LA SELEZIONE DELLA PRI
|
|
- Silvia Marchesi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA SELEZIONE DELLA PRI Obiettivi di selezione Per quanto concerne gli obiettivi di selezione, essendo la Pezzata Rossa Italiana una razza a duplice attitudine, l attività di miglioramento genetico è finalizzata alla contemporanea ottimizzazione delle produzioni di carne e di latte. All interno della razza esiste anche una linea definita linea carne, specializzata per la sola produzione di carne, in cui il latte prodotto è destinato all allattamento dei vitelli. Nell arco della sua storia gli indirizzi selettivi dati alla razza sono stati modificati in funzione delle esigenze degli allevatori, queste ultime dettate dalle richieste del mercato. La realtà in cui è allevata la Pezzata Rossa Italiana si caratterizza per la presenza di caseifici medio-piccoli, aziendali e non, dove il latte munto è destinato alla produzione di formaggi, alcuni dei quali provvisti di connotati di tipicità (vedi DOP). Da questo non può prescindere l indirizzo selettivo dato alla popolazione PRI: attualmente, la selezione è finalizzata all ottenimento di animali in grado di produrre latte in buone quantità che si distingue per gli elevati parametri qualitativi (tenore proteico in particolare). Scendendo nel dettaglio, la selezione mira ad aumentare la quantità di latte prodotto e migliorare la qualità dello stesso, cercando di mantenere ai livelli attuali il contenuto in cellule somatiche, parametro qualitativo di primaria importanza ai fini del pagamento del latte. Nell allevamento dei bovini di razza Pezzata Rossa Italiana è di fondamentale importanza pure la produzione di carne; questa rappresenta per l allevatore un ulteriore fonte di reddito, ottenibile dalla vendita degli animali a fine carriera, e dei vitelli destinati all ingrasso per la produzione di un vitellone medio-pesante. Di conseguenza, l ottenimento di animali che manifestano una crescita rapida, presenza di adeguata copertura muscolare, in particolare dei tagli di maggiore pregio, rappresenta un obiettivo di selezione importante.
2 La scelta degli animali non tiene conto solo di questi due fondamentali aspetti, ma prende anche in considerazione caratteri secondari o funzionali, gruppo di caratteri la cui selezione mira alla massimizzazione del reddito netto aziendale e assume un senso economico rilevante soprattutto in regime di contingentamento della produzione lattea (quote latte). Di conseguenza sono obiettivi di attività di miglioramento genetico la mungibilità, la longevità, la difficoltà di parto e la morfologia delle bovine. In particolare, la mungibilità è considerata un importante carattere di interesse selettivo, poiché una miglior mungibilità si traduce in tempi di mungitura più brevi con conseguenti minori costi di manodopera, minori costi in energia elettrica e minor usura degli impianti di mungitura. Inoltre, la mungibilità delle bovine ha un importante effetto anche su aspetti di tipo sanitario, che in ultima analisi si riflettono sulla longevità delle bovine. Negli ultimi anni l importanza del carattere mungibilità è stata accentuata anche dalla diffusione delle sale di mungitura dove la presenza di poche vacche lente può determinare un prolungamento sensibile del tempo dedicato alla mungitura della mandria. Legato alla mungibilità è il miglioramento della conformazione della mammella ai fini di rendere gli animali più facili da mungere, carattere che ha importanti effetti anche sulla longevità, altro importante aspetto di interesse selettivo. Infatti, alla presenza di animali longevi si ha una sostanziale riduzione dei costi legati alla rimonta che rappresentano una delle principali voci in negativo nella gestione di un allevamento.
3 Schema di selezione Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Pezzata Rossa Italiana Lo schema di selezione della Pezzata Rossa Italiana è di tipo giovanile e si basa su un uso intensivo ed equilibrato dei tori messi in prova di progenie, i quali ricoprono il ruolo di veri e propri Padri di Vacche. Individuando nel Performance test il punto di partenza, annualmente 200 torelli nati dagli accoppiamenti guidati tra le bovine Madri di Toro e i Padri di Toro, vengono sottoposti alla prova, durante la quale ne viene valutata l attitudine alla produzione di carne. Queste informazioni, unitamente ad altre, sono utilizzate per il calcolo dell Indice di Selezione definito Duplice Attitudine Performance Test (nel cui merito entreremo successivamente), sulla base del quale è prodotta una classifica dei vitelli; circa il miglior 15% (30 e i 40 individui all anno) viene destinato alla prova di progenie, il 25% all inseminazione naturale e il restante 60% è destinato al macello. Alla fine del periodo di prova, i tori abilitati all Inseminazione Artificiale vengono addestrati al salto e viene verificata la qualità del seme prodotto. Vengono inoltre effettuati accertamenti sanitari che riguardano BVD, tricomoniasi, leptospirosi e campilobacteriosi. Il prelievo del seme deve essere effettuato entro un età massima di 30 mesi e deve consentire lo produzione al massimo di dosi (2.000 destinate alla prova di progenie e stoccate). La distribuzione del seme destinato alla prova di progenie deve avvenire entro un periodo massimo di 180 giorni. Terminato il prelievo del seme il toro o viene venduto per la monta naturale oppure è destinato al macello. Oltre ai tori giovani nazionali, esistono dei programmi internazionali di scambio di materiale seminale ( Eurotest e GAI ), grazie ai quali, nei vari paesi aderenti, vengono testati tori giovani di provenienza estera. Questi hanno lo scopo di aumentare le connessioni genetiche esistenti con gli altri paesi aderenti ai vari programmi di scambio. A titolo indicativo, le vitelle nate nel 2004 erano per il 60 % figlie di tori provati, per il 37% figlie di giovani tori e per il 3 % figlie di tori in monta naturale. Tra le vitelle
4 derivanti da fecondazioni con tori provati il 14 % erano figlie di tori italiani, il 18 % figlie di tori austriaci, il 56 % figlie di tori tedeschi e il 12 % figlie di tori francesi. La prova di progenie è finalizzata ad ottenere una valutazione genetica dei tori candidati riproduttori, per l attitudine lattifera, l attitudine carne, per la morfologia, la mungibilità ed altri caratteri. La raccolta delle informazioni necessarie avviene tramite i controlli funzionali e le valutazioni morfologiche; i dati raccolti sono oggetto di analisi statistica al fine di produrre indici genetici necessari al calcolo dell Indice Duplice Attitudine; sulla base di quest ultimo viene prodotta una classifica dei soggetti presenti in popolazione. I tori con Rank maggiore o uguale a 90 vengono autorizzati all inseminazione artificiale. Le bovine con Rank pari almeno a 95 (miglior 5%) e le manze Rank 99 (miglior 1%) acquisiscono la qualifica di Madri di Toro. Il campo di scelta dei Padri di Toro è limitato al miglior 1% (Rank 99). Possono essere utilizzati a tal fine soggetti Nazionali, ma anche provenienti dall estero Germania, Austria, e Francia in particolare. Alcuni dei vitelli maschi nati dall accoppiamento tra le madri di toro e i padri di toro vengono acquistati dall A.N.A.P.R.I. e destinati alla prova di performance.
