W W W. B E D R O S I A N. I T. Mensile Socio-Politico diffuso tram ite Internet

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1 W W W. B E D R O S I A N. I T Mensile Socio-Politico diffuso tram ite Internet Tutti gli articoli sono distribuiti sotto Licenza Creative Com m ons Attribuzione - Non Opere Derivate 2.5: potete redistribuirli in qualunque m odo e form a a patto di citare la fonte e senza m odificarli NUMERO 6 GENNAIO 2008 In questo numero OPINIONI pag 2: La calam ita del virtuale pag 3: La guerra dei m ondi pag 4: Dei delitti e delle pene pag 6: Regolam entazione del virtuale PROPOSTE pag 10: Alleggeriam o la bidella! pag 12: La rete è il futuro della dem ocrazia? CULTURA pag 16: Nei labirinti della m ente pag 18: Voltar pagina pag 19: Il significato di "reale" pag 21: Ch i è l'inventore dei videogioch i? pag 22: Codice Genesi RUBRICH E Cos'è successo? La Città del Sole :: Senza Trasporti Qui Colum bus :: Drive-th ru Di Controtaglio :: Brutte notizie Nei labirinti della mente Ch i è stato il padre dell intelligenza artificiale? Prim a di rispondere a questa dom anda, è necessario capire e definire ch e cosa si intende per Intelligenza Artificiale, term ine coniato nel 1956 dal m atem atico am ericano Joh n McCarth y, e successivam ente denom inata, in gergo, I.A.. "E quella rappresentata dal fam oso film di Spielberg", direbbe un cinefilo. "Sono le routine com portam entali degli avversari", direbbe un videogiocatore. (segue a pagina 16) Editoriale Feste, euforia e discussioni Ecco finalm ente a voi il prim o num e- ro del nuovo anno. No, non preoccupatevi, niente nostalgie dell'anno passato, resoconti, previsioni future, speranze ipocrite per un m ondo m igliore. Siam o allergici a queste cose. Ci scusiam o con ch i si aspettava un num ero a Dicem bre, m a gli ultim i m e- si ci h anno creato un po' di problem i, non ultim a un'insolita (si fa per dire) euforia generale provocata dalle festività, anch e se rivolta in altre direzioni, non purtroppo alla produzione di un num ero. E lo steso clim a euforico probabilm ente (e il conseguente annebbiam ento post-vacanze) h a intaccato in parte anch e questo num ero, scom binando un po' le cose e rendendolo forse m eno coerente di quanto potevam o fare in condizioni norm ali. Anch e se abbiam o im parato ch e parlare di "condizioni norm ali" è abbastanza utopico, nonch è vietato dalla Convenzione di Ginevra. Ma veniam o al tem a di questo num e- ro. Il testone centrale non vi dice nulla? Ebbene sì avete indovinato (dite la verità, avete buttato l'occh io sul som m ario...), parlerem o soprattutto di virtuale, delle sue im plicazioni e del rapporto col reale. E già qui potrem m o starci delle ore, dato ch e "virtuale" è una parola sicuram ente di non facile definizione. Tutti sappiam o cosa intendiam o, quando la usiam o, m a riuscirlo a spiegare e sch em atizzarne tutte le possibili im plicazioni è m olto difficile. Abbiam o provato a sottolineare alcuni aspetti per noi im portanti. Gli articoli non vogliono essere una trattazione esauriente sull'argom ento, ci m anch erebbe altro, sono sem plicem ente punti di partenza, spunti di riflessione o provocazione su cui ragionare in seguito, m agari insiem e a voi sul sito del progetto (w w w.bedrosian.it) Vi invitiam o a partecipare attivam ente alle discussioni, a far conoscere a tutti le vostre idee, le vostre im pressioni, le vostre proposte. Il progetto è nato anch e e soprattutto per favorire la discussione e il dialogo, e sem bra ch e qualcosa si stia pian piano m uovendo. Abbiam o com unque bisogno di voi perch è le cose funzionino veram ente! E non solo sul sito, m a anch e com e articolisti o collaboratori vari, quindi se siete interessati contattateci. Nel num ero ch e state leggendo poi, com e sem pre, non ci sarà solo virtuale, m a si spazia dalle bidelle al sistem a dei trasporti, dal Pakistan alla m oratoria sulla pena di m orte. Buona lettura! La Redazione 1

2 La calamita del Il virtuale è affascinante. La curiosità spinge ad avventurarci in quella m etafora della realtà o realtà alternativa in cui si può essere tutto, fare tutto. E ch e offre infinite possibilità. In un m ondo virtuale si può essere ch iunque, sem brare ch iunque, oppure essere sem plicem ente se stessi. Sta a te la scelta, sei libero. E soprattutto questo ch e si cerca nei m ondi fittizi, quella sensazione di libertà ch e poch i possono sperim entare nella realtà reale. Puoi scegliere ch e strada intraprendere, sei solo tu a decidere. Nessuna influenza esterna, nessun obbligo, nessun dovere, nessuno ch e giudica. Ma soprattutto ci si può liberare da quelle inibizioni ch e ci trattengono nella real life. Spesso è questo il vero m o- tivo ch e spinge la gente ad approcciarsi a questi luogh i m etaforici: dato ch e la posta in gioco è decisam ente più bassa, è lecito m ettere in atto com portam enti ch e sarebbero biasim ati nel m ondo reale, certi ch e lo sch erm o del com puter fornisce una adeguata protezione. Ovvio ch e, se il m ondo virtuale in cui si vive com porta una iterazione con altri esseri um ani, si è soggetti a un regolam ento ch e deve essere tassativam ente rispettato, m a ch e è com unque decisam ente perm issivo. I m ondi virtuali persistenti sono attraenti anch e per questo m otivo; sono luogh i sì fittizi, m a ch e offrono spunti di approccio, di conoscenza, di am icizia, fors anch e di am ore. I sim ulatori di vita com e Second Life puntano proprio in questa direzione: ch at evoluta ch e perm ette all utente di costruirsi un intera seconda vita, plasm ata secondo la propria volontà e secondo i propri desideri, in cui fare conoscenza con altri pari. Purtroppo c è OPINIONI ch i, per sfuggire a una vita reale spesso insoddisfacente, affronta questo nuovo m ondo non com e una sem plice esperienza, m a com e surrogato della vita stessa, perdendosi e identificandosi completam ente con l' avatar. I gioch i di ruolo online invece, sono im m uni, alm eno in parte, da questo fenom eno poich é offrono contenuti fruibili solo da appassionati, ch e sanno tendenzialm ente capire oltre quale soglia è m e- glio non andare. Contenuti particolari ch e non precludono, com unque, la com unicazione e la form azione di clan, gruppi di utenti ch e favoriscono lo scam bio di idee, consigli, "E soprattutto questo ch e si cerca nei m ondi fittizi, quella sensazione di libertà ch e poch i possono sperim entare nella realtà reale." virtuale strategie. Solitam ente i giocatori di ruolo online h anno un passato da giocatori solitari, m a sono stim o- lati dal fatto di poter entrare in un m ondo nuovo, in parte differente dalle esperienze single player perch é basato su regole e m eccanism i ch e devono essere in grado di gestire al m eglio lo scopo del gioco e il contatto tra utenti, ovvero leggi ch e sovvertono la concezione realistica. I videogioch i puntano, al contrario, sull aspetto individuale del virtuale. Videogioch i ch e possono far vivere infinite avventure in infinite situazioni di infiniti universi. Esistono titoli ch e puntano sulle più disparate esperienze, il fruitore ne è attratto, attratto dal pensiero di poter sperim entare qualcosa ch e non si può fare, per svariate m otivazioni, nella realtà. Ne sono esem pi i sim ulatori di divinità, ch e soddisfano il desiderio inconscio, m a neanch e troppo, dell uom o di essere Dio. Ch e si im personi Dio o un sem plice essere vivente, poco im porta, l im m edesim azione poi fa il resto e spinge a vivere l esperienza non in m odo passivo, com e durante la lettura di un libro o la visione di un film, m a in m odo assolutam ente attivo, coinvolgendo tutti i sensi. L utente perciò tende a essere catapultato in questo m ondo alternativo, ch e tende ad identificare com e il luogo utopico in cui si è qualcun altro, fuori dalla realtà, in cui rifugiarsi o per evadere dalla m o- notonia o per rilassarsi o sem plicem ente per il desiderio di avventura. E innegabile ch e non si possono identificare delle motivazioni univoch e ch e ci spingono ad entrare nel virtuale, ognuno è calam itato per un m otivo particolare, ch e fa conseguire il prim o approccio al virtuale. Si potrebbe ipotizzare ch e sia una com binazione dei sopracitati m o- venti, oppure ch e le m ie ipotesi siano del tutto errate: è difficile capirlo. In ogni caso la gente continua a essere attratta dalle realtà alternative virtuali, tant è ch e la rete ogni giorno si popola sem pre di più di nuovi adepti, m entre il videogioco è approcciato dai vari strati della popolazione. Il pubblico è orm ai così eterogeneo ch e non è possibile prevedere in ch e direzione i m ondi virtuali potranno evolvere, cosa offriranno in più all utente, se saranno fonte di nuova attrazione, se verranno assim ilati com e vere e proprie realtà alternative o addirittura com e la nuova realtà. Cosa ci riserva il futuro, non ci è dato saperlo. Eph rael 2

3 La guerra dei mondi Non sono poch i coloro ch e prospettano scenari futuristici, con diversi "livelli di vite", esistenze virtuali, m ondi paralleli "abitabili" creati attraverso i transistor di un com puter. Proliferano i filosofi del virtuale, i sostenitori di una lotta fra le due (o più) vite, coloro ch e profetizzano un futuro in cui sarà norm ale vivere più nell'aldilà virtuale ch e nell'aldiqua reale, anzi la "vera" vita potrebbe passare ad essere quella fatta di bit. C'è ch i si fa portavoce di una contrapposizione reale/virtuale, una lotta all'ultim o sangue nella quale il reale è certam ente destinato a soccom bere ed essere soppiantato da una o più "virtualità". Ricordatelo: non sarai più un uom o in carne ed ossa, sarai soprattutto un avatar, un insiem e di pixel, una serie di inform a- zioni, un account di qualch e ultra-spazio della rete. Sono questioni ch e non dovrebbero sorprendeci più di tanto: anni fa si parlava di m ondo dom inato dai robot, vite subacquee, postnucleari, invasioni aliene e cose sim ili. All'uom o piace im m aginare uno sconvolgim ento futuro del concetto di "vita". Questo però ci porta abbondantem ente fuori strada per una analisi utile ed efficace dei cosiddetti "luogh i virtuali", delle Second Life, della blogosfera, dei social netw ork, insom m a di tutti quei germ i ch e, secondo i filosofi e gli pseudofilosofi di qualch e riga fa, dovrebbero crescere e svilupparsi diventando i nostri futuri m ondi. Significa infatti vedere solo una parte confusa, utopistica e m olto m arginale della questione. Ridurre il concetto di "virtuale" all'idea di "vita virtuale" com e contrario di "vita reale", nonostante questa sia la prim a cosa ch e pensa ch iunque, non appena sente la parola, ritengo sia quantom eno bizzarro e abbastanza fuorviante. Questa contrapposizione (reale/virtuale) nasce infatti da una sorta di equivoco, di m escolam ento delle carte in tavola, più o m eno cercato, a seconda dei casi, per tirare l'acqua al proprio m ulino utopistico. Vediam o dove sta l'equivoco. Una delle argom entazioni più sbandierate è il fatto ch e il virtuale riesca ad im itare fedelm ente il reale in diversi cam pi; se si continua così, dicono i profeti, si arriverà ad una com pleta identità. Innanzitutto prem ettiam o ch e ciò ch e noi ch iam iam o virtuale h a da sem pre due strade di evoluzione: distaccarsi il più possibile dalla realtà o tentare di som igliarle sem pre di più. Sono due strade ovviam ente opposte, m a nella costruzione di un "m ondo" raram ente vengono seguite in alternativa, m a applicate insiem e anch e se separatam ente su diversi aspetti del m ondo ch e si sta realizzando. Facciam o qualch e esem pio: nei videogioch i si assiste ad una evoluzione ch e m igliora le qualità realistich e della grafica, e più recentem ente il com portam ento fisico dei corpi, degli oggetti, dei veicoli, in pratica di tutto il "m ondo virtuale". Nessuno vuole un oggetto ch e non si com porta com e ci si aspetta, ch e non risponda alle elem entari leggi della fisica ch e vediam o applicate tutti i giorni. E tuttavia ci sono altri aspetti nella progettazione di un gioco in cui si cerca di allontanarsi dal m ondo reale. Le storie, le am bientazioni, le possibilità e i "poteri" dl giocatore devono essere (non sem pre, m a spesso è così) quanto di più fantasioso, nuovo e "originale" possibile. E' evidente com e in questo caso la "copia" del reale sia realizzata solo quando fa com odo e non con l'intento di "m ettere a proprio agio" ch i gioca. In altri cam pi il virtuale assum e sem pre caratteristich e finalizzate alla "sim ulazione" del reale quando tenta di rendere più "sem plice" un com portam ento ch e h a ostacoli nella vita reale. Si sim ula quello ch e serve e si lascia da parte ciò ch e è problem atico. Ma quelle condizioni, quegli ostacoli, quei problem i esistono, vengono sem plicem ente accantonati; quando avverrà la fam osa "sostituzione" quei problem i andranno affrontati anch e nel virtuale, in un m odo o nell'altro. (E questo non renderebbe il virtuale identico al reale? Tra l'altro "più sem plice" non è già indicativo di per sè? Non è già un tentativo di svicolare, di affrontare i problem i cercando una scorciatoia? E non h a dunque più "valore" il reale, da affrontare con m olta più convinzione e forza d'anim o? E non darebbe più soddisfazione una volta dom ato?) OPINIONI E' scontato in definitiva ch e il virtuale "segua i passi del reale" in certe occasioni, il problem a è ch e lo fa tralasciando proprio ciò ch e del reale è più difficile "virtualizzare", quindi questo non è un argom ento a vantaggio della "tesi della sostituzione". Un altro punto ch e i profeti considerano a loro favore è il tem po passato nei "m ondi virtuali". La gente passa sem pre più tem po sulla rete, nelle com m unities, nei m ondi online, parla sula rete, discute sulla rete, im para sulla rete; se si prosegue così arriverem o al punto in cui passerem o tutta la vita "in virtuale". Ma bisogna stare attenti ad un fattore: a cosa è finalizzato il tem po passato sul virtuale? Le azioni nel virtuale h anno obiettivi ben reali: l'apprendim ento "a distanza" è destinato ad accrescere le conoscenze da applicare poi al reale; la ricerca di inform azioni è identicam ente rivolta a necessità reali; le discussioni e i com m enti nella blogosfera h anno quasi sem pre riferim enti e oggetti reali, raram ente sono autoreferenziali, e, quando lo sono, tendono a leggere le caratteristich e dello "strum ento" rete, non del "m ondo virtuale". Per dirlo con parole più sem plici: l'aggregazione virtuale di persone viene quasi sem pre vista com e un norm ale insiem e di persone, ch e h a le stesse caratteristich e di un "gruppo reale" tranne le possibilità in più di poter parlare a distanza, tenere traccia delle discussioni, etc. Second Life non è altro ch e la prosecuzione naturale delle ch at, delle com m unities e dei "siti di am icizie" online, dei m ezzi di conoscenza fra persone (h a anch e altre potenzialià, m a attualm ente questo sem bra l'unico ruolo ch e funzioni veram ente), sem plicem ente un sistem a più diretto e "naturale" (vedere "di persona", anch e se virtuale) rispetto a ch at e siti, con la possibilità di com piere m olte più azioni ch e il sem plice parlare. Non è dunque il tentativo di esistenza totalm ente parallela com e viene propagandata, conoscere gente è una cosa ch e i ragazzi (e non) h anno sem pre fatto e continueranno a fare nel reale, Second Life e sim ili aggiungono sem plicem ente delle facilità alla conoscenza (annullam ento della distanza, possibilità di proteggersi dietro una sorta di "m asch era", velocità di ), cercando di colm are le lacune col reale, com e la naturalezza e la "veridicità" dell'incontro. (m a appunto, il fatto ch e cerch i di "colm are lacune col reale" è indicativo, e qui si ritorna al punto precedente). Qualcuno potrebbe tirar fuori a questo 3

