L'UTILIZZO DEGLI SPAZI SOTTERRANEI PER LA MITIGAZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE THE USE OF UNDERGROUND SPACES FOR ENVIRONMENTAL PROTECTION PURPOSE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L'UTILIZZO DEGLI SPAZI SOTTERRANEI PER LA MITIGAZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE THE USE OF UNDERGROUND SPACES FOR ENVIRONMENTAL PROTECTION PURPOSE"

Transcript

1 L'UTILIZZO DEGLI SPAZI SOTTERRANEI PER LA MITIGAZIONE DELL'IMPATTO AMBIENTALE THE USE OF UNDERGROUND SPACES FOR ENVIRONMENTAL PROTECTION PURPOSE Dott. Luca Soldo (*) Ing. Pierpaolo Oreste (*) (*) Dipartimento Georisorse e Territorio, Politecnico di Torino. Abstract During this century numerous environmental damages have dramatically reduced the quality of the environments where people nowadays live and will live in the future. From this point of view no place can be considered safe. Today some obsolete technologies used in poorer countries for civil and industrial purposes, added to the great environmental pressure due the overpopulation in most of them, cause, everyday, huge damage to the natural context. This damage is often caused by people or states who are enable to choose environmental friendly techniques due to an inadequate cultural approach or some blind economic reasons. There is no doubt that such a reality implies a huge economic loss of money. Economists today suggest the necessity of computing this economic disadvantage, by considering the feasibility evaluation of all the actions that can change the environment; a correct economic analysis should compute the "value" of the environmental goods that can be destroyed for different technical solutions. Numerous advantages (table A) are specifically related to the use of underground spaces (table B); environmental reasons can also be suggested. The underground itself seems able to protect outside spaces and, at the same time, to host environmental protection dedicated activities such as waste storage or treatment plants and hydroelectrical power plants. If it is true that the excavation of underground spaces often requires a great amount of money for the owners, this problem should not necessary limit such a technical solution because of the environmental benefits (or from another point of view, the economic benefits) that could be obtained. Table A. Types of benefits from the use of underground spaces. Improvement in the territorial administration Outside environment isolation from active underground factors Underground structure and plant isolation from active outside factors Economic savings Innovation in the environmental field Table B. Examples of use of underground spaces through the world. Large technological structures (electric power generation structures, telecommunication stations, research centers, disposal and water treatment plants, large deposits, hydro-power tunnels, waste treatment plants, waste disposal plants, industrial plants, underground oil storage voids, service tunnels, etc.) Transportation structures (for railways, motorways, in urban or extra-urban areas, for car-parks, for pedestrians, etc.) Civil structure for working, cultural, recreative and housing uses Military structures Underground mining spaces (quarry and mines, plants for tunnels and underground voids) Environmental Impact Evaluation and economic analysis should therefore proceed side by side; all the useful data (even though collected with other purposes in the project) must be furnished to the experts involved in this analysis. Two lists of impacts (negative and positive) related to the construction of undeground spaces and the installation of inside plants, as recognized by the analysis of numerous case histories in Italy and abroad are

2 presented in this paper. It should be pointed out that only intrinsic impacts, related to the undergound spaces themselves and not to the hosted plants are considered. 1. Introduzione Sempre più sovente si ricorre alla collocazione di numerose tipologie di infrastrutture entro spazi sotterranei. Nella tabella 1 sono indicate tipologie di utilizzo degli ambienti sotterranei nel mondo (Dieci e Soldo, 1995): GRANDI STRUTTURE TECNOLOGICHE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO STRUTTURE CIVILI AD USO LAVORATIVO, CULTURALE, RICREATIVO ED ABITATIVO STRUTTURE MILITARI SPAZI MINERARI SOTTERRANEI Tabella 1. Tipologie di utilizzo degli spazi sotterranei nel mondo. Table 1. Types of use of underground spaces in the world. - Strutture correlate ad impianti di generazione di energia - Stazioni per telecomunicazioni - Strutture destinate a Centri di Ricerca - Impianti di stoccaggio e trattamento di acque reflue o primarie - Grandi depositi (magazzini, depositi a bassa temperatura, depositi di idrocarburi, archivi, depositi di inerti, depositi di aria compressa) - Gallerie correlate ad impianti idroelettrici (canali di derivazione, canali di gronda, condotte forzate, opere di presa) - Impianti di incenerimento di rifiuti - Depositi di stoccaggio di rifiuti (RS, RTN, Radioattivi) - Impianti industriali - Cunicoli e cavità di servizio (per cavi elettrici, tubazioni, fognature, reti cablate per trasmissione di dati e comunicazioni) - Gallerie parietali, di bassa e media profondità, basali ad uso stradale e ferroviario - Gallerie urbane per trasporti stradali, ferroviari metropolitani, ferroviari extraurbani e cavità connesse (stazioni, locali tecnici) - Gallerie sottomarine (artificiali ed in naturale) - Parcheggi e strutture connesse - Sistemi di passaggio pedonale - Funicolari, piani inclinati - Abitazioni ed alberghi - Laboratori, officine, etc. - Centri commerciali e negozi - Serre (semisotterranee); cantine - Scuole - Ospedali - Cinema, teatri, biblioteche, sale per conferenze ed esposizioni, sale per concerti, banche, ristoranti, chiese, luoghi di ritrovo collettivo - Centrali strategiche (comando, telecomunicazioni, etc.) - Depositi di armi e munizioni - Silos per missili convenzionali e nucleari - Ricoveri per aerei, navi, sottomarini ed altri mezzi - Rifugi antiaerei ed antiatomici - Strutture di difesa - Cave e miniere - Cantieri di realizzazione di gallerie e cavità sotterranee La collocazione in sotterraneo è motivata da numerosi vantaggi, che possono essere ragruppati entro due categorie fondamentali (ITA Working Group n.13, in fase di stampa): - vantaggi diretti: sono correlati al posizionamento di una struttura in sotterraneo; l'utilizzo dello spazio sotterraneo può aggiungere valore ad un'opera (spesso ne permette la realizzazione altrimenti impossibile) in base ad alcune caratteristiche ad esso connesse riportate schematicamente nella tabella 2. - vantaggi indiretti: sono correlati ai servizi offerti dalla struttura in quanto tale. In particolare l'analisi della tabella 2 evidenzia come l'utilizzo del sottosuolo possa rivelarsi particolarmente vantaggioso dal punto di vista della salvaguardia ambientale. Nell'articolo vengono sottolineati gli elementi di fondo che debbono essere considerarti laddove si desideri verificare oggettivamente la convenienza ambientale della collocazione in sotterraneo di un'infrastruttura.