5 600 MADRI DI TORO 8-10 PADRI DI TORO TORELLI IN PERFORMANCE-TEST Selezione in base all IDA (INDICE DUPLICE ATTITUDINE): 44% LATTE 26% CARNE 17,5% MORF. 12,5% FITNESS. Seme di alcuni dei migliori tori provati esteri Popolazione femminile sottoposta ai controlli funzionali Ca vacche Valutazione BLUP-ANIMAL MODEL per: Incremento ponderale Taglia muscolosita Arti & Piedi Selezione in base all IDA (INDICE DUPLICE ATTITUDINE ) Valutazione genetica BLUP ANIMAL MODEL per: LATTE,GRASSO, PROTEINE CARNE MORFOLOGIA MUNGIBILITA CELLULE SOMATICHE TORI GIOVANI IN I.A. Utilizzo intensivo: 50% delle inseminazioni totali Eta max.produzione seme:30 mesi Prod.max seme: 7000 dosi Di cui 5000 stoccate 180 giorni di periodo max di distribuzione per la prova di progenie obbligo di distruzione seme dopo la prova di progenie per i tori con rank <80 alla seconda uscita, salvo richiesta di deroga caso per caso
6 Strumenti della selezione Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Pezzata Rossa Italiana La possibilità di effettuare selezione si basa, fondamentalmente, sulla disponibilità di informazioni relative ai caratteri di interesse. La raccolta dei dati rappresenta la fase più importante per svolgere un buon lavoro di selezione e per tale motivo è necessario che i dati raccolti siano i più corretti possibili. Nel caso specifico della Pezzata Rossa Italiana, le informazioni necessarie provengono da diverse fonti: in primis sono disponibili dati genealogici e produttivi rilevati durante i controlli funzionali della produttività, effettuati dall Associazione Italiana Allevatori; altra importante fonte di informazioni è rappresentata dalle valutazioni morfologiche svolte dagli esperti di razza, i quali raccolgono, durante le visite aziendali, anche dati relativi alla mungibilità degli animali (giudizi soggettivi di mungibilità espressi dagli allevatori). Infine la selezione si basa anche su una serie di rilievi effettuati sui torelli durante la prova di performance. Performance Test A differenza delle altre razze specializzate per la sola produzione di latte, la Pezzata Rossa Italiana come, altre razze a duplice attitudine, prevede all interno del suo schema di selezione una prova definita di PERFORMANCE TEST (PT). Grazie a questa prova, un gruppo di soggetti maschi selezionati è testato per la produzione di carne. Possono entrare al PT i soggetti maschi nati da accoppiamenti guidati tra vacche Madri di Toro e tori Padri di Toro; questi vitelli devono provenire da allevamenti che rispettino le norme sanitarie previste dalla legge: devono essere ufficialmente indenni da tutte le malattie a profilassi obbligatoria, mentre relativamente all IBR il criterio di indennità è limitato al soggetto e non esteso all intero allevamento di provenienza. I vitelli prima di entrare nel Centro Genetico (Azienda Ricchieri, comune di Fiume Veneto in provincia di Pordenone), devono sostare un periodo di quarantena in un apposita stalla, ove vengono stabulati in box singoli al fine di limitare i possibili
7 contatti con altri soggetti presenti. Durante il periodo di permanenza vengono effettuati alcuni esami sierologici per testare la positività a diverse malattie. La loro permanenza in quest area è condizionata dai risultati dell esame sierologico per l IBR. Se entro l ottavo mese d età non risulta sieronegativo il vitello è escluso dal PT. Una volta trasferiti al Centro Genetico, i vitelli vengono alloggiati in box multipli (4-6 individui), dove completano la fase di svezzamento (età massima 4 mese). Vengono inoltre effettuate le diagnosi di ascendenza, al fine di verificare se i genitori siano effettivamente quelli dichiarati nei certificati. Dopo un periodo di adattamento, al 5 mese di età comincia la fase vera e propria del PT che terminerà al 12 mese. Durante questo periodo i vitelli sono sistemati in box multipli (6 individui) e la loro alimentazione è costituita da una base foraggiera che comprende fieno e silomais somministrati a volontà, alimenti integrati con del concentrato somministrato in eguale misura in base all età attraverso autoalimentatori elettronici. In tal modo vengono favoriti i soggetti che manifestano una maggiore ingestione di alimento foraggiero, ottenendo quindi una selezione a favore di animali che hanno un miglior indice di conversione di alimento a basso costo. Durante la prova di performance, vengono mensilmente effettuate pesature individuali, per poter calcolare al termine della prova (12 mese di età), l incremento medio giornaliero, carattere preso in considerazione nelle procedure di valutazione genetica; in concomitanza con l ultimo rilievo ponderale vengono inoltre rilevati altri caratteri (altezza al garrese, altezza al sacro, profondità toracica, circonferenza toracica, lunghezza groppa, larghezza groppa, circonferenza stinco anteriore, circonferenza testicoli, spessore della pelle, coscia spirale). Alla fine della fase di controllo individuale si riunisce una Commissione Tori costituita da tre Esperti Nazionali di Razza che, operando isolatamente, effettuano una valutazione morfologica lineare, con lo scopo di rilevare le caratteristiche di taglia, muscolosità e arti & piedi. Dall analisi delle informazioni rilevate in PT, unitamente a quelle di altri caratteri, viene prodotto un indice sulla base del quale viene definita la destinazione del torello. Alla fine del periodo di prova, tutti i soggetti selezionati per la riproduzione
8 vengono controllati per l attitudine al salto e per la qualità sperma prodotto. Inoltre, tutti i riproduttori, per essere venduti come tali, vengono controllati per la BVD e la tricomoniasi, e quelli abilitati alla inseminazione artificiale anche per la leptospirosi e la campilobacteriosi. Valutazioni genetiche Una volta raccolte le varie informazioni necessarie, queste vengono riorganizzate e archiviate su appositi supporti magnetici e successivamente utilizzate ai fini delle cosiddette Valutazioni Genetiche degli animali. Queste si basano sull applicazione di particolari procedure statistiche che consentono di analizzare i dati in esame, correggendoli per una serie di fattori ambientali (fattori di disturbo), al fine di isolare il contributo genetico ossia il cosiddetto indice genetico. Le varie procedure di valutazione genetica utilizzate vengono effettuate con procedure BLUP AM (Best Linear Umbiased Prediction Animal Model), le quali permettono di considerare le parentele presenti in popolazione, evitando possibili errori nella stima degli indici legate ad accoppiamenti preferenziali. L indice di selezione della Razza Pezzata Rossa Italiana, sulla base del quale vengono effettuate le scelte, prende il nome di Indice Duplice Attitudine (IDA) ed è definito da diversi caratteri il cui peso dipende dalla relativa importanza: 44% attitudine lattifera (37% proteine kg, 2% grasso kg, 5% proteine percentuale), 26% attitudine carne (14% indice carne performance test, 12% indice muscolosità bovine), 17,5% morfologia (12,5% indice mammella, 5% indice arti & piedi) e 12,5% fitness (5% cellule somatiche, 7,5% mungibilità). Di seguito sono brevemente descritti le procedure di valutazione dei diversi caratteri di interesse selettivo.
2fase. 1fase T O R VR.G. IA C C H E RG P RG GB. .SOGGETTO NUOVO nato o importato. . S O G G E T T O A D U L T O. S V
Associazione Nazionale Allevatori razza Pezzata Rossa Italiana L I B R O G E N E A L O G I C O R E G I S T R I e Q U A L I F I C H E ARTIFICIALE PADRE di TORO = T IA PT ARTIFICIALE= T IA NATURALE esclusivi
DettagliCONSISTENZE E PRESTAZIONI PRODUTTIVE.
CONSISTENZE E PRESTAZIONI PRODUTTIVE. Nonostante la difficile situazione in cui versa la zootecnia italiana, la PRI si sta ulteriormente diffondendo all esterno dell areale originario (Tabella 1); attualmente
DettagliGli indici di Selezione
Trait Y Trait Y Gli indici di Selezione Dr. Antonia Bianca Samoré Dipartimento VSA Università degli Studi di Milano Antonia.Samore@unimi.it Razza Bruna obiettivi di selezione Aumento della qta di prot
DettagliRaccolta ed utilizzo dei dati dei controlli nella Razza Piemontese
Raccolta ed utilizzo dei dati dei controlli nella Razza Piemontese Marco Bona Responsabile Ufficio Tecnico ANABORAPI Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese Argomenti trattati Situazione
DettagliI Controlli Funzionali (1)
I Controlli Funzionali (1) La più tradizionale delle attività dell Associazione di razza verte nell'ambito della selezione con l'effettuazione dei controlli funzionali e la tenuta dei libri genealogici.
DettagliIndice totale economico
Indice totale economico Ausilio moderno per la selezione Con l indice totale economico, l allevatore svizzero della razza Bruna avrà per la prima volta a disposizione un mezzo ausiliario moderno, il quale
DettagliFoto: Braunvieh Schweiz, Lustenberger Natural Pictures, KeLeKi, Luca Nolli.
Obiettivo zootecnico 2016 La razza Bruna l la longeva razza da proteine Il comitato della federazione ha definito l obiettivo zootecnico fino all anno 2016. Dopo un attenta valutazione dell attuale stato
DettagliALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE. Prof.ssa Marina Gentili
ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE Prof.ssa Marina Gentili 1 ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE FINALIZZATO ALLA PRODUZIONE DI LATTE VACCINO. PICCOLI ALLEVAMENTI (FINO A 50 CAPI) E GRANDI ALLEVAMENTI (200/300/500 CAPI).
DettagliNORME TECNICHE RELATIVE ALLE MANIFESTAZIONI UFFICIALI DEL LIBRO GENEALOGICO DELLE RAZZE BOVINE CHAROLAISE E LIMOUSINE
NORME TECNICHE RELATIVE ALLE MANIFESTAZIONI UFFICIALI DEL LIBRO GENEALOGICO DELLE RAZZE BOVINE CHAROLAISE E LIMOUSINE Art. 1 Possono partecipare alla ( nome manifestazione ).. Gli animali iscritti al Libro
DettagliProve di progenie. Quali vacche della popolazione? Prove di progenie. Razza Frisona Italiana Schema di selezione. Figure coinvolte nelle P.P.
Prove di progenie Perché sulle figlie? Es. Fratelli pieni Problema: il carattere di interesse si esprime solo in uno dei due sessi Nei bovini da latte produzione solo nelle femmine Valutiamo l attitudine
DettagliBOVINI DA RIPRODUZIONE (Euro/capo, Iva esclusa) rank = 50
BOVINI DA RIPRODUZIONE (Euro/capo, Iva esclusa) rank = 50 29/01-10/02/20 Frisona Italiana (1) Torelli fino a 12 mesi con req. per funzionare in F.N. 1.300,00 1.800,00 Tori con requisiti per funzionare
DettagliBRESCIA Baliotti Frisona (15-30 gg.) 160,00 200,00 Incroci (15-30 gg.) 250,00 330,00
PREZZI E SETTIMANE DI RILEVAZIONE BOVINI DA VITA (Euro/capo, Iva esclusa, franco allevamento) NORD - OVEST CUNEO Baliotti Piemontese o incroci (15/30 gg). femmine 280,00 350,00 Piemontese o incroci (15/30
DettagliFrancia, terra di allevamento
Francia, terra di allevamento La Francia è il paese che detiene la più grande superficie di pascoli in Europa (più di 13 milioni di ettari), che rappresentano la base essenziale dell alimentazione dei
DettagliBRESCIA Baliotti Frisona (15-30 gg.) 70,00 90,00 Incroci (15-30 gg.) 170,00 270,00
NORD - OVEST CUNEO Baliotti Piemontese o incroci (15/30 gg). femmine 280,00 350,00 Piemontese o incroci (15/30 gg) maschi 400,00 550,00 P. Della Coscia (25/40 gg.) femmine 650,00 800,00 500,00 650,00 P.
DettagliDescrizione e analisi dell allevamento bovino sardo. Le Razze Sardo-Bruna, Sardo-Modicana e Sarda
Descrizione e analisi dell allevamento bovino sardo Le Razze Sardo-Bruna, Sardo-Modicana e Sarda Dott.ssa Arcadia Mura Dott.ssa Maria Gabriella Serra Allevamenti bovini 57 allevamenti : 17 allevamenti
DettagliINTRODUZIONE Com è ormai consuetudine, l ANABIC ripropone a distanza di tre anni l aggiornamento di Attività e Risultati, pubblicazione che
INTRODUZIONE Com è ormai consuetudine, l ANABIC ripropone a distanza di tre anni l aggiornamento di Attività e Risultati, pubblicazione che sintetizza il lavoro svolto dall Associazione nei vari settori
DettagliVantaggi nell anticipare la fecondazione delle manze
Vantaggi nell anticipare la fecondazione delle manze Spesso, l allevatore pensa che per ridurre i costi dell allevamento basta ridurre i costi di alimentazione delle manze. Una riduzione del costo della
Dettaglisistema produttivo zootecnico esistente sul territorio, e nell elaborazione
64 Assessorato attività produttive, agricoltura, zootecnia La realtà zootecnica del Comune di Viggiano Il Comune di Viggiano con l intento di programmare un azione di sostegno al settore zootecnico ha
DettagliUNA ANALISI APPROFONDITA DELLE STALLE MISTE NELL ARCO DI UN VENTENNIO
UNA ANALISI APPROFONDITA DELLE STALLE MISTE NELL ARCO DI UN VENTENNIO Di Giacomo Menta, Matteo Venuti, Elena Zampieri Circa venti anni fa (1993) si iniziò un lavoro tendente a conoscere meglio la situazione
DettagliRILEVAZIONE ESTIMATIVA DEL BESTIAME BOVINO, BUFALINO, SUINO, OVINO, CAPRINO, EQUINO e RATITI
ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA RILEVAZIONE ESTIMATIVA DEL BESTIAME BOVINO, BUFALINO, SUINO, OVINO, CAPRINO, EQUINO e RATITI AL 1 DICEMBRE 2010 ISTRUZIONI PER LA RILEVAZIONE 1 INDICE 1. Caratteristiche
DettagliGestione delle manze nell allevamento moderno
Gestione delle manze nell allevamento moderno Perché porre attenzione all allevamento delle vitelle e delle manze Aumentare il numero di capi disponibili (rimonta o vendita) Ridurre i costi di produzione
DettagliBIOTECNOLOGIE. Miglioramento genetico Gestione della variabilità
Miglioramento genetico Gestione della variabilità BIOTECNOLOGIE Un aspetto alla volta. Quali specie interessate da programmi di miglioramento genetico e come funzionano? Quali le problematiche e quali
DettagliAllevamento A Anamnesi generale di allevamento
Attività di Gruppo Stimare la prevalenza aziendale Analizzare le singole fasi di rischio Stendere un piano di gestione sanitaria in funzione del rischio evidenziato in ogni fase Allevamento A Anamnesi
DettagliSELEZIONE: VALUTAZIONE E SCELTA DEI RIPRODUTTORI
SELEZIONE: VALUTAZIONE E SCELTA DEI RIPRODUTTORI Il miglioramento genetico degli animali di interesse zootecnico è basato sulla scelta dei riproduttori. La valutazione dei riproduttori si può distinguere
Dettagli* Utilizzare punteggi intermedi per situazioni non contemplate
Manuale PTBC-VacVit Rev. 0 All. SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE DELL INFEZIONE PARATUBERCOLARE NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) A. ZONA PARTO Dal momento
DettagliPROGETTO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA RINOTRACHEITE INFETTIVA BOVINA (IBR) NEL TERRITORIO DELLA REGIONE TOSCANA - DGR 423/2008
Allegato A PROGETTO REGIONALE DI CONTROLLO DELLA RINOTRACHEITE INFETTIVA BOVINA (IBR) NEL TERRITORIO DELLA REGIONE TOSCANA - DGR 423/2008 Il Progetto si applica ad allevamenti da produzione e/o riproduzione
DettagliSEMPLIFICAZIONE DEI CONTROLLI FUNZIONALI: ANALISI DELLA CAPRA NERA DI VERZASCA
SEMPLIFICAZIONE DEI CONTROLLI FUNZIONALI: ANALISI DELLA CAPRA NERA DI VERZASCA Rita Rizzi Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica Giornata tematica GESTIONE GENETICA DELLE POPOLAZIONI CAPRINE
DettagliProgrammi di selezione della Frisona Italiana alla luce delle problematiche riproduttive
Programmi di selezione della Frisona Italiana alla luce delle problematiche riproduttive Fabiola Canavesi ANAFI, Italy Padova 1 La situazione economica redditività allevamento bovino in calo Diminuzione
DettagliGli strumenti operativi della selezione : i valori genetici dei riproduttori
Gli strumenti operativi della selezione : i valori genetici dei riproduttori Paolo Carnier Dipartimento di Scienze Zootecniche Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova email carnier@ux1. @ux1.unipd.itit
DettagliC.T.C. Registro Anagrafico razze bovine autoctone Notiziario n. 18
Associazione Italiana Allevatori (Ente Morale D.P.R. n.l051 del 27/10/1950 COMMISSIONE TECNICA CENTRALE DEL REGISTRO ANAGRAFICO DELLE RAZZE BOVINE AUTOCTONE A LIMITATA DIFFUSIONE Si riportano nel presente
Dettagli',6&,3/,1$5(9$/87$=,21,*(1(7,&+(3(5/$352'8=,21(',&$51( 3(5)250$1&(7(6768//$5$==$%29,1$5(1'(1$
',6&,3/,1$5(9$/87$=,21,*(1(7,&+(3(5/$352'8=,21(',&$51( 3(5)250$1&(7(6768//$5$==$%29,1$5(1'(1$ VALUTAZIONE GENETICA IN STAZIONE PER LA PRODUZIONE DI CARNE ART. 1 Come previsto dalle Norme Tecniche, la Rendena
DettagliCaratteristiche funzionali e condizioni di mercato che favoriscono l allevamento della Pezzata Rossa Italiana Sandro Sillani*, Matteo Venuti**
Caratteristiche funzionali e condizioni di mercato che favoriscono l allevamento della Pezzata Rossa Italiana Sandro Sillani*, Matteo Venuti** Introduzione Fra le razze bovine più diffuse nel mondo vi
DettagliFN(fieno normale) cioè il fieno ottenuto da prato stabile asciutto in medie condizioni di vegetazione e fertilità del terreno.
Appunti sintetici Economia VA 2013 Carico approssimativo di una superficie foraggera: Discreto: 6-7 q.li/ha Buono : 2 capi grossi/ha FN(fieno normale) cioè il fieno ottenuto da prato stabile asciutto in
DettagliLIBRO GENEALOGICO DELLE RAZZE BOVINE CHAROLAIS E LIMOUSINE NORME TECNICHE DELIBERATE DALLA COMMISSIONE TECNICA CENTRALE
LIBRO GENEALOGICO DELLE RAZZE BOVINE E NORME TECNICHE DELIBERATE DALLA COMMISSIONE TECNICA CENTRALE IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI ( Art. 14 Disciplinare LIbro Genealogico) L identificazione dei soggetti
DettagliProgramma di tecniche delle produzioni animali Classe V CT (2 ore sett)
Programma di tecniche delle produzioni animali Classe V CT (2 ore sett) MODULO N. 1 Titolo: Bovini Competenza/capacità: Riconoscere l importanza della specie bovina nell economia zootecnica da latte e
DettagliAssociazione Regionale Allevatori Della Lombardia CONVEGNO FINALIZZATA ALL INCREMENTO DI VALORE AGGIUNTO PER LE FILIERE DEI PRODOTTI LATTIERO CASEARI
Allevatori Della Lombardia CONVEGNO GIOVEDÌ 23 OTTOBRE 2008 - ORE 09:30 SALA MONTEVERDI 63^ FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE - CR LA SELEZIONE DELLE CASEINE VERE FINALIZZATA ALL INCREMENTO DI VALORE
DettagliGENETICA E MIGLIORAMENTO GENETICO. Prof. G. Vignola
GENETICA E MIGLIORAMENTO GENETICO Prof. G. Vignola Regolamento per il libro genealogico e piano di miglioramento genetico 1989 ORGANIZZAZIONE DEL LIBRO GENEALOGICO Il Libro Genealogico rappresenta lo strumento
DettagliPRESTAZIONI RIPRODUTTIVE
Efficienza riproduttiva: Il monitoraggio dell APA di Milano Lodi e il miglioramento genetico del Libro genealogico Cremona, 1 dicembre 200 Dr Maurizio Gallo Direttore ANAS PRESTAZIONI RIPRODUTTIVE 1-200
DettagliAlberto Menghi, Paolo Rossi
81 a Fiera Agricola Zootecnica Italiana BENESSERE ANIMALE: LA VACCA DA LATTE dalle parole ai fatti Montichiari, 15 febbraio 2009 ANALISI ECONOMICA DI ALCUNI CASI CONCRETI Alberto Menghi, Paolo Rossi Centro
DettagliSTANDARD DI RAZZA E SCHEDE ILLUSTRATIVE DELLE PECORE VENETE ISCRITTE AL REGISTRO ANAGRAFICO
STANDARD DI RAZZA E SCHEDE ILLUSTRATIVE DELLE PECORE VENETE ISCRITTE AL REGISTRO ANAGRAFICO 65 Standard di razza e schede illustrative delle pecore venete iscritte al registro anagrafico IL REGISTRO ANAGRAFICO
DettagliISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA ISTRUZIONI PER LA RILEVAZIONE
ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA RILEVAZIONE ESTIMATIVA DEL BESTIAME BOVINO, BUFALINO, SUINO, OVINO, CAPRINO, EQUINO e RATITI ISTRUZIONI PER LA RILEVAZIONE 1 INDICE 1. Caratteristiche dell indagine e campo
DettagliI costi di produzione e redditività del latte 2002-2010
Assemblea Aprolav 10 Giugno 2011 I costi di produzione e redditività del latte 2002-2010 Alberto Menghi Centro Ricerche Produzioni Animali (CRPA) Reggio Emilia (www.crpa.it) a.menghi@crpa.it Il campione
DettagliQUA U L A ITA T T A IVI V
Principi di genetica e miglioramento genetico Roberto Mantovani Università degli Studi di Padova Evoluzioni della genetica 1. Genetica qualitativa 2. Genetica quantitativa 3. Genetica molecolare 1 Il Miglioramento
DettagliA N T I C I P A Z I O N E A L L I S T I N O S E T T I M A N A L E D E I P R E Z Z I N 2
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Forlì Cesena C.so della Repubblica, 5 47121 Forlì tel. 0543 713111 C.C.P. n. 16559478 Sito web: http://www.fc.camcom.gov.it e-mail: segreteria.generale@fc.camcom.it
DettagliCONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA
Ordine Medici Veterinari di Verona 10 maggio 2011 CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY NEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI : UN RISCHIO o UN OPPORTUNITA Loris Alborali, Mariagrazia Zanoni, Paolo Cordioli Istituto
DettagliControlli della produttività del latte in Italia
ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLEVATORI ENTE MORALE D.P.R. N. 1051 DEL 27-10-1950 UFFICIO CENTRALE DEI CONTROLLI DELLA PRODUTTIVITÁ ANIMALE SOTTOPOSTO ALLA VIGILANZA DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
DettagliQuantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni
Veneto Agricoltura, Corte Benedettina 30 Gennaio 2012 Quantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni Progetto LIFE09 ENV/IT/000208 - AQUA REGIONE VENETO
DettagliL I S T I N O S E T T I M A N A L E D E I P R E Z Z I N 2
Camera di commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini Corso della Repubblica, 5 47121 Forlì tel. 0543 713111 Sito web: http://www.romagna.camcom.it/ e-mail: segreteria@romagna.camcom.it L I S T I N O
DettagliAl convegno tecnico Le nuove tecnologie
Montichiari: così Giorgio Civati, coordinatore tecnico dell Associazione nazionale allevatori di bovini di razza frisona, ha messo in evidenza i risultati della selezione. E i nuovi trend di Mary Mattiaccio
DettagliAntonio Barberio e Luigi Zago in collaborazione con
Prova di campo relativa all adozione di un programma neonatale (neonate program) in allevamento di vacche da latte: effetti sulla qualita del colostro e sull accrescimento dei vitelli fino allo svezzamento
DettagliReddito dalle bufale
STALLE IN PRIMO PIANO L esperienza dell azienda Letizia, della provincia di Caserta. La cura della gestione complessiva dell allevamento e l attenzione all animale, soprattutto per quanto riguarda l alimentazione:
DettagliIV. Ingresso al Centro : formalità e certificazioni richieste.
ALLEGATO 1 alla circolare Anacli N. Prot. 111 del 6 Dicembre 2013 Norme operative XXVI ciclo prove di performance Limousine I. Requisiti richiesti per i tori Limousine da candidarsi alla prova Le Associazioni
DettagliMANUALE DI USO. Documento: Manuale R08 GRAFICI ALLEVAMENTO. Ultima revisione 06 giugno ManR08 Grafici Allevamento 06 giugno 2016 Pag.
MANUALE DI USO Documento: Manuale R08 GRAFICI ALLEVAMENTO Ultima revisione 06 giugno 2016 ManR08 Grafici Allevamento 06 giugno 2016 Pag. 1 GRAFICI ALLEVAMENTO I grafici dell allevamento rappresentano i
DettagliBOVINI PER LA PRODUZIONE DI CARNE
BOVINI PER LA PRODUZIONE DI CARNE Sono indirizzati a questa produzione: Vitelli da ristallo di razze da carne; Soggetti da riproduzione (maschi e femmine da latte e da carne scartati alla rimonta); Vitelli
DettagliIL DIRIGENTE DELL U.O. VETERINARIA. VISTA la legge 23 dicembre 1978, n.833 e successive modifiche ed integrazioni;
DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N. 157 DEL 5.1.2001 Oggetto: Piano di controllo della rinotracheite bovina infettiva nel territorio della Regione Lombardia IL DIRIGENTE DELL U.O. VETERINARIA VISTA la
DettagliLEGENDA ELABORAZIONE INDICI GENETICI 2017
LEGENDA ELABORAZIONE INDICI GENETICI 2017 Il presente volumetto raccoglie i dati di tutti i soggetti presenti al 7 DICEMBRE 2016, così come risulta dagli archivi di Libro. ATTENZIONE: alcuni soggetti possono
DettagliLinea Vacca-Vitello e Razze Autoctone: un opportunità per il comparto carne
Linea Vacca-Vitello e Razze Autoctone: un opportunità per il comparto carne Questa presentazione è disponibile sul sito internet www.anabic.it nella sezione Stampa e Informazioni ANABIC la sfida nella
DettagliLa consistenza degli allevamenti bovini e suini al 1 giugno 2005
25 Novembre 2005 La consistenza degli allevamenti bovini e suini al 1 giugno 2005 Allevamenti bovini e bufalini Ufficio della comunicazione Tel. + 39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica
DettagliINCROCIO CON RAZZE PIU PRODUTTIVE Sfruttamento delle vari abilità genetica tra razze (genetica combinatoria)
MIGLIORAMENTO GENETICO Due strategie fondamentali INCROCIO CON RAZZE PIU PRODUTTIVE Sfruttamento delle vari abilità genetica tra razze (genetica combinatoria) SELEZIONE INTRARAZZA Sfruttamento della variabi
DettagliIndice economico salute (Ies) un nuovo indice di selezione
DOSSIER / NUOVI SPUNTI DALLA RICERCA Da Anafi Indice economico salute (Ies) un nuovo indice di selezione Comitato direttivo, hanno lavorato allo sviluppo di un nuovo indice di selezione da affiancare al
DettagliGonzaga 12 settembre 2015
Innovazione nella gestione aziendale, importanza dei dati tecnici ed economici Gonzaga 12 settembre 2015 Massimo Battaglia Associazione Regionale Allevatori Lombardia fertilità e produzione 160 140 120
DettagliValore Economico di una Vacca e le sue Importanti Implicazioni
Improving cost-efficiency and profitability Valore Economico di una Vacca e le sue Importanti Implicazioni Victor E. Cabrera Italy, February 2017 3 Valore Economico di una Vacca Sapere il suo valore è
DettagliINDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER MALATTIA DI AUJESZKY DEL SUINO SIEROPOSITIVITA * CORRELAZIONE EPIDEMIOLOGICA SINTOMI CLINICI
INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER MALATTIA DI AUJESZKY DEL SUINO L INFEZIONE E STATA DIAGNOSTICATA/SOSPETTATA IN SEGUITO A: SIEROPOSITIVITA * CORRELAZIONE EPIDEMIOLOGICA SINTOMI CLINICI * controllo eseguito
Dettagli1.3 Andamento produttivo e di mercato delle produzioni animali
1.3 Andamento produttivo e di mercato delle produzioni animali 1.3.1 Bovini La consistenza del patrimonio bovino al 1 dicembre 2002 contava 14.868 capi, con una lieve diminuzione rispetto all anno precedente.
DettagliLA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA
LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA Il progetto AGRICONFRONTI EUROPEI intende, attraverso la raccolta di dati da fonti ufficiali (Eurostat e Istat), mettere a confronto la situazione dell agricoltura veneta
DettagliLINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello)
LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) A. Zona parto a. Obiettivo gestionale: ambiente pulito ed asciutto predisporre all interno
DettagliLa Razza Piemontese: attività di Libro Genealogico e programma di selezione
La Razza Piemontese: attività di Libro Genealogico e programma di selezione Andrea Quaglino ANABORAPI Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese Razza specializzata da carne Groppa doppia
DettagliAL SETTORE LAVORI PUBBLICI UFFICIO AGRICOLTURA CHIEDE
COMUNE DI Prot. n. Data di presentazione AL SETTORE LAVORI PUBBLICI UFFICIO AGRICOLTURA OGGETTO: D. Legislativi n. 99 del 29/3/2004 e n. 101/05 Domanda di accertamento del possesso dei requisiti di Imprenditore
DettagliLa redditività della carne bovina in Italia: prospettive di sviluppo
Incontro tecnico EUROCARNE 26th International Exhibition Tendenze e prospettive del mercato della carne bovina nel mondo : prospettive di sviluppo Kees de Roest - Claudio Montanari CRPA-Reggio Emilia Mercoledì
DettagliIL MIGLIORAMENTO GENETICO IN ZOOTECNIA
IL MIGLIORAMENTO GENETICO IN ZOOTECNIA COS E Il miglioramento genetico (MG) degli animali zootecnici è la tecnica che consente l'aumento delle prestazioni produttive e riproduttive degli allevamenti attraverso
DettagliOrdinanza sull allevamento di animali
Ordinanza sull allevamento di animali (OAlle) Modifica del 20 maggio 2015 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 31 ottobre 2012 1 sull allevamento di animali è modificata come segue:
DettagliRAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTÀ NEGLI ANIMALI DOMESTICI (1)
RAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTÀ NEGLI ANIMALI DOMESTICI (1) Età alla Pubertà (mesi) Femmine Maschi Conigli 5 5 Cani piccola taglia 6-10 6-10 Cani grossa taglia 8-14 8-14 Gatti a pelo corto 6-8 6-8 Gatti a
Dettagli!! " # $$%&$$'( & # # " &%)*'+,- & & $$'.! $$%/00% 00$$$ 3 #!4 $$% & 9! :& # 2 # & # 0'0.! : $$%,# 9 &" & ';%01 )%1 2 # ; 7$$$7,.2 & & < %/,)$$- " 8 &
" $$'( " )*'+,- $$'. /00 )1 $ )01 )$$$$$ 00$$$ 3 4 4)*1 $'14)71 4'/$$$ 0 4 3 9 $$$$ 0'0., 9 " '01 )1 7$$$7,. $$$ )$, ( /,)$$- " )' $$= > $$' $$' ) ))? Indice dei prezzi (gennaio 00=100) 10,0 100,0 0,0
DettagliAQUA. Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas
LIFE09 ENV/IT/000208 Manuale Calcola N Strumento per il calcolo del bilancio dell'azoto a livello di allevamento AQUA Achieving good water QUality status in intensive Animal production areas CERTIFICATO
DettagliI fabbisogni sono espressi in % della SS Fabbisogno della vacca media
UNIFEED L unifeed comporta: L ingestione contemporanea degli alimenti e, soprattutto dei principi alimentari e nutritivi dei componenti la razione I fabbisogni sono espressi in % della SS L alimentazione
DettagliASPROCARNE PIEMONTE s.c.c.
ASPROCARNE PIEMONTE s.c.c. Via S. Pellico, 10 10022 Carmagnola TO www.asprocarne.com Torino Martedi 16 Giugno 2009 Centro Congressi Torino incontra Sala Sella La Filiera della carne bovina Come collocare
DettagliIDEAL COMMERCIAL COW INDEX
A partire dal mese di agosto 2014, NOVAGEN e CRI introducono l Indice Economico ICC $, il nuovo, innovativo e completo strumento economico di selezione per ottenere vacche sempre più remunerative ed efficienti.
DettagliOrdinanza concernente l allevamento di animali
Ordinanza concernente l allevamento di animali del 7 dicembre 1998 Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 10, 24 capoverso 1, 144 capoverso 2, 145 capoverso 2, 146 e 177 capoverso 1 della legge
DettagliQUALE VIA PER LA VALORIZZAZIONE DEL LATTE ITALIANO?, 8 -
QUALE VIA PER LA VALORIZZAZIONE DEL LATTE ITALIANO? 16 2009, 8-1 QUALI CARATTERISTICHE HA IL LATTE ITALIANO? VALE LA PENA VALORIZZARLO? 2 CAMPIONI CONTROLLI FUNZIONALI 01/07 [fonte: Laboratrio Centro Latte
Dettagli1.3 Andamento produttivo e di mercato delle produzioni animali
Fig 3 - Ripartizione delle produzioni vegetali 1.3 Andamento produttivo e di mercato delle produzioni animali 18 1.3.1 Bovini Continua la tendenza alla flessione della consistenza nel settore bovino. Il
DettagliA N T I C I P A Z I O N I D E L L I S T I N O S E T T I M A N A L E D E I P R E Z Z I N 6
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Forlì Cesena C.so della Repubblica, 5 47121 Forlì tel. 0543 713111 C.C.P. n. 16559478 Sito web: http://www.fc.camcom.gov.it e-mail: segreteria.generale@fc.camcom.it
DettagliV CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA ANALISI CON TECNICHE DI DATA MINING SULLE AZIENDE CON ALLEVAMENTI
V CENSIMENTO GENERALE DELL AGRICOLTURA ANALISI CON TECNICHE DI DATA MINING SULLE AZIENDE CON ALLEVAMENTI ANALISI DEI GRAFICI RELATIVI AGLI ALLEVAMENTI - 1 Figura 1 Ovini e caprini Distribuzione dei capi
DettagliINCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO TRAMITE ACCOPPIAMENTI PROGRAMMATI PER L ALLEVAMENTO CAVALLO DA SELLA ITALIANO ANNO 2011
INCENTIVAZIONE PRODUZIONE DI PREGIO TRAMITE ACCOPPIAMENTI PROGRAMMATI PER L ALLEVAMENTO CAVALLO DA SELLA ITALIANO ANNO 2011 PREMESSA L ASSI in un ottica di miglioramento qualitativo dell allevamento del
DettagliCARATTERI QUANTITATIVI misurabili su una scala metrica variabilità continua
CARATTERI DI INTERESSE ZOOTECNICO CARATTERI QUANTITATIVI misurabili su una scala metrica variabilità continua CARATTERI QUALITATI VI classificazione delle unità sperimentali variabilità discontinua CARATTERI
DettagliPage 2 of 12 ANNO-MESE- VARIAZ. SU SETT. VARIAZ. SU SETT. ANNO PRODOTTO PREZZO SETT. PREC. PREC. Manze ,23 /Kg/peso vivo 0,0% -7,3% Tori da
Page 1 of 12 Homepage > Settimana n. 5/2016 - Carne bovina - News mercati il settimanale Ismea di informazione sui prodotti agricoli e agroalimentari Settimana n. 5/2016 dal 1 al 7 febbraio 2016 La rete
Dettaglida PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL.
ALLEGATO A Indicazioni tecniche e operative in attuazione delle Linee guida per l adozione dei Piani di controllo e per l assegnazione della qualifica sanitaria degli allevamenti nei confronti della Paratubercolosi
Dettagli1 Finalità 2 Obiettivi didattici 3 Contenuti 4 Tempi 5 Metodologia e strumenti 6 Modalità di valutazione
Istituto di Istruzione Superiore ITALO CALVINO telefono: 0257500115 via Guido Rossa 20089 ROZZANO MI fax: 0257500163 Sezione Associata: telefono: 025300901 via Karl Marx 4 - Noverasco - 20090 OPERA MI
DettagliLa consistenza degli allevamenti bovini e suini al 1 giugno 2004
27 gennaio 2005 La consistenza degli allevamenti bovini e suini al 1 giugno 2004 Allevamenti bovini e bufalini Ufficio della comunicazione Tel. +39 06 4673.2243/44 Centro di informazione statistica Tel.
DettagliALIMENTAZIONE SCROFE E SUINI LINEE GUIDA
ALIMENTAZIONE SCROFE E SUINI LINEE GUIDA 1 Premessa 1. Il Libro genealogico segue due indirizzi selettivi. La selezione delle razze Large White italiana, Landrace italiana e Duroc italiana per il circuito
DettagliSTANDARD DI RAZZA DELLA PECORA BROGNA
STANDARD DI RAZZA DELLA PECORA BROGNA 117 Standard di razza della Pecora Brogna CARATTERI DELLA PECORA BROGNA, CONOSCIUTA ANCHE COME BROGNOLA, NOSTRANA, PROGNA, ROSS-A-VIS, TESTA ROSSA CARATTERI ESTERIORI
Dettagli5. ANALISI DELLA CATENA DEL VALORE. CONDIZIONI ATTUALI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO (Stefano Schiavon e Franco Tagliapietra)
5.2 UN APPROFONDIMENTO SUL RUOLO DELLA VACCA NUTRICE: CONDIZIONI ATTUALI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO (Stefano Schiavon e Franco Tagliapietra) Come noto, fin dagli anni 60, il forte sviluppo dei centri di
Dettagli1.Definizione degli obiettivi di selezione 2.Descrizione della popolazione. 3.Registrazione fenotipi e parentele. 5.Programmazione accoppiamenti
Fasi essenziali di un programma di selezione intrarazza 1.Definizione degli obiettivi di selezione 2.Descrizione della popolazione 3.Registrazione fenotipi e parentele 4.Valutazioni genetiche 5.Programmazione
DettagliSituazione al
Mercato del bestiame da macello 30 / 2017 Situazione al 21.07.2017 Suini Suini GQ Prezzo alla stalla Situazione del mercato Tendenza / previsioni 3.80 CHF/kg PM Offerta > domanda Offerta Domanda Suini
DettagliSTANDARD DI RAZZA DELLA PECORA LAMON
STANDARD DI RAZZA DELLA PECORA LAMON 97 Standard di razza della Pecora Lamon CARATTERI DELLA PECORA LAMON, CONOSCIUTA ANCHE COME FELTRINA CARATTERI ESTERIORI Taglia grande. Testa acorne, in entrambi i
DettagliAzienda 1: Linee guida per l alimentazione di bufali in fase di finissaggio
Premessa La predisposizione delle linee guida per l allevamento/alimentazione dei bovini e bufali da carne allevati dai partner del progetto MALENA, ha riguardato in questa prima fase, l introduzione di
DettagliCon il presente documento si forniscono le istruzioni operative per l applicazione delle linee guida nel territorio della Regione Piemonte.
ISTRUZIONI OPERATIVE PER L APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA MINISTERIALI IN MATERIA DI CONTROLLO E DI CERTIFICAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA PREMESSA La Regione Piemonte con Deliberazione
Dettaglidel 14 novembre 2007 (Stato 1 gennaio 2008)
Ordinanza sull allevamento di animali (OAlle) 916.310 del 14 novembre 2007 (Stato 1 gennaio 2008) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 10, 144 capoverso 2, 146 e 177 della legge federale
DettagliBRUCELLOSI DEGLI OVINI E DEI CAPRINI SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI IN UN FOCOLAIO
BRUCELLOSI DEGLI OVINI E DEI CAPRINI SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI IN UN FOCOLAIO Dr.... Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... Allevamento TIPOLOGIA INSEDIAMENTO Stalla di sosta Codice identificazione
DettagliALLEVAMENTO BOVINO E BUFALINO IN UMBRIA
1 UMBRIA: ALLEVAMENTO BOVINO E BUFALINO ALLEVAMENTO BOVINO E BUFALINO IN UMBRIA (Aggiornato al 31 dicembre 2015) Fonte dei dati I dati relativi all allevamento bovino e bufalino in Umbria sono stati estratti
DettagliLa Natura non é mai stata così Buona. All Channels Gamma assortimento Prodotti (unbranded)
La Natura non é mai stata così Buona All Channels Gamma assortimento Prodotti (unbranded) Tipologie e Razze dei nostri bovini MEC S.p.A. offre un ampio assortimento fresco e congelato di carni bovine
Dettagli