ANALISI IDRAULICA DELL AREA DI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ANALISI IDRAULICA DELL AREA DI"

Transcript

1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE FACOLTÀ DI INGEGNERIA Tesi di laurea specialistica in INGEGNERIA PER LA TUTELA DELL AMBIENTE E DEL TERRITORIO ANALISI IDRAULICA DELL AREA DI LAMINAZIONE PONTE NUOVO SUL TORRENTE PESA ABSTRACT Relatori: Candidato: Prof. Ing Enrica Caporali Novelli Luca Prof. Ing Ignazio Becchi Ing. Piragino Francesco Ing. D Amico Lorenzo Anno accademico 2010/2011

2 Indice INDICE INTRODUZIONE....pag.1 1. INQUADRAMENTO DELL AREA DI STUDIO...pag L area di laminazione delle piene Ponte Nuovo...pag Pericolosità idraulica nell area di studio...pag.6 2. ANALISI IDROLOGICA...pag Modellazione idrologica dell area di studio...pag.8 3.CARTOGRAFIA, RILIEVI E MODELLO DIGITALE DEL TERRENO...pag Rilievo topografico delle sezioni fluviali...pag Il rilievo LIDAR...pag Estrazione sezioni topografiche da software ArcGIS pag Confronto tra rilevamento topografico e da DTM LIDAR delle sezioni idrauliche del tratto di torrente in esame...pag.11 4.MODELLAZIONE IDRAULICA MONODIMENSIONALE...pag Modellazione idraulica mediante uso del software HEC-RAS pag SIMULAZIONE IDRAULICA MONODIMENSIONALE DELL ALVEO E BIDIMENSIONALE DELLE AREE INONDABILI...pag Premessa...pag Creazione del modello monodimensionale mediante utilizzo di MIKE11...pag MIKE21: il modello bidimensionale...pag Creazione del modello bidimensionale mediante utilizzo di MIKE21...pag MIKE FLOOD...pag Analisi dei risultati della simulazione allo stato attuale...pag Ipotesi di progetto: studio di possibili interventi e analisi dei risultati...pag Cassa in linea: briglia a bocca tarata...pag Cassa in derivazione...pag.43 CONCLUSIONI...pag.52 BIBLIOGRAFIA...pag.54

3 Introduzione INTRODUZIONE Lo studio presentato in questo lavoro di tesi nasce e si sviluppa nell ambito dell attività di tirocinio svolta presso il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale. L obiettivo è stato quello di svolgere un analisi idraulica dell area di espansione Ponte Nuovo e formulare ipotesi di progetto per potenziarne la capacità di laminazione. Il lavoro svolto si compone principalmente di cinque fasi successive qui di seguito presentate: A) Modello idrologico dell area di interesse, sviluppato attraverso l utilizzo del software ALTO2000. B) Utilizzo del modulo HEC_GeoRAS del software ArcGIS 9.2, per l estrazione delle sezioni idrauliche del torrente Pesa da DTM LIDAR e successivo confronto tra queste e le sezioni ottenute per via topografica. Operazione, quest ultima, svolta con la finalità di verificare l attendibilità delle sezioni idrauliche ottenute da rilevamento mediante LIDAR. C) Utilizzo del software HEC-RAS 4.0 (River Analysis Sistem) sviluppato dal U.S Army Corps of Engineering (USACE) del Hydrological Engineering Center. Questo ha permesso di sviluppare un modello idraulico, in moto vario, che ha fornito una simulazione idraulica del corso d acqua per vari tempi di ritorno. Tale simulazione ha consentito di effettuare una prima verifica delle condizioni di criticità presenti nel tratto di interesse del torrente Pesa. HEC-RAS 4.0 è stato utilizzato per la determinazione dei parametri idraulici in alveo e come termine di confronto per il modello monodimensionale realizzato mediante il software MIKE11. D) Utilizzo del software MIKE by DHI 2009 adoperato nelle sue componenti MIKE11 per la simulazione monodimensionale dell alveo, MIKE21 per l analisi bidimensionale delle aree inondabili, MIKE FLOOD per l accoppiamento dei due moduli sopra citati al fine di determinare le eventuali aree di esondazione nel tratto del corso d acqua in cui sarà presente la cassa di espansione. E) Analisi e studio dei risultati ottenuti per quanto concerne la capacità di invaso dell area di laminazione allo stato attuale per eventi con tempi di ritorno 30, 100 e 200 anni. Successivo studio di interventi strutturali al fine di migliorare l efficienza di laminazione del picco di piena da parte dell area di laminazione con presentazione e discussione di diversi scenari di intervento. 1

4 Capitolo 1 Inquadramento dell area di studio INQUADRAMENTO DELL AREA DI STUDIO 1.1 Inquadramento geografico. Il bacino imbrifero del torrente Pesa, affluente di sinistra del fiume Arno, ha un estensione complessiva di 335 km 2 mentre l asta principale del torrente ha una lunghezza di circa 55 km. Il corso d acqua nasce e si sviluppa tra le province di Siena e Firenze, ed è compreso tra una quota massima di 892 m s.l.m (monte S.Michele) ed una minima di 50 m s.l.m (Pesa a Montelupo F.no). Si estende nei comuni di Tavarnelle Val di Pesa, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci, Lastra a Signa, Montelupo F.no. La forte incidenza della superficie compresa tra quota 200 e 400 m (circa il 60%) unita a quella tra i 100 e i 200 m (25%) quantifica la predominanza del territorio collinare. Il bacino idrografico può essere diviso in modo approssimativo in due porzioni. La prima comprende il bacino superiore a monte di Sambuca, abbastanza stretto e a carattere montano. In questo tratto il corso del torrente Pesa ha un andamento sinuoso. L altimetria del torrente è compresa tra i 183 m s.l.m alla Sambuca e i 350 m s.l.m in corrispondenza di Radda in Chianti. La seconda parte è costituita dal bacino medio inferiore, con una morfologia dei versanti collinare a pendenze più dolci e fondo valli più aperti, i quali comprendono anche qualche tratto di terreno pianeggiante. Questa parte coincide con la porzione di territorio sulla quale verrà realizzata la cassa d espansione e sulla quale è stato sviluppato il lavoro di tesi. Tabella 1.1: Principali grandezze caratteristiche del bacino idrografico del torrente Pesa. 2

5 Capitolo 1 Inquadramento dell area di studio Figura 1.1: Inquadramento geografico del bacino del torrente Pesa. Figura 1.2: Il bacino idrografico del torrente Pesa. [cartografia morfologica Val di Pesa] 3

