LE INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA NEL LAZIO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA NEL LAZIO"

Transcript

1 SALUTE LAZIO SISTEMA SANITARIO REGIONALE DIREZIONE REGIONALE SALUTE E POLITICHE SOCIALI AREA PROGRAMMAZIONE RETE OSPEDALIERA E RISK MANAGEMENT LE INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA NEL LAZIO Anno 2015 Novembre 2016

2 LE INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA NEL LAZIO Anno 2015 Regione Lazio Area Programmazione rete ospedaliera e Risk Management Direzione Salute e Politiche Sociali Novembre 2016

3 RINGRAZIAMENTI Si ringraziano tutti gli operatori dei reparti ginecologici-ostetrici del Lazio per l accurata compilazione delle schede RAD e dei modelli D12/ISTAT ed i responsabili dei Servizi SIO ospedalieri ed aziendali per l attività di controllo ed invio dei dati alla Regione Lazio.

4 INDICE Sintesi dei risultati... 1 Introduzione Andamento del fenomeno Caratteristiche delle donne Le donne straniere Caratteristiche dell intervento Gli aborti oltre i 90 giorni L obiezione di coscienza Appendice: Serie storiche

5 Sintesi dei risultati L andamento delle IVG nel Lazio, dalla data di approvazione della Legge 194 del 1978, è consistente a quello osservato nelle altre regioni italiane. Nel 1982 si è avuto il numero maggiore di interventi di interruzione di gravidanza ( con un tasso di abortività pari a 20,6 IVG per donne residenti in età anni); fino alla metà degli anni 90 c è stata una diminuzione delle IVG ( nel 1995) seguita da una fase di stabilizzazione fino a metà degli anni 00 per poi riprendere il trend in diminuzione. Nel 2015 sono state notificate IVG pari ad un tasso di abortività di 7,2 per donne in età fertile e a un rapporto di abortività di 199 per nati vivi. L andamento delle IVG è certamente condizionato, in particolar modo dalla metà degli anni 90, dall aumentata presenza nel territorio regionale di donne con cittadinanza straniera. Negli anni vi è stato infatti un incremento delle IVG richieste da donne con paese di nascita estero: da (5%) nel 1987 a (36%). Nel 2015 le classi di età maggiormente rappresentate sono quelle e (21%) a differenza del 2014 che era quella anni. L età media era 30 anni senza differenza fra italiane e donne provenienti da Paesi a Forte Pressione Migratoria (PFPM) residenti mentre per le PFPM non residenti risultava più bassa (27 anni). Si è modificata nel tempo la composizione delle IVG per titolo di studio della donna. Nel 2015 il 45% delle IVG era riferito al diploma di scuola superiore (35% nel 1987) ed il 33% ad uno di scuola media inferiore. Aumenta la percentuale di donne con laurea che passa dall 1% nel 1987 al 13% nel Nelle donne straniere si osservano percentuali più elevate di scolarità bassa. Il 41% delle IVG era riferito una condizione di occupazione mentre il 18% dichiarava la condizione di casalinga ed il 12% di studio. Anche per questa variabile si osservano differenze in base al paese di provenienza con le percentuali più basse di occupazione fra le donne PFPM non residenti in Italia (11%). Il 21% delle donne che hanno effettuato una IVG aveva un figlio e il 27% più di uno; il 24% delle IVG è riferito a donne con una storia precedente di interruzione volontaria di gravidanza (tale percentuale è del 17,9% fra le italiane, del 34% fra le donne provenienti dai paesi a forte pressione migratoria residenti in Italia e del 49,3% fra le stesse non residenti). Circa il 40% delle certificazioni per l intervento di IVG, nel 2015, sono state rilasciate dai Consultori Familiari, il 32,2% dai servizi ostetrico-ginecologici ospedalieri e il 6,8% dal medico di fiducia. ll 23,5% delle IVG sono state certificate come urgenti. Per quanto riguarda l assenso per le minorenni (3% sul totale delle IVG), questo è stato dato nel 48% dei casi dai genitori e nel 28,4% dal giudice tutelare. Dal 1987 al 2015 si è osservato un aumento della quota degli assensi ottenuti dai genitori, fino a superare quelli ottenuti dal giudice tutelare. La gran parte delle IVG (anno 2015) è stata effettuata entro le 10 settimane di gestazione (80%) ed il 15% circa fra 11 e 12 settimane. Aumenta nel periodo la quota di IVG oltre le 12 settimane di gestazione (da 13 a 120 IVG a settimane, da 17 a 214 a settimane e da 14 a 117 a 21 settimane e oltre). Gli interventi terapeutici oltre i 90 giorni sono stati 451 (4,7%), pari ad un tasso del 3,3 per donne residenti anni. Aumentano i tempi di attesa tra data della certificazione e data dell intervento: la quota di IVG con tempo di attesa superiore a 14 giorni è passata dal 35% nel 1987 al 39,4% nel 2015, con un lieve calo negli ultimi tre anni. 1

6 Nel 2015 i interventi sono stati effettuati in 19 strutture, fra queste il servizio con il numero maggiore di interventi è stato quello della A.O. S.Camillo Forlanini (2.180 IVG pari al 22,7%). Il confronto fra ASL territoriale di effettuazione e ASL di residenza conferma l assenza di offerta per le donne residenti a Frosinone e una forte carenza, Roma G (21%) e Roma F (23%). L anestesia generale è stata impiegata nel 58% delle IVG, dato in calo rispetto al Per quanto riguarda il tipo di intervento, si osserva che il metodo Karman rappresenta quello più utilizzato (57%). Nella quasi totalità dei casi l intervento di interruzione di gravidanza è stato effettuato in day-hospital. Nel 2015 sono state registrate IVG farmacologiche (quasi tutte con RU486). 2

7 Introduzione Nel 1978 è stata approvata in Italia la Legge 194/78 "Norme per la tutela della maternità e sull'interruzione volontaria di gravidanza", che permette a qualsiasi donna di richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza (IVG) entro i 90 giorni di gestazione per motivi di salute, economici, sociali o familiari. Dopo i novanta giorni la gravidanza può essere interrotta quando la sua prosecuzione comporti un grave pericolo per la vita della donna o quando siano accertate condizioni, tra cui quelle relative a gravi anomalie o a malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna. L'interruzione può essere effettuata presso le strutture pubbliche del Sistema Sanitario Nazionale e le strutture private convenzionate ed autorizzate dalle Regioni. I dati a livello nazionale sull IVG sono attualmente raccolti, analizzati e pubblicati dall Istituto Superiore di Sanità, dall Istat e dal Ministero della Salute che, insieme alle Regioni, costituiscono un Sistema di Sorveglianza nazionale sull IVG. Sulla base di questi dati ogni anno il Ministro della Salute presenta al Parlamento una relazione sull andamento del fenomeno. L ultima relazione pubblicata fa riferimento ai dati definitivi del 2013 e preliminari del La Regione Lazio, attraverso il Sistema Informativo Ospedaliero (SIO), raccoglie in maniera sistematica e completa i dati relativi al fenomeno delle IVG nel Lazio e li invia annualmente al Sistema di Sorveglianza nazionale. Per ogni IVG viene compilato dagli operatori il modello ISTAT D12. Nel Lazio, dal 1980 ad oggi sono state apportate modifiche sia all organizzazione della raccolta, che al modello D12 2. Nel rapporto sono presentati i dati delle IVG nel Lazio per il 2015 e in appendice le serie storiche dal 1987 al 2015 con intervalli temporali di 6 anni fino al 1999 e tutti gli anni dal 2000 al Va sottolineato che la gran parte delle tabelle e figure si basano su analisi univariate, che non esprimono una misura del rischio di IVG ma solo il peso rappresentato da una singola condizione (ad es. una determinata classe di età) sul totale degli eventi. 1 Relazione del Ministro della Salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78). Dati preliminari 2014, Dati definitivi ISTAT: Rilevazioni delle interruzioni volontarie di gravidanza e degli aborti spontanei: informazioni sulla rilevazione 3

8 * Tasso di abortività Le interruzioni volontarie di gravidanza nel Lazio. Anno Andamento del fenomeno Nel 2015 sono state notificate IVG con un tasso di abortività di 7,2 per donne anni ed un rapporto di abortività volontaria di 199 per nati vivi. Il tasso di abortività, come in tutte le altre regioni, è andato aumentando fino al 1982, anno in cui si sono registrati interventi (tasso di abortività 20,6 e rapporto di abortività 483,8). Si osserva dal 1982 una diminuzione fino alla metà degli anni Novanta ( IVG effettuate nel 1995), seguita da una tendenza alla stabilizzazione e poi da una diminuzione dal 2004 (figura 1). La figura mostra come l andamento temporale dell abortività nel Lazio, se pur con valori più elevati, è simile a quello osservato per l Italia. Figura 1 Tassi di abortività volontaria (numero IVG x donne anni). Italia e Lazio, Tasso di abortività: Lazio Italia * dato di prossima pubblicazione Anno 4

9 In figura 2 sono mostrati i numeri assoluti di donne nate in Italia e di donne nate all estero che hanno effettuato una interruzione volontaria di gravidanza dal 1987 al 2015; nulla ci dice quindi sui tassi di abortività volontaria ma mostra invece la composizione del fenomeno al suo interno. L andamento del fenomeno è sicuramente condizionato dall aumentata presenza, nel territorio regionale, di donne straniere: ciò ha comportato un costante aumento del numero assoluto di IVG effettuate da queste ultime fino al 2004/2006 e una diminuzione nell ultimo periodo. Il numero assoluto di donne nate in Italia che hanno abortito volontariamente è costantemente in diminuzione. Figura 2 Numero di IVG tra donne nate in Italia e donne nate all Estero*. Lazio, * Le straniere dal 1987 al 1994 sono state classificate con la variabile cittadinanza in quanto il comune di nascita non era disponibile 5

10 Sul totale delle IVG effettuate nel 2015 nel Lazio, erano riferite a donne residenti in regione (92,3%) e 742 a non residenti; fra queste ultime il 48,1% erano nate all estero. Molto probabilmente si tratta nella gran parte dei casi di donne immigrate e domiciliate in Italia ma ancora con la residenza nel Paese di origine. Rispetto al 1987 si osserva una sostanziale diminuzione delle IVG nella quasi totalità delle ASL (Appendice: allegato 1); è da sottolineare tuttavia che i dati presentati in tabella non tengono conto della mobilità verso le altre regioni. Tabella 1 - Interruzioni volontarie di gravidanza per ASL di residenza della donna. Lazio, 1987,2015 ANNO RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H VT RI LT FR Non residenti M.I. TOT Diff.% % -14% -18% -27% -39% -57% -47% -76% 1% 0,0% -55% 6