4 OPINIONI punto la carta videogioch i, ch e in effetti non h anno collegam enti o ripercussioni dirette sul reale e non sono giocati per una necessità "reale". Qui potrei obiettare ch e in fondo anch e i gioch i "da tavolo" o com unque non inform atici (escluse parzialm ente le attività sportive) sono essi stessi m olto più "virtuali" di quanto si creda, in quanto im plicano di per sè una sim ulazione, la trasposizione in un altro m ondo, ch e al posto di pixel e bit è ricreato attraverso attraverso regole, interazioni e fantasia, m a non per questo è m eno virtuale. Dunque lo scarto in questo caso è m inim o. Ma anch e se volessim o dar per buono l'esem pio, non dim ostrerebbe m olto, non essendo fatta la vita solo di "m om enti ludici", anzi. La quasi totalità del tem po passato sul virtuale, in sintesi, affianca il reale, non lo sostituisce. E' un ram o di evoluzione e di possibilità nuove, m a ch e senza le possibilità e le "esistenze" vecch ie non h a attualm ente m otivo di esistere. E se tutto questo non bastasse: non si può pensare in alcun m odo di prescindere totalm ente dal reale, non se ne può fare a Dei Delitti e Delle Pene "...non si può pensare in alcun m odo di prescindere totalm ente dal reale, non se ne può fare a m eno" m eno. Non ci si può, banalm ente, cibare, curarsi, dorm ire, nel virtuale. Non si può neppure produrre, coltivare, cacciare, tutte le azioni ch e servono a procurare cibo. Abbiam o un corpo fisico ch e esiste nel reale e abbiam o la necessità di prenderci cura di esso, cosa ch e può essere fatta solo nel reale. Certo, si potrebbe im m aginare una serie di m ondi virtuali ch e lascino al reale tutte le incom benze "noiose" o problem atich e com e il lavoro e il cibo. Com unque, troppi problem i, troppe questioni salterebbero fuori per perm ettere al virtuale di sostituire effettivam ente il reale, senza dim enticare ch e le difficoltà "reali" non scom parirebbero, verrebbero sem plicem ente "spostate" ad altro m ondo. Nessuno può inventarsi il paradiso. E quindi a cosa servirebbe? Quali sarebbero i vantaggi? Se dovessi vivere in un m ondo com pletam ente virtuale cosa cam bierebbe? Ch i di voi preferirebbe passare la sua esistenza in un m ondo ch e non h a contatto fisico, non trasm ette le em ozioni derivate da un contatto fisico col reale? E non si parla, com e qualcuno potrebbe intendere, solo di sessualità, m a di qualsiasi cosa abbia a ch e fare con i fam osi "cinque sensi", ch e sono la nostra principale form a di conoscenza. Si vuole Finalm ente è successo; dopo i due falliti tentativi nel 94 e nel 99 il Governo italiano è riuscito nel suo obiettivo, la ratificazione in sede ONU di una m oratoria universale della pena di m orte: 104 voti a favore, 54 contrari e 29 astenuti, un risultato ben al di là delle più rosee aspettative, una vittoria di larga m isura ch e si prende la rivalsa sui due tentativi precedenti, sfum ati per poch i voti in entram be le occasioni. Attraverso l opera lanciata in Italia da associazioni com e Nessuno Tocch i Caino e la com unità di Sant Egidio, e il lavoro dei m inistri D Alem a e Bonino la risoluzione A/RES/62/149 h a trovato com piuta approvazione da parte della com unità internazionale, segnando forse un cam bio netto del trend verso questa m ateria. Repentino il com m ento del m i- nistro D Alem a riguardo alla necessità ora di abolire la pena di m orte. Infatti la m oratoria ONU, oltre a non avere valore d obbligatorietà nella questione riguardo i paesi facenti parte delle Nazioni Unite, non ch iam a per un abolizione della pena di m orte, bensì per una sospensione generale, oltre ai consueti com m i riferenti a quelli ch e potrem m o definire consigli m orali per le nazioni ch e m antengono ancora adesso la pena di m orte. Citando testualm ente dalla m oratoria: Esorta gli stati ch e m antengono la pena di m orte a: a) rispettare gli standard internazionali ch e salvaguardano i diritti di coloro ch e sono in attesa dell'esecuzione della pena capitale, in particolare gli standard m inim i, com e stabilito dall'allegato alla risoluzione 1984/50 del Consiglio econom ico e sociale; b) fornire al Segretario generale inform a- zioni riguardanti la m essa in atto della pena capitale e l'osservanza delle clausole di salvaguardia dei diritti di coloro forse far passare tutto solo dal cervello? Personalm ente un futuro del genere è al di fuori dei m iei desideri, ritengo ch e la vita reale vada la pena di essere vissuta m olto di più ch e qualunque sterile "esistenza virtuale" ritagliata su m isura, qualsiasi essa potrà essere. Vero, un m ondo virtuale potrebbe tentare di "ricreare" queste em ozioni tram ite sensori o periferich e apposite, m a allora (a parte il fatto ch e non sarebbe più com unque "puram ente virtuale") perch è non posso viverle direttam ente nella realtà senza passare per surrogati e sim ulatori? Il tentativo di "sostituzione" non porta a nulla. E' abbastanza ch iaro com e i continui tentativi di "m igliorare" un m ondo sostituendolo con un altro non possano avere successo. I problem i non scom paiono m a- gicam ente, se ne creeranno di nuovi. Ma allora? Scappiam o dal virtuale, questa falsa prom essa, questa folle speranza, questo inganno sim ulato? Ovviam ente no. Dovrebbe essere ch iaro orm ai com e il virtuale sia un ottim o strum ento di interazione e possibilità, non un'alternativa esclusiva, m a un livello in più (o m olti, diversi, livelli in più). Perch è ipotizzare un unico, m onolitico nuovo m ondo, quando abbiam o a portata di m ano l'opzione di vivere in m ondi m ultipli, non esclusivi, collegati e interagenti fra di loro, passando dall'uno all'altro a seconda delle nostre necessità o del nostro piacere? Mondo ch e sono in attesa dell'esecuzione della pena di m orte; c) restringere progressivam ente le esecuzioni e ridurre il num ero dei reati per i quali la pena di m orte può essere im posta; d) stabilire una m oratoria sulle esecuzioni in vista dell'abolizione della pena di m orte. Nonostante un im patto m eno forte riguardo alla questione di quello ch e ci si poteva aspettare, o m eglio ch e i m e- dia ci avevano propagandato e ingigantito, e le nulle possibilità ch e la m oratoria si trasform i in una risoluzione ONU, dovendo passare l approvazione del Consiglio di Sicurezza dove lo Zio Sam prevedibilm ente porrà il veto, è ch iaro ch e questo cam biam ento riporta alla luce una m ateria di discussione spesso trattata superficialm ente o dim enticata quando coinvolge re- 4

5 sponsabilità proprie. È una buona coincidenza ch e la m oratoria sia partita esattam ente da quel paese dove 250 anni fa per la prim a volta si postulava in un trattato politco-econom i- co dell inutilità, dannosità e delle capacità effim ere della pena capitale. Cesare Beccaria scrisse nel 1764: Non previene i delitti, sem m ai li m oltiplica: offre al pubblico l esem pio d un atto pari all incrim inato. La stessa pulsione viene quindi soddisfatta sia nel delitto ch e nella pena. Sem pre l Italia è il luogo (Toscana per la precisione) dove per prim a la pena capitale viene abolita, il regno D Italia capitolerà sulla questione nel Eppure questa m atrice europea della lotta alla pena di m orte è significativa anch e perch é, tram ite un attenta analisi, è possibile notare com e la stessa concezione di pena capitale faccia parte del pensiero occidentale. Siam o abituati a pensare col senno di poi riguardo alla questione, vedendo com e la pena di m orte sia adesso conservata nei paesi di altri continenti, oppure tendendo a giustificare la m assiccia presenza della pena in alcuni stati am ericani com e un retaggio della loro storia fatta di conquiste e lotte nel far w est. Kant asseriva ch e, se uno aveva ucciso, doveva m orire e ch e non poteva esistere nessun surrogato o sostituzione di pena. La re-introduzione di m assa della pena capitale è propria dei regim i fascisti europei della prim a m età del Novecento, e la sua om ologazione, norm alizzazione, trova le sue tracce fin dalla gh igliottina della rivoluzione francese; strum ento carnefice m a giacobinam ente equo. Anch e in casa nostra troviam o i fam igerati panni sporch i da lavare: Benedetto Croce criticò duram ente il processo di Norim berga postulando il risch io di assoluzione dei gerarch i nazisti ed invocando la possibilità di esercitare direttam ente vendetta su esem pio Cesariano. Il dibattito sulla questione non segue solo un filo di pensiero etico: oltreoceano sono com uni tesi a favore dell esecuzione di stato ch e pongono le basi su ragionam enti di tipo m aterialistico e psicologico. Il m antenim ento di un reo è dispendioso e il risparm io nel caso di eseguire la pena è in effetti concreto, e il patibolo h a avuto asserita per anni la funzione di spauracch io nei confronti dei possibili perpetratori, im pedendo inoltre una possibile recidività del crim i- ne com m esso da parte del soggetto. Il fronte abolizionista si contrappone a queste tesi, sia prendendo dal cam po teologico/filosofico, soprattutto com e base della giustificazione, il com andam ento del Non Uccidere, dal quale ironicam ente parte anch e la contraddizione di un sistem a giuridico com prendente la pena di m orte, sia reclam ando un beneficio del dubbio, portando com e prove diversi casi di innocenti uccisi. Più forte di tutte è l obiezione ch e riguarda le stesse fondazioni di un sistem a giuridico m o- derno; sin da quando lo stato di diritto h a preso form a, l obiettivo di un ente giudiziario, penale, civile e penitenziario è m irato alla rieducazione e alla riabilitazione del soggetto reo del crim ine. Situazione di fatto im possibile e contraddittoria nel caso di condanna a m orte. Il sistem a giudiziario sarebbe quindi svuotato del suo fine, com inciando a svolgere una m era funzione di epurazione di soggetti socialm ente dannosi, e rigettando quella stessa m oralità teologica e/o laica alla quale viene detto rifarsi. Una situazione di stato di guerra con esecuzione di personale nem ico non sarebbe m olto differente dal caso sum m enzionato; in entram bi i casi troviam o una pura e sem plice elim i- nazione di ch i si trova dall altro versante delle leggi vigenti, un ritorno alla guerra di tutti contro tutti di H obbesiana m em oria. Se il confronto sul piano etico e m orale è dibattuto, con entram be le posizioni capaci di attrarre a sé giustificazioni valide, risch iando di ridurre il tutto ad un problem a avente valenza astratta e com battuta esclusivam ente su un piano dialettico. "...la battaglia deve essere resa com pleta, totale... inerente ad una vita di dignità um ana..." OPINIONI Dati alla m ano, appare ch iaro com e le m otivazioni addotte da ch i prem e per la conservazione della pena, beninteso le m otivazioni di stam po psicologico-preventive, siano fallaci e non trovino riscontro nella realtà dei fatti. La sedia elettrica e l iniezione letale non h anno avuto nessun effetto m itigatore rispetto a dove non sono in vigore. Nonostante ciò questa tesi viene confutata da ch i allora proporrebbe di estendere il ragionam ento all intero codice penale; in un sistem a dove esso sia assente i reati aum enterebbero a dism isura (con buona pace delle correnti filosofich e ch e vedevano l uom o com e intrinsecam ente legato al bene). Eppure è ch iaro ch e la pena di m orte è pura punizione, non postula prevenzione, riabilitazione. Risponde ad una ch iam ata di vendetta, a quell istinto ch e troppo spesso la m ente um ana cova e ch e nel caso di delitti h a trovato per m illenni più rapida applicazione nella legge del taglione. Se è vero ch e uccidere ch i h a ucciso non riporterà in vita ch icch essia, è innegabile ch e l atto corrisponda all appagam ento di una m ente um ana in preda al furore. Una guerra generale com e già detto. La società diventa convinta ch e il m ale si possa estirpare definitivam ente ignorando contraddizioni e superficialità d analisi ch e tale posizione com porta. Se il dibattito sulla pena di m orte verrà portato avanti dalle battaglie per i diritti civili è anch e vero ch e il problem a continuerà a sussistere se non verrà m ai presa in considerazione e attuata una vera prevenzione del fenom e- no. Individuare il contesto di cause ch e da possibilità ad un uom o qualunque di uccidere (com e troppi casi qui nella nostra penisola) e trovare le ch iavi per com batterla, concetto applicabile anch e ad altri am biti e al quale è inerente una soluzione facente parte della salvaguardia dei diritti individuali di ognuno. Sono da evitare posizioni reazionarie, basate più su un im pulso e una logica prettam ente sem plicistica e fattuale; la battaglia deve essere resa com pleta, totale, inerente ogni am bito del codice penale, inerente ad una vita di dignità um ana. Viper 5

