Atlante delle spiagge della Gallura

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1 Atlante delle spiagge della Gallura Evoluzione recente, regime, assetti, tendenza e criticità di dieci sistemi di spiaggia campione a cura di Sandro De Muro Nicola Pusceddu university press scienze costiere e marine CUEC

2 Sandro DeMuro insegna Difesa delle Coste e Geologia Generale e Marina all Università degli Studi di Cagliari. È stato Ufficiale della Marina Militare Italiana presso la direzione marittima di Cagliari avviando il centro operativo per la difesa del mare. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Ambientali Marine (oceanografia geologica e risorse) presso l Università degli Studi di Trieste. Durante la propria attività ha partecipato a numerose campagne oceanografiche, in qualità di responsabile scientifico, in Italia e all estero, ed è stato coordinatore e responsabile scientifico di progetti di interesse nazionale ed internazionale. È stato Presidente della Commissione Scientifica della Conservatoria delle Coste (RAS) sino al Ha pubblicato numerosi saggi su riviste nazionali ed internazionali. Dirige l Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (OCEANS). Nicola Pusceddu si è laureato nel 2003 in Scienze Naturali e nel 2009 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze della Terra presso l Università degli Studi di Cagliari. Collaboratore dell Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (OCEANS) dal 2004 ha partecipato a diversi progetti di ricerca di valenza internazionale sulle dinamiche costiere. Attualmente si occupa dello studio Processi sedimentari, idrodinamica e modellizzazione di spiagge campione della Sardegna come Giovane Ricercatore. Negli ultimi anni è stato autore e coautore di numerosi lavori scientifici sui fondali marini e sulle coste sarde.

3 Atlante delle spiagge della Gallura Evoluzione recente, regime, assetti, tendenza e criticità di dieci sistemi di spiaggia campione a cura di Sandro De Muro Nicola Pusceddu university press scienze costiere e marine

4 1. 4 Il presente ATLANTE è stato realizzato con fondi provenienti dai progetti: Convenzione per studi e ricerche finalizzati alla tutela delle coste secondo i principi dello sviluppo sostenibile tra Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Cagliari, attraverso la propria stazione di ricerca Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino OCEANS, e la Provincia Olbia Tempio. Responsabile Scientifico Prof. Sandro De Muro; Convenzione quadro per il funzionamento dell Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (OCEANS) tra Università degli Studi di Cagliari - Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di Scienze Geologiche Ambientali e Marine (attuale Dipartimento di Geoscienze) e Comune di Palau sottoscritta nel 1998 ed estesa nel 2008 per adesione della Provincia Olbia Tempio; Convenzione per l attuazione delle azioni di salvaguardia dei sistemi dunari e litorali da rischio di erosione nella Provincia Olbia Tempio. Responsabile Scientifico Prof. Sandro De Muro; Interreg III A It, Fr, Isole GERER - Gestion intègrèe de l Environnement à haute Risque d ÈRosion Gestione ambientale integrata in località ad alto rischio d erosione Responsabile Scientifico Prof. Sandro De Muro; RIAS - RIsposta e Adattamento dei sistemi costieri della Sardegna alle variazioni climatiche globali. Legge regionale 7 Agosto 2007, N. 7: Promozione della ricerca scientifica e dell innovazione tecnologica in Sardegna - Coordinatore Scientifico Prof. Sandro De Muro; Processi sedimentari, idrodinamica e modellizzazione di spiagge campione della Sardegna CRP2_413. Legge regionale 7 Agosto 2007, N. 7: Promozione della ricerca scientifica e dell innovazione tecnologica in Sardegna - Borse per Giovani Ricercatori - Destinatari: Dott. Nicola Pusceddu e Dott.ssa Tiziana Batzella. Coordinatore Scientifico Prof. Sandro De Muro; RES.MAR (RESeau pour l environnement dans l espace MARitime), Sottoprogetto B - Centro transfrontaliero per lo studio della dinamica dei litorali - Programma operativo di Cooperazione Territoriale Transfrontaliera IT-FR MARITIME - TOSCANA- LIGURIA-SARDEGNA-CORSE. Convenzione tra Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Cagliari, attraverso la propria stazione di ricerca Osservatorio Coste e Ambiente Naturale Sottomarino OCEANS, e la Provincia Olbia Tempio. Responsabile Scientifico Prof. Sandro De Muro. Scienze costiere e marine / 2 ISBN: Atlante delle spiagge della Gallura. Evoluzione recente, regime, assetti, tendenza e criticità di dieci sistemi di spiaggia campione 2012 CUEC Editrice prima edizione Marzo 2012 Senza il permesso scritto degli Autori è vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Realizzazione grafica: Dott. Nicola Pusceddu Realizzazione editoriale: CUEC Editrice by Sardegna Novamedia Soc. Coop. Via Basilicata n. 57/ Cagliari info@cuec.eu

