Azoto prontamente assimilabile e gestione della nutrizione nella fermentazione alcolica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Azoto prontamente assimilabile e gestione della nutrizione nella fermentazione alcolica"

Transcript

1 A Quality Selection For You Azoto prontamente assimilabile e gestione della nutrizione nella fermentazione alcolica Christian Scrinzi Coordinamento enologico Gruppo Italiano Vini Elaborazione dei dati a cura di Alessandra Biondi Bartolini La gestione delle fermentazioni alcoliche e con essa della nutrizione azotata rientra in un quadro di gestione e progettazione più ampio di tutti i processi produttivi, che parte dalla fase agricola, attraversa la valutazione della materia prima e la scelta dei parametri analitici adatti a descriverla e arriva alla bottiglia, sintesi di un progetto viticolo ed enologico che ha come fine un determinato obiettivo, espresso dal mercato, dalle esigenze date dalla gestione dei costi di produzione, dalle attese del consumatore in termini di naturalità dei prodotti e non ultimi di coerenza e rispetto dei territori e delle denominazioni nella quali ci troviamo a lavorare. In questa relazione verranno presentati dapprima i punti di partenza e le valutazioni, che hanno portato il Gruppo Italiano Vini ad avviare alcuni progetti di approfondimento sulle possibilità di gestione delle fermentazioni e in particolare della nutrizione azotata dei lieviti. La gestione della fermentazione alcolica Nella gestione delle fermentazioni alcoliche l enologo dispone di strumenti di tipo analitico e sensoriale che consentono di valutare le caratteristiche delle materie prime e di scegliere gli strumenti tecnologici più adatti a perseguire l obiettivo enologico finale. I punti critici che sarà necessario valutare nella gestione delle fermentazioni alcoliche sono: microbiologici (relativi alla presenza di micro-flora spontanea o allo stato sanitario delle uve); fisici, come la presenza di torbidi (NTU) o anche la stessa temperatura; chimici (concentrazione in zuccheri, ph e contenuto in azoto prontamente assimilabile o APA). Gli strumenti tecnologici a disposizione dell enologo nella gestione della fermentazione alcolica sono: la scelta delle dosi e dei momenti di dosaggio della solforosa; la scelta e la correzione del livello di intorbidamento dei mosti (per i bianchi); la scelta del ceppo di lievito in relazione naturalmente anche alle altre condizioni tecnologiche scelte, come la temperatura di fermentazione; e infine la scelta della strategia nutrizionale, che non rappresenta soltanto uno strumento di gestione dei rischi collegati agli arresti di fermentazione. L azoto assimilabile L APA o azoto prontamente assimilabile, espresso in mg/l di azoto, quantifica i composti azotati direttamente e facilmente assimilabili dal lievito ed è rappresentato dal contenuto in azoto inorganico sotto forma di ione ammonio e azoto α-amminico, rappresentato dagli amminoacidi con l esclusione della prolina, la quale viene assimilata dal lievito soltanto in presenza di ossigeno molecolare e che pertanto, per quanto rappresenti l amminoacido più presente, viene esclusa dalla valutazione dell azoto disponibile in fermentazione. L APA dei mosti è influenzato da fattori di natura climatica, pedologica e agronomica oltre che naturalmente dal vitigno e dal portinnesto. Gestire l azoto prontamente assimilabile significa anzitutto stabilire un preciso protocollo di controllo del contenuto in azoto, nelle sue diverse forme, su tutti i mosti e definire un precisa strategia nutrizionale, sulla base 1

2 della conoscenza dell apporto dei nutrimenti azotati e di parametri adatti a valutare i fabbisogni dei lieviti in ogni fase della fermentazione. Attraverso una strategia di questo tipo si persegue il duplice scopo di evitare al lievito il rischio di carenze azotate, che come è noto portano non soltanto a rischi di fermentazioni stentate o interrotte, ma anche a risultati qualitativi scarsi e inferiori alle attese, e contemporaneamente quello di non incorrere in un eventuale eccesso di nutrizione azotata, con vini ricchi in nutrienti utilizzabili dai micro-organismi contaminanti, possibile causa di difetti organolettici e di produzione di composti dannosi per la salute del consumatore. L esperienza GIV nella gestione della nutrizione azotata In questa seconda parte vedremo l esperienza di GIV nel monitoraggio dell azoto assimilabile sui mosti, l uso che si fa delle informazioni ricevute da quest attività di controllo e le esperienze avviate nella ricerca di parametri di processo utili a valutare l andamento delle fermentazioni e lo stato nutrizionale del lievito. Per tutte le cantine del Gruppo l APA viene valutato sui mosti al momento del primo riempimento delle vasche. Il controllo viene svolto nei laboratori di controllo qualità come somma dell azoto ammoniacale e dell azoto α amminico, determinati rispettivamente con metodo enzimatico e colorimetrico (metodo NOPA descritto da Butzke nel 1998). Nelle ultime stagioni di vendemmia è stato inserita la determinazione delle APA nelle calibrazioni su mosto (uva) del sistema FTIR. Il metodo enzimatico e quello colorimetrico vengono utilizzati per la validazione di queste letture. A partire dal 25 è stato inoltre avviato il monitoraggio di un indice di APA (valutazione non quantitativa), valutato con il metodo FTIR anche nel corso delle prime fasi della fermentazione alcolica. L APA nei mosti delle regioni italiane mg/l azoto mg/l azoto assimilabile Fig. 1: azoto assimilabile nelle annate , 25, 2, 15, 1, 5,, ammoniacale amminico APA Fg. 2a: variabilità tra vitigni e uvaggi nell'annata 25 ammoniacale alfa amminico mg/l di APA intervallo di fabbisogno minimo Le medie di ogni annata sono state determinate su un totale di 765 mosti analizzati. I mosti sono diversi per provenienza e varietà. Mentre i valori medi delle annate 24 e 25 non si sono differenziati in modo particolare tra loro, nel 26 abbiamo rilevato un contenuto medio in azoto assimilabile più elevato. La differenza con i due anni precedenti è legata soprattutto ad una maggiore concentrazione in azoto inorganico. Analizzando i dati di APA di due annate, elaborati confrontando tra loro vitigni o uvaggi diversi, è possibile analizzare quanto la componente varietale e quella ambientale influiscano su Custoza Merlot Sangiovese Corvina Valpolicella 2 Bardolino Pinot grigio Chardonnay Incr. Manzoni Soave Amarone