6 OPINIONI La grandissim a accessibilità ch e offre internet all utenza di tutto il m ondo h a perm esso alla linea ch e divide il virtuale dal reale di farsi m olto più sottile; notizie riguardanti truffe o furti (m a anch e reati ben più gravi) sono quasi all ordine del giorno e più il w eb tende ad evolversi, m aggiori diventano i m odi fraudolenti in cui le persone possono rim anere vittim e di reati. Sorge spontanea una dom anda a questo punto: esiste un m odo efficace per contrastare, o com unque lim itare in parte questo fenom eno? I prim i tentativi sono stati fatti dalle grandi softw are h ouse, ad esem pio Microsoft. Il m etodo utilizzato da queste aziende prevede la tutela dei soggetti più a risch io ( ad esem pio i bam bini ). Questa protezione avviene tram ite il blocco di alcune applicazioni, ch e vengono decise dal genitore, il quale è in possesso di un codice segreto ch e gli perm ette di bloccare i program m i ( ad esem pio un brosw er ) o i siti a risch io. Orm ai questa protezione è in uso nella m aggior parte degli apparecch i più com uni ai bam bini (anch e tutte le console della attuale generazione lo supportano), m a secondo m e non è una m isura efficace, poich è bastano poch i cam biam enti nei file del sistem a per togliere la protezione e perm ettere un com pleto accesso da parte del bam bino a internet. Senza contare ch e m olto spesso i figli in questo cam po ne sanno più dei genitori. Si potrebbe ipotizzare, tuttavia, una sorta di Parental Control evoluto, ch e non fa capo al sistem a in uso m a a un server ch e tiene sotto controllo un particolare utente del com puter. In questo m odo si potrebbero scongiurare sabotazioni da parte di ragazzi particolarm ente svegli e il conseguente accesso a siti e contenuti vietati ai m i- un problema spinoso: virtuale Fino a qui nessun problem a, anzi, bene penserete voi, invece c è poco da essere contenti! Proprio per il fatto ch e questo nuovo tipo di polizia sta prendendo sem pre più potere, si assiste a veri e propri casi di totale violazione della privacy. In ingh ilterra è stata em anata una legge ch e perm etterebbe alla polizia di effettuare controlli su dei com puter ch e contengano dei file criptati, sia ch e essi fossero delle ricette di cucina segrete tram andate dalla nonna, sia ch e fosse il codice della propia carta di credito. Una volta sequestrato il pc, il legittim o propietario è obbligato ad inviare la passw ord ch e perm ette la lettura dei file entro poch i giorni (a m eno ch e la passla regolamentazione del "Quando la prevenzione non basta... e si verificano reati più o m eno gravi la situazione diventa delicata." nori. Ovviam ente questa sorveglianza esterna h a un altro vantaggio: potrebbe non essere lim i- tata ai bam bini, m a essere applicata anch e ai pc di pregiudicati, seppur si potrebbe pensare ch e lo si stia facendo già ora... Quando però la prevenzione non basta (oppure sem plicem ente la vittim a è adulta e non credeva di aver bisogno di "protezione"), e si verificano reati più o m e- no gravi, la situazione diventa ben più delicata; bisogna infatti determ inare ch e danno effettivam ente abbia subito la vittim a e se entrano in gioco ripercussioni (com e perdite di soldi) reali. É recentem entre nata una bufera riguardo a questo: un diciasettene olandese è stato arrestato per aver rubato su H abbo H otel ( un noto gioco di interazione online ) oggetti di arredo per un valore com plessivo di 4000 euro. In questo caso la sentenza del giudice è stata oggettivam ente giusta e sem plice nei confronti delle vittim e, infatti erano entrati in gioco m olti soldi reali, le perdite non erano sem plicem ente "virtuali". Tuttavia non sem pre la sentenza può essere così sem plice. Sono noti casi di arresto effetuati su Second Life a causa di scene di pedopornografia, in cui però non sono stati coinvolti realm ente m inori, m a bensì gruppi di persone adulte ch e si im personificavano in bam bini ed adulti. Il giudice h a em esso una tale sentenza poich è, sebbene non ci fossero m inori in carne ed ossa presenti, le riprese sono state pubblicate e rappresentavano inequivocabili atti pedopornografici. Casi com e questi sono m olto più delicati e l opionione pubblica tende a dividersi in due parti. Personalm ente ritengo giusto accusare le persone ch e fanno danni tangibili e irrim ediabili alla persona, ad esem pio dei furti (sia di carattere m onetario sia di inform azioni) o delle m inacce. Questi utenti oltre a una sanzione pecunaria e di reclusione, dovrebbero avere una sanzione virtuale, ch e potrebbe partire dal ban di alcuni program m i/siti, fino ad arrivare alla com pleta im possibilità di accedere alla rete. La polizia inform atica sta ottenendo sem pre potere negli ultim i anni. Grazie ad essa m olti dei grandi cracker, la controparte cattiva degli h acker, sono finiti in cella o h anno com unque avuto sanzioni per la loro "attività". 6

7 w ord non sia stata dim enticata, in tal caso si deve pagare una am m enda), se non avviene questo le autorià possono decidere se infliggere una sanzione pecuniaria o di reclusione. Questa legge potrebbe far rabbrividire ch iunque, sopratutto le grandi aziende ch e basano i loro affari su progetti segreti e criptati, m a per fortuna il nostro stato sem bra ancora lontano dall approvare una sim ile legge. Tutto questo fa sorgere un'ovvia dom anda: siam o ancora lontani da una regolam entazione efficace del virtuale? Probabilm ente sì, dipende dai punti di vista. Un m etodo utile per fare capire a gran parte dell utenza m ondiale l im portanza di una regolam entazione inform atica potrebbe essere quello di effettuare una cam pagna sensibilizante al problem a, sia sui grandi portali e siti w eb, sia in tv. E' im portante infatti ch e tutti collaborino, non possiam o aspettare ch e qualch e funzionario (m agari non troppo com petente) di qualch e stato decida per noi. Piem o Di Controtaglio Brutte Notizie OPINIONI Il TG3 di qualch e settim ana fa apriva con la notizia ch e, dati i violenti disordini in Kenya, "purtroppo"... non era consigliabile andare in vacanza nel paese africano (con tanto di approfondim enti sui diritti di disdetta delle prenotazioni e rim borsi vari). Ecco in anteprim a le prossim e aperture: Dato l'elevato num ero di m orti e feriti nell'incendio di una cioccolateria "purtroppo"... si prevede ch e le uova di Pasqua della zona arriverano in ritardo sugli scaffali (approfondim ento sulle gravi conseguenze fisich e: la m aggiore scioglivolezza del cioccolato potrebbe causare più brufoli del dovuto). Dato lo sterm inio m assiccio di asiatici, effettuato da un gruppo separatista del nord, "purtroppo"... ch i vorrà il tatuaggio di un ideogram m a (o di un figh issim o drago a quindici teste) dovrà quantom eno cercare in Svizzera (approfondim ento sui luogh i della tragedia: quando un tatuaggio è fatto nel posto sbagliato). Dato l'avanzato grado di scioglim ento dei gh iacci e relativa scom parse di num erose specie anim ali "purtroppo"... quest'anno dovrem o fare a m eno di iceberg, pinguini ed orsi polari sulle foto invernali dei calendari (approfondim enti sul necessario ripopolam ento: cosa m ettiam o nelle pagine? per i più tecnologici un freezer ultim o m odello disegnato da Pininfarina, per i più tradizionali una boccia con Tour Eiffel e neve a capovolgim ento). Mondo Schermaglie Navali La Vignetta 7

8 OPINIONI Cos'è Successo 01 Dicem bre: Soldati turch i sconfinano per la prim a volta dopo anni nel nord dell'iraq per contrastare i ribelli curdi del PKK ch e, negli ultim i tem pi, avevano intensificato gli attacch i contro il sud della Turch ia. 06 Dicem bre: Durante la notte si sviluppa un incendio nella acciaieria Th yssenkrupp di Torino. Muoiono sette operai per le ustioni riportate (alcuni subito, altri dopo giorni passati in ospedale). Si svolgono indagini sul presunto m ancato rispetto delle norm e di sicurezza, a quanto pare alcuni estintori non erano funzionanti. Si riapre il dibattito sulla sicurezza nei luogh i di lavoro. 07 Dicem bre: La7 sospende il program m a televisivo "Decam eron" di Daniele Luttazzi, per una battuta, giudicata esageratam ente volgare e di cattivo gusto, su Giuliano Ferrara, anch 'esso dipendente di La7. Luttazzi sostiene ch e in realtà sia stato censurato per frasi sull'enciclica di Papa Ratzinger. 09 Dicem bre: Com incia lo sciopero dei cam ionisti. Tir ferm i bloccano le principali vie di com unicazione stradali, im pedendo il trasporto di persone e m erci. Per giorni gravi problem i per i rifornim enti di m edicine, alim entari e carburante. 12 Dicem bre: Su Repubblica com paiono intercettazioni relative a un'inch iesta della procura di Napoli in cui sarebbe indagato Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia è accusato di corruzione nei confronti di Agostino Saccà, presidente di RaiFiction, e di istigazione alla corruzione di Nino Randazzo, senatore in forze al centro-sinistra, eletto nella circoscrizione estera dell'australia. Randazzo conferm a i contatti. Scoppiano nuovam ente le polem ich e sulla pubblicazione di intercettazioni e sul conflitto di interessi. 15 Dicem bre: il Tar del Lazio giudica illegittim a la revoca del com andante della Guardia di Finanza, il generale Roberto Speciale, da parte del m inistro Padoa-Sch ioppa. Lo stesso generale, due giorni dopo, presenta la sua lettera di dim issioni al Capo dello Stato con un gesto form alm ente scorretto (avrebbe dovuto presentarle al Ministro delle Finanze e non poteva com unque farlo, non essendo stato ancora reintegrato dal Governo). 15 Dicem bre: Lo scienziato Craig Venter h a ch iesto il brevetto delle sue ricerch e, con le quali è arrivato a creare un genom a sintetizzato artificialm ente. Grandi preoccupazioni in am bito scientifico, si tem e ch e la Synth etic Genom ics, azienda di Venter, possa diventare "la Microsoft della vita artificiale". Secondo alcuni, inotlre, la sua rich iesta non h a il m inim o rispetto delle scoperte precedenti, grazie alle quali lui è potuto giungere a quei risultati. 16 Dicem bre: La Turch ia bom barda più volte il nord dell'iraq per com battere i separatisti curdi del PKK. Secondo fonti turch e sarebbero state attaccate zone disabitate, m a utilizzate dai ribelli curdi com e rifugio. I bom bardam enti vengono ripetuti più volte nella settim ana successiva. 18 Dicem bre: Il com une di Parigi sospende la rete W I-FI in quattro bibliotech e dopo ch e gli im piegati ch e lavoravano vicino alle fonti delle onde elettrom agnetich e h anno accusato diversi disturbi, dalle vertigini all'insonnia. 18 Dicem bre: a Rom a in consiglio com unale viene bocciato il "registro delle unioni civili" ch e avrebbe perm esso, com e già avviene in altre città, di riconoscere diritti di legam e anch e a coppie om osessuali. 18 Dicem bre: l'onu approva il testo della m oratoria contro la pena di m orte. 19 Dicem bre: Deraglia il Karach i Express, treno ch e collega le due più im portanti città del Pakistan. Il grave bilancio: 58 vittim e e 122 feriti. 20 Dicem bre: Giuliano Ferrara, in un editoriale del "Foglio" ch iede ch e ci si m obiliti per una "m oratoria" contro l'aborto, ch e a suo dire è una vera e propria "strage di innocenti". Reazioni num erose da parte della Ch iesa e del m ondo politico, qualcuno com incia a parlare di revisione della legge Dicem bre: Il Giappone, dopo le proteste suscitate in varie parti del m ondo, specialm ente in Australia, decide di sospendere la caccia alle m egattere, specie considerata in via d'estinzione dal W W F. 21 Dicem bre: Le cam ere, con quattro voti di fiducia in due giorni, approvano definitivam ente sia la finanziaria, sia il ddl sul w elfare, ch e fra le altre cose elim ina lo "scalone" pensionistico della riform a Maroni. 27 Dicem bre: In Kenya si svolgono le elezioni per 8

