6.4 SICUREZZA NEI COMPORTAMENTI INDIVIDUALI (Damen G, Vincitorio D) Alimentazione

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1 6.4 SICUREZZA NEI COMPORTAMENTI INDIVIDUALI (Damen G, Vincitorio D) Fonti informative: ISTAT: indagine Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari anni Il campione di riferimento si compone di 52.3 famiglie, per un totale di circa 14. individui distribuiti in comuni. ISTAT: Stili di vita e condizioni di salute Indagine Multiscopo annuale sulle famiglie Aspetti della vita quotidiana - anno 21: Il volume contiene i dati dell indagine condotta tra il dicembre 21 ed il marzo 22. Il campione di riferimento è composto da famiglie, per un totale di individui. Le informazioni sono state raccolte in parte per intervista diretta, in parte per autocompilazione di un questionario. ISTAT: Annuario Statistico Italiano 24: Viene offerta una sintesi delle informazioni statistiche di maggior rilievo prodotte dall ISTAT e da altri enti del Sistema statistico nazionale in campo ambientale, demografico, sociale ed economico. I dati pubblicati sono generalmente riferiti al 23 e disaggregati a livello regionale Elaborazione delle Schede di dimissione ospedaliera: Archivio SDO, Agenzia sanitaria regionale; ASU Regione Dipartimento Dipendenze elaborazione dati dei Servizi Tossicodipendenze (SerT) e del Ministero della Salute. Alimentazione Stile Alimentare Nel 21 il pranzo continua a rappresentare il pasto principale dei marchigiani (78,1%, contro il 12,8% che segnala la cena come il pasto più importante) e viene consumato soprattutto in casa (81,9% rispetto al 76,1%, dato italiano). E infatti bassa la percentuale di marchigiani che consumano il pranzo a mensa (4,3%), al ristorante o in trattoria (2,6%), in un bar (1,2%), o sul posto di lavoro (3,7%). La dieta dei marchigiani è di tipo mediterraneo ; la quota di popolazione che mangia pane, pasta, riso una volta al giorno è pari all 89,8%. 1

2 Figura Persone di 3 anni e più per stile alimentare. Confronto Italia 21 (composizione %) Colazione adeguata Colazione latte e mangia qualcosa Pranzo in casa Pranzo in mensa Pranzo al ristorante o trattoria Pranzo in un bar Italia Pranzo sul posto di lavoro Pasto principale pranzo Pasto principale cena Fonte: ISTAT - Indagine multiscopo 22 Più della metà della popolazione marchigiana mangia carne o insaccati qualche volta alla settimana, preferendo in particolare le carni bianche (85,2%). In generale il consumo di carne e insaccati è superiore rispetto ai dati italiani. I marchigiani che consumano una volta al giorno verdure, ortaggi e frutta sono rispettivamente il 51,5%, il 4,1% e il 76,9%. Il 97% dei marchigiani cuoce i cibi utilizzando olio di oliva o grassi vegetali, il 96,9% condisce a crudo con olio di oliva o grassi vegetali. Figura Persone di 3 anni e più per consumo di alcuni cibi. Confronto Italia 21 (composizione %) Pane, pasta, riso una volta al giorno Salumi qualche volta alla settimana Carni bianche qualche volta alla settimana Carni bovine qualche volta alla settimana Carni di maiale qualche volta alla settimana Latte una volta al giorno Formaggio una volta al giorno Italia Fonte: ISTAT - Indagine multiscopo 22 2

3 Figura Persone di 3 anni e più per consumo di alcuni cibi. Confronto Italia 21 (composizione %) Uova Verdure qualche volta alla settimana una volta al giorno Ortaggi una volta al giorno Frutta una volta al giorno Pesce Cottura con olio qualche volta di oliva o grassi alla settimana vegetali Condimento a crudo con olio di oliva o grassi vegetali Fonte: ISTAT - Indagine multiscopo 22 Obesità Secondo i dati ISTAT (anni ), le persone di 15 anni e più in sovrappeso rappresentano il 34,2% dei marchigiani (dato nazionale: 33,4%): standardizzando i tassi, non emergono però differenze (31,4% per entrambi). Rispetto alla classe di età, la percentuale più alta (5,1%) di uomini in sovrappeso è tra i anni, mentre la maggior parte delle donne con lo stesso problema ha più di 65 anni (39,1%). Figura Persone di 15 anni e più in sovrappeso per sesso e classe di età; confronto Italia, anni (tassi per 1 persone). FEMMINE MASCHI TOTALE 65 e oltre (tassi per 1 persone) Fonte: ISTAT - Servizio "Struttura e dinamica sociale", indagine "Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari - Anni ". Per quanto riguarda gli obesi, sia i tassi grezzi che quelli standardizzati mostrano un dato regionale più basso di quello nazionale (8,5% vs 3