11 2. Caratteristiche delle donne In tabella 2 è mostrata la distribuzione delle IVG effettuate nel 2015 per alcune caratteristiche sociodemografiche delle donne. Per quanto riguarda l età, i valori più elevati si osservano nei gruppi di donne con età anni, e Le minori sotto i 16 anni rappresentano meno dell 1% del totale. Nel tempo si è osservato un lieve aumento del peso percentuale delle minorenni in quanto erano il 2,5% nel 1987 e sono state il 3,1% nel 2015, mentre non si rileva un particolare andamento considerando complessivamente le classi di età sotto i 20 anni (8,4% nel 1987 vs 8,2% nel 2015) (Appendice: allegato 2). La gran parte delle IVG ha riguardato donne nubili (61,2%), dato in aumento rispetto al 1987, mentre fino alla fine degli anni 90 prevaleva il contributo della condizione di coniugata (Appendice: allegato 3). Il 45,1% delle donne che hanno effettuato una IVG aveva conseguito il diploma di scuola superiore e il 13,1% una laurea. Nel tempo si è modificata anche la composizione per livello di educazione a favore del titolo di studio di scuola media superiore e della laurea, probabilmente per l aumento della scolarizzazione nella popolazione generale femminile, più che per un loro maggior ricorso all IVG (Appendice: allegato 4). Per quanto riguarda la condizione occupazionale, si osserva una prevalenza delle IVG fra le donne con una occupazione professionale (41,4%) e fra le disoccupate/in cerca di prima occupazione (28%). L andamento della distribuzione delle IVG per questa variabile evidenzia nel tempo una diminuzione delle IVG fra le casalinghe (dal 42,2% nel 1987 al 18,3% nel 2015) e un aumento tra le disoccupate o in cerca di prima occupazione. (Appendice: allegato 5). Tabella 2 - Interruzioni volontarie di gravidanza per caratteristiche socio-anagrafiche delle donne. Lazio, 2015 Età della donna in classi n % < , , , , , , , ,4 > ,9 M.I. 0 0,0 Totale ,0 Stato civile n % nubile ,2 coniugata ,3 separata/divorziata 598 6,3 vedova 32 0,2 M.I. 1 0,0 Totale ,0 Segue Tabella 2 7

12 Continua Tabella 2 Titolo di studio n % nessuno/elementare 793 8,3 media inf ,5 medie sup ,1 laurea ,1 M.I. 4 0,0 Totale ,0 Occupazione n % Occupata ,4 Disoccupata/ in cerca di prima occupazione ,0 Casalinga ,3 Studentessa ,0 Altro 16 0,2 M.I. 1 0,0 Totale ,0 8

13 In tabella 3 sono mostrati i dati per area di nascita e cittadinanza, classificando i paesi europei fra Paesi a Forte Pressione Migratoria (PFPM) e Altri Paesi Europei. I paesi dell Europa PFPM coincidono con i paesi classificati come Est Europa nei rapporti IVG fino al Nel 2015 sono state notificate IVG riferite a donne straniere, pari al 35,8% del totale delle IVG, ed in particolare si osserva una prevalenza a carico delle donne provenienti dall Europa PFPM, con il 55,3%. Rimane consistente il contributo alle IVG da parte delle donne nate all estero, anche se dal 2007 si osserva una diminuzione.(appendice: allegato 6). Nel modello D12/ISTAT viene raccolta anche l informazione relativa alla cittadinanza della donna. Nel 2015 sono state notificate IVG riferite a cittadine straniere, pari al 32,5%, in particolare alle cittadine dell Europa PFPM (tabella 3). Tabella 3 - Interruzioni volontarie di gravidanza per area geografica di nascita* (solo donne nate all estero) e per cittadinanza. Lazio, 2015 Area geografica di nascita* n % Europa PFPM ,3 Altri Paesi Europei 85 2,5 Africa ,3 Nord America 7 0,2 Centro-sud America ,9 Asia ,8 Oceania 2 0,1 Totale ,0 Cittadinanza n % Italia ,5 Europa PFPM ,2 Altri Paesi Europei 49 0,5 Africa 364 3,8 Nord America 6 0,1 Centro-sud America 407 4,2 Asia 547 5,7 Oceania 1 0,0 M.I. 1 0,0 Totale ,0 *1 apolide e 4 con nazionalità sconosciuta 9

14 Le informazioni sulla storia riproduttiva, con i dati sui nati vivi, aborti spontanei ed IVG precedenti., sono riportate per il 2015 nella tabella 4. Il 51,5% delle donne che hanno effettuato una IVG nel 2015 ha dichiarato di non avere figli. Tale condizione è in aumento rispetto agli anni 90, con un valore massimo del 55% nel 2008 (Appendice: allegato 8). Occorre sottolineare che questo dato è consistente con l incremento delle primipare tra la popolazione dei nati vivi. Risulta molto elevata la percentuale di donne che ha dichiarato di non avere avuto aborti spontanei precedenti (82,7%). Il 24,2% delle donne ha riferito di aver avuto una o più IVG precedenti, anche se questo dato potrebbe essere sottostimato per una possibile resistenza della donna a riferire sul ricorso a precedenti IVG. Se si analizzano i dati separatamente fra cittadine italiane e straniere, queste ultime hanno percentuali di IVG ripetute molto più alte (36,4% vs 17,9%). Tabella 4 - Interruzioni volontarie di gravidanza per numero di nativi vivi, aborti spontanei e IVG precedenti. Lazio, 2015 Numero di figli avuti n % nessuno , , , ,2 >= ,9 M.I. 5 0,1 Totale ,0 Numero di aborti spontanei precedenti n % nessuno , , , ,5 >=4 21 0,2 M.I ,5 Totale ,0 Numero di IVG precedenti n % nessuna , , , ,5 >=4 78 1,0 M.I 472 4,9 Totale ,0 10

15 2.1 Le donne straniere La presenza delle donne immigrate nel nostro territorio rappresenta un fenomeno ormai stabile e consistente. Come mostrato nella figura 3 (il dato è relativo al 01 gennaio 2015), le donne immigrate (in totale= ) sono maggiormente rappresentate rispetto agli uomini, nella fascia di età superiore ai 40 anni. Nel Lazio le donne straniere in età fertile residenti sul totale delle straniere rappresentano il 64% (fonte: Figura 3* Popolazione straniera residente per età e sesso. Lazio, 2015 *Fonte: demo ISTAT La tabella e le figure successive (Figure 4 e 5; Tabella 5) mostrano alcune informazioni per i seguenti quattro gruppi: le donne italiane (ITA), le donne con cittadinanza relativa a paesi a sviluppo avanzato (PSA), le donne provenienti da paesi a forte pressione migratoria e residenti in Italia (PFPM res) e le donne provenienti da paesi a forte pressione migratoria non residenti in Italia (PFPM non res). 11

16 Nel periodo la proporzione delle IVG a carico delle immigrate si mantiene abbastanza stabile, con una maggiore prevalenza delle straniere provenienti da paesi a forte pressione migratoria residenti. Nell ultimo triennio si osserva un lieve aumento delle IVG fra le italiane e una leggera diminuzione fra le straniere provenienti dai paesi a forte pressione migratoria (Figura 4). Figura 4 Proporzione di IVG per aggregato del Paese di nascita. Lazio, ITA: italiane; PSA: paesi a sviluppo avanzato; PFPM res. e non res.: paesi a forte pressione migratoria, residenti e non residenti La distribuzione dell età nei 4 gruppi mostra che fra le donne provenienti da paesi a forte pressione migratoria non residenti sono maggiormente rappresentale le classi di età con il 27,7% e con il 25,9% (figura 5). Da segnalare che le straniere provenienti da paesi svantaggiati, non residenti, risentono maggiormente di condizioni socio-economiche difficili tali da determinare un maggior ricorso all IVG. Figura 5 Distribuzione di IVG per classe di età e aggregato del Paese di nascita. Lazio, 2015 ITA: italiane; PSA: paesi a sviluppo avanzato; PFPM res. e non res.: paesi a forte pressione migratoria, residenti e non residenti 12

17 Nel 2015, il 32% delle IVG è effettuato da donne PFPM residenti; l età media è la stessa fra le italiane e le PFPM residenti (30 anni), più bassa fra le PFPM non residenti (27 anni) e più alta per le donne PSA (33 anni). Si rileva invece che la percentuale di IVG sotto i 18 anni è superiore fra le donne italiane. La maggior parte delle donne PFPM (sia residenti che non) che ricorre all IVG hanno una scolarità bassa. Per quanto riguarda lo stato civile, le donne PFPM residenti sono più frequentemente coniugate rispetto agli altri gruppi. La percentuale di IVG riferite a donne non occupate risulta molto elevata tra le PFPM non residenti (89%). La proporzione di donne che ha effettuato delle IVG precedenti è molto più alta tra le immigrate rispetto alle italiane (17,9%), con un 49,3% fra le PFPM non residenti ed un 34% fra le residenti. La maggior parte delle IVG viene effettuata entro i primi 90 giorni di gestazione. Le donne provenienti dai PFPM ricorrono meno all intervento dopo le 12 settimane rispetto alle donne italiane (2,5% e 2,2% vs 5,8%). Il ricorso all urgenza dell IVG è più frequente fra le donne provenienti da un paese a sviluppo avanzato (29,2%) e fra le donne italiane (25,8%). Rispetto all anno precedente diminuisce la percentuale di urgenza solo fra le PSA mentre per gli altri gruppi si rileva un aumento. Si osservano percentuali intorno al 40% per le IVG effettuate con un tempo di attesa fra autorizzazione ed intervento >14 giorni per le italiane e per le PFPM residenti. Valori più bassi si osservano fra le donne PFPM non residenti (33,9%) forse a seguito dell età gestazionale più avanzata all intervento e del loro maggior ricorso direttamente al servizio IVG ospedaliero. Le donne PFPM residenti si rivolgono per la certificazione più frequentemente al consultorio familiare (CF), mentre le donne PFPM non residenti ed anche quelle PSA al servizio ospedaliero (tabella 5). 13

