CAPITOLO II BIBLIOGRAFIA DELLE CAVITÀ ARTIFICIALI
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- Renata Grosso
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1 CAPITOLO II BIBLIOGRAFIA DELLE CAVITÀ ARTIFICIALI II.1 - Bibliografia e scheda bibliografica La fase successiva al lavoro di esplorazione e di rilevamento di un opera ipogea è relativa alla sua interpretazione, all analisi del contesto territoriale in cui tale manufatto è collocato, allo studio di eventuali analogie o discordanze. Questo permette di fare ulteriore chiarezza, ad esempio, sulla funzionalità, sulla cronologia, sui contatti e relazioni tra varie culture e in particolare sulla circolazione delle idee. Gli studi non possono prescindere da una ricerca bibliografica, anche e soprattutto per la conoscenza e lo sviluppo delle tematiche connesse all indagine. Per la bibliografia di Hypogean Archaeology si è pensato di suddividere i titoli in base alla tipologia di appartenenza, lasciando in coda tre ulteriori voci, per una migliore catalogazione: MATERIALI PER LO STUDIO, BIOSPELEOLOGIA, ATTI, CATALOGHI, MANUALI, RIVISTE. Nella presente Bibliografia ogni titolo è contrassegnato da un numero di codice a cinque cifre (ad esempio: 00001), per la sua identificazione. Un contributo può trattare una o più tilologie e, nel secondo caso, verrà richiamato alla fine dell elencazione bibliografica relativa ad ogni tipologia nei paragrafi: Altri lavori che accennano o trattano la tipologia e Lavori in materiali per lo studio, biospeleologia, atti, cataloghi, manuali. Nel capitolo BIOSPELEOLOGIA si riporteranno i codici identificativi di lavori che trattano specificatamente le opere ipogee con accenni o brevi studi sulla fauna ipogea ai seguenti paragrafi: Altri lavori che accennano o trattano la biospeleologia e Lavori in materiali per lo studio, biospeleologia, atti, cataloghi, manuali. II.2 - Norme bibliografiche Si riportano le indicazioni per la compilazione della scheda bibliografica, trasferibili anche su supporto informatico. Può essere utilizzata per la schedatura di lavori riguardanti le cavità artificiali situate in territorio italiano, nonché per schedare lavori inerenti cavità artificiali estere. - TIPOLOGIA PRINCIPALE: segnare la sola tipologia originaria dell ipogeo; qualora siano considerati più ipogei appartenenti a differenti tipologie, segnare la tipologia maggiormente trattata (consultare l elenco delle tipologie). - AUTORE: cognome e nome. - TITOLO: titolo del libro o dell articolo. - IN: segnare autore/i e titolo dell opera in cui è contenuto; barrare in caso contrario. - VOLUME: indicare qualora l opera sia in più volumi. - RIVISTA: nome della rivista o del quotidiano, mese e giorno. - EDITORE: nome dell editore o della casa editrice. - LUOGO DI EDIZIONE E ANNO: riportare il luogo d edizione e l anno di pubblicazione. - PP.: numero totale delle pagine del libro per le monografie; in caso contrario segnare da che pagina a che pagina è compreso il lavoro schedato. - ABSTRACT (A.): breve sunto di quanto è trattato. - TIPOLOGIA SECONDARIA (TS.): qualora un ipogeo sia stato destinato a differenti funzioni nel corso del tempo, segnarle tutte tranne quella originaria; se vengono menzionati più ipogei, segnare ugualmente ogni tipologia trattata, tranne ovviamente quella principale (consultare l elenco delle tipologie). - MATERIE TRATTATE (MT.): segnare le materie trattate nel testo (consultare l'elenco relativo successivamente riportato). - REGIONE (R.): dopo aver consultato l elenco, segnare il numero che corrisponde alla Regione (o allo Stato) nella quale l ipogeo, o gli ipogei, sono ubicati. Se il testo tratta una o più tipologie di cavità artificiali situate in diverse Regioni, siglarle tutte, oppure la sola casella n. 21. Se si tratta di cavità extranazionali siglare la casella n. 24 e indicare il paese o i paesi di appartenenza. Qualora nel testo siano indicati ipogei sia italiani sia esteri, segnare tutto come sopra riportato. - TITOLO TRATTO DA BIBLIOGRAFIA (TTB.): se gli estremi del testo sono stati tratti da una bibliografia, 7
