Modalità di avvio della fase di sperimentazione

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1 Modalità di avvio della fase di sperimentazione Daiana Gallo Settore Ambiente Provincia di Monza e della Brianza MONZA - 10 Giugno 2013

2 FASE DI SPERIMENTAZIONE Gli obbiettivi (D.L. 112/2008 e D.P.R. 160/2010) Il SUAP diverrà l unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva; Il SUAP svolgerà un ruolo di coordinamento/contatto tra gestore e amministrazioni coinvolte nel procedimento; Il SUAP opererà con modalità informatiche e telematiche in tutte le fasi del procedimento. Lo strumento Il sistema delle Camere di Commercio (mediante Unioncamere e Infocamere) ha realizzato il Portale Impresa in un giorno che costituisce punto singolo di contatto per l impresa a livello nazionale.

3 FASE DI SPERIMENTAZIONE La collaborazione La collaborazione tra la Provincia di Monza e Brianza e la Camera di Commercio di Monza è nata per promuovere le funzioni del SUAP appena richiamate. La Provincia ha fornito alla Camera di Commercio la modulistica attualmente in uso per la successiva implementazione sul Portale; E stata prevista una fase di formazione dei SUAP da parte della Provincia sui principali adempimenti e procedure in collaborazione con la Camera di Commercio.

4 FASE DI SPERIMENTAZIONE Nell ambito di questa collaborazione, la Provincia ha iniziato un attività di revisione di quanto già presente sul Portale. Per favorire il progressivo passaggio dei procedimenti previsto dalla norma si è deciso di: avviare una fase di sperimentazione; procedere per gradi. La fase sperimentale In questa fase iniziale è stato deciso di partire con le emissioni in atmosfera e in particolare con il procedimento autorizzativo più semplice: le Autorizzazioni in via generale per le attività in deroga. Successivamente si passerà agli altri titoli abilitativi che confluiscono in AUA.

5 Introduzione ai procedimenti ambientali in materia di emissione in atmosfera

6 EMISSIONI IN ATMOSFERA Procedimenti I procedimenti in materia di emissione in atmosfera sono classificati come segue: Autorizzazione ordinaria, art. 269 del D.Lgs. n. 152/06; Autorizzazione in via generale per attività in deroga, art. 272 c. 2 e 3 del D.Lgs. n. 152/06; Autorizzazione in via generale per impianti a ciclo chiuso utilizzati per la pulizia a secco di tessuti e di pellami e delle pulitintolavanderie a ciclo chiuso, art. 275 del D.Lgs. n. 152/06. Comunicazione di attività ad inquinamento atmosferico scarsamente rilevante, art. 272 c. 1 del D.Lgs. n. 152/06;

7 EMISSIONI IN ATMOSFERA Autorizzazione ordinaria, art. 269 del D.Lgs. n. 152/06 L autorizzazione alle emissioni atmosferiche è rilasciata, di regola, secondo le procedure previste dall articolo 269. Tale autorizzazione è richiesta per: Nuove installazioni; Modifiche sostanziali; Trasferimenti; Rinnovi; Nei primi tre casi l autorizzazione è preventiva, nel quarto caso se la domanda di rinnovo è presentata nei termini, la Ditta può continuare a esercitare in attesa del rilascio dell autorizzazione.

8 EMISSIONI IN ATMOSFERA Autorizzazione ordinaria, art. 269 del D.Lgs. n. 152/06 Si devono avvalere della procedura ordinaria tutte quelle aziende che non possono aderire all autorizzazione in via generale: Per tipologia di attività; Per tipologia di materie prime; Per quantitativi di materie prime; E prevista la possibilità di indire apposita Conferenza dei Servizi. Le autorizzazioni art. 269 hanno durata di 15 anni che decorrono dalla data dell atto.

9 EMISSIONI IN ATMOSFERA Comunicazione di modifica non sostanziale Art. 269 c. 8 del D.Lgs. n. 152/06 La Ditta deve trasmettere una comunicazione. Trascorsi 60 giorni senza che la Provincia si sia espressa, l'interessato può procedere con la modifica.

10 Autorizzazioni in via generale per attività in deroga Art. 272 c. 2 e 3 del D.Lgs. n. 152/06 Ai sensi del DLgs 152/06, l Autorità Competente emana provvedimenti di autorizzazione di carattere generale per le emissioni in atmosfera. Tali attività sono definite attività in deroga. In questo caso la procedura è semplificata ma assicura, comunque, un controllo dell Autorità Competente.

11 EMISSIONI IN ATMOSFERA Autorizzazioni in via generale per attività in deroga Art. 272 c. 2 e 3 del D.Lgs. n. 152/06 Ambito di applicazione 39 tipologie di attività (individuate dalla Regione Lombardia) per le quali è stato redatto un Allegato Tecnico di riferimento. Criteri di accesso 1. Le attività svolte dall Azienda devono essere interamente comprese in uno o più Allegati Tecnici predisposti per l autorizzazione in via generale; 2. Il consumo di materie prime utilizzate deve essere inferiore ai valori limite indicati per ciascuna tipologia ti attività In caso contrario si applicherà l art. 269 (procedura ordinaria).

12 EMISSIONI IN ATMOSFERA Autorizzazioni in via generale per attività in deroga Art. 272 c. 2 e 3 del D.Lgs. n. 152/06 Presentazione della domanda La domanda è preventiva: deve pervenire almeno 45 giorni prima dell installazione, dell avvio dell attività, della modifica o del trasferimento. Efficacia della domanda Decorsi 45 giorni dalla data di presentazione della domanda completa l autorizzazione in via generale diventa efficace. Vige il silenzio assenso.

13 EMISSIONI IN ATMOSFERA Autorizzazione in via generale per impianti di pulizia a secco e delle pulitintolavanderie Art. 275 c. 20 del D.Lgs. n. 152/06 Si tratta anche in questo caso di una autorizzazione in via generale. I gestori di tali impianti devono presentare domanda di autorizzazione in caso di nuova installazione, modifica, trasferimento. Anche in questo caso la domanda è preventiva ed ha efficacia trascorsi 45 giorni dalla presentazione della domanda, tramite il meccanismo del silenzio assenso.

14 Autorizzazioni in via generale Art. 272 c. 2 e 3 e Art. 275 c. 20 del D.Lgs. n. 152/06 Ambito di applicazione; Fasi lavorative incluse; Materie prime consentite; Cosa stabiliscono le autorizzazioni in via generale Prescrizioni specifiche (tra cui i valori limite alle emissioni); Sistemi di abbattimento; Prescrizioni di carattere generale (tra cui lo stoccaggio, i criteri di manutenzione, le comunicazioni amministrative successive, modalità e controllo delle emissioni, le metodologie analitiche )

15 EMISSIONI IN ATMOSFERA Comunicazione di attività ad inquinamento atmosferico scarsamente rilevante Art. 272 c. 1 del D.Lgs. n. 152/06 I gestori degli stabilimenti elencati nella parte I dell Allegato IV alla parte quinta del D.lgs. 152/06, devono comunicare al Comune territorialmente competente di ricadere in tale elenco. La comunicazione deve essere trasmessa prima dell avvio dell attività.

16 GRAZIE PER L ATTENZIONE Daiana Gallo

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