18 Tabella 5 Alcuni indicatori per aggregato del Paese di nascita. Lazio, 2015 ITA PSA PFPM res. PFPM non res. n. IVG % sul totale IVG 64,1% 1,0% 32,0% 2,8% Età media % IVG < 18 anni 3,9% 2,9% 1,2% 0,0% % scolarità alta 15,6% 40,6% 7,7% 6,9% % scolarità media 47,0% 43,7% 42,8% 30,0% % scolarità bassa 37,4% 15,6% 49,5% 63,1% % nubili 67,2% 68,5% 48,8% 62,8% % coniugate 26,1% 26,0% 44,8% 31,4% % altro stato civile 6,7% 5,5% 6,4% 5,8% % occupate 44,6% 68,7% 37,0% 11,0% % non occupate 55,4% 31,3% 63,0% 89,0% % 0 IVG precedenti 82,1% 77,1% 66,0% 50,7% % 1 IVG precedenti 13,9% 17,7% 22,9% 25,9% % 2+ IVG precedenti 4,0% 5,2% 11,1% 23,4% % EG 9 sett. 65,5% 66,7% 61,3% 51,5% % EG sett. 28,7% 26,0% 36,2% 46,3% % EG 13+ sett. 5,8% 7,3% 2,5% 2,2% % Urgenze 25,8% 29,2% 18,8% 23,0% % tempo attesa < 14 gg 60,5% 67,7% 60,1% 66,1% % tempo attesa >14 gg 39,5% 32,3% 39,9% 33,9% % certificazione consultorio 42,6% 36,8% 46,4% 27,7% % certificazione medico 8,2% 9,2% 6,1% 2,0% % certificazione servizio ostetrico gin. 35,1% 39,1% 32,5% 47,7% % certificazione altra struttura socio-san. 14,0% 15,0% 15,0% 22,7% % certificazione mancante per pericolo di vita 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 14

19 In Tabella 6 sono riportati i valori assoluti e percentuali delle IVG per paesi PFPM. Si osserva un maggior ricorso alle IVG da parte delle donne nate in Romania con il 40%. Tale prevalenza si mantiene fra le PFPM sia che si tratti di donne residenti sia non residenti. Tabella 6 IVG per PFPM (residenti e non). Lazio, 2015 Paesi a forte pressione migratoria (PFPM) n % Romania ,1% Repubblica Popolare Cinese 153 4,6% Perù 145 4,3% Filippine 141 4,2% Ucraina 118 3,5% Moldova 113 3,4% Albania 110 3,3% Bangladesh 95 2,8% Nigeria 79 2,4% Marocco 76 2,3% Altri Paesi PFPM ,2% Totale % 15

20 3. Caratteristiche dell intervento Nel 2015 le IVG certificate dal consultorio familiare sono state il 40,1% e quelle certificate dal servizio ostetrico IVG ospedaliero il 32,2% (Figura 6). Nel tempo si è osservata una riduzione consistente delle certificazioni rilasciate dal medico di fiducia (dal 26,8% nel 1987 al 6,8% nel 2015). Questi cambiamenti sono dovuti in parte all aumento delle donne straniere che ricorrono più frequentemente ai consultori familiari e all ospedale, in quanto strutture a più bassa soglia di accesso e dove spesso è presente la mediatrice culturale (Appendice: Allegato 13). Figura 6 - Interruzioni volontarie di gravidanza per luogo della certificazione. Lazio,

21 Nel 2015 il ricorso al certificato attestante l urgenza (legge 194/78, art. 5, 3 comma) è avvenuto per il 23,5% delle IVG (Figura 7). La frequenza di questa modalità è stata abbastanza costante negli anni con valori intorno al 10%, ad eccezione degli ultimi cinque anni durante i quali si è registrato un aumento (Appendice: Allegato 14). Figura 7 - Interruzioni volontarie di gravidanza per urgenza. Lazio, 2015 Nella Figura 8 sono riportate le IVG fra le minorenni per figura che ha dato l assenso. Nel 2015, il consenso all intervento è stato dato prevalentemente dai genitori (48% dei casi) a fronte di una percentuale inferiore di assensi dati dall autorità giudiziaria (28,4%). Tuttavia occorre sottolineare che nel corso degli anni si rileva una quota di dati mancanti molto elevata che rende poco affidabili le percentuali ottenute per le singole categorie della variabile (Appendice: allegato 15). Figura 8 - Interruzioni volontarie fra minori per tipo di assenso. Lazio,

22 La Figura 9 mostra la distribuzione delle IVG per classe di settimana gestazionale. La percentuale di IVG entro le 8 settimane è pari al 38,2%. Negli ultimi quattro anni si assiste ad un incremento delle IVG entro le 8 settimane probabilmente dovuto anche al ricorso alla IVG farmacologica che deve essere effettuata entro questa età gestazionale (Appendice: allegato 16). Figura 9 Interruzioni volontarie di gravidanza per classi di età gestazionale. Lazio, 2015 Nel 2015 i tempi di attesa dalla certificazione all intervento sono stati per il 59% entro i 14 giorni, per il 26,8% tra i giorni e per il 12,6% oltre i 21 giorni (Figura 10). In generale dal 1987 ad oggi si è osservato un aumento dei tempi di attesa (Appendice: allegato 17). Figura 10 - Interruzioni volontarie di gravidanza per giorni di attesa dell intervento. Lazio,

23 La gran parte degli interventi è stata effettuata in strutture pubbliche (98%) con percentuali sempre più ridotte riferite alle strutture private autorizzate (Figura 11 e Appendice: allegato 18). Figura 11 - Interruzioni volontarie di gravidanza per tipo di struttura dove è avvenuto l intervento. Lazio, 2015 *Nelle strutture pubbliche sono state incluse anche le Aziende Ospedaliere ed Universitarie 19

24 In tabella 7 è presentata la lista delle strutture con servizio IVG per numero interventi ed il loro volume di attività giornaliera nel 2014 e nel 2015, considerando 255 giorni lavorativi l anno. L Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini continua a presentare il volume di attività giornaliero più elevato, pari a circa 9 IVG; solo altre 6 strutture presentano un volume di attività maggiore a 2 interventi al giorno. Rispetto all anno precedente è aumentata la quota di strutture che non effettua nemmeno un intervento al giorno, con il 45%. Tabella 7 Elenco delle strutture che effettuano IVG. Lazio 2014, 2015 ASL Istituto Tipo Istituto Comune N. IVG 2014 IVG 2015 Volume giornaliero N. Volume giornaliero AO San Camillo Pub Roma , ,72 AO San Giovanni Pub Roma , ,48 AU Policlinico Umberto I Pub Roma 352 1, ,25 RM 1 San Filippo Neri Pub Roma 739 2, ,81 RM 1 P.O. Santo Spirito Pub Roma 208 0, ,59 RM 2 Policlinico Casilino Pub Roma 917 3, ,25 RM 2 Sandro Pertini Pub Roma 687 2, ,92 RM 2 Guarnieri Priv. Roma 230 0, ,75 RM 2 Sant'Eugenio Pub Roma 549 2, ,44 RM 3 Giovanni Battista Grassi Pub Roma 735 2, ,94 RM 4 San Paolo Pub Civitavecchia 182 0, ,52 RM 5 San Giovanni Evangelista Pub Tivoli 213 0, ,76 RM 6 Ercole De Santis Pub Genzano 5 0, ,04 RM 6 San Giuseppe Pub Marino 431 1, ,48 RM 6 P.O. Anzio-Nettuno Pub Anzio 259 1, ,97 FR Santissima Trinita' Pub Sora 7 0, FR Fabrizio Spaziani Pub Frosinone 54 0, LT Santa Maria Goretti Pub Latina 336 1, ,58 LT P.O. Latina Centro Pub Fondi 502 2, ,16 LT P.O. Latina Sud Pub Formia RI San Camillo de Lellis Pub Rieti 126 0, ,58 VT Belcolle Pub Viterbo 343 1, ,24 Totale

25 Nella tabella 8 viene riportato l andamento dal 1990 al 2015 del numero delle IVG per ASL di effettuazione dell intervento. Ad eccezione della ASL RMB, si osserva negli anni una sostanziale diminuzione delle IVG in tutte le ASL, in particolare nelle ASL RMA, Frosinone e RMG. Tabella 8 - Interruzioni volontarie di gravidanza per ASL di effettuazione. Lazio, Anno Territorio (ASL) di effettuazione* RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H VT RI LT FR ** Diff% (10-15)-(00-05) -77,4 2,8-2,2-15,9-29,9-39,7-52,9-27,7-25,3-26,4-36,8-61,6 * Nel territorio ASL di effettuazione sono considerate anche le IVG effettuate dalle Aziende Ospedaliere e dall unica Universitaria collocate nel territorio di competenza. ** Chiude il San Giacomo Roma A. 21

26 Le interruzioni volontarie di gravidanza nel Lazio. Anno 2014 Per quanto riguarda le procedure anestesiologiche, occorre evidenziare che nel 2015 la quota elevata di mancanti (370) rende poco affidabili le percentuali ottenute per le singole modalità di questa variabile (Figura 12). Si segnala tuttavia la raccomandazione dell Organizzazione Mondiale della Sanità che nel 2003 ha pubblicato un documento 3 che ribadisce l importanza dell impiego dell anestesia locale, piuttosto che la generale, per maggiore tutela della salute della donna e per i minori costi. Figura 12 - Interruzioni volontarie di gravidanza per anestesia. Lazio, WHO. Safe abortion: technical and policy guidance for health systems. WHO, Geneva, 2003; WHO. Safe abortion: technical and policy guidance for health systems. Second edition. WHO, Geneva,

27 Le interruzioni volontarie di gravidanza nel Lazio. Anno 2014 Rispetto al tipo di intervento, nel 2015, il metodo Karman è quello maggiormente utilizzato (57,6%). Dal 2009 è possibile avere l informazione sulle IVG farmacologiche ovvero senza intervento chirurgico e considerando solo quelle effettuate in regime di ricovero ordinario e con una epoca gestazionale inferiore alle 7 settimane. Si osserva un aumento dell intervento farmacologico che passa dallo 0,2% nel 2009 al 15,3% nel 2015 (Appendice: allegato 22). Figura 13 - Interruzioni volontarie di gravidanza per tipo di intervento. Lazio,

28 Le interruzioni volontarie di gravidanza nel Lazio. Anno 2014 Nel 95,6% dei casi l interruzione volontaria di gravidanza è stata effettuata in regime di day-hospital (9.191); la percentuale è 95,9% se si considerano anche i ricoveri ordinari di 0 giorni (ricoveri senza pernottamento) (Figura 14). Figura 14 Interruzioni volontarie di gravidanza per durata della degenza. Lazio,

