Newsletter n 1/2009. Gentili lettori,
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- Cesarina Casini
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1 Programma Spazio Alpino REGIONE LOMBARDIA DG TERRITORIO e URBANISTICA Via Sassetti, 32/ Milano Tel fax spazio_alpino@regione.lombardia.it Website: Con il supporto di Newsletter n 1/2009 Gentili lettori, Siamo ormai al secondo anno della programmazione e al secondo bando per quanto riguarda il nostro Programma. Per poter tracciare un primo bilancio è ancora presto, ma una cosa è evidente: il tempo passa e anche le risorse disponibili si stanno assottigliando (arriveremo probabilmente ad esaurire il 50% circa delle risorse FESR). La delegazione italiana ha, tra le altre cose, proposto che la Managing Authority rediga un documento, da discutere durante il prossimo Programme Committee, sul futuro del Programma per meglio capire come stimolare idee progettuali più strategiche e identificare dei nuovi gruppi target. In bocca a lupo e buon lavoro a tutti i nostri Lead Partner e Partner italiani!! Lo scorso 11 febbraio si è svolta a Milano, presso gli uffici di Regione Lombardia, la TaskForce di Programma dedicata alla selezione delle espressioni di interesse (EoI) che saranno chiamate alla redazione della scheda progettuale di dettaglio (AF) prevista per il secondo step del bando. Il risultato ottenuto è frutto di un proficuo lavoro della delegazione italiana, composta dal Ministero dello Sviluppo Economico DPS e da Regione Lombardia, che per l anno 2009, ha il ruolo di Presidenza del Programma. Rossella Rusca MISE-DPS Chair Task Force Gian Angelo Bravo Regione Lombardia-Presidente Comitato Nazionale Fabio Girotto Regione Lombardia Membro della Task-Force e del Programme Committee
2 Esiti Task-Force selezione EoI La TaskForce di Programma, riunitasi l 11 febbraio a Milano presso la sede di Regione Lombardia, ha selezionato 21 proposte delle 65 pervenute per il passaggio al secondo step del secondo bando. Di seguito i nomi (acronimi) delle 21 EoI selezionate che dovranno preparare l application form: PRIORITA 1 Competitività e attrattività dello Spazio Alpino ENERBUILD (LP AT) DEMOCHANGE (LP DE) COMUNIS (LP CH) ALPHOUSE (LP DE) I-WOOD (LP CH) SUSCAPE (LP ITA) PRIORITA 2 Accessibilità e connettività VISITALPS (LP AT) TRANSITECTS (LP DE) RMS-EAGLE (LP ITA) ALIAS (LP ITA) MONITRAF (LP CH) NASA (LP ITA) ALPCECK2 (LP ITA) MITIGATION STRATEGIES (LP ITA) PARAMOUNT (LP AT) CHAINGE IT (LP AT) E-POLISALP (LP ITA) PRIORITA 3 Ambiente e prevenzione del rischio ALPFFIRS (LP ITA) MANFRED (LP DE) SILMAS (LP FR) SHARE (LP ITA) Task-Force Milano 11 febbraio 2009
3 Tempistica e documentazione secondo step La presentazione delle AF dovrà avvenire attraverso l upload del sito di programma entro e non oltre il 9 aprile Le istruzioni dettagliate saranno inviate direttamente ai LPs dei progetti. Da tale data inizierà il processo di valutazione e nella riunione del Programme Committee prevista il 9 e 10 giugno 2009 verranno selezionati i progetti meritevoli di finanziamento. Il giorno 4 marzo il JTS organizzerà per tutti i LPs delle EoI che hanno superato il primo step un seminario formativo dedicato alla predisposizione dell Application Form. Il vostro ACP come sempre è a disposizione e potete contattarlo attraverso queste coordinate: Tel.: Fax: spazio_alpino@regione.lombardia.it Vi ricordiamo che è necessario, pena la non ammissibilità del progetto, compilare e restituire all ACP Italia i national requirements che potete scaricare sia dal sito di Programma sia dal sito italiano. Running Projects: Climalptour A partire da questo primo numero dell anno 2009 è nostra intenzione dare spazio ai progetti che hanno iniziato le loro attività in modo da presentarli e cercare di capire qual è lo spirito di collaborazione a livello transnazionale e le motivazioni che hanno spinto il LP a presentare quel tipo di tematica progettuale. Questo primo appuntamento vede sotto i riflettori il Progetto CLIMALPTOUR. Ringraziamo Isabella Pasutto della Regione del Veneto Direzione foreste ed economia montana Servizio pianificazione e ricerca forestale per la collaborazione. 1) Quali sono le sfide principali che l area alpina si troverà ad affrontare nel medio/breve periodo a seguito dei cambiamenti climatici? Nonostante gli ultimi fenomeni climatici tenderebbero a smentire il fenomeno del riscaldamento globale (pare che gennaio sia stato uno dei mesi più freddi e piovosi degli ultimi vent anni), partendo dalla considerazione che non bisogna confondere un analisi meteorologica (una o più settimane di gelo non possono portarci a pensare che inizia una nuova era glaciale) con un analisi climatica (che basa le proprie osservazioni su periodi di tempo molto lunghi, almeno trentennali), è da confermare che i cambiamenti climatici impensieriscono a tutte le latitudini ed in particolare in quelle zone dove si fanno maggiormente sentire i loro effetti.