6 Capitolo 1 Inquadramento dell area di studio 1.2 L area di laminazione delle piene Ponte Nuovo. Il lavoro di tesi è incentrato sull analisi morfologica e sullo studio idrologico ed idraulico di una porzione dell asta fluviale del torrente Pesa, in particolare della zona compresa tra il Ponte Nuovo lungo la strada regionale via Cassia per Siena (in seguito identificato come Ponte Nuovo) e la località Olmo. Il tratto risulta essere delimitato dal corso d acqua ed il raccordo autostradale Firenze Siena situato in sinistra idraulica. Detto tratto si sviluppa tra le località Bargino e Sambuca, nel quale il torrente Pesa ha una lunghezza dell asta principale di 6 km. Figura 1.3: Inquadramento geografico del tratto di studio con localizzazione dell area di laminazione Ponte Nuovo (CTR regione Toscana1:10000) 4

7 Capitolo 1 Inquadramento dell area di studio L area geografica è una cassa d espansione naturale utilizzabile per la laminazione delle piene con accumulo di volumi d acqua nella cassa stessa. A questa primaria funzione se ne possono associare altre, come lo sfruttamento dell area a disposizione ottimizzandone l uso dello spazio previo studio idraulico della stessa. Figura 1.4:Particolare dell area di laminazione Ponte Nuovo (CTR Regione Toscana 1:10000). Figura 1.5: Particolare dell area di laminazione Ponte Nuovo (google maps) 5

8 Capitolo 1 Inquadramento dell area di studio 1.3 Pericolosità idraulica nell area di studio. L area di studio risulta situata a valle della zona industriale della Sambuca. In questo tratto del torrente Pesa non sono presenti centri urbani o industriali né in sinistra né in destra idraulica, ma la maggior parte del territorio è costituito da terreni coltivati (soprattutto in destra idraulica). L area pertanto non presenta elevato livello di rischio idraulico da esondazione. Nella figura seguente si riporta un estratto del PAI (livello di sintesi in scala 1:10000) relativo all area di studio in cui appare evidente la non elevata criticità delle zone situate a valle dell area di laminazione Ponte Nuovo. Figura 1.6: Perimetrazione aree con pericolosità idraulica tra Sambuca e Bargino [Autorità di Bacino del fiume Arno]. 6

9 Capitolo 2 Analisi idrologica 2. ANALISI IDROLOGICA 2.1 Modellazione idrologica dell area di studio. La modellazione idrologica dell area di studio è volta alla determinazione degli eventi di piena di progetto cioè alla definizione dell andamento temporale delle portate per assegnate frequenze, nelle sezioni di interesse dell asta principale del torrente Pesa. La procedura di calcolo si è basata sull impiego del modello di regionalizzazione delle portate ALTO2000 (ALluvioni in TOscana) predisposto dalla Regione Toscana. Tale metodo di calcolo permette la ricostruzione delle caratteristiche geomorfologiche e territoriali del bacino considerato, il calcolo dei parametri delle trasformazioni afflussi deflussi, la valutazione delle precipitazioni sul bacino ed il calcolo degli idrogrammi di piena per vari tempi di ritorno. Sono stati ricavati idrogrammi di piena generati da piogge con tempi di ritorno rispettivamente di 30, 100 e 200 anni. Figura 2.1: Inquadramento del bacino del t.pesa all'interno del bacino idrografico del fiume Arno. Il modello ALTO (ALluvioni in TOscana) si basa sulla trasformazione afflussi deflussi ottenuta tramite la teoria dell Idrogramma Istantaneo Unitario di Nash. Il programma consente di estrarre i valori delle portate in funzione del tempo nelle zone di interesse del reticolo idrografico toscano. ALTO2000 necessita dell inserimento da parte dell utente di una 7

10 Capitolo 2 Analisi idrologica serie di parametri, il software, ad esempio, è in grado di generare un input meteorico a partire dall analisi statistica condotta sulle serie storiche delle altezze di pioggia massime annuali, registrate nelle stazioni pluviometriche del territorio toscano. L analisi è finalizzata alla costruzione delle curve di possibilità pluviometrica utilizzate nel calcolo degli ietogrammi di durata fissata e intensità costante relativi ad un dato tempo di ritorno. Per un dato bacino l intensità dello ietogramma viene, quindi, calcolata a partire dai parametri della curva di possibilità pluviometrica. Il modello di piena ALTO2000 è strutturato in modo da ricercare, per un dato tempo di ritorno, il valore critico della durata di pioggia che massimizza la portata di piena in una determinata sezione di chiusura, in funzione delle caratteristiche geomorfologiche del bacino idrografico. Su tale base viene definita una pioggia di determinata durata con intensità costante. In alternativa l utente ha la capacità di ietogrammi di qualsiasi forma e durata secondo le diverse esigenze di studio. Per il calcolo degli idrogrammi di piena sono stati necessari i valori dei coefficienti ricavati dalle curve di possibilità pluviometrica fornite da ALTO Sono stati quindi ricostruiti gli scenari previsti per i tempi di ritorno di 30, 100, 200 anni. IDROGRAMMI TEMPO (HH:MM) Figura 2.2: Idrogrammi di piena per gli eventi con tempo di ritorno di 30, 100, 200 anni. 8

11 Capitolo 3 Cartografia rilievi e modello digitale del terreno 3. CARTOGRAFIA, RILIEVI E MODELLO DIGITALE DEL TERRENO 3.1 Rilievo topografico delle sezioni fluviali. Il rilievo topografico utilizzato nel presente studio è stato realizzato sul torrente Pesa dal Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale nell anno Nel tratto oggetto di studio che si estende per una lunghezza di circa 6 km, sono state rilevate 47 sezioni trasversali e la geometria di opere idrauliche quali 2 briglie e 3 ponti. Il rilevamento è stato ottenuto mediante l utilizzo della cartografia 1:2000 e 1:10000 della zona di interesse e di una stazione totale per il rilevamento di alta precisione di una serie di punti in corrispondenza delle variazioni morfologiche presenti nelle singole sezioni idrauliche. Il rilievo topografico della singola sezione comporta un costo relativo, pertanto le sezioni idrauliche sono state rilevate, previo studio dell andamento del corso d acqua, solo in corrispondenza di variazioni sensibili della morfologia d alveo. Il successivo inserimento delle sezioni nei vari software utilizzati quali HEC-RAS 4.0 o MIKE11 ha permesso, di interpolare le sezioni battute così da avere una ricostruzione delle caratteristiche idrauliche del corso d acqua che fosse il più possibile dettagliata e attinente alla realtà. 3.2 Il rilievo LIDAR. Il LIDAR (laser imaging Detection and Ranging) è una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser. Come per il radar, che al posto della luce utilizza onde radio, la distanza dell oggetto è determinata misurando il tempo trascorso tra l emissione dell impulso e la ricezione del segnale retro diffuso. Il Lidar risulta essere molto più utilizzato rispetto alla rilevazione radar in quanto usa lunghezze d onda (ultraviolette o infrarosso) che permettono di localizzare e ricavare immagini e informazioni su oggetti molto piccoli di dimensioni pari alla lunghezza d onda usata. Affinché un oggetto rifletta un onda elettromagnetica, deve produrre una discontinuità dielettrica alle frequenze del radar (radio o microonde) pertanto un oggetto metallico produce un buon eco, mentre i non metalli come la pioggia gli specchi d acqua (vedi torrente Pesa) o le rocce producono riflessioni molto più deboli e in alcuni casi non ne producono affatto. Il laser fornisce una soluzione a tali problemi avendo una lunghezza d onda molto più breve rispetto al sistema radio. Questo facilita la riflessione di oggetti molto piccoli e non percepibili mediante radar, ne consegue una maggiore accuratezza e dettaglio dei rilevamenti LIDAR e dei prodotti che da esso ne derivano come i DTM (digital terrain model) ad elevata risoluzione. 9