3 La verifica di impatto ambientale nel caso di opere in sotterraneo deve evidentemente considerare sia la cavità in quanto tale sia l'infrastruttura in essa collocata. Un primo nodo fondamentale che deve essere evidenziato è che gli ambienti in sotterraneo presentano la particolarità di essere contemporaneamente soggetto potenziale di impatto ed elemento di mitigazione (grazie alla barriera naturale costituita dal materiale geologico circostante la cavità). Quest'ultimo ruolo diviene ancor più evidente laddove l'infrastruttura ospitata sia eventualmente finalizzata alla salvaguardia ambientale o benefica in tal senso, come ad esempio nel caso di impianti per il trattamento delle acque reflue, di centrali idroelettriche o di discariche di rifiuti tossico-nocivi. MOTIVAZIONI MIGLIORAMENTI NELLA GESTIONE TERRITORIALE ISOLAMENTO DELL' AMBIENTE ESTERNO DA AGENTI ATTIVI IN SOTTERRANEO E VICEVERSA RISPARMIO ECONOMICO NOVITA' DELL'AMBIENTE Tabella 2. Motivazioni all'utilizzo degli spazi sotterranei. Table 2. Motives for the use of underground spaces. VANTAGGI DERIVATI - Eliminazione di barriere fisiche nel territorio e superamento di barriere fisiche naturali - Recupero di spazi superficiali - Acquisizione di nuovi spazi in sotterraneo (in aree urbane ciò permette la realizzazione di strutture in prossimità di altre preesistenti) - Possibilità di realizzazione di tracciati scorrevoli, pianificati con minori vincoli - Possibilità di utilizzo di tipi di mezzi di trasporto altrimenti preclusi - Infittimento della rete delle vie di trasporto - Riduzione dei tempi medi di spostamento - Decremento del traffico superficiale - Riduzione del numero di incidenti stradali - Riduzione del livello di inquinamento complessivo (atmosferico, acustico, da vibrazioni) - Riduzione dei rumori e delle vibrazioni - Mitigazione dell'impatto visivo delle strutture (la barriera offerta dai materiali geologici permette l'isolamento tattile, visivo, olfattivo, meccanico ed idraulico) - Miglioramento dell'efficienza termica delle strutture - Protezione da agenti esterni (atmosferici, militari, idrogeologici, terremoti, incendi, disastri ambientali,elettromagnetici) Ognuno degli aspetti segnalati in questa tabella implica numerose esternalità positive ed in particolare: - Risparmio di tempo - Risparmio di terreni superficiali (acquisizione di spazi utili, rivalorizzazione di ambienti sotterranei dismessi quali cave, miniere, etc.) - Risparmio energetico - Stimolo per nuove motivazioni culturali 2. Interazioni tra ambiente ed opere in sotterraneo Da quanto detto appare evidente come un'analisi dettagliata, nella quale vengano computati in termini economici i benefici di natura ambientale connessi all'uso degli spazi sotterranei, possa spesso permettere di ribaltare la prospettiva che vede assegnare all'opzione costruttiva in sotterraneo costi sensibilmente maggiori di quelli implicati nella collocazione dell'infrastruttura in superficie. La valutazione economica dei benefici ambientali è, però, ancora oggi un problema non risolto a causa della difficoltà insita nell'attribuzione di valori monetari a categorie difficilmente quantificabili quali, ad esempio, la "bellezza" di un paesaggio o di beni archeologici; anche variabili di natura socio-politica, funzioni del tempo e dello spazio, rendono complessa questa valutazione: all'ambiente possono essere attribuiti differenti "valori" in Paesi con condizioni economiche, culturali e sociali differenti. E' auspicabile che i rapidi progressi in atto nella cosidetta economia dell'ambiente possano presto permettere di realizzare analisi oggettive, affidabili ed univoche. In Italia la legislazione relativa è sostanzialmente quelle concernente gli Studi di Impatto Ambientale (S.I.A.) (tabella 3) e la conseguente Valutazione di Impatto (V.I.A.); in essa, seppur non vi siano riferimenti espliciti, è possibile desumere l'obbligo di assoggettare la realizzazione e l'utilizzo di un'opera in sotterraneo (gallerie, cavità e caverne) ad una procedura progettuale che tenga conto delle sue relazioni con l'ambiente.

