La dieta nella prevenzione e nella terapia del diabete tipo 2

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1 La dieta nella prevenzione e nella terapia del diabete tipo 2 Gabriele Riccardi Professore ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Università Federico II, Napoli,

2 Adiposità addominale) Fattori Genetici insulino resistenza Stile di vita Diabete Malattie Cardiovascolari Cancro

3 Diabetes prevention through lifestyle intervention Study Subjects (n) Duration (y) RR Malmö Study (1991) ,47 Da Qing Study (1997) Finnish Diabetes Prevention Study (2001) Diabetes Prevention Program (2002) Indian Diabetes Prevention Program (2006) , ,2 0, ,8 0, ,62

4 10-year follow-up of diabetes incidence and weight loss in the Diabetes Prevention Program Outcomes Study DPP Research Group, Lancet 2009

5 10-year follow-up of diabetes incidence and weight loss in the Diabetes Prevention Program Outcomes Study DPP Research Group, Lancet 2009

6 Weight Loss Maintenance and Risk Prediction in the Prevention of Type 2 Diabetes: European Diabetes Prevention Study Penn L et al, PLOS ONE 2013

7 Food choices associated with a lower risk of type 2 diabetes in longitudinal studies Increased consumption of fruit and vegetables More wholegrain and legumes Less refined starchy foods with a high glycemic index Reduction of saturated fat intake Limitation of sugar and soft drinks Less red and procesed meat Moderation in alcohol consumption Low fat milk and yogurth Regular coffee consumption (4-5 cups )

8 Mediterranen Diet Control Diet Diabetes Care 2011

9 Dietary Carbohydrates

10 Risk of Type 2 Diabetes for a Two-Servings-per-Day Increment in Whole Grain Intake de Munter JSL et al, PLoS Med 2007

11 Δ plasma glucose (mg/dl) Δ plasma insulin (μu/ml)) Plasma glucose and insulin responses to the test meals in the two groups Control Diet (n=26) (mg/dl) Time (min.) (uu/ml) Mean Increment for 2 hrs Mean Increment for 2 hrs Time (min.) Run-in 3 months Δ plasma glucose (mg/dl) Δ plasma insulin (μu/ml)) Wholegrain Diet (n=28) p=0.03 * (mg/dl) p=0.003 * Time (min.) (uu/ml) Time (min.) Mean Increment for 2 hrs Mean Increment for 2 hrs p=0.06 (-29%) p=0.04 * * p=0.018 Giacco R et al -NMCD, 2014

12 Composition of the whole grain kernel

13 Whole- grain impact: macro/micronutrient composition amount and properties of fibre food structure Factors influencing post-prandial blood glucose rise Gastric emptying Disruption/ digestion food carbohydrates Stomach Small intestine Liver Plasma glucose Fermentation - GUT Short chain fatty acids

14 Multivariate relative risks (RRs) of type 2 diabetes according to sugar-sweetened soft drink consumption in the Nurses Health Study II Hu F.B.et al, Physiol Behav 2010

15 Consequences of high fructose diet on lipid metabolism in the liver

16 In sintesi Per la prevenzione del diabete tipo 2: - L approccio dietetico più efficace è quello volto a una modesta riduzione ponderale mantenuta anche a distanza di diversi anni (-60% di nuovi casi di diabete) - La modifica della composizione della dieta mirata a riprodurre uno stile alimentare simile alla tradizionale Dieta Mediterranea è in grado di ridurre del 30% i nuovi casi di diabete, anche in assenza di perdita di peso - Ci sono alcuni alimenti ricchi in carboidrati che favoriscono lo sviluppo di diabete (zucchero) altri che aiutano a prevenirlo (frutta, verdura, legumi integrali)

17 Complicanze Cardiovascolari del Diabete: principali meccanismi di malattia Insulinoresistenza Iperglicemia / Variabilità glicemica Alterazione composizione lipoproteine / Lipemia PP Malattie CV Steatosi epatica/ Distribuzione grasso corporeo Infiammazione/ Stress ossidativo

18 Una dieta ipocalorica ha effetti benefici modesti ma duraturi su peso corporeo, HbA1c, HDL e pressione arteriosa (Studio Look-AHEAD) years years

19

20 Modifiche della composizione della dieta abituale Insulinoresistenza Iperglicemia / Variabilità glicemica Alterazione composizione lipoproteine/ Lipemia PP Malattie CV Steatosi epatica/ Distribuzione grasso corporeo Infiammazione/ Stress ossidativo