29 Nella tabella 9 è mostrata la mobilità intra-regionale delle IVG e quella attiva proveniente da donne residenti fuori regione. Circa il 99% delle donne residenti a Roma città che comprende le ASL RMA, RMB, RMC, RMD e RME, hanno effettuato l intervento in un servizio della città, seguite dalle residenti nelle ASL di Viterbo (73,4%) e Latina (75,3%). Valori molto bassi si osservano per la ASL Roma F con il 23,4% e per la ASL Roma G con il 21%. Per la ASL di Frosinone il valore è sceso da 11,7% nel 2014 all assenza di interventi effettuati nel corrente anno. Tabella 9 - Interruzioni volontarie di gravidanza per ASL di effettuazione e di residenza della donna. Lazio, 2015 ASL di residenza ASL di effettuazione* RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H VT RI LT FR N. % N. % N. % N. % N. % N. % N. % N. % N. % N. % N. % N. % RMA-E 189 3,9% ,9% ,9% ,2% ,2% 3 0,1% 7 0,1% 28 0,6% 2 0,0% 2 0,0% 3 0,1% 0 0,0% 4866 RMF 8 1,6% 24 4,8% 49 9,7% ,1% ,5% ,4% 2 0,4% 2 0,4% 30 5,9% 0 0,0% 1 0,2% 0 0,0% 505 RMG 37 4,7% ,1% ,8% ,6% 26 3,3% 0 0,0% ,0% 14 1,8% 0 0,0% 3 0,4% 3 0,4% 0 0,0% 795 RMH 13 1,4% 64 6,8% ,3% ,0% 12 1,3% 0 0,0% 2 0,2% ,6% 0 0,0% 0 0,0% 13 1,4% 0 0,0% 937 VT 6 1,7% 14 4,0% 14 4,0% 37 10,6% 17 4,9% 5 1,4% 0 0,0% 0 0,0% ,4% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 349 RI 2 1,1% 5 2,7% 6 3,3% 35 19,1% 3 1,6% 0 0,0% 2 1,1% 1 0,5% 1 0,5% ,4% 1 0,5% 0 0,0% 183 LT 13 1,6% 30 3,7% 46 5,6% 74 9,0% 13 1,6% 0 0,0% 0 0,0% 25 3,1% 1 0,1% 0 0,0% ,3% 0 0,0% 819 FR 9 2,1% ,9% 33 7,9% ,9% 7 1,7% 0 0,0% 2 0,5% 7 1,7% 0 0,0% 3 0,7% 28 6,7% 0 0,0% 420 Fuori Reg. 36 4,9% 57 7,7% ,1% ,5% 50 6,7% 4 0,5% 7 0,9% 24 3,2% 18 2,4% 11 1,5% 18 2,4% 0 0,0% 742 TOT ,3% ,0% ,0% ,3% 850 8,8% 130 1,4% 189 2,0% 622 6,5% 308 3,2% 146 1,5% 684 7,1% 0 0,0% 9616 * Nel territorio ASL di effettuazione sono considerate anche le IVG effettuate dalle Aziende Ospedaliere e dall unica Universitaria collocate nel territorio di competenza. ** 1 mancante TOT. * 25

30 Dal 2014 nel modello D12 è possibile registrare l informazione sulla tipologia di intervento effettuato per l interruzione di gravidanza (circolare ISTAT n. 4 del ; modello ISTAT D12 - Anno 2013) con le seguenti modalità: somministrazione di solo mifepristone, somministrazione di mifepristone+prostaglandina e somministrazione di sola prostaglandina. Nell archivio IVG del 2015 sono state registrate IVG farmacologiche (il 15% del totale degli interventi), il doppio rispetto al 2014 (746 pari al 7% del totale), di cui la gran parte ha riguardato la somministrazione di mifepristone (99,3%) (Tabella 10). Tabella 10 - Interruzioni volontarie di gravidanza per tipologia di intervento farmacologico. Lazio, 2014, 2015 Tipo di intervento farmacologico n % n % Solo mifepristone ,2 31 2,1 mifepristone+prostaglandina , ,1 Solo prostaglandina 29 3,9 11 0,7 Totale

31 4. Gli aborti oltre i 90 giorni In questa sezione viene presentato un approfondimento sugli aborti oltre i 90 giorni effettuati nel Lazio. Nel tempo si osserva che gli aborti tardivi tendono ad aumentare, probabilmente in seguito al maggior ricorso alla diagnosi prenatale. Nel periodo considerato (15 anni) l incremento è stato del 122%. Nel 2015 sono stati effettuati 451 aborti oltre i 90 giorni, effettuati fra 13 e 26 settimane (EG mediana 18 settimane). La gran parte di questi eventi (80%) sono riferiti a donne italiane (tabella 11). Tabella 11 Aborti oltre i 90 giorni per anno. Lazio Anno IVG totali Aborti oltre i 90 giorni Aborti oltre i 90 giorni / IVG totali (%) Italiane Straniere Tot. Italiane Straniere Tot. Italiane Straniere Tot ,8 0,6 1, ,2 0,8 1, ,8 0,9 2, ,4 0,8 2, ,5 1,0 2, ,5 0,7 2, ,6 1,0 3, ,5 1,5 3, ,7 1,2 3, ,8 1,4 3, ,0 1,1 3, ,4 1,8 3, ,6 1,5 3, ,3 1,6 4, ,3 2,1 4, ,9 2,6 4,7 27

32 Tasso per donne residenti anni Le interruzioni volontarie di gravidanza nel Lazio. Anno 2015 In figura 13 vengono mostrati i tassi di abortività oltre i 90 giorni per donne residenti dal 2000 al 2015 Il valore dell indicatore aumenta fino al 2005 (da 1,56 per a 3,30 per ) e mostra una sostanziale stabilità fino al 2012 per poi aumentare nuovamente nel 2013 (3,67 per ) e diminuire nuovamente nel 2014 (3,41 per ) e nel 2015 (3,35 per ). Figura 13 Tasso di abortività oltre i 90 giorni per donne residenti anni per anno. Lazio,

33 Tasso x donne residenti anni Le interruzioni volontarie di gravidanza nel Lazio. Anno 2015 In figura 14 vengono mostrati i tassi di abortività oltre i 90 giorni per classe di età della donna. I valori più alti si osservano nelle classi e 35-39, mentre quelli più bassi nella classe anni. Figura 14 Tasso di abortività oltre i 90 giorni per donne residenti anni per età della donna in classi. Lazio , >=40 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 29

34 In figura 15 viene mostrato l andamento degli aborti terapeutici per titolo di studio della donna dal 2000 al L andamento mostra rispetto al 2013 un aumento consistente degli aborti tardivi per le donne senza titolo di studio/elementare e diminuisce per le donne con licenza media superiore anche se per questo gruppo si osserva il peso maggiore delle IVG oltre i 90 giorni. Figura 15 Distribuzione degli aborti oltre i 90 giorni per titolo di studio e anno. Lazio % NESSUNO/ELEMENTARE MEDIE INF. MEDIE SUP. LAUREA M.I. 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% * *Informazione mancante 30

35 In figura 16 viene mostrato l andamento degli aborti terapeutici per classe di età gestazionale. Negli ultimi anni questi interventi si verificano prevalentemente tra le 16 e le 20 settimane, al secondo posto si collocano quelli fra 13 e 15 settimane ed al terzo quelli dopo le 20 settimane. Figura 16 Distribuzione degli aborti oltre i 90 giorni per classe di età gestazionale e anno. Lazio % EG EG EG 21 80% 60% 40% 20% 0%

36 5. L obiezione di coscienza Nell'ambito della Sorveglianza Epidemiologica nazionale delle Interruzioni Volontarie di Gravidanza, la Regione Lazio coordina e gestisce il flusso informativo relativo all obiezione di coscienza presso tutte le strutture ospedaliere con ostetricia, comprese quelle che non effettuano l Interruzione Volontaria di Gravidanza. Ai sensi dell art. 9 della Legge 194 del 1978 tutto il personale dedicato all attività ostetrica (ginecologi, anestesisti, ostetriche, infermieri e OTA), sia di ruolo che a contratto, è tenuto a dichiarare la propria obiezione o non obiezione ad effettuare l Interruzione Volontaria di Gravidanza. Nelle tabelle 12 e 13 sono riportati i dati aggiornati al 31 dicembre 2015 e relativi al personale obiettore e non obiettore in servizio presso tutte le strutture con un reparto di ostetricia e ginecologia, esclusi gli istituti religiosi. Il 58% del personale infermieristico risulta essere non obiettore; la percentuale scende al 40% per la figura ostetrica fino ad arrivare al 30% per gli anestesisti e al 22% per i ginecologi (tabella 12). Tabella 12 Distribuzione delle figure professionali per obiezione di coscienza. Lazio 2015 Figura professionale Personale non obiettore Totale Personale (obiettore e non) Medici ginecologi 84 22,5% 373 Medici anestesisti ,7% 463 Ostetriche ,7% 521 Personale infermieristico professionale, non professionale, OTA, altro ,1% 879 Totale ,4%

37 In tabella 13 sono presentati i dati riguardanti il personale non obiettore sul totale del personale per ASL. Tabella 13 Personale non obiettore per ASL. Lazio 2015 Azienda Personale non obiettore Totale Personale (obiettore e non) RMA 21 56,8% 37 RMB ,2% 251 RMC 45 33,6% 134 RMD 31 29,8% 104 RME ,9% 268 RM F 20 32,8% 61 RMG 36 50,7% 71 RMH 87 43,7% 199 RI 11 19,3% 57 LT 19 13,5% 141 VT 66 51,6% 128 FR 18 10,0% 180 AO San Camillo-Forlanini ,3% 295 AO San Giovanni Addolorata 63 43,8% 144 AU Policlinico Umberto I 77 46,4% 166 Totale ,4%

38 Appendice Serie storiche Allegato 1 - Interruzioni volontarie di gravidanza per ASL di residenza della donna. Lazio, 1987,1993, ANNO RM A RM B RM C RM D RM E RM F RM G RM H VT RI LT FR Non res. M.I. TOT Diff.% % -14% -18% -27% -39% -57% -47% -76% 1% 0,0% -55% 34