12 Capitolo 3 Cartografia rilievi e modello digitale del terreno Estrazione sezioni topografiche da software ArcGIS 9.2 Avendo a disposizione il DTM ad alta risoluzione (1m x1m) realizzato dalla regione Toscana sono state estratte le sezioni idrauliche del tratto di studio del corso d acqua direttamente dal modello digitale del terreno. Per fare questo è stato necessario l utilizzo del software ArcGIS 9.2 che permette di elaborare elementi di tipo grid (come il DTM) o shapefile. In particolare è stata sfruttata l estensione Hec- GeoRAS visualizzabile tramite l interfaccia di Arc Map. Nel caso specifico del torrente Pesa è stato seguito un percorso che ha permesso la creazione dei profili delle sezioni idrauliche del corso d acqua. Inizialmente è stato importato in arcmap il DTM della zona di interesse, che è lo strato informativo di base per tutte le successive operazioni. E stato digitalizzato il corso d acqua (stream centerline), successivamente attraverso il comando Create banks theme sono stati digitalizzati gli argini delle varie sezioni, il tutto sfruttando la planimetria georeferenziata della zona elaborata con il software AutoCAD. In seguito è stato necessario definire il Flow Path ovvero la direzione e l andamento della corrente sia nel centro del canale che in corrispondenza della sponda destra e sinistra dello stesso. E stato poi utilizzato il comando Create XS Cut Lines per digitalizzare le sezioni idrauliche, basandosi sullo shapefile delle sezioni ricavato sempre dal file DWG della planimetria in AutoCAD, infine come ultimo passaggio è stata creata una tabella di dati sia per l asta principale che per le sezioni idrauliche. Figura 3.1: Elaborazione di DTM, asta principale, argini e sezioni idrauliche digitalizzate. 10

13 Capitolo 3 Cartografia rilievi e modello digitale del terreno Una volta definite le sezioni idrauliche il programma, attraverso il comando XS plot, è in grado, sfruttando il DTM, di plottare il profilo di qualsiasi sezione idraulica precedentemente digitalizzata fornendoci oltre al grafico una serie di informazioni tra cui, per i vari punti costituenti le sezioni, i valori delle progressive lungo l asse x e i corrispondenti valori di quota lungo l asse y. Figure 3.2: Visualizzazione del profilo di una sezione estratta con ArcGIS usando come strato informativo di base il DTM. 3.3 Confronto tra rilevamento topografico e da DTM LIDAR delle sezioni idrauliche del tratto di torrente in esame. Il confronto è stato effettuato su tutto il tratto di studio che va dalla Sambuca al Bargino, con la valutazione di 47 diverse sezioni, ottenendo diverse tipologie morfologiche e quindi un quadro generale più completo delle differenze e similitudini tra sezioni estratte da DTM LIDAR e topografiche. In seguito sono stati riportati soltanto i casi ritenuti più significativi e di più immediata comprensione delle relazioni presenti tra le due tipologie di rilevamento. Si riporta la cartografia CTR 1:10000 con evidenziata la localizzazione delle sezioni idrauliche presenti nell area di studio: 11

14 Capitolo 3 Cartografia rilievi e modello digitale del terreno Figura3.3:Disposizione delle sezioni lungo il tratto in esame e particolare delle stesse suddivise in zone.[ctr 1:10000]. 12

15 Capitolo 3 Cartografia rilievi e modello digitale del terreno Dalla sezione n.347 alla n.329 a monte dell area di laminazione Ponte Nuovo. Sono state riscontrate differenze sostanziali nella quota del fondo alveo che possono essere attribuite in parte all evoluzione morfologica del corso d acqua. Testimonianza di ciò è la sezione n.347 che risulta situata in un tratto curvilineo, conferma ci viene dal fatto che il thalweg si trova in corrispondenza della sponda esterna, proprio a causa dei processi morfodinamici di erosione della sponda. L incongruenza consiste nel fatto che il rilievo DTM (2010) successivo a quello topografico (2008) fornisce una quota del fondo maggiore rispetto a quella della sezione battuta in controtendenza con la logica evolutiva del corso d acqua appena descritta. SENSIBILE VARIAZIONE IN ALVEO SOSTANZIALE COINCIDENZA QUOTE Figura 3.4: Confronto tra sezione n.347 rilevata topograficamente ed estrapolata da DTM. Questo potrebbe essere riconducibile alla presenza di elementi come tronchi in alveo che hanno bloccato il trasporto solido con effetto di sedimentazione oppure, altrettanto logica, potrebbe essere l ipotesi che nel corso degli anni si sia verificata una deviazione del corso d acqua causata da interventi o variazioni a monte della sezione, anche in questo caso con sedimentazione dell esterno curva prima in erosione. Il dato che risalta maggiormente nell analisi di queste sezioni è quello relativo alla conformità tra i due tipi di rilevamento in corrispondenza delle sponde e degli argini che in molti casi risultano pressoché coincidenti. Per quanto riguarda il fondo alveo si può affermare che le maggiori incongruenze risultano presenti nelle sezioni rilevate in un tratto curvilineo del corso d acqua analogamente a quanto descritto in modo dettagliato per la sezione n.347. Per il resto ove il rilevamento è stato fatto in un tratto rettilineo del corso d acqua non si presentano particolari problematiche, e una forte corrispondenza tra i due rilevamenti è più che evidente. 13