2 Bibliografia archeologica, speleologica e tecnica delle cavità artificiali italiane ed estere indicare questa ulteriore voce. - NOME E INDIRIZZO DEL COMPILATORE: scrivere cognome, nome, indirizzo completo di c.a.p., numero telefonico, fax, . II.3 - Materie trattate Si riporta l elenco delle MATERIE TRATTATE (MT.). A. GEOLOGIA - Morfologia: studio delle forme del suolo, nella loro genesi ed evoluzione. - Idrologia e Idrogeologia: studio delle acque dal punto di vista chimico e fisico, sia superficiali che sotterranee. Penetrazione delle acque in profondità e loro circolazione sotterranea. - Geologia applicata: rapporti tra la realtà geologica e le attività pratiche dell'uomo. - Pedologia: studio del suolo e più precisamente del terreno agrario. - Climatologia e Climatologia sotterranea: studio delle relazioni reciproche dei fenomeni metereologici, le loro modificazioni in rapporto alle condizioni geografiche della superficie terrestre e i loro riflessi sui fenomeni fisici e biologici. - Depositi e riempimenti sotterranei: chimica e mineralogia, morfologia del concrezionamento. - Cronologia dei riempimenti sotterranei: stratigrafia, palinologia e datazione. B. RICERCA APPLICATA - Igiene: acque potabili, inquinamento delle acque, depurazione, inquinamento ambientale. - Protezione: conservazione, vandalismo, regolamentazione degli accessi. - Turismo e Geosistema: biogeografia, pianificazione, agricoltura, demografia, parchi, cavità artificiali turistiche. C. TECNICHE, PREVENZIONE, DIVULGAZIONE, MEDICINA - Tecniche e materiali d esplorazione: equipaggiamento personale e di gruppo, tecniche di progressione, speleosubacquea, tecniche e materiali di disostruzione, logistica, etc. - Prospezioni: metodi geofisici, chimici, matematici, fotogrammetria, colorazione delle acque con traccianti, etc. - Archeometria: rilevazione e analisi dei reperti. - Istruzione: scuole di speleologia, addestramento, medicina del lavoro, didattica. - Attività: convegni e congressi provinciali, regionali, nazionali, internazionali, mostre ed esposizioni, attività di singoli e di gruppi. - Incidenti e soccorso: tecniche e materiali, analisi degli incidenti, esercizi di soccorso, gas, sicurezza ed igiene del lavoro. - Medicina: fisiologia, psicologia, sociologia, addestramento. - Speleoterapia: terapie in ambienti artificiali sotterranei. D. DOCUMENTARIA - Topografia: metodi e materiali per topografie sotterranee e geomorfologiche, rilievo planimetrico. - Catasto: metodologia, catasti informatizzati, pubblicazione dati. - Toponomastica: studi e ricerche. - Bibliografia: documentazione bibliografica, indici, biblioteche, pubblicazioni speleologiche e/o inerenti le cavità artificiali. - Archivistica: indagini, sistemi d archiviazione. E. FOTOGRAFIA, FILMATI, INTERNET - Metodi e materiali fotografici: stampe in b/n e a colori, diapositive, fotografia in digitale, attrezzatura e tecnica. 8
3 Bibliografia delle cavità artificiali - Metodi e materiali filmici: su pellicola, supporto magnetico, in digitale, attrezzatura, tecnica, illuminazione. - Computer grafica e CAD: utilizzo tecnica programmi. F. BIOSPELEOLOGIA - Crostacei. - Esapodi. - Aracnidi, Miriapodi, etc. - Molluschi e altri invertebrati. - Vertebrati. - Microbiologia. - Flora ipogea, Funghi, Alghe. - Biospeleologia generale. G. ANTROPOSPELEOLOGIA, ARCHEOLOGIA - Archeologia Preistorica. - Archeologia Protostorica. - Archeologia Classica. - Archeologia Cristiana. - Archeologia Medievale. - Archeologia Postmedievale. - Archeologia Industriale. - Antropologia. - Storia della Speleologia in Cavità Artificiali. H. INGEGNERIA, ARCHITETTURA - Architettura. - Ingegneria. - Ingegneria mineraria. - Ingegneria idraulica. - Tattica militare: guerra sotterranea, demolizioni, attacco dei sistemi, impiego delle mine, storia e cronaca. I. STORIA - Antiquaria. - Cartografia. - Fonti letterarie. - Folklore. - Memoria orale. - Storia della cavità artificiale: in oggetto o in generale, storia esplorativa. - Storia del sito e dell'ambiente: sito e/o ambiente nel quale la cavità artificiale è collocata; se strettamente connessa oppure se necessaria all'inserimento in un quadro storico-politico-sociale-religioso. - Musealizzazione. L. TUTELA DEL PATRIMONIO - Diritto. - Ecologia. - Conservazione. - Restauro. - Riutilizzo. 9