5 1. 5 Composizione dello staff tecnico-scientifico del Coastal and Marine Geology Group dell OCEANS: Materiale fotografico e cartografico Il materiale fotografico proviene dagli archivi fotografici dell Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (fotografie di: Giampiero Dore, Angelo Ibba, Silvia Bua, Sandro De Muro, Nicola Pusceddu). Il materiale aerofotogrammetrico e ortofotografico proviene dai voli RAS/IGM (1954; 1968; 1977; 1997; 2000; 2003; 2006*). Sandro De Muro: Coordinatore scientifico, Professore di ruolo, Docente di Geologia Generale e Marina e Difesa delle Coste. Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (ex Scienze della Terra) - Università degli Studi di Cagliari. Angelo Ibba: Ricercatore geomorfologo e sedimentologo. Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (ex Scienze della Terra) - Università degli Studi di Cagliari. Nicola Pusceddu: Sistemi di posizionamento, monitoraggio e sedimentologia. Dottore di Ricerca. Borsista Legge regionale 7 Agosto 2007, N. 7: Promozione della ricerca scientifica e dell innovazione tecnologica in Sardegna - Borse per Giovani Ricercatori. Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (ex Scienze della Terra) - Università degli Studi di Cagliari. Tiziana Batzella: Sedimentologia, analisi di laboratorio e monitoraggio. Dottore di Ricerca. Borsista Legge regionale 7 Agosto 2007, N. 7: Promozione della ricerca scientifica e dell innovazione tecnologica in Sardegna - Borse per Giovani Ricercatori. Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (ex Scienze della Terra)- Università degli Studi di Cagliari. Claudio Kalb: Cartografia, sedimentologia, modellistica. Dottore di Ricerca. Assegnista di ricerca. Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (ex Scienze della Terra) - Università degli Studi di Cagliari. Fabrizio Ferraro: geomorfologo e sedimentologo. Assegnista di ricerca. Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (ex Scienze della Terra) - Università degli Studi di Cagliari. Marco Porta: Sistemi Informativi Territoriali, sedimentologia e analisi di laboratorio. Collaboratore a Progetto. Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (ex Scienze della Terra) - Università degli Studi di Cagliari. Indirizzo: Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (OCEANS) - Direzione presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (ex Scienze della Terra) - Via Trentino, Cagliari (CA) Telefono: Fax: Homepage: * I diritti sul volo 2006 in concessione alla Regione sono di TerraItaly (c) Compagnia Generale di Riprese Aeree S.p.A. - Parma.

6 1. 6 Indice Prefazione del Presidente della Provincia 7 Prefazione dell Assessore all Ambiente 8 Introduzione 9 Obiettivi 9 Premessa 10 Conoscenze precedenti 12 Localizzazione delle aree studiate 14 Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema di spiaggia di Rena Majori 15 Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema di spiaggia di La Colba 32 Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema di spiaggia di Porto Liscia 47 Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema di spiaggia di Cala di Trana 65 Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema di spiaggia di Cala Ciaccaro 82 Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema di spiaggia di Cala Portese 98 Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema di spiaggia del Grande Pevero 113 Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema di spiaggia di Le Saline 128 Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema di spiaggia di Cala Brandinchi 144 Evoluzione recente, regime, assetti, criticità, tendenza del sistema di spiaggia di Cala Budoni 159 Conclusioni 175 Allegato Descrizione dell attività svolta per la stesura dell Atlante e Metodologia adottata sui siti oggetto di studio Allegato Quadro generale di sintesi sulle definizioni concettuali relative ai sistemi di spiaggia (da Manuale di buone pratiche per lo studio, il monitoraggio e la gestione delle spiagge della Sardegna, De Muro S. e De Falco G., 2010) Allegato Quadro generale di sintesi delle normative comunitarie, nazionali e regionali Allegato Prodotto di sintesi: Il ruolo della Provincia in materia di monitoraggio dell erosione costiera PRODOTTO 3.1 Progetto RESMAR linea B Centro Transfrontaliero sulla Dinamica dei Litorali. Allegato Prodotto di sintesi: Leggi e norme europee, nazionali e regionali sarde in materia di prevenzione, monitoraggio e gestione dell erosione delle spiagge PRODOTTO Progetto RESMAR linea B Centro Transfrontaliero sulla Dinamica dei Litorali. Allegato Elenco delle spiagge per ambito comunale Allegato Buone pratiche indirizzate ai fruitori Allegato Decalogo indirizzato agli operatori Allegato Allegato Campagne di monitoraggio condotte Ringraziamenti 236 Contenuti delle schede L Atlante delle spiagge della Gallura contiene 16 schede informative su ognuna delle 10 spiagge campione: 1. Scheda di inquadramento geografico (base IGM 1:50.000); 2. Scheda di inquadramento generale delle spiagge (su foto aeree prospettiche a bassa quota); 3. Scheda fotografica su dune - foci - spiaggia emersa e sommersa; 4. Scheda sui bacini idrografici e principali corsi d acqua contenente dati geografici generali (base IGM 1:25.000); 5. Scheda di inquadramento geologico (base carta geologica 1: ); 6. Scheda sull evoluzione dell area in tempi storici; 7. Scheda su esposizione, fetch ed idrodinamica; 8. Scheda sulle caratteristiche sedimentologiche e carta tessiturale terra-mare; 8 bis. Scheda sui modelli d onda, modelli idrodinamici e dinamica della surf-zone*; 9. Scheda su assetti e criticità attraverso la mappatura di macro-indicatori del 1954; 10. Scheda su assetti e criticità attraverso la mappatura di macro-indicatori del 1977; 11. Scheda su assetti e criticità attraverso la mappatura di macro-indicatori del 1997; 12. Scheda sulle criticità e tendenze evolutive al 2006; 13. Scheda con esempi significativi di pressioni - minacce - impatti - criticità al 2011; 14. Scheda di sintesi sui macro-indicatori; 15. Scheda sullo stato attuale e sulla tendenza evolutiva delle spiagge su foto aerea prospettica a bassa quota; 16. Scheda bibliografica. (*) Su due spiagge delle dieci (Cala di Trana e Budoni) si allega una scheda aggiuntiva (non prevista in convenzione).

