Indagine conoscitiva sull assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche

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1 Camera dei Deputati Commissione IX, Trasporti, poste e telecomunicazioni Indagine conoscitiva sull assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche AIIP Associazione Italiana Internet Provider Audizione dell Ing. Marco Fiorentino, Presidente Roma 17 ottobre 2008

2 Indice 1. AIIP: il maggiore raggruppamento italiano di operatori alternativi di TLC. 2. Tipologie di NGN. 3. La rete di accesso NGN è fondamentale per lo sviluppo del Paese. 4. L attuale stato delle TLC in Italia. 5. Incentivazione agli investimenti nella NGN e garanzie per la concorrenza. 2

3 Onorevole Presidente, Onorevoli Commissari, desidero ringraziare, a nome dell Associazione Italiana Internet Provider (di seguito AIIP), la Camera dei Deputati ed, in particolare, il Presidente ed i membri della Commissione IX, per l invito accordatomi e per l opportunità di manifestare le esigenze specifiche delle imprese che rappresento, circa l indagine conoscitiva sull assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche. Condivido ed accolgo positivamente l iniziativa intrapresa da Codesta Spettabile Commissione e ritengo che essa rappresenti un segnale importante nei confronti del settore delle Telecomunicazioni, contribuendo a sviluppare una peculiare attenzione, da parte delle Istituzioni e dei media, riguardo le iniziative che si rendono oramai necessarie intraprendere per affrontare il grave ritardo che l Italia accusa nella diffusione della banda larga, pari al 17% rispetto alla media europea che è del 20%. 1. AIIP: il maggiore raggruppamento italiano di operatori alternativi di TLC AIIP, costituita nel 1996, è l associazione di categoria di area Confindustria che rappresenta le aziende italiane eroganti servizi basati su protocollo IP. Ad eccezione del segretario generale, tutti i componenti di AIIP sono imprenditori. L associazione raccoglie attualmente oltre 50 aziende, numero in crescita, fornitrici di connettività internet fissa e wireless, servizi VoIP, VAS (Servizi a valore aggiunto), servizi su telefonia mobile, servizi di hosting ed IP Television. Il fatturato complessivo dei soci supera i due miliardi di Euro e gli investimenti effettuati negli ultimi 5 anni superano il miliardo di Euro. Le aziende rappresentate da AIIP investono in Ricerca e Sviluppo una percentuale del loro fatturato notevolmente più alta di quella dei maggiori operatori Italiani di telecomunicazioni. Inoltre i soci hanno investito pesantemente per la copertura delle aree di Digital Divide tramite soluzioni 3

4 innovative. I comuni italiani coperti con reti wireless installate e gestite da nostri associati sono oltre L associazione svolge le proprie attività presidiando le sedi regolamentari pertinenti, quali AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), le associazioni di consumatori e la Commissione UE attraverso l ECTA (European Competitive Telecommunications Association), con azioni ed interventi atti a garantire la piena concorrenza sul mercato a tutela di quelle aziende italiane che hanno sempre guidato l innovazione nel settore delle TLC, e per promuovere lo sviluppo di infrastrutture e servizi che favoriscano lo sviluppo economico del paese. Inoltre, a tutela del diritto di informazione, oltre un milione di cittadini utenti finali vengono informati dall associazione con notizie riguardanti le attività regolamentari ed il loro impatto sui cittadini. AIIP crede nel libero mercato, non inteso come mercato senza regole, anzi crediamo che nel mercato, specialmente nel mercato delle reti, le regole siano necessarie per garantire il corretto funzionamento del mercato. L assenza di regole può portare il mercato lasciato a sé stesso ad effetti devastanti come l attuale crisi finanziaria. Ed è per fornire il nostro contributo ad un auspicabile quadro di nuove regole certe e pro competitive e nell interesse dello sviluppo economico del paese, che oggi ci troviamo qui innanzi a Codesta Spettabile Commissione. 2. Tipologie di NGN Ai fini del presente intervento la Scrivente intende per reti di nuova generazione (di seguito NGN) la rete di accesso, ovvero l insieme delle infrastrutture di rete che consentono il raccordo tra il punto terminale di rete e la prima centrale attiva dell Operatore di accesso, ovvero la cosiddetta Next Generation Access Network (NGAN). Pertanto, non è oggetto della presente memoria rete di trasporto su lunga distanza, ma bensì la sola rete di accesso che rappresenta inevitabilmente una risorsa essenziale al meccanismo competitivo: l incumbent mediante il controllo della 4