21 Fibre Basso indice glicemico

22 Un pasto a basso indice glicemico attenua la risposta glicemica postprandiale (DM1, n=16) Mean ± SEM; *p<0.05, **p<0.01, vs. low GI meal high GI meal low GI meal Parillo et al, Diabetic Medicine 2011

23 Methods Subjects n=18 Age 59 ± 5 years BMI 27 ± 3 kg/m 2 Randomized crossover study 4 weeks + 4 weeks Diet composition Total energy (Kcal) Total fat (%) Saturated (%) Monounsaturated (%) High CHO High fiber Low CHO High MUFA Carbohydrates (%) Fiber (g/1000 cal) 27 8 De Natale C et al., Diabetes Care 2009

24 Un aumento parallelo di carboidrati e fibre nella dieta attenua l incremento glicemico e insulinemico postprandiale e riduce la variabilità glicemica mg/dl µu/ml Glucose Test meal Insulin * h h CV% High CHO-High fiber diet Low CHO-low fibre diet M±SEM, *p<0.05, Glycemic variability De Natale C et al., Diabetes Care 2009

25 Un aumento parallelo di carboidrati e fibre nella dieta riduce la lipemia postprandiale M±SEM, *p<0.05, =0.06 De Natale et al., Diabetes Care 2009

26 Insulinoresistenza Iperglicemia / Variabilità glicemica Fibre Basso indice glicemico _ Alterazione composizione lipoproteine/ Lipemia PP Malattie CV Fruttosio Saccarosio Steatosi epatica/ Distribuzione grasso corporeo Infiammazione/ Stress ossidativo

27 Acidi grassi monoinsaturi

28 Il diabete tipo 2 è associato a steatosi epatica indipendentemente da obesità e insulino-resistenza sistemica Bozzetto et al., Eur J Clin Invest 2010 * p<0.001 vs. controls; # p<0.05 vs. obese.

29 L utilizzo di grassi monoinsaturi in sostituzione di grassi saturi e carboidrati raffinati riduce il contenuto di grasso epatico in pazienti con Diabete tipo 2 T2DM (n=17) 8-week intervention MUFA 28% total energy intake Liver fat content ( 1 H-NMR) Liver fat (%) p< Bozzetto et al. Diabetes Care, 2012, in press

30 Iperglicemia / Variabilità glicemica Insulinoresistenza Olio d oliva Alterazione composizione lipoproteine/ Lipemia PP Malattie CV Steatosi epatica/ Distribuzione grasso corporeo Infiammazione/ Stress ossidativo

31 Triglycerides Cholesterol mg/dl mg/dl Il consumo di polifenoli (PP) riduce le lipoproteine ricche in trigliceridi nel periodo postprandiale * * meal * p<0.05 vs. baseline * High PP * * * baseline 8 week * hours baseline 8 week hours VLDL meal Low PP baseline 8 week baseline 8 week hours hours 2012, Dati non pubblicati

32 Fibre Basso indice glicemico Iperglicemia / Variabilità glicemica Insulinoresistenza Acidi grassi ω-3 MUFA Polifenoli Alterazione composizione lipoproteine/ Lipemia PP Malattie CV Steatosi epatica/ Distribuzione grasso corporeo Infiammazione/ Stress ossidativo

33 In sintesi Nei pazienti con diabete tipo 2: - la riduzione ponderale, nonostante gli evidenti benefici sul compenso glicemico, non ha effetti duraturi e significativi per la prevenzione delle complicanze cardiovascolari -modifiche multifattoriali della dieta abituale inducono importanti miglioramenti del profilo di rischio cardiovascolare - mancano studi di intervento che dimostrino in modo inequivocabile che questo approccio dietetico è in grado di contribuire alla prevenzione delle complicanze cardiovascolari

34 Conclusioni L intervento non farmacologico: Prima lo si comincia, meglio è

35 A. Rivellese. Annuzzi. Capaldo. Clemente. Giacco. Genovese. Iovine..Saldalamacchia. Vaccaro L. Bozzetto E. Lapice M. Masulli G. Nosso AA Turco A. Giacco R. Rivieccio G. Annibelli O. Ciano L. Costagliola C. Vetrani M. Vitale L. Di Marino L. Patti P. Cipriano G. Costabile E. Griffo A. Mangioneo B. Howard (Washington) M. Uusitupa (Kuopio) B. Vessby (Stoccolma) A. Prinster (Napoli) P. Di Bonito (Napoli) A. Maffettone M. Parillo G. Romano C. De Natale

36 Grazie per l attenzione

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