9 OPINIONI l'elezione del nuovo parlam ento, delle am m inistrazioni locali, m a soprattutto, del nuovo Capo dello Stato. I sondaggi danno in vantaggio Odinga, candidato dell'opposizione, con un discreto m argine su Kibaki, attuale presidente. 27 Dicem bre: In Pakistan viene assassinata Benazir Bh utto, prim a donna ad essere stata prim o m inistro in un paese m usulm a- no. Era da poco tornata in Pakistan dall'esilio volontario iniziato dopo il colpo di Stato con cui il generale Mush arraf prese il potere (ch e ancora detiene). L'attentatore le h a sparato diversi colpi dopo un com izio, facendosi poi esplodere in m ezzo alla folla. Il m arito accusa il governo pakistano di aver organizzato l'attentato. 30 Dicembre: i risultati definitivi delle elezioni in Kenya danno com e vincitore l'attuale presidente Kibaki, m a l'opposizione insorge sia per le presunte irregolarità del voto, sia per la lentezza dello spoglio. Scoppiano disordini in tutto il paese, il caos si protrae per giorni, num erosi sono i m orti e i feriti. 02 Gennaio: a Milano viene attivato l'"ecopass", il ticket d'ingresso per entrare nel centro della città, creato per ridurre inquinam ento e traffico in quelle zone. 02 Gennaio: il petrolio tocca per la prim a volta l'alto prezzo di 100 dollari al barile. Un anno fa valeva circa 64 dollari. 04 Gennaio: l'iow a è il prim o stato degli USA a votare per le prim arie ch e decideranno i due sfidanti per le Presidenziali di quest'anno. Fra i Dem ocratici parte benissim o Barack Obam a, senatore dell'illinois (unico afroam ericano nel Senato Federale), fra i Repubblicani vince la sorpresa Mike H uckabee. Poch i giorni dopo il New H am psh ire riequilibra in parrte la situazione, facendo vincere H illary Clinton e Joh n McCain. In Mich igan fra i repubblicani vince invece il m iliardario m orm one Rom ney. 05 Gennaio: risch io di scontro fra navi iraniane e statunitensi nello Stretto di H orm uz, ch e divide il Golfo Persico dal Golfo di Om an. Cinque navi della Repubblica Islam ica avrebbero infatti m i- nacciato di far saltare in aria tre unità navali statunitensi. Mentre la Casa Bianca parla di "grave incidente" l'iran nega le m inacce e parla di una sem plice procedura di identificazione. 07 Gennaio: piano straordinario del Governo sulla questione dei rifiuti in Cam pania, ch e si è ripresentata negli ultim i tem pi in tutta la sua problem aticità. Nom i- nato un Supercom m issario (Gianni De Gennaro), l'esercito libererà le strade dai rifiuti, la Cam pania verrà dotata di tre nuovi term ovalorizzatori, sm altim ento dei rifiuti anch e in altre regioni ch e si proporranno volontariam ente. 14 Gennaio: 67 docenti dell'università "La Sapienza" a Rom a contestano in una lettera la decisione del rettore di far intervenire Papa Benedetto XVI all'inaugurazione dell'anno accadem ico. Le polem ich e ch e seguono spingono il pontefice a rinunciare all'intervento, m andando com uqnue il discorso ch e avrebbe fatto. 16 Gennaio: La Corte Costituzionale h a dich iarato am m issibili i tre quesiti del referendum sulla legge elettorale. Il voto dovrà avvenire fra il 15 Aprile e il 15 Giugno. C'è ora una forte probabilità ch e la legge elettorale venga m odificata in tem pi brevi, o per via parlam entare con un accordo fra le varie forze politich e (m a la situazione è abbastanza incerta) o per via referendaria, se vincessero i sì. 16 Gennaio: la m oglie del Ministro della Giustizia Mastella è agli arresti dom iciliari, pare per tentata concussione. In tutto il napoletano vengono arrestati o indagati politici dell'udeur appartenenti a vari organism i locali. Avrebbero creato una "rete" di potere volta a dirigere nom ine e trarre vantaggi econom ici. Mastella da le dim issioni da Ministro, il Presidente del Consiglio Prodi assum e la carica ad Interim. Si scopre poi ch e anch e lo stesso Mastella è indagato. L'Udeur è propenso a lasciare la m aggioranza, pur garantendo l'appoggio esterno. 18 Gennaio: il Governatore della regione Sicilia, Totò Cuffaro (Udc), è stato condannato a 5 anni di reclusione per favoreggiam ento e rivelazione di segreto d'ufficio: avrebbe infatti inform ato alcuni indagati per associazione m afiosa del fatto ch e erano stati m essi sotto controllo dalle forze dell'ordine. Inoltre gli è stata applicata l'interdizione ai pubblici uffici. Non gli è stata riconosciuta però l'aggravante del favoreggiam ento a Cosa Nostra nel suo com plesso, fatto per cui Cuffaro sostiene di essere felice in quanto dim ostra ch e non è colluso con la m afia (nonostante coloro ch e h a favorito siano stati condannati per associazione m afiosa). 9

10 PROPOSTE INTRO: La bidella appesantita entra nella classe. Cam m ina a fatica, e non solo per i suoi ch ili di troppo. Porta con sé un enorm e m alloppo di fogli ch e ribalta con un sospiro sulla cattedra. Un tonfo sordo, uno sbuffo rassegnato da parte dell insegnate e risatine più o m eno soffocate da parte degli alunni. È l orrore della burocrazia cartacea. Quante volte abbiam o assistito ad una scena com e quella sopra descritta? Quante volte ci siam o sorpresi di fronte all enorm e quantità di carta, tem po ed energie spese ogni giorno senza m otivo? Viviam o nel m ondo più tecnologico di sem pre, m a ci ostiniam o a conservare processi antiquati e dispendiosi. Le tecnologie ci sono, disponibili, adesso, perch é non le sfruttiam o? Il problem a è am piam ente diffuso, m a questo articolo tratterà di com e si presenta a scuola. Perch é la scuola é uno degli am bienti in cui la tecnologia potrebbe essere utilizzata (adesso e facilm ente) m olto di più. NON CI SONO I SOLDI, NON CI SO- NO I SOLDI, RAGAZZI. Verissim o, la scuola pubblica italiana non naviga certo nell oro. Però ch i sostiene ch e sia questa la sola e unica causa della scarsa m odernità nella nostra scuola si sbaglia. Certo, se non ci sono i fondi è difficile pensare di avere un com puter e un telefono in ogni aula com e nelle scuole am ericane. E quindi l appello inform atizzato rim ane per ora una ch i- m era nascosta in un qualch e deposito di registri, così com e sospesa rim ane l idea di una com unicazione telefonica, diretta e veloce fra classi e am m inistrazione. Tuttavia sono convinta ch e la m ancanza di attrezzature non sia la principale causa del problem a scuola antiquata. È indubbio ch e un m aggiore uso del com puter renderebbe m olti argom enti più interessanti, m olte attività più accattivanti e m olti progetti realizzabili, così com e indubbio è il fatto ch e un m aggiore num ero di com puter e attrezzature varie (TV, lettori DVD, proiettori...) a scuola non guasterebbe affatto. Ma, a quanto pare, ora com e ora non ce lo possiam o perm ettere. E allora? E allora rim angono com unque un sacco di altre cose ch e si possono fare per rendere la nostra scuola più m o- Alleggeriamo la bidella! Ovvero: come la scuola può fare a meno di tante inutili scartoffie (e modernizzarsi un poco) derna. Gratis. IN FIN DEI CONTI È TUTTA UNA QUE- STIONE DI MENTALITÀ. Ci sono ancora troppi insegnanti tecnofobici o tecnoscettici. Borbottanti individui fieram ente convinti ch e l apprendim ento passi solo attraverso pagine e pagine scritte a m ano, fogli sudati, tradizionali libroni e interrogazioni orali. Gente ch e sbuffa tanto all arrivo della bidella carica di fogli quanto di fronte al fatto ch e i propri alunni passino troppo tem po di fronte al com puter ; gente ch e non coglie com e il secondo fatto, più ch e un peccato, sia un opportunità; gente ch e non pensa a com e le due cose possano relazionarsi; gente ch e non pensa al fatto ch e le abitudini (e le conoscenze!) dei ragazzi possano essere utilizzate per alleggerire la bidella. Mi spiego. All inizio si è detto ch e la scuola è uno degli am bienti in cui una ch iam iam ola così, svolta tecnologica è più facilm ente realizzabile. Perch é? Perch é a scuola ci vanno i ragazzi, ch e guarda caso sono la categoria ch e più conosce, utilizza e apprezza l uso di nuove tecnologie. ALLEGGERIAMO LA BIDELLA. Alleggerire la bidella significa liberarsi delle tante scartoffie inutili ch e vengono stam pate ogni giorno. Ch e bisogno c è, ad esem pio, di stam pare una copia di ogni avviso (per non parlare degli orrendi enorm i m alloppi di fogli quali regolam enti d istituto e Piani d Offerta form ativa) per ogni alunno? Riconosco l utilità dell avere una copia per classe ch e può essere inizialm ente letta e com m entata insiem e, e poi conservata nel caso qualcuno avesse bisogno di rileggerla, m a a cosa serve una copia per ogni ragazzo? Anni di esperienza diretta insegnano ch e, con tutta probabilità, la copia casalinga di ogni circolare finisce, a seconda dei casi, nel cam ino, nella pattum iera, dim enticata in qualch e pila di volantini, e, nella m igliore delle ipotesi, nella carta da riciclare o fra i fogli di brutta ch e una qualch e diligente studentessa riutilizzerà per prendere appunti. Mica poco, perch é com e afferm ò una m ia com pagna di classe, I fogli per gli appunti non bastano m ai!. Apperò. Perch é non utilizzare le e-m ail invece? In questo m odo la segreteria può fare avere, senza consum o di carta, inch iostro et cetera, una copia di ogni avviso, circolare o docum ento ch e sia, direttam ente ad ogni studente e m agari anch e ai suoi genitori. Claudia dovrà cercare altra fonte di fogli di brutta, m a se preferisce avere una copia cartacea o se proprio non riesce a resistere al fascino de Il dolce Stil Novo lato A, Il benvenuto del preside lato B, potrà sem pre stam parsi ogni avviso a casa, e poi riciclarlo com e h a sem pre fatto. Alcuni insegnanti già utilizzano la posta elettronica per com unicare con la propria classe. Com piti, appunti e correzioni arrivano così a destinazione m olto più velocem ente. Perch é, per la gioia dei borbottatori, al giorno d oggi é norm ale controllare la propria e-m ail più spesso del diario scolastico. Didi 10