4 Và sottolineato come lo Studio di Impatto Ambientale debba considerarsi non un ostacolo bensì un importante elemento coadiuvante entro una pratica progettuale corretta; esso costituisce un punto di vista privilegiato, poichè, per la sua stessa natura, tende ad individuare ed analizzare tutte le problematiche connesse con un'opera nella loro complessità, sottoponendole a routine di studio particolareggiate nelle diverse fasi progettuali e verificando le interazioni fra esse. Perchè uno Studio di Impatto Ambientale venga realizzato correttamente è necessario rispettare due condizioni fondamentali: - lo studio deve essere affidato ad un organismo specializzato non coincidente con la ditta di geoingegneria implicata nel progetto per ragioni di imparzialità di giudizio; - coloro che realizzano lo S.I.A. debbono avere a disposizione tutti i dati raccolti dai geologi incaricati delle indagini per la determinazione dei parametri progettuali. Tabella 3. Quadro normativo italiano relativo agli Studi di Impatto Ambientale. Table 3. Italian Laws in the field of the Environmental Studies. Quadro Normativo Fondamentale - Direttiva CEE /85/337/CEE (27/06/1985). Gazzetta Uff. n.170/bis del 20/07/ Legge 349 del 8/07/1986. Suppl. Ord. alla Gazz. Uff. n.162 del 15/07/ Decreto Pres. Cons. Ministri n. 377 del 10/08/1988. Gazzetta Uff. n.204 del 31/08/ Decreto Pres. Cons. Ministri del 27/12/1988. Gazzetta Uff. n.4 del 5/01/1989 Leggi Nazionali concernenti interventi sottoposti a procedura V.I.A. - Legge 102 del 02/05/ Legge 240 del 04/08/ Legge 366 del 29/11/ Legge 380 del 29/11/ Legge 396 del 15/12/ Legge 9 del 09/01/ Legge 412 del 30/12/ Decreto Legislativo 100 del 27/01/ Legge 220 del 28/02/ Decreto Pres. Rep. del 27/04/ Decreto Legge 415 del 22/10/1992 I benefici conseguenti alla realizzazione di una struttura in sotterraneo sono fruibili da: - coloro che sono coinvolti direttamente con l'opera (committenza, utenti, ditta costruttrice, operatori durante la costruzione, enti politico-amministrativi responsabili); - persone od entità socio-economiche che sono collegate direttamente od indirettamente agli effetti provocati dalla realizzazione dell'opera. Per la valutazione dei benefici indirizzati al secondo gruppo, è necessario poter stimare, almeno approssimativamente, gli effetti sulla situazione sociale ed economica prodotti dalla realizzazione dell'opera e dal suo funzionamento (fattori correlati agli effetti esterni). Una tale valutazione risulta problematica e richiede lo studio di un grande numero di esperti su discipline che esulano dalle competenze tecniche del progettista dell'opera in sotterraneo. Come è già stato accennato, tali benefici (per esempio la riduzione di rumore, di inquinamento, di tempo perso per il congestionamento del traffico stradale conseguente alla realizzazione di strutture in sotterraneo) sono spesso difficilmente valutabili in termini monetari. Idealmente sarebbe auspicabile poter valutare ogni tipo di beneficio in termini monetari e dal punto di vista probabilistico (probabilità che si verifichino gli eventi studiati), in modo da poter scegliere tra le varie soluzioni quella che a pari grado di affidabilità risulti più economica. Questo tipo di analisi richiede, in prima istanza, l'individuazione delle interazioni fra l'opera realizzata e l'ambiente; l'elenco riportato nelle tabelle 4 e 5 è una sintesi di impatti potenziali (nodi di una matrice di impatto) ricavati dall'analisi di un'ampia bibliografia di case histories relativi alla realizzazione di opere in sotterraneo nel mondo. 3. Conclusioni La collocazione in sotterraneo di numerose tipologie di infrastrutture può contribuire in maniera sostanziale al miglioramento della gestione territoriale dai punti di vista ambientale e sociale (oltre che permettere scelte infrastrutturali particolarmente vantaggiose). Per far sì che questa opzione venga considerata con maggior favore dalla Committenza è necessario proporre urgentemente protocolli di analisi delle implicazioni sociali ed ambientali

5 che dimostrino, quanto più possibile oggettivamente, la sua redditività economica globale, che non deve essere, in questo caso, restrittivamente intesa come correlata al rispetto dei tempi e dei costi realizzativi. Una possibilità di notevole interesse è offerta in questo senso dai moderni Sistemi di Supporto alle Decisioni e, fra essi, deve essere rivolto particolare interesse all'analisi Multi-Criteria. Tabella 4. Benefici ambientali correlati alla realizzazione ed all'uso di spazi sotterranei. Table 4. Environmental benefits related to the costruction and use of underground spaces. a) L'ambiente esterno è isolato visivamente, acusticamente, olfattivamente, termicamente, meccanicamente ed idraulicamente rispetto a ciò che è ubicato in sotterraneo e viceversa b) In sotterraneo è possibile utilizzare sistemi di trasporto intrinsecamente a basso impatto (mezzi a propulsione elettrica su rotaia) anche in contesti sfavorevoli (zone montuose, aree metropolitane) c) La possibilità offerta dalle gallerie di realizzare percorsi meno tortuosi, più brevi, permette una riduzione dei consumi, dell'inquinamento globale causato dai mezzi di trasporto in transito d) Il sottosuolo costituis ce una riserva potenziale di spazio permettendo di preservare spazi esterni. In quest'ottica si considerino le grandi possibilità connesse con il riuso di ambienti sotterranei dismessi (miniere abbandonate, rifugi militari, etc.) e) L'installazione in sotterraneo di strutture permette di limitare gli interventi relativi ad opere di stabilizzazione dei versanti, protezione da valanghe ed alluvioni f) L'uso degli ambienti sotterranei permette la realizzazione di strutture che contribuiscono al contenimento degli impatti ambientali che non potrebbero altrimenti essere realizzate (centrali idroelettriche in alta montagna, siti di stoccaggio di acque meteoriche cittadine in attesa della loro depurazione nei pressi di siti d'acqua sensibili, etc.) g) Laddove lo spazio sotterraneo sia di grandi dimensioni (trafori, grandi cavità sotterranee) è possibile prevedere lo sfruttamento, tramite pompe di calore, dell' energia termica (anche a bassissima temperatura) immagazzinata entro gli ammassi rocciosi e le falde h) Nel caso di intercettazione di grandi acquiferi le acque drenate possono essere sfruttate con un minimo aggravio economico i) Laddove si verifichi un risparmio economico correlato alle esternalità positive connesse all'utilizzo dell'opera in sotterraneo, il capitale può essere destinato ad altri interventi ambientali l) Lo spazio sotterraneo può configurarsi come una novità, uno stimolo culturale nei temi della gestione territoriale, dell'ambiente e delle risorse