3 mg/l azoto Fig. 2b: variabilità tra vitigni e uvaggi nell'annata 26 questo parametro. In alcuni casi per esempio come per il Sangiovese o per l uvaggio Custoza il contenuto medio di APA è sempre tra i più bassi dell intera gamma, inferiore anche ad un limite di carenza ipoteticamente fissato a 15 mg/l. In altri casi come per l Incrocio Manzoni invece le concentrazioni sono costantemente situate nella parte alta dell intervallo. In altri casi ancora infine, si osservano invece degli spostamenti sostanziali dei valori medi di APA delle stesse varietà all interno dell intervallo tra un annata e l altra, come è osservabile per esempio per i mosti di Soave nelle annate 25 e 26, caratterizzate rispettivamente da un periodo di maturazione molto piovoso e al contrario da un periodo iniziale fresco ma da un mese di settembre con temperature elevate. Sangiovese Custoza ammoniacale Soave Merlot alfa amminico Riesling Corvinone Amarone Chardonnay Bardolino Corvina Valpolicella Pinot Grigio Lugana Incr. Manzoni Per alcuni vitigni è stato possibile analizzare la variabilità dell azoto prontamente assimilabile data dalla regione di provenienza e di conseguenza quello che potremmo chiamare l effetto terroir. Nei mosti di per esempio è evidente (fig. 3) come in zone più asciutte come la Maremma toscana o caratterizzate da terreni poco profondi come la zona del Chianti, l APA risulti più basso rispetto allo stesso parametro mg/l azoto assimilabile alfa amminico ammoniacale Maremma Maremma Fig. 3: misurato nei mosti provenienti da zone caratterizzate da clima più fresco e terreni più profondi come la zona del Garda veronese e della Valpolicella (Verona). Come dimostrato in numerosi studi il contenuto in azoto assimilabile decresce nel periodo di maturazione delle uve. I controlli effettuati hanno consentito di confermare questo tipo di evoluzione: nel periodo di vendemmia per esempio si assiste ad una diminuzione (in alcune varietà più evidente che in altre) dell azoto assimilabile presente nei mosti e in modo particolare della sua frazione ammoniacale (fig. 4). Siena Siena Garda Verona Verona Fig. 4: variazione dell'apa nel periodo di raccolta (Bardolino anno 26) o mg/l azot set 3-set 5-ott 1-ott 15-ott 2-ott N Ammoniacale (mg/l) N Alfa-Amminico (mg/l) APA (mg/l) Lineare (APA (mg/l)) Lineare (N Alfa-Amminico 3 (mg/l)) Lineare (N Ammoniacale (mg/l))

4 La gestione della nutrizione azotata nelle fermentazioni alcoliche L andamento delle fermentazioni può essere descritto dalla curva di consumo degli zuccheri o meglio dalla curva di velocità di consumo degli zuccheri (g/l di zuccheri consumati ogni giorno) che consente di evidenziare meglio i punti tipici del processo (fig. 5). g/l zuccheri Fig. 5: curve descrittive dell'andamento fermentativo: consumo degli zuccheri e velocità di fermentazione zuccheri velocità di fermentazione g/l/zuccheri/giorno I punti caratteristici di una fermentazione sono: 1- la velocità massima di fermentazione influenzata dalla disponibilità di azoto iniziale (Sablayrolles, 1996) 2-l ampiezza del picco di massima velocità che descrive quanto un tasso sostenuto di consumo degli zuccheri (e quindi una buona efficienza fermentativa) venga mantenuto nel tempo. 3-la velocità di chiusura che dovrà essere quanto più possibile elevata fino ai giorni immediatamente precedenti al completo consumo degli zuccheri. Questo si traduce, nell analisi delle curve di consumo degli zuccheri, in un angolo di chiusura quanto più ampio possibile., 2, 4, 6, 8, 1, 12, 14, 16, 18, -5 2, I protocolli di gestione delle fermentazioni alcoliche delle cantine del Gruppo italiano Vini sono stati messi a punto con l obiettivo di avere fermentazioni giorni di fermentazione con avvio regolare e rapido, incrementi di velocità non eccessivi soprattutto nelle fasi iniziali, seguiti da andamenti regolari caratterizzati da un tasso di consumo degli zuccheri elevato e regolare nella fase centrale della fermentazione. L ultimo obiettivo è quello di avere una chiusura anch essa regolare senza rallentamenti prolungati nel consumo degli ultimi grammi di zuccheri. La strategia di nutrizione applicata, rappresenta sicuramente uno degli strumenti più importanti finalizzati a raggiungere i risultati fermentativi sopra descritti. 1. Nella prima fase, quella che sembra avere più influenza con il picco di velocità massima, non vengono aggiunti nutrimenti azotati inorganici mentre nella reidratazione dei lieviti e nella preparazione del piede de cuve si utilizzano prodotti che favoriscano l assimilazione di fattori di crescita e sopravvivenza. 2. L APA del mosto misurato al momento del riempimento della vasca viene corretto con l aggiunta di nutrimenti azotati soltanto dopo lo sviluppo di circa 3 alcolici (corrispondenti a circa ¼ della fermentazione alcolica). L intervento ha lo scopo di integrare l APA iniziale fino al valore minimo di 15 mg/l. 3. Nella fase che va da ¼ fino a oltre la metà della fermentazione gli interventi di nutrizione azotata vengono applicati solo nel caso in cui nella vasca si verifichi produzione di H 2 S (indice di uno stato di carenza azotata) rilevato olfattivamente con controlli quotidiani. Le curve di fermentazione sono state elaborate con lo scopo di creare uno storico aziendale. Avendo verificato che in condizioni ripetibili, le curve hanno per lo più forma sovrapponibile, abbiamo ipotizzato come possibile sviluppo dei nostri studi futuri, la creazione di un modello che consenta di elaborare delle cosiddette curve tipo per ogni condizione di fermentazione e che possa essere utilizzato come strumento di gestione dei processi fermentativi stessi. 4

5 Alcuni esempi g/l zuccheri/giorno Fig. 6: Chardonnay, curve di velocità di fermentazione, ceppi di lievito diversi, temperatura C 4-3, -25, -2, -15, -1, -5,, gg alla chiusura Nota: le curve esprimono la velocità di fermentazione in g/l di zuccheri/giorno e sono state sovrapposte portando a zero il giorno di chiusura (zuccheri< 3g/l) PA6P22 'PA6P2 PA6P2 'PA6P3 PA6P1 PA6P4 PA6P5 La figura 6 rappresenta le curve della velocità di consumo degli zuccheri di alcune fermentazioni di Chardonnay dell annata 26. Le curve sono state sovrapposte portando al punto zero in ascissa il giorno di chiusura delle fermentazioni Nelle curve si osserva un primo picco di velocità di fermentazione con velocità massima comunque contenuta entro i 35 g/l/giorno. Nella fase che segue si vede come gli interventi di nutrizione consentano di mantenere sostenuto il tasso di consumo degli zuccheri. Al termine della fermentazione (punto zero), fissata convenzionalmente ad una concentrazione in zuccheri inferiore a 3 g/l, la velocità di fermentazione è superiore a (tra i 3 e i 5 g/l/giorno) e di conseguenza essa andrà a zero soltanto con il completo consumo degli zuccheri. Nel fascio di curve presentato è evidente come la curva in rosso si discosti dalla forma tipica che caratterizza le altre e che tale anomalia sia evidente fin dalle prime fasi e si risolva in una maggiore durata complessiva della fermentazione. In una futura ipotesi di utilizzo di un modello per la gestione delle fermentazioni il confronto di una curva come questa con il suo tipo potrebbe consentire di individuare precocemente tale anomalia. A indice di AP (FTIR) C inocul Fig. 7: Franc Toscana indice di APA giorni di fermentazione velocità di fermentazione 3 TEMPERATURA g/l/giorno zuccheri L indice di APA (metodo FTIR) è stato valutato nel corso della prima parte delle fermentazioni alcoliche dei vini rossi fermentati in Toscana, sui quali si è applicata una macerazione prefermentativa a bassa temperatura. Nel grafico di figura 7 sono riportate le curve dell indice di APA e della velocità di fermentazione, oltre che, in corrispondenza delle frecce, i momenti di aggiunta di nutrienti azotati. 5