4 8,9% e 7,6% vs 8,2%) per tutte le classi di età. Disaggregando però i dati in base al sesso, si nota che gli uomini marchigiani tendono più degli italiani ad essere obesi, in particolare dopo i 45 anni. Per entrambi i sessi, la classe di età maggiormente interessata dal problema è quella fra anni. Dalla forma dei grafici emerge inoltre che l obesità interessa in ugual misure uomini e donne, mentre il sovrappeso è un problema più ad appannaggio degli uomini. Figura Persone di 15 anni e più obese per sesso e classe di età; confronto Italia (tassi per 1 persone) FEMMINE MASCHI TOTALE 65 e oltre (tassi per 1 persone) Fonte: ISTAT - Servizio "Struttura e dinamica sociale", indagine "Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari - Anni ". Attività fisica Dai dati ISTAT emerge che il 2,4% dei marchigiani pratica sport in modo continuativo, l 11,4% in modo saltuario, il 27,5% pratica qualche attività fisica, mentre il 4,2 % dichiara di non praticare sport. Dai dati degli anni precedenti, in particolare quelli riferiti agli anni 1995, 1997, 1999, 21, emerge un lieve aumento di coloro che praticano attività sportiva in modo continuativo (dal 18,7 % del 1995 al 2,14 % del 23) e saltuario (dal 9,3 % del 1995 all 11,4 % del 23), una netta riduzione, dal 21, di coloro che praticano qualche attività fisica (dal 38,6 % del 1999 al 27,5 % del 23) ed infine un aumento di coloro che non praticano attività sportiva (dal 31,8 % del 1999 al 4,2 % del 23). I dati sono disaggregati per età e sesso solo a livello nazionale. 4

5 Figura Persone di 3 anni e più per pratica sportiva, confronto Italia. Anno 23 (composizione %). 5 4 Italia Attività fisica continuativa Attività fisica saltuaria Qualche attività fisica Nessuna attività fisica Non indicato Fonte: ISTAT Annuario Statistico Italiano 24 Figura Persone di 3 anni e più per pratica sportiva, confronto - Italia, anni 1995,1997,1999,21,23 (composizione %) (valori %) Attività fisica continuativa Attività fisica saltuaria Qualche attività fisica Nessuna attività fisica Non indicato fonte: ISTAT Fumo Dai dati ISTAT del 21 si evidenzia che i fumatori sono il 23,5% dei marchigiani e di questi, il 98,2% fuma sigarette. Gli ex fumatori sono il 2,9%. Non fuma il 53,5% dei marchigiani. L abitudine al fumo è più diffusa nella classe di età anni sia per i maschi (42%), sia per le femmine (29%); riguarda inoltre il 27,1% dei giovanissimi tra i 14 e i 24 anni, dato superiore a quello italiano (21,6%) per entrambi i sessi. Rispetto al dato nazionale, l abitudine al fumo nei maschi marchigiani è più diffusa tra i 15 e i 44 anni, mentre le donne fumatrici si riscontrano soprattutto fra le adolescenti e tra i 35 e i 64 anni. 5

6 Figura Persone di 14 anni e più per abitudine al fumo; confronto Italia 21 (per 1 persone della stessa zona) Fumatori Ex fumatori Non fumatori Fumatori di sigarette Italia Fonte:ISTAT Figura Fumatori di 15 anni e più per sesso e classe di età. Confronto - Italia 21 (tassi per 1 persone). FEMMINE MASCHI 65 e oltre (tassi per 1 persone) Fonte: ISTAT - Servizio "Struttura e dinamica sociale". In media vengono fumate 14 sigarette al giorno; il 42,8% dei fumatori fuma dalle 11 alle 2 sigarette al giorno, il 9,9 % più di 2 sigarette. Fra i maschi il valore più alto di sigarette fumate (19) si registra nella classe di età 45-54; per le femmine, tra i 35 e i 44 anni. I giovani (15-24 anni) consumano in media 12,3 sigarette al giorno, valore più alto rispetto al dato italiano (11,2). 6