39 Allegato 2 - Interruzioni volontarie di gravidanza per età della donna in classi. Lazio, 1987,1993, ANNO M.I. TOT ,4% 2,1% 5,9% 22,8% 22,9% 20,3% 16,7% 6,9% 0,8% 1,3% ,5% 2,3% 5,9% 20,7% 24,5% 21,5% 16,2% 6,9% 0,6% 1,0% ,5% 2,2% 5,6% 21,1% 23,9% 22,3% 17,2% 6,6% 0,6% 0,03% ,4% 1,8% 4,8% 20,2% 24,2% 22,4% 17,6% 7,8% 0,7% 0,03% ,3% 1,7% 4,4% 19,8% 24,3% 22,5% 18,2% 8,0% 0,7% 0,0% ,6% 2,4% 5,0% 21,0% 23,7% 22,5% 17,7% 6,6% 0,6% 0,0% ,6% 2,4% 5,2% 20,7% 23,3% 22,7% 17,7% 6,9% 0,4% 0,0% ,6% 2,3% 5,6% 20,5% 23,2% 22,6% 17,6% 7,1% 0,4% 0,0% ,6% 2,4% 5,8% 20,4% 22,7% 21,7% 18,4% 7,3% 0,7% 0,01% ,6% 2,6% 6,0% 19,9% 21,3% 21,7% 19,0% 8,0% 0,7% 0,0% ,7% 2,8% 6,1% 19,9% 21,1% 22,2% 18,8% 7,7% 0,7% 0,03% ,9% 2,8% 5,7% 20,2% 20,4% 21,3% 19,1% 8,7% 0,7% 0,04% ,9% 3,0% 5,5% 19,6% 20,1% 21,7% 19,4% 9.0% 0,8% 0,0% ,8% 2,9% 5,9% 19,8% 20,2% 21,0% 19,7% 9,0% 0,7% 0,0% ,9% 2,9% 5,7% 19,4% 20,4% 20,9% 19,9% 9,2% 0,7% 0,0% ,7% 2,8% 5,5% 20,0% 19,9% 20,8% 19,9% 9,5% 0,7% 0,0% ,8% 2,6% 5,4% 18,9% 19,9% 21,1% 20,8% 9,7% 0,7% 0,0% ,7% 2,7% 5,1% 17,6% 20,8% 20,8% 21,0% 10,3% 1,0% 0,0% ,7% 2,4% 5,1% 18,1% 21,1% 21,1% 20,2% 10,4% 0,9% 0,0%

40 Allegato 3 - Interruzioni volontarie di gravidanza per stato civile. Lazio, 1987,1993, ANNO Nubile Coniugata Separata Divorziata Vedova M.I. TOT ,4% 57,6% 3,2% 0,8% 0,5% 0,5% ,9% 50,0% 3,5% 1,2% 0,6% 0,7% ,4% 44,1% 3,7% 1,7% 0,6% 1,6% ,1% 42,8% 3,8% 1,7% 0,5% 1,0% ,9% 44,3% 4,1% 1,6% 0,4% 0,5% ,7% 43,2% 4,8% 1,9% 0,4% 0,0% ,6% 42,4% 4,4% 2,1% 0,5% 0,0% ,2% 42,0% 4,2% 2,1% 0,4% 0,0% ,9% 41,1% 4,3% 2,2% 0,5% 0,0% ,3% 40,6% 4,4% 2,3% 0,4% 0,0% ,0% 39,1% 4,1% 2,3% 0,5% 0,05% ,7% 39,5% 4,2% 2,1% 0,3% 0,05% ,1% 37,8% 4,4% 2,1% 0,5% 0,03% ,6% 36,8% 3,8% 2,3% 0,5% 0,01% ,9% 34,8% 4,6% 2,3% 0,4% 0,0% ,8% 35,2% 4,3% 2,2% 0,4% 0,0% ,1% 34,6% 4,1% 2,0% 0,3% 0,0% ,4% 33,7% 3,6% 2,0% 0,3% 0,0% ,2% 32,3% 4,4% 1,9% 0,2% 0,0%

41 Allegato 4 - Interruzioni volontarie di gravidanza per titolo di studio. Lazio, 1987,1993, ANNO Nessuno/ Medie Medie Elementare Inferiori Superiori Laurea M.I. TOT ,4% 40,5% 34,8% 4,8% 1,4% ,9% 43,5% 40,1% 5,1% 1,4% ,6% 40,5% 42,5% 7,3% 2,0% ,9% 41,3% 45,7% 5,7% 1,3% ,1% 44,8% 43,9% 5,6% 0,6% ,0% 44,4% 44,4% 6,0% 0,2% ,4% 41,7% 46,3% 6,6% 0,1% ,4% 42,4% 45,2% 6,9% 0,1% ,5% 43,5% 44,4% 6,4% 0,1% ,6% 43,4% 45,6% 6,3% 0,2% ,5% 44,5% 43,5% 7,1% 0,4% ,1% 41,7% 44,5% 8,2% 0,4% ,9% 40,0% 47,4% 8,6% 0,1% ,9% 39,0% 47,6% 9,4% 0,1% ,6% 37,4% 48,2% 10,6% 0,1% ,8% 35,5% 49,0% 11,2% 0,6% ,5% 34,5% 48,0% 11,6% 0,4% ,7% 33,2% 45,4% 12,6% 0,0% ,3% 33,5% 45,1% 13,1% 0,0%

42 Allegato 5 - Interruzioni volontarie di gravidanza per occupazione. Lazio, 1987,1993, * Disoccupata/ ANNO* Occupata in cerca di prima occupazione Casalinga Studentessa Altro M.I. TOT ,0% 5,0% 42,2% 9,1% 0,3% 6,4% ,2% 4,2% 37,6% 11,7% 0,1% 1,2% ,9% 19,3% 26,3% 12,0% 2,4% 1,0% ,1% 20,3% 26,8% 11,4% 1,8% 0,6% ,9% 20,4% 24,3% 11,2% 1,1% 0,0% ,9% 15,6% 22,8% 11,5% 0,1% 0,0% ,0% 17,0% 23,7% 11,9% 0,4% 0,0% ,1% 17,3% 24,5% 11,5% 0,5% 0,0% ,6% 16,9% 23,3% 12,6% 0,5% 0,0% ,5% 15,5% 23,2% 13,3% 0,3% 0,1% ,4% 14,2% 23,4% 13,6% 0,3% 0,1% ,0% 15,0% 22,4% 14,2% 0,3% 0,0% ,3% 15,8% 21,9% 13,7% 0,3% 0,0% ,3% 14,6% 21,9% 13,9% 0,2% 0,1% ,7% 18,2% 21,0% 13,9% 0,2% 0,0% ,7% 20,3% 20,3% 13,5% 0,1% 0,0% ,2% 25,9% 19,5% 12,2% 0,1% 0,0% ,4% 28,0% 18,3% 12,0% 0,2% 0,0% *il 1999 non è presente in quanto nel periodo i dati non sono disponibili per troppi valori mancanti 38

43 Allegato 6 - Interruzioni volontarie di gravidanza per area geografica di nascita* (solo donne nate all estero). Lazio, 1987,1993, ANNO America Europa- Altri Paesi Africa Centro- PFPM Europei Nord Sud Asia Oceania Totale ,1% 16,9% 18,4% 0,0% 29,0% 21,8% 1,0% ,1% 11,3% 26,9% 1,6% 22,6% 15,4% 0,5% ,8% 6,1% 15,4% 1,4% 17,5% 12,5% 0,3% ,5% 5,2% 12,3% 0,8% 17,7% 11,1% 0,3% ,6% 4,4% 10,2% 0,7% 16,8% 10,0% 0,2% ,2% 3,7% 8,8% 0,6% 16,5% 9,0% 0,1% ,4% 3,8% 8,2% 0,7% 16,5% 8,2% 0,1% ,7% 3,4% 7,2% 0,6% 14,0% 7,8% 0,1% ,5% 2,6% 7,5% 0,5% 13,3% 8,2% 0,2% ,3% 2,4% 8,0% 0,6% 13,0% 8,5% 0,1% ,2% 2,7% 7,7% 0,6% 13,0% 8,6% 0,1% ,0% 2,9% 9,1% 0,5% 13,7% 10,7% 0,05% ,3% 2,5% 10,4% 0,6% 12,8% 11,3% 0,1% ,2% 2,2% 9,7% 0,4% 13,6% 11,7% 0,1% ,1% 2,5% 10,4% 0,5% 12,1% 12,1% 0,1% ,9% 2,5% 9,9% 0,5% 13,9% 13,2% 0,1% ,8% 2,4% 10,8% 0,3% 12,7% 13,9% 0,1% ,5% 11,2% 10,7% 0,5% 13,4% 15,5% 0,0% ** ,3% 2,5% 11,3% 0,2% 13,9% 16,8% 0,1% *Le nate all estero dal 1987 al 1994 sono state classificate utilizzando la variabile cittadinanza in quanto il dato sul comune di nascita non era disponibile. **1 apolide e 4 con nazionalità sconosciuta 39

LE IVG NEL LAZIO. Anno 2014 SALUTE LAZIO DIREZIONE REGIONALE SALUTE ED INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA AREA PROGRAMMAZIONE RETE OSPEDALIERA E RICERCA

LE IVG NEL LAZIO. Anno 2014 SALUTE LAZIO DIREZIONE REGIONALE SALUTE ED INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA AREA PROGRAMMAZIONE RETE OSPEDALIERA E RICERCA SALUTE LAZIO SISTEMA SANITARIO REGIONALE DIREZIONE REGIONALE SALUTE ED INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA AREA PROGRAMMAZIONE RETE OSPEDALIERA E RICERCA LE IVG NEL LAZIO Anno 2014 Dicembre 2015 LE IVG NEL LAZIO

Dettagli

ITALIA SETTENTRIONALE

ITALIA SETTENTRIONALE Tabella 1 - Interruzioni volontarie di gravidanza, 2007 ABORTIVITA' IVG NATI VIVI * DONNE 15-49 RAPPORTO PER TASSO PER 1000 TASSO DI ANNI ** 1000 NATI VIVI DONNE 15-49 ANNI FECONDITA' ITALIA SETTENTRIONALE

Dettagli

ITALIA SETTENTRIONALE

ITALIA SETTENTRIONALE Tabella 1 - Interruzioni volontarie di gravidanza, 2005 ABORTIVITA' IVG NATI VIVI * DONNE 15-49 RAPPORTO PER TASSO PER 1000 TASSO DI ANNI ** 1000 NATI VIVI DONNE 15-49 ANNI FECONDITA' ITALIA SETTENTRIONALE

Dettagli

PERCORSI ED ESITI DELLA GRAVIDANZA

PERCORSI ED ESITI DELLA GRAVIDANZA REGIONE PIEMONTE - A.S.L. NO PERCORSI ED ESITI DELLA GRAVIDANZA Informazioni dai Certificati di Assistenza al Parto (CeDAP) A cura di Maria Chiara Antoniotti ASL NO Servizio Sovrazonale di Epidemiologia

Dettagli

L interruzione volontaria di gravidanza nel Distretto di Bologna:

L interruzione volontaria di gravidanza nel Distretto di Bologna: L interruzione volontaria di gravidanza nel Distretto di Bologna: Una breve analisi del periodo 27-215 Ottobre 216 a cura del Distretto di Bologna Quadro generale e indicatori di abortività Prosegue il

Dettagli

La popolazione immigrata

La popolazione immigrata La popolazione immigrata PFPM: paesi a forte pressione migratoria (America Centrale, America del Sud, Africa, Europa Orientale, Asia ad eccezione di Giappone e Israele) PSA: paesi a sviluppo avanzato (America