11 La Città del Sole Qualch e settim ana fa, in Italia, si è verificato un fatto ch e h a letteralm ente m esso in ginocch io il Paese per qualch e giorno: lo sciopero dei cam ionisti. Questi si sono rifiutati di scarrozzare rifornim enti di m aterie prim e di qualsiasi genere, m ettendo così in crisi vari settori. Una dom anda nasce spontanea: il nostro Paese, o addirittura l'europa, o perch è no, il m ondo intero, è così dipendente al giorno d'oggi dai m ezzi di trasporto? Fino a ottant'anni fa non si sarebbe m ai pensato di poter tranquillam ente prendere un aeroplano e dirigersi dall'altra parte del m ondo. Così m i sono im m aginato (o m e- glio, m i è stato ch iesto di im m a- ginare) com e sarebbe il nostro m ondo senza m ezzi di trasporto. La prim a cosa da notare va subito a favore sia degli am bientalisti ch e dell'um anità. I probem i legati all'inquinam ento si ridurrebbero notevolm ente com e, per esem pio, le polveri sottili, quelle un po' m eno sottili, l'effetto serra e il buco dell'ozono (o era dell'azoto?). Tutto questo però andrebbe, allo stesso tem po, a discapito di quei paesi ch e, incapaci di produrre un certo prodotto, lo im portano da un altro paese. Qui com incerebbero a nascere i problem i. All'inizio h o pensato ch e si sarebbe potuto legare un grande carico del prodotto rich iesto alle zam pe di m igliaia di piccioni viaggiatori, m a penso ch e nascerebbero ulteriori problem i per quanto riguarda i tem pi di consegna e con quei frignoni degli anim alisti. Quindi il m io pensiero si è rivolto subito alla tecnologia. A m io avviso, il bisogno di un qualcosa di cui non si può fare a m eno spinge l'uom o a cercare soluzioni in ogni cam po e in ogni m odo, proprio per raggiungerlo. Secondo Senza Trasporti m e, quindi, l'uom o cerch erebbe di accelerare i processi di evoluzione, riuscendo così a scoprire e inventare il fatidico Teletrasporto. Com e h o detto prim a, 80 anni fa nessuno avrebbe m ai pensato di utilizzare un aereo per spostare oggetti o persone nel m ondo, quindi m agari, fra 80 anni, le grandi aziende predisporranno di un grande m arch ingegno, capace di sm aterializzare quintali e quintali di caffé brasiliano e farlo arrivare in poch i secondi in Italia. Anch e da questa soluzione però nascono dei problem i, in questo caso riguardanti l'uom o: voglio dire, se durante il Teletrasporto qualcosa va m ale, al ch icco di caffè non gliene frega niente, m a se dovesse andar storto qualcosa ad un essere um ano, non penso ch e quest'ultim o sarebbe contento di sapere ch e m età del suo corpo è in Australia e l'altra m età ad Orio al Serio (anch e se questo porterebbe sicuram ente alla scoperta di nuovi casi clinici). Arrivato a questo punto, dopo aver fatto un resoconto dei m iei pensieri e delle problem atich e nate da essi, sono giunto ad una conclusione: sì, il m ondo intero è dipendente dai m ezzi di trasporto, ed è proprio per questo ch e lo sciopero dei cam ionisti h a avuto successo. E invece di trovare soluzioni utopistich e o assurde com e le m ie, si potrebbe invece cercare di attenuare questa dipendenza. E com e? PROPOSTE Si ch iederanno ora i m iei affezionati lettori (ch e dopo aver letto questo articolo, consiglieranno Bedrosian ad altri num e- rosi am ici). Per quanto riguarda il com m ercio, credo personalm ente ch e ci sia poco da fare. Al giorno d'oggi, infatti, le rich e- ste per il bisogno di m erci ch e giungono da ogni zona dell'italia, da quella più sviluppata a quella un po' m eno, sono repentine e in costante aum ento. Queste però si basano sulle esigenze di ch i ne fa uso, ovvero, per la m aggior parte dei casi: noi. Ritornando sulla questione della benzina, citata all'inizio dell'articolo, quando c'è stato lo sciopero, subito si è scatenato il panico, soprattutto da parte di coloro ch e fanno uso costante dell'autom obile, quasi com e se essa fosse una appendice del loro corpo e, di conseguenza, non possano farne a m eno. E sono proprio loro quelli ch e ci h anno rim esso più di tutti durante quei giorni in cui i distributori di benzina sono rim asti ch iusi. Essendo rim asti a secco, h anno dovuto, nei casi più disperati, perfino rinunciare ad uscire di casa! La loro dipendenza al m ezzo di trasporto non gli h a perm esso di vedere ch e, poco distante dalla loro abitazione, c'è una pensilina, dalla quale passano con regolarità m ezzi di trasporto pubblici (ch e, nonostante lo sciopero, non sono m ai venuti a m ancare!). Oppure h anno rinunciato al rituale della "spesa grande" all'orio Center, ignari del fatto ch e gli stessi prodotti (ok, m agari non della m arca ch e credono sia m igliore di quell'altra) ci siano anch e nel piccolo negozietto dietro l'angolo del loro dignitoso paesino ch e, nel suo piccolo, m ette a disposizione tutto il necessario per la sopravvivenza. Zio Palm a 11

12 PROPOSTE La Via della Salvezza è il Web, Internet. I m essia e i profeti stanno divulgando il verbo facendoci sapere, casom ai nessuno ce l'avesse ancora com unicato, ch e se uscirem o da questo m ondo sch ifoso e ingiusto sarà per m erito della Rete. Perch è? Perch è la rete è Libera e Dem o- cratica! Preparatevi alla Rivoluzione. Messa giù così forse fa un po' ridere, m a le argom entazioni di ch i, con toni m essianici o con più logich e riflessioni, prospetta un cam biam ento inevitabile nelle "m odalità di decisione" del reale, con nuovi m odelli "presi in prestito" dalla rete, non sono poi così com ich e. A questo punto noi, scrollandoci di dosso la sabbia del pregiudizio, indossando il costum e ch e ci protegge dalle verità rivelate, m a anch e con il cuore pieno di speranza, non abbiam o ch e da tuffarci nel m are della rete e sguazzare allegram ente alla ricerca di cosa fa suppore l'avvento della rivoluzione decisionale. Ma sostiam o un attim o su una sicura isoletta e spiegh iam o brevem ente quale sarà la sostanza del discorso in m ezzo a questo delirio nautico-m arittim o. E' presto detto: il w eb è stato sin dagli inizi sinonim o di libertà; è stato esaltato in tem pi passati com e il paradiso dell'anarch ia, della possibilità totale, dell'assenza di vincoli e regolam enti. Oggi ch e la rete è diventata luogo di m olti, anzi, tantissim i (e soprattutto luogo aggregativo) h a dovuto per forza di cose darsi delle form e di autogoverno, delle regolam entazioni a volte scritte, più spesso im plicite, dei codici di com portam ento e di collaborazione. Ma non h a perso la sua im pronta libertaria iniziale e, grazie al suo carattere virtuale ch e perm ette tentativi veloci e senza grosse conseguenze, sono nate centinaia di sperim entazioni su form e di organizzazione-governo-voto-decisione. E m olte h anno funzionato e stanno tutt'ora facendo crescere m olti frutti, tanto ch e la rete viene oggi portata sem pre più spesso com e l'esem pio più evidente di "dem ocrazia", di uguaglianza e possibilità. Una delle principali caratteristich e dell'internet di oggi (il tanto sbandierato "w eb 2.0") è infatti il coinvolgim ento diretto degli "users", dei fruitori, di ch i visita un sito: il contenuto del sito stesso viene prodotto anch e e soprattuto dagli utenti. E fra le altre, la caratteristica di coinvolgim ento più diffusa e pervasiva, ch e anch e l'ultim o inutile sito m ette per "restare al passo", è il voto: orm ai si può votare su tutto, puoi decidere qual'è il E' la rete il futuro della Democrazia? post m i- gliore, quanto ti è piaciuto un articolo, quanto valuti un prodotto, quale proposta approveresti, quale pubblicità ti convince di più fra quelle proposte da un'azienda... E votando si decide, spesso il voto influisce concretam ente sull'oggetto della votazione. Gli articoli più votati sono m essi in evidenza, l'azienda sceglierà la pubblicità col m aggior punteggio, le decisioni su un forum vengono spesso prese a m aggioranza, etc. etc. Potere al popolo, insom m a. Esem pio evidente di dem ocrazia diretta, contrapposta a quella rappresentativa: non si eleggono più rappresentanti ch e decidono per noi, m a è lo stesso utente a votare in prim a persona su ogni questione. Molti vedono in questo un incredibile occasione, ed ecco ch e fioccano da più parti le rich ieste di una applicazione im m ediata di questa possibilità alla vita socio-politica reale. La dem ocrazia diretta era im pensabile nell'era pre-internet per qualunque com unità ch e superasse le poch e decine di persone. I problem i di organizzazione di ogni votazione, scrutinio e ciò ch e ne consegue creerebbero un sistem a in cui si passa il tem po a votare ed organizzare votazioni piuttosto ch e a godere dei frutti delle decisioni. Internet rende invece possibile e praticabile la dem ocrazia diretta. Esistono, è vero, diversi problem i relativi alla sicurezza (i sistem i di votazione tram ite rete dovrebbero essere a prova di qualsiasi attacco, o ci sarebbe il risch io concreto di m anipolazioni, m olto più ch e nel sistem a seggi-sch ede), m a una soluzione a questo si può trovare. Il punto centrale è ch e forse i veri problem i stanno da un'altra parte. Il voto di tutti i cittadini su ogni aspetto della della vita pubblica h a infatti i suoi im m ensi svantaggi. Dato ch e il "popolo" non h a sem pre ragione a prescindere. Sia ch iaro, qui non si sta facendo un discorso elitario (o, per dirla con un term ine adatto alla questione, "aristocratico"), m a bisogna ch iaram ente stare attenti a determ inati aspetti. Non è infatti assicurato, anzi si possono trovar num erosi controesem pi, ch e ch i vota su un aspetto scelga esattam ente la cosa ch e porterà più vantaggi. Perch è è spinto a votare per il proprio interesse, m a soprattutto perch è sulla m aggioranza dei tem i h a scarse com petenze ed è più propenso a "tifare" una posizione per partito preso, piuttosto ch e grazie al ragionam ento e all'analisi attenta. E quindi la "dem ocrazia diretta" non risulterebbe altro ch e una versione "m ediatica" della dem ocrazia rappresentativa: vince la posizione di ch i h a m ezzi di com unicazione m igliori, di ch i h a un m aggiore carism a personale (cioè relativo alla persona in sè, slegato dalle capacità di ragionam ento), di ch i può perm ettersi di spendere per pubblicizzare le proprie pseudo-idee. Certo, forse qualch e vantaggio ci sarebbe, ad esem pio non si voterebbero più persone m a proposte, tuttavia la stessa rete h a m ostrato com e un sistem a del genere sia tendenzialm ente "problem atico", se non addirittura dannoso alla stessa dem ocrazia. Diventa infatti il paradiso dei "populisti", del m onologh ism o e dello scontato, del luogo com une, delle ideologie portate avanti per convinzione dogm atica. Basti vedere le vere e proprie "guerre" di m odifica (edit-w ar) ch e si verificano spesso su W ikipedia per pagine di carattere politico-religioso-sociale etc. (tanto ch e gli am m inistratori e i m oderatori si sono riservati la possibilità di proteggere alcune pagine dalla m odifica di ch iunque): le inform azioni vengono corrette, ribaltate, riscritte, e tutto questo senza dati oggettivi o ragionam enti coerenti, sem plicem ente per logich e di "sponda", di partito preso. Sto da una parte m a non so perch è. Oppure basta aprire YYoutube (o anch e un qualsiasi blog) e leggere i com m enti ad un qualunque video (post) ch e abbia la m inim a attinenza all'argom ento socio-politico. La discussione non si può nem m eno ch iam are tale, è più una squallida alternanza di m onologh i proposti da gente dogm atica, ideologizzata (nel significato peggiore del term ine), spesso rozza e insultante, com pletam ente incapace di m ettersi in 12

13 discussione o di dubitare delle proprie "verità rivelate". E m olto spesso incoerenza totale fra quello ch e si dice e quello ch e, dicendo in un certo m odo, si fa. E' questo il fantastico futuro della dem o- crazia? Altro esem pio di com e la via del "popolo" non sia sem pre la m igliore: sul sito del Corriere della Sera (w w w.corriere.it) esiste una casella in cui vengono autom aticam ente segnalati ogni giorno gli "articoli più letti". Vi consiglio di farci caso ogni tanto, in quanto è indicazione perfetta di quello ch e voglio dire: gli articoli "più letti" sono sem pre articoli ch e h anno nel titolo un qualsiasi anch e lontano riferim ento al sesso (quando ci sono) o ad eventuali pettegolezzi, curiosità inutili, tutto quello ch e ch iam e- rem m o "gossip" o "trash ". E stiam o parlando del Corriere della Sera, di cui si suppone ch e i lettori siano di un certo livello. Gli strum enti ch e dovrebbero portare alla "rivoluzione" non sem brano dare risultati esaltanti insom m a. Certo, com e si diceva prim a, i vantaggi rispetto ai vari sistem i attuali com unque esistono. Ad esem pio la rete perm ette facilm ente di dare un voto num erico, invece ch e una sem plice scelta "sì/no". Questo apre diversi scenari, abbattendo (o alm eno potrebbe farlo) la consueta lim itatezza della scelta politica, ch e spesso si riduce ad una contrapposizione duale (il "bipolarism o" dice niente?) e totale di visioni, un bianco/nero ch e si è rivelato dannoso e ben poco utile. Un'altra alternativa, sperim entata in alcuni forum, è il sistem a di voto "ad elim inazione". All'interno di tutte le possibii opzioni si vota quella ch e si vorrebbe elim inare (sem bra m olto reality sh ow, m a è un po' diversa com e cosa) e si ripete il procedim ento, finch è non resterà l'ultim a scelta, "sopravvissuta" ad ogni elim inazione, ch e in questo m odo non è "la preferita" dal m aggior num ero di persone, m a "la più accettata" da tutti. (nb: qualcuno potrebbe obiettare ch e il sistem a di voto num erico e questo m etodo si equivalgano, e da un punto di vista form ale è forse così, tuttavia il suo im patto su ch i vota, e dunque i risultati del voto, ritengo sia diverso; sarebbe com unque ottim o argom ento di discussione). La possibilità inoltre di votare su proposte e non su persone, com e dicevam o prim a, renderebbe più debole la form a "personalistica" della politica ch e purtroppo affligge le dem ocrazie attuali, l'italia in particolare m a non solo. Sicuram ente questi sono tutti passi avanti nel favorire un sistem a più partecipato, attivo e funzionante. Ma non vi sem bra un po' poco? Dov'è la rivoluzione? Dov'è il cam biam ento epocale? La rete ci aiuterà sem plicem ente a m ettere una crocetta in più? Ad esprim ere il nostro voto in m aniera più efficace e com pleta? Se fosse tutto qui ci sarebbe poco da stare allegri, sarei pronto a scom m ettere ch e cam bierebbe poco e le decisioni, o le non-decisioni, ch e contano veram ente rim arrebbero egualm ente pilotate dall'alto e da poch i. E infatti non è tutto qui. La potenza della Rete e la reale speranza per un sistem a politico innovativo e realm ente portatore dei valori di uguaglianza, libertà e possibilità, non è infatti quella di perm ettere una dem o- crazia diretta, quanto quella di spalancare le porte dell'inform azione e della discussione. La potenza della rete sta nella sua forza di aprire al dialogo e al confronto fra diverse posizioni. "La potenza della rete... è quella di spalancare le porte dell'inform azione e della discussione..." ".. una Dem ocrazia collaborativa e attiva..." Il w eb può essere strum ento di dialogo fra lo strato politico e lo strato delle persone. Può essere il m odo attraverso il quale ch i com anda/gestisce/organizza è in grado di ascoltare il parere di tutti (o alm eno di ch i h a qualcosa di sensato da dire). Oppure dove ci si riunisce per decidere ch i e com e com anda/gestisce etc. Dev'essere il luogo in cui si possono confrontare le possibilità, verificare le ipotesi, confutare le convinzioni più assodate. Il luogo dove le persone partecipano realm ente portando contributi pratici alla vita politica. Una dem ocrazia collaborativa e attiva, questo è quello ch e dobbiam o "im portare" nel m ondo reale, non la trita e ritrita dem ocrazia "diretta", o quella cosiddetta "partecipativa", per cui l'unica partecipazione possibile è un piatto, anonim o e passivo segno su una sch e- da (o click su una casella, com e si preferisce), fra una serie di opzioni pre-stabilita da qualcun altro. PROPOSTE Sul piano pratico, per fare in m odo ch e queste non siano solo belle parole, ci si deve m uovere (com e un po' su tutto, d'altronde) su due fronti: quello individuale e quello delle istituzioni. A livello individuale la questione è m olto eterogenea. L'invito a tutti è quello di partecipare il più possibile a tutto ciò ch e favorisca una crescita della consapevolezza personale, della capacità critica e di scam bio di opinioni. Sfruttate la rete per conoscere, dialogare e discutere gli argom enti, non accontentatevi delle parole del prim o m onologh ista ch e passa, andate a fondo delle questioni. Un m otore di ricerca è una fonte ricch issim a di inform azioni e il m odo m igliore per trovare argom entazioni e confutazioni anch e contrarie a quello ch e voi pensate. E lo sforzo più fruttuoso è quello di non liquidarle subito, m a anzi di leggerle e cercare di capirle, com prendere com e m ai ci siano persone ch e h anno un'idea diversa. Esistono inoltre progetti creati apposta per perm ettervi di conoscere m eglio la politica e i politici (ad esem pio w w w.openpolis.it/), e tutto ciò con cui avete a ch e fare, di dialogare (ad esem pio w w w.bedrosian.it, eh eh ), di scam biare opinioni e di affrontare problem i e cercare soluzioni. E dove invece questa libertà scarseggia avete due possibilità: trovare un'alternativa oppure sm uovere le cose per fare in m odo ch e si cam bi in m e- glio. Rifiutatevi di essere considerati solo per il vostro voto num erico, rich iedete la possibilità di esprim ere la vostra idea. A livello di istituzioni abbiam o già visto com e l'introduzione di "referendum tram ite rete" sia abbastanza problem atica e ch e forse il gioco non vale la candela. Tuttavia organizzare un sistem a di "sondaggi indicativi" su argom enti problem atici potrebbe aiutare a farsi un'idea di com e la pensano le persone coinvolte. Non ci si deve lim itare però al sondaggio, è necessario perm ettere a ch i vuole di esprim ere il proprio parere in m odo più com pleto e approfondito, analizzando i pro e i contro della proposta, valutando analiticam ente ogni aspetto. Su questo cam po si nota com e sia necessario ideare nuovi m odelli di "piattaform a discussiva" adatti: i blog non sono ottim izzati per questo, i sistem i w i- ki non h anno questo scopo, m entre i forum e i gruppi di discussione m olto spesso sono dispersivi e favoriscono il 13