16 Capitolo 3 Cartografia rilievi e modello digitale del terreno Dalla sezione n.328 a ridosso dell area di laminazione fino alla n.300 sezione finale del tratto analizzato. In questo caso, a differenza delle sezioni precedentemente esaminate, i due modelli di rilevamento, non hanno riportato maggiori congruenze nelle sezioni poste in tratti rettilinei rispetto a quelle situate in presenza di curvatura del corso d acqua. Pertanto l ipotesi di un miglior rilevamento dovuto all andamento lineare della sezione deve essere scartata. A titolo esplicativo si riportano i profili trasversali, topografico e da DTM LIDAR, di due sezioni poste rispettivamente in un tratto curvilineo e rettilineo del corso d acqua. Sezione idraulica n.324 situata in un tratto curvilineo del corso d acqua: Figura 3.5: Confronto della sezione n.324 rilevata topograficamente ed estratta da DTM. Sezione idraulica n.320, situata in un tratto rettilineo del corso d acqua: Figura 3.6: Confronto della sezione n.320 rilevata topograficamente ed estratta da DTM. In conclusione non si può definire con certezza una motivazione per cui il rilievo mediante DTM risulti differire da quello topografico, possono però essere avanzate una serie di ipotesi. 14

17 Capitolo 3 Cartografia rilievi e modello digitale del terreno Come già sostenuto, la presenza di tratti curvilinei in cui nel corso degli anni si è avuto una variabilità morfologica con deviazione del corso d acqua, è una delle possibili motivazioni con cui giustificare le differenze tra sezioni topografiche e da DTM. Questa assume ancor più valore considerando che i due rilievi non sono contemporanei, ma realizzati a due anni di distanza. Infine la nota più rilevante è legata ai limiti del sistema LIDAR. Il LIDAR non ha possibilità di rilevare la parte sommersa delle sezioni come spiegato nel paragrafo 3.2 determinando il fondo alveo in modo errato, poiché a quota superiore rispetto a quella effettiva, e in modo meno preciso. Capitolo a parte meritano le sezioni in prossimità delle opere idrauliche presenti lungo il torrente. In prossimità di briglie sono presenti incongruenze: nella sezione centrale dovute alla presenza dell opera e in quella filo valle ad un abbassamento del fondo alveo conseguenza di processi erosivi causati dalla struttura. Infine è da considerare come la modellazione con DTM LIDAR fornisca una quota del fondo più elevata in quanto le parti sommerse non vengono rilevate. Figura 3.7: Confronto della sezione n.302b (briglia) rilevata topograficamente ed estratta da DTM. Figura 3.8: Confronto della sezione n.302a (a valle briglia) rilevata topograficamente ed estratta da DTM. 15

18 Capitolo 3 Cartografia rilievi e modello digitale del terreno Nella sezione a valle del ponte (sez n.303c) si ha una forte discordanza tra i due modelli dove, in questo caso, non solo la zona dell alveo attivo presenta diversità, ma si riscontrano anche nelle aree golenali. Figura 3.9: Confronto della sezione n.303c (monte ponte) rilevata topograficamente ed estratta da DTM. In conclusione come andamento generale è stata riscontrata una buona, in alcuni casi ottima, corrispondenza tra la geometria delle sezioni rilevate topograficamente e quelle ottenute dal DTM ad alta risoluzione. Deve essere comunque posta attenzione nell utilizzo di quest ultime poiché sono state rilevate alcune difformità soprattutto in corrispondenza di opere idrauliche siano esse briglie o ponti, e nell alveo attivo. 16

19 Capitolo 4 Modellazione idraulica 4. MODELLAZIONE IDRAULICA MONODIMENSIONALE. 4.1 Modellazione idraulica mediante uso del software HEC-RAS La modellazione idraulica del torrente Pesa è stata effettuata mediante l utilizzo del software HEC- RAS 4.0 (Hydrologic Engineering Center s River Analysis Sistem) elaborato dall U.S Army of Corps of Engineers che permette di effettuare calcoli in condizioni stazionarie e non stazionarie, per condizioni di corrente lenta, veloce e mista ricavando le principali caratteristiche del moto. Per quanto riguarda il caso in esame la modellazione idraulica ha riguardato un tratto di corso d acqua di circa 6 km compreso tra le località di Sambuca e Bargino. Figura 4.1: Tratto di studio del torrente Pesa tra le località Sambuca e Bargino con indicazione numerica delle opere idrauliche. 17

20 Capitolo 4 Modellazione idraulica 4.2 Modellazione idraulica del tratto di studio del torrente Pesa. La geometria del tratto in analisi risulta essere definita da 47 sezioni idrauliche e lungo l asta principale del torrente risultano ubicate anche 5 opere (3 ponti e 2 briglie) come evidenziato dalla numerazione nella figura 4.1. E stata effettuata una simulazione in moto vario poiché permette di valutare la propagazione dell onda di piena e quindi più rappresentativa delle variazioni spazio temporali dell andamento dei livelli idrici sulla base degli idrogrammi di piena calcolati. Come condizioni al contorno abbiamo scelto proprio gli idrogrammi di piena per la condizione di monte mentre per quella di valle è stata utilizzata la pendenza del tratto vallivo del torrente pari a 0.72%. La geometria con cui sono state rappresentate le sezioni e le strutture è stata ottenuta da un rilievo topografico del 2008 (realizzato dal Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale), abbastanza recente e quindi attendibile. Per una maggiore stabilità della simulazione e per una maggior facilità di calcolo da parte del software sono state inserite delle sezioni interpolate con densità di inserimento variabile relativamente a quanto sensibile è risultata essere la variazione della geometria tra due o più sezioni consecutive e in base alla variazione morfologica del corso d acqua. Ogni singola sezione è stata inoltre georeferenziata e le è stato attribuito un coefficiente di scabrezza (coefficiente di Manning espresso con la lettera n) variabile all interno della sezione stessa a seconda della tipologia di vegetazione presente con valori di scabrezza sensibilmente più elevati su sponde e piana inondabile (n=0.04) dove spesso era presente una folta vegetazione composta da rovi arbusti ed alberi rispetto all alveo attivo n (n=0.034) Figura 4.2: Sezione idraulica con differenti valori di Manning in corrispondenza delle sponde e dell alveo. 18

21 Capitolo 4 Modellazione idraulica Figura 4.3 e 4.4: Foto relative all alveo e all area golenale della sez n.325. La modellazione delle opere è stata condotta a partire dall inserimento della loro geometria, e mediante inserimento dei parametri idraulici di riferimento. Per i ponti l opzioni di calcolo usate prevedono l utilizzo del metodo dell energia o della conservazione della quantità di moto nel caso di low flow e solo del metodo dell energia in situazioni di high flow. Le simulazioni di moto vario monodimensionale sono state eseguite per tempi di ritorno 10, 30, 100, 200 anni selezionando l opzione mixed flow regime e fissando un passo di calcolo pari a 10 s. Di seguito vengono riportati i risultati grafici, in termini di altezza d acqua, raggiunta nelle varie sezioni idrauliche del tratto di torrente analizzato per tempi di ritorno pari a 10 e 200 anni. AREA DI LAMINAZIONE SEZ N.324 SEZ N Figura 4.5: Profilo longitudinale dei massimi livelli idrici per evento con Tr=10 anni (in magenta e in viola sono rappresentate la sommità della sponda sinistra e destra rispettivamente). 19