7 1. 7 PREFAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA La Provincia Olbia Tempio ha voluto orientare la sua azione politica e amministrativa anche verso la realizzazione di interventi di studio, monitoraggio e programmazione partecipata, con la consapevolezza che migliorare il rapporto dei cittadini con il territorio contribuisce efficacemente al miglioramento della qualità della vita ed alla coesione sociale. Gli ambiti di programmazione, per quanto vari ed eterogenei, non devono essere concepiti come indipendenti strumento in grado di fornire agli operatori le linee guida fondamentali di una gestione sostenibile del territorio, di corretta valorizzazione della vocazione turistica dell economia locale, nonché di responsabilizzazione della stessa Comunità provinciale. In questo processo risalta la centralità dell ente territoriale Provincia, specie nella definizione di una insostituibile politica di gestione del territorio in grado di coniugare gli obiettivi che ispirano il comportamento umano con i vincoli suggeriti dalla natura. e autonomi tra loro, in quanto tutti ugualmente orientati al medesimo fine di garantire lo sviluppo e la coesione della Comunità provinciale. Perciò, l idea di governo del territorio non può, infatti, non comprendere il paesaggio interno in senso lato, ai fini anche di una valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Fedele Sanciu Presidente della Provincia Olbia Tempio Ciò vale con particolare riferimento alla programmazione in materia di ambiente, la cui tutela deve essere garantita dai soggetti pubblici e privati mediante un azione adeguata e improntata ai principi di precauzione, prevenzione, responsabilità. In tale prospettiva, l Atlante delle spiagge della Gallura fornisce un esempio concreto dell azione che l Amministrazione provinciale compie sul e per il territorio, con la duplice funzione di monitorare l evoluzione dell ambiente naturale costiero e trarne tutti gli elementi utili per una futura programmazione di efficaci azioni di tutela attraverso i singoli Piani comunali di utilizzo dei litorali. L Atlante si presenta come una rassegna delle principali spiagge collocate tra la foce del fiume Coghinas e Budoni, analizzate nelle loro caratteristiche fondamentali corredata da rappresentazioni cartografiche, immagini digitali, annotazioni e legende e valutazioni sulle tendenze evolutive. Le caratteristiche che fanno della Gallura la meta privilegiata del turismo balneare sono prese in considerazione non più nel loro aspetto ludico e turistico, ma in una prospettiva scientifica di studio e di neutralizzazione dei pericoli che, se non adeguatamente arginati, condurrebbero all inevitabile degrado di un patrimonio naturale invidiato ed apprezzato in tutto il mondo. Lo stato dei litorali, che qui vengono analizzati esclusivamente nella loro componente fisica, costituisce un necessario punto di partenza delle politiche provinciali, tanto più se si considera che a fronte di un sistema economico fondato sulla vocazione turistica del territorio ciò che ne costituisce il valore aggiunto, ossia le spiagge, rappresenta nello stesso tempo anche l elemento più fragile e a rischio di modificazioni irreversibili ad opera dell uomo. L adozione di una visione globale del concetto di sviluppo impone di considerare l Atlante come un preziosissimo

