MONTA OVUNQUE LA PROTESTA POPOLARE CONTRO LA MANOVRA ORDITA DA BERSANI E SOCI SUL QUIRINALE

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1 Anno II - Numero 93 - Sabato 20 aprile 2013 Direttore: Francesco Storace Roma, via Filippo Corridoni n. 23 MONTA OVUNQUE LA PROTESTA POPOLARE CONTRO LA MANOVRA ORDITA DA BERSANI E SOCI SUL QUIRINALE I PAGLIACCI CI HANNO PROVATO CON PRODI PER ORA GLI VA MALE. ITALIA INFURIATA Il popolo di destra nelle piazze. Oggi incontri in tutti i quindici municipi della Capitale L ex premier dall Africa ritira la candidatura. Bersani e La Bindi si dimettono di Francesco Storace Ci hanno provato e gli è andata male. I pagliacci che si fanno chiamare partito democratico hanno tentato il colpo di mano per imporre sette anni al Quirinale quel Romano Prodi che quando è andato al governo è dovuto tornare a casa dopo due anni. Incapace di durare, capace solo di colpire il Paese e di umiliare gli avversari. Una mossa disperata, per tentare di compattarsi all'interno e mortificare milioni di italiani indisponibili a dover subire la scelta di un siffatto personaggio al Colle. Talvolta sembra che la sinistra comprenda davvero poco del nostro popolo, se per esclusive ragioni di scontro interno immagina di collocare nell'istituzione più rappresentativa del nostro sistema politico una delle sue personalità più invise alla gente comune che sta da questa parte del campo. Tutta la giornata di ieri è' stata caratterizzata dall'indignazione popolare. Sincera. Spontanea. Sacrosanta. Una marea di gente di destra - c'erano anche tante nostre bandiere - si è affacciata a Montecitorio per contestare la scelta di Bersani e soci. Sotto accusa un metodo bastardo, con cui il Pd ha fatto fesso Berlusconi per risolvere la contesa tra le proprie fazioni interne. Attratto nella trappola durata i tre scrutini in cui servivano i due terzi dei voti per eleggere il presidente della Repubblica, l'agguato è scattato alla quarta votazione, quella in cui poteva servire la sola Romano Prodi maggioranza assoluta dei votanti, quota 504. Del resto è facilmente comprensibile l'avversione di larga parte dei cittadini di questo Paese nei confronti di Romano Prodi: egli è passato tristemente alla storia come il Tassator Cortese, con lui abbiamo conosciuto la parte peggiore dello Stato vessatore, ne aveva da inventare ogni giorno assieme a Vincenzo Visco. Mario Monti ne è stato degno continuatore, in sostanza. Oggi continueremo a rappresentare la protesta popolare contro Prodi in diciassette incontri nei quindici municipi di Roma, dove ci sono i gazebo de La Destra per le elezioni comunali: andremo a salutare i nostri militanti dando loro un argomento in più di lotta politica verso la prepotenza. Un accordo serio doveva vedere Pd e Pdl decidere al VOTAZIONE 4, ORE Maggioranza assoluta dell Assemblea (504) Romano Prodi 395 Schede nulle 4 Schede bianche 15 Stefano Rodotà 213 primo scrutinio. A questo punto è difficile credere alla sincerità del tentativo di Bersani su Marini, il partito di Berlusconi è stato trattato come una banda di gonzi a cui far ingoiare promesse da marinaio. Sorrideva persino Beppe Grillo che, pur giocando la carta di Rodotà per mettere in difficoltà il Pd, ha sicuramente tentato di contribuire alla "causa". Anche se è un po' curioso pizzicare il presunto nemico dell'euro a trescare per l'alfiere della moneta unica. Tutto questo ha fatto montare l'indignazione ed è difficile sostenere che il Palazzo possa resistere alla domanda Annamaria Cancellieri 78 Massimo D Alema 15 di nuove elezioni politiche anticipate. Anche perché se la scelta era tra Marini e Prodi solo Matteo Renzi poteva avere la faccia di sostenere che Marini è il vecchio mentre Prodi sarebbe il nuovo. Se ci riuscite, cambiate di corsa questa legge elettorale per evitare che ancora una volta chi pretende un terzo dei voti popolari possa immaginare di beccarsi il 100 per cento delle cariche istituzionali come ha puntato a fare il Pd (tutte e maggioranza...). E poi portateci al voto. Già non se ne può più. Servizi alle pagine 2 e 3 Il sindaco di Firenze provoca un altro sconquasso all interno di un Pd sempre più a pezzi La rivincita di Renzi, dopo le primarie di Igor Traboni Altro che primarie: Matteo Renzi si è preso il partito passando attraverso le Quirinarie, quelle del Pd. Non solo l ha ulteriormente spaccato, un Pd peraltro già ridotto in mille pezzi, ma se n è presa una bella fetta, compresi gli scontenti (né renziani né bersaniani, almeno fino a ieri) che in queste ore hanno occupato varie sezioni del partito, dalla Calabria al Piemonte. Il sindaco di Firenze esce da vincitore nella battaglia tutta interna e si prende una bella e corposa rivincita dopo il salasso delle primarie. Il no secco e deciso fin dal primo momento a Franco Marini, è valso a Renzi un ruolo da protagonista, anche se in effetti s è tenuto lontano dalla Capitale. Anche questo un piccolo capolavoro tattico: a Roma, infatti, da Firenze è arrivato solo l altro ieri sera, per incontrare i suoi, dopo che Bersani aveva di nuovo convocato il partito e tenendo sulla Regione Piemonte Raffica di indagati, ci sono anche grillini Federico Colosimo pag. 4 corda fino all ultimo il segretario ( Non so se parteciperò alla riunione, sì, no, forse. I suoi parlamentari, peraltro, sono rimasti sempre assolutamente allineati e coperti: nelle prime due votazioni hanno votato in maniera più che compatta Sergio Chiamparino (41 consensi alla prima votazione, addirittura 90 alla seconda Il voto a Roma Il tour elettorale di Francesco Storace Bruno Rossi pag. 7 Dramma della gelosia Insegue la moglie, la uccide e si spara Carola Parisi pag. 8 e dunque con simpatie allargate anche ad altri Pd): non perché fosse un eventuale candidato spendibile fino al termine, ma perché i voti al sindaco di Torino era riconoscibili proprio per il marchio di fabbrica renziano. Zitto zitto (ma mica poi tanto, visto che comunque il sindaco dalla c aspirata gode sempre di una buona stampa), Renzi è riuscito a spaccare, pur facendo credere che lui è un uomo di partito, che il Pd è la sua casa, che non la abbandonerà mai, e trullallero trullalà. Perfino il capo-comico Grillo, di solito parco nei complimenti a meno che non si tratti del socio Casaleggio, si è spinto un po in là e ha dato del mica stupido il ragazzo a Renzi. Cercare di capire cosa accadrà ora nel Pd è roba che neanche tutti gli altri misteri di Fatima messi assieme. Di certo, quello di Matteo Renzi sarà un ruolo sempre più preponderante. E quello di Bersani sempre più piccolo, anzi piccino, come dicono a Firenze. De Magistris delira Chi mi contesta favorisce la camorra Robert Vignola pag. 9 STRAGE DI BOSTON Ucciso un attentatore in fuga il fratello killer Boston è paralizzata. I due responsabili della strage della maratona sono stati identificati. Si chiamano Tamerlan Tsarnaev, 26 anni, e Dzhokhar Tsaraev, 19 anni. Sono due fratelli originari della Cecenia. Il maggiore dei due è stato ucciso la sera scorsa in un conflitto a fuoco, mentre tentavano di fuggire dalle forze dell ordine. Il più piccolo, invece, è ancora vivo, ma sarebbe ferito. Fonti investigative riferiscono che nel corso della giornata sarebbero state trovate tracce di sangue e che il fuggitivo potrebbe essere in Connecticut, diretto verso New York. Volanti della polizia sono posizionate lungo la Interstate 84 a Union vicino al Confine con il Massachusetts e controllano il traffico. I fratelli killer vivevano negli Usa da circa sette anni. Sembra che abbiano ricevuto un addestramento militare e potrebbero avere legami con i jihadisti ceceni e dell Asia centrale. I due possedevano passaporti kirghizi. Ancora però non sono chiari i motivi del folle gesto. Si punta comunque sulla pista jiahdista. Federico Campoli a pag. 6

2 2 Quirinale Prodi: molti meno voti di Marini Pd sull orlo di una crisi di nervi Camere bloccate, si chiederà il sacrificio a Napolitano? Se fosse stato un Conclave, sarebbe stata fumata nera. Sia in mattinata che a pomeriggio inoltrato. Anche la seconda giornata del Parlamento in seduta comune è terminata con un nulla di fatto. Un giovedì intenso, ma inconcludente. Romano Prodi non ce la fa a diventare il 12 Presidente della Repubblica. Il candidato del PD che sarebbe servito a risollevare le sorti dei democratici (dopo la decisione, il primo giorno, di un nome condiviso quello di Franco Marini- con il Pdl), non supera quota 395 voti. Ben 109 di meno dei 504 necessari per passare. Una vera tragedia per i democratici che, adesso, sono allo sbando. Ma la giornata di ieri è stata veramente lunga. Ore 9 - Dopo una notte di tregenda, il Pd riunisce l Assemblea dei suoi grandi elettori per scegliere un nuovo nome per il prossimo inquilino del Colle. Come era prevedibile, viene proposto Romano Prodi. Qualche secondo di silenzio, poi un fragoroso applauso e il sì all unanimità dei presenti. Assente, com era altrettanto prevedibile, il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Contrario da giorni alle decisioni che sta prendendo il suo leader, Pierluigi Bersani. Ore Prodi non è in Italia, ma in Africa. In Mali per la precisione. È li che gli arriva la telefonata del Segretario del Pd che gli propone la candidatura. L ex Presidente del Consiglio accetta, aggiungendo che tornerà immediatamente a Roma, dove atterrerà questa mattina. Ore Diventato ufficiale il nome di Prodi quale candidato dei democratici, Scelta Civica dice no e propone il nome di Annamaria Cancellieri. Monti e i suoi optano per una soluzione differente. Impossibile accordarsi con il Pd per un voto compatto. Ore 11 - In tarda mattinata arriva la terza votazione. Le schede bianche sono state 465, Rodotà ha incassato 250 preferenze, Prodi 22. Tra gli altri hanno preso voti: Massimo D'Alema (34), Giorgio Napolitano (12), Cancellieri (9), Claudio Sabelli Fioretti (8), Sergio De Caprio (7), Franco Marini (6), Gianroberto Casaleggio, Ilaria Borletti Buitoni, Gherardo Colombo e Fabrizio Cicchitto (3), Sergio Chiamparino, Emma Bonino e Riccardo Merlo (4). Due voti poi anche a Castagnetti, a Di Giovanpaolo e a Martino. I voti dispersi in tutto sono 44, le schede nulle 47. Nulla di fatto, quindi. Il nome di Prodi, nemmeno a dirlo, viene riproposto per la IV votazione, per la quale è previsto un quorum ben più basso. Appena 504 preferenze. Ore La reazione del Pdl e della Lega Nord è durissima. Prodi non può essere una soluzione possibile. Così, qualche ora prima dell inizio della seconda seduta, i capigruppo dei due partiti alleati fanno sapere che non entreranno in aula, quindi non parteciperanno alla IV votazione. Stessa decisione l hanno presa anche deputati di Fratelli d Italia. Restano saldi sulle loro posizioni i grillini. Tutti i parlamentari del MoVimento 5 stelle, fanno sapere Vito Crimi e Roberta Lombardi, continueranno a votare compatti per Stefano Rodotà. Nessuno spazio di trattativa, quindi. Ore Inizia la IV votazione, quella della prova del nove. Non sono più necessarie le 672 preferenze dei turni precedenti. Il quorum abbassato potrebbe servire come svolta sostanziale. O passa il nome di Prodi, altrimenti si arriverà ad uno stallo. Difficile pensare che l ex Presidente del