5 rete di accesso, sia essa in rame che in fibra, può dominare e distorcere il mercato dei servizi a monte delle rete e dei servizi forniti alla clientela finale a valle della rete. Per NGN la Scrivente intende altresì, una rete realizzata interamente in fibra ottica, fino all utente finale (FTTH- Fibre To The Home), e non soluzioni ibride fibra/rame quale ad esempio può essere la tecnologia VDSL2. Le soluzioni ibride comporterebbero, infatti, superflui costi aggiuntivi di realizzazione e di manutenzione, consumi energetici più alti nella misura non inferiore a 800 milioni di kwattora all anno a livello di servizio universale, ed impatto paesaggistico nettamente superiore rispetto a soluzioni del tipo all fiber. In aggiunta, vale la pena evidenziare in questo contesto che la fibra, al contrario del rame, non ha restrizioni di capacità massima e, quindi, negli anni può garantire la crescita della capacità trasmissiva aggiornando solo gli apparati elettronici presso l utente ed in centrale senza richiedere ulteriori interventi civili, necessari invece per aumentare la capacità della rete in rame, (dove a maggiore velocità deve corrispondere obbligatoriamente minore lunghezza del rame). Inoltre, la NGN FTTH consente di offrire all utenza finale un servizio migliore non solo in termini di velocità trasmissiva ma anche in termini di affidabilità: il tasso di guasto dei collegamenti FTTH è 1/60 di quello caratteristico dei collegamenti in rame e/o in tecnologia ibrida. Solo con la fibra, pertanto, sarà possibile massimizzare la quality of service e soddisfare al meglio le esigenze degli utenti e delle aziende che richiedono sempre più una disponibilità del collegamento all time. 3. La rete di accesso NGN è fondamentale per lo sviluppo del Paese AIIP è fermamente convinta che lo sviluppo della NGN così come sopra definita sia di notevole importanza per lo sviluppo tecnologico ed economico del Paese, ed al contempo ritiene che essa sia strettamente necessaria per consentire ai Cittadini Italiani di poter usufruire di servizi innovativi (anytime/anywhere) al pari di altri cittadini della Comunità Europea. Si pone, quindi, necessario un unica rete che 5

6 consenta il trasporto di tutte le informazioni e che consenta di fornire una molteplicità di servizi quali: Telefonia fissa e mobile; Accesso Internet fisso e mobile a larghissima banda; Telepresenza; TV real time ed on-demand ad alta definizione; Servizi ICT remotizzati per aziende e privati; Formazione a distanza; Telemedicina; Supporto e assistenza agli anziani Accesso ai sevizi delle Pubbliche Amministrazioni; Altri servizi che potranno essere realizzati esclusivamente grazie all utilizzo di una rete di nuova generazione. Paolo Nuti 17/10/08 10:42 Comment: Una delle killer application second i giapponesi In generale, tutte le applicazioni presenti e future del mondo TLC e TV transiteranno sulla NGN. Oggigiorno, diversi Governi comunitari e mondiali stanno valutando azioni e politiche industriali per realizzare lo sviluppo di infrastrutture di nuova generazione, e ciò in considerazione del fatto che si stima che la diffusione della fibra ottica possa portare ad aumenti del PIL superiore all 1% annuo in Europa, per i prossimi 20 anni, e fino al 2% in Italia (fonte: Relazione AGCOM Luglio 2008). È dunque evidente quanto sia delicato assumere una decisione in merito ai modelli di investimento da adottare ed, in particolare, relativamente, alla destinazione delle risorse pubbliche ed alle garanzie di concorrenzialità del nuovo scenario di mercato. Tanto più in Italia dove, a differenza di altri Paesi europei, l operatore exmonopolista detiene tutt ora una quota di mercato che non ha eguali in Europa. In definitiva, AIIP nel sostenere che per la realizzazione di una rete di nuova generazione siano necessari giusti incentivi da parte delle Istituzioni, ritiene, altresì, che nel contempo siano necessarie regole certe e stabili sia per attrarre gli investimenti ed allo stesso tempo garantire i principi di non discriminazione e di 6