8 1. 8 Università degli Studi di Cagliari Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche PREFAZIONE DELL ASSESSORE ALL AMBIENTE Una delle principali sfide che le istituzioni si trovano ad affrontare oggi è quella di predisporre strumenti che consentano di conciliare lo sviluppo economico con la qualità dell ambiente. Sempre più spesso la carenza di informazioni, e la pratica intangibilità nel quotidiano dei fenomeni naturali, funge da stimolo allo sviluppo di interventi volti a monitorare e gestire la dimensione fisica dei sistemi umani di sfruttamento del territorio e le loro conseguenze sull ambiente. La Provincia è l Ente su cui maggiormente gravano gli oneri di gestione dell ambiente e del territorio, con funzioni di programmazione, sostegno, autorizzazione e controllo, tutela delle risorse energetiche, difesa delle coste e del suolo, protezione della flora e della fauna e tutela dell ecosistema dalle pressioni antropiche. Tali competenze assumono un rilievo particolare in un territorio, come quello gallurese, in cui lo sviluppo economico presenta connotati fortemente orientati al settore turistico balneare e alle attività legate allo sfruttamento per fini ricreativi dei litorali. Infatti, se all intero territorio provinciale si riconosce una qualità ambientale diffusa da tutelare e valorizzare, nel contesto dei litorali galluresi si identificano ulteriori e specifiche concentrazioni di valori identitari ed ambientali cui attribuire il valore di risorsa strategica da salvaguardare in via prioritaria. La consapevolezza dell esigenza di approntare politiche di preservazione degli ambiti costieri, quali elementi pregiati dell ecosistema provinciale e connotato fondamentale dell offerta turistica locale, è alla base del lavoro di ricerca e monitoraggio da cui è scaturito l Atlante delle spiagge della Gallura. dagli impatti ambientali sostenibili di medio-lungo periodo. La ricerca, prendendo in considerazione dieci spiagge del litorale gallurese e la loro evoluzione storico geografica, ha avuto come obiettivo primario quello di strutturare una banca dati sperimentale per la gestione ambientale integrata della fascia costiera e l individuazione delle principali minacce alla tutela dello stato dei luoghi. Partendo dall assunto per cui la morfologia di una spiaggia è diretta espressione del proprio stato di conservazione, l analisi continua della sua evoluzione consente di verificare gli effetti su di essa dell azione dell uomo e della natura, e la variabilità intrinseca dell ecosistema. La definizione degli obiettivi finali della ricerca ha determinato l impiego di procedure collaudate e ampiamente adottate, suscettibili della massima utilizzazione nei processi decisionali, e di comparazione tra esperienze maturate in contesti geografici anche distanti. La portata complessiva del lavoro in pubblicazione va ben oltre la diretta applicazione da parte delle politiche programmatorie di Provincia e Comuni, comprendendo elementi suscettibili di impiego in molteplici ed ulteriori settori della ricerca scientifica, come ad esempio la particolare attenzione prestata all analisi della struttura sedimentaria che caratterizza le spiagge galluresi rendendole uniche nel loro genere. Appare evidente che l Atlante si inserisce appieno nella elaborazione di una strategia per pianificare e gestire il futuro del territorio provinciale, che sia compatibile tanto con le sue caratteristiche strutturali che con le risorse di cui ragionevolmente può disporre, valorizzando le aspettative della Comunità provinciale in termini di miglioramento della qualità della vita. Partendo dalla constatazione che il concetto di ambiente, e le tematiche a esso connesse, sono estremamente articolate e suscettibili di differenti interpretazioni, sia percettiva che metodologica e culturale, il paesaggio è stato qui inteso come manifestazione spaziale e strutturale del territorio così come viene percepito dall uomo, attraverso la sua manifestazione geomorfologica ed di ecosistema. Pietro Vittore Carzedda Assessore Ambiente Provincia Olbia Tempio L Atlante ha innanzitutto il merito di realizzare una prima integrazione delle informazioni, attraverso il monitoraggio delle reciproche influenze tra il sistema economico locale, la società e l ambiente costiero, allo scopo di coadiuvare l attività di programmazione da parte delle singole realtà comunali e orientare la governance del territorio e delle attività che su di esso vengono svolte. Infatti, un adeguata conoscenza delle molteplici fenomenologie che caratterizzano i litorali è indispensabile per procedere alla programmazione di interventi strutturali in grado di produrre risultati soddisfacenti nella difesa