22 Capitolo 4 Modellazione idraulica Dalla simulazione già per un Tr=10 anni si nota la presenza di tracimazione, in sponda sinistra idraulica in corrispondenza delle sezioni n.323 e n.324 situate al centro della zona che costituisce l area di laminazione in analisi. Mentre nel tratto a valle dell area stessa sono poche le sezioni in cui è osservabile un superamento degli argini e risultano situate in una zona priva di attività industriali o centri abitati e pertanto zona in cui le condizioni di rischio idraulico sono minime Figura 4.6: Profilo longitudinale dei massimi livelli idrici per evento con Tr=200 anni (in magenta e in viola sono rappresentate la sommità della sponda sinistra e destra rispettivamente). Nelle simulazioni riportate si nota come aumentando il battente idrico, le sezioni in cui si ha esondazione risultino in condizioni di crescente criticità. In particolare le sezioni a valle della cassa in corrispondenza delle opere idrauliche (a monte e a valle del ponte 3 e a valle della briglia 5), rispetto alla simulazione con Tr = 10 anni, risultano esposte a maggiore criticità pur sempre considerando l assenza di centri abitati o industriali che rende di fatto la zona meno problematica in termini di rischio idraulico. Per il caso di studio in analisi la simulazione idraulica mediante HEC- RAS 4.0 non è stata realizzata con la finalità di analizzare delle aree di allagamento ed i corrispondenti volumi invasabili, bensì è stata limitata allo studio della variazione del livello idrico per diversi scenari con vari tempi di ritorno così da avere un quadro preciso delle zone a rischio di esondazione. Inoltre la simulazione mediante HEC RAS 4.0 ha permesso di definire un modello idraulico in moto vario che ha fornito vari parametri idraulici da poter confrontare con quelli generati dal Mike11 al fine di poter verificare la congruenza o meno delle due simulazioni. Tale controllo è stato necessario poiché, come spiegato al capitolo 5, la simulazione realizzata con il modulo MIKE11 deve essere il più corretta e stabile possibile in quanto alla base della simulazione bidimensionale con Mike Flood. 20

23 5. SIMULAZIONE IDRAULICA MONODIMENSIONALE DELL ALVEO E BIDIMENSIONALE DELLE AREE INONDABILI. 5.1 Premessa Il software MIKE, è stato scelto per la simulazione dell area di laminazione Ponte Nuovo, poiché ha permesso la realizzazione di simulazioni idrauliche mono e bidimensionali per molteplici differenti situazioni. Il programma è composto da una serie di moduli monodimensionali (MIKE11) e bidimensionali (MIKE21) su cui si lavora separatamente con la possibilità di poterli poi accoppiare per ottenere risultati più complessi e specifici (MIKE FLOOD). Ai fini della modellazione idraulica delle aree inondabili nei pressi della zona di laminazione è stato ritenuto quindi ottimale l utilizzo di questo software. In particolare il modulo MIKE11, utilizzato al fine di generare una simulazione del flusso idrico a pelo libero nel corso d acqua, ha consentito la soluzione del problema idrodinamico di moto vario con uno schema di soluzione numerica che ha permesso un adeguata rappresentazione dell evolversi temporale dei transitori idraulici legati al passaggio dell onda di piena. Il modulo MIKE21 ha permesso la realizzazione della batimetria, oltre alla definizione di parametri idraulici e condizioni al contorno, della zona di interesse fondamentale per la modellazione di dettaglio delle aree golenali, e accoppiato in modo dinamico con il Mike11 la schematizzazione del dominio di calcolo in modo integrato mono e bidimensionale Creazione del modello monodimensionale mediante utilizzo di MIKE11. Il sistema fisico (reticolo fluviale, aree golenali, strutture idrauliche) è rappresentato nel MIKE11 mediante l inserimento del network e delle cross sections. Con il primo comando vengono immessi i dati descrittivi delle rete fluviale ovvero la digitalizzazione dell andamento planimetrico georeferenziato del corso d acqua, la definizione dei rami (branches) e le eventuali strutture idrauliche. Con il comando cross sections è possibile inserire la geometria delle sezioni oltre a varie tipologie di informazioni sul raggio idraulico e sul valore di scabrezza. Parametro fondamentale da definire nelle sezioni sono i marker ovvero dei punti che definiscono l estensione della sezione che poi sarà utilizzata dal software per le operazioni di calcolo. Si vanno ad inserire tre diversi punti in corrispondenza del limite sinistro e destro e in corrispondenza del fondo alveo, come evidenziato nella figura seguente. 21

Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti

Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti Autore: Alberto Meucci Titolo di Laurea: Laurea Triennale in Ingegneria Civile Università: Facoltà di Ingegneria

Dettagli

COMUNE DI PESCIA RELAZIONE IDRAULICA DI SUPPORTO ALLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE AI SENSI DELL'ART.30 L.R. 65/2014 COMMITTENTE: COMUNE DI PESCIA

COMUNE DI PESCIA RELAZIONE IDRAULICA DI SUPPORTO ALLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE AI SENSI DELL'ART.30 L.R. 65/2014 COMMITTENTE: COMUNE DI PESCIA COMUNE DI PESCIA RELAZIONE IDRAULICA DI SUPPORTO ALLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE AI SENSI DELL'ART.30 L.R. 65/2014 COMMITTENTE: COMUNE DI PESCIA IL TECNICO: DOTT. ING. CRISTIANO CAPPELLI MAGGIO 2015

Dettagli

IMPIANTO IDROELETTRICO AD ACQUA FLUENTE SUL FIUME ADIGE ANALISI IDRAULICA BIDIMENSIONALE ED EVOLUZIONE MORFOLOGICA DEL FONDO ALVEO

IMPIANTO IDROELETTRICO AD ACQUA FLUENTE SUL FIUME ADIGE ANALISI IDRAULICA BIDIMENSIONALE ED EVOLUZIONE MORFOLOGICA DEL FONDO ALVEO IMPIANTO IDROELETTRICO AD ACQUA FLUENTE SUL FIUME ADIGE ANALISI IDRAULICA BIDIMENSIONALE ED EVOLUZIONE MORFOLOGICA DEL FONDO ALVEO Torino, 9-10 Ottobre 2013 Ing. S. Rossato L'impianto idroelettrico Corso

Dettagli

Workshop "VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI"

Workshop VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI Workshop "VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume Tevere Distretto Idrografico dell Appennino Centrale