6 Si osserva che nel corso delle prime fasi, sebbene la velocità di fermentazione sia mantenuta bassa dalle basse temperature, l indice diminuisca drasticamente. Alcune altre valutazioni, effettuate anche con metodi diversi, hanno confermato come effettivamente l APA diminuisca anche prima dell avvio manifesto della fermentazione, per esempio durante le fasi prefermentative, e che l azoto ammoniacale rappresenti la forma che per prima scompare dai mosti. Successivamente a questa prima fase di consumo le aggiunte di nutrienti azotati effettuate vengono rilevate dall indice di APA e contemporaneamente provocano un innalzamento della velocità di fermentazione. In particolare si osserva, come ogni momento di accumulo sia seguito da un rapido consumo e come in seguito a questo consumo, si assista ad un incremento della velocità di fermentazione. Questo accade tuttavia soltanto nelle prime fasi: quando la velocità di fermentazione comincia a salire, le aggiunte di nutrimenti azotati vengono evidentemente assimilate molto velocemente e l indice di APA controllato giornalmente non sembra, in questa fase, un parametro sufficientemente sensibile a valutare la successione delle fasi di accumulo e assimilazione. Conclusioni Il lavoro presentato rappresenta l esposizione dell approccio che il Gruppo Italiano Vini ha nei confronti della gestione delle fermentazioni e nell utilizzo dei dati analitici. Dalla valutazione e l elaborazione delle informazioni raccolte razionalmente all interno della banca dati aziendale sono scaturite alcune necessità di approfondimento che hanno dato origine a progetti di sviluppo già avviati o che verranno avviati nel prossimo futuro. L obiettivo generale è quello di disporre di strumenti analitici o gestionali sempre più affidabili e adatti per condurre in modo razionale il processo fermentativo: la scelta di un indice di stato nutrizionale dei lieviti, la valutazione dei limiti critici di sostanze azotate residue nei vini, la creazione di un modello per la gestione degli andamenti fermentativi, la conoscenza della composizione dei nutrimenti utilizzati, dei momenti e dei dosaggi più adatti al loro utilizzo, sono le tematiche che verranno affrontate e approfondite nei prossimi anni. Elaborazione dei dati a cura di Alessandra Biondi Bartolini 6 HTS enologia - Sede legale: Piazza Francesco Pizzo, Marsala (TP) / Sede operativa: Contrada Misilla Marsala (TP) - P.iva CCIAA TP / Distribuzione logistica: S.Gregorio di Veronella VERONA info@hts-enologia.com

NUTROZIM CREAFERM GOLD CREAFERM CREAFERM EXTRA. Tabella riassuntiva

NUTROZIM CREAFERM GOLD CREAFERM CREAFERM EXTRA. Tabella riassuntiva Se da un lato la nutrizione azotata consente di avere una buona quantità di cellule, dall altro è necessario che queste siano ben nutrite e mantenute attive e vitali in tutto il corso della fermentazione,

Dettagli

ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE. Diversificare la strategia nutrizionale frutta

ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE. Diversificare la strategia nutrizionale frutta ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE Diversificare la strategia nutrizionale frutta Se da un lato la nutrizione azotata consente di avere una buona quantità di cellule, dall altro è necessario che queste siano ben

Dettagli

ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE DIVERSIFICARE LA STRATEGIA NUTRIZIONALE FRUTTA

ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE DIVERSIFICARE LA STRATEGIA NUTRIZIONALE FRUTTA ATTIVANTI DI FERMENTAZIONE DIVERSIFICARE LA STRATEGIA NUTRIZIONALE FRUTTA MYCOSTART IN CONTROTENDENZA NELLA RIATTIVAZIONE DEI LIEVITI STIMOLA LA MOLTIPLICAZIONE CELLULARE CON TASSO DI CRESCITA OTTIMALE

Dettagli

Chimica Enologica e Analisi di Laboratorio 6 CFU

Chimica Enologica e Analisi di Laboratorio 6 CFU Anno Accademico 2015/2016 Chimica Enologica e Analisi di Laboratorio 6 CFU Prof. Marco Rissone Obiettivi del corso Il Corso si propone di far conseguire conoscenze e competenze sufficienti per valutare

Dettagli

FILIERA UVA. Analisi del processo di vinificazione attraverso sistemi innovativi (obiettivo 3.4).

FILIERA UVA. Analisi del processo di vinificazione attraverso sistemi innovativi (obiettivo 3.4). FILIERA UVA Consolidamento di tecniche innovative per la qualificazione delle uve al conferimento presso le cantine e per il controllo del processo di vinificazione Analisi del processo di vinificazione

Dettagli

Test tecnico dei lieviti selezionati 2011

Test tecnico dei lieviti selezionati 2011 250 Land- und Forstwirtschaftliches Test tecnico dei lieviti selezionati 2011 Come l anno scorso all inizio dell estate è stato svolto un sondaggio nel quale abbiamo chiesto ai produttori di vino sudtirolesi

Dettagli

Vinificazione in rosso e bianco

Vinificazione in rosso e bianco Trasformazione dei Prodotti Vinificazione in rosso e bianco Acquisire le basi teoriche per il controllo qualitativo del processo di vinificazione Conoscere i fenomeni che caratterizzano le trasformazioni

Dettagli

Test per l'analisi di campioni di vino

Test per l'analisi di campioni di vino Test per l'analisi di campioni di vino veterinariavegetale.listarfish.it Kit colorimetrici e strumentazione per le analisi enologiche manuali ed automatizzate. L'analisi del vino ha lo scopo di stabilire

Dettagli

Test tecnico per culture starter di batteri lattici 2012

Test tecnico per culture starter di batteri lattici 2012 Test tecnico per culture starter di batteri lattici 2012 Il presente rapporto contiene l esame tecnico per culture STARTER di batteri lattici per la fermentazione malolattica. Lo scopo non è quello di

Dettagli

modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE IN BIANCO ore richieste: 2 ore di lezione, con osservazioni in CANTINA

modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE IN BIANCO ore richieste: 2 ore di lezione, con osservazioni in CANTINA modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE IN ROSSO VINIFICAZIONE IN BIANCO MACERAZIONE CARBONICA ore richieste: 2-3 ore di lezione integrate da osservazioni/sperimentazioni

Dettagli

-Coordinamento : CRA- Centro di ricerca per l Enologia (CRA_ENO) via P.Micca, 35-Asti Responsabile scientifico : dott.ssa Antonella Bosso

-Coordinamento : CRA- Centro di ricerca per l Enologia (CRA_ENO) via P.Micca, 35-Asti Responsabile scientifico : dott.ssa Antonella Bosso Applicazione norme europee di vinificazione biologica e miglioramento della qualità e della conservabilità dei vini biologici nel rispetto delle peculiarità territoriali PROGETTO EUVINBIO -Coordinamento

Dettagli

in cantina SECCO O FRESCO

in cantina SECCO O FRESCO Reidratazione di lieviti secchi attivi. SECCO O FRESCO PURCHÉ DI QUALITÀ SELEZIONATO PER L OBIETTIVO ENOLOGICO DESIDERATO E RISPONDENTE A IRRINUNCIABILI STANDARD QUALITATIVI: ECCO IL LIEVITO GIUSTO, INDIPENDENTEMENTE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Chimica e laboratorio classe V A Anno scolastico 2008-2009

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Chimica e laboratorio classe V A Anno scolastico 2008-2009 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Chimica e laboratorio classe V A Anno scolastico 2008-2009 ISTITUTO TECNICO AGRARIO Via Scacciapensieri, 8 53100 Siena tel. 0577/332411-332477 FAX 0577/333243 INSEGNANTE: LILIANA

Dettagli

Vini bianchi Buone pratiche di lavoro con le doghe in vinificazione

Vini bianchi Buone pratiche di lavoro con le doghe in vinificazione Vini bianchi Buone pratiche di lavoro con le doghe in vinificazione 1 Cosa sono le buone pratiche? Delle tecniche validate al livello scientifico, sperimentale e nella pratica delle cantine 2 A cosa servono?