9 De Muro S INTRODUZIONE Le spiagge della Sardegna sono interessate da una forte pressione infrastrutturale e, soprattutto durante il periodo estivo, da una notevole pressione demografico turistica. La risposta dei sistemi di spiaggia è, inoltre, fortemente influenzata dagli scenari globali di cambiamento climatico in atto. Questa documentata situazione d instabilità climatica rende ancora più fragile e precario l equilibrio del sistema spiaggia-duna aumentandone le criticità. In molte spiagge sono evidenti segnali di sofferenza ambientale quali: l accelerazione dei processi di modificazione degli assetti sedimentari e dell arretramento, la riduzione/frammentazione degli habitat dunali causata, prevalentemente, dalla persistenza di cattive pratiche gestionali. A questo si aggiunga che la straordinaria qualità delle spiagge sarde e galluresi dipende, in ultima analisi, dalla qualità e ricchezza tipologica delle sabbie che le costituiscono. Sabbie che, negli ultimi 30 anni, stiamo disperdendo e consumando a causa dell uso spesso non corretto della risorsa. Come insegna l esperienza del ripascimento della spiaggia del Poetto (Cagliari), questi materiali non sono riproducibili artificialmente. Dovrebbero essere tutelati come una risorsa dal valore assoluto. La Provincia Olbia Tempio, consapevole di questa grave situazione d emergenza, ha voluto avviare, nel 2008, un lavoro di approfondimento della conoscenza e di utilizzo del nuovo metodo di monitoraggio, messo a punto su basi scientifiche dal Coastal and Marine Geology Group dell Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino OCEANS (vedi pag. 5). Dal Dicembre 2008 la Provincia é diventata partner associato dell OCEANS promuovendo l acquisizione di nuovi dati. Sulla base di queste nuove conoscenze si intende sperimentare e promuovere buone pratiche di gestione direttive richiederebbero, per alcuni aspetti, un completamento ed una urgente revisione perché non tengono conto della estrema dinamicità delle spiagge e dei corpi dunali (anche in funzione della variazione climatica in atto e degli impatti dovuti all uso non corretto della risorsa). Per la costruzione di questo repertorio strutturato, dedicato alle prime dieci spiagge campione, la Provincia Olbia Tempio ha potuto sfruttare l esperienza maturata dai ricercatori dell OCEANS nell attuazione del progetto europeo INTERREG III A Gestione Ambientale Integrata in Località ad Elevato Rischio d Erosione GERER e nell esperienza di studio e monitoraggio sui sistemi dunali derivata dall attuazione del progetto Life Nature PROVIDUNE che l OCEANS sta coordinando a livello nazionale. I due Progetti, INTERREG IIIA-GERER e LIFE+ Nature and Biodiversity-PROVIDUNE, sono considerati dai ricercatori dell OCEANS i progetti Pilota che stanno dando un contributo concreto alle complesse problematiche relative alla dinamica dei corpi sabbiosi costieri, alla gestione ed all uso dei sistemi di spiaggia per le Amministrazioni direttamente interessate, basato su una robusta conoscenza scientifica. Nell ambito della prima parte della convenzione per la stesura dell Atlante sono state attuate le seguenti fasi: riordino e integrazione della esistente banca dati, attraverso il ricorso ai laboratori, ai mezzi ed agli strumenti avanzati per il monitoraggio dei sistemi di spiaggia di cui dispone OCEANS; ampliamento del quadro conoscitivo relativo ai meccanismi di funzionamento dei sistemi di spiaggia; elaborazione delle informazioni provenienti dal monitoraggio delle spiagge campione per l indivuduazione delle principali criticità e la formulazione di proposte di gestione integrata della risorsa costiera, secondo le direttrici dello sviluppo sostenibile. ispirate a criteri di sviluppo sostenibile. In questa ottica, l uso di questi dati scientifici, rivestirà grande importanza per la pianificazione. L Atlante potrà costituire un valido strumento di supporto alla redazione, da parte dei Comuni, dei Piani di Utilizzo dei Litorali (PUL) e, più in generale, della diffusione di buone pratiche gestionali. Per accompagnare questo processo, con la DGR 29/15 del , sono state definitivamente adottate le Direttive per la redazione del Piano di Utilizzo dei Litorali e l esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo e di zone del mare territoriale. Queste disciplinano l esercizio delle funzioni amministrative relative all utilizzazione del demanio marittimo e di zone di mare territoriale, nonché gli usi turistico ricreativi degli ambiti demaniali marittimi laddove tali destinazioni d uso siano previste nel PUL. Sulla base delle conoscenze scientifiche fino ad oggi acquisite, queste OBIETTIVI Gli obiettivi che il Progetto Atlante delle spiagge della Gallura si prefigge sono sostanzialmente cinque: 1. predisposizione degli atti e delle azioni di ricerca preliminari necessari alla definizione di un Progetto Pilota di gestione integrata della fascia costiera tra la foce del Fiume Coghinas e Budoni; 2. progettazione e sperimentazione di un data base sulle spiagge galluresi che costituisca la base di partenza, anche per la realizzazione, di un sito tematico da inserire in quello generale della Provincia; 3. sostenere l Amministrazione nelle linee di indirizzo gestionali.