Dettagli

MODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO

MODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO MODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO Laura Calcagni, Mauro Nalesso SEMINARI H2.0: ACQUA IN RETE A ROMA3 FACOLTA DI INGEGNERIA DI ROMA3, 25/03/2013 IDRAN 2012. All rights

Dettagli

Master di II Livello in. Relazione finale attività di Tirocinio

Master di II Livello in. Relazione finale attività di Tirocinio Centro di Ricerca CERI Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Master di II Livello in Analisi e mitigazione del rischio idrogeologico

Dettagli

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Fase 2.1.1 Trasferimento delle esperienze maturate dalla Regione Marche in materia

Dettagli

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI 85 PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI IL

Dettagli

OGGETTO Studio Idrologico-idraulico di supporto al Piano Attuativo per la riqualificazione dell area denominata ex Nievoletta (PR-6F)

OGGETTO Studio Idrologico-idraulico di supporto al Piano Attuativo per la riqualificazione dell area denominata ex Nievoletta (PR-6F) Dott. Ing. Stefano SCORRANO Via Maccatella, 30 56124 PISA OGGETTO Studio Idrologico-idraulico di supporto al Piano Attuativo per la riqualificazione dell area denominata ex Nievoletta (PR-6F) UBICAZIONE

Dettagli

STUDIO DEGLI EFFETTI SULL IDRODINAMICA E SULLA DINAMICA DEL TRASPORTO SOLIDO DI OPERE DI LAMINAZIONE: MODELLAZIONE NUMERICA E FISICA

STUDIO DEGLI EFFETTI SULL IDRODINAMICA E SULLA DINAMICA DEL TRASPORTO SOLIDO DI OPERE DI LAMINAZIONE: MODELLAZIONE NUMERICA E FISICA Università di Genova STUDIO DEGLI EFFETTI SULL IDRODINAMICA E SULLA DINAMICA DEL TRASPORTO SOLIDO DI OPERE DI LAMINAZIONE: MODELLAZIONE NUMERICA E FISICA Relatore Prof. Ing. M. Colombini CONVENZIONI AdB-UNIGE

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI Nel citato Manuale CAI n. 10 CATASTO SENTIERI (pag. 21 e seguenti) sono riportate le istruzioni per la realizzazione di un piano regolatore dei sentieri in funzione della

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

SOFTWARE PER LA RILEVAZIONE DEI TEMPI PER CENTRI DI COSTO

SOFTWARE PER LA RILEVAZIONE DEI TEMPI PER CENTRI DI COSTO SOFTWARE PER LA RILEVAZIONE DEI TEMPI PER CENTRI DI COSTO Descrizione Nell ambito della rilevazione dei costi, Solari con l ambiente Start propone Time&Cost, una applicazione che contribuisce a fornire

Dettagli

Studio della qualità delle acque degli specchi d acqua tra pennelli adiacenti mediante simulazioni numeriche con modello matematico

Studio della qualità delle acque degli specchi d acqua tra pennelli adiacenti mediante simulazioni numeriche con modello matematico Regione Sardegna Comune di Capoterra (CA) Sistemazione e rinaturazione delle difese litoranee Bonifica e sistemazione della fascia costiera Progetto definitivo-esecutivo delle opere marittime Protezione

Dettagli

Il rischio idraulico REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Servizio Tecnico Bacino Reno. Giuseppe Simoni

Il rischio idraulico REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Servizio Tecnico Bacino Reno. Giuseppe Simoni Il rischio idraulico Giuseppe Simoni Servizio Tecnico Bacino Reno REGIONE EMILIA-ROMAGNA Il rischio da eventi naturali CONCETTI FONDAMENTALI 1) Il RISCHIO è il prodotto di più fattori : - PERICOLOSITA

Dettagli

I dati ricavabili da suddette verifiche (tiranti, velocità, etc.) saranno comunque necessari per procedere con la fase progettuale esecutiva.

I dati ricavabili da suddette verifiche (tiranti, velocità, etc.) saranno comunque necessari per procedere con la fase progettuale esecutiva. INDICE 1. Premessa 1 2. Descrizione dei luoghi 1 3. Valutazione degli afflussi meteorici 3 4. Valutazione dei deflussi 6 5. Calcolo del DMV 7 6. Modifiche alle portate attese a seguito delle opere 10 1.

Dettagli

Relazione idraulica inerente la verifica delle condizioni di rischio residuo a valle del ponte di via Regina Margherita

Relazione idraulica inerente la verifica delle condizioni di rischio residuo a valle del ponte di via Regina Margherita Relazione idraulica inerente la verifica delle condizioni di rischio residuo a valle del ponte di via Regina Margherita 1. PREMESSA... 1 2. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA... 1 3. DETERMINAZIONE DEI VALORI

Dettagli

Studio di trasporto solido sul fiume Serchio Il gruppo di ricerca è così composto: - Prof. Geol. Massimo Rinaldi, docente di Geologia Applicata presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale

Dettagli

La manutenzione degli argini. Seminario IL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN TOSCANA: LE STRUTTURE ARGINALI Firenze, 17 marzo 2015

La manutenzione degli argini. Seminario IL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN TOSCANA: LE STRUTTURE ARGINALI Firenze, 17 marzo 2015 La manutenzione degli argini Iacopo Iacopo MANETTI MANETTI Consorzio Consorzio di di bonifica bonifica Medio Medio Valdarno Valdarno Seminario IL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN TOSCANA: LE STRUTTURE ARGINALI

Dettagli

e-dva - eni-depth Velocity Analysis

e-dva - eni-depth Velocity Analysis Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa

Dettagli

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves Indagine sismica MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves relativa alla determinazione della stratigrafia sismica VS e del parametro VS30 in un'area di Sestri Levanti NS rif 09140SA Dott. Geol. Franco

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione

Dettagli

CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO

CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO CHIUSURE di MAGAZZINO di FINE ANNO Operazioni da svolgere per il riporto delle giacenze di fine esercizio Il documento che segue ha lo scopo di illustrare le operazioni che devono essere eseguite per:

Dettagli

LA MODELLAZIONE MORFODINAMICA PER LA GESTIONE DEI CORSI D ACQUA

LA MODELLAZIONE MORFODINAMICA PER LA GESTIONE DEI CORSI D ACQUA DICCA Dipar@mento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale. Università di Genova LA MODELLAZIONE MORFODINAMICA PER LA GESTIONE DEI CORSI D ACQUA M. Bolla Pittaluga & G. Seminara Convegno ARPAL Simulare

Dettagli

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Analisi della performance temporale della rete

Analisi della performance temporale della rete Analisi della performance temporale della rete In questo documento viene analizzato l andamento nel tempo della performance della rete di promotori. Alcune indicazioni per la lettura di questo documento:

Dettagli

La metodologia IDRAIM e la valutazione della dinamica morfologica dei corsi d acqua

La metodologia IDRAIM e la valutazione della dinamica morfologica dei corsi d acqua La Direttiva Europea Alluvioni : verso una gestione del rischio idraulico in ambito montano - Bolzano, 21-22 Novembre 2013 La metodologia IDRAIM e la valutazione della dinamica morfologica dei corsi d

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

Ing. Simone Giovannetti

Ing. Simone Giovannetti Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Ing. Simone Giovannetti Firenze, 29 Maggio 2012 1 Incertezza di Misura (1/3) La necessità di misurare nasce dall esigenza

Dettagli

PREMESSA. Il progetto definitivo della cassa E4 è stato approvato con D.G.P n 181 del 28.12.2007.