Dettagli

Le gravidanze interrotte

Le gravidanze interrotte Le gravidanze interrotte Laura Bonvicini, Azienda USL di Reggio Emilia Obiettivi Valutare il ricorso all Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) e la frequenza di Aborti Spontanei (AS) nelle donne:

Dettagli

SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA IN SARDEGNA ANNI di Rita Masala e Maria Salotto

SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA IN SARDEGNA ANNI di Rita Masala e Maria Salotto Gli indicatori macrostrutturali di qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA IN SARDEGNA ANNI 1998-2001 di Rita Masala e Maria

Dettagli

2. CARATTERISTICHE DELLE DONNE CHE RICORRONO ALL IVG... 5

2. CARATTERISTICHE DELLE DONNE CHE RICORRONO ALL IVG... 5 1. ANDAMENTO GENERALE DEL FENOMENO... 3 1.1. Valori assoluti... 3 1.2. Tasso di abortività... 4 2. CARATTERISTICHE DELLE DONNE CHE RICORRONO ALL IVG... 5 2.1. Classi di età... 5 2.2. Stato civile... 7

Dettagli

Rapporto sull Interruzione Volontaria di Gravidanza in provincia di Mantova

Rapporto sull Interruzione Volontaria di Gravidanza in provincia di Mantova Rapporto sull Interruzione Volontaria di Gravidanza in provincia di Mantova a 30 anni dall entrata in vigore della 194 maggio 1978 maggio 2008 Dieci quesiti sulle IVG 1. A Mantova si abortisce di più,

Dettagli

Epidemiologia della Interruzione Volontaria di Gravidanza. Dott.ssa Daniela Sarasino SSEPI ASL NO

Epidemiologia della Interruzione Volontaria di Gravidanza. Dott.ssa Daniela Sarasino SSEPI ASL NO Epidemiologia della Interruzione Volontaria di Gravidanza Dott.ssa Daniela Sarasino SSEPI ASL NO Il sistema di sorveglianza Strutture pubbliche e private Modello D12 ISTAT caratteristiche socio-demografiche

Dettagli

ANDAMENTO DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA: DATI 2015

ANDAMENTO DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA: DATI 2015 ANDAMENTO DELL INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA: DATI 2015 S. Borsari B. Borgini Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Assistenza Territoriale Dati di contesto Popolazione femminile

Dettagli

L Italia, terra di migrazione

L Italia, terra di migrazione Aborto tra le immigrate: un fenomeno emergente Angela Spinelli, Agenzia di Sanità Pubblica Regione Lazio Michele Grandolfo, Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto

Dettagli

La salute riproduttiva delle donne. Aspetti sanitari, sociali e demografici. Bologna, 16 ottobre 2015 Via S. Isaia, 92 Aula delle Colonne

La salute riproduttiva delle donne. Aspetti sanitari, sociali e demografici. Bologna, 16 ottobre 2015 Via S. Isaia, 92 Aula delle Colonne L. 194/1978: costante diminuzione delle interruzioni volontarie di gravidanza Il calo è stato maggiore tra le più istruite, le occupate e le coniugate e meno rilevante tra le donne in condizioni di svantaggio

Dettagli

Serie storica delle interruzioni volontarie della gravidanza per provincia di intervento, provincia di residenza e provincia di nascita. Anni 1997-2009. PROVINCIA DI VICENZA. 1.300 1.200 1.100 1.000 900

Dettagli

Gli stranieri al 15 Censimento della popolazione

Gli stranieri al 15 Censimento della popolazione 23 dicembre 2013 Gli stranieri al 15 Censimento della popolazione L Istat diffonde oggi nuovi dati sulle caratteristiche della popolazione straniera censita in Italia. Tutte le informazioni, disaggregate

Dettagli

Prov. di intervento Prov. di residenza Prov. di nascita

Prov. di intervento Prov. di residenza Prov. di nascita Serie storica delle interruzioni volontarie della gravidanza per provincia di intervento, provincia di residenza e provincia di nascita. Anni 1997-2007. PROVINCIA DI VICENZA. 1.250 1.150 1.050 950 850

Dettagli

Indicatori relativi all attività di ricovero di pazienti provenienti da pronto soccorso

Indicatori relativi all attività di ricovero di pazienti provenienti da pronto soccorso Indicatori relativi all attività di ricovero di pazienti provenienti da pronto soccorso 1) capacità di ricovero da pronto soccorso: è il rapporto tra i giorni di degenza dei pazienti provenienti da PS

Dettagli

Analisi dell evento nascita - Anno 2010

Analisi dell evento nascita - Anno 2010 Certificato di assistenza al parto (CeDAP) Analisi dell evento nascita - Anno 2010 Dipartimento della programmazione e dell'ordinamento del Servizio sanitario nazionale Direzione Generale del Sistema Informativo

Dettagli

Interruzioni Volontarie di Gravidanza Anno 2004

Interruzioni Volontarie di Gravidanza Anno 2004 Interruzioni Volontarie di Gravidanza Anno 24 Maggio 25 L interruzione volontaria di gravidanza in Liguria A cura di: Daniela Bruzzese L indagine sulle Interruzioni Volontarie di Gravidanza realizzata

Dettagli

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2006 Alcune tendenze

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2006 Alcune tendenze Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2006 Alcune tendenze Ottobre 2007 Nel 2006 il numero totale delle Interruzioni Volontarie

Dettagli

Federica Gallo, Adele Caprioglio, Denise Casella, Mariano Tomatis, Viviana Vergìni, Roberta Castagno, Livia Giordano, Antonio Ponti, Nereo Segnan

Federica Gallo, Adele Caprioglio, Denise Casella, Mariano Tomatis, Viviana Vergìni, Roberta Castagno, Livia Giordano, Antonio Ponti, Nereo Segnan Programma regionale di screening mammografico Prevenzione Serena Workshop 2013 Torino, 7 novembre 2013 La partecipazione al programma di screening mammografico in Piemonte: un confronto tra le donne italiane

Dettagli

La definizione dell anagrafe dei suscettibili: L esempio di Roma. Mariangela D Ovidio Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E

La definizione dell anagrafe dei suscettibili: L esempio di Roma. Mariangela D Ovidio Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E La definizione dell anagrafe dei suscettibili: L esempio di Roma Mariangela D Ovidio Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E Definizione dell anagrafe dei suscettibili: Introduzione Diversi studi hanno

Dettagli

Fonte: elaborazione di dati demografici a cura del Servizio Aziende comunali, Servizi pubblici e Statistica

Fonte: elaborazione di dati demografici a cura del Servizio Aziende comunali, Servizi pubblici e Statistica COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO E POLITICHE EUROPEE Servizio Aziende comunali, Servizi pubblici e Statistica Popolazione residente a Faenza anno 2014 Edizione 1/ST/st/09.01.2015 Supera: nessuno

Dettagli

Rapporto sulla Natalità

Rapporto sulla Natalità REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale SALERNO 3 Rapporto sulla Natalità nella Azienda Sanitaria Locale Salerno 3 Anno 2005 A cura di: GIUSEPPE DELLA GRECA, ANNA MARIA TRANI, GIUSEPPINA MONTORO PREMESSA

Dettagli

Le gravidanze a termine e il neonato

Le gravidanze a termine e il neonato Le gravidanze a termine e il neonato Dai dati alle politiche: la salute della immigrati in Emilia-Romagna e a Reggio Emilia 25 ottobre 2011 Nicola Caranci Agenzia sanitaria e sociale regionale Premessa

Dettagli

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2009

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2009 Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2009 Settembre 2010 Le analisi illustrate nella presente relazione si basano sui dati del

Dettagli

LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE AL 1 GENNAIO 2007 IN ITALIA ED A FAENZA UN CONFRONTO

LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE AL 1 GENNAIO 2007 IN ITALIA ED A FAENZA UN CONFRONTO COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO Servizio Aziende e Partecipazioni comunali LA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE AL 1 GENNAIO 2007 IN ITALIA ED A FAENZA UN CONFRONTO Edizione 1/ST/st/01.12.2007

Dettagli

Rappresentano il 3,2% della popolazione mondiale (2,9% nel 1990)

Rappresentano il 3,2% della popolazione mondiale (2,9% nel 1990) Dove trovare tutto quello che le nazioni Unite pubblicano sulle migrazioni internazionali http://www.un.org/en/development/desa/population/theme/intern ational-migration/index.shtml Da dove provengono

Dettagli

Potenzialità e criticità dei dati della statistica ufficiale. Alessandra Burgio, ISTAT

Potenzialità e criticità dei dati della statistica ufficiale. Alessandra Burgio, ISTAT Potenzialità e criticità dei dati della statistica ufficiale Alessandra Burgio, ISTAT burgio@istat.it Reggio Emilia, 25 ottobre 2011 Background L OBIETTIVO Costruire misure di occorrenza (tassi o rapporti)

Dettagli

Nota di commento ai dati sulla natalità e fecondità della popolazione residente Anno 2015 Fonte: Istat

Nota di commento ai dati sulla natalità e fecondità della popolazione residente Anno 2015 Fonte: Istat Nota di commento ai dati sulla natalità e fecondità della popolazione residente Anno 2015 La statistica report su Natalità e fecondità si basa prevalentemente sulla rilevazione degli Iscritti in anagrafe

Dettagli

Decessi droga correlati

Decessi droga correlati DECESSI DROGA-CORRELATI I seguenti dati sui decessi droga correlati, che rappresentano uno dei cinque indicatori chiave rilevati dall Osservatorio Europeo di Lisbona, si riferiscono alle informazioni rilevate

Dettagli

LA DONNA IMMIGRATA IN ITALIA

LA DONNA IMMIGRATA IN ITALIA Convegno: L interruzione volontaria di gravidanza tra le donne straniere ISS, Roma, 15 Dicembre 2005 LA DONNA IMMIGRATA IN ITALIA Giovanni Baglio UP Studio dei Fenomeni Migratori Agenzia di Sanità Pubblica

Dettagli

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2008

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2008 Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2008 Ottobre 2009 Le analisi illustrate nella presente relazione si basano sui dati del flusso

Dettagli

Laura Cacciani, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Marina Davoli

Laura Cacciani, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Marina Davoli Uso dei dati amministrativi per lo studio della qualità dell assistenza agli immigrati con malattie croniche: un esempio sulle riammissioni ospedaliere per asma nel Lazio Laura Cacciani, Nera Agabiti,

Dettagli

Annuario demografico 2016

Annuario demografico 2016 Comune di Gabicce Mare Annuario demografico 2016 NOTA: I dati relativi all anno 2016 sono provvisori in quanto non ancora validati dall ISTAT.. Comune di Gabicce Mare Annuario demografico 2016 Indice delle