10 De Muro S presente Atlante verranno riportate le informazioni aggiuntive (modelli d onda, modelli idrodinamici e dinamica della surf-zone) relative alle spiagge di Cala di Trana (Palau) e Budoni. PREMESSA. La piattaforma continentale e i litorali della Gallura, dagli anni 70 a oggi, sono stati oggetto di numerosi studi di carattere geomorfologico, sedimentologico, geofisico e geologico, condotti principalmente dall Università di Cagliari all interno di progetti di rilievo sia nazionale che internazionale. Un nuovo impulso alle attività di ricerca è derivato dall avviamento dell Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino ubicato presso il Faro di Punta Sardegna, sede della banca dati, dei laboratori e della Scuola di Geologia Ambientale Subacquea (fig. 1 e 2). 4. proseguire con lo scambio di informazioni tra Università (soggetto deputato alla ricerca ed alla alta formazione) e gli Enti intermedi per il governo del territorio (soggetti deputati alla gestione) avviato con l adesione della Provincia all OCEANS; 5. completare entro cinque anni il quadro delle conoscenze di base sulle principali spiagge galluresi. Il numero totale delle più importanti spiagge scaturito dallo studio è di 158. Il primo obiettivo della ricerca, svolta dall Osservatorio nell ambito del PROGETTO, è stato di contribuire a migliorare la conoscenza sull evoluzione storico-geografica di dieci spiagge campione distribuite su tutto l arco costiero gallurese. La raccolta e l analisi di questi primi dati ha costituito la base indispensabile per raggiungere il secondo obiettivo: strutturare una banca dati sperimentale che contenesse informazioni relative alle spiagge della Gallura di agile lettura, strutturata in modo semplice, ma che offrisse quei dati indispensabili per avviare un programma virtuoso di gestione ambientale integrata. Il terzo obiettivo (orientamento gestionale) è stato anch esso raggiunto con la schedatura delle principali minacce e criticità degli areali dunali in diciotto spiagge campione. I risultati attesi sono sintetizzabili in: delimitazione con detentori delle aree sensibili, diffusione di buone pratiche, predisposizione e localizzazione di punti ove posizionare cartellonistica dedicata e info-point per la diffusione di un decalogo per il buon uso e la buona gestione delle spiagge. Il quarto obiettivo (forse il più difficile da raggiungere), puntava a stabilire un rapporto di scambio di informazioni continuo e regolare tra il mondo della ricerca e il mondo della Pubblica Amministrazione. Nell ambito delle diciotto spiagge sulle quali sperimentare gestione e buone pratiche, sono state individuate le dieci spiagge campione per la stesura dell Atlante. Come ulteriore modello di riferimento, su cinque spiagge (Cala di Trana, La Sciumara e Venalonga Comune di Palau, Cala di Budoni Comune di Budoni e La Cinta Comune di San Teodoro), sono fig. 1 - Immagini del Faro di Punta Sardegna e sede dell Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino di cui la Provincia è diventata Partner a partire da dicembre L attività dell OCEANS attraverso il Coastal and Marine Geology Group si é esplicata anche nella ristrutturazione e sistemazione del Faro di Punta Sardegna 1, nell allestimento di due imbarcazioni da ricerca e nella promozione di attività legate alla divulgazione e diffusione di buone pratiche. state studiate, con maggiore dettaglio, le differenti risposte idrodinamiche e morfo-batimetriche della zona a barre e truogoli (zona più dinamica della spiaggia sottomarina) per le principali direzioni di vento comprese nei settori di traversia per gli eventi registrati con intensità da 10 a 25 m/s. Su queste spiagge sono state studiate: variazioni di pendenza, spostamenti di volumi e della posizione della linea di battigia. Per la prima volta, sui litorali del Nord Sardegna, si é giunti alla creazione di modelli numerici basati su tecniche di misura di alta precisione, acquisizioni a cadenza stagionale di dati topografici, batimetrici (di spiaggia emersa e sommersa) e sedimentologici, indispensabili per quantificare i relativi assetti sedimentari nelle diverse stagioni, integrati da rilievi con webcam fissa. Nel 1 Il Faro della Marina Militare Italiana di Punta Sardegna, contraddistinto col numero 1030 sull elenco dei Fari e Fanali, fu attivato nel Realizzato con granito cavato e lavorato sul posto. La lanterna, situata a 35 metri sul livello del mare, sul terrazzo più alto della costruzione, ha attualmente una portata di 11 miglia con un periodo di cinque secondi: luce bianca di un secondo seguita da un eclissi di quattro secondi. Il faro è stato presidiato da un fanalista fino al 1975, dopo di ché seguì la completa automazione. Nel 1995 la struttura venne data, dalla Marina Militare Italiana, in concessione perpetua e gratuita all Università di Trieste a seguito della richiesta del Prof. Sandro De Muro, all epoca in servizio presso l Ateneo Triestino, del Direttore del Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine Prof. Antonio Brambati e del Rettore Prof. Giacomo Borruso. L edificio, completamente ristrutturato con fondi messi a disposizione dalle Università di Cagliari e Trieste e dalla Amministrazione Comunale di Palau, che ne ha curato il progetto, è oggi gestito mediante una convenzione che regola i rapporti tra i Partner. Il piano terra ospita i laboratori di: Sedimentologia, Cartografia e GIS, Geologia e Geofisica Marina, oltre alla sala riunioni/didattica; mentre il primo piano è stato destinato agli alloggi per studenti e ricercatori ed alla direzione.

11 De Muro S fig. 2 - Foto aerea prospettica. Punta Sardegna con l omonimo Faro, sede dell Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (OCEANS) - Palau. Sullo sfondo a destra la spiaggia di Cala di Trana.