14 PROPOSTE proliferare caotico di interventi sim ili, fuori tem a o totalm ente inutili. (Non è per caso ch e noi di Bedrosian abbiam o cercato, per il sistem a di discussione sul sito, di far evolvere lo strum ento "forum ", m odificandone la struttura, im ponendo lim iti o aggiungendo possibilità, m a c'è ancora m olta strada da fare) Nel frattem po però si può com inciare utilizzando gli strum enti ch e già ci sono. Ogni istituzione dovrebbe avere prim a di tutto un sito funzionante (e già qui sem bra si ch ieda m olto...), m a soprattutto uno spazio di discussione, uno "sportello inform atico" del cittadino, con il quale poter dialogare, avanzare rich ieste e proposte. Si dovrebbe inoltre aprire il più possibile l'inform azione: ogni singolo dato, aspetto, num ero delle istituzioni andrebbe reso di dom inio pubblico tram ite la rete. Su alcune cose questo già avviene (i siti di Cam era e Senato non sono m essi poi così m ale), m a va esteso a qualunque cosa. (Addirittura potrebbe essere esteso non solo alle istituzioni statali, m a ad ogni ente o associazione, fino ad arrivare m agari all'obbligo per le aziende di pubblicare bilanci e num eri vari sul w eb). Trasparenza totale dev'essere la parola d'ordine in questo cam po. Andrebbe realizzato poi un vero e proprio sistem a unicam ente rivolto a ricevere proposte di legge (ovviam ente serie e ch e rispettino certi standard, com e già avviene per le proposte di legge popolare) dai cittadini. (Per tutto questo sarebbe inoltre utile ch e ogni cittadino avesse associata una "identità digitale", com e già possiede un identità reale. Con un sistem a a ch iavi doppie e m eccanism i di verifica e conferm a tram ite altri m ezzi com e posta ordinaria, fax etc. si potrebbe creare un identità difficilm ente "copiabile") Queste sono le iniziative più facilm ente realizzabili, ce ne sono m olte altre ch e ricadono però nei cam pi del com plicato o dell'utopistico, e ch e quindi tratterem o un'altra volta in altre sedi. Ma il m essaggio penso sia com unque ch iaro. Diam o a ch iunque la possibilità di capire, interpretare, analizzare ogni problem a, ragionare con la propria testa, seguire un filo logico, essere coerente, e facciam olo tram ite la rete. A questo punto sì ch e potrem o parlare di voto su ogni aspetto, potere ai cittadini, rivoluzione decisionale. Vera dem ocrazia, insom m a. Mondo Italia? Qui Columbus: Sono sem pre stata convinta ch e, indipendentem ente da età, sesso o cultura, l'individuo m edio fosse, tendenzialm ente, pigro. Tuttavia, dopo aver vissuto negli Stati Uniti per qualch e tem po, m i sono resa conto di com e, se è vero ch e una qualch e pigrizia di base è com u- ne a tutte le culture, è altrettanto vero ch e gli am ericani, probabilm ente, battono qualsiasi concorrente quanto a lazzaronism o. Dove per lazzaronism o intendo la non voglia di m uovere un m uscolo. Lazzaronism o fisico, se così si può definire. "Let's go and get cash ". Salgo in m acch i- na cercando di im m aginare dove siam o dirette. La banca kitsch dalla pianta ottagonale e dalle colonne ionich e bianch e bianche stile pubblicità del dentifricio? No, im possibile, rich iederebbe troppo tem po. Il superm ercato? Probabilm ente... l'ultim a volta ch e Lauren h a prelevato contanti h a scelto quell'opzione. Lo sportello Bancom at? Forse. Let's see... Becca guida in direzione di Wal-Mart, il colosso della grande distribuzione, una catena di iperm ercati talm ente grande da poter esistere solo in Am erica. Bene, a quanto pare la scelta è caduta sul superm ercato. L'insegna è così grossa e lum inosa ch e rim ango ipnotizzata. Quando ci si avvicina a un Wal-Mart non si vede nient'altro. Il m ega capannone assorbe tutta la tua attenzione. Ma una brusca sterzata distoglie il m io sguardo dal paradiso del consum atore. La m acch ina si è ferm ata in quello ch e sem bra un autolavaggio. Nonostante la sua form a curiosa, con tutti quei tubi trasparenti ch e si snodano in ogni direzione, non l'avevo neppure notato presa com 'ero dalla visione Wal-Martiana. "H ere w e are". "W h aaat?" La sorella abbassa il finestrino, allunga la m ano in direzione di qualch e pulsante, apre uno sportellino trasparente da cui em erge un bussolotto dalla form a aerodinam ica. Rim uove un tappo e inserisce la carta di credito. Poi rim ette il tutto a posto, rich iude lo sportellino trasparente, pigia un bottone e sw up! Un risucch io da aspirapolvere ciclopico e il bussolotto sparisce in alto, guidato da uno dei tubi. Il m io sguardo lo segue am m irato. Non h o nem m e- no il tem po di dom andarm i cosa stia per succedere: una voce m e- tallica stoppa ogni m io pensiero sul nascere. Sem bra di essere in un qualch e film di fantascienza. Dallo sguardo della sorella capisco ch e la 14

15 La cultura del "drive-thru" m ia faccia, più ch e sorpresa, risulta ridicola. Sgh ignazzando accenna alla vetrina di fronte a noi, attraverso la quale si intravede un ragazzo cuffiam unito e assai indaffarato. L'unico contatto um ano di questa operazione. Osservandolo per qualch e m inuto capisco ch e è a lui ch e arrivano i vari bussolotti: il nostro e quelli ch e le altre auto arrivate nel frattem po h anno iniziato a spedire. Il ragazzo apre, conta, digita, firm a, passa, ch iede, ch iude e rispedisce al m ittente. Mi im m agino al suo posto. Probabilm ente non resisterei per più di dieci m inuti. Toc! Il bussolotto è ritornato. Becca lo ripiglia, lo riapre, estrae la ricevuta e la penna, rich iude il tutto dopo aver firm ato e rispedisce al ragazzo con le cuffie. Un m etallico th ank you è il feedback ch e aspettavam o. In un batter d'occh io l'auto riparte, e io sono sem pre più stupita. Prelevato, depositato, e firm ato le ricevute senza nem m eno uscire dall auto. "L'aspirapolvere gigante", sussurro a una sorella ch e non riesce a trattenere le risa. Il drive-th ru è l'apoteosi della cultura am ericana. Facile e veloce. Nato insiem e all'autom obile, perm ette di ordinare e com prare cibo, caffé, m edicine e m olto altro ancora sem plicem ente rim a- nendo seduti nella propria m acch ina. Un fast food senza drive-th ru è destinato al fallim ento. "I possessori di autom obili sono talm ente pigri ch e non vogliono uscire per m angiare!" h a afferm ato Jesse J. Kirby, fondatore di una delle prim e catene di ristoranti drive-th ru. I prim i ristoranti di questo tipo sorsero in Orange County, sud California, negli anni 40. Con il passare del tem po, il drive-trh u è diventato talm ente popolare ch e banch e, farm acie, coffee sh ops e rivenditori di liquori offrono oggi num erosi servizi at th e w indow. A Las Vegas è possibile persino sposarsi senza scendere dalla propria autovettura, m entre nella m eno "Il drive-th ru è l'apoteosi della cultura am ericana. Facile e veloce." stravagante m a organizzatissim a Colum bus è possibile restituire i libri alla biblioteca sporgendo il braccio dal finestrino e lasciandoli cadere in un cassone nel parch eggio. Il tipico drive-th ru è nel retro dell edificio. Il prim o elem ento è la colonnina col m icrofono e l altoparlante; situata solitam ente in corrispondenza di un cartellone con m enu illustrato, m ette il cliente in com unicazione con l operatore ch e riceve l ordine. Poi viene la prim a finestra, dove si paga. Ed infine c è la seconda finestra, quella da cui si ritira il sacch etto in cui probabilm ente più di quattro m ani h anno inserito quello ch e è stato rich iesto. Non c è ch e dire, l esperienza del drive-th ru è piuttosto alienante, con i sorrisi da contratto delle due persone ch e si vedono, e il lavoro di tutte quelle ch e non si vedono. PROPOSTE Eric Sch losser, autore di Fast Food Nation, scrive: "I prim i drive-th ru erano solitam ente a pianta circolare, sorm ontati da torri e insegne flash ose. (...) Erano progettati per essere facilm ente notati e riconosciuti dalla strada. Il trionfo dell'autom obile h a incoraggiato non solo una separazione fisica tra i vari edifici, m a anch e (la creazione di) un paesaggio artificiale ch e fosse possente e forte". L avevo già notato in precedenza: le città am ericane sono a m isura di autom obile. Ognuno ne possiede alm eno una e, com e Kirby insegna, l autom obilista m edio è così pigro ch e fa di tutto per non uscirne. E soprattutto, usando le parole di una delle m ie com pagne di scuola, perch é spendere tem po ed energie parch eggiando e uscendo dalla m acch ina quando si può rim anere com odam ente seduti ed ascoltare la propria m usica, al fresco della propria aria condizionata?. Com odità. In fin dei conti il discorso di Alicia regge. Sono piuttosto convinta del fatto ch e, se esercizi del genere esistessero anch e in Italia, in m olti sarebbero contenti di poterne usufruire. Probabilm ente non per m angiare, in quanto la nostra italianità ci im pedisce (per fortuna verrebbe da dire) di pranzare con h am burger e patatine seduti in un parch eggio, m a un Bancom at o una farm acia drive-th ru sarebbero sicuram ente apprezzati. Perch é sono, senza dubbio, com odi. E poi, non dim entich iam ocelo, una qualch e pigrizia di base è com u- ne a tutte le culture. Didi Per saperne di più: "Fast Food Nation" by Eric Sch losser, H arpercollins Publ.,