Consiglio possa però sfangarla dopo il duro segnale del Pdl e della Lega. Mentre deputati e senatori si preparano al voto, c è anche spazio per una nota di colore. Alessandra Mussolini, parlamentare del Popolo della Libertà, si presenta in aula con una maglietta tra l ironico ed il provocatorio che riporta la scritta: il diavolo veste Prodi. Ore Qualche minuto prima delle 19, arriva la conferma che non sarà Romano Prodi il prossimo Presidente della Repubblica. Il candidato del partito democratico si ferma addirittura sotto quota 400 voti. Un vero e proprio bagno di sangue. Prodi ottiene, per l esattezza 395 voti (su 1007 votanti). Pochi, pochissimi se si tiene conto dei 521 di Franco Marini nella prima votazione (dove il quorum necessario era però di 670). E stato un flop clamoroso!, per usare le parole del segretario del Pdl Angelino Alfano. Stefano Rodotà, il grillino, prende 213 voti. Anna Maria Cancellieri 78. Massimo D'Alema 15, Franco Marini 3, Giorgio Napolitano 2. I voti dispersi sono 7, le schede bianche 15, le schede nulle 4. La soglia per l'elezione -504 voti- è lontanissima. Subito, molti parlamentari del Pd puntano il dito contro Sel, accusando Vendola di aver detto ai suoi di votare per Rodotà. Immediata la risposta, le nostre schede sono segnate, abbiamo tutti votato R. Prodi. Compatti. Stando alle dichiarazioni di Sel, quindi, i franchi tiratori sarebbero tutti interni al Partito Democratico, oramai nel caos più assoluto. Ore 21 - Arriva un flash di agenzia: dal Mali Romano Prodi comunica di aver rinunciato alla candidatura al Colle. Pochi minuti prima Rosy Bindi si era dimessa da Presidente del Pd. Ore È la volta di Bersani, che prima annuncia di volersi dimettere dopo il voto per il Quirinale, ma subito dopo, a conferma del momento di confusione, ufficializza le sue dimissioni da ieri sera stessa. Si riparte oggi, daccapo. Con un vero e proprio nulla di fatto nelle prime due giornate. Micol Paglia USCITA DI SICUREZZA Un ipotesi che potrebbe diventare qualche cosa di simile ad una via d uscita. Un Napolitano bis, per così dire. Già, perché in questa situazione di marasma generale, senza alcuna intesa possibile per quanto riguarda un nome nuovo da proporre quale 12 Presidente della Repubblica, si fa concreta la possibilità di una rielezione di chi il Colle già lo occupa da un settennato. Alla terza votazione, infatti, si sono avute 12 schede che riportavano il nome di Napolitano. Stesso fenomeno non si è ripetuto allo scrutinio successivo. Ma il dato potrebbe non essere troppo significativo. In proposito è intervenuto anche il costituzionalista Stefano Ceccanti. Il professore ha ribadito la possibilità concreta di uno stallo, vista la bocciatura per la seconda volta- di un nome proposto dal Pd (Franco Marini prima, Romano Prodi poi), partito che, in teoria, dovrebbe avere la maggioranza in tutti e due i rami del Parlamento. Ipotesi Napolitano-bis, quindi. Ma quali condizioni? La rielezione sarebbe, necessariamente, per altri sette anni. Un tempo troppo lungo per l attuale Capo dello Stato che ha già detto di non sentirsi in grado di sostenere un incarico istituzionale così impegnativo. Però, si potrebbe profilare uno scenario differente. Ossia quello di una convergenza da destra a sinistraproprio sul nome di Giorgio Napolitano, cui i partiti potrebbero chiedere un sacrificio, almeno per arrivare alla nomina di un nuovo Governo (o allo scioglimento delle Camere, cosa che non era in suo potere nel semestre bianco ). Una volta insediatosi l Esecutivo, il Presidente della Repubblica potrebbe dimettersi e si tornerebbe nuovamente alla ricerca di un suo successore. M.P. PD FA SALTARE IL BANCO DELLE TRATTATIVE Pdl, La Destra e FdI in piazza contro Prodi Sit-in di protesta del centrodestra (Pdl, La Destra e Fdi) dinanzi la Camera durante la quarta votazione per il Quirinale. A mandare su tutte le furie la coalizione di Berlusconi, il patto mancato dal Pd che - dopo aver scaricato brutalmente Marini si è ricompattato su Romano Prodi. ''Prodi, l'uomo delle tasse, dell'euro, della svendita di alcuni pezzi pregiati del patrimonio pubblico italiano non può ha detto il capo dell organizzazione de La Destra Roberto Buonasorte, in piazza Montecitorio - e non deve ambire al ruolo di Capo dello Stato''. La protesta de La Destra proseguirà anche oggi nelle 17 piazze romane organizzate dal partito di Francesco Storace nei 15 municipi. ''Per tutta la giornata ha annunciato il leader de La Destra su Facebook - porteremo l'indignazione degli Italiani per l'elezione di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica. La più alta carica dello Stato non è affare di parte''. Attimi di tensione durante il sit-in. Una manciata di militanti del Popolo Viola hanno cercato di provocare quelli del centrodestra. Dopo qualche spintone e insulto, il confronto è continuato a suon di inni: Inno di Mameli per i militanti del Pdl, La Destra e Fdi, Bella Ciao per i pochissimi attivisti del Popolo Viola. Anche Casapound in piazza. Per loro Prodi rappresenta il male assoluto. I militanti hanno gridato a gran voce il nome di Pietrangelo Buttafuoco, intellettuale di destra, come successore di Napolitano. Non votabile, però, essendo nato il 2 settembre del Insulti anche dal web per Prodi. Tra quelli più morbidi: Er mortazza no. Giuseppe Sarra Una candidata molto indipendente Anna Maria Cancellieri. Potrebbe essere lei il nuovo Capo dello Stato? Molto difficile ma, Mario Monti, consultati i vertici di Scelta civica, ha proposto alle forze politiche di sostenere, per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica, proprio l attuale Ministro degli Interni. Per Monti si tratta di una candidatura di alto profilo istituzionale. Una scelta che potrebbe andar bene sia al centrodestra (che difatti è stato tentato di votarla già al quarto scrutinio), che al centrosinistra, per la sua lunga carriera svolta al servizio dello Stato, come prefetto prima, e come ministro poi. Nata a Roma, classe 1943, in una famiglia di emigrati italiani in Libia, si è laureata in scienze politiche ed ha iniziato la sua carriera direttiva al ministero dell Interno, partendo da Milano nel È stata Prefetto a Bergamo, Vicenza, Genova, Brescia, Parma e Bologna, dove ha assunto anche l incarico di commissario straordinario per risolvere lo scandalo Cinziagate. Nel capoluogo emiliano tutti ne apprezzarono il lavoro svolto, tanto da avanzare la proposta di una sua candidatura a primo cittadino. Una proposta che la Cancellieri declinò, in quanto si ritenne donna dello stato, e quindi espresse la sua volontà di non volersi schierare in nessun partito politico. Nel 2009 ha anche presieduto la commissione per il piano rifiuti della Regione Sicilia. Dal 16 giugno 2011, fino alla sua nomina a Ministro dell Interno, è stata vice Presidente del consiglio di amministrazione di AMT Genova. Amante della musica lirica, e grande appassionata di cucina, è una donna forte ed equilibrata personalità, capace di parlare ai cittadini e dare garanzie a tutte forze politiche. Paolo Signorelli

3 3 Quirinale Ritratto di Romano Prodi, un buco nero dietro l altro da perfetto democristiano di sinistra Vita da mortadella, passata ad affettare gli altri Solo guai al governo, con la chicca del cambio Lira-Euro che ha messo l Italia in mutande Il grande mistero del caso Moro: come faceva a sapere dove era nascosto? Anche sull estrazione cattolica ha sempre bluffato di Igor Traboni ABamako e dintorni stanno cercando disperatamente delle casse di champagne, magari lasciate dai francesi prima che il Mali, nel 1960, venisse dichiarato Stato indipendente. Vogliono far festa grossa nel caso Romano Prodi non dovesse più metter piede nel Paese africano, da dove in effetti l altra sera è ripartito in fretta e furia per tornare a Roma, in barba alla conferenza che avrebbe dovuto presiedere nell ambito del suo incarico lautamente retribuito di inviato speciale Onu per il Sahel. Che poi è solo l ultima poltrona della collezione privata, e purtroppo anche tremendamente pubblica, che Prodi porta avanti da 73 anni. Tutti interi. Perché già i compagnucci dell asilo lo ricordano spocchiosetto e con l aria di quello che, pur non meritandolo perché le asticelle non erano il suo forte, si attaccava alla gonna della suora finché non lo nominava comunque capoclasse e angioletto alla recita di Natale. Facendo schiumare di rabbia i genitori degli altri bambini, perché un angioletto con certi zigomi e quel faccione, assortimento estetico anche di Romamino, non s era mai visto. Neppure nella rossa Scandiano, il paesone in provincia di Reggio Emilia dove è nato nel 1939 e dove lo guardano un po come il fumo negli occhi, visto che si è sempre e solo fatto chiamare il bolognese. Eppure da quelle parti, le sue, è rimasto almeno fino alla maturità classica, strappata all Ariosto di Reggio Emilia. Poi il gran salto nella nebbia elemento che resterà in effetti una costante della sua vita, non solo meteorologicamente parlando fino a Milano. Qui inizia a studiare alla Cattolica e molti, ironicamente, fanno risalire a quei tempi l aggettivo di cattolico che poi si porterà stampato appresso per il resto della vita, più che per un effettivo affidamenti ai dettami di Santa Madre Romana Chiesa Cattolica e Apostolica. Fatti salvi, ovviamente, tutti i periodi elettorali, durante i quali inizia a tampinare le sagrestie di mezza Italia che neanche dieci Andreotti messi assieme. La sua vera chiesa, in realtà, resterà sempre il partito, dalla Dc alla Margherita fino all attuale Pd succedaneo del Pci, tanto che ancora oggi nonostante i biografi ufficiali facciano credere il contrario Prodi non è amatissimo in ambito cattolico, a parte le appendici sinistrose e terzomondiste che vanno dalle Acli a Sant Egidio. A Milano, comunque, si laurea in Giurisprudenza, con una tesi sul protezionismo nello sviluppo dell industria italiana, con il prof. Siro Lombardini. Impara talmente bene il concetto di protezionismo che poi lo applicherà al 100% alla sua vita e alle relative opere, ovvero le poltrone.trova anche il tempo, nel 1969, per portare all altare la signora Flavia Franzoni, una mite donna che amerà tenersi lontano dai riflettori, ma solo apparentemente, perché chi la conosce bene riferisce piuttosto di una voglia matta di averceli invece tutti addosso, quei benedetti riflettori. Della serie: Dio li fa e il diavolo li accoppia. Dall unione nasceranno due pargoli, Giorgio e Antonio, e quindi una bella nidiata di sei nipotini, tre maschietti e altrettante femminucce. Ma torniamo agli studi universitari del capostipite, altrimenti che professore sarebbe? Dopo la laurea, fa un salto a Londra, alla London School of Economics, sotto la supervisione del prof. Basil Yamey, titolare della cattedra di Industrial Economics, e diventare visiting professor presso la Harvard University e presso lo Stanford Research Institute. Tutto lascia ritenere, però, che anche da quelle parti parlassero bolognese, visto che l inglese di Prodi somiglia in maniera straordinaria allo slang della città capoluogo della sua regione d origine. Subito dopo inizia la sua carriera accademica, alla Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Bologna