12 De Muro S Sui temi relativi agli assetti costieri (avanzamento, arretramento, stabilità), che, come detto, sono anche dovuti alla variazione climatica in atto, un notevole contributo è stato dato dal finanziamento accordato per l attuazione del Progetto INTERREG IIIA GERER Gestione ambientale integrata in località ad elevato rischio di erosione. Nella prosecuzione di una parte delle attività svolte in quest ultimo progetto si inserisce la ricerca svolta dall Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino OCEANS (Punta Sardegna Palau) per la stesura di una edizione avanzata dell Atlante cartografico delle coste galluresi (De Muro, 2005). L Atlante, che in questa sua versione avanzata, viene denominato Atlante delle spiagge della Gallura ha come fine principale l approfondimento delle conoscenze nella evoluzione recente, regime, assetti stagionali, impatti e tendenza evolutiva, legati alla pressione antropica e conseguenti criticità delle spiagge. Al fine di avviare, in parallelo, la sperimentazione di un data base dell area compresa tra la Foce del Coghinas e Budoni sono stati scelti dieci casi di studio significativi. Attenzione particolare è stata dedicata allo studio dei processi di erosione, trasporto e sedimentazione attuali innescati sui sistemi di spiaggia sia da cause naturali che per effetto delle pressioni antropiche ). Inoltre, dal 2000 a oggi, la piattaforma interna dell Arcipelago di La Maddalena e i sedimenti associati sono stati descritti, in differenti areali con dettaglio 1:10.000, attraverso la presentazione dei dati delle campagne PALEO- CLI.GE (De Muro et alii, 2000a; De Muro et alii, 2000b; De Muro et alii, 2003a) e di altri studi di dettaglio (De Muro et alii, 2000c). In questo periodo l area è stata oggetto di tesi di laurea inedite promosse dal gruppo di ricerca di OCEANS (Cabras, 2002; Furcas, 2002; Marras, 2002 e Pusceddu, 2003) sui temi sedimentologici e actuopaleontologici che hanno poi portato alla presentazione dei risultati al Convegno Geosed 2003 (De Muro et alii, 2003b,c,d; Fanzutti et alii, 2003). Partendo da uno di questi lavori è stata successivamente pubblicata la Carta tessiturale dell area marina compresa tra P.ta Sardegna e Capo D Orso Sardegna settentrionale. Scala 1: (De Muro et alii, 2003e). Sempre nel 2003 è stata pubblicata la Carta del rischio ambientale nelle coste della Sardegna (SCALA 1: ) di Atzeni, De Muro, Di Gregorio e Piras (2003). Successivamente si segnala l articolo di De Muro et alii (2004a) e i lavori presentati al IV Congres International CONOSCENZE PRECEDENTI I primi lavori e descrizioni dei fondali marini del Nord Sardegna risalgono agli anni 60 (Segre, 1969) con il riconoscimento, al di sotto dei sedimenti attuali, di elementi morfologici riconducibili a cicli marini del Pleistocene superiore-olocene. In seguito ci furono diversi lavori, discontinui nel tempo, negli anni 70 e 80 (Ozer, 1976; Ozer et alii, 1980; De Muro e Ulzega, 1985; Carta et alii, 1986; Ulzega e Hearty, 1986), realizzati grazie anche alla disponibilità della nave oceanografica Bannock del CNR per il progetto Oceanografia e Fondi Marini che ha portato alla pubblicazione di diversi lavori. Da questa base dati scaturirono nuove ricerche che portarono alla descrizione di dettaglio di paleo-depositi litorali (Ulzega e Hearty, 1986; De Muro e Orrù, 1998). Altri lavori cartografici realizzati nell area hanno trattato tematiche differenti, quali dinamica dei litorali e geomorfologia della piattaforma prossimale, rischio idrogeologico e mappatura della prateria di Posidonia oceanica (De Muro, 1990a; De Muro, 1990b; Brambati e De Muro, 1992a; Brambati e De Muro, 1992b; Brambati e De Muro, 1992c; Federici et alii, 1998; De Muro, Fanzutti e Camin, 2000; Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Servizio difesa del mare, 2002; De Muro, Follesa e Ibba, 2002; De Muro, Ferrara, Follesa e Ibba, Environnement et identite en Mediterranee di De Muro (2004) e De Muro et alii (2004b). Altre tesi di Laurea e di Dottorato realizzate dall OCEANS (sempre con relatore Sandro De Muro) sono state promosse sull area emersa (Frau, 2005; Bua, 2005; Tocco, 2005). Nel 2007, sulla base dei dati raccolti dal gruppo di ricerca di OCEANS, è stata ultimata la tesi di dottorato dal titolo: La sedimentazione sui fondali meridionali dell Arcipelago di La Maddalena, in rapporto alla loro morfologia e alla distribuzione spaziale delle praterie di Posidonia oceanica Sardegna settentrionale (Cabras, 2007). In questi anni si é costituito il Coastal and Marine Geology Group (Gruppo informale di Geologia Costiera e Marina) composto da ricercatori e tecnici, del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (ex Scienze della Terra), che hanno condotto (e conducono) importanti progetti di ricerca, quali: EUROSION case study. Lu Litarroni - La Liccia - Isle of Sardinia (Italy). Resp. Scientifico Sandro De- Muro. INTERREG IIIA - Isole IT-FR - GERER ( Gestione ambientale integrata in località ad elevato rischio di erosione ). Resp. Scientifico Sandro De Muro. PROVIDUNE (LIFE07NAT/IT/000519). Resp. Scientifico Nazionale Sandro De Muro. Convenzione per l attuazione delle azioni di salvaguardia dei siti dunari e litorali da rischio di erosione nel-