PREMESSA. Il progetto definitivo della cassa E4 è stato approvato con D.G.P n 181 del 28.12.2007. PREMESSA L intervento previsto dal progetto consiste nella realizzazione di una cassa in derivazione in loc. Molino di Ripassaia nei comuni di Peccioli e Lajatico e rientra nell ambito di un accordo (Protocollo

Dettagli

Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai

Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai danni da eventi atmosferici Ronchi Romina Milano, 1 Giugno 2011 CONTENUTI Lo studio

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

PROGETTO DI AMPLIAMENTO E REGIMAZIONE DELLA CASSA DI ESPANSIONE PRA DEI GAI PER LA LAMINAZIONE DELLE PIENE DEL LIVENZA ALLA CONFLUENZA COL MEDUNA

PROGETTO DI AMPLIAMENTO E REGIMAZIONE DELLA CASSA DI ESPANSIONE PRA DEI GAI PER LA LAMINAZIONE DELLE PIENE DEL LIVENZA ALLA CONFLUENZA COL MEDUNA PROGETTO DI AMPLIAMENTO E REGIMAZIONE DELLA CASSA DI ESPANSIONE PRA DEI GAI PER LA LAMINAZIONE DELLE PIENE DEL LIVENZA ALLA CONFLUENZA COL MEDUNA Il progetto prevede la creazione di n 2 casse di espansione

Dettagli

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000 pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma

Dettagli

Ingegneri & Geologi Associati

Ingegneri & Geologi Associati MODELLI IDRAULICI MONODIMENSIONALI Si riportano gli output forniti dal codice di calcolo Hec-Ras relativi al modello dello stato attuale e allo stato di progetto: per il primo si allegano La tabella con

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Monitoraggio della qualità morfologica dei corsi d acqua

Monitoraggio della qualità morfologica dei corsi d acqua Monitoraggio della qualità morfologica dei corsi d acqua 1. Premessa Nel 2010 ISPRA ha pubblicato il metodo per la valutazione della qualità morfologica dei corsi d acqua basato sull Indice di Qualità

Dettagli

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Premessa Con l analisi di sensitività il perito valutatore elabora un range di valori invece di un dato

Dettagli

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 189 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 6.1 Premessa Il Sistema Informativo

Dettagli

TAGLIE E MODELLO SEMPLIFICATO PER CALCOLARE IL COSTO DEGLI IMPIANTI IDROELETTRICI

TAGLIE E MODELLO SEMPLIFICATO PER CALCOLARE IL COSTO DEGLI IMPIANTI IDROELETTRICI TAGLIE E MODELLO SEMPLIFICATO PER CALCOLARE IL COSTO DEGLI IMPIANTI IDROELETTRICI Il modello semplificato prevede di individuare una classificazione impiantistica a partire dalla conoscenza del fabbisogno

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana. Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica

Consiglio regionale della Toscana. Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica Consiglio regionale della Toscana Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica A cura dell Ufficio Informatica Maggio 2006 Indice 1. Regole di utilizzo della posta elettronica... 3 2. Controllo

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4 STATUTO CONSORTILE Art. 50, comma 4 Entro due anni dall approvazione dello statuto da parte della Giunta regionale, il Consorzio provvede ad esplicitare nell avviso di pagamento lo specifico beneficio

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione Foronomia In idrostatica era lecito trascurare l attrito interno o viscosità e i risultati ottenuti valevano sia per i liquidi

Dettagli

Informazioni demografiche e socio-economiche sugli Enti Locali

Informazioni demografiche e socio-economiche sugli Enti Locali Informazioni demografiche e socio-economiche sugli Enti Locali Utilizzo e funzionalità: L applicativo cerca di essere il più flessibile ed intuitivo possibile. Spetta all utente, in base alle necessità,

Dettagli

Variazioni del profilo di fondo alveo

Variazioni del profilo di fondo alveo Assetto Schedatura morfologico dei tratti e idraulico fluviali Fiume: Crostolo Ordine: II sx/dx Po: Destra P Lunghezza tratto (Km): 9,0 Tratto: PO_49000 - CR_0000 confluenza Crostolo in Po - località Santa

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Versione 2.0 Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Corso anno 2011 E. MANUALE UTILIZZO HAZARD MAPPER Il programma Hazard Mapper è stato realizzato per redarre,

Dettagli

CALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE

CALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE CALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE Premesse La rete per l evacuazione delle acque meteoriche dal corpo stradale, viene progettata in maniera da captare la totalità delle acque piovane

Dettagli

1. Scopo dell esperienza.

1. Scopo dell esperienza. 1. Scopo dell esperienza. Lo scopo di questa esperienza è ricavare la misura di tre resistenze il 4 cui ordine di grandezza varia tra i 10 e 10 Ohm utilizzando il metodo olt- Amperometrico. Tale misura

Dettagli

Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center

Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center A differenza degli altri test pubblicati da Garmin, il test di Yasso necessita di un approfondimento. Il test di Yasso è un test molto

Dettagli

Tutorial 3DRoom. 3DRoom

Tutorial 3DRoom. 3DRoom Il presente paragrafo tratta il rilievo di interni ed esterni eseguito con. L utilizzo del software è molto semplice ed immediato. Dopo aver fatto uno schizzo del vano si passa all inserimento delle diagonali

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET 1) OPERAZIONI PRELIMINARI PER LA GESTIONE BUDGET...1 2) INSERIMENTO E GESTIONE BUDGET PER LA PREVISIONE...4 3) STAMPA DIFFERENZE CAPITOLI/BUDGET.10 4) ANNULLAMENTO BUDGET

Dettagli

SAI Progetti s.r.l. GeoTer

SAI Progetti s.r.l. GeoTer SAI Progetti s.r.l. GeoTer ALCUNI DATI DEL BACINO Area del bacino = 2,31 Km 2 Quota massima = 1.100 m Quota sezione di chiusura (Cherio) = 301,5 m Lunghezza asta principale = 2.370 m CALCOLO DELLA PORTATA