Dettagli

71 CONGRESSO VERONA 2/5 GIUGNO VINO: LE NUOVE FRONTIERE DELLA RICERCA E DELLA COMUNICAZIONE N 5

71 CONGRESSO VERONA 2/5 GIUGNO VINO: LE NUOVE FRONTIERE DELLA RICERCA E DELLA COMUNICAZIONE N 5 71 CONGRESSO VERONA 2/5 GIUGNO VINO: LE NUOVE FRONTIERE DELLA RICERCA E DELLA COMUNICAZIONE N 5 MAGGIO 2016-20121 MILANO - VIA PRIVATA VASTO, 3 - TEL 02.99785721 - FAX 02.99785724 POSTE ITALIANE SPA -

Dettagli

LIEVITI SECCHI Controllo qualità e caratteristiche enologiche.

LIEVITI SECCHI Controllo qualità e caratteristiche enologiche. LIEVITI SECCHI 23. Controllo qualità e caratteristiche enologiche. RISULTATI I preparati di lievito secco usati nella vendemmia 23 dalle Cantine Sociali trentine associate alla Cavit sono stati sottoposti

Dettagli

SISTEMI THERMO SCIENTIFIC ARENA PER L ANALISI AUTOMATICA DEI VINI EVIDENZE DA UN APPLICAZIONE STANDARD. AHSI Spa

SISTEMI THERMO SCIENTIFIC ARENA PER L ANALISI AUTOMATICA DEI VINI EVIDENZE DA UN APPLICAZIONE STANDARD. AHSI Spa SISTEMI THERMO SCIENTIFIC ARENA PER L ANALISI AUTOMATICA DEI VINI EVIDENZE DA UN APPLICAZIONE STANDARD AHSI Spa www.ahsi.it ORIGINE DEI DATI Apparecchiatura: Analizzatore Fotometrico Enzimatico ARENA 2XT

Dettagli

Tecniche di vinificazione senza l impiego della solforosa

Tecniche di vinificazione senza l impiego della solforosa Tecniche di vinificazione senza l impiego della solforosa I protocollifreewine prevedono studio dei punti critici eliminazione delle cause la sostituzione degli effetti utili dei solfiti l utilizzo di

Dettagli

Sperimentazione in scala di cantina presso azienda Capodarco (Grottaferrata- Roma)

Sperimentazione in scala di cantina presso azienda Capodarco (Grottaferrata- Roma) Sperimentazione in scala di cantina presso azienda Capodarco (Grottaferrata- Roma) Prof. Marco Esti Dipartimento per l Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) Università dellatuscia

Dettagli

Microssigenazione Barbera 2008

Microssigenazione Barbera 2008 ANDREA BUZIO ENOLOGO in collaborazione con WINER Wine making equipments & technologies Microssigenazione Barbera 2008 Il vino utilizzato per la sperimentazione è un Barbera annata 2008 con le seguenti

Dettagli

Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti. Dr.ssa Graziana Grassini

Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti. Dr.ssa Graziana Grassini Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti Dr.ssa Graziana Grassini SO2 e salute Viene impiegata in tutti i campi alimentari: Vino, aceto, bevande a base di succo di frutta, baccalà,

Dettagli

TENUTA TRESANTI SCHEDE TECNICHE

TENUTA TRESANTI SCHEDE TECNICHE TENUTA TRESANTI SCHEDE TECNICHE Memento Rosso Toscana I.G.T. ESPOSIZIONE DEI VIGNETI: per la produzione del Memento si utilizzano le posizioni più fresche ed ariose; pleistocenica, che determinano terreni

Dettagli

GLERA: GLI STUDI DEL CREA PER LA SUA COLTIVAZIONE AGRONOMIA, FISIOLOGIA, GENETICA, DIFESA

GLERA: GLI STUDI DEL CREA PER LA SUA COLTIVAZIONE AGRONOMIA, FISIOLOGIA, GENETICA, DIFESA GLERA: GLI STUDI DEL CREA PER LA SUA COLTIVAZIONE AGRONOMIA, FISIOLOGIA, GENETICA, DIFESA Effetto del clima sui profili aromatici delle uve Glera e dei vini Prosecco nell'area collinare DOCG Dr. MASSIMILIANO

Dettagli

TIPOLOGIA AZIENDA: Azienda Cooperativa Agricola. ETTARI VITATI: ha. ENOLOGO: Giacomo Spanò. PRODUZIONE ANNUA BOTTIGLIE: 2 Milioni.

TIPOLOGIA AZIENDA: Azienda Cooperativa Agricola. ETTARI VITATI: ha. ENOLOGO: Giacomo Spanò. PRODUZIONE ANNUA BOTTIGLIE: 2 Milioni. TIPOLOGIA AZIENDA: Azienda Cooperativa Agricola. ETTARI VITATI: 4.800 ha. ENOLOGO: Giacomo Spanò. PRODUZIONE ANNUA BOTTIGLIE: 2 Milioni. PRODOTTI CERTIFICATI BIO: Vino. Sibiliana è il progetto per la valorizzazione

Dettagli

RISOLUZIONE OIV-OENO MONOGRAFIA SUL GLUTATIONE

RISOLUZIONE OIV-OENO MONOGRAFIA SUL GLUTATIONE RISOLUZIONE OIV-OENO 571-2017 MONOGRAFIA SUL GLUTATIONE L ASSEMBLEA GENERALE, Visto l'articolo 2, paragrafo 2 iv dell'accordo del 3 aprile 2001 che istituisce l'organizzazione internazionale della vigna

Dettagli

I DATI 2012 DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE CERTIFICATE DA SIQURIA

I DATI 2012 DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE CERTIFICATE DA SIQURIA I DATI DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE CERTIFICATE DA SIQURIA CONOSCERE PER GESTIRE Come ormai di consuetudine, anche quest anno Siquria è lieta di presentare i dati produttivi, relativi all annata, delle

Dettagli

Fermenti Naturali. a cura di Federico Giotto seminario Bologna, 11 giugno Premessa From mineral to organic and back

Fermenti Naturali. a cura di Federico Giotto seminario Bologna, 11 giugno Premessa From mineral to organic and back Associazione culturale senza fini di lucro Fermenti Naturali a cura di Federico Giotto seminario Bologna, 11 giugno 2010 Premessa From mineral to organic and back Prima di approfondire le tematiche della

Dettagli

I lieviti per la produzione di vino Vermentino

I lieviti per la produzione di vino Vermentino I lieviti per la produzione di vino Vermentino DISAABA - Università degli Studi di Sassari SEVERINO ZARA - GIOVANNI ANTONIO FARRIS VERMENTINO: un vitigno di antica tradizione che guarda al futuro Vitigno