dove ha lavorato come assistente, professore incaricato e infine ordinario di Economia e Politica industriale. Un insegnamento, quest ultimo, che gli servirà non poco quando arriverà a mettere le mani sull Iri. Nel 1974 arriva a fregiarsi perfino del pennacchio di presidente della Società Editrice Il Mulino e sette anni dopo fonda Nomisma, società di studi economici, altro buco nero mai chiarito nella storia prodiana, per via di consulenze date ad organi dello Stato anche quando era Presidente del Consiglio. Ma il buco nero più grande della biografia prodiana, una voragine vera e propria, è quello che inizia il 2 aprile del 1978, due settimane dopo il sequestro di Aldo Moro: con altri amici, il prof va in campagna, a Zappolino, nel bolognese, nel rustico dell amico Alberto Clò. Invece di darsi al barbecue in giardino, la comitiva prodiana si rintana in una stanza per una seduta spiritica, con tanto di tazzina di caffè, per evocare la prigionia di Aldo Moro, il collega democristiano che Romano come gran parte di quelli della balena bianca fuori dalla sua corte dei miracoli non ha mai amato. Saranno pure spiriti, ma mica sono insensibili al potere: e allora dalla tazzina esce il nome Gradoli. Prodi riferisce tutto alla Polizia ma gli inquirenti, anziché precipitarsi nell omonima via romana dove effettivamente si trovava Moro con i brigatisti rossi, piombano nel paesino viterbese di Gradoli e non trovano nulla. L informazione, insomma, era buona e veritiera e, siccome alla storiella della seduta spiritica non ci credono neanche alla Materna, Prodi avrebbe dovuto chiarire chi e perché gli passò la soffiata. Cosa che non ha fatto mai. Neanche quando, nel 2005, alcuni documenti rivelarono la possibile presenza del Kgb: anche in quell occasione Prodi s è sfilato il colbacco e, altezzosamente, ha taciuto. In quello stesso anno Prodi diventa ministro, attività di cui non si ha traccia alcuna. Quattro anni dopo, prende la presidenza dell Iri, l Istituto di ricostruzione industriale, una sorta di Cassa del Mezzogiorno alla decima potenza. Prodi non risana neanche un pollaio e, anzi, con un magheggio contabile, fa finta di sistemarne i conti che invece sprofondano, con i soliti favori di comodo ad aziende e amici imprenditori, con la Sme su tutti. Vediamo di approfondire: l azienda alimentare tratta dolci e affini, però pare più che altro una gruviera anche se resta comunque commercialmente un boccone appetibile. L ingegner Carlo De Benedetti cerca allora di incontrare il presidente dell Iri Prodi e ci riesce grazie ai buoni uffici di Eugenio Scalfari. Prodi cede la Sme per 497 miliardi di lire, praticamente un saldo di fine stagione, dopo aver rifiutato l offerta della Heinz, di tre volte maggiore. Poi l affare saltò, grazie al governo Craxi, ma resta quest altra macchia nella biografia di Prodi. Il problema è che Prodi al governo c è poi tornato, addirittura da Presidente del Consiglio, seduto su quella poltrona in una delle fasi cruciali della vita e dell economia italiana, cioè il passaggio dalla Lira all Euro. Buttando a mare anni e anni di studi economici di cui sopra, il bolognese inizia quell appecoronaggio ai poteri forti, ad iniziare da quello tedesco e passando per i bancari, che al confronto Mario Monti ha fatto una figura da dilettante. Senza neanche provare a batter ciglio, si accorda per un cambio Lira-Euro da suicidio: quel 1926,37 che gli italiani inizieranno a pagare subito, con il raddoppiarsi di tutti i prezzi, e che ancora scontano. Con l infelice intuizione prodiana, aumenta perfino la sua amica mortadella. Quando gli ricacciarono il soprannome, ai tempi delle feste dell amicizia Dc visto che invece le salsicce erano appannaggio delle feste dell Unità dei comunisti, il mite Romano un po s arrabbiò. Poi gli consigliarono di riderci su, e lo ha fatto, ma nessuno se n è accorto, visto che il faccione è sempre inarcato in un improbabile sorriso, con gli occhietti socchiusi: ed è da questa visione, niente affatto paradisiaca, che deriva il soprannome mortadella. In qualche biografia amica, si cerca di edulcorare, dicendo che siccome è emiliano Altra fesserie: come se i napoletani si chiamassero babà. Che poi per questa storia dell emiliano, come accennato, dalle sue parti sono incazzati come una biscia. E allora, che ti combina il Prodino (che nessuno però è mai riuscito a stappare via) per cercare di salvare capra e cavoli? Cerca di buttarla sul calcio, dopo aver appeso la bicicletta al chiodo (ricorderete anche voi le decine di giornalisti al seguito del presidente del Consiglio ciclista, ad esaltarne le gesta che poi consistevano sì e no in 2-3 km di falsopiano): dalle sue parti c è il Sassuolo, lanciatissimo verso la serie A, che però non ha un campo di calcio e allora gioca le partite a Modena. Prodi fiuta l affare e chiede al Sassuolo di spostarsi nella sua Reggio Emilia, ma è un altro buco nell acqua: a Modena ci restano malissimo e a Sassuolo, a campionato non ancora terminato, iniziano a toccarsi, caso mai portasse pure sfiga. Fallimento nel ciclismo e nel calcio, così che a Prodi rimane giusto una corsetta, da farsi nel bel mezzo di un parco pubblico, dove la scorta entra con tanto di auto blu anche dove non si può. Qualche giornale pubblica le foto, che però non fanno lo stesso clamore di quelle della scorta della Finocchiaro che le spinge il carrello all Ikea. Ma si sa, da perfetto democristiano, Prodi non ha mai detto una parola contro i giornalisti: meglio tenerseli buoni. E che non scrivano che non è adatto a fare il Presidente della Repubblica perché notoriamente ha in uggia Berlusconi, il centro destra e tutti quelli che votano da quelle parti. Presidente a metà, insomma.

4 Evenne il giorno. Terremoto alla Regione Piemonte, indagati 52 consiglieri (su 60). Coinvolti anche il governatore Roberto Cota e Valerio Cattaneo, presidente del Consiglio regionale. Finanziamento illecito dei partiti, truffa e peculato le ipotesi di reato. Da destra a sinistra passando per il centro. Tutti coinvolti, nessuno escluso. I soldi della Regione per pranzi e cene in ristoranti di lusso. O per comprare borse e foulard, per le mogli e, chissà, per le amanti. Ma anche cravatte, dolciumi, briglie dei cavalli, pneumatici per le macchine, gioielli, panettoni, champagne e vassoi d argento come regalo di nozze per l assessore regionale alla Cultura Michele Coppola. Batman insegna, ma il Piemonte e la Lombardia non hanno nulla da invidiare alla Regione Lazio. Golosi, a volte anche ingordi i consiglieri piemontesi. Secondo la Procura di Torino, sono 900 mila euro in tutto i soldi sperperati. Mi sono già recato spontaneamente dai pubblici ministeri per chiarire la mia posizione e sarò in qualsiasi momento a loro totale disposizione per ulteriori necessità. Questo il primo commento di Roberto Cota, che ha poi aggiunto: Non un solo euro è finito sul mio conto corrente, ed in questo senso la Procura non ha mosso alcuna contestazione. Sono convinto che la mia totale buona fede verrà presto accertata. Nel registro degli indagati, anche due ex consiglieri rossi, oggi parlamentari del Pd, Stefano Lepri e Mino Taricco. Coinvolto anche l ex esponente di M5s, l epurato Fabrizio Biolè, oggi iscritto al Gruppo Misto. Mario Carossa, capogruppo Lega Nord, anch egli nei guai, valuta le dimissioni. Ci sto pensando, noi, al contrario di altri, non ci siamo mai tirati indietro, la risposta data ai cronisti. Ha già annunciato le sue dimissioni, invece, il capogruppo del Pd, Aldo Reschigna che, per mercoledì prossimo, ha convocato un incontro per comunicare la sua decisione. Domani mattina facciamo il giro dei gruppi, fatevi trovare lì, l avviso che i finanzieri hanno rivolto ai capigruppo giovedì sera. Detto, fatto. Tra i gruppi politici, inoltre, è coinvolto anche il M5s. Davide Bono, infatti, è indagato per peculato per aver utilizzato buoni benzina della Regione per raggiungere i luoghi delle manifestazioni No Tav in Val di Susa. L indagine, denominata Sprecopoli, iniziata 4 Attualità Terremoto alla Regione Piemonte: indagati 52 consiglieri Sorpresa: stavolta i grillini ci sono dentro fino al collo Coinvolti anche il governatore Cota e rappresentanti del Pd: l ipotesi di reato è finanziamento illecito, truffa e peculato per900 mila euro di fondi sperperati a settembre con i sequestri di documenti e bilanci, prosegue ora con interrogatori a tappeto di tutti gli indagati che saranno sentiti in procura a partire dal 6 maggio dai pubblici ministeri che coordinano le indagini. Per concludere, ecco il commento del Procuratore Capo Giancarlo Caselli: Ci sono differenze anche rilevanti tra le varie posizioni individuali, sia per la causale dei rimborsi, sia per l ammontare complessivo dei medesimi. Solo gli interrogatori di garanzia potranno consentire una più precisa e completa definizione di tali posizioni. Federico Colosimo Giordano svela gli scheletri nell armadio dei nostri governanti Case in saldo, scandalo politico Nel suo libro-inchiesta ci sono anche Grilli, Amato, Casini, Alemanno e Veltroni Prosegue l inchiesta sulla casta del mattone. Nei panni di un abile investigatore privato il direttore di Tgcom 24, Mario Giordano, nel suo nuovo libro Tutti a Casa! - Noi paghiamo il mutuo, loro si prendono i palazzi, in uscita per Mondatori martedì prossimo - ha portato alla luce delle allettanti novità riguardo l acquisto di immobili del patrimonio dello Stato, di enti previdenziali pubblici o di Casse messi a segno da noti esponenti del mondo politico con sconticini (stime Cerved) che variano tra il 40, 50 e, addirittura, 70%. Mentre loro ci tartassano a suon di manovre e ci introducono nuove imposte (Imu e Tares, che partirà da dicembre, su tutte), i nostri governanti acquistano lecitamente, per carità vani di enti pubblici a prezzi ridicoli. Roba da mettersi le mani nei capelli. Eh sì, come dovrebbe sentirsi un operaio - che si spacca la schiena ogni giorno, con una retribuzione mensile di mille e duecento euro e un mutuo ventennale sulle spalle da onorare dinanzi al cosiddetto magna magna? Vittorio Grilli L attuale ministro dell Economia ha acquistato in via di San Valentino 14 vani (ex Schroders, ex advisor del Tesoro) per una cifra che si aggira ad un milione e 65mila euro. Secondo il Cerved, l immobile avrebbe un valore di mercato di 2milioni e 256mila e 800 euro. Per Grilli, quindi, uno sconticino del 53%. Giuliano Amato Era anche uno dei quirinabili, meglio conosciuto come Mr 31mila euro di pensione. Già Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro del Tesoro e Ministro dell Interno. La moglie, Diana Vincenzi, ha rilevato in saldo, meno 44% - un appartamento di 11 vani della Tirrenia, società in liquidazione, in via De Rossi per 620mila euro rispetto ad un milione e 109mila 680 euro (Cerved). Gianni Alemanno L attuale sindaco di Roma ha comprato dall Inail 7 vani in via Majoli per 533mila e 217 euro. Secondo il Cerved, l immobile avrebbe un mercato di un milione e 19mila e 200 euro. Un saldo del 48%. Pier Ferdinando Casini Nell occhio del ciclone di Giordano è finito anche l ex presidente della Camera dei Deputati e leader dell Udc. Eh sì, colui che delle criticità delle fasce più