7 parità trattamento sanciti dal Codice di Comunicazioni Elettroniche. Come vedremo più avanti AIIP suggerisce misure per raggiungere questi due obbiettivi 4. L attuale stato delle TLC in Italia Il settore delle telecomunicazioni ha contribuito concretamente allo sviluppo economico dell Italia, sia in termini occupazionali, sia in termini di investimenti in innovazione. 1 La concorrenza nel settore ha portato ad innegabili vantaggi per l utenza finale in termini di riduzione dei prezzi e potere d acquisto nonché quantità/innovatività dei servizi. Tuttavia, restano ancora diverse criticità irrisolte, quali una scarsa penetrazione della larga banda rispetto ad altri paesi, prezzi più elevati, vaste aree ancora digital divided, una quota di mercato nei servizi a larga banda dell operatore dominante di circa il 70% che non ha pari nei paesi maggiormente sviluppati 2. Inoltre, i soci AIIP lamentano grosse difficoltà ad accedere alla rete di accesso di Telecom Italia alle medesime condizioni delle divisioni commerciali di Telecom Italia stessa. La bassa diffusione potrebbe essere dovuta alla scarsa alfabetizzazione informatica degli Italiani, e l Amministrazione pubblica potrebbe incentivare ulteriormente la penetrazione della larga banda da parte dei cittadini rendendo loro disponibili in rete ulteriori servizi pubblici. Tuttavia vi sono delle criticità regolamentari che a nostro avviso contribuiscono all attuale stato del mercato, criticità che con l avvento dell NGN, diverranno ancora più sfidanti. Vale la pena quindi di esaminarle. 1 Dal 1999 ad oggi, gli operatori di Telecomunicazioni hanno compiuto investimenti in infrastrutture ed innovazioni tecnologiche per un totale di oltre 60 miliardi di euro, di cui oltre 31 miliardi di investimenti nella rete fissa. Di questi, secondo i dati dell Autorità di settore, il contributo degli operatori alternativi, tra il 1999 ed il 2007, è stato del 34,26%. 2 Tale quota comporta che, in astratto, che se Telcom Italia decidesse di non far interoperare i propri servizi con le reti ed i servizi degli altri operatori, porterebbe tutta la clientela di questi ultimi sulla propria rete ed è dunque evidente proprio nei nuovi i servizi la necessità di una accorta regolamentazione anziché di lasciare l incumbent libero 7

8 Secondo AIIP una della cause dell attuale situazione va ricercata nel fatto che l attuale regolamentazione ha dato massima enfasi all obbiettivo della concorrenza infrastrutturale, considerandola acriticamente un valore di per sé, e minore enfasi agli obbiettivi dell efficienza, della sostenibilità degli investimenti e del beneficio al consumatore finale in termini di prezzo. In particolare AIIP segnala che l enfasi sull unbundling in assenza per anni di un offerta Bitstream orientata ai costi (accesso wholesale alla rete in larga banda già realizzata da Telecom Italia) ha portato alla moltiplicazione delle infrastrutture nelle città più ricche a scapito degli investimenti nelle località meno densamente popolate, a scapito della efficiente allocazione degli investimenti e a scapito del massimo beneficio all utenza finale in termini di prezzo. Telecom Italia si era impegnata a rendere disponibile un offerta Bitstream realmente orientata ai costi già a partire dal 2005, ma ancora oggi tale offerta non rende possibile replicare le offerte al pubblico di TI. 3 Segnaliamo peraltro criticità in termini di trasparenza e affidabilità della Contabilità Regolatoria top down e non pubblica oggi adottata in Italia per il calcolo dei valori di cost-plus, criticità già riscontrate da alcuni altri Regolatori Europei che hanno così adottato contabilità bottom up di natura non riservata. Come vedremo più avanti, con l avvento della NGN i servizi Bitstream ricopriranno un importanza ancora maggiore rispetto oggi. In secondo luogo a seguito della convergenza tra reti e servizi di comunicazioni fisse e mobili e di una regolamentazione che, per i servizi di terminazione sulle loro reti, lascia notevoli margini agli operatori mobili, si sta assistendo ad una concorrenza sui servizi di rete fissa falsata, a favore degli operatori integrati anche con reti e servizi mobili. 4 3 Questo ha comportato a prezzi più alti nelle zone dove la densità abitativa non permette investimenti nell unbundling, ed alla realizzazione di reti parallelsee nelle zone più ricche, che sarebbero state realizzate in minor misura in presenza di un offerta Bitstream cost-plus. 4 Questi ultimi,infatti, impiegano tali sovra-profitti per finanziare l espansione su mercati contigui (servizi di rete fissa e convergenti) e sussidiare illecitamente le proprie offerte di servizi mobili a prezzi inferiori a quelli di terminazione. In tal modo, si assiste alla sostituzione del traffico su rete fissa con traffico su rete mobile e, quindi, alla progressiva riduzione degli accessi di rete fissa, sostituiti con utenze mobili, con esponenziali diseconomie di rete a scapito degli operatori di rete fissa e dello sviluppo della larga banda (che le reti mobili supportano con notevoli limitazioni e costi elevatissimi), così incentivando il digital divide del Paese 8