16 IA: Nei labirinti (...segue dalla prim a pagina) Com e è evidente non è facile trovare una vera e propria definizione. Molti scienziati h anno dato la propria interpretazione; forse le più convincenti sono quelle di Kurzw eil e di Rich /Knigh t. Il prim o afferm a ch e l intelligenza artificiale è l arte di creare m acch ine capaci di azioni ch e rich iedono intelligenza quando eseguite da persone, i secondi sostengono ch e è lo studio di com e insegnare ai com puter a fare cose ch e, per ora, gli um ani sanno fare m eglio. Alla fine dei conti, si può dire ch e un com puter in grado di ragionare, provare em ozioni, dotato di istinto e di com portam enti prettam ente um ani, sia una intelligenza artificiale nel senso ultim o e pieno del term ine. CULTURA della mente Ritornando alla dom anda iniziale, il padre dell intelligenza artificiale, e della m oderna scienza inform atica, è riconosciuto com e il m atem atico inglese Alan Turing il quale, già negli anni 30 del secolo scorso, riuscì a ideare le m acch ine di Turing, m acch ine in grado di elaborare com plicati calcoli m atem atici. Questi dispositivi, in verità m ai costruiti effettivam ente, sono considerati gli antenati dei m o- derni calcolatori. Tuttavia, le prim e vere ricerch e nel settore della I.A. sono avvenute a partire dalla Seconda Guerra Mondiale, ovviam ente per fini bellici: Turing e altri m atem atici alleati elaborarono sistem i ch e, attraverso com plessi algoritm i, tentavano di decifrare i codici com unicativi dei tedesch i. Dopo lo sforzo bellico, il m atem atico continuò i suoi studi descrivendo, nel 1950, il fam oso Test di Turing, test in grado di determ inare sem plicem ente se una m acch ina è dotata di vera intelligenza artificiale. In cosa consiste questo test, ancora oggi adottato dagli scienziati dell età contem poranea? Una persona, denom inata giudice, si trova a colloquiare, attraverso m essaggi di testo, con due enti: un altra persona e un com puter situati entram bi in stanze diverse dalla sua. Se il giudice, dopo un ponderato intervallo di tem po e di conversazioni, non è in grado di definire ch i dei due enti sia la m acch ina, si potrà dire ch e il test sia perfettam ente riuscito, ovvero ch e quella m acch ina è dotata di vera intelligenza artificiale. Tuttoggi nessun essere artificiale è riuscito a superare il test e il prem io Loebner Prize della som m a di $ offerto nel 1990 per ch i fosse in grado di realizzare una m acch ina "pensante" è rim asto senza un vincitore. In ogni caso, la ricerca della I.A. perfetta è continuata, seppur con qualch e intoppo, dagli anni 50 fino ad oggi. Negli anni 70 si pensava ch e, entro una trentina di anni, l intelligenza artificiale avrebbe raggiunto e superato l intelligenza um ana in tutti i cam pi, questo perch é, in quegli anni, le scoperte nell intero m ondo inform atico avevano subito una vertiginosa im pennata, portando risvolti anch e nell industria e nel cam po ludico. Molti governi e società investirono ingenti capitali in questo cam po, sperando di ottenere grandi risultati in poco tem po. Sfortunatam ente non fu così: le nuove intelligenze artificiali fallirono anch e con problem i di m edia difficoltà, ch e anch e un bam bino di dieci anni sarebbe riuscito facilm ente a risolvere. I capitali investiti dim inuirono perciò drasticam ente e la ricerca nel cam po dell intelligenza artificiale entrò in un periodo buio di profondo pessim ism o in cui l interesse verso nuove scoperte decrebbe a zero: il cosiddetto AI W inter. Una nuova frontiera dell intelligenza artificiale si fece spazio negli anni 80 con l introduzione dei sistem i esperti, sistem i in grado di fare solo una cosa, m a in m odo assolutam ente perfetto. Ovvero non si tentò più di sim ulare la m ente um ana in tutte le sue com plesse articolazioni. Per esem pio si realizzarono intelligenze artificiali in grado di prevedere, com putare, elaborare e controllare i com plessi m eccanism i ch e regolano gli affari, le transazioni e le azioni delle principali borse m ondiali. Purtroppo, anch e in questo caso, si prospettò un nuovo fallim ento: i sistem i esperti ch e erano stati affiancati agli operatori della borsa di Wall Street contribuirono allo straordinario crollo del 19 ottobre Questo avvenne poich é le I.A., deputate al controllo della borsa, erano del tutto im preparate ad affrontare casi particolari non previsti dai program m atori. Poch i anni dopo, però, il fascino verso le m enti artificiali rinacque : si elaborarono i prim i concetti sulle reti neurali, reti di processori interconnessi com e le reti di neuroni ch e com pongono il cervello um ano, ovvero in grado di rispondere a stim oli esterni producendo delle risposte intelligenti. Oltretutto le reti neurali erano potenzialm ente in grado di im parare dai propri errori e attingere a librerie, basi di conoscenza ed esperienza. Questo esperim ento ebbe finalm ente successo ed è ancora oggi im piegato nei più svariati settori: dalla m edicina all inform atica, dalla crim inologia all autom atizzazione dei veicoli. Ciononostante, lo sviluppo, essendo particolarm ente avanzato, è anch e eccessivam ente costoso per essere applicato al settore videoludico, anch e se alcuni gioch i ne h anno fatto uso. L esem pio più eclatante è 16

17 quello di Colin McRae Rally 2.0 ch e è considerato il m aggior esem pio di sfruttam ento di questa tecnologia. Sfortunatam ente anch e le reti neurali non sono state e non sono ancora in grado di reagire con flessibilità e com portarsi com e un essere um ano, sebbene alcune intelligenze artificiali, applicate in cam po videoludico, diano assolutam ente filo da torcere al giocatore già ora, applicando strategie particolarm ente sofisticate, m odificando in tem po reale il com portam ento a seconda della situazione, sfruttando le occasioni positive e negative ch e si possono presentare. Ne sono un esem pio lo sparatutto F.E.A.R., il m anageriale Galactic Civilizations II e il sim ulatore di volo Falcon 4.0; questi videogioch i sfruttano delle routine particolarm ente avanzate ch e possono offrire un alto grado di sfida anch e ai giocatori più esperti. Ma perch é queste com plesse intelligenze artificiali non sono state sfruttate da altri sviluppatori? Perch è le softw are h ouse tendono a considerare le proprie routine com e delle tecnologie proprietarie coperte da copyrigh t e da segreto industriale. E com e se un cuoco realizzasse un opera culinaria senza precedenti e regalasse la ricetta a Nonna Papera. Tuttavia, anch e se le società di sviluppo cedessero a terzi la propria tecnologia proprietaria, sarebbe poco utilizzabile, poich é la portabilità delle routine in diversi generi ludici non sem pre è possibile, infatti, diversam ente da grafica e sonoro, l intelligenza artificiale non presenta fondam enta univoch e. Perciò questa è la m otivazione per cui le intelligenze artificiali dei videogioch i sono particolarm ente scarse? In parte, questo è dovuto al fatto ch e l intelligenza artificiale viene program m ata dopo la realizzazione di tutto il resto del gioco, conseguentem ente non sem pre le routine sono in grado di reagire al m eglio con tutte le variabili considerate durante lo sviluppo; ovvero la I.A. è o scarsa o, per offrire al giocatore una decente livello di sfida, è costretta a barare clam orosam ente. Ovviam ente l esperienza ne risente alquanto. L ideale sarebbe sviluppare una intelligenza artificiale parallelam ente a tutte le altre caratteristich e del gioco, in m o- do tale ch e non si program m i qualcosa ch e le routine non sono in grado di gestire. Purtroppo, m olto spesso, ciò non avviene. Inoltre gli studiosi considerano l esistenza di due tipi diversi di "E se gli organism i artificiali ch e popolano i m ondi virtuali fossero davvero già dotati di una form a em brionale di psich e?" intelligenza artificiale, non sem pre com patibili, ch e i program m atori devono saper applicare correttam ente. La prim a, denom inata intelligenza pura, include solam ente la sfera del razionale, cioè il calcolo, per m ezzo di equazioni e algoritm i, dei dati m essi a disposizione; la sim ulazione del pensiero um ano invece è, appunto, il tentativo da parte degli sviluppatori di creare delle intelligenze in grado di provare em ozioni e reagire intuitivam ente. E evidente ch e questi due tipi sono applicabili a diversi generi ludici, i w argam e e generalm ente i gestionali e strategici beneficerebbero dell utilizzo dell intelligenza pura, m entre i GdR e i vari sim ulatori trarrebbero vantaggio dal pensiero um ano. Bisogna, però, essere accorti e non am plificare i com portam enti, rendendoli troppo razionali o troppo um ani. Non sarebbe certo divertente giocare con uno strategico in cui l avversario è in grado di vincere im m ediatam ente poich é h a previsto tutte le possibili reazioni del giocatore, e sarebbe quantom eno frustrante vedere un personaggio ch iave di un GdR ucciso da un altro personaggio non giocante Sem pre in am bito di intelligenza artificiale esistono anch e im plicazioni asso- CULTURA lutam en te spirituali e filosofich e. Prim a di tutto bisognerebbe sapere se il cervello um ano è soltanto una m acch i- na biologica oppure se presenta quel qualcosa in più ch e può essere ch iam ato anim a, psich e o intelletto dir si voglia. La prim a concezione, del tutto m aterialista, im plica ch e le decisioni ch e prendiam o, apparentem ente libere, in realtà siano del tutto prevedibili e determ inabili attraverso un supercom puter in grado di calcolare tutte le variabili e i com portam enti ch e assum ono le particelle, le m olecole, gli atom i. Questo supercom puter sarà, perciò, quell intelligenza artificiale uguale a un essere um ano, e addirittura in grado di fotografare con la m assim a precisione il passato, il presente e addirittura il futuro. La seconda opzione, più probabile, consiste in una coesistenza di un fattore indefinito, ch e si suole ch iam are psich e, con la m ente um ana. La psich e sarebbe del tutto indipendente dalla razionalità e anzi, sarebbe assolutam ente im prevedibile; non esisterebbe alcun supercom puter in grado di prevedere con precisione i com portam enti del cervello di un essere pensante, cioè sarem m o dotati del fantom atico libero arbitrio. Ne consegue ch e il futuro non sarebbe prevedibile in alcun m odo, dato ch e noi potrem m o m odificarlo e instradarlo verso due sentieri diversi. Le intelligenze artificiale, seppur dotate di incredibili capacità nella sfera del razionale, non potranno essere definite intelligenti finch é non saranno provviste anch esse di psich e. Ma dato ch e non sappiam o in quale stadio dell evoluzione degli esseri um ani si è presentata la psich e, com e possiam o afferm are ch e gli organism i artificiali ch e popolano i m ondi virtuali non ne siano dotati? E se davvero fossero già dotati di una form a em brionale di psich e? Noi di certo non possiam o saperlo con certezza. Eph rael 17

18 CULTURA Ferm o! Caro lettore, se stavi già pensando di girare pagina attendi qualch e riga e proverò a spiegarti com e m ai abbiam o deciso di dedicare un articolo del nostro giornale proprio al Pakistan. Ora ch e ti vedo più attento am m etterò sinceram ente un fatto evidente: l argom ento non è certo di quelli ch e vengono in m ente la m attina appena svegli o la sera, poco prim a di coricarsi, e nem m e- no nel resto della giornata quando ognuno deve occuparsi di se stesso e delle persone ch e gli sono a stretto contatto. Questo a m eno ch e non si viva nel 6 Paese più popoloso del m ondo! Com presso tra India e Afgh anistan, tappato a nord dall alluce del gigante cinese, cullato a sud dal m ar arabico e a sud-ovest accarezzato, un po am biguam ente, dall Iran: il Pakistan. Per aver un idea delle dim ensioni si prendano due stivali italiani ed un altro tagliato all altezza del Rubicone (di quelli per le pozzangh e- re basse insom m a). La popolazione attuale è di circa abitanti e il Paese possiede tassi di crescita dem ografica m olto elevati, tanto ch e alcune proiezioni stim ano il passaggio a 3 Paese più popoloso del m ondo entro il 2050, cosa ch e di per se lo rende quanto m eno degno di nota, no?! Qualch e curiosità per stuzzicarti ulteriorm ente? Lo sport nazionale è il cricket, tifato da m ilioni di appassionati soprattutto nella partita con la storica rivale India (acerrim a nem ica non solo sul cam po da gioco). Com e ricorderai, il Pakistan è stato anch e cam pione m ondiale di questo sport nel 92 (ricordi, vero?!). In questa nazione è fortem ente sviluppata e incentivata l industria dell Inform ation Tech nology, grazie ad una politica di sgravi fiscali im ponenti e all annullam ento dei dazi doganali sulle im portazioni dei calcolatori a favore delle im prese ch e decidono di investire qui, tanto ch e in alcuni Bazar della città di Lah ore è pecuniariam ente più vantaggioso com perare un Dvd vergine ch e Voltar pagina una bottiglietta d acqua, alla faccia della sete di inform atizzazione di questo Paese. Curiosa è anch e l origine del nom e: pare sia stato creato utilizzando le iniziali di alcune sue regioni; Punjab, Afgh ania, Kash m ir, Sind e "La storia attuale del Pak istan dipende direttam ente dai conflitti ch e l h anno generato" belucistan, con l aggiunta di una i com e vocale, inoltre nella loro lingua ufficiale significa terra dei Puri. Bene, le curiosità possono bastare ah, sì il Pakistan possiede anch e un certo num ero di testate nucleari. Ora è il m om ento di tornare seri. La storia attuale del Pakistan dipende direttam ente dai conflitti ch e l h anno generato e ch e continuam ente determ inano il succedersi e l alternarsi di regim i m ilitari e governi pseudo-dem o- cratici, com e quello di Alì Bh utto, padre della, purtroppo fam osa, Bh enazir, recentissim am ente scom parsa in un attentato. Un po di storia di questo paese allora, per com prenderlo m eglio. Il 14 Agosto del 1947 il Pakistan diviene indipendente dopo un conflitto tra fazioni m usulm ane e indù di inimmaginabili proporzioni, in cui h anno perso la vita, secondo le stim e realizzate sinora, tra le e il m ilione di persone. Queste cifre im pressionanti, se raffrontate con la storia dell unificazione italiana, fanno scolorire la giubba rossa di Garibaldi e dei suoi com pagni. A titolo di confronto, se ce ne fosse bisogno, l esplosione della bom ba atom ica sulla città di H irosh im a causò vittim e, a cui si aggiungono le circa scom parse a causa delle radiazioni, negli anni seguenti. Ma l unità nazionale non h a certo rappresentato la fine delle ostilità con i vicini. Nel 1965 il Pakistan, sotto la guida del regim e m ilitare del generale Ayub Kh an, risulta sconfitto nella guerra contro l esercito indiano. Nel 1971 è scosso dalla guerra intestina con la regione del Bengala ch e, fino ad allora, form ava un tutt uno con l attuale stato pakistano e ne rappresentava la propaggine orientale. Il Bengala (oggi Bangladesh ) riesce infine a raggiungere l indipendenza, coadiuvato dall esercito dell India (i pakistani si rifaranno sugli indiani praticam ente solo con la coppa di cricket del 92). Nel 1979 l URSS invade l Afgh anistan, e Islam a- bad, allora sotto il dom inio del generale Zia ul H aq, invia un esercito di volontari, per arginarne l avvento; la guerra ch e segue costa al Pakistan più di m orti. Dopodich è all interno del Paese si va sviluppando un m ovim ento di protesta dei m oh ajir (un antica etnia locale) ch e, vedendo m esso in discussione il loro predom inio econom ico per m ano del neoeletto presidente Zulfiquar Alì Bh utto, rappresentante dei latifondisti del Sind (regione in qui si trova la città di Karach i), nonch é padre di Bh enazir Bh utto, fom enta una guerriglia urbana ch e si protrae praticam ente fino alle soglie del nuovo m illennio. E arriviam o ai giorni nostri: 18