13 De Muro S la Provincia Olbia Tempio - anno Convenzione tra Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Cagliari e Provincia Olbia Tempio. Resp. Scientifico Sandro De Muro. RIAS (RIsposta e Adattamento dei sistemi costieri della Sardegna alle variazioni climatiche globali). Resp. Scientifico Sandro De Muro. RES.MAR (RESeau pour l environnement dans l espace MARitime), Sottoprogetto B - Centro transfrontaliero per lo studio della dinamica dei litorali - Programma operativo di Cooperazione Territoraile Transfrontaliera IT-FR MARITIME - TOSCANA-LIGURIA-SARDEGNA-CORSE. Convenzione tra Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Cagliari e Provincia Olbia Tempio. Resp. Scientifico Sandro De Muro. Negli anni successivi gli studi sono stati portati avanti anche con la promozione di altre tesi di Laurea e di Dottorato assegnate ai Laureandi Porta (2008), Brambilla (2008), Tocco (2008) e Bua (2008), grazie anche all importante contributo del Progetto Interreg IIIA GERER, ai Dottorandi Dott. Nicola Pusceddu ( Caratterizzazione sedimentologica della piattaforma interna dell Arcipelago di La Maddalena. Sistema deposizionale attuale e rapporti di scambio con i litorali 2009), Dott.ssa Tiziana Batzella ( Studio dei processi di sedimentazione nella piattaforma interna delle Bocche di Bonifacio ). Da queste tesi sono scaturiti i lavori di De Muro et alii (2008); Bartole e De Muro (2009); De Muro, Pusceddu e Kalb (2010); De Muro, Pusceddu, Batzella, Ibba, Ferraro e Kalb (2010); De Muro, Batzella, Kalb, De Falco e Pusceddu (2011); De Muro, Batzella, Kalb, Pusceddu e De Falco (2011); Batzella, Pusceddu, Kalb, Ferraro, Ibba e De Muro (2011); Pusceddu, Batzella, Kalb, Ferraro, Ibba e De Muro (2011). spiagge campione della Sardegna (CRP2_413) sulle spiagge di La Cinta - San Teodoro e Budoni i cui risultati sono confluiti, in parte, ad arricchire il presente Atlante. Da questa base conoscitiva si è partiti per selezionare e descrivere le dieci spiagge campione sottoelencate, ritenute rappresentative delle diverse problematiche della estesa e complessa area costiera gallurese: Rena Majori (Aglientu); La Colba (Santa Teresa Gallura); Porto Liscia (Santa Teresa Gallura e Palau); Cala di Trana (Palau); Cala Ciaccaro (Isola di Spargi La Maddalena); Cala Portese (Isola di Caprera La Maddalena); Grande Pevero (Arzachena); Le Saline (Olbia); Cala Brandinchi (San Teodoro); Cala Budoni (Budoni). Su questi dieci areali è stato costruito un repertorio strutturato sperimentale su schede, che permette un semplice e rapido inquadramento dell evoluzione recente, del regime, degli assetti, degli impatti, delle criticità e della tendenza evolutiva delle singole spiagge campione. Resta moltissimo lavoro da fare nelle restanti spiagge (vedi elenco di spiagge per Comune - Allegato 4) e sugli approfondimenti/aggiornamenti necessari in questi primi dieci casi di studio. Nel 2010 é stato pubblicato il primo volume della collana, Scienze Costiere e Marine (CUEC Editrice), interamente dedicato al Progetto Interreg IIIA GERER a cura di S. De Muro e G. De Falco. Il volume tratta delle metodologie utilizzate, dei risultati scientifici raggiunti e delle buone pratiche identificate durante il Progetto (De Muro Sandro De Muro S. e De Falco G., 2010 Manuale per la gestione delle spiagge - Studi, indagini ed esperienze sulle spiagge Sarde e Corse ). Utili informazioni sono inoltre presenti nei rapporti del Progetto Life+ PROVIDUNE (LIFE07NAT/ IT/000519) di De Muro et alii (2009a, b, c, d). Dal 2010 i Dottori di Ricerca del Coastal and Marine Geology Group Nicola Pusceddu e Tiziana Batzella conducono, grazie alle borse Borse di Ricerca per Giovani Ricercatori (Progetto co-finanziato con fondi PO Sardegna FSE L.R. 7/2007), una ricerca dal titolo: Processi sedimentari, idrodinamica e modellizzazione di

14 1. 14 LOCALIZZAZIONE DELLE AREE STUDIATE fig. 4 - Localizzazione delle aree campione L area indagata (fig. 3 e fig. 4) si localizza nel settore nord-orientale della Sardegna. Interessa il tratto di costa compreso tra la Foce del Fiume Coghinas ad ovest e la spiaggia di Budoni ad est. fig. 3 - Localizzazione dell area di studio.

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