Dettagli

Manutenzione straordinaria del Torrente Salsero

Manutenzione straordinaria del Torrente Salsero PREMESSA Il presente progetto prende le mosse da un finanziamento per complessivi 367.021,00 necessario la manutenzione straordinaria del Rio Salsero e cofinanziato dalla Regione Toscana, Provincia di

Dettagli

Politecnico di Torino. Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio

Politecnico di Torino. Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio Politecnico di Torino Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio a.a. 2012-2013 ESERCITAZIONE 1 VALUTAZIONE DELLA RARITÀ DI UN EVENTO PLUVIOMETRICO ECCEZIONALE 1. Determinazione del periodo di

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

ANALISI SOSPENSIONI Modalità Base

ANALISI SOSPENSIONI Modalità Base ANALISI SOSPENSIONI Modalità Base INTRODUZIONE Nella versione 2.30.04 di Race Studio 2 è stata introdotta una nuova funzionalità relativa allo strumento di Analisi delle sospensioni presente all interno

Dettagli

BASILEA 2. Allegato Tecnico. Fonte: circolari dedicate alla Fondazione Luca Pacioli

BASILEA 2. Allegato Tecnico. Fonte: circolari dedicate alla Fondazione Luca Pacioli BASILEA 2 Correlazione tra Indice di Ponderazione, Impieghi e Risultati Economici nell Operatività Bancaria - Dimostrazione empirica dei riflessi sul rapporto banca/impresa Allegato Tecnico Fonte: circolari

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE

EFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE LEZIONE DEL 3 GIUGNO 2004 L articolo 15 comma 2 della direttiva IPPC prevede l obbligo di identificare quelle che siano le B.A.T ovvero le migliori tecniche disponibili in campo ambientale relative ad

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

AnAlisi della Rete idrografica consortile

AnAlisi della Rete idrografica consortile Widespread introduction of constructed wetlands for a wastewater treatment of Agro Pontino life+08 env/it/000406 consorzio di BonificA dell AgRo Pontino AZione 7.2 AnAlisi della Rete idrografica consortile

Dettagli

Rendering air show e verifica della sincronizzazione

Rendering air show e verifica della sincronizzazione Capitolo 5 Rendering air show e verifica della sincronizzazione 5.1 Introduzione Il Rendering 3D dell evoluzioni acrobatiche costituisce uno degli aspetti cruciali dell applicazione realizzata. L ambiente

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Versione 1.0 Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Corso anno 2011 B. MANUALE DI UTILIZZO DEL GRIGLIATORE Il pre processore Grigliatore è composto da tre macro

Dettagli

La cartografia dei disses. della Regione Toscana. Guido Lavorini Responsabile P.O. Geologia, Pedologia e BD Geotematiche

La cartografia dei disses. della Regione Toscana. Guido Lavorini Responsabile P.O. Geologia, Pedologia e BD Geotematiche La cartografia dei disses. della Regione Toscana Guido Lavorini Responsabile P.O. Geologia, Pedologia e BD Geotematiche La Toscana dallo spazio Monitoraggio satellitare di frane e subsidenza Firenze 17/05/2013

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

+ S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA

+ S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA + S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA DIPARTIMENTO XII - LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI E MANUTENZIONE URBANA CRITERI PER IL DIMENSIONAMENTO DEI CONDOTTI FOGNARI DELLA CITTA' DI ROMA a cura della II unità organizzativa

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

COME FARE UNA RICHIESTA DI ASSISTENZA ON LINE (AOL)

COME FARE UNA RICHIESTA DI ASSISTENZA ON LINE (AOL) COME FARE UNA RICHIESTA DI ASSISTENZA ON LINE (AOL) Cos è l AOL? Pag. 2 Come inviare una richiesta AOL Pag. 3 La risposta dell assistenza Pag. 5 Come rispondere ad una risposta AOL Pag. 7 Ulteriori nozioni

Dettagli

Parte I. Prima Parte

Parte I. Prima Parte Parte I Prima Parte Capitolo 1 Introduzione generale 1.1 Il problema dell assegnazione Corsi-Borsisti Il problema dell assegnazione delle borse dei corsi ai vari studenti può essere riassunto nei punti

Dettagli

ControlloCosti. Cubi OLAP. Controllo Costi Manuale Cubi

ControlloCosti. Cubi OLAP. Controllo Costi Manuale Cubi ControlloCosti Cubi OLAP I cubi OLAP Un Cubo (OLAP, acronimo di On-Line Analytical Processing) è una struttura per la memorizzazione e la gestione dei dati che permette di eseguire analisi in tempi rapidi,

Dettagli

DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III

DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III FACOLTA DI INGEGNERIA Laurea Specialistica in Ingegneria Civile N.O. Giuseppe T. Aronica CORSO DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III Idrologia delle piene Lezione XII: I metodi diretti per la valutazione delle

Dettagli

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software Il calcolo di questo parametro dinamico può essere effettuato attraverso le classiche prove sismiche in foro del tipo DOWN-HOLE oppure con metodi innovativi indiretti.

Dettagli

i criteri di valutazione

i criteri di valutazione La fattibilità economica dei progetti: i criteri di valutazione 14.XII.2011 I criteri di fattibilità del progetto La convenienza di un investimento t immobiliare per il promotore può avvenire attraverso

Dettagli

1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5

1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5 PROGETTO ESECUTIVO 1/9 1. PREMESSA La presente relazione descrive gli aspetti idraulici connessi con lo smaltimento

Dettagli

Corso di Idrologia Applicata A.A. 2007-2008. Misure idrometriche. A. Cancelliere. Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università di Catania

Corso di Idrologia Applicata A.A. 2007-2008. Misure idrometriche. A. Cancelliere. Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università di Catania Corso di Idrologia Applicata A.A. 2007-2008 Misure idrometriche A. Cancelliere Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università di Catania PORTATA Volume liquido che attraversa una sezione normale

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Scuola Politecnica delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL

Dettagli

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3. LE FOCALI DEL C8 Di Giovanni Falcicchia Settembre 2010 Premessa (a cura del Telescope Doctor). Il Celestron C8 è uno Schmidt-Cassegrain, ovvero un telescopio composto da uno specchio primario concavo sferico

Dettagli

Veneto Lavoro via Ca' Marcello 67/b, 30172 Venezia-Mestre tel.: 041/2919311

Veneto Lavoro via Ca' Marcello 67/b, 30172 Venezia-Mestre tel.: 041/2919311 Veneto Lavoro via Ca' Marcello 67/b, 30172 Venezia-Mestre tel.: 041/2919311 INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 1.1 SCADENZA... 3 1.2 CAUSALE DA UTILIZZARE... 3 2. MODALITÀ OPERATIVE DI COMUNICAZIONE DATI... 4

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti TXT HTM PDF pdf P1 P2 P3 P4 293 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 293 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli