C) Trattasi di TESSUTO MUSCOLARE?

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1 C) Trattasi di TESSUTO MUSCOLARE? I1 tessuto muscolare si riconosce per la presenza di cellule che appaiono fusate (fibrocellulak), se la sezione le ha colpite parallelamente al loro asse longitudinale. In tal caso è possibile notare la sede dei nuclei. I nuclei sono centrali nelle cellule del TESSUTO MUSCOLARE LISCIO e ve n'è uno per ogni cellula. Ogni cellula presenta la semplice striatura longitudinale (la sì può notare mettendo a fuoco con la vite micrometrica), dipendente dalla presenza delle miofibrille, la cui struttura appare omogenea su tutta la loro estensione. Il tessuto MUSCOLARE STRIATO SCHELETRICO è formato da elementi polinucleati, con nuclei subsarcolemmali nella muscolatura scheletrica, ma a sede centrale, invece, nella muscolatura cardiaca. Alla striatura longitudinale delle fibre, dipendente dalla presenza delle miofibrille, si aggiunge, ed è l'elemento più caratteristico di distinzione per il tessuto muscolare striato, la striatura trasversale dovuta all'alternarsi, nelle miofibrille stesse, dopo osservazione al Microscopio Ottico, di bande più colorabili e di bande più chiare la cui peculiarità è di avere il medesimo periodo nelle diverse miofibrille d'una stessa fibra muscolare, sicché la bandeggiatura percorre trasversalmente tutta la fibra muscolare da un lato all'altro.

2 Il tessuto MUSCOLARE STRIATO MIOCARDICO, in particolare, si presenta come una rete a plesso, ove i cardiociti, in sequenza, evidenziano delle "strie scalariformi" corrispondenti all'accollarsi delle membrane di due cellule contigue. E' presente un solo nucleo per cellula ed ha una bandeggiatura longitudinale e trasversale. In sezione trasversale le fibre muscolari potrebbero simulare a prima vista un epitelio (vedi epiteli), ma in realtà sono ben diverse. Gli elementi cellulari in ogni caso sono circondati uno ad uno da una trama connettivale collagenoreticolare (leggermente blu dopo colorazione con Azan-Mallory, nera dopo impregnazione argentica), che nel tessuto muscolare striato scheletrico va a formare 1'endomisio (vedi testo). Per la muscolatura striata scheletrica valgono, a precisare la diagnosi, il numero dei nuclei, la loro sede, la disposizione delle miofibrille che in queste sezioni appaiono puntiformi, ma ordinate in campi fibrillari, colonnari o seriali (vedi un testo di Istologia). Per la muscolatura liscia, considerare il fatto, che trattandosi di elementi fusati, disposti sfasati di alcuni micron (µm) l'uno rispetto all'altro, il taglio non può colpirli tutti alla stessa altezza; nelle sezioni appariranno, allora, elementi tondeggianti di diverso diametro, alcuni nucleati altri no, a seconda che siano stati sezionati al centro. o verso una delle estremità. Lo stesso vale per la muscolatura striata cardiaca.

3 D) Trattasi di TESSUTO NERVOSO? I1 tessuto nervoso si distinguerà anch'esso per il fatto che gli elementi cellulari non risultano a mutuo contatto. La sostanza intercellulare, però, è rappresentato dalla glia, dai vasi, dalle fibre nervose. Le cellule nervose saranno riconoscibili e classificabili in base al numero dei prolungamenti dendritici e assonali che da essa hanno origine (neuroni pseudounipolari, neuroni bipolari, neuroni multipolari). N Nella sostanza grigia del Sistema Nervoso Centrale le cellule nervose sono distribuite senza ordine fra gli elementi intercellulari, tranne che nelle cortecce (corteccia cerebrale, corteccia cerebellare) e nel corpo quadrigemello superiore del mesencefalo, ove è tipica la struttura "a lamine" per disposizione dei neuroni in più strati. Nella corteccia cerebrale sono riconoscibili strati di cellule piramidali (*) grandi e piccole; nella corteccia cerebellare sono, invece, riconoscibili le cellule del Purkinje (#), piriformi con un prolungamento dendritico che si ramifica. Criteri da utilizzare: a) verificare il tipo di colorazione; ad es.: con Blu di Toluidina o Ematossilina-Eosina si evidenziano prevalentemente i corpi cellulari, non i prolungamenti; invece, con 1'impregnazione argentica, metodo di Cajal, (simile a quello utilizzato per le fibre reticolari), viene messo in evidenza il neuropilo, cioè tutto l'intreccio di prolungamenti dendritici ed assonici, in marrone-nero. Attenzione: la cellula nervosa è in attiva proteo-sintesi; dopo Bleu di Toluidina è fortemente basofila e metacromatica nel nucleolo e nelle zolle di Nissl, mentre il cono di emergenza è poco colorato (assenza di ribosomi). Nella compagine dei vari organi (con le colorazioni dei preparati che osservate durante le vostre esercitazioni) è sempre possibile distinguere, fra gli elementi del tessuto connettivo interstiziale, eventuali

4 sezioni di nervi. Il nervo è riconoscibile per la presenza di guaine connettivali (endonervio e perinervio, avvolgenti rispettivamente ogni singola fibra e gruppi di esse, ed epinervio esterno); le fibre nervose sono costituite dall'assone (colorabile) circondato da una guaina mielinica (comunemente estratta, in quanto lipidica, durante le fasi dell'allestimento del preparato) riconoscibile in quanto si presenta come un anello non colorabile attorno all'assone (@). La presenza di nuclei colorati esternamente ad ogni fibra (visibile soprattutto nelle sezioni longitudinali di un nervo ( )) è riferibile a cellule di Schwann. Fare attenzione al riconoscimento di eventuali cellule gangliari: esse presentano dopo una normale colorazione tipo Ematossilina-Eosina o Azan-Mallory, forma ovalare e sono circondate ciascuna da due capsule, una interna costituita da piccole cellule disposte a catenella, le cellule satelliti, l'altra esterna connettivale. E) Trattasi di SANGUE? Per riconoscere il sangue: a) vedi colorazioni istologiche, paragrafo 3; b) utilizza le informazioni dei testi di base. In ogni modo, criterio fondamentale per discernere le singole forme eritrociti, leucociti (granulociti basofili, eosinofili, neutrofili, linfociti, monociti) e piastrine, sono i seguenti: concentrazione percentuale, grandezza, forma esterna, forma del nucleo, rapporto nucleo-citoplasma, tipo di granulazione.

5 GIUDIZIO CONCLUSIVO Una volta analizzato il preparato microscopico sulla base della traccia fornitavi da questi appunti (poiché soltanto di una traccia si tratta), avrete tutti gli elementi per procedere ad un confronto critico dei vari tessuti fra loro. Ciò che avete osservato ed analizzato corrisponde ai dati istologici teorici di vostra conoscenza? Se la risposta è sì, chiedetevi il perché e poi confermate la diagnosi di tessuto. Se è no, chiedetevi perché e discutete gli elementi di giudizio contrastanti con la diagnosi; giungerete a precisare quest'ultima. Può sembrare un lungo processo di analisi quello proposto su questi fogli. In realtà, una volta che l'avrete studiato ed acquisito, sarà poi sempre il medesimo tipo di ragionamento che dovrete impostare e vi risulterà così congeniale da farlo con naturalezza, senza sforzo e con molta rapidità. Buon lavoro!

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