Dettagli

Dal settimanale Ismea di informazione sui prodotti agricoli e agroalimentari. Prezzo 4,87 /Ettogrado

Dal settimanale Ismea di informazione sui prodotti agricoli e agroalimentari. Prezzo 4,87 /Ettogrado Dal settimanale Ismea di informazione sui prodotti agricoli e agroalimentari n. 33/2012 - settimana n. 37, dal 10 al 16 settembre 2012 Mercato nazionale dei vini comuni vini bianchi comuni Vini bianchi

Dettagli

Articolo La indicazione geografica tipica "Marche" è riservata alle seguenti categorie di prodotti vitivinicoli:

Articolo La indicazione geografica tipica Marche è riservata alle seguenti categorie di prodotti vitivinicoli: ANNESSO DISCIPLINARE DI PRODUZIONE VINI A IGT MARCHE Articolo 1. La Indicazione Geografica Tipica "Marche", accompagnata o meno dalle specificazioni previste dal presente disciplinare di produzione, è

Dettagli

La produzione di uva e di vino Anno 2004

La produzione di uva e di vino Anno 2004 3 febbraio 2005 La produzione di uva e di vino Anno 2004 L Istat presenta i principali risultati provvisori 1 della vendemmia 2004, ottenuti mediante stime regionali. Dopo gli anomali andamenti climatici

Dettagli

L enologia varietale per la valorizzazione dei vini di territorio. Rocco Di Stefano

L enologia varietale per la valorizzazione dei vini di territorio. Rocco Di Stefano L enologia varietale per la valorizzazione dei vini di territorio Rocco Di Stefano Principali obiettivi dell enologia varietale: a) produzione di vini dotati di qualità e diversità, b) ottimizzazione dell

Dettagli

Lettura DEFINIZIONI DI MOSTI E VINI - OIV

Lettura DEFINIZIONI DI MOSTI E VINI - OIV Lettura DEFINIZIONI DI MOSTI E VINI - OIV Mosti Mosto d uva (18/73) Prodotto liquido ottenuto da uva fresca, sia spontaneamente sia mediante processi fisici, quali: pigiatura (*), diraspatura (*), sgrondatura

Dettagli

Convegno: IL VIGNETO IN UN CLIMA CHE CAMBIA: LE PRATICHE DEL BIOLOGICO PER AFFRONTARE L INCERTEZZA CLIMATICA

Convegno: IL VIGNETO IN UN CLIMA CHE CAMBIA: LE PRATICHE DEL BIOLOGICO PER AFFRONTARE L INCERTEZZA CLIMATICA Convegno: IL VIGNETO IN UN CLIMA CHE CAMBIA: LE PRATICHE DEL BIOLOGICO PER AFFRONTARE L INCERTEZZA CLIMATICA Dott. Agr. Giovanni Bigot Azienda AMASTUOLA Venerdì 17 giugno ore 9,30 11,30 AREA CONVEGNI,

Dettagli

Dr.ssa Francesca Ciampini. ISVEA - Le tecniche analitiche di monitoraggio del Brettanomyces

Dr.ssa Francesca Ciampini. ISVEA - Le tecniche analitiche di monitoraggio del Brettanomyces Le Tecniche Analitiche di monitoraggio del Brettanomyces Dr.ssa Francesca Ciampini Brettanomyces sp. La scoperta e le prime classificazioni dalle fermentazioni secondarie della birra (N.H. Claussen 1904).

Dettagli

L ATTIVITA BIOLOGICA DEL SUOLO : INTERESSE E METODI DI VALUTAZIONE?

L ATTIVITA BIOLOGICA DEL SUOLO : INTERESSE E METODI DI VALUTAZIONE? CHANTELOT, L ATTIVITÀ BIOLOGICA DEL SUOLO: INTERESSE E METODI DI VALUTAZIONE, PAG. 1 L ATTIVITA BIOLOGICA DEL SUOLO : INTERESSE E METODI DI VALUTAZIONE? Eric CHANTELOT ITV Nîmes-Rodilhan Ruolo dell attività

Dettagli

La vendemmia. in Trentino

La vendemmia. in Trentino La vendemmia 2015 in Trentino Consorzio Vini del Trentino Novembre 2015 LA VENDEMMIA 2015 IN TRENTINO Il Consorzio Vini del Trentino, come consueto, ha rilevato presso le Aziende proprie associate i dati

Dettagli

Cessioni fenoliche dal tappo di sughero e potenziale effetto sulla stabilità proteica del vino

Cessioni fenoliche dal tappo di sughero e potenziale effetto sulla stabilità proteica del vino Cessioni fenoliche dal tappo di sughero e potenziale effetto sulla stabilità proteica del vino Gabrielli M., Fracassetti D, Tirelli A. Dipartimento di Scienze per gli Alimenti la Nutrizione, l'ambiente.

Dettagli

L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione

L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione Fino ad ora l analisi su domanda, offerta ed equilibrio di mercato è stata di tipo qualitativo. Se vogliamo avere una misura quantitativa degli

Dettagli

Pagina 1 di 9 Vini da tavola - Prezzi medi all'origine settimanali (euro/ettogrado) settimana settimana settimana variazioni 18-24/09/2006 11-17/09/2006 19-25/09/2005 sett att/sett prec sett att/sett 05

Dettagli

Progetto ewine (Joint Project 2005)

Progetto ewine (Joint Project 2005) Progetto ewine (Joint Project 2005) Il concetto di tracciabilità applicato ad un processo di produzione di batteri selezionati per uso alimentare Fabio Fracchetti Dip. Biotecnologie - Microbiologia Alimentare

Dettagli

I 7 PRINCIPI DEL CODEX ALIMENTARIUS

I 7 PRINCIPI DEL CODEX ALIMENTARIUS I 7 PRINCIPI DEL CODEX ALIMENTARIUS 1 I 7 PRINCIPI DEL CODEX ALIMENTARIUS Il Metodo HACCP prevede l attuazione dei seguenti 7 principi: Principio 1: Indicazione dei pericoli connessi alle diverse fasi

Dettagli

FILIERA MELA. Ottimizzazione della gestione dei frutti in fase di post-raccolta a garanzia della prossima denominazione IGP.

FILIERA MELA. Ottimizzazione della gestione dei frutti in fase di post-raccolta a garanzia della prossima denominazione IGP. FILIERA MELA Ottimizzazione della gestione dei frutti in fase di post-raccolta a garanzia della prossima denominazione IGP. Identificazione del profilo qualitativo e nutraceutico delle mele con tecniche

Dettagli

Disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita Brunello di Montalcino Art. 1 Art. 2 Art. 3

Disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita Brunello di Montalcino Art. 1 Art. 2 Art. 3 Disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita Brunello di Montalcino Decreto 19/5/1998 G.U. n 133 del 10/6/1998 Art. 1 La denominazione di origine controllata e

Dettagli

Esperienze di Macerazione Dinamica Prefermentativa su uve bianche. Giorgio Todeschini

Esperienze di Macerazione Dinamica Prefermentativa su uve bianche. Giorgio Todeschini Esperienze di Macerazione Dinamica Prefermentativa su uve bianche Giorgio Todeschini 1 Presentazione Sede della sperimentazione Cantina Rauscedo Obiettivo valutazione delle opportunità d uso di questa

Dettagli

FERTILITA CHIMICA. Disponibilità ottimale dei nutrienti. Fattori atmosferici favorevoli. Fattori pedologici. Pratiche agricole

FERTILITA CHIMICA. Disponibilità ottimale dei nutrienti. Fattori atmosferici favorevoli. Fattori pedologici. Pratiche agricole ANALISI DEL SUOLO - Conoscere i valori di alcuni parametri chimico-fisici allo scopo di giudicarne l idoneità ai fini di una normale e redditizia crescita dei vegetali - Individuare il tipo e l intensità

Dettagli

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL VINO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA MATERA ai sensi del decreto 6 luglio 2005 G.U. n.