6 Tabella 5. Conseguenze negative potenziali correlate alla realizzazione ed all'uso di spazi sotterranei. Table 5. Potenzial negative effects related to the costruction and use of underground spaces. a) Impatti paesaggistici correlati allo stoccaggio del marino; tossicità di eventuali sostanze addittive presenti nel marino nel caso di scavo con Slurry Shield b) Vibrazioni indotte dallo scavo con metodi tradizionali (D/B); disturbi a strutture esistenti in superficie, effetti negativi sulla stabilità dei versanti e sulle caratteristiche idrogeologiche dei materiali c) Tendenza del cavo a divenire elemento drenante d) Inquinamenti causati da crolli, instabilità del cavo o danni strutturali in siti contenenti attività/materiali potenzialmente inquinanti e) Energia spesa per la realizzazione dell'opera f) Inquinamenti connessi con le indagini preventive alla realizzazione dell'opera (fanghi di perforazione di sondaggi geognostici, combustibili-lubrificanti di apparecchi di trasporto ed indagine, disturbi per esplosioni per indagini sismiche, rifiuti dei cantieri, perdite di materiale radioattivo per le indagini geofisiche, etc.) g) Inquinamenti connessi con la realizzazione dell'opera (rifiuti dei cantieri, perdite di combustibile, fanghi/schiume di perforazione, miscele di iniezione, rumori e polveri, etc.) h) Impatto paesaggistico, acustico ed atmosferico correlato alle opere ausiliarie per gallerie (opere di ventilazione, strutture di accesso e pagamento di pedaggi, etc.) i) Inquinamenti delle falde e dei corsi d'acqua causato dai mezzi in transito (sversamenti eccezionali di materiali inquinanti, emissioni standard) l) Eventuali disastri ambientali per intercettamento, durante lo scavo, di vecchie strutture sotterranee adibite a stoccaggio di materiali inquinanti (la probabilità di questi eventi aumenta nel tempo per la difficoltà di conservare documenti che testimonino l'esistenza di questi siti) m)l'esistenza della nuova infrastruttura in sotterraneo può causare la realizzazione, nell' intorno, di altre opere ad alto impatto (strade, fabbriche, edifici, etc.) n) Intersezione (ed eventuale danneggiamento) durante lo scavo in sotterraneo di beni archeologici 4. Ringraziamenti Si desidera ringraziare il Prof. S. Pelizza per i suggerimenti forniti durante la stesura del lavoro. La Ricerca è stata realizzata con i Fondi erogati nell'ambito del "Progetto Strategico Gallerie" del CNR - Comitato 05. Figura 1. Vista schematica dell'impianto sperimentale di Kikuma per lo stoccaggio di oli in sotterraneo (S. Kiyoyama, 1990). Figure 1. Schematic view of the Kikuma test plant for underground oil storage (S. Kiyoyama, 1990). 5. Bibliografia Cotecchia V. (1993) - Opere in sotterraneo: rapporto con l'ambiente. Atti del XVIII Congresso di Geotecnica (AGI), Rimini.

7 Godard J.P. (1994) - Economic and environmental benefits of use of underground space. Materiale didattico del Master in Environmental Engineering with specialization in Mechanized Tunnelling, COREP (Politecnico di Torino). Godard J.P. (1994) - Underground structures in regional planning of cities. Proc. Congress "Underground construction '94", Prague. Habib P. (1992), Utilisation du sous-sol pour l'isolement des dechtes radio-actives. Atti del Conv. SIG "Grandi opere in sotterraneo: motivazioni e promozione", Milano. ITA Working Group n.13 (in fase di stampa) - General considerations in assessing the advantages of using underground space. Tunnelling and Underground Space Technology. ITA Working Group n.13 (in fase di stampa) - Underground car parks: international case studies. Tunnelling and Underground Space Technology. ITA Working Group n.13 (1995) - Preliminary report on underground urban mass transit systems. ITA Working Group n.15 (1994) - Etude des couts des infrastructures de transport ferroviaire en zones urbaine et suburbane. Tunnels et Ouvrages Souterrains, n.125. Kiyoyama S (1990) - The present state of underground crude oil storage technology in Japan. in Tunnelling and Underground Space Technology, Vol. 5, N. 4, pp Nilsen B. (1994) - Main criteria for underground waste disposal. Materiale didattico del Master in Environmental Engineering with specialization in Mechanized Tunnelling, COREP (Politecnico di Torino). Ogata Y., Isei T. e Kuriyagawa M. (1990) - Safety measures for underground space utilization. Tunnelling and Underground Space Technology, Vol. 5, n.3. Peila D. e Pelizza S. (in fase di stampa) - Civil reuses of underground mine openings: a summary of International experience. Tunnelling and Underground Space Technology. Pelizza S. e Peila D. (1994) - Criteri per il progetto di depositi sotterranei per lo smaltimento di rifiuti tossici. Meeting di Ing. Geotecnica, Milazzo. Pelizza S. (1995) - De las minas a los tùneles. Atti del Conv. "El espacio subterraneo como geo-recurso", Madrid. Presbitero M. (1992) - Aspetti giuridici e di finanziamento pubblico. Atti del Conv. SIG "Grandi opere in sotterraneo: motivazioni e promozione", Milano. Regione Lombardia (1994) - Manuale per la valutazione di impatto ambientale. Indirizzi per la realizzazione dello Studio di Impatto Ambientale, Milano. Roisin V. (1992) - Quelques asptects de la problematique de l'utilisation de souterrain. Atti del Conv. SIG "Grandi opere in sotterraneo: motivazioni e promozione", Milano. Sterling R. e Carmody J. (1994), Underground space design. Underground Space Center, Departm. of Civil Eng. and Mineral Eng., University of Minnesota.

Valsat Sintesi non tecnica

Valsat Sintesi non tecnica Valsat Sintesi non tecnica Pagina 1 di 7 SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 3 2 CONTENUTI ED OGGETTO... 3 3 VERIFICA DI COERENZA... 4 4 ANALISI AMBIENTALI... 5 5 CONCLUSIONI... 7 Pagina 2 di 7 1 INTRODUZIONE La

Dettagli

Parte 1: VERIFICA PROGETTO

Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1a: analisi aspetti ambientali Aspetto ambientale Impatto Rientra nel progetto Utilizzo di risorse idriche nelle proprietà Impoverimento risorse idriche dell ente Perdite

Dettagli

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo

Dettagli

Newsletter n.83 Gennaio 2011

Newsletter n.83 Gennaio 2011 Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Oggetto del presente appalto è la progettazione esecutiva, (da redigersi sulla base del progetto preliminare della Stazione Appaltante e del progetto definitivo acquisito dalla Stazione

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Azioni per un controllo diretto del rischio sul territorio

Azioni per un controllo diretto del rischio sul territorio Azioni per un controllo diretto del rischio sul territorio Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Comitato Nazionale Albo Gestori Ambientali ing. Giorgio Schellino Regione Piemonte,

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

Prescrizioni per Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura Giugno 2014

Prescrizioni per Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura Giugno 2014 Prescrizioni per Autorizzazione allo Giugno 2014 Sommario Riferimenti... 1 Documenti Allegati... 1 Premessa... 1 L autorizzazione potrà essere rilasciata alle seguenti condizioni... 2 D. Lgs 152/06 (Parte

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della

Dettagli

FASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva

FASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva Università di Padova a.a. 2009-2010 FASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva Lezione 4/11/2009 Corso di Progetto Ambiente Viviana Salieri NORMATIVA LAVORI PUBBLICI LEGGE QUADRO in materia

Dettagli

RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14

RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 UNA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con il D.M. n.272/2014 e il D.lgs n.46/2014 l Italia ha accolto le indicazioni normative provenienti dalla Direttiva Europea

Dettagli

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5 PROTOCOLLO DI INTESA SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO TRA CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE FISICHE DELLA MATERIA (CNISM) E UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA Art. 1. Generalità

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE RELAZIONE SULLE INTERFERENZE 1. PREMESSA Il tipo di lavorazione prevalente, prevista nel presente progetto, consiste nella posa di tubazioni in ghisa o acciaio, di diversi diametri, fino al DN150, su strade

Dettagli

E ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA

E ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA ISTITUTO PROFESSIONALE Settore INDUSTRIA E ARTIGIANATO Indirizzo: MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA ESEMPIO DI SECONDA PROVA di TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE INDIRIZZO: IPE9 - MANUTENZIONE

Dettagli

Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA

Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA INDICE 1 PREMESSA... 2 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO... 2 3 SISMICITA DELL AREA... 3 4 LE INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 5 ASPETTI IDROGEOLOGICI GENERALI... 5 6 ASPETTI GEOTECNICI DEL PROGETTO LE STRUTTURE FONDALI...

Dettagli

SCHEMA FORMAZIONE LAVORATORI IN EDILIZIA

SCHEMA FORMAZIONE LAVORATORI IN EDILIZIA SCHEMA FORMAZIONE LAVORATORI IN EDILIZIA Ai sensi degli Artt. 37, 136 e dell All. XXI del D.Lgs 81/08 e s.m.i; dell Accordo Conferenza Permanente Stato/Regioni n. 221 del 21.12. 2011, degli Artt. 87 e

Dettagli

Contenuti dello studio di impatto ambientale (SIA)

Contenuti dello studio di impatto ambientale (SIA) Contenuti dello studio di impatto ambientale (SIA) Ai progetti sottoposti alla procedura di impatto ambientale ai sensi degli articoli 52 e seguenti, è allegato uno studio di impatto ambientale, redatto

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Pagina 1 Terminologia e Definizioni Incidente Evento o serie di eventi accidentali che possono arrecare un danno o Probabilità che l incidente rechi un danno, correlato alle

Dettagli

GLI STUDI DI FATTIBILITA TECNICA ED ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI

GLI STUDI DI FATTIBILITA TECNICA ED ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI Corso di PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO prof. ing. Agostino Nuzzolo Novembre 2006 GLI STUDI DI FATTIBILITA TECNICA ED ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI 1 Lo studio di fattibilità tecnica ed

Dettagli

Zonizzazione Acustica

Zonizzazione Acustica Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del

Dettagli

Figure professionali «Mobilità sostenibile» INGEGNERE DEL TRAFFICO E DEI TRASPORTI. GREEN JOBS Formazione e Orientamento

Figure professionali «Mobilità sostenibile» INGEGNERE DEL TRAFFICO E DEI TRASPORTI. GREEN JOBS Formazione e Orientamento Figure professionali «Mobilità sostenibile» INGEGNERE DEL TRAFFICO E DEI TRASPORTI GREEN JOBS Formazione e Orientamento INGEGNERE DEL TRAFFICO E DEI TRASPORTI IL'ingegnere dei trasporti e del traffico

Dettagli

GEOSER S.r.l. - Via Basilicata 11-27100 Pavia - PIVA 01779010188 - www.geoser.com

GEOSER S.r.l. - Via Basilicata 11-27100 Pavia - PIVA 01779010188 - www.geoser.com Geoser offre da anni un servizio completo nel settore delle indagini geotecniche e geoambientali. A sostegno di questo servizio propone tutte le indagini finalizzate all individuazione dei parametri geotecnici