deboli ne fa un cavallo di battaglia. Benedetta Casini, la figlia, ha rilevato 4,5 vani dalle Generali (ex Ina-Assitalia) per 306mila euro. L immobile secondo il Cerved varrebbe 578mila e 799 euro (-47%). Anche l altra figlia di Pierfurby, Carola, ha acquistato sempre in via Clitunno 8,5 vani guarda caso dalle Generali; 586mila euro, beneficiando di uno sconto del 46%. Walter Veltroni Anche la moglie dell ex segretario del Partito Democratico e sindaco di Roma, Walter Veltroni, è finita negli affari immobiliari. Ha acquistato 8 vani dall Inpdai per 377mila e 590 euro rispetto per il Cerved ad un milione e 71mila e 850 euro. Uno sconticino del 65 percento. Giuseppe Sarra NELLA VICENDA ANCHE UN EREDITA MILIARDARIA Il buco dei salesiani: interrogato Bertone Il cardinale Tarciso Bertone, segretario di Stato di anni fa, quando l ordine giudiziale per chiudere la Il fatto risale ad una ventina caldeggiò l'accordo extra- Vaticano, è' stato ascoltato dei salesiani ricevette una controversia. Una controversia dai magistrati romani, che indagano sulla presunta estorsione subita dai responsabili dei Salesiani, in relazione all'eredità del marchese Gerini. L interrogatorio, svoltosi nella sede della Nunziatura Apostolica, in Via Po, sarebbe durato più di due ore. L'audizione si è svolta nella sede diplomatica poiché, secondo il codice di procedura penale, in caso di deposizione di un capo di Stato o di un diplomatico, spetta a lui scegliere il luogo dell'incontro. A confermare la notizia, già anticipata dal Corriere della Sera, la sala stampa del Vaticano. cospicua eredità che produsse un contenzioso giudiziario, risolto grazie alla mediazione di alcuni avvocati e periti. Subito dopo, questi mediatori presentarono richieste economiche che andavano ben oltre il totale dell eredità, esibendo un accordo sottoscritto dall Ordine religioso fondato da don Bosco. La domanda che molti si posero era: ma come hanno fatto i salesiani a cacciarsi in un pasticcio di questo genere? Qui ci sarebbe lo zampino e l ingenuità di Bertone Ai magistrati, Bertone, ha però, ribadito di essere stato lui stesso truffato, quando che opponeva i ni- poti del marchese Gerini alla Fondazione che porta il suo nome, erede di tutti i beni, poi confluiti nella Congregazione salesiana. Inoltre, il segretario di Stato, rispondendo al procuratore capo Giuseppe Pignatone, e al sostituto Paola Filippi, nell'ambito dell'inchiesta sul dissesto finanziario dell Ordine, avrebbe anche confermato il nome del vescovo accusato di aver preso ''mazzette'' per coinvolgerlo nella trattativa: don Manlio Sodi, presidente della Pontificia Accademia della Teologia. Paolo Signorelli Risparmi per oltre 20 milioni di euro in quattro anni. E' quanto prevede l'intesa sui tagli al Corriere della Sera. I prepensionamenti saranno 70: 37 nel biennio e altri 33 nei due anni successivi, mentre 8-12 milioni verranno recuperati intervenendo, ''in maniera drastica sul monte ferie arretrate, sulle collaborazioni'' nonche' su buoni libro e stage, come si legge dal verbale d accordo. Questo secondo tavolo dovrebbe chiudersi nel giro di una settimana. L'accordo prevede, nell'arco dei due stati di crisi biennali, anche la stabilizzazione di una ventina di contratti a termine e di precari storici. Nel 2015 raggiunte le prime 37 uscite, saranno C R I S I D E L L E D I TO R I A Raggiunto l accordo, 70 tagli al Corsera 8 i giovani giornalisti assunti. ''Una volta terminato il primo stato di crisi, l'editore su richiesta della Direzione provvedera' a confermare i contratti a termine inseriti in pianta organica (al netto dei contratti a termine per sostituzione di personale assente) per la realizzazione delle iniziative di sviluppo digitale, del lancio de 'La Lettura' e delle redazioni di Bergamo e di Brescia'', si legge sempre nel verbale. Tornando ai prepensionamenti sono su base volontaria ma con riferimento in particolare alla prima tornata di uscite ''Nel caso in cui i risultati raggiunti fossero ancora insufficienti rispetto all'obiettivo fissato di 37 uscite le Parti valuteranno (esclusivamente per la quota mancante dell'obiettivo) se ricorrere alla Cigs a rotazione o allo strumento della solidarieta' estesa a tutti i giornalisti''. Una volta definita nei dettagli (l'idea e' di chiudere entro il Cda di Rcs del 28 aprile) pure la parte dell'intesa su smaltimento ferie, collaborazioni esterne e sugli istituti di secondo livello, l'accordo sara' oggetto di referendum tra i giornalisti del quotidiano. L editoria italiana ha comunque altri stati di crisi aperti, da quelli della Stampa ad Avvenire, anche in questi casi con richiesta di prepensionamenti, mentre non ha trovato ancora sbocchi la vicenda di Pubblico, il quotidiano aperto e chiuso dopo pochi mesi. I.T.

5 5 Lavoro Sempre più complicato riempire il carrello per la maggior parte degli italiani: a Modena una risposta alla crisi Portobello, il supermercato per disoccupati Si tratta di una risposta più che dignitosa ai quasi 4 milioni di nuovi poveri che con difficoltà si muovono ogni giorno tra gli scaffali di Francesca Ceccarelli Sono quasi 4 milioni e sono i nuovi poveri d Italia. Uomini e donne che ogni fine mese faticano a mettere in tavola il cibo per i propri figli. Una vera umiliazione. Ancora nel 2013 si torna a parlare in Italia di persone che non hanno di che mangiare quando, contemporaneamente c è chi si lamenta per non avere il denaro necessario a pagare una fondamentale rata della pay tv. Una soluzione l hanno trovata in Emilia Romagna, a Modena, dove il Centro Servizi per il Volontariato inaugurerà a maggio l Emporio Portobello, un supermercato per disoccupati e famiglie in difficoltà economica. Sull area sono stati segnalati circa 450 i nuclei a rischio a seguito di consultazioni con i servizi sociali in base al quoziente Isee. Le famiglie avranno a disposizione una tessera acquisti gratuita e un tot di bollini da usare nell arco di un anno. Non si tratta di carità ma di dare la possibilità di comprarsi del cibo in cambio di lavoro. Presenta l iniziativa Angelo Morselli, presidente del Centro per il Volontariato: L idea ci è venuta semplicemente ascoltando i problemi dei nostri concittadini. La situazione è allarmante. Crediamo molto in questo progetto dice Morselli e vogliamo si mantenga la dimensione dell acquisto, nessuno regala niente, ma coinvolgiamo le persone in un progetto specifico. Noi vogliamo stringere un patto con gli utenti che GLI UFFICI DI COLLOCAMENTO SONO ORMAI IL PASSATO: L IMPIEGO LO SI CERCA SUL WEB Curriculum 2.0 I social network e il tracciato online tra gli indizi principali passati al setaccio dai datori di lavoro Cerchi lavoro? La risposta è sul web. Addio ai vecchi uffici di collocamento, per chi è alla ricerca di lavoro è Internet, strumento più che fidato. La rete ha ormai assunto un ruolo più che di primo piano nella dinamica tra domanda e offerta di lavoro: avere un network ampio e capillare può essere un valido aiuto per allacciare nuove relazioni con persone di rilievo e che permettano di avere un accesso diretto con il mondo del lavoro e della competitività. Si parla oggi di capitale sociale integrato, ovvero l'insieme delle relazioni interpersonali formali ed informali essenziali anche per il funzionamento di società complesse ed altamente organizzate. Questo aspetto sociologico è preso in considerazione anche dagli addetti delle risorse umane che al momento delle selezioni privilegiano anche le nozioni acquisite da Internet. Sul rapporto occupazione/web ha stilato un rapporto l agenzia Adecco in collaborazione con l Università Cattolica del Sacro Cuore. Si chiama Il lavoro ai tempi del #socialrecruiting e della #digitalreputation ed è stata condotta sotto forma di sondaggio online tra novembre 2012 e febbraio Giunta alla terza edizione, la rilevazione ha inteso far emergere il ruolo che i legami personali hanno, in tempo di Web 2.0, nella ricerca di una posizione professionale. A partecipare candidati e 479 selezionatori. Ecco ciò che emrge dalla ricerca: i responsabili HR hanno un età distribuita in modo piuttosto omogeneo tra le diverse fasce, con una prevalenza di 36-45enni(37%), e risiedono prevalentemente al Nord (73%, contro il 15% che risiede al Centro e il 12% al Sud). La maggior parte dei responsabili intervistati (57%) appartenga a grandi aziende (con più di 250 addetti), nonostante il tessuto imprenditoriale italiano sia composto in prevalenza da PMI; ciò potrebbe, in parte, essere dovuto allo svolgimento online del sondaggio, dunque dalla potenziale esclusione da parte delle realtà meno digitalizzate. Tra i candidati prevale la fascia dei 26-35enni (36%), con un 21% di giovanissimi (18-25enni) e un 25% di 36-45enni; bassa risulta la percentuale degli over 45 alla ricerca di lavoro (15%), probabilmente a causa della modalità online del sondaggio. Anche la maggior parte dei candidati si trova al Nord (ma il tasso di concentrazione è meno elevato, essendo pari al 54%, contro il 19% situato al Centro e il 27% al Sud). I social network sono ancora i protagonisti indscussi: è molto diffuso tra i selezionatori che vi ricorrono per uso personale e professionale nell'88% dei casi (percentuale che sale al 94% se si considerano anche gli utilizzi come azienda); meno rilevante invece da parte dei candidati (53). Linkedin sembra essere il canale privilegiato dei recruiter per trovare nuovi profili, con il 42% delle preferenze, seguito da Facebook (29%) e da Twitter (9%), mentre tra i candidati la ricerca di lavoro in Rete avviene prevalentemente attraverso i siti di lavoro (94%), le App (39%) e Facebook (30%); solo il 26% usa Linkedin e solo il 5% Twitter. Morgan accoglieremo nei nostri locali. Ci sono delle condizioni e sarà fondamentale per tutte le parti rispettarle. A confermare i dati, Confcommercio che denuncia come dal 2006 al 2011, la crisi ha creato 615 nuovi poveri al giorno, a fronte di un tasso di disoccupazione dell 11,7%. Semplici le regole dell Emporio: la prima è quella di cambiare stile di consumo, poi quella di offrire la propria manodopera come volontario almeno una volta la settimana. A sostenere il progetto le associazioni di volontariato attive sul territorio di Modena. Ma fatto di straordinaria importanza è il coinvolgimento della stessa cittadinanza: sul sito PortobelloModena.it è possibile infatti dare il proprio contributo. Molte le opzioni di contributo: da donare una spesa, ovvero fare una donazione di denaro oppure le aziende possono donare direttamente prodotti d acquisto, a dona il tuo tempo con cui si cercano studenti o semplici cittadini che per qualche ora a settimana possono dare una mano a gestire la struttura. Una grande sfida, ma uno segno di solidarietà di vero valore. Gli italiani faticano ad arrivare non a fine mese, ma addirittura alla terza settimana: è ormai una realtà diffusa. Nell attesa che questo periodo di difficoltà economica passi, è auspicabile che l iniziativa di Modena venga ripetuta in altre parti d Italia per dare una risposta chiara e decisa alle tante famiglie che ogni giorno lottano tra disoccupazione e caro vita. Che Portobello da oggi non sia solo una trasmissione televisiva ma un nuovo esempio di civiltà.