7 Figura Numero medio giornaliero di sigarette consumate per sesso e classe di età. Confronto - Italia 21. FEMMINE MASCHI Totale 65 e oltre (n sigarette) Fonte: ISTAT - Servizio "Struttura e dinamica sociale". Figura Persone di 15 anni e più che fumano oltre 2 sigarette al giorno; confronto - Italia 21 (rapporti per 1 fumatori) Maschi Femmine TOTALE Fonte: ISTAT Alcol Consumi di alcol In Italia come nelle i consumi alcolici hanno visto un incremento soprattutto a carico dei soggetti sopra i quattordici anni. La variazione percentuale dal 1998 al 21, dei consumatori di alcol è 2,8% per gli uomini marchigiani e 5,6% per le donne. Tali dati risultano inferiori ai nazionali. Le prevalenze percentuali, di entrambi i sessi, 7

8 risultano superiori alla media Italiana per gli anni indagati, anche se, i dati relativi alle donne, sono più bassi rispetto a quelli degli uomini, (63,1% contro l 89%). Tabella Prevalenza (%) dei consumatori di bevande alcoliche per sesso nelle e in Italia. Frequenze e variazione (%) osservate nel periodo MASCHI Anno Var.% ,6 86,5 89,5 89 2,8 Italia 83,4 83,1 87,2 87,7 5,2 FEMMINE Anno Var.% ,7 66,1 66,3 69,4 5,6 Italia 58,6 59,1 63,6 63,1 7,7 Fonte: Elaborazion OssFAD su dati ISTAT Multiscopo. Nelle il 66,4% consuma vino con diverse modalità: il 31,7% ne beve 1 o 2 bicchieri al giorno; il 23,7% lo assume saltuariamente; l 8% ne consuma più di mezzo litro/die (Indagine Multiscopo, ISTAT 21). Il 49,1% dei marchigiani consuma birra, contro il 48,4% del resto d Italia. In calo il consumo dei superalcolici( 25,3% nella regione rispetto 26,1% dell intera nazione). Figura Percentuali di persone di 14 anni e più per consumo di vino e birra e superalcolici qualche volta nell'anno. Confronto fra regione e Italia. Non consuma né vino, né birra, né alcolici fuori pasto consuma superalcolici Consuma birra Italia Consuma vino Fonte: ISTAT- indagine multiscopo 21 Dipendenza da alcol, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, consumatori su 1 abitanti Solo nell anno 23 si sono rivolti al Servizio Tossicodipendenze SerT (14 in tutto il territorio regionale) per dipendenza da alcol, 1217 utenti (tra nuovi entrati e già in carico) con età media pari a 43 anni circa. 8

9 Dall analisi dei tassi si nota come la classe di età più colpita dall alcolismo è quella dai 4 ai 49 anni. Le bevande alcoliche più frequentemente consumate dagli utenti dei SerT sono il vino per il 45,9% dei maschi e il 41,4% delle femmine; la birra è preferita maggiormente dalle donne (23,3%) rispetto agli uomini (21,3%). Figura Tassi di prevalenza e incidenza annuale (x 1 abitanti) per classi di età del totale degli utenti Alcoldipendenti , 1,8 1,6 1,4 1,2 1,,8,6,4,2, 1,82 1,64 1,11 1,13,62,44,2,1,1,11,64,55,29,34 < >6 Totale classi di età Totale prevalenza Totale incidenza Fonte: elaborazione del Dipartimento dipendenze su dati del Ministero della salute Figura Percentuale della tipologia di bevande alcoliche di uso prevalente degli Utenti in carico ai SerT , 45, 4, 35, 3, 25, 2, 15, 1, 5,, superalcolici aperitivi, amari, digestivi vini birra altro MASCHI FEMMINE Fonte: elaborazione del Dipartimento dipendenze su dati del Ministero della salute Questi dati rispecchiano la situazione dei consumi di alcolici nella regione. 9