4 È il caso delle Alpi, dove l innalzamento della temperatura si dice sia stato di circa tre volte superiore alla media globale. Gli effetti di tale riscaldamento sono noti a tutti: riduzione del manto nevoso a bassa quota, arretramento dei ghiacciai, combinato allo scioglimento del permafrost, ad alta quota, aumento dell instabilità dei versanti, maggior frequenza di frane, smottamenti e colate di fango. La diminuzione dei ghiacciai crea nelle Alpi non solo problemi ecologici, ma anche economici: si perde, infatti, un importante elemento estetico-paesaggistico che da anni ha sostenuto il turismo alpino (sia estivo che invernale). Il limite della neve sicura si aggira attualmente intorno ai 1200 m. Nel giro di quarant anni probabilmente si porterà a 1500 m. Gli impianti sciistici che danno garanzia di neve si aggirano intorno all 80%, in futuro si ridurranno al 60%. Il numero di giorni adatti allo sci con più di 30 cm di neve è destinato a passare dagli attuali 50 circa (a 950 m) a meno di 25. Questo porterà presumibilmente nei prossimi 20 anni alla scomparsa del turismo invernale nelle stazioni di media altitudine (dato che l innevamento artificiale si dimostra essere sempre meno conveniente) e a far sì che le grandi società degli impianti di risalita estendano i loro impianti sempre a quote più elevate, occupando alcuni degli ambienti più naturali delle Alpi. 2) Quale pensa potrebbe essere il contributo del progetto ClimAlpTour alla soluzione del problema? Naturalmente il problema è legato principalmente al turismo invernale, il quale nelle Alpi è quasi unilateralmente orientato allo sci come unico sport invernale, perciò dipende fortemente dalla presenza o meno della neve. L obiettivo del progetto è quindi quello di proporre la riduzione della dipendenza dallo sci e dalla neve, integrando l offerta turistica, promuovendo una serie di attività parallele che vengano comunque distribuite su tutto l arco dell anno, e quindi favoriscano anche il turismo nelle altre tre stagioni e l integrazione con altre tipologie di attività. 3) Quale pensa possa essere il valore aggiunto dell azione congiunta di più Stati al problema? Quant è importante agire congiuntamente? Le Alpi rappresentano un unica grande regione climatica: gli effetti dei cambiamenti climatici in atto devono necessariamente essere considerati nella loro totalità e complessità e non essere legati a limitati confini geografici amministrativi. Il progetto ClimAlpTour proprio per questo motivo riunisce un partenariato quanto mai variegato e rappresentativo di tutto l arco alpino: si parte dalla Francia, per arrivare alla Slovenia, comprendendo anche Svizzera, Italia, Germania e Austria. Analizzare il problema degli sport invernali sotto un ottica generale e cercare di operare congiuntamente per trovare adeguate strategie di adattamento è di estrema importanza e sicuramente porta ad ottenere risultati più completi e tangibili. 4) Quali sono le principali sfide nella gestione di un progetto transnazionale? La sfida più grande è proprio nella cooperazione: lavorare insieme, identificare obiettivi comuni e trovare soluzioni congiunte dà ottimi risultati, ma è anche estremamente faticoso perché è necessario confrontarsi apertamente e occorre concludere ogni singola attività con elevata capacità di mediazione.
5 Libro Verde sulla Coesione Territoriale I ministri europei responsabili della pianificazione del territorio nel corso di una riunione informale svoltasi a Lipsia il 24 e 25 maggio 2008, hanno invitato la Commissione europea a preparare una relazione sulla coesione territoriale entro il Il libro Verde fa seguito a tale richiesta ed avvia un dibattito sulla coesione territoriale al fine di approfondire la comprensione di questo concetto e delle implicazioni sul piano politico della cooperazione. Tale dibattito non pregiudica l esito della riflessione parallela della Commissione, attualmente in corso, sulla revisione del bilancio. Il libro verde non tratta degli aspetti finanziari della politica di coesione nell attuale quadro finanziario. E possibile partecipare al dibattito direttamente attraverso il sito internet della Commissione, sia come privati cittadini che organizzazioni o pubbliche amministrazioni (scadenza 28 febbraio 2009). Per approfondire e/o partecipare al dibattito il link è il seguente: consultation/terco/consultation_it.htm Anche il Programma Spazio Alpino ha predisposto un documento, rispondendo alle domande del questionario, che sarà inviato alla Commissione quale punto di vista di un Programma di Cooperazione Territoriale.
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