4 Bibliografia archeologica, speleologica e tecnica delle cavità artificiali italiane ed estere M. VARIE - Argomenti complementari: ciò che interessa o coinvolge le cavità artificiali, non rientrando nei precedenti argomenti. II.4 - Elenco delle Regioni Si riporta l elenco delle REGIONI, compresi i due Stati facenti parte del territorio italiano, e Nazione Estera. Nel presente contributo bibliografico la voce comparirà come penultima, dope le Materie Trattate e prima del numero identificativo. 1. Valle d'aosta 2. Piemonte 3. Liguria 4. Lombardia 5. Trentino Alto Adige 6. Veneto 7. Friuli Venezia Giulia 8. Emilia Romagna 9. Toscana 10. Marche 11. Umbria 12. Abruzzo 13. Molise 14. Lazio 15. Sardegna 16. Campania 17. Basilicata 18. Puglia 19. Calabria 20. Sicilia 21. Più regioni 22. Città del Vaticano 23. Repubblica di San Marino 24. Nazione estera e/o più nazioni estere II.5 - Note per la compilazione della scheda bibliografica Ai fini della compilazione della scheda bibliografica si segnerà come tipologia principale quella originaria. Ad esempio, nel corso del tempo un opera può essere stata utilizzata per fini diversi da quello originario, come nel caso di una cava diventata successivamente una polveriera civile, poi ossario e, in ultimo, luogo di culto a seguito dell edificazione di una cappella: la tipologia principale sarà la n. 1 (opere di estrazione), mentre le altre andranno segnate nella tipologia secondaria (opere di uso civile, opere di uso funerario, opere di culto). Se una pubblicazione riguarda più cavità artificiali e appartenenti a differenti tipologie, segnare nella tipologia principale la cavità maggiormente trattata e le rimanenti nella tipologia secondaria. La pubblicazione contenente più lavori o articoli, come ad esempio gli atti di un convegno, andranno catalogati come riportato nel seguente esempio: - il Terzo Volume degli Atti del XV Congresso di Speleologia Lombarda Speleologia in Cavità Artificiali è una raccolta di 14 lavori; - si compileranno 15 schede, la cui prima sarà riferita all intero volume e le restanti 14 riporteranno i singoli lavori presentati. Gli estremi di un lavoro tratti da una bibliografia saranno ovviamente incompleti, non avendo la possibilità consultare tale lavoro: si riporterà la sola tipologia principale. 10
5 Bibliografia delle cavità artificiali II.6 - L archiviazione dei dati Censire gli ambienti sotterranei vuol dire recuperare una documentazione accettabile sulla loro esistenza, esaminarne internamente la struttura e raccoglierne i relativi dati, organizzare un catasto e una schedatura bibliografica. Questa è la base per costituire un archivio. La tecnologia e l uso dell informatica possono rivelarsi un indispensabile strumento. Il lavoro, incominciato con la ricerca e l esplorazione di un ipogeo, non deve terminare con la restituzione del rilievo e l inserimento dello stesso in un tradizionale archivio catastale cartaceo, che troppo spesso rimane chiuso in un cassetto o in possesso di un perplimente curatore catastale. La diffusione dei computer e la semplicità di utilizzo dei moderni programmi consentono ad una parte sempre maggiore di utenti di realizzare ottime soluzioni informatiche. È quindi possibile organizzare i dati raccolti durante la fase di studio e di analisi in un unico contenitore digitale che viene chiamato database. Questo non esclude, anzi, facilita, anche l eventuale pubblicazione dei dati in forma cartacea. II.7 - Contenuto del lavoro Il presente lavoro raccoglie duemila titoli di monografie, atti, articoli, manuali, etc. che parlano di cavità artificiali. Vi sono riuniti autori italiani e stranieri e le cavità trattate si trovano in territorio non solo italiano. È il primo contributo bibliografico di questa collana, Hypogean Archaeology, utilizzabile nello studio della vasta gamma delle opere ipogee. Risulta utile anche per sapere in quali luoghi si sono condotte le indagini e in che misura si siano documentate le cavità artificiali ivi esistenti. Si possono inoltre comprendere le eventuali ulteriori prospettive di studio. II Suddivisione del lavoro I duemila titoli sono stati suddivisi nelle undici tipologie, principali e secondarie, a cui si sono aggiunti: - Materiali per lo studio (catalogazione, catasto, tecniche d esplorazione, etc.); - Biospeleologia; - Atti, Cataloghi e Manuali. Ad ogni titolo è stato assegnato un numero identificativo progressivo. Ogni capitolo comprende i titoli bibliografici e, in ultimo, l elencazione di quei titoli che trattano l argomento in modo secondario. In cifre, i titoli sono così suddivisi: Opere di estrazione: n Presa e trasporto delle acque: 365. Perforazioni ad asse verticale di presa: 77. Conserva: 116. Smaltimento: 30. Opere di culto: 129. Opere di uso funerario: 148. Opere di uso civile: 225. Opere di uso militare: 286. Opere non identificate: 37. Materiali per lo studio: 172. Biospeleologia: 17. Atti, Cataloghi, Manuali:
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