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

Capitolo 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

Capitolo 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 Il Piano per l assetto idrogeologico ha lo scopo di assicurare, attraverso vincoli, direttive e la programmazione di opere strutturali, la difesa del suolo - in coerenza con le finalità generali indicate

Dettagli

SIAL srl è in grado di garantire alle aziende richiedenti, sia di

SIAL srl è in grado di garantire alle aziende richiedenti, sia di SIAL srl è in grado di garantire alle aziende richiedenti, sia di piccole che di medie e grandi dimensioni, una qualificata assistenza tecnica ed amministrativa, in ordine ai più diversi profili concernenti

Dettagli

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08)

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08) PROGRAMMA DEI CORSO RIVOLTO AI COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE (DURATA 120 ORE) CONFORME ALL ALLEGATO XIV DEL D.LGS 81/08 Lezione 1: modulo giuridico (Allegato XIV,

Dettagli

Il Sottoscritto. Residente in via.n... [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta... con sede legale in...

Il Sottoscritto. Residente in via.n... [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta... con sede legale in... RICHIESTA PARERE PREVENTIVO Il Sottoscritto Residente in via.n... Recapito telefonico in qualità di : [ ] proprietario (od avente titolo) Codice Fiscale.. [ ] titolare della Ditta......... con sede legale

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE Convegno SURFACE TREATMENTS News 2011 Fiera di Milano Rho LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE PER ANODIZZATORI E VERNICIATORI DELL ALLUMINIO Ing. Rolando Ragazzini 1 Principali aspetti ambientali nel settore

Dettagli

CENTRO COMMERCIALE ORTONA CENTER AMPLIAMENTO SUPERFICIE DI VENDITA STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE

CENTRO COMMERCIALE ORTONA CENTER AMPLIAMENTO SUPERFICIE DI VENDITA STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE CENTRO COMMERCIALE ORTONA CENTER AMPLIAMENTO SUPERFICIE DI VENDITA STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA VALUTAZIONE D IMPATTO AMBIENTALE ai sensi del D.Lgs n.152/2006

Dettagli

Introduzione al corso

Introduzione al corso corso di Trasporti Urbani e Metropolitani Introduzione al corso Pierluigi Coppola coppola@ing.uniroma2.it LO SVILUPPO SOSTENIBILE quella forma di sviluppo che non compromette la possibilità delle future

Dettagli

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8 7 giugno 2006 Corte dei conti Italia Sicurezza energetica 1. L Italia e la sicurezza energetica Il tema della sicurezza

Dettagli

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

S.I.A. Società Italiana per l Ambiente STUDI, PROGETTAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE - GEOLOGIA APPLICATA AUDIT - SITI CONTAMINATI - WEB GIS

S.I.A. Società Italiana per l Ambiente STUDI, PROGETTAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE - GEOLOGIA APPLICATA AUDIT - SITI CONTAMINATI - WEB GIS S.I.A. Società Italiana per l Ambiente STUDI, PROGETTAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE - GEOLOGIA APPLICATA AUDIT - SITI CONTAMINATI - WEB GIS EXPERTISE STUDI, PROGETTAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE Progettazione

Dettagli

Linee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001

Linee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001 Linee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001 A- Elaborazione della documentazione: Le fasi principali sono le seguenti: a - b - Elaborazione

Dettagli

Con il patrocinio del. D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Testo Unico della Sicurezza Allegato XIV

Con il patrocinio del. D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Testo Unico della Sicurezza Allegato XIV Aggiornamento Professionale Continuo Del. CNG n. 128/2007 del 12.12.2007, attuativa della Risoluzione del Consiglio Europeo 2002/C/163/01 del 27.6.2002. Con il patrocinio del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Testo

Dettagli

Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza

Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza Riferimenti normativi Qualità UNI EN ISO 9001 Ambiente UNI EN ISO 14001 Sicurezza OHSAS 18001 Tutte e tre le normative sono compatibili ed in alcuni casi

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE INIZIATIVE DI TUTELA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI

REGOLAMENTO PER LE INIZIATIVE DI TUTELA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI REGOLAMENTO PER LE INIZIATIVE DI TUTELA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI Approvato con delibera C.P. n. 107 del 21.12.2001 * * * * Art. 1 PREMESSE Con il presente

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

PROGETTO OBBLIG AZIONE

PROGETTO OBBLIG AZIONE Conoscenze della difesa agronomica, Saper individuare gli elementi di pericolosità nei trattamenti con fitofarmaci. Saper individuare gli elementi che caratterizzano la difesa alle gelate primaverili.

Dettagli

ATEX ed Ambienti Confinanti DCS Safety System Sistemi di Sicurezza e Controllo in ambienti a rischio esplosione

ATEX ed Ambienti Confinanti DCS Safety System Sistemi di Sicurezza e Controllo in ambienti a rischio esplosione TUSL - TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO In ambito lavorativo, il Dlgs. 81/2008 propone un sistema di gestione della sicurezza e della salute preventivo e permanente,

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

COLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri

COLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri SERVIZIO MOBILITA, STRADE, CENTRO STORICO E CIMITERI P.zza Mercatale, 31 59100 Prato Fax 0574.183.7368 www.comune.prato.it Orario di apertura al pubblico Lunedì 9.00 13.00 Giovedì 9.00-13.00 e 15.00-17.00

Dettagli

Indice. Premessa 11. 1.10.2 Permeabilità 37. 1.10.3 Trasmissività 40 1.11 La circolazione idrica nelle rocce 46 1.11.1 Gli acquiferi 48.

