito. 6 3. Effetto complessivo. 7 II . Si consideri un consumatore che può scegliere panieri (x 1 ; ) composti da due soli beni (il bene

Dettagli

Ulteriori problemi di fisica e matematica

Ulteriori problemi di fisica e matematica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Firenze Agosto 2010 Ulteriori problemi di fisica e matematica Giovanni Romano Perché un raggio di luce proveniente dal Sole e fatto passare attraverso

Dettagli

Funzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente

Funzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente Funzioni In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: 1. un insieme X detto dominio di f 2. un insieme Y detto codominio di f 3. una legge che ad ogni elemento x in X associa uno ed un solo elemento

Dettagli