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL VINO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA MATERA ai sensi del decreto 6 luglio 2005 G.U. n. DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL VINO A DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA MATERA ai sensi del decreto 6 luglio 2005 G.U. n.163 del 15/07/2005 Art.1 Denominazione dei vini La denominazione di origine controllata

Dettagli

il riso nasce nell'acqua e muore nel vino

il riso nasce nell'acqua e muore nel vino Isola della Scala (VR) - Manhattan (New York) - Roma il riso nasce nell'acqua e muore nel vino La Risotteria Melotti è specializzata nella sapiente preparazione del piatto principe della gastronomia del

Dettagli

Quando si deve concimare il vigneto? Come si deve concimare?

Quando si deve concimare il vigneto? Come si deve concimare? Quando si deve concimare il vigneto? Come si deve concimare? Quando si deve concimare il vigneto? Quando la naturale fertilità del suolo non è adeguata a sostenere il potenziale vegeto produttivo desiderato.

Dettagli

28 marzo 2013 ASTRA Tebano Castellari Lorena e Jacopo Giovannini SELEZIONE DI LIEVITI AUTOCTONI PER LA VALORIZZAZIONE DI VINI ALBANA E SANGIOVESE DI

28 marzo 2013 ASTRA Tebano Castellari Lorena e Jacopo Giovannini SELEZIONE DI LIEVITI AUTOCTONI PER LA VALORIZZAZIONE DI VINI ALBANA E SANGIOVESE DI 28 marzo 2013 ASTRA Tebano Castellari Lorena e Jacopo Giovannini SELEZIONE DI LIEVITI AUTOCTONI PER LA VALORIZZAZIONE DI VINI ALBANA E SANGIOVESE DI UN AZIENDA DELL IMOLESE Premessa Lieviti indigeni/autoctoni

Dettagli

RELAZIONE DEL PROGETTO RECUPERO DEL NIBIO DI TASSAROLO ANNO 2006 A cura dei Tecnici del Centro

RELAZIONE DEL PROGETTO RECUPERO DEL NIBIO DI TASSAROLO ANNO 2006 A cura dei Tecnici del Centro RELAZIONE DEL PROGETTO RECUPERO DEL NIBIO DI TASSAROLO ANNO 2006 A cura dei Tecnici del Centro Introduzione Nell anno 2000 il Centro Sperimentale Vitivinicolo Tenuta Cannona di Carpeneto venne contattato

Dettagli

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Nell ambito del Progetto relativo all esame dell ecosistema costituito dal Parco Fluviale del Padrongianus sono stati coinvolti

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DELLA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI AGROINDUSTRIALI

TECNICO SUPERIORE DELLA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI AGROINDUSTRIALI TECNICO SUPERIORE DELLA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI AGROINDUSTRIALI (con indirizzo nelle filiere del vino, latte e carne) Il tecnico superiore della trasformazione dei prodotti è esperto nella valutazione

Dettagli

Oenovin EPERNAY (ex r.f. Bayanus) Lievito selezionato in Champagne il cui utilizzo è indicato per il trattamento di mosti destinati alla produzione di

Oenovin EPERNAY (ex r.f. Bayanus) Lievito selezionato in Champagne il cui utilizzo è indicato per il trattamento di mosti destinati alla produzione di La Gamma Oenovin I lieviti selezionati Oenovin sono il frutto della rigorosa selezione dei ceppi e di un processo produttivo attento alla qualità ed al rispetto della capacità fermentativa del lievito

Dettagli

Bollettino agrometeorologico regionale mensile Mese di aprile 2003

Bollettino agrometeorologico regionale mensile Mese di aprile 2003 REGIONE SICILIANA Assessorato Agricoltura e Foreste Servizio IX - Assistenza Tecnica, Sperimentazione, Ricerca Applicata e Divulgazione Unità Operativa 5 SIAS - Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano

Dettagli

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente.

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente. Report ARPAT Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente. Agosto 2014 Dipartimento provinciale ARPAT di Grosseto 1 Introduzione

Dettagli

ORTOFRUTTA. 1. Asparagi Verdi Ciliegie Fave Fresche Fragole Limoni Zucchine... 7

ORTOFRUTTA. 1. Asparagi Verdi Ciliegie Fave Fresche Fragole Limoni Zucchine... 7 ORTOFRUTTA 1. Asparagi Verdi... 2 2. Ciliegie... 3 3. Fave Fresche... 4 4. Fragole... 5 5. Limoni... 6 6. Zucchine... 7 Analisi trimestrale ortofrutta Luglio 2 1. Asparagi Verdi Cartogrammaa 1: VARIAZIONE

Dettagli

Utilizzeremo un kit analitico per valutare la qualità dell acqua potabile delle nostre case, scuole e fontanelle cittadine.

Utilizzeremo un kit analitico per valutare la qualità dell acqua potabile delle nostre case, scuole e fontanelle cittadine. Acqua in brocca Ciao! Io sono LABBY e vi farò da guida per l analisi dell acqua del vostro rubinetto! Utilizzeremo un kit analitico per valutare la qualità dell acqua potabile delle nostre case, scuole

Dettagli

Andamento della DOC Prosecco

Andamento della DOC Prosecco Assemblea generale dei soci Andamento della DOC Prosecco Treviso, 09 maggio 2014 PROPOSTE CONSORZIO 2014 Andamento generale della denominazione, Richiesta sospensione temporanea iscrizione dei vigneti

Dettagli

AMA 2010 IL VIGNETO Con l annata 2010 nasce questo nuovo Chianti Classico. La superficie totale a vigneto specializzato di proprietà del Castello di Ama ammonta a circa 90 ettari, di questi circa 65 ettari

Dettagli

I vini veronesi nello scenario globale: competitività, prospettive di crescita e impatti economici

I vini veronesi nello scenario globale: competitività, prospettive di crescita e impatti economici Verona, 30 novembre 2015 I vini veronesi nello scenario globale: competitività, prospettive di crescita e impatti economici DENIS PANTINI Direttore Area Agroalimentare Nomisma Responsabile Wine Monitor

Dettagli

Monitoraggio di un impianto di depurazione in scala pilota finalizzato alla gestione automatizzata di impianti a flusso continuo

Monitoraggio di un impianto di depurazione in scala pilota finalizzato alla gestione automatizzata di impianti a flusso continuo UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio (Classe delle Lauree Specialistiche in Ingegneria Civile e

Dettagli

ASPETTI CHIMICI E LEGALI DELL'ACIDIFICAZIONE E DISACIDIFICAZIONE DEI VINI

ASPETTI CHIMICI E LEGALI DELL'ACIDIFICAZIONE E DISACIDIFICAZIONE DEI VINI ASPETTI CHIMICI E LEGALI DELL'ACIDIFICAZIONE E DISACIDIFICAZIONE DEI VINI Fonti principali GAZZETTA UFFICIALE DELL UNIONE EUROPEA -Regolamento (CE) n. 479/2008 -Regolamento(CE) n. 606/2009 Prof. Vincenzo