6 6 Esteri Centinaia di forze schierate, trasporti bloccati, scuole chiuse. La città è stata paralizzata Strage di Boston, è caccia all uomo Dopo un conflitto a fuoco con una guardia del Mit, i fratelli ceceni sono stati inseguiti dalla polizia Il più grande dei due è morto in ospedale, per le ferite riportate. Il secondo si è dato ad una lunga fuga Idue sospetti, visibili nel video della maratona di Boston, sono circondati. O almeno uno di loro lo è. L altro è già morto. Ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia. La città colpita dall attentato ha avuto un brusco risveglio ieri mattina. Quartieri blindati, scuole chiuse, cordoni di polizia, trasporti bloccati. I terroristi hanno svegliato il cane che dorme. Paralizzata l intera città. L allarme generale è scattato giovedì notte alle 22, quando i due principali sospettati hanno ingaggiato un conflitto a fuoco con guardia del Mit (Massachussets Institute of Technology). I presunti terroristi si trovavano lì infatti, quando sono stati avvicinati dall uomo della sicurezza, che precedentemente aveva ricevuto una chiamata di segnalazione per disturbo della quiete pubblica. I due hanno poi rubato un auto, trascinando il conducente a forza fuori dal veicolo, puntandogli la pistola in faccia. Ne è scaturito un inseguimento con la polizia, come nel più classico dei film d azione hollywoodiani. La corsa è andata avanti per una decina di chilometri. Dalla macchina venivano lanciati esplosivi, mentre sparavano contro le auto delle forze dell ordine. Poi i fuggitivi, con indosso un giubbotto antiproiettile, hanno deciso di tentare di tutto pur di non farsi prendere. O quantomeno, di non farsi prendere vivi. Hanno ingaggiato un secondo conflitto a fuoco. Ma questa volta, dall altra parte della barricata non c era una semplice guardia di un college, ma uomini meglio addestrati e sicuramente nervosi per la caccia. Per uno dei due terroristi finisce male. Gravemente ferito, viene trasportato in ospedale. Sarebbe potuta essere la svolta per le indagini. Le esplosioni e le ferite multiple da arma da fuoco non hanno lasciato scampo al sospetto 1. E il commissario di polizia di Boston, Ed Davis, ad annunciare il decesso ai media. Il presunto terrorista è un ragazzo. Cappello nero, carnagione scura, occhiali da sole. Così lo ritrae il fotogramma diffuso dalla polizia. Il suo nome era Tamerlan Tsarnaev, 26 anni. L altro è il fratello. Le foto lo ritraggono con un berretto da baseball bianco e uno zainetto in spalla. Voleva diventare un ingegnere. Si era anche preso un anno sabatico per allenarsi come pugile. Dzhokhar Tsarnaev, 19 anni. Quest ultimo è riuscito a fuggire, rimanendo introvabile per le forze dell ordine. Secondo la polizia è armato e pericoloso. Entrambi sono arrivati negli Stati Uniti almeno sette anni fa. I due sono originari del Caucaso russo e sembrerebbero di origini cecene. A quanto pare, hanno ricevuto un addestramento militare. I fratelli Tsarnaev avrebbero vissuto in Kazakhistan alcuni anni, prima di far rotta per gli Usa. Il più grande dei due, Tamerlan era uno studente allo Bunker Hill Community College. Il minore, invece, è uno studente della Cambridge Ringe and latin school. Alcune fonti riferiscono che Dzhokhar indosserebbe una sorta di cintura esplosiva. La città di Boston continua ad essere bloccata, dove è stata aperta una serrata caccia all uomo. Il quartiere di Watertown è diventato il presidio delle forze speciali. Sono scattate perquisizioni a tappeto in ogni abitazione. Gli ordini dicono di non uscire assolutamente di casa e di non aprire la porta a nessuno, a meno che non si tratti di un poliziotto. Nel corso delle ricerche, si è scoperto che il giovanissimo terrorista possiede un account YouTube. Tra i video preferiti situati sul profilo di Dzhokar se ne trovano 7 sull Islam, e due meno chiari nominati semplicemente terrorists. Una scoperta curiosa. Un insolita orgia di prove. Alcuni media americani fanno luce su altri dettagli. Il maggiore dei due, il 26enne morto in ospedale, dopo anni trascorsi in America, non era stato capace di intrattenere un rapporto amichevole con i suoi coetanei. I miei coetanei non li capisco avrebbe detto ad un fotografo nel Grande sorpresa invece per il padre dei due. Intervistato dalla Afp, il parente dei terroristi ha dichiarato che suo figlio è un angelo e che lo aspettava per le vacanze. Intanto è giallo su un terzo complice coinvolto. Secondo voci non confermate, la polizia avrebbe arrestato un terzo uomo, di cui però non sono state svelate le generalità. E in ogni caso, sono ancora ignoti i motivi del gesto. La tesi più probabile, a questo punto, rimane quella del jiahdismo. Come il Capo di Stato russo, Vladimir Putin, ha ammesso, in Cecenia, tra le file degli indipendentisti si trovano cellule di Al Qaeda. Washington non ha mai dato troppo peso a queste informazioni. Sarà perché hanno sempre sostenuto le spinte separatiste degli islamici, così da indebolire Mosca. E certo non farebbe comodo svelare che di questo non meglio identificato sostegno abbiano goduto anche militanti qaedisti. Anche se sorgono alcuni dubbi. Secondo i leader ceceni, i due non avrebbero, però, avuto contatti con il paese natìo per anni. Ma con il Daghestan, altra regione pregna di jihadisti, invece sì. Insomma, ancora sono aperte troppe domande, a cui però potremmo non avere nessuna risposta soddisfacente. Federico Campoli Germania Pacco bomba per il presidente Un ondata di rabbia sta attraversando il mondo occidentale. Un presunto pacco bomba è stato recapitato al presidente della Repubblica Federale tedesca, Joachim Gauck. Fortunatamente, le autorità hanno intercettato il pacco, prima che questo potesse finire tra le sue mani. La missiva è stata successivamente distrutta, senza capire se contenesse veramente del materiale esplosivo. La polizia continua ad indagare. Nessuno tra i poliziotti o lo staff di Gauck ha voluto rilasciare commenti o dichiarazioni. L origine del pacco rimane ancora sconosciuta. Gauck non è mai stato realmente in pericolo, dato che non si trovava nella sua residenza. F.Ca. India Stuprata bimba di 5 anni Da mesi a questa parte in India è emergenza stupri. L ultima vergognosa violenza colpisce una bambina di soli cinque anni. E accaduto a Nuova Delhi, dove la piccola adesso è ricoverata, mentre lotta tra la vita e la morte. Sì, perché la sua condizione è critica. I medici dicono che è stata trovata con segni di percosse sulle labbra, graffi sul torace e segni di bruciatura sul collo. Una sevizia in piena regola, ai danni di una innocente. Il caso ha scosso le coscienze di molti, che si sono radunati sotto l ospedale insultando la polizia, rei di non essere vigili. Le forze dell ordine hanno catalogato il caso come stupro e tentato omicidio. F.Ca. Esplosione in Texas Sale il numero delle vittime: 40 morti e 200 feriti Èsalito a 40 morti e almeno 200 feriti il bilancio delle vittime dell esplosione avvenuta mercoledì sera in una fabbrica di fertilizzanti a West, in Texas. Ma si teme che i numeri siano ancor più importanti, con i soccorritori che, a distanza di ore, continuano a cercare e a scavare tra le macerie, tra le case andate distrutte di una cittadina che conta poco più di abitanti. Uno scenario da incubo, ammette il governatore Rick Perry. Tra le vittime almeno 6 vigili del fuoco: ma anche qui il numero non è certo, e c è chi dice ne manchino molti all appello. Il racconto dei testimoni è raggelante: E stato come una bomba atomica scoppiata in giardino, spiega il sindaco Tommy Muska, ancora sotto shock. Dopo il botto terribile - aggiunge - abbiamo visto salire in cielo un enorme palla di fuoco, quindi un altissimo fungo di fumo alto decine di metri. Col passare delle ore preoccupa la nube tossica che si è formata in seguito alla devastante esplosione. Evacuate le zone circostanti più a rischio. Si tratta di un impianto che conteneva oltre 25 tonnellate di sostanze chimiche: soprattutto ammoniaca, stivata in grandi container, che provoca ustioni e che se inalata può essere fatale. Ad aggravare la situazione, poi, le condizioni meteo: sull area piove e ci sono forti venti. Sono soprattutto questi ultimi a preoccupare, perché se è vero che i fumi diradandosi diventano meno dannosi, è anche vero - spiegano gli esperti - che le perturbazioni attese possono spingere la massa della nube molto lontano, allargando la zona a rischio contaminazione. Federico Colosimo Pakistan Musharraf fugge in Suv: arrestato presidente pakistano e capo delle L ex forze armate, Pervez Musharraf, alza la voce e denuncia nuove ''accuse politicamente immotivate'' nei suoi confronti. ''Mi difenderò in tribunale ha spiegato sulla sua pagina Facebook - dove emergerà la verità''. Così ha risposto alle accuse che gli sono state mosse nell'ambito del processo per il defenestramento dei giudici della Corte Suprema nel 2007, durante la sua presidenza, dopo la decisione di imporre lo stato d'emergenza. ''Alto tradimento'' e terrorismo, i capi d imputazione. Dopo essere tornato nella sua villa alla periferia di Islamabad per ''detenzione domiciliare provvisoria''; nel primo pomeriggio di ieri, è stato trasferito nel quartier generale della Polizia pachistana per essere interrogato. Secondo indiscrezioni, è stato ascoltato dall'ispettore Idrees Rathor. Per il commissario capo della Polizia di Islamabad, Tariq Pirzada, si è trattato di una semplice formalità per dichiarare la sua abitazione come ''prigione distaccata''. Nel frattempo, il Ministro della Giustizia ha affidato il caso di Musharraf al tribunale anti-terrorismo. Da quanto si apprende, lunedì inizierà il processo contro l'ex generale. Ieri mattina era stato prelevato dalla Polizia dalla sua villa dove si era rifugiato, dopo un ordine di arresto dell'alta Corte della capitale pachistana che aveva rifiutato di estendere i termini per la libertà provvisoria dietro cauzione. Luca Libanese

7 7 Roma La Capitale verso il voto. Impegnativa iniziativa assunta dal leader del partito per la giornata di oggi Tour di Storace, Roma svolta a destra Municipio per Municipio, ecco il programma odierno di Francesco Storace nella Città Eterna HERPES Lo spettro dell ingovernabilità s aggira per le strade di Roma Un lungo tour, per cominciare a fare di Roma un modello di partecipazione e di simbiosi tra La Destra e il territorio. È quello che Francesco Storace effettuerà oggi, insieme ai militanti nelle varie aree della Capitale e ai vertici del partito, in tutta Roma. L agenda è davvero densa e rappresenta l antipasto più significativo di una campagna elettorale che si preannuncia quanto mai accesa, in omaggio del resto ad uno scenario politico nazionale mai così difficile. E mentre ci si scontra per salire al Colle, scendere tra la gente significa prendere una strada diversa, più diretta, nei confronti di quel popolo che tutti citano ma in mezzo al quale nessuno si cala più. Non a caso Storace ha voluto dare anche una connotazione quirinalizia al suo tour, non per proporre candidature particolari, ma per impedire che, per pura distrazione di un Italia disamorata, trovino cittadinanza quelle improponibili: di ex dipendenti di Goldman Sachs, o svenditori dei beni italiani, ad esempio. Comunque, ci sarà soprattutto da parlare di Roma, del governo dei suoi territori, del rispetto della sua unicità e della sua governabilità, e delle proposte che una Destra ritrovata deve poter mettere sul piatto dell amministrazione capitolina, ad ogni livello e con rappresentanza seria e qualificata. Di qui, quindi, l esigenza di portare i temi in ogni zona di Roma, con il programma che segue. Municipio XIII (ex XVI) ore : Via di Boccea 173; Municipio XIV ( ex XIX) 2 ore : HIGH VALUE SRL Tangenti: sei indagati, c è anche Ulissi Mazzette da 80 mila euro al Comune di Roma. Perquisizioni e sequestri, ancora una volta, da parte della Gdf, che fanno tremare il Campidoglio. Al centro delle indagini della Procura capitolina, una presunta tangente pagata dalla società High Value