La Sorveglianza della Leishmania nei canili dell Emilia-Romagna. Risultati del primo anno di attività

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1 La Sorveglianza della Leishmania nei canili dell Emilia-Romagna Risultati del primo anno di attività

2 Obiettivi del progetto Creare una mappa di rischio per Leishmaniosi della Regione Gestire il rischio zoonotico della Leishmaniosi canina attraverso il coinvolgimento dei proprietari e dei veterinari LL.PP. Sviluppare protocolli di intervento da attuare in seguito alla segnalazione di casi umani

3 Il problema etico nei canili E corretto dare in adozione un animale del quale si ignora lo stato sanitario relativamente alla Leishmaniosi?

4 In ER vi sono 128 canili (54 pubblici; 74 privati) dati sisvet 2006 CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE CANINA Cani Catturati Gatti Catturati Cani Restituiti Rinunce di Proprietà Cani Affidati Cani Soppressi con tatuaggio senza tatuaggio Numero soggetti

5 La dimensione del problema Alcuni dati su cui riflettere, da un campione di 29 canili soggetti al piano di monitoraggio regionale: Cani presenti: (151 per canile) % nuovi ingressi/presenti: 100% (87% catturati; 12% rinunce di proprietà) % uscite/presenti: 103% (50% adozioni; 41% restituzioni; 12% decessi)

6 Leishmaniosi canina e adozioni Zoonosi Trasmessa da vettori No vaccino Endemica, a bassa incidenza Lunghi tempi per la sieroconversione Lunghi tempi di incubazione Malattia trattabile, ma incurabile Minore aspettativa di vita del cane infetto

7 Definizione del problema Impossibilità pratica di poter garantire la sanità del soggetto adottato attraverso controlli individuali Sistema di sorveglianza che permetta una adozione del soggetto a rischio controllato (accettabile e sostenibile)

8 Il nuovo problema etico nei canili E corretto dare in adozione un animale infetto da Leishmaniosi? Sì, se il proprietario viene adeguatamente informato

9 Sistema di sorveglianza raccolta dati per l analisi del rischio Qualitativo C è il parassita? C è il vettore? Ci sono nuove infezioni (sieroconversioni)? Quantitativo Qual è la prevalenza? Quanto ce n è? Qual è l incidenza?

10 C è il parassita? Sorveglianza clinica Programma di monitoraggio sierologico fotografia iniziale nuovi ingressi Scheda anamnestica cani positivi

11 Monitoraggio sierologico 2007 Il primo controllo sull effettivo del canile deve essere svolto prima dell inizio della stagione del vettore (feb.-mag.) Successivamente controllo sistematico dei soggetti in entrata (che rimangono + di una settimana) Nel 2007 sono stati esaminati complessivamente soggetti, 51 dei quali positivi (1,5%) per Lcan.

12 Risultati monitoraggio sierologico ,50% ,20% BO BO2 1,60% BO1 0,90% RN2 7,10% RN1 1,10% FC RA RA1 1,50% FE FE1 1,50% MO3 4,20% MO2 4,30% MO1 1,00% RE3 1,20% RE2 3,40% RE PC4 1,70% PC2 % Pos Cani pos. Cani esam. Cani pres. Cod. canile

13 Sorveglianza clinica Dalle 46 schede anamnestiche pervenute nel 2007 risulta che il 37% dei cani positivi mostra almeno un sintomo riferibile a Leishmaniosi Sintomo Linfoadenomegalia Dermatite Alopecia Ulcere Mucose pallide Lesioni oculari Splenomegalia Numero cani con sintomi % 17,4% 19,6% 4,3% 6,5% 8,7% 10,9% 4,3% Perdita di peso 7 15,2% Nessun sintomo 29 63,0%

14 C è il vettore? Programma di monitoraggio entomologico Tipizzazione e numerazione degli insetti catturati Phlebotomus spp. (

15 ALCUNI TIPI DI TRAPPOLE PER LA CATTURA DEGLI ARTROPODI Malaise trap sfrutta la tendenza che hanno alcuni insetti di camminare verso l alto dopo aver trovato un ostacolo durante il proprio volo. Trappole di emergenza messe sul focolaio larvale. Trappole con esca Trappole a caduta Sticky traps Trappole attrattive aspiranti

16 TRAPPOLE ATTRATTIVE-ASPIRANTI Trappole CDC (Centers Disease Control) Luce normale Black light Trappola Black light a corrente Trappole ad anidride carbonica

17 COME CATTURARE I FLEBOTOMI Aspiratore a bocca nei siti di riposo Aspiratori a pila Catture manuali su animali esca I metodi sopraelencati producono risultati immediati ma hanno lo svantaggio di prevedere la presenza costante di un operatore Trappole di emergenza; possono consistere in trappole ad imbuto poste davanti alle tane di roditori, oppure in contenitori plastici (es. piastre Petri) ricoperti di olio di ricino (con o senza luce attrattiva) I siti di emergenza sono molto difficili da individuare Sticky traps Basso costo, non è un metodo attrattivo Trappole attrattive a luce Alto numero di insetti catturati (anche specie non ematofaghe); può però essere specie selettiva (P. perfiliewi presenta fototropismo positivo) Trappole attrattive con CO2 Attira solamente insetti ematofagi