9 In terzo luogo segnaliamo la sistemica disattenzione di Telecom Italia ai principi regolamentari, come confermato dalla lunga fedina antitrust di Telecom che ha riportato circa 10 condanne (tutte confermate dagli organi di giustizia amministrativa) in circa 10 anni. L Autorità stessa segnala che l attuale sistema regolamentare è necessario ma non sufficiente a garantire la piena concorrenza. Nella delibera 208/07/CONS (allegato A), essa ha evidenziato che permangono alcune gravi criticità strutturali, che non sembrano risolvibili attraverso gli attuali strumenti regolamentari Esistono quindi numerosi elementi che portano a ritenere che l attuale configurazione del mercato abbisogni di un ulteriore intervento regolamentare in materia di parità di trattamento interna ed esterna (cd. equality of access) nell accesso alla rete locale di Telecom Italia, che allontanino il sistema dall attuale situazione di regulation by litigation e lo facciano evolvere nel senso di un assetto di separazione più netta delle attività dell incumbent I persistenti problemi nel garantire l effettiva parità di trattamento e le scarse prospettive di una piena competizione basata sulle infrastrutture suggeriscono che nel contesto italiano la separazione funzionale potrebbe essere un rimedio proporzionato allo scopo di garantire l effettiva concorrenza nella fornitura di prodotti e servizi basati sulla rete fissa di accesso. A fronte di questa analisi TI ha proposto la creazione di Open Access, una divisione all interno dell azienda, ed una serie di impegni per regolarne l attività. Dagli atti della Consultazione Pubblica risulta che tutti gli operatori alternativi AIIP inclusa hanno giudicato l assetto e gli impegni proposti lontanissimi dall assicurare la parità di trattamento. AIIP ritiene che gli impegni che sarebbero necessari ad assicurare la parità di trattamento in presenza di una separazione funzionale e non societaria sarebbero nella pratica così numerosi da essere difficilmente elencabili ancor prima di poter predisporre gli adeguati strumenti di controllo e sanzione. L esperienza di Open Access in UK (che ha obbiettivi più limitati) in termini di numerosità degli impegni e difficoltà di implementazione è istruttiva. Riteniamo 9

10 quindi che l unico vero strumento per assicurare sin da subito la parità di trattamento interno/esterno sia la separazione societaria, la cui imposizione purtroppo non rientra nelle competenze istituzionali di AGCOM. Come vedremo nelle sezioni seguenti, la necessità di incoraggiare gli investimenti nella NGN senza diminuire ulteriormente l attuale grado di concorrenza rende ancora più urgente una misura di questa portata. 5. Incentivazione agli investimenti nella NGN e garanzie per la concorrenza AIIP ritiene che la NGN conduce alla fine dell attuale paradigma regolamentare basato sulla concorrenza fra infrastrutture. A riguardo, vi è parere unanime fra tutte le maggiori istituzioni che si sono occupate di NGN: concordano, infatti, Europe s Information Society, OCSE, ERG, ECTA e numerose Autorità di Regolazione Nazionali. E oramai accettato che un solo operatore NGN possa operare in ogni data zona, poiché più del 55% di quota mercato si rende necessaria per poter operare efficientemente e recuperare gli investimenti sostenuti. Qualora si ritenesse opportuno giungere ad un duopolio tramite la condivisione delle opere civili, si avrebbero notevoli costi aggiuntivi per la collettività senza grossi benefici pro concorrenziali. La NGN va quindi vista come una public utility, similmente alla rete elettrica, a quella del gas, a quella autostradale, a quella ferroviaria, delle fognature, etc. E del tutto evidente che queste infrastrutture, prima fra tutte la NGN, portano ad effetti sul benessere sociale tanto da meritare un piano di intervento di sostegno, ed è anche del tutto evidente che il monopolio naturale inerente in queste infrastrutturerete fanno sì che oggi esse sono realizzate dallo stato o da società private soggette alla classica regolamentazione delle public utilities. A coloro che realizzano l infrastruttura viene garantito il ritorno al capitale per incentivare la realizzazione della rete, ma allo stesso tempo sancito che chi le realizza dovrà renderla disponibile a chiunque alla medesime condizioni, ed chi le realizza dovrà essere entità separata di 10