Dettagli

Indicatori di disuguaglianza in gravidanza

Indicatori di disuguaglianza in gravidanza Indicatori di disuguaglianza in gravidanza 7 maggio 2015 Indicatori di disuguaglianza in gravidanza Nei già da diversi anni l Azienda USL, attraverso il Programma per il contrasto degli effetti sulla

Dettagli

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2010

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2010 Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2010 Gennaio 2012 SOMMARIO ANDAMENTO GENERALE DEI CASI... 3 LE CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE

Dettagli

Rapporto sulla Natalità

Rapporto sulla Natalità REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale AVELLINO 2 Rapporto sulla Natalità nella Azienda Sanitaria Locale Avellino 2 Anno 2005 A cura di: MARIA ANTONIETTA FERRARA - GIUSEPPINA MARINELLI - ADDA MAFALDA

Dettagli

I redditi delle famiglie con stranieri. Istat Servizio Condizioni economiche delle famiglie

I redditi delle famiglie con stranieri. Istat Servizio Condizioni economiche delle famiglie I redditi delle famiglie con stranieri Istat Servizio Condizioni economiche delle famiglie Roma, 22 Dicembre 2011 I redditi da lavoro degli stranieri Quasi i 2/3 degli stranieri nati all estero e residenti

Dettagli

INDICATORI DELLA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA RELATIVA AI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP): ANNI

INDICATORI DELLA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA RELATIVA AI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP): ANNI INDICATORI DELLA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA RELATIVA AI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP): ANNI 2007-2012 A cura di: Dr.ssa M. L. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U.O.C. Osservatorio

Dettagli

RAPPORTO SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE

RAPPORTO SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE popolazione residente Comune di Sassari 2002 - I residenti nel Comune di Sassari al 31/12/ sono pari a 128.700. Rispetto all'anno precedente è stata registrata una crescita poco significativa, pari a 149

Dettagli

Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza

Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza La scarsità della documentazione sul fenomeno delle nascite senza riconoscimento e la

Dettagli

Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza

Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza La scarsità della documentazione sul fenomeno delle nascite senza riconoscimento e la

Dettagli

Osservatorio Romano Migrazioni. Rapporto 2005 Camera di Commercio di Roma e Caritas di Roma Osservatorio Romano Migrazioni II Rapporto 2005

Osservatorio Romano Migrazioni. Rapporto 2005 Camera di Commercio di Roma e Caritas di Roma Osservatorio Romano Migrazioni II Rapporto 2005 Osservatorio Romano Migrazioni II Rapporto 2005 a cura di Camera di Commercio di Roma e Caritas di Roma La Città di Roma OSSERVATORIO ROMANO MIGRAZIONI 2005 L area romana Primo polo tecnologico Primo polo

Dettagli

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2007 Alcune tendenze

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2007 Alcune tendenze Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2007 Alcune tendenze Maggio 2008 Nel 2007 l analisi del flusso informativo sulle Interruzioni

Dettagli

L assistenza in gravidanza nella popolazione straniera della Toscana

L assistenza in gravidanza nella popolazione straniera della Toscana L assistenza in gravidanza nella popolazione straniera della Toscana Eleonora Fanti Osservatorio di Epidemiologia eleonora.fanti@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana XXXVII Congresso

Dettagli

ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELL A.S.L. DI VARESE - ANNO 2014

ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELL A.S.L. DI VARESE - ANNO 2014 ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE NELL A.S.L. DI VARESE - ANNO 2014 A cura di: S. Speziali, D. Bonarrigo, S. Pisani Direzione Generale - U.O.C. Osservatorio

Dettagli

FOCUS novembre Recenti dinamiche del mercato del lavoro femminile in Puglia PREMESSA FORZA LAVORO E OCCUPAZIONE FEMMINILE

FOCUS novembre Recenti dinamiche del mercato del lavoro femminile in Puglia PREMESSA FORZA LAVORO E OCCUPAZIONE FEMMINILE accordo con quanto avvenuto in Italia e nelle altre ripartizioni territoriali. L incremento del +2,6% di occupazione femminile in Puglia, rispetto al 2011, pari a 11.000 unità, contribuisce a portare a

Dettagli

TUBERCOLOSI Epidemiologia e controllo in Italia. Enrico Girardi Dipartimento di Epidemiologia INMI Spallanzani, Roma

TUBERCOLOSI Epidemiologia e controllo in Italia. Enrico Girardi Dipartimento di Epidemiologia INMI Spallanzani, Roma TUBERCOLOSI Epidemiologia e controllo in Italia Enrico Girardi Dipartimento di Epidemiologia INMI Spallanzani, Roma Epidemiologia della tubercolosi Andamento dell incidenza: tendenze globali e regionali

Dettagli

L immigrazione straniera nella Provincia di Bergamo

L immigrazione straniera nella Provincia di Bergamo Provincia di Bergamo Settore Istruzione Formazione Lavoro e Politiche Sociali L immigrazione straniera nella Provincia di Bergamo di Alessio Menonna, Università degli Studi Milano-Bicocca Fondazione Ismu

Dettagli

Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza

Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza La scarsità della documentazione sul fenomeno delle nascite senza riconoscimento e la

Dettagli

CITTA di DESENZANO AGENDA 21 L Relazione sullo Stato dell Ambiente Tema 12 I CITTADINI ISO ambiente srl I CITTADINI

CITTA di DESENZANO AGENDA 21 L Relazione sullo Stato dell Ambiente Tema 12 I CITTADINI ISO ambiente srl I CITTADINI I CITTADINI La popolazione Gli stranieri L istruzione La popolazione. I dati disponibili per analizzare l andamento della popolazione residente nel Comune di Desenzano e limitrofi, si riferiscono ai censimenti

Dettagli

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2011

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2011 Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2011 Ottobre 2012 SOMMARIO ANDAMENTO GENERALE DEI CASI... 3 LE CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE

Dettagli

La popolazione straniera e italiana all in Emilia-Romagna

La popolazione straniera e italiana all in Emilia-Romagna Direzione generale centrale Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica Servizio statistica e informazione geografica La popolazione straniera e italiana all 1.1.215 in Emilia-Romagna Bologna,

Dettagli

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto 1 STRUTTURA E DINAMICA DEMOGRAFICA Il capitolo si articola in due paragrafi. Nel primo sono riportati i dati e i commenti riguardanti la struttura demografica della popolazione della Valle d Aosta. Nel

Dettagli

- Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e analisi dei dati: il CeDAP

- Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e analisi dei dati: il CeDAP Il percorso nascita nell ASL di Lecco tra territorio e ospedale 13 dicembre 2014 Indicatori di salute e percorso nascita - Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e

Dettagli

Roma al Censimento della popolazione 2001

Roma al Censimento della popolazione 2001 Roma al Censimento della popolazione 2001 Roma perde popolazione: crescono i comuni confinanti La popolazione della provincia di Roma, pari a 3.700.424 unità, risulta in diminuzione rispetto al 1991(1,6%).

Dettagli

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2014

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2014 Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2014 Novembre 2015 SOMMARIO ANDAMENTO GENERALE DEI CASI... 3 LE CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE

Dettagli

Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011

Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011 Strutture familiari, comportamento riproduttivo e natalità in Emilia Romagna. 14 marzo 2011 Il comportamento riproduttivo: dati per contemporanei In questa prima parte del seminario si propongono informazioni

Dettagli

Rapporto sulla Natalità

Rapporto sulla Natalità REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale NAPOLI 2 Rapporto sulla Natalità nella Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Anno 2005 A cura di: ANTONINO PARLATO - PAOLO RUSSO PREMESSA L Azienda Sanitaria Napoli

Dettagli

I nati. Monica Da Frè, Monia Puglia, Eleonora Fanti Osservatorio di Epidemiologia

I nati. Monica Da Frè, Monia Puglia, Eleonora Fanti Osservatorio di Epidemiologia I nati Monica Da Frè, Monia Puglia, Eleonora Fanti Osservatorio di Epidemiologia monica.dafre@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Convegno La salute dei bambini e dei ragazzi in Toscana

Dettagli

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2013

Assessorato politiche per la salute. Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2013 Assessorato politiche per la salute Relazione sull interruzione volontaria di gravidanza in Emilia-Romagna nel 2013 Novembre 2014 SOMMARIO ANDAMENTO GENERALE DEI CASI... 3 LE CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE

Dettagli

C omune di B evagna. Statistiche Demografiche. Dati aggiornati al 31 Dicembre 2010

C omune di B evagna. Statistiche Demografiche. Dati aggiornati al 31 Dicembre 2010 C omune di B evagna Statistiche Demografiche Dati aggiornati al 31 Dicembre 2010 Corso Giacomo Matteotti, 58 06031 Bevagna (PG) Tel. 0742-368111 - fax 0742-361647 e-mail: info@comune.bevagna.pg.it Il presente

Dettagli

I parti pretermine in Sicilia: la fonte informativa dei CeDAP

I parti pretermine in Sicilia: la fonte informativa dei CeDAP I parti pretermine in Sicilia: la fonte informativa dei CeDAP Dott.ssa Gabriella Dardanoni Dipartimento Osservatorio Epidemiologico Assessorato Regionale Sanità I parti pretermine (

Dettagli

Dossier Immigrati a Bologna

Dossier Immigrati a Bologna Dossier Immigrati a Bologna Di Baroni Mattia; Fonti: Cittadini stranieri a Bologna Le tendenze 2012 Comune di Bologna dipartimento programmazione settore statistica; Comune di Bologna Settore Programmazione,

Dettagli

uno strumento a disposizione della regioni

uno strumento a disposizione della regioni Ancona, 9 giugno 2009 La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne uno strumento a disposizione della regioni giovanna de giacomi, gabriella tavini Ancona, 9 giugno 2009 La salute degli

Dettagli

Cittadini stranieri a Bologna Le tendenze 2013

Cittadini stranieri a Bologna Le tendenze 2013 Cittadini stranieri a Bologna Le tendenze 2013 febbraio 2014 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione a cura di: Brigitta Guarasci L'uso

Dettagli

La salute riproduttiva una strategia per la prevenzione dei rischi lavorativi

La salute riproduttiva una strategia per la prevenzione dei rischi lavorativi Azienda Sanitaria Firenze La salute riproduttiva una strategia per la prevenzione dei rischi lavorativi Carla Sgarrella Carla Arfaioli Dipartimento di Prevenzione Settore PISLL Firenze 2 APRILE 2011 Gruppo

Dettagli

L ANDAMENTO DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA: QUADRO INTRODUTTIVO. Dr. Gianfranco Costanzo

L ANDAMENTO DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA: QUADRO INTRODUTTIVO. Dr. Gianfranco Costanzo L ANDAMENTO DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA: QUADRO INTRODUTTIVO Dr. Gianfranco Costanzo titolo FONTE: Guy J. Abel & Nikola Sanders; Science 2014 titolo FONTE: Guy J. Abel & Nikola Sanders; Science 2014 I