18 DOVE CERCARE I FLEBOTOMI IN UN CANILE Nei possibili luoghi di riposo diurno degli insetti: 1. costruzioni in muratura fresche ed accessibili sul muro e/o sul soffitto (possibile cattura manuale) 2. nella vegetazione fitta presente a livello del terreno: siepi, incolti, boschi, giardini; eventuale vegetazione arborea senza sottobosco è inadatta ad ospitare i flebotomi. La strategia adottata per catturare i flebotomi nei canili con le Sticky Traps è quella di tentare di intercettare gli insetti che si spostano per effettuare il pasto di sangue fra i loro possibili luoghi di riposo (vegetazione, edifici accessibili in muratura, scarpate ecc.) e gli animali che possono essere punti. In particolare sulle recinzioni dei box. Possibili luoghi di riposo diurno

19 STAZIONI DI CAMPIONAMENTO NEL CANILE

20 Nella scelta delle stazioni bisogna tenere conto della situazione geografica Torrente Scarpata

21 IL MONITORAGGIO NEL 2007 IN TUTTI I CANILI OGGETTO DI MONITORAGGIO VERRANNO UTILIZZATE STICKY TRAPS, IN ALCUNI CANILI SARANNO UTILIZZATE ANCHE TRAPPOLE A CO2 (nelle medesime date di cattura). Materiale necessario: Sticky Traps scheda di cattura guanti monouso termometro MIN/MAX sacchetti plastica grandi graffette grandi (5 cm, aperte a rampino) o latro supporto per le trappole Periodo di campionamento: inizio Giugno-inizio Ottobre 1 CAMPIONAMENTO ogni 2 settimane In ogni canile 3 STAZIONI DI CAMPIONAMENTO (stabilite con un sopralluogo) ognuna contraddistinta da un numero Le STAZIONI dovranno rimanere le STESSE durante tutta la stagione. 8 FOGLI PER STAZIONE I FOGLI ANDRANNO POSIZIONATI LA SERA E RITIRATI IL MATTINO SUCCESSIVO

22 Tutti gli otto fogli della medesima stazione dovranno essere raccolti in un UNICO SACCHETTO RECANTE IL NUMERO DELLA STAZIONE I CAMPIONAMENTI NON ANDRANNO EFFETTUATI NELLE SERE VENTOSE O IN CASO DI PIOGGIA I campioni andranno conferiti nel più breve tempo possibile alla Sezione Provinciale dell IZSLER di riferimento, da qui saranno inviate alla sezione di Reggio Emilia dell IZSLER. Le catture andranno conservate in frigorifero (non congelate) ed accompagnate dalla scheda di cattura Accertarsi che fogli non siano accessibili agli animali presenti. MODALITA DI SCELTA DELLE STAZIONI le stazioni saranno tutte disposte all esterno, sui box dei cani o nelle loro vicinanze, in adiacenza di incolti, vegetazione fitta, scarpate. Non sono state disposte stazioni all interno di eventuali edifici presenti

23

24 Risultati monitoraggio entomologico 2007 Canile Numero Camp. Somma sticky traps tot m2 Flebotomi catturati sticky traps Flebotomi catturati trappole CO2 Cani positivi Lcan Specie identificate RE ,4 0 Ne 7 FE ,2 3 Ne 3 Sergentomyia minuta* MO ,2 0 Ne 7 BO , FE ,1 0 Ne MO , Ph. perfiliewi FC ,4 0 0 RN , Ph. perfiliewi; Ph. perniciosus MO ,1 14 Ne 4 Ph. perfiliewi PC ,3 0 Ne 1 RE ,9 0 Ne 3 RN , Ph. perfiliewi e Ph. perniciosus BO , Ph. perfiliewi RE ,1 3 Ne 3 Ph. perfiliewi S. minuta*

25 Ci sono nuove infezioni (sieroconversioni)? Sorveglianza clinica Programma di monitoraggio sierologico Cani sentinella

26 Controllo su cani sentinella Nei mesi antecedenti la nuova stagione di attività del vettore (febbraio-maggio di ogni anno); Sentinelle scelte fra animali di 2/3 o 8/9 anni con un controllo sierologico negativo effettuato a distanza di almeno 10/12 mesi. Controllo a campione (vedi tabella) volto a evidenziare sieroconversioni (incidenza cumulata annua >10%; lf 95%). Num. Cani presenti >301 Numero sentinelle da controllare Tutti

27 Categorizzazione dei canili

28 Categorizzazione dei canili Sulla base della presenza/assenza di cani positivi e/o del vettore i canili sono stati categorizzati in 4 livelli di rischio per Lcan Per ciascun livello sono definite le attività di controllo e prevenzione finalizzate alla tutela della salute dei cani e di chi adotta un cane.

29 Attività in funzione del rischio Lcan Presenza cani sieropositivi SI NO Presenza flebotomi vettori (Ph.perniciosus / Ph.perfiliewi) SI NO CLASSE 1 Sorveglianza clinica Monitoraggio nuove introduzioni Controllo su cani sentinella Trattamento individuale dei cani positivi Trattamento con antivettoriali di tutti i cani CLASSE 2 Sorveglianza clinica Monitoraggio nuove introduzioni Sorveglianza entomologica Trattamento individuale dei cani positivi CLASSE 3 Sorveglianza clinica Monitoraggio nuove introduzioni Controllo su cani sentinella CLASSE 4 Sorveglianza clinica Monitoraggio nuove introduzioni

30 Categorizzazione dei canili La categoria di rischio è dinamica e varia in funzione dei risultati dell attività di sorveglianza passiva e attiva.

31 Conclusioni Il sistema di sorveglianza della Lcan nei canili è finalizzato a: Contribuire alla raccolta dati finalizzata alla produzione di mappe di rischio; Definire attività di prevenzione e controllo nei canili, graduate in funzione del rischio, volte alla tutela della salute degli cani, dei loro proprietari e conviventi.

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