11 chi offrire servizi a monte e a valle della rete, per evitare che il monopolio naturale della rete sia esteso ai mercati limitrofi. E da notare negli USA, dove si è scelta una strada di minima regolamentazione del mercato e minimo intervento pubblico, non si è ancora arrivati alla realizzazione di su scala significativa di vere NGN nonostante convivano reti TLC e reti via cavo (queste ultime non esistono in Italia). Si assiste invece alla realizzazione di accessi su rame con prestazioni non comparabili con le reti FTTH realizzate in Asia. Va notato che ultimamente questo approccio liberista sta subendo mutamenti: è stato finalmente riaffermato anche negli USA il principio di Neutralità delle Rete, ed è nato un più ampio dibattito sugli effetti che il non intervento dello stato può avere sul funzionamento di taluni mercati. Pertanto AIIP concorda appieno con il Commissario Reding, a capo della direzione Europe s Information Society, sulla necessità regolare la NGN, garantendo un generoso ritorno sull investimento per chi realizza la NGN FTTH in una data zona, nell ordine del 15% annuo, ma allo stesso tempo imponendo che l accesso alla NGN debba essere aperto a condizioni non discriminatore e tutti. Con una ragionevole leva finanziaria, il ritorno sul capitale sarebbe ancora maggiore, attraendo, alle suddette condizioni, considerevoli capitali, e garantendo conseguentemente la rapida realizzazione della NGN. Riteniamo che l accesso paritario alla rete possa essere garantito solo assicurando la separazione societaria fra chi realizzerà la NGAN da chi offrirà servizi i servizi a monte della rete. Sottolineiamo che la garanzia di un tasso predeterminato di ritorno all investimento e la garanzia che l accesso alla rete sia reso disponibile a chiunque a condizioni paritarie non sono in antitesi ma che ben si sposano. Infatti è proprio il tasso di ritorno garantito che determina il prezzo al quale il servizio deve essere reso disponibile a terzi. 11

12 Le richieste di vacanza regolamentare avanzate da chi propone di realizzare la NGN non possono essere accettate per almeno tre ragioni: Perché esse comporterebbero una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea; Perché riteniamo che alle condizioni sopra esposte vi siano numerosi investitori pronti a finanziare la NGN senza richiedere contestualmente alcuna vacanza regolamentare; Perché cedere nelle mani di un privato verticalmente integrato (dalle infrastrutture ai servizi) un monopolio naturale quale la NGN, così essenziale per lo sviluppo del Paese, vorrebbe dire lasciare a questi la politica industriale delle TLC ed ipotecare il futuro del paese e negare qualsiasi forma di concorrenza nei mercati a monte ed a valle della NGN, con pesantissime conseguenze sullo sviluppo del settore del terziario avanzato Italiano e con notevole danno verso i consumatori finali, sia in termini di ridotta scelta di servizi che in termini di maggiori prezzi. AIIP, ritiene inoltre opportuno, in tale contesto preliminare, evidenziare la necessità di definire le specifiche tecniche e di servizio minime che dovranno essere garantite dalle società che realizzeranno l NGN. Esse dovranno avere lo scopo di definire solo un set minimo di prestazioni senza rappresentare inutili ostacoli per chi investe. E opportuni che gli investitori abbiano la libertà di scegliere la tecnologia ed i business methods da adottare in funzione anche delle diverse realtà territoriali. Ad avviso di AIIP, va prevista, come su innanzi indicato, la fibra ottica sino all utente finale, una banda simmetrica minima garantita di 100 Mbit/s, SLA (Service Level Agreement) di massima sui tempi di provisioning ed assurance, e relative penali. Va altresì garantito il rispetto della cosiddetta Net Neutrality, ovvero l assoluta 12