10 Ricoveri alcol-correlati Dal 21 al 23 il territorio regionale ha avuto una media annua di 488 ricoveri per epatopatie alcoliche (ICD IX ). Il tasso più alto di degenze per tali malattie è stato registrato nel 21, (3,35x 1. abitanti). I tassi di ospedalizzazione per provincia, nel triennio indagato, evidenziano un eccesso di ricoveri nella circoscrizione di Pesaro-Urbino rispetto alle altre province con un picco di 4,69x1. registrato nel 22. La provincia di Macerata risulta avere il tasso più basso della regione, rispettivamente di 1,68x1, 1,85x1, 2,64x1negli anni considerati, mostrando una tendenza al progressivo incremento. Figura Tassi di ricoveri per epatopatia alcolica per provincia nel periodo PU 4,29 4,69 4,29 MC AP 1,68 1,85 2,64 2,37 3,34 3, AN 3,68 3,5 3,72, 1, 2, 3, 4, 5, x 1 ab Fonte: Flusso informativo regionale SDO e dati ISTAT 22. Tossicodipendenze In Italia tossicodipendenza significa spesso uso endovenoso di eroina, sia perché circa l 86% delle persone che si rivolgono ai SerT presenta questo tipo di problema, sia perché l uso di eroina endovena presenta una forte associazione con diversi effetti sulla salute (Studio VEdeTTE 22). Nelle gli utenti che si sono rivolti per la prima volta ai SerT, nel 23, sono per il 77,1% eroino-dipendenti, mentre solo il 1,6% dipendenti dalla cannabis. 1

11 Figura Uso primario e secondario di sostanze. Percentuale di soggetti distribuiti per sostanza stupefacente d'abuso ,% 8,% 7,% 6,% 5,% 4,% 3,% 2,% 1,%,% Allucinogeni Amfetamine Ecstasy Barbiturici Benzodiazepine Cannabinoid Cocaina Crack Eroina Metadone Morfina Altri oppiacei Inalanti Alcool Altro Uso Primario (%) Uso Secondario (%) Fonte: elaborazione del Dipartimento dipendenze su dati del Ministero della salute Facendo un confronto tra il 21 e il 23 si vede che il consumo primario di allucinogeni, droghe sintetiche, cannabioidi e oppiacei è calato nel tempo a favore dell aumento del consumo di eroina e cocaina, rispettivamente 77,1% e 7,1% nel 23. Figura Tassi di prevalenza e incidenza annuale regionale (x 1 abitanti) per classi di età del totale degli utenti Tossicodipendenti , 1, 9,3 1,2 8,6 8, 6,8 6, 4, 2,,,1,1 3,1 1,9 3,5 2,4 1,4 2,1 4,5 1, 1,1,4 < >39 Totale Tasso prevalenza Tasso incidenza Fonte: del Dipartimento dipendenze su dati del Ministero della salute Nel 23 il numero di utenti dei SerT sono stati 4448, di questi 3376 erano già in carico dagli anni precedenti mentre 171 si sono rivolti per la prima volta nell anno 23. Il fenomeno tossicodipendenza colpisce prevalentemente la classe di età anni con un tasso di 1,2, mentre il più alto tasso di incidenza pari a 3,5 si registra nella classe tra i 2-24 anni. 11

12 Effetti sulla salute Le infezioni tipiche di chi fa uso di droghe sono quelle da HIV, HBV e HCV, soprattutto a causa della pratica di scambio di siringhe usate. Figura Prevalenza percentuale degli HIV, HBV, HCV positivi sul totale degli utenti dei SerT di cui si conosce il profilo sierologico % 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% % 67% 69% 68% 66% 67% 33% 3% 25% 26% 25% 15% 12% 11% 11% 13% HIV HBV HCV Fonte: elaborazione del Dipartimento dipendenze su dati del Ministero della salute La situazione marchigiana dei SerT nel 23 vede al primo posto con 67%, circa, la sieropositività per l epatite virale di tipo C, al secondo posto si hanno le infezioni da epatite virale di tipo B con 33% e l ultimo posto è occupato dall infezione da virus dell immunodeficenza umana dove la percentuale risulta del 13%. 12

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