srl per conto del colosso internazionale di consulenza Accenture. Il destinatario della bustarella? Fabio Ulissi, membro dell ufficio di presidenza e responsabile dei rapporti con le aziende della Roma Capitale Investments Foundation (la fondazione istituita nel 2012 per sostenere progetti di crescita imprenditoriale e presieduta da Gianni Alemanno). Per i pubblici ministeri Palazzi e Ielo, Ulissi sarebbe dovuto intervenire presso il Comune di Roma per assicurare l aggiudicazione ad Accenture della gara indetta da Roma Capitale per il servizio di manutenzione, supporto e sviluppo applicativo dei sistemi informativi del territorio comunale. Competizione che, naturalmente, il colosso internazionale si è poi aggiudicata. Il sistema, anche questa volta, è quello delle sovrafatturazioni. Ben sei le persone finite nel registro degli indagati (oltre a Ulissi, Luca Ceriani, Giuseppe Verardi, Francesco Gadaleta, Roberto Sciortino e Massimo Alfonsi). Sempre secondo la pubblica accusa, sarebbe stato proprio Verardi, senior manager di Accenture, a creare la provvista (per Ulissi), con un giro di fatture false per un totale di euro. L ipotesi di reato, per tutti, è di corruzione aggravata. Federico Colosimo Roma, Largo Arturo Donaggio Municipio XV (ex XX) ore : Roma, Piazzale di Ponte Milvio; Municipio III (ex IV) ore : Roma, Mercato Via Conca d'oro angolo Via delle Valli; Municipio II (ex II-III) ore : Roma, Piazza Euclide; Municipio II (ex II-III) ore : Roma, Piazza Bologna; Municipio VI (ex VIII) ore : Via Don Primo Mazzolari 169; Municipio V (ex VI-VII) ore : Roma, Via Collatina 72Municipio VII (ex IX- X) ore : Roma, Via Appia Nuova angolo Via Mario Menghini; Municipio IV (ex V) ore : Roma, Via Tiburtina angolo Via dei Durantini; Municipio VII (ex IX-X) ore : Cinecittà, Cinecittà via Tuscolana angolo Largo Appio Claudio; Municipio I (ex I-XVII) Roma, Largo dei Lombardi ore ; Municipio VIII (ex XI) ore Roma, Via Alessio Baldovinetti; Municipio XI (ex XV) ore : Roma, Viale Giuseppe Sirtori 2; Municipio XII (ex XVI) ore : Roma, Viale dei Colli Portuensi L.go N.S. di Coromoto; Municipio IX (ex XIII) ore : E.U.R., Viale Europa 34; Municipio X (ex XIII) ore Lido di Ostia, Piazza Anco Marzio. Bruno Rossi di Luca Casciani Ingovernabilità. E da questo sostantivo che dobbiamo partire per prendere decisioni intelligenti e mirate che andranno a ricadere sulla vita della nostra città. Quello che sta accadendo a livello nazionale per l elezione del Presidente è solo l antipasto di ciò che potrebbero vivere i cittadini romani da qui a qualche mese: il, più o meno, primo partito italiano non riesce, causa insanabili fratture interne, ad esprimere un candidato di spessore che metta insieme una maggioranza non solo puramente numerica, ma convinta della scelta fatta. Il fantasma di Renzi è molto più presente di quanto si voglia far credere. Il secondo, più o meno partito italiano, anche se bisogna fare attenzione a definirlo partito perché grillini e grilline potrebbero avere coccoloni e vampate, naviga alla cieca, ed il riferimento alla barca a vela con la quale Grillo si è presentato ieri a Trieste è puramente voluto, presentando candidature provocatorie e masochiste, visto quello che Rodotà dichiarò non più tardi di qualche mese sul M5S definendolo in maniera così negativa che più negativa non si può. Ma sappiamo che elezione non olet... Il terzo, più o meno partito italiano, è alla finestra ed attende. D altra parte cosa dovrebbe fare avendo perso, anche se di mezza incollatura, le consultazioni di poche settimane fa? L atteggiamento è comprensibile e condivisibile: avete vinto voi, fateci vedere cosa siete capaci di fare. Ma se non ci riuscite, la via del ritorno al voto, per quanto dispendiosa e ridicola, è l unica via per smascherare più di qualche bluff estemporaneo e del quale gli attuali sondaggi già danno conto. Roma guarda ed io sento di rivolgermi soprattutto agli indecisi, agli sfiduciati, a quelli che, dopo aver sperato nel cambiamento ripensano a quella croce messa in cabina e si chiedono, se quel voto meritasse veramente le 5 stelle oppure un paio al massimo. Marino non conosce la città, Marchini in tutti questi anni non si è mai visto, non parlo degli altri candidati perché, pur con il massimo rispetto, si tratta di outsider con percentuali da prefisso telefonico. Sacrificare Alemanno per mettere l Urbe in mani straniere potrebbe essere un errore imperdonabile. Ed a livello nazionale, la quota di sbagli ce la siamo ce la siamo già giocata. Luca Casciani, ogni mattina, dal Lunedì al Venerdì, dalle alle su RTR 99 Radio Ti Ricordi

8 Castel Romano Ricettazione Blitz dei carabinieri sulla Pontina Refurtiva a palate nel campo nomadi Preziosi in oro nascosti in alcuni box Le vittime dei ladri potranno recuperarlo Diversi oggetti in oro rinvenuti ed una nomade rumena di anni 33 denunciata per ricettazione. Questo il bilancio del controllo straordinario che, dalle prime luci dell'alba è stato eseguito presso il campo nomadi di Castel Romano, dove risiedono più di 1000 nomadi dei quali molti già gravati da precedenti di polizia e penali. Lo comunica una nota precisando che l'operazione - che coinvolge i carabinieri della compagnia di Pomezia, supportati da un elicottero del Raggruppamento aeromobili carabinieri di Pratica di Mare è scattata a seguito di diversi furti nelle abitazioni capitoline e della periferia e, soprattutto, a qualche giorno dall'arresto per furto aggravato di un pregiudicato nomade che, dopo aver distrutto i vetri di alcune macchine parcheggiate fuori dall'outlet Castel Romano e per sfuggire ai carabinieri che lo avevano sorpreso, aveva percorso 3km della s.r. 148 Pontina contromano inseguito dai militari a sirene spiegate. Durante le verifiche relative ai soggetti sottoposti agli arresti domiciliari e altre pene alternative alla detenzione in carcere, sono stati controllati - spiega la nota - alcuni box sospetti che hanno permesso di rinvenire diversi oggetti in oro e denunciare per ricettazione una nomade rumena di anni 33. Nel corso delle operazioni della mattina sono stati controllati 30 soggetti ristretti agli arresti domiciliari risultati tutti presenti, inoltre sono stati controllati 52 autoveicoli parcheggiati all'interno del campo ed eseguite alcune perquisizioni che hanno permesso il rinvenimento di vari preziosi: 17 anelli d'oro, 7 collane e 14 bracciali in oro, diversi ciondoli e sterline in oro, tutto probabilmente provento di furti. I cittadini che hanno subito furti di oggetti in oro nelle ultime settimane sono invitati a contattare i carabinieri della stazione Roma Tor de Cenci, via Pontina 606 tel per visionare la refurtiva recuperata. Il campo nomadi di Castel Romano è il campo autorizzato più grande della Capitale composto da circa 300 moduli abitativi e raccoglie gli ex campi nomadi di Tor de Cenci, La Martora e via Vasca Navale. Bruno Rossi 8 Acilia Dramma della gelosia Italia DA ROMA E DAL LAZIO Disperata fuga, poi gli spari L ha uccisa senza pietà Assassinata con sei colpi di pistola dall ex marito, Michela Fioretti infermiera all ospedale Grassi di Ostia. Lui tenta il suicidio subito dopo La gelosia genera un altro dramma. Accade a Roma. Sono le 19 di giovedì sera. Guglielmo Perettini, una guardia giurata di 42 anni, incensurato, ha ucciso la sua ex-moglie, Michela Fioretti, 41enne infermiera dell ospedale Grassi di Ostia, sparandole attraverso il vetro dell auto in corsa, dopo averla inseguita e affiancata. L uomo ha poi tentato il suicidio. La donna è morta mentre l ex marito è ricoverato in gravi condizioni. Si tratta del terzo caso in tre giorni di violenza sulle donne: Denise Morello, 22 anni uccisa dall ex a Treviso; Lucia Annibali, 35 anni, aggredita e sfigurata con dell acido a Pesaro da due uomini mandati dall ex compagno. Michela Fioretti, viveva a Dragoncello, non lontano da dove è stata uccisa. Il viadotto Zelia Nuttal, un tragitto che faceva ogni giorno per tornare a casa dopo il lavoro. Evidentemente l ex marito l aspettava, infatti dopo averla inseguita al volante di una Grande Punto grigia, l ha affiancata più volte. I due si sono insultati ripetutamente. La donna ha prima tentato di scappare, poi è stata costretta a fermarsi attaccata al guard rail ed è stata raggiunta, attraverso il finestrino, da 6 colpi, sparati dall uomo con la sua pistola di ordinanza, una Beretta calibro 7,65. La vittima è stata ferita a morte al torace e al collo. Poi l uomo si è allontanato in auto e si è sparato alla tempia. La guardia giurata è stata trasportata in gravi condizioni all ospedale San Camillo: il proiettile gli avrebbe trapassato la testa. I due erano separati e in passato si erano già verificati episodi di violenza. Il movente del folle gesto sarebbe da ricercare nella gelosia dell uomo, con cui la donna litigava spesso. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Ostia. La coppia aveva due figlie, rispettivamente di sei e di dieci anni, che fortunatamente non erano in auto al momento della sparatoria. La coppia nell ultimo anno si era reciprocamente denunciata per questioni inerenti alla separazione. Maltrattamenti e non ottemperanza agli ordini del giudice, erano le contestazioni formulate negli esposti, ai quali non sono mai comunque stati allegati referti medici. Ad allertare i militari della sparatoria un automobilista, testimone oculare dei fatti, che ha assistito a tutta la dinamica dell omicidio: dalla discussione, all inseguimento, ai due tentativi del vigilante di bloccare l ex moglie, fino agli spari. Lo sapevano tutti che sarebbe successo prima o poi. Lui la perseguitava, la seguiva, non si rassegnava e lei lo aveva già raccontato ai carabinieri di Acilia. Ora l ha uccisa senza pietà. Queste le parole delle colleghe di Michela Fioretti. Era infermiera nel reparto Dialisi ed apprezzata da tutti per la sua dedizione al lavoro nonostante fosse costretta ad una vita d inferno. Una dipendente dell ospedale racconta: Quell uomo non le risparmiava minacce e molestie. Michela era preoccupata, e si era recata anche dai carabinieri, perché lui girava con una pistola. Carola Parisi IL GOVERNO DE L AQUILA TENDE UNA MANO ALLA REGIONE LAZIO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI L accordo con l Abruzzo spinge l emergenza più in là di un mese A Colfelice resta però la mobilitazione: Monitoriamo la situazione - E resta in piedi anche la possibilità di realizzare una discarica provvisoria Per un Colfelice sempre di traverso, spuntano ora gli impianti abruzzesi a fare da salvagente e a tendere la mano. È stato infatti siglato un accordo, tra il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il governatore dell Abruzzo, Gianni Chiodi per il conferimento di 300 tonnellate giornaliere di rifiuti romani negli stabilimenti tmb di Sulmona e Chieti. Il Lazio con il sì dell Abruzzo incassa così la seconda disponibilità dopo quella della Toscana, sempre per ciò che riguarda il solo trattamento. Si va quindi rasserenando l intera situazione dopo che il ministro Clini, come previsto dal decreto da egli sottoscritto, è riuscito a far viaggiare a pieno regime tutti gli impianti della regione interpellati, più i due esterni. Questa nel dettaglio la situazione: 4 gli impianti tmb sfruttati al massimo dentro i confini capitolini (2 Ama e 2 Colari), 2 quelli esterni sui quali si può contare, a parte qualche ostruzionismo iniziale, sulla massima collaborazione (Albano e Viterbo) e uno (Colfelice) sul quale resta da vincere ancora qualche resistenza ma che pian piano si sta cercando di riportare all ordine. I comitati hanno infatti deciso di sospendere le proteste, almeno per ora forti anche del compromesso scaturito dal tavolo tecnico con la Regione in cui ci si è accordati sul dimezzamento delle tonnellate da trasportare nell impianto: restiamo comunque vigili afferma Fabrizio Di Cioccio, responsabile di uno dei comitati - e continuiamo a monitorare cosa accade con i trasferimenti dei rifiuti dalla Capitale. Il vero dubbio