13 mancanza di discriminazione o prioritizzazione rispetto alla tipologia di contenuti trasportati. AIIP ritiene che l operatore dominante possa avere un ruolo importante nella realizzazione della NGN-FTTH, ma allo che essa dovrà competere con le altre entità disposte ad investire alle condizioni che auspichiamo saranno prefissate. Certamente una utility con un ritorno al capitale garantito al 15% verebbe valorizzata in borsa ad un multiplo ben maggiore a quello odierno di Telecom Italia e, quindi, con indubbi vantaggi da parte di Telecom Italia stessa. Allo stesso tempo l operatore dominante ha in ogni caso una responsabilità aggiuntiva, ovvero quella di non effettuare, tramite l attuale rete di accesso in rame, i cui costi di realizzazione sono totalmente ammortizzati, operazioni di dumping che aumenterebbero l incertezza da parte di chi investe nella NGN-FTTH scoraggiando così gli investimenti senza che il Paese tragga vantaggio dal sovrapporsi di due reti. Per sterilizzare questo rischio la Scrivente ritiene che Telecom Italia potrebbe far confluire nella/nelle società che realizzeranno la NGN FTTH l attuale rete in rame in cambio di quote societarie. I prezzi di vendita all ingrosso di tale rete dovranno rimanere invariati rispetto a quelli attuali e non contribuire al ritorno del 15% sul capitale, e la valorizzazione di questo asset potrebbe tener presente di una data di switch off dalla vecchia alla nuova rete. 5 Per lo stesso principio, anche gli asset di rete realizzati dai concorrenti di Telecom Italia potrebbero confluire nella/nelle società che realizzeranno la NGN in cambio di quote societarie. Gli enti pubblici potranno, altrettanto, contribuire alla realizzazione della NGN-FTTH sul proprio territorio, specialmente nelle aree di minor densità abitativa. Essi, al pari degli investitori privati, dovranno comunque astenersi dall offrire servizi direttamente al pubblico (si veda ad esempio i comuni in Svezia ed, in Italia, i comuni del Trentino Network). Anche lo Stato centrale può contribuire alla realizzazione 5 Oggi detiene la rete in rame possa avere l incentivo di posporre la data di cut-off il più in là possibile al fine di poter massimizzare la valorizzazione di tale asset di rete che verrà sostituito dalla NGN. 13

14 dell NGN tramite finanziamenti agevolati, finanziamenti diretti, incentivi all acquisto, ecc. Concordiamo con il Presidente di AGCOM quando sottolinea che oramai prassi consolidata a livello internazionale quella di subordinare i finanziamenti pubblici all obbligo in capo agli operatori di rete del principio di apertura delle infrastrutture. Riteniamo per la NGN tale obbligo dovrà tradursi nell offerta all ingrosso dell accesso alla rete tramite offerta Bitstream a prezzi uguali per tutti gli operatori, fissati in modo da garantire il ritorno al capitale prefissato, come suggerito dal Commissario Reding. Soci AIIP sarebbero pronti ad investire nella NGN a queste condizioni. Auspichiamo che tale obbiettivo sia preseguito tramite una separazione societaria della rete di Telecom Italia, ovvero il contributo della stessa alla società che realizzerà la NGN, sul modello Enel-Terna, ed un modello di compartecipazione alla stessa, aperto a tutti i soggetti privati o pubblici, addivenendo in tal modo ad uno scenario di rete di reti tra loro omogenee ed interconnesse. Inoltre, al fine di incentivare un corretto investimento nella NGN-FTTH e scoraggiare fenomeni di cherry picking da parte di operatori che si concentrano nelle zone più facili da realizzare, a discapito di chi si impegna a coprire ampi territori, AIIP ritiene che sia ipotizzabile concedere una esclusiva territoriale limitata nel tempo, sempre che la società che realizza la NGN, a garantire la raggiungibilità di qualsiasi utente sul territorio di competenza. In caso di zone non coperte vi dovrebbe essere la possibilità di terzi di realizzare la NGN in tali zone. Infine, per evitare una sorta di Digital Divide NGN, AIIP ritiene che occorra stabilire opportune regole di servizio universale NGN. Una buona soluzione, potrebbe essere quella di promuovere il cablaggio NGN-FTTH a partire non dalle aree a maggior densità abitativa, sulle quali già oggi sono presenti servizi a velocità relativamente elevata in grado di supportare i primi passi della IPTV e dove si è 14

15 sviluppato un certo grado di concorrenza, ma bensì nelle aree a minor densità abitativa. In generale, resta in ogni caso la necessità di un quadro regolatorio certo, a garanzia di trasparenza e non discriminazione nelle modalità e nelle condizioni di accesso alla rete da parte degli altri operatori. Un ringraziamento a tutti voi per l attenzione. Presidente AIIP Marco fiorentino 15

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