Dettagli

Padova matrimoni nel 2004

Padova matrimoni nel 2004 Comune di Padova La statistica per la città Padova matrimoni nel 2004 Sistema Statistico Nazionale Aprile 2005 Tendenze Nel 2004 sono stati celebrati 937 matrimoni nel comune di Padova confermando l'andamento

Dettagli

Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014

Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014 Le politiche per ridurre le nascite premature in Lazio Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014 Epidemiologia delle nascite pretermine (I)

Dettagli

Descrizione del campione regionale

Descrizione del campione regionale Descrizione del campione regionale La popolazione in studio è costituita dai circa 33.000 residenti di 18-69 anni iscritti nelle liste delle anagrafe sanitaria dell Azienda Sanitaria dell Alto Adige. Da

Dettagli

La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile

La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile Silvia Candela, Unità Epidemiologia Azienda USL Reggio Emilia Silvia Casagrande, Laziosanità Agenzia di Sanità Pubblica

Dettagli

Il consumo di alcol tra i cittadini stranieri

Il consumo di alcol tra i cittadini stranieri ALCOL PREVENTION DAY XIII EDIZIONE Il consumo di alcol tra i cittadini stranieri Monica Perez perez@istat.it Gruppo di ricerca: F. Dota, G. Di Giorgio, M. Perez, L. Quattrociocchi, D. Spizzichino Istituto

Dettagli

Come sta cambiando l immigrazione nel Veneto

Come sta cambiando l immigrazione nel Veneto Come sta cambiando l immigrazione Luca Romano Direttore Local Area Network Albergo Novotel Venezia Mestre 20 settembre 2012 L EVOLUZIONE DEMOGRAFICA DEGLI STRANIERI - 1/2 Quota % stranieri su pop. residente

Dettagli

L accesso ai servizi sanitari I Consultori Familiari

L accesso ai servizi sanitari I Consultori Familiari Dai dati alle politiche: la salute degli immigrati in Emilia-Romagna e a Reggio Emilia Reggio Emilia, Martedì 25 ottobre 2011 L accesso ai servizi sanitari I Consultori Familiari S. Borsari, E. Castelli

Dettagli

Azienda Sanitaria Struttura Sanitaria Descrizione Unità Operativa

Azienda Sanitaria Struttura Sanitaria Descrizione Unità Operativa Strutture e centri per la prescrizione di ELIQUIS nella Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da FANV. -Aggiornamento febbraio 2014- Azienda Sanitaria Struttura Sanitaria

Dettagli

IL FUMO DI SIGARETTA

IL FUMO DI SIGARETTA IL FUMO DI SIGARETTA Quanto è diffuso nella popolazione? Non fumatori 48,0 45,2-50,9 53,1 52,2-54,0 Ex-fumatori 20,1 18,0-22,5 19,4 18,7-20,1 Fumatori 31,8 29,2-34,5 27,5 26,7-28,3 Tra i 18 e i 69 anni

Dettagli

Nazionalità stranieri

Nazionalità stranieri REPORT PUNTO LAVORO CIELI APERTI Gennaio Dicembre 2013 Dati Nel periodo di riferimento (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) si sono rivolti al Punto Lavoro della nostra Associazione 1317 utenti. Le persone di

Dettagli

L INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA TRA LE DONNE STRANIERE

L INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA TRA LE DONNE STRANIERE L INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA TRA LE DONNE STRANIERE Il Centro Salute Famiglia Straniera di RE U.O. Salute Donna -AUSL Reggio Emilia - 1 Stranieri a Reggio Emilia Gli stranieri residenti al 31/12/04

Dettagli

Rapporto sulla Natalità

Rapporto sulla Natalità REGIONE CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale NAPOLI 3 Rapporto sulla Natalità nella Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 Anno 2005 A cura di: M.G. PELLICCIA* - F. PELUSO** - ANTONIETTA DI FRONZO*** *Referente

Dettagli

La popolazione in età da 3 a 5 anni residente nel comune di Bologna. Luglio 2014

La popolazione in età da 3 a 5 anni residente nel comune di Bologna. Luglio 2014 La popolazione in età da 3 a 5 anni residente nel comune di Bologna Luglio 2014 La presente nota è stata realizzata da un gruppo di lavoro del Dipartimento Programmazione coordinato dal Capo Dipartimento

Dettagli

L attività fisica in Emilia-Romagna: dati del sistema di sorveglianza PASSI (Anni )

L attività fisica in Emilia-Romagna: dati del sistema di sorveglianza PASSI (Anni ) Assessorato politiche per la salute Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in L attività fisica in -: dati del sistema di sorveglianza PASSI (Anni 11-14) Livello di attività fisica praticato Bambini

Dettagli

Povertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014

Povertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014 Lombardia Statistiche Report N 4 / 10 maggio 2016 Povertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014 Sintesi A Milano una famiglia composta da una coppia e un bambino di 4-10 è considerata

Dettagli

il trend degli ultimi 10 anni

il trend degli ultimi 10 anni Gli aspetti epidemiologici della gravidanza e del parto in Toscana: il trend degli ultimi 10 anni Pisa, 8 aprile 2011 Fabio Voller, Veronica Casotto, Monia Puglia, Monica Da Frè Settore Epidemiologia dei

Dettagli

NASCERE IN TOSCANA - ANNI

NASCERE IN TOSCANA - ANNI Sede Legale Villa Fabbricotti Via Vittorio Emanuele II, 64 50134 Firenze Osservatori Viale G. Milton, 7 50129 Firenze Epidemiologia osservatorio.epidemiologia@arsanita.toscana.it Qualità osservatorio.qualita@arsanita.toscana.it

Dettagli

- Ai Direttori generali di Aziende U.S.L. del Lazio Aziende Ospedaliere del Lazio Policlinici Universitari del Lazio

- Ai Direttori generali di Aziende U.S.L. del Lazio Aziende Ospedaliere del Lazio Policlinici Universitari del Lazio CIRCOLARE n. 411 del 17/09/2002 - Ai Direttori generali di Aziende U.S.L. del Lazio Aziende Ospedaliere del Lazio Policlinici Universitari del Lazio - Ai Responsabili delle UU.OO. S.I.O. di Aziende U.S.L.

Dettagli

Rilevazione sulle forze di lavoro

Rilevazione sulle forze di lavoro 28 aprile 2010 Rilevazione sulle forze di lavoro Media 2009 Sul sito www.istat.it sono da oggi disponibili i dati della media 2009 della rilevazione sulle forze di lavoro. In questa statistica in breve

Dettagli

Lavoro News # 11 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro

Lavoro News # 11 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro Agenzia per il lavoro e l istruzione Osservatorio sul MdL Lavoro News # 11 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro I DATI DEL TERZO TRIMESTRE 2014 ISTAT Indagine Continua sulle Forze di Lavoro Napoli

Dettagli

CITTA DI TORINO DIVISIONE FUNZIONI ISTITUZIONALI DIREZIONE SERVIZI CIVICI SETTORE STATISTICA E TOPONOMASTICA

CITTA DI TORINO DIVISIONE FUNZIONI ISTITUZIONALI DIREZIONE SERVIZI CIVICI SETTORE STATISTICA E TOPONOMASTICA CITTA DI TORINO DIVISIONE FUNZIONI ISTITUZIONALI DIREZIONE SERVIZI CIVICI SETTORE STATISTICA E TOPONOMASTICA OSSERVATORIO INTERISTITUZIONALE SUGLI STRANIERI IN PROVINCIA DI TORINO PRESENTAZIONE DATI STRUTTURALI

Dettagli

Stranieri a Reggio Emilia. Rapporto 2007 (dati al al ) Assessore alla Solidarietà Servizio Sanità e Servizi Sociali

Stranieri a Reggio Emilia. Rapporto 2007 (dati al al ) Assessore alla Solidarietà Servizio Sanità e Servizi Sociali Assessore alla Solidarietà Servizio Sanità e Servizi Sociali Stranieri a Reggio Emilia Rapporto 2007 (dati al al 31.12.2006) a cura cura di di Daniela Daniela Casoli Casoli Provincia di Reggio Emilia Osservatorio

Dettagli

LE INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA

LE INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA SETTORE SOCIALE OSSERVATORIO DI EPIDEMIOLOGIA LE INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA Documenti dell'agenzia Regionale di Sanità della Toscana Le migrazioni per IVG Andamento delle IVG e confronto con

Dettagli

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO IL PERCORSO NASCITA IN PROVINCIA DI BOLZANO

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO IL PERCORSO NASCITA IN PROVINCIA DI BOLZANO OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO IL PERCORSO NASCITA IN PROVINCIA DI BOLZANO Novembre 2006 IL PERCORSO NASCITA IN PROVINCIA DI BOLZANO Novembre, 2006 Copie disponibili presso: Osservatorio Epidemiologico Provinciale

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO La nuova indagine sulle forze di lavoro condotta dall Istat presenta profonde innovazioni rispetto a quella precedente, al punto che la nuova modalità di rilevazione ha creato

Dettagli

Parti e nascite in Sardegna

Parti e nascite in Sardegna Assessorato Sanità - Sistema informativo e Osservatorio epidemiologico Parti e nascite in Sardegna Informazioni di carattere generale Parti e nascite in Sardegna Informazioni di carattere generale Le informazioni

Dettagli

Le prospettive di lavoro

Le prospettive di lavoro Le prospettive di lavoro per chi prosegue gli studi Quanti sono i giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro Cresce la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro, cioè la quota di quanti lavorano

Dettagli

Corso di formazione sull'aborto farmacologico, Roma 12 giugno 2015

Corso di formazione sull'aborto farmacologico, Roma 12 giugno 2015 L'idea della realizzazione di tale corso formativo è nata in seguito al fatto che la Regione Lazio, con deliberazione n 137 del 25 Marzo 2014, ha approvato un documento riguardante le linee guida finalizzate

Dettagli

Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in Sardegna Stime di Incidenza e Prevalenza al 31 Dicembre 2011

Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in Sardegna Stime di Incidenza e Prevalenza al 31 Dicembre 2011 Direzione generale della Sanità Servizio Sistema informativo, Osservatorio epidemiologico umano, controllo di qualità e gestione del rischio Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie

Dettagli

Andamento della popolazione residente secondo la componente straniera e non

Andamento della popolazione residente secondo la componente straniera e non COMUNICATO STAMPA INDICATORI DEMOGRAFICI DEL COMUNE DI TERNI (Stima per l anno 2016) (a cura dei Servizi Statistici del Comune di Terni) Al primo gennaio 2017 si stima che a Terni la popolazione ammonti

Dettagli