che assilla la mente degli abitanti del frusinate e non solo, è che fine faranno i rifiuti una volta trattati, dal momento che il ritorno a Malagrotta è garantito fino a fine giugno? Non è dato saperlo. Interpellato in merito il ministro Clini (quello che ha affermato di cambiarsi le mutande una volta ogni 4 giorni per intenderci) ha solo ribadito quella che è la sua linea. Non vi saranno altre proroghe e dopo aver chiuso le porta al tal quale, la discarica più grande d Europa cesserà qualsiasi funzionamento per la data prefissata. Abbiamo avviato la raccolta differenziata e messo a pieno regime tutti gli impianti di trattamento meccanico biologico ribadisce Clini -. Per questo dall 11 aprile non c è un rifiuto non trattato che vada a Malagrotta. Il nostro obiettivo non sono state le discariche. Sarà, ma c è solo un piccolo problema. Essendo grazie al Consiglio di Stato, tornato di moda il piano rifiuti dell ex giunta Polverini, potrebbe allo stesso tempo tornare di moda anche la realizzazione della discarica provvisoria tanto osteggiata dal ministro, prevista proprio dal provvedimento regionale. Una soluzione che nessuno vuole ma che comunque andrà vagliata attentamente. Fare affidamento su altri comuni e altre regioni rappresenta un tampone al problema e non una soluzione, è necessaria invece un assunzione di responsabilità, la stessa che è mancata alle istituzioni fino ad oggi e per la quale è invece atteso Zingaretti. Ugo Cataluddi Roma, via Filippo Corridoni n.23 Tel Fax redazione@ilgiornaleditalia.org Direttore responsabile Francesco Storace Direttore editoriale Guido Paglia Società editrice Amici del Giornale d Italia Amministratore Roberto Buonasorte Direttore Generale Niccolò Accame Marketing e Pubblicità Daniele Belli Progetto grafico e impaginazione Raffaele Di Cintio Nicola Stefani Sito web Per la pubblicità su Il Giornale d Italia rivolgiti a Eco Comunicazione e Marketing via di San Bartolomeo 9 Grottaferrata (Rm)

9 Como Accusati di un centinaio di colpi Furti in casa arrestati 16 rom Diversi i minori, ma dietro di loro I genitori che li istigavano al reato Hanno messo a segno un centinaio di colpi con bottini corposi. Ma dietro di loro ci sarebbero i genitori che li istigavano a compiere i reati. È lo scenario che emerge dall operazione Lele contro i furti in abitazione, condotta dalla Polizia di Stato di Cuneo, con l ausilio della Squadra Mobile di Torino che ha portato all esecuzione di 16 misure cautelari, 10 a carico di minori e 6 a carico di adulti, tutti di etnia Rom. Le indagini della Squadra Mobile di Cuneo hanno fatto emergere due distinte condotte criminali, come spiega la stessa Polizia di Stato in una nota: una prima condotta, attuata da adulti con figli, consistente nell inviare i minori, anche infraquattordicenni, a commettere furti in abitazione. I minori venivano controllati, guidati, sollecitati ed incoraggiati a delinquere dagli adulti che approfittavano della minore età dei figli per beneficiare del trattamento sanzionatorio favorevole previsto dalla legislazione penale vigente - prosegue la nota - I minori, quotidianamente, commettono da un minimo di uno ad un massimo di cinque furti, sempre in orario diurno e con le medesime modalità: effrazione delle porte a mezzo di grossi cacciaviti previa verifica dell assenza dei proprietari all interno. Una seconda condotta attuata da adulti con figli in tenera età (infra dodicenni) e, in particolare, dalle donne adulte che venivano condotte, dai mariti, a perpetrare furti in abitazione. Tra i destinatari del provvedimento cautelare vi sono interi nuclei famigliari e, in particolare, quattro genitori responsabili, in concorso, dei furti perpetrati dai figli istigati. Nel corso delle indagini sono stati arrestai tre nomadi, beccati in flagranza di reato nonché rintracciati due ricercati destinatari di custodie cautelari per pregressi furti. Nel corso delle perquisizioni oltre ad una ingentissima quantità di merce, è stato rinvenuto un mitragliatore tipo Uzi, dotato di silenziatore (arma da guerra in uso solamente all esercito dalla portata micidiale) nonché due pistole Revolver, entrambe provento di furto, una pistola semi automatica, rubata a Torino e una pistola lancia razzi. Sono state sequestrate inoltre targhe false, passamontagna, fondine e numerosi caricatori. La proprietaria della casa è stata accusata anche per detenzione illegale di arma da guerra, comuni da sparo e ricettazione. B.F. 9 Friuli Venezia Giulia Elezioni Italia DAL NORD In Regione si chiude la campagna e La Destra ricorda i suoi obiettivi I candidati puntano ad una fiscalità amica, a rilanciare l occupazione, tenendo alta la guardia anche sulle politiche sociali e della famiglia Si è conclusa ieri la campagna elettorale in Friuli Venezia Giulia. La Regione domani e lunedì è chiamata al voto per le regionali oltre che per rinnovare la presidenza della provincia di Udine e 13 Comuni, tra cui quello di Udine. Ultima occasione dunque, ieri, per i candidati de La Destra di incontrare i propri elettori e per annunciare i punti di un ricco programma che vede il partito capitanato dal segretario nazionale Francesco Storace puntare principalmente sui temi del sociale, della famiglia e del lavoro, oltre a quello fiscale. Per essere competitivi e lavorare di più bisogna avere meno tasse questo uno dei pilastri. Mentre lo Stato aumenta la pressione fiscale per tentare di pagare i suoi debiti, il Centrodestra e La Destra in Regione si vogliono porre in controtendenza. La scelta dunque è quella di ridurre il peso dei tributi per ripopolare il territorio di attività economiche, sempre più attratte dai paesi vicini, spiega il candidato a Presidente del Centrodestra Renzo Tondo. In questo quadro è il candidato al consiglio regionale de La Destra Franco Baritussio a ricordare l importanza di rivendicare e ottenere l applicazione dell autonomia tributaria e della fiscalità di vantaggio, come anche già definite dalla legge statale n. 220/2010, che assegna alla Regione le facoltà di modificare in riduzione le aliquote dei tributi erariali, prevedere esenzioni dal pagamento e introdurre detrazioni di imposta e deduzioni dalla base imponibile. Sono infatti due i primi passi da fare in Regione secondo Baritussio che parla di immediata sburocratizzazione, tema che va portato pesantemente sul tavolo ove si regolano i rapporti fra lo Stato e le Regioni spiega nonché l abbattimento dei differenziali sulle aree di confine per fermare la fuga di aziende e persone verso la Carinzia o all est. Oltre all attenzione sulla pressione fiscale i candidati de La Destra hanno spiegato perché votare proprio il loro partito: per tenere alta la guardia sulle politiche sociali e della famiglia; per difendere a oltranza il lavoro, ponendo al centro la piccole e medie imprese intervenendo con una attenta politica degli ammortizzatori quando il lavoro viene a mancare ed inoltre per dar più forza alle politiche della casa ricordando come nel Lazio il partito ha dato vita al mutuo sociale. Infine quello che non può mancare è un rapporto continuo e diretto con la popolazione. Anche dopo la campagna elettorale dobbiamo continuare a parlare dialogare con la gente conclude Baritussio è necessario non solo avere un riscontro diretto del nostro operato ma anche conoscere i problemi e le difficoltà del popolo. Barbara Fruch Brescia Traffico di droga: arrestate 56 persone Cinquantasei persone in manetta e sotto sigillo ben 50 chili di cocaina e tre tonnellate di marijuana. Sono questi i numeri della ingente operazione antidroga scoperta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Brescia e dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, diretti dalla D.D.A. di Brescia. Un traffico internazionale di droga che ha condotto all arresto di 56 persone (di cui 20 italiani e 36 stranieri) e al sequestro non solo della droga ma anche di contanti per quasi mezzo milione di euro, mezzi e natanti per un valore di circa un milione di euro. Si tratta di uno dei più rilevanti sequestri di marijuana degli ultimi anni. L operazione, che avuto inizio nell autunno del 2011 in seguito a delle denunce di alcuni i quali lamentavano un attività di spaccio nei pressi di parchi giochi e scuole, ha smantellato tre diversi sodalizi criminali tra loro collegati. Milano Scontri al San Raffaele: infermiera ferita Clima caldo ieri al San Raffaele di Milano dove questa mattina oltre mille lavoratori dell ospedale hanno di nuovo occupato l accettazione. Come già avvenuto nei giorni scorsi, dopo un infuocata assemblea, i dipendenti sono partiti in corteo. Ben 300 lavoratori hanno occupato di nuovo l accettazione dell ospedale, bloccando i 32 sportelli al pubblico e mandando in tilt fino alle 14 tutta la struttura. Il clima è stato teso fin da subito: una parte dei manifestanti ha forzato il cordone creato all ingresso dell accettazione dai poliziotti in tenuta antisommossa, mentre altri lavoratori sono entrati dalla porta laterale, arrivando alle spalle degli agenti. Dieci minuti con spintoni e grida, che si sono conclusi con una lavoratrice, un infermiera di 47 anni che lavora nel reparto di Medicina preventiva, che è caduta a terra. La donna è stata trasportata al pronto soccorso dopo aver urtato con violenza la testa. A riferirlo è l Usb, l Unione sindacale di base, che in una nota aggiunge: La vertenza del San Raffaele si fa più dura. L obiettivo dei sindacati è ottenere il ritiro dei licenziamenti nel comparto, dopo che nei giorni scorsi sono partite le prime 40 lettere. Il prefetto di Milano, Camillo Andreana, intanto, ha precisato che non ci sarà alcun nuovo tavolo nei prossimi giorni in Prefettura e che la sede per il riavvio della trattativa contro i licenziamenti è un altra. La procedura di raffreddamento, fatta qualche mese fa, è stata superata, ha affermato Andreana. La procedura aveva portato ad un ipotesi di accordo, proposta dal prefetto, ma rifiutata dai sindacati dell ospedale San Raffaele. Avevo ottenuto più di quanto si ottiene normalmente in questi casi con l impegno dell azienda di bloccare ogni ipotesi di licenziamento collettivo per due anni - ha spiegato il prefetto - Ipotesi che però era stata rifiutata dai sindacati dell ospedale, che avevano deciso di non sottoporla ad un ulteriore referendum dei lavoratori. La palla ora è ai sindacati, alla azienda e alla Regione Lombardia. Intanto, la sanità lombarda incrocia le braccia e per l 8 maggio è stato proclamato lo sciopero generale regionale della sanità pubblica e privata. Fiamme a Perugia e Pordenone Inferno in due aziende: paura per i residenti Con l arrivo del caldo si registrano anche i primi incendi. Fiamme sono divampate ieri mattina nel deposito dei rifiuti della Gesenu di Perugia, nella zona di Ponte Rio. Ad andare a fuoco sono stati un mix di rifiuti come sedie, tavoli, altri mobili o elettrodomestici dismessi che l azienda preleva dalle abitazioni. Dalla zona dell incendio si è leva una grande colonna di fumo grigio formando una sorta di nube, visibile anche da molto distante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con diverse squadre, diversi mezzi e ben tre pompe, oltre allo stesso personale della Gesenu: ci sono voluti ben quattro ore per arginare lentamente l incendio evitando così potesse prendere il largo verso boschi e campi della zona. Anche il fumo è stato tenuto costantemente sotto controllo dai tecnici Arpa (Agenzia di protezione ambientale) per evitare danni alla salute dei dipendenti e dei vicini. Ora si attendono di sapere, proprio i rilievi dell Arpa su potenziale tossicità dei fumi sollevati in aria dall incendio. Disastro ambientale scongiurato anche in provincia di Pordenone, dove un grande incendio è divampato alle 21 di giovedì sera in una fabbrica che utilizza vernici e solventi a Sesto al Reghena (Pordenone). Cinque forti deflagrazioni, probabilmente derivate dallo scoppio di alcune taniche di solvente, e il terrore dei residenti nei dintorni. Sul posto sono intervenuti cinque equipaggi dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Pordenone. In supporto alle unità operative impegnate nello spegnimento, sono arrivati anche due equipaggi da Venezia e altrettanti da Treviso. Presenti precauzionalmente anche i mezzi del 118, mentre i tecnici dell Arpa, sopraggiunti in loco, hanno valutato l eventuale evacuazione delle famiglie di alcune abitazioni non lontane dal luogo del rogo, per evitare rischi di natura ambientale scaturiti dalle vernici bruciate. La nube sprigionatasi durante l incendio non era tossica, questo grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, che hanno operato per contenere la fuoriuscita di sostanze tossiche all interno dello stabilimento. In meno di due ore l incendio è stato domato e scongiurato il pericolo esplosione. Carlotta Bravo

