Le Norme di Maresca e la Sentieristica attuale..
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- Romeo Giuseppe
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1 CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di MARESCA MONTAGNA PISTOIESE Villaggio Orlando, CAMPOTIZZORO Le Norme di Maresca e la Sentieristica attuale..
2 CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI MARESCA MONTAGNA PISTOIESE ANNO DI FONDAZIONE 1946 Cari Soci e Amici, Abbiamo ritenuto doveroso divulgare in ogni modo, anche attraverso un mezzo così moderno, un avvenimento avvenuto tra le nostre montagne, la nostra gente, così importante per l escursionismo moderno, secondo noi così poco conosciuto rispetto a quello che nel tempo ha significato. Probabilmente i partecipanti dell incontro avvenuto nel cuore della Montagna Pistoiese, esattamente a Maresca nel 1950, in rappresentanza di Enti e Associazioni locali e montane, mai si sarebbero immaginati che le regole che si stavano dettando sarebbero state nel tempo adottate a livello nazionale ed europeo, tanto da assumere la denominazione di Norme di Maresca. La nostra Sezione è rimasta depositaria di documenti e cartine geografiche, in parte qui riprodotte e che pubblichiamo, che assumono oggi un particolare riferimento storico. Al fine di completare l informazione abbiamo poi cercato anche di aggiornare queste norme fornendo una sintesi delle regole relative alla sentieristica attuale. Non abbiamo la pretesa di non essere stati completamente esaurienti su un argomento così vasto e articolato, ma riteniamo che comunque questo nostro lavoro possa essere un buon punto di riferimento e di studio. Inutile dirvi che potete contattarci presso la nostra Sezione per qualsiasi ulteriore informazione in merito. Un cordiale saluto, Il presidente Sauro Ducci Sede sociale: via villaggio Orlando 100 Campo Tizzoro (Pt) Tel. e fax 0573/ caimaresca@interfree.it Sito internet Part. IVA Cod. Fisc
3 NORME DI MARESCA A Maresca, il 14 Maggio 1950 le Sezioni del Club Alpino Italiano e degli Enti Provinciali per il Turismo della Toscana e dell Emilia Romagna si riunirono al fine di stabilire le regole fondamentali comuni sulle modalità e sulla segnaletica dei sentieri di tutta la zona appenninica Tosco Emiliana. Nessuno dei partecipanti si immaginava che queste Norme con il passare del tempo si sarebbero consolidate ed estese a tutto il territorio nazionale, prendendo appunto il nome di Norme di Maresca. In sintesi vennero stabilite le seguenti regole: Fu adottato il segnale bianco rosso quale segnavia del sentiero; La segnaletica fatta in numeri in nero su striscia bianca contenuta da due strisce rosse; L adozione di tabelle metalliche su pali destinate alle zone più alte sottoposte maggiormente alle rigidità del clima invernale; La numerazione dei sentieri: i numeri dispari sul versante Adriatico, i numeri pari sul versante Tirrenico, l adozione del numero 00 per la linea di crinale spartiacque; Furono progettati e da allora in più volte tracciati una ventina di importanti sentieri, principali e di raccordo; Di seguito alleghiamo due documenti conservati presso la nostra segreteria, elaborati dalla allora Sezione del C.A.I. Montagna Pistoiese e dalla Sezione di Reggio Emilia, nei quali, a distanza di diversi anni riscontriamo ancora attuali le Norme di Maresca, ove si raccomanda caldamente a tutti il rispetto di questi segnali la cui utilità può essere vitale.