Dettagli

VENDEMMIA 2012 PRODUZIONI UVA E VINO IN VENETO

VENDEMMIA 2012 PRODUZIONI UVA E VINO IN VENETO VENDEMMIA 0 PRODUZIONI UVA E VINO IN VENETO * estrazione dal sistema informativo di AVEPA 6 gennaio 0 Regione Veneto quintali di uva prodotti dichiarati nella vendemmia 0 DO IG VINO VINO VARIETALE TOTALE

Dettagli

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 177

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 177 A LLEGATO A Posizioni Codici 1-4 5 6-8 9 10 11 12 13 14 MARCHE BIANCO C022 X 888 1 X X E 0 X MARCHE BIANCO FRIZZANTE C022 X 888 1 X X F 0 X MARCHE BIANCO MOSTO DI UVE PARZIALMENTE FERMENTATO C022 X 888

Dettagli

SPECIE MICROBICHE DOMINANTI NEL VINO

SPECIE MICROBICHE DOMINANTI NEL VINO SPECIE MICROBICHE DOMINANTI NEL VINO FERMENTAZIONE ALCOLICA (FA) E FERMENTAZIONE MALOLATTICA (FML) SONO PROCESSI POLIMICROBICI NELLE VARIE FASI DELLA VINIFICAZIONE LO SVILUPPO DELLE SPECIE FERMENTANTI

Dettagli

WineScan Tutte le analisi. Un solo campione. Un solo strumento. Compresa SO2 libera e totale. Dedicated Analytical Solutions

WineScan Tutte le analisi. Un solo campione. Un solo strumento. Compresa SO2 libera e totale. Dedicated Analytical Solutions WineScan Tutte le analisi. Un solo campione. Un solo strumento. Compresa SO2 libera e totale. Dedicated Analytical Solutions Analisi di routine e vinificazione - una collaborazione indissolubile Le aziende

Dettagli

AROM PROTECTION ANTIOSSIDANTE PROTETTIVO DEI MOSTI

AROM PROTECTION ANTIOSSIDANTE PROTETTIVO DEI MOSTI rev. 1 del 28/08/2012 AROM PROTECTION ANTIOSSIDANTE PROTETTIVO DEI MOSTI L azione indisturbata dell ossigeno sui vari componenti del mosto influisce negativamente sull ottenimento di un vino di qualità.

Dettagli

Benedetta Turchetti Dipartimento di Biologia Applicata Università degli Studi di Perugia Curatore della Collezione dei Lieviti Industriali DBVPG

Benedetta Turchetti Dipartimento di Biologia Applicata Università degli Studi di Perugia Curatore della Collezione dei Lieviti Industriali DBVPG Benedetta Turchetti Dipartimento di Biologia Applicata Università degli Studi di Perugia Curatore della Collezione dei Lieviti Industriali DBVPG ICLAVA Risultati progetto MIPAF - OIGA 18829/2009 Partecipanti

Dettagli

CORSO DI DEGUSTAZIONE AL CASALE EUROPA

CORSO DI DEGUSTAZIONE AL CASALE EUROPA CORSO DI DEGUSTAZIONE AL CASALE EUROPA Inviato da Administrator lunedì 25 luglio 2011 Augusto Santori L Associazione Culturale Casale Europa, che ha sede in vicolo di Papa Leone 131, presenta il primo

Dettagli

PRESENTAZIONE DELL AZIENDA

PRESENTAZIONE DELL AZIENDA PRESENTAZIONE DELL AZIENDA 5 FRATELLI, UN SOLO OBIETTIVO: FARE UN GRANDE PROSCIUTTO 1938 Primo comincia a lavorare in uno stabilimento di prosciutti 1950 tutti e 5 i fratelli lavorano nella produzione

Dettagli

autocertificazione e prezzo sorgente il vino

autocertificazione e prezzo sorgente il vino autocertificazione e prezzo sorgente il vino IL PRODUTTORE Nome produttore/azienda e ragione sociale: Azienda Agricola FOFFANI Indirizzo: Piazza Giulia, 13 Clauiano 33050 Trivignano Udinese (UD) Telefono:

Dettagli

MICROCLIMA ED INERBIMENTO NEL VIGNETO

MICROCLIMA ED INERBIMENTO NEL VIGNETO 4 febbraio 2016 FIERAGRICOLA - Verona Ing. Nicola Vicino MICROCLIMA ED INERBIMENTO NEL VIGNETO WORKSHOP ENOVITIS Viticoltura di precisione per la gestione della fertilità copyright 2016 cet electronics

Dettagli

Ottimo termico per la sintesi antocianica

Ottimo termico per la sintesi antocianica Ottimo termico per la sintesi antocianica 29 C 17 C Per la sintesi degli antociani è sufficiente il 30% della luce esterna e temperature non troppo elevate (più colore a 25 C che non a 30) 7 agosto 1 30

Dettagli

LIFE CYCLE ASSESSMENT:

LIFE CYCLE ASSESSMENT: LIFE CYCLE ASSESSMENT: strumento che permette di valutare gli impatti ambientali associati al CICLO DI VITA di un prodotto, processo o attività, attraverso l identificazione e la quantificazione dei consumi

Dettagli

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente.

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente. Report ARPAT Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente. Febbraio 2015 Dipartimento provinciale ARPAT di Grosseto 1 Introduzione

Dettagli

Il ruolo del bicchiere nell analisi sensoriale:

Il ruolo del bicchiere nell analisi sensoriale: Il ruolo del bicchiere nell analisi sensoriale: l effetto della forma del calice impiegato in una degustazione sull evoluzione organolettica e chimico/fisica del vino in esso contenuto. I bicchieri da

Dettagli

Ricerca finanziata dalla Regione Piemonte OBIETTIVI

Ricerca finanziata dalla Regione Piemonte OBIETTIVI VALORIZZAZIONE DELLE CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE E SENSORIALI DI VINI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE PRODOTTI DA UVE CORTESE ED ARNEIS, APPLICANDO TECNICHE INNOVATIVE DI AFFINAMENTO - PROGETTO VARCO Ricerca

Dettagli

Direttive no. 4. (del 21 aprile 2010) dell Interprofessione della vite e del vino ticinese (IVVT)

Direttive no. 4. (del 21 aprile 2010) dell Interprofessione della vite e del vino ticinese (IVVT) Direttive no. 4 (del 21 aprile 2010) dell Interprofessione della vite e del vino ticinese (IVVT) Già Direttiva no.4 dell Ordine della DOC del 7 novembre 2008. inerenti le modifiche del 7 ottobre 2008 apportate

Dettagli

Cabernet Sauvignon Doc Colli Bolognesi

Cabernet Sauvignon Doc Colli Bolognesi Cabernet Sauvignon Doc Colli Bolognesi Bonzarone è vino ottenuto da uve Cabernet Sauvignon prodotte da vigneti di circa quindici anni di età. Le uve vengono raccolte dopo un attenta scelta cominciata con

Dettagli

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio DIPARTIMENTO PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO Centro Meteorologico di Teolo Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio Il Veneto si colloca in una zona di transizione confinante a Nord con