Indice. Premessa 11. 1.10.2 Permeabilità 37. 1.10.3 Trasmissività 40 1.11 La circolazione idrica nelle rocce 46 1.11.1 Gli acquiferi 48. Indice Indice Indice Premessa 11 1 Le acque sotterranee 13 1.1 Principali caratteristiche delle acque sotterranee 13 1.2 La circolazione idrica nelle terre sciolte 14 1.2.1 Gli acquiferi 14 1.2.2 Classificazione

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA...

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA... INDICE 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA... 2 1.1 PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONE PER LA STESURA DEL PSC... 2 1.2 I CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO... 2 1.3 IL

Dettagli

PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 11 2012 OGGETTO:

PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 11 2012 OGGETTO: PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 Conferenza dei Comuni 11 ottobre 2012 OGGETTO: Piano delle opere per il superamento della procedura di infrazione n. 2009/2034/CE e relativo piano economico

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

Avv. Marinella Baldi Consulente MUVITA

Avv. Marinella Baldi Consulente MUVITA Constatazione che un rilevante numero di condomini dispone di sistemi di produzione gestione del calore obsoleti e inefficienti con enorme spreco di energia e risorse economiche. I risparmi ottenibili

Dettagli

DIATI Dipartimento di Ingegneria dell Ambiente, del Territorio e delle infrastrutture TECNOLOGIE E TENDENZE PER IL RECUPERO DA RIFIUTI Termovalorizzatore di Torino: aspetti ambientali ed energetici Piacenza

Dettagli

Alberta Riccio (Responsabile Qualità, Ambiente, Sicurezza e Risorse Umane)

Alberta Riccio (Responsabile Qualità, Ambiente, Sicurezza e Risorse Umane) ESEMPI DI BUONA PRASSI TEMA Sistema di Gestione per la Sicurezza TITOLO DELLA SOLUZIONE Pianificazione della Manutenzione, Utilizzo di Software dedicato e Formazione per Addetti Manutenzione AZIENDA/ORGANIZZAZIONE

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Il Decreto Legislativo 81/2008 (noto anche come Testo Unico della Sicurezza del Lavoro ) ha maggiormente sottolineato rispetto al vecchio D.Lgs. 626/94 l importanza

Dettagli

COMUNE DI VEDANO AL LAMBRO PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO. ai sensi della LR 12/05 e s.m. e i.

COMUNE DI VEDANO AL LAMBRO PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO. ai sensi della LR 12/05 e s.m. e i. COMUNE DI VEDANO AL LAMBRO PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ai sensi della LR 12/05 e s.m. e i. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Allegato 1 Stima degli effetti ambientali attesi

Dettagli

CORSO L ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO LEGALE MODULO INFORMATICA NUOVE TECNOLOGIE E PROFESSIONI LEGALI DOCENTE: GIOVANNI VAGLIO UNITA DIDATTICA N 1

CORSO L ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO LEGALE MODULO INFORMATICA NUOVE TECNOLOGIE E PROFESSIONI LEGALI DOCENTE: GIOVANNI VAGLIO UNITA DIDATTICA N 1 1 MODULO INFORMATICA NUOVE TECNOLOGIE E PROFESSIONI LEGALI DOCENTE: GIOVANNI VAGLIO UNITA DIDATTICA N 1 CONTENTO: A LEZIONE B PRESENTAZIONE PP C ARTICOLO: IL LEGAL MARKETING 2 A LEZIONE 1 - Obiettivo e

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento

Dettagli

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE 1 GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE Ing. Enrico Perfler Eudax s.r.l. Milano, 23 Gennaio 2014 Indice 2 Il concetto di rischio nei dispositivi medici

Dettagli

Servizi di mobilità sostenibile per le pubbliche amministrazioni

Servizi di mobilità sostenibile per le pubbliche amministrazioni a r e a a z z u r r a e l e t t r i c a Portale dedicato al mondo dei veicoli elettrici e della mobilità sostenibile I veicoli elettrici sono il presente ed il futuro Servizi di mobilità sostenibile per

Dettagli

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE LEZIONE DEL 3 GIUGNO 2004 L articolo 15 comma 2 della direttiva IPPC prevede l obbligo di identificare quelle che siano le B.A.T ovvero le migliori tecniche disponibili in campo ambientale relative ad

Dettagli

AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI

AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI La Provincia autorizza le imprese e gli enti che intendono realizzare o gestire impianti di smaltimento e recupero rifiuti, non soggetti

Dettagli

Protocollo T1.2011.0004632 del 24/02/2011 Firmato digitalmente da FILIPPO DADONE. Alla

Protocollo T1.2011.0004632 del 24/02/2011 Firmato digitalmente da FILIPPO DADONE. Alla Giunta Regionale DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E RETI TUTELA AMBIENTALE VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE Protocollo T1.2011.0004632 del 24/02/2011 Firmato digitalmente da FILIPPO DADONE Alla PROVINCIA

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

Il Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo. Fase Conoscitiva

Il Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo. Fase Conoscitiva Il Piano Urbano dei Servizi del Sottosuolo Fase Conoscitiva Quali fattori vanno analizzati La fase conoscitiva analizza: Realtà geoterritoriale (quadro strutturale) Quadro Urbano (infrastrutture, edificato,

Dettagli

4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE

4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 136 4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE 4.5 ELENCO DOCUMENTAZIONE 137 ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE E MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ AC 190903 00 SGRS1.1A040 a 01 atto formale con il quale viene identificato

Dettagli

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice

Dettagli

Rifiuti: da problema a risorsa

Rifiuti: da problema a risorsa CONSORZIO NAZIONALE PER IL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI BENI A BASE DI POLIETILENE Rifiuti: da problema a risorsa Nota illustrativa sul ciclo di gestione dei rifiuti in Italia CHE COSA SONO I RIFIUTI? Un

Dettagli

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA 1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI. Trento, Bolzano, 08 novembre 2010