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7 IL SENTIERO. Per sentiero si intende una via stretta e appena tracciata tra prati, boschi, rocce, ambiti naturalistici, in pianura, collina o montagna. Allo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire al contempo l interesse prevalente e il grado di difficoltà nella percorrenza, è stata individuata la seguente classificazione: SENTIERO ESCURSIONISTICO (E): Itinerario segnalato tra un punto di partenza e una meta, privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro-silvo-pastorali o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli vicine. SENTIERO ALPINISTICO (EE): Itinerario segnalato che si sviluppa in zone impervie e con passaggi che richiedono all escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un sentiero di traversata nella montagna medio alta e può presentare tratti attrezzati - sentiero attrezzato -con infissi (Funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso. VIA FERRATA (EEA): Itinerario che conduce l alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. Richiede adeguata preparazione ed attrezzatura quali casco, imbracatura, dissipatore. SENTIERO TURISTICO (T): Itinerario di ambito locale su strade pedonali, carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri. Si sviluppa nelle immediate vicinanze di paesi, località turistiche, vie di comunicazione e riveste particolare interesse per passeggiate facili di tipo culturale o turistico ricreativo. SENTIERO STORICO (T o E): Itinerario turistico segnalato che ripercorre antiche vie con finalità di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati. SENTIERO NATURA (T o E): Itinerario naturalistico usualmente attrezzato con apposita tabellatura e punti predisposti per l osservazione, che si svolge in zone di particolare interesse paesaggistico, botanico, geologico.
8 LA SEGNALETICA LA SEGNALETICA VERTICALE. Per segnaletica verticale o principale si intende quella infissa su supporti di sostegno. Va posizionata in modo differente a secondo della tipologia sotto specificata. Nell indicare le tabelle principali, rimandiamo l analisi completa al prospetto sui simboli della segnaletica dei sentieri del C.A.I.: Tabella Segnavia: Si usa per indicare la direzione della località di destinazione del sentiero, il tempo necessario per raggiungerla ed eventuale meta intermedia. Tabella Località: Indica il nome della località (Passi, forcelle, piccoli centri abitati) che trovano riscontro sulla cartografia. Tabella Sentiero per Escursionisti Esperti: E collocata all inizio di un sentiero con caratteristiche alpinistiche (Esposto, attrezzato o particolarmente impegnativo per lunghezza e sviluppo. LA SEGNALETICA ORIZZONTALE. Per segnaletica orizzontale o intermedia si intende quella al suolo, posizionata usualmente su sassi ovvero sui tronche degli alberi per indicare la continuità, in entrambe le direzioni, di un itinerario segnalato. I colori adottati dal Club Alpino Italiano, in retaggio e rispetto delle Norme di Maresca, per la segnaletica dei sentieri sono il ROSSO e il BIANCO da usarsi sempre in abbinamento. Nell indicare i segnavia principali, rimandiamo l analisi completa al prospetto sui simboli della segnaletica dei sentieri del C.A.I.: - Segnavia bianco-rosso: E usato per indicare la continuità del sentiero in entrambe le direzioni.
9 Segnavia rosso-bianco-rosso: Viene usato ai bivi con inserito in nero il numero del sentiero, ed in altri punti dove è utile confermare la giusta continuità dell itinerario numerato. Picchetto Segnavia: Va posto lungo sentieri che attraversano pascoli o terreni aperti privi di sassi o elementi naturali di riferimento dove possa risultare difficile l orientamento. Ometto di Pietre: Dove realizzabile, costituisce un sistema di segnaletica efficace, naturale, discreta. Questo è visibile anche in condizioni difficili specie durante improvvise nevicate sui sentieri di alta montagna. LA SEGNALETICA SUI SENTIERI TOGLIE IL GUSTO DELL AVVENTURA. CIO NONOSTANTE, ALMENO SUI PRINCIPALI SENTIERI, QUESTA E NECESSARIA PER INVITARE GLI ESCURSIONISTI MENO ESPERTI A CAMMINARE CON MAGGIORE SICUREZZA. FACCIAMO IN MODO CHE QUESTA NON SIA INVASIVA Spiro Dalla Porta Xidias
10 I PERICOLI DELLA MONTAGNA. PERICOLI OGGETTIVI: La caduta di pietre Le valanghe Le slavine Il ghiaccio I fenomeni atmosferici: La nebbia Il freddo Il vento La pioggia Il temporale, il fulmine PERICOLI SOGGETTIVI: Incapacità e impreparazione fisica Impreparazione morale Ignoranza e impreparazione tecnica Scelta dei compagni IN CASO DI NECESSITA, INCIDENTE O EMERGENZA SANITARIA IN MONTAGNA IL NUMERO DA CHIAMARE PER ALLERTARE I SOCCORSI E IL CORPO NAZIONALE DEL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO E IL 118
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