19 dalla fine degli anni ottanta fino al 99 si succedono alla presidenza del governo, per due volte ciascuno, il PPP (Partito del Popolo Pakistano),con a capo la prim a donna al m ondo a ricoprire questa carica in un Paese m usulm a- no Bh enazir Bh utto e il Partito della Lega m usulm ana-n di Naw az Sh arif. Nel Maggio-Luglio del 1999 si sviluppa e si consum a l ennesim o conflitto tra India e Pakistan nel distretto di Kargil, all interno della regione del Kash m ir (no, la tenzone non scoppia perch é gli indiani desiderano indossare graziosi m aglioni di lana pregiata!). E proprio in quel m entre ch e progetta e m ette a segno un colpo di stato l allora capo di Stato Maggiore dell esercito pakistano Pervez Mush arraf ch e, dal giugno del 2001, Segue una analisi della parola REALE tratta dal libro di Joh n Austin, "Sense and Sensibilia". Il libro è scritto in polem i- ca con A. J. Ayer, autore di "Th e Foundations Of Em pirical Know ledge" e sostenitore di un realism o indiretto con dati di senso com e interm ediari; il capitolo è un tentativo di definizione esaustiva del term ine, per una contestazione dell'uso ch e invece ne fa Ayer. "Ma adesso voglio esam inare più da vicino questa piccola parola: reale Reale è una parola assolutam ente norm a- le... già saldam ente fissata nel linguaggio ordinario. In questo senso è una parola ch e h a un significato stabilito e non ci si può trastullare con essa "ad libitum "... Ci sono alcune espressioni, quali ad esem pio "cose m ateriali", ch e solo i filosofi usano, e in questi casi essi possono fare quel ch e pare loro, nei lim iti della ragione. Ma la m aggior parte delle parole è di fatto già usata in un m o- do particolare, e questo fatto non può essere sem plicem ente ignorato... passando per le elezioni dell ottobre 2007, è attualm ente Presidente del Pakistan. Tutto ciò ch e sta succedendo oggi in Pakistan è strettam ente vincolato a forze di carattere internazionale, com e l influenza statunitense su questa regione asiatica, quella britannica (antica dom inatrice nel periodo coloniale) e il fatto di trovarsi in uno degli "h ot spots" (punti caldi) del pianeta per quanto riguarda la lotta di ripartizione di influenza delle grandi potenze. Questo paese risulta inoltre attanagliato da particolarism i locali ch e favoriscono l avvicendarsi di regim i m ilitari. Non bisogna dim enticare ch e le tragedie ch e si stanno consum ando oggi in Pakistan, Afgh anistan, Libano, Palestina, Birm ania, Kenya, nel Golfo Persico e negli Il significato di "Reale" Comunque è sempre consigliabile tenere in m ente (a) ch e le distinzioni incorporate nel nostro vasto e, in buona parte, relativam ente antico cam pionario di parole ordinarie non sono né poch e né sem pre così ovvie, e quasi m ai arbitrarie; (b) ch e in ogni caso, prim a di indulgere a qualsiasi m anom issione per nostro conto, abbiam o bisogno di capire con ch e cosa stiam o trattando, e (c) ch e m anom ettere le parole in quello ch e riteniam o un piccolo angolo del territorio è sem pre soggetto ad avere ripercussioni im previste nel territorio circostante. Infatti la m anipolazione non è così sem plice com e spesso si suppone, non è rich iesta o giustificata così spesso com e si suppone L'altro punto decisam ente im portante da cogliere è ch e reale non è affatto una parola norm ale, m a anzi m olto speciale, nel senso ch e al contrario di giallo o cavallo o passeggiata, essa non h a un significato singolo, specificabile e sem pre lo stesso... Nè h a un gran num ero di significati diversi, cioè non è "am bigua", alm eno sistem aticam ente... CULTURA altri Paesi ch e cronaca e m em oria non riescono neppure a raggiungere sono tutte legate, in ultim a istanza, dallo stesso filo conduttore ch e acuisce le contraddizioni sociali anch e nei nostri paesi, in cui si vive e si spera di continuare a vivere serenam ente. E in cui sarà sem pre più difficile decidere, o aver la possibilità, di voltare pagina sulle questioni ch e riguardano gli altri. Caro lettore, ti ringrazio per non aver voltato pagina. Fre Approfondim ento sulla questione del Kash m ir: h ttp://w w w.stringer.it/stringer%20 sch ede/war/spec_war_kash m ir_- lim es.h tm Com inciam o, dunque, con una... rassegna di alcune com plessità insite nell'im piego di reale. Consideriam o, ad esem pio... il caso del colore reale. Uno potrebbe dire ch e... il colore reale di una cosa è il colore ch e appare a un osservatore norm ale in condizioni di illum inazione norm ale o standard... Ma supponete (a) ch e vi faccia notare di una terza persona: Quello non è il colore reale dei suoi capelli. Intendo forse dire con ciò ch e, se la si osservasse in condizioni standard di illum inazione, si scoprirebbe ch e i suoi capelli non sono di quel colore? No di certo - le condizioni di illum inazione potrebbero già essere standard. Ovviam ente intendo ch e i suoi capelli sono stati tinti... O supponete di stare guardando un gom itolo di lana in un negozio, e io dicessi: Questo non è il suo colore reale. Qui posso intendere ch e non apparirebbe di quel colore alla luce naturale, m a posso anch e intendere ch e la lana prim a di essre tinta non h a quel colore... Supponete (b) ch e ci sia una specie di pesce ch e appare vividam ente m ulticolore e m agari leggerm ente lum inescente ad una profondità di cento m etri. Vi ch iedo qual'è il suo colore reale. Voi ne pescate un esem plare e lo portate sul ponte 19

20 CULTURA dell'im b arcazione, assicurandovi ch e le condizioni di luce siano pressoch è norm ali e trovate ch e il pesce assum e un grigio-bianco sporco. Ebbene, sarebbe quello il suo colore reale? E' ch iaro ch e non siam o obbligati a dirlo... (c) Quali sono le condizioni di illum inazione standard per il sole?... O si consideri per un attim o form a reale... Qual'è la vera form a di un gatto? Cam bia ogni volta ch e si m uove? Altrim enti, quando la sua foram reale si m ostra?... E' piuttosto ovvio ch e non c'è alcuna risposta a tali dom ande - nessuna regola o procedura in base alla qualesi possano determ inare le risposte. Di certo, ci sono m oltissim e form e ch e un gatto non h a - cilindrica, ad esem pio. Ma solo un uom o disperato si balocch erebbe con l'idea di accertare la form a reale del gatto per esclusione. Si confrontino questi casi, nei quali invece sappiam o com e procedere: Questi sono veri diam anti?, Quella è una vera anatra?. Certi gioielli ch e più o m eno assom igliano a diam anti, possono non essere veri diam anti perch è di vetro o di plastica; quella può non essere una vera anatra perch è è un'anatra da rich iam o, oppure un giocattolo, o una specie di oca m olto som igliante all'anatra, o perch è m agari sto avendo un'allucinazione. Ovviam ente questi sono casi m olto differenti. E si noti in particolare (a) ch e nella m aggior parte di essi l'osservazione da parte di un soggetto norm ale in condizioni standard è del tutto irrilevante; (b) ch e qualcosa ch e non sia un'anatra reale non è un'anatra inesistente, o qualcosa di inesistente... Forse a questo punto abbiam o detto abbastanza al fine di stabilire ch e nell'uso di reale c'è più di quanto colga un'occh iata superficiale; il term ine h a m olti usi diversi in m olti contesti diversi. Ora dobbiam o quindi provare a riordinare un po' le cose, ed elench erò sotto quattro voci quelle ch e possono venire ch iam ate le caratteristich e salienti dell'uso di reale - bench è non tutte siano altrettanto perspicue in tutti gli usi del term ine. 1 - Anzitutto, reale è una parola "affam ata di sostantivi"... non possiam o dire sem plicem etne questo è reale, perch è lo stesso soggetto può essere un x reale e contem poraneam ente non essere un y reale; un oggetto piuttosto som igliante a un'anatra può essere una vera anatra da rich iam o (non sem plicem ente un giocattolo), m a non un'anatra vera... Ciò significa ch e ci deve essere risposta alla dom anda un vero ch e cosa? Sovente si pensa ch e basilare è ciò ch e può ch iam arsi l'uso afferm ativo di un term ine - per capire x dobbiam o capire ch e cos'è essere x, o essere un x, e sapere ciò ci insegna ch e cos'è non essere x, o un x. Ma con reale è l'uso "negativo" a portare i pantaloni. Cioè, si attribuisce un senso definito all'asserzione ch e qualcosa è reale, un reale così e così, solo alla luce di un m odello specifico in cui potrebbe essere non reale Reale... è il term ine più generale e com prensivo di un intero gruppo di term ini della stessa specie, term ini ch e svolgono la stessa funzione. Altri m em bri di questo gruppo, sul lato afferm ativo, sono ad esem pio genuino, vivo, vero, autentico... e sul lato negativo artificiale, truccato, fittizio... Vale la pena di notare ch e, ovviam ente, i term ini m eno generali sul lato afferm ativo h anno in m olti casi il m erito di suggerire più o m eno precisam ente ch e cosa vada escluso, tendono cioè ad accoppiarsi a particolari term ini del lato negativo restringendo, per così dire, il cam po delle possibilità... Qui sorgono un gran num ero di questioni... Perch è i denti finti sono ch iam ati finti piuttosto ch e artificiali? Perch è si preferisce arto artificiale a finto? E' forse perch è i denti finti, oltre a fare all'incirca lo stesso lavoro di quelli veri, assom igliano, e si vuole ch e assom iglino, "illusoriam ente", a denti veri? 4 - Infine reale appartiene anch e alla fam iglia delle "parole-aggiustatrici", grazie alle quali altre parole si adattano alle innum erevoli e im prevedibili rich ieste ch e il m ondo propone al linguaggio... Un giorno ci im battiam o in un una specie di anim ale ch e sem bra e si com porta per m olti versi com e un m a- iale, m a non "com pletam ente"; in qualcosa differisce dai m aiali... potrem m o inventare una parola del tutto nuova per loro. Ma ciò ch e potrem m o fare... è dire E' "com e" un m a- iale ("com e" è la parola-aggiustatrice per eccellenza, il m assim o m eccanism o di flessibilità grazie al quale, a dispetto delgi scopi lim itati del nostro linguaggio, possiam o sem pre evitare di restare senza parole). E poi... possiam o procedere con l'osservazione m a non è un "vero" m aiale... La parola com e ci attrezza in "m a- niera generale" per affrontare l'ignoto... (Perch è allora abbiam o bisogno di reale com e parola-aggiustatrice, oltre a com e? Perch è talvolta vogliam o dire E' com e un m aiale, talaltra Non è un vero m aiale? Rispondere a tali dom ande significh e- rebbe davvero fare un grande passo verso la ch iarificazione dell'uso, del "significato" di reale) Dovrebbe essere ch iaro dunque ch e non esiste alcun criterio "generale" per distinguere il reale dal non reale. Com e vada fatto dipende da "ciò" rispetto a cui sorge il problem a in casi particolari. Inoltre, anch e per specie particolari di cose, ci possono essere m olti m odi di fare distinzione (non c'è un "solo" m odo di essere non un vero m aiale)... Di nuovo, criteri ch e im piegh iam o a un dato m om ento non possono essere ritenuti "definitivi", non soggetti a cam biare. Supponete ch e... un gatto com inci a parlare... Ma se i gatti parlanti diventano la m aggioranza e la distinzione fra parlanti e non ci sem bra davvero im portante, possiam o arrivare ad insistere ch e un "vero" gatto è una creatura ch e sa parlare..." a cura di Sonia 20

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