DOCUMENTO DI SINTESI. Trento, Bolzano, 08 novembre 2010 DIRETTIVE PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE E SISMICHE AI SENSI DELLE NTC, D.M. 14.01.2008, E DELLA NORMATIVA NAZIONALE E PROVINCIALE COLLEGATA DOCUMENTO DI SINTESI Trento, Bolzano,

Dettagli

FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative

FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative Ing. Marco CONTI FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative INTRODUZIONE Legge 1 ottobre 2012, n. 177 Modifiche

Dettagli

AMPLIAMENTO DEGLI SPOGLIATOI E SERVIZI DEL CAMPO DA CALCIO BOLDRIN

AMPLIAMENTO DEGLI SPOGLIATOI E SERVIZI DEL CAMPO DA CALCIO BOLDRIN AMPLIAMENTO DEGLI SPOGLIATOI E SERVIZI DEL CAMPO DA CALCIO BOLDRIN PROGETTO PRELIMINARE Prime indicazioni della sicurezza Responsabile Servizio Sviluppo Territoriale del Comune di Cadoneghe Arch. Nicoletta

Dettagli

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

Piano di manutenzione della struttura dell opera 1. Premessa manuale d uso manuale di manutenzione programma di manutenzione delle strutture

Piano di manutenzione della struttura dell opera 1. Premessa manuale d uso manuale di manutenzione programma di manutenzione delle strutture Piano di manutenzione della struttura dell opera.- Cap.10 delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008) e Circolare Esplicativa 2 febbraio 2009, 617 1. Premessa Il piano di manutenzione

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Università degli Studi di Roma "La Sapienza" SEZIONE A - LAUREA SPECIALISTICA SETTORE CIVILE-AMBIENTALE

Università degli Studi di Roma La Sapienza SEZIONE A - LAUREA SPECIALISTICA SETTORE CIVILE-AMBIENTALE Esame di Stato per l'abilitazione alla Professione di Ingegnere II sessione 20 lo SEZIONE A - LAUREA SPECIALISTICA SETTORE CIVILE-AMBIENTALE Ine:ee:neria per l'ambiente e il territorio Il Prova scritta

Dettagli

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO CORSO PER COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE E IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Allegato XIV) 120 ore Obbiettivi del corso: Il corso ha lo scopo di formare

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

OPERE DI ADEGUAMENTO E VALORIZZAZIONE

OPERE DI ADEGUAMENTO E VALORIZZAZIONE OPERE DI ADEGUAMENTO E VALORIZZAZIONE CHIOSCO VILLASANTA (ALLEGATO 1) PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE TECNICA / ILLUSTRATIVA 1 INDICE 1. CENNI STORICI pag. 3 2. ANALISI DELLO STATO DI FATTO pag. 3 3. QUADRO

Dettagli

Contratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti

Contratto di Programma per l attivazione di progetti di tracciabilità dei rifiuti CONTRATTO DI PROGRAMMA REGIONE E.R. CONFSERVIZI E.R. PER L ATTIVAZIONE DI PROGETTI PILOTA PER LA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Venerdi 1 Ottobre Workshop Q all interno della Manifestazione Presentazione

Dettagli

Regione Veneto Agevolazioni per la Ricerca Industriale e lo Sviluppo Sperimentale

Regione Veneto Agevolazioni per la Ricerca Industriale e lo Sviluppo Sperimentale Regione Veneto Agevolazioni per la Ricerca Industriale e lo Sviluppo Sperimentale Fondo di Rotazione ex LR 5/2001 (Sezione C) Contributi ex LR 9/2007!1 RIEPILOGO NORMATIVA Requisiti soggetto proponente

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,

Dettagli

Ancona, 25.02.2014 EDISON S.p.A. Gestione Idrocarburi Operations.Sambuceto@pec.edison.it

Ancona, 25.02.2014 EDISON S.p.A. Gestione Idrocarburi Operations.Sambuceto@pec.edison.it GIUNTA REGIONALE Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia Posizione di Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali Ancona, 25.02.2014 PEC EDISON S.p.A. Gestione Idrocarburi Operations.Sambuceto@pec.edison.it

Dettagli

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 - INDICE 1. PREMESSA - 3-2. CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96, RICHIESTA DALLA A.S.L./NA 1, DIPARTIMENTO PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA PUBBLICA, IN SEDE DI CONFERENZA DEI SERVIZI

Dettagli

Allegato A.6 Indicatori di monitoraggio e schemi di rilevazioni delle informazioni

Allegato A.6 Indicatori di monitoraggio e schemi di rilevazioni delle informazioni Allegato A.6 Indicatori di monitoraggio e schemi di rilevazioni delle informazioni 191 A.6 Indicatori di monitoraggio e schemi di rilevazioni delle informazioni A.6.1 Indicatori di monitoraggio del Piano

Dettagli

COMUNE DI LAINATE PROVINCIA DI MILANO

COMUNE DI LAINATE PROVINCIA DI MILANO MOD. 7.3.3.c_es_rev. 00 COMUNE DI LAINATE PROVINCIA DI MILANO PROGETTO: OGGETTO: COMMITTENTE: PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO LAVORI DI BONIFICA PER LA RIMOZIONE DELLE LASTRE ONDULATE DI CEMENTO-AMIANTO

Dettagli

Lo studio sistematico dell'incidentalità stradale e dei costi relativi in Europa

Lo studio sistematico dell'incidentalità stradale e dei costi relativi in Europa XVIII Convegno Tecnico ACI Roma 26-27 Giugno 2008 "Rete Stradale: incidentalità e governo della mobilità Lo studio sistematico dell'incidentalità stradale e dei costi relativi in Europa Prof. Francesco

Dettagli

Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI)

Ditta : Società I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Indice Premessa................................................................................ 3 1.

Dettagli