Dettagli

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale Paolo Giandon ARPAV - Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti AgrelanWeb: obiettivo La predisposizione di un piano di concimazione a partire

Dettagli

movia vitigni autoctoni Tocai Friulano Sauvignon Merlot Pinot Nero Chardonnay vendemmia manualità macerazione

movia vitigni autoctoni Tocai Friulano Sauvignon Merlot Pinot Nero Chardonnay vendemmia manualità macerazione 21 ha - 100.000 bt primorski slovenia movia Mirko & Aleš Kristancic a Dobrovo 1820 peschi tradizionale Brda zac zac ciliegi humus collina vini del protocollo vigneron giardiniere albicocche vitigni autoctoni

Dettagli

PRODUZIONE DI SOLFITI DA PARTE DEL LIEVITO

PRODUZIONE DI SOLFITI DA PARTE DEL LIEVITO WERNER ET AL., PREODUZIONE DI SOLFITI DA PARTE DEL LIEVITO, PAG. 1 PRODUZIONE DI SOLFITI DA PARTE DEL LIEVITO Maik WERNER 1, Doris RAUHUT 1, Philippe COTTEREAU 2 1 State Research Institute Geisenheim,

Dettagli

Health Target Group ALIMENTI CHEMICAL FREE FOOD TECHNOLOGY

Health Target Group ALIMENTI CHEMICAL FREE FOOD TECHNOLOGY Health Target Group ALIMENTI CHEMICAL FREE FOOD TECHNOLOGY PRESENTAZIONE HEALTH TARGET, è specializzata in nella produzione ed applicazione di tecnologie innovative nel settore del food technology. HEALTH

Dettagli

VALPOLICELLA DOC CLASSICO

VALPOLICELLA DOC CLASSICO VALPOLICELLA DOC CLASSICO Valpolicella DOC Classico Denominazione di Origine Controllata V.Q.P.R.D. Corvina, Corvinone and Rondinella ORIGINE: Dai nostri vigneti situati in località Novaia di Marano di

Dettagli

Premessa. Stefano Ferrari ISVEA srl

Premessa. Stefano Ferrari ISVEA srl Lieviti autoctoni: obiettivi del loro impiego, metodi di isolamento e selezione Premessa Nel corso degli ultimi decenni, la consapevolezza sempre maggiore e diffusa dei fenomeni connessi con la produzione

Dettagli

ETA DELLA VITE. II. INFLUENZA SULLA QUALITA DELL UVA E DEL VINO

ETA DELLA VITE. II. INFLUENZA SULLA QUALITA DELL UVA E DEL VINO ZUFFEREY ET MAIGRE, ETA DELLA VITE. II. INFLUENZA SULLA QUALITA DELL UVA E DEL VINO, P.1 ETA DELLA VITE. II. INFLUENZA SULLA QUALITA DELL UVA E DEL VINO V. ZUFFEREY 1, D. MAIGRE 2 Station de recherche

Dettagli

I mutamenti del clima in Italia

I mutamenti del clima in Italia I mutamenti del clima in Italia Come tutti i Paesi ad economia avanzata, l Italia è soggetta, a partire dagli anni ottanta, ad un sensibile mutamento del clima caratterizzato dal generalizzato aumento

Dettagli

autocertificazione e prezzo sorgente il vino

autocertificazione e prezzo sorgente il vino autocertificazione e prezzo sorgente il vino IL PRODUTTORE Nome produttore/azienda e ragione sociale: Az. Agr. Baglio Luna DiBirgi Indirizzo: c/da Paolini, 33 91025 Marsala (TP) Telefono: 0923 967527 333

Dettagli

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA 1 / 20 ST-001 ALLEGATO I ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA 2 / 20 ST-001 DESCRIZIONE DELLE CONDIZIONI METEOCLIMATICHE Gli impianti di trattamento e di compressione gas della Concessione Stoccaggio

Dettagli

DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA 9977 28/10/2014 Identificativo Atto n. 592 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA INDIVIDUAZIONE DEI PERIODI DI DIVIETO DI SPANDIMENTO DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO E DEI FERTILIZZANTI AZOTATI DI CUI AL D.M.

Dettagli

autocertificazione e prezzo sorgente il vino

autocertificazione e prezzo sorgente il vino autocertificazione e prezzo sorgente il vino IL PRODUTTORE Nome produttore/azienda e ragione sociale: IL CERCHIO Indirizzo: VIA VALMARINA 24 58011 CAPALBIO (GR) Telefono: 0564 898856 Fax: 0564 898856 E-mail:

Dettagli

Servizio Agrometeorologico Regionale. Analisi climatica della Regione Toscana. Anno 2005

Servizio Agrometeorologico Regionale. Analisi climatica della Regione Toscana. Anno 2005 A.R.S.I.A. Agenzia Regionale Sviluppo e Innovazione nel Settore Agricolo-Forestale Servizio Agrometeorologico Regionale Analisi climatica della Regione Toscana Anno Maggio 6 Analisi climatica del territorio

Dettagli

Attività e insegnamenti dell indirizzo Agraria, agroalimentare e agroindustria

Attività e insegnamenti dell indirizzo Agraria, agroalimentare e agroindustria Attività e insegnamenti dell indirizzo Agraria, agroalimentare e agroindustria Articolazione Gestione dell ambiente e del territorio Disciplina: PRODUZIONI ANIMALI Secondo biennio e quinto anno organizzare

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICA E MICROBIOLOGICA DEL PARMIGIANO-REGGIANO DI 12 MESI

CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICA E MICROBIOLOGICA DEL PARMIGIANO-REGGIANO DI 12 MESI CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICA E MICROBIOLOGICA DEL PARMIGIANO-REGGIANO DI 12 MESI A. Pecorari, G. Gambini, M. Nocetti Consorzio Parmigiano-Reggiano L. Pellegrino, J.A. Hogenboom Distam - Milano Parma,

Dettagli

EFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS

EFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS EFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS OBIETTIVO DELLA PROVA Valutazione dell effetto di diverse dosi del concime organo-minerale

Dettagli

ZUCCHERI DEL LATTE LATTOSIO (98%)

ZUCCHERI DEL LATTE LATTOSIO (98%) ZUCCHERI DEL LATTE LATTOSIO (98%) (2%) Altri zuccheri Oligosaccaridi legati a sostanze ad alto peso molecolare (k-caseina): glucosammina, galattosammina, N-acetilgalattosammina e acido N-acetilneuramminico

Dettagli

Prove di confronto Cloni e Biotipi di Cannonau in Agro di Dorgali «Loc. Oddoene»

Prove di confronto Cloni e Biotipi di Cannonau in Agro di Dorgali «Loc. Oddoene» Prove di confronto Cloni e Biotipi di Cannonau in Agro di Dorgali «Loc. Oddoene» Dorgali 25 Ottobre 2016 Onofrio Graviano Luca Demelas Gabriele Musa Laboratorio analisi Confronto cloni Cannnonau Dorgali

Dettagli

MICROBIOLOGIA D E G L I A L I M E N T I

MICROBIOLOGIA D E G L I A L I M E N T I MICROBIOLOGIA D E G L I A L I M E N T I Microbiologia degli Alimenti COSA STUDIA? La provenienza e il significato delle varie specie microbiche presenti nell alimento il loro comportamento durante i processi

Dettagli