10 10 Italia DAL CENTRO E DAL SUD Il sindaco di Napoli, in evidente difficoltà, scomoda i poteri forti, che sarebbero contro di lui De Magistris in crisi? Macchè, è strategia della tensione Secondo l ex magistrato la manifestazione contro la ztl è stata infiltrata dalla camorra. Intanto annuncia il rimpasto di giunta per il10 maggio Chiagne e fotte. È inevitabile ricorrere ad un colorito motto partenopeo per raccontare di un sindaco che, mentre la città è in fiamme, non trova altro di meglio che lamentarsi di quanto sia mal voluto dalla criminalità organizzata. Ovvio, si parla di Napoli. Banale, si parla di De Magistris. Il quale, avendo il sindaco attirato su di sé una tale serie di proteste, e da ambienti così diversi tra di loro, ha fatto registrare praticamente un record. Ma Giggetto o manettaro non è stato neanche sfiorato dal pensiero che i napoletani non ce la fanno più con la sua amministrazione impalpabile. No. Lui è sicuro che c'è un tentativo di destabilizzare la città da parte di ambienti che si servono di delinquenti di strada, il cui obiettivo è far entrare, nei ruoli in cui si decide, chi vuole mettere le mani sulla città. Insomma addirittura una evidente strategia della tensione, che non gli fa paura, ma che è iniziata subito dopo l'estate attraverso ingranaggi importanti nella Pubblica amministrazione. Insomma camorra e magari servizi segreti deviati, tutti contro di lui. Tanto da arrivare all insultante dichiarazione secondo cui la camorra dei delinquenti di strada si è vista in occasione della protesta contro la Ztl, sotto Palazzo San Giacomo quando già da alcuni giorni prima c'era chi diceva ai commercianti di chiudere altrimenti avrebbero vandalizzato i negozi. Ovviamente la summa è vista nell incendio alla Città della Scienza, passando dalle strumentalizzazioni seguite al crollo dell edificio alla Riviera di Chiaia, ai falsi attentati bomba dei giorni scorsi e - ha concluso de Magistris - altri tentativi di cui non posso parlare. Tutto ciò è venuto fuori dalle parole di De Magistris al Forum organizzato presso la sede di Napoli dell Ansa. La stessa platea scelta dal sindaco per annunciare che il 10 maggio presenterò la nuova agenda politica per Napoli per i prossimi 3 anni e la nuova giunta. Che non è un rimpasto figlio del disperato tentativo di salvare la barca alla deriva, ma un allargamento alle forze democratiche, radicamento nella città e passione. Sto costruendo la nuova agenda in questi giorni, con i miei collaboratori, ma anche con i cittadini, leggendo e seguendo i social network. Sto lavorando a un allargamento della maggioranza - ha spiegato de Magistris - non solo in consiglio comunale ma a tutta la città. Vedremo questa trasversalità dove, e quanto lontano, lo porterà Robert Vignola Il Venerabile è stato ascoltato martedì ad Arezzo Trattativa Stato-Mafia: interrogato Licio Gelli Il capo della P2 è stato sentito dai pm Vittorio Teresi e Roberto Tartaglia come persona informata sui fatti Oramai siamo alla farsa. Processo farsa. Quello sulla presunta trattativa Stato-Mafia, in particolare. I pm Vittorio Teresi e Roberto Tartaglia, non sanno talmente più che pesci prendere per tenere insieme il delirante castello accusatorio costruito dalla Procura di Palermo, che hanno riesumato pesino Licio Gelli. Il Venerabile è stato ascoltato martedì ad Arezzo. I magistrati hanno fatto uno strappo alla regola, spostandosi da Palermo per interrogarlo vista è proprio il caso di dirlo- la veneranda età dell ex capo della P2. Il novantaquattrenne ha dovuto rispondere (come persona informata sui fatti) in merito a suoi presunti contatti con Don Vito Ciancimino. A quanto dichiarato da Massimo Ciancimino, figlio dell ex Sindaco di Palermo, Gelli si sarebbe incontrato con suo padre a Cortina D Ampezzo nel 92, subito dopo le stragi di Capaci e via D Amelio. I due avrebbero concordato la nascita di un nuovo soggetto politico di ispirazione separatista, per l anno seguente. Mi hanno fatto dei nomi avrebbe detto Gelli al suo avvocato al termine dell incontro con i pm- ma io non li conoscevo, solo uno l ho sentito nominare sul giornale. Insomma, un bel buco nell acqua per i magistrati palermitani che, ancora una volta, fidandosi ciecamente del protetto di Antonio Ingroia, sono riusciti a non fare alcun passo avanti nell inchiesta. Nel frattempo, viene confermata la data del 22 aprile per la distruzione delle intercettazioni fra Giorgio Napolitano e l ex ministro Nicola Mancino. Grazia Bontà SICILIA Lampedusa e Siracusa: allarme sbarchi Un altra, intensa, notte di soccorsi nel canale di Sicilia. La situazione è davvero drammatica e l emergenza aumenta. La Guardia Costiera e la Marina Militare hanno, infatti, effettuato numerosi interventi per mettere in salvo centinaia di clandestini, che cercavano di raggiungere le coste siciliane. Le operazioni di salvataggio sono state tutt altro che facili: alcuni naufraghi, vedendo le unità di soccorso, si sono tuffati in mare ed hanno rischiato di annegare. Il primo intervento a Siracusa, dove sessantuno migranti, tra cui anche una bambina di quattro anni, sono stati salvati dalle motovedette della Guardia Costiera. Erano a bordo di un peschereccio di 13 metri in legno, in pessime condizioni. Arrivati in porto, i clandestini sono stati assistiti e portati in ospedale per essere sottoposti ai controlli sanitari ed alle operazioni di identificazione. A Lampedusa, poi, due barconi alla deriva, uno con a bordo 73 migranti e l altro con 96, sono stati tratti in salvo, poco prima che entrambe le imbarcazioni affondassero. Non basta, ieri mattina, un gommone carico di clandestini in difficoltà è stato avvistato nel canale di Sicilia. La richiesta di soccorso sarebbe partita da un giornalista somalo, che collabora con la Bbc. In tutto 115 naufraghi, tra cui 17 donne e otto bambini. La Guardia Costiera ha perlustrato, con una motovedetta, per tutta la giornata quel tratto di mare, per assicurarsi che tutti fossero tratti in salvo. Una situazione che non conosce tregua. Secondo la Finanza, nelle prossime ore, sono previsti nuovi sbarchi. Paolo Signorelli Eurosky Tower. L investimento più solido è puntare in alto. Eurosky Tower è il grattacielo residenziale di 28 piani che sta sorgendo a Roma, nel prestigioso quartiere dell EUR. Un progetto modernissimo e rivoluzionario che coniuga esclusività e tecnologia, ecosostenibilità ed eleganza. Eurosky Tower è destinato a diventare un simbolo di Roma e soprattutto un grande investimento che si rivaluterà nel tempo. Le residenze sono state progettate per offrire spazi comodi, ma al tempo stesso funzionali, perfettamente rifiniti in ogni dettaglio e con tagli che vanno dai 50 mq fino agli oltre 300 mq. La vicinanza di grandi aziende (italiane e multinazionali) e la posizione assolutamente strategica rispetto agli aeroporti e al centro città garantiscono una elevata richiesta di unità abitative di piccolo/medio taglio in affitto per manager e dirigenti. Al 19 piano, ad oltre 70 metri di altezza, sono state realizzate le prime tre residenze campione, altamente rifinite in ogni singolo dettaglio. Per prenotare la tua visita contatta i nostri consulenti al numero RE AWARDS Premio Speciale Smart Green Building UFFICIO VENDITE Roma EUR Viale Oceano Pacifico (ang. viale Avignone) Numero Verde CAGLIARI Non dà la precedenza: in coma 21enne Èstato pestato a sangue per una mancata precedenza e ora si trova ricoverato in coma farmacologico. È successo a Cagliari, dove un 21enne è stato aggredito da un suo compaesano di 23 anni, ora indagato per lesioni personali dai carabinieri di Villacidro. Il fatto risale al 16 aprile alle 23 circa, quando Michael Matzuzzi si era scontrato in bicicletta con una moto a tre ruote, cui non aveva dato la precedenza. Il conducente era sceso e l aveva picchiato; poi però, aveva fatto credere che Michael fosse rimasto ferito nello scontro. Inizialmente infatti la vicenda era stata archiviata come un semplice incidente stradale: il 21enne era stato soccorso e trasportato all ospedale di San Gavino per poi essere trasferito, date le gravi condizioni, al Marino di Cagliari dove i chirurghi lo hanno sottoposto ad un intervento alla testa per rimuovere un ematoma interno. La svolta nelle indagini è arrivata a seguito di una segnalazione ai carabinieri che hanno poi avviato i necessari accertamenti riuscendo a ricostruire il fatto. Michael Matzuzzi non avrebbe rispettato uno stop mentre percorreva una via del paese in bicicletta e avrebbe urtato la motocarrozzella guidata dal 23enne, finendo a terra. Il conducente della motoape sarebbe sceso dal mezzo e avrebbe picchiato selvaggiamente il ciclista, finché non è transitata casualmente una pattuglia delle guardie campestri che si è fermata e, viste le condizioni del ragazzo, ha chiesto l'intervento del 118. Le condizioni del ferito non erano però dovute alla caduta dalla bici. Barbara Fruch

11 11 Arte La Capitale si prepara anche quest anno alle consuete celebrazioni in onore delle sue 2766 candeline Natale di Roma, è gran festa Il prossimo 21 aprile saranno diverse le manifestazioni organizzate in giro per le strade per intrattenere cittadini e turisti di Francesca Ceccarelli Il 21 aprile Roma festeggia il suo 2766 Natale. Un calendario ricco di appuntamenti tra storia, cultura, arte, musica e spettacolo per soddisfare sia i cittadini che i turisti che in questi giorni affollano la città. Tra le tante iniziative la festa italo/argentina A passo di tango in onore di Papa Francesco in programma sabato 20 a piazza del Popolo. Per l' occasione "piazza del Popolo si trasformerà in una grande Milonga", ha detto il vicesindaco Sveva Belviso, mentre il Sindaco ha sottolineato: "Sappiamo che il Santo Padre ama il tango, per questo abbiamo deciso di dedicargli questo evento da parte della città". E ancora, per gli amanti dell arte le visite guidate a Palazzo Senatorio in Campidoglio domenica 21: un altro appuntamento di grande rilievo che si svolgerà dalle 13 alle 23, con ultimo ingresso alle 22.45, con gruppi che si susseguiranno con intervalli di minuti per consentire un afflusso regolare. Tra le mete della visita, lo studio del Sindaco con possibilità di un breve affaccio dal balconcino con veduta dei Fori Imperiali, la Sala dell Arazzo, la Sala delle Bandiere, l Aula Giulio Cesare. Tra le altre iniziative da ricordare poi i vari appuntamenti che uniscono incontri, momenti didattici,rievocazioni storiche, proposti dal Gruppo Storico Romano e da Pactum Roma. Inoltre attività didattiche presso musei e luoghi della città; mostre e iniziative di arte e letteratura. Non manca l omaggio domenica sera in via dei Fori Imperiali a al Califfo con Franco Califano: non escludo il ritorno, un concerto evento per ricordare l artista. Il live sarà una no-stop di circa sei ore, dalle alle 24, promosso da Roma Capitale, con cui il mondo dello spettacolo renderà omaggio al cantautore romano, con la partecipazione di tantissimi artisti. "Un omaggio doveroso - ha dichiarato il Sindaco - perché Califano ha rappresentato l'anima e il cuore di Roma in modo suggestivo e con coinvolgimento. Era una persona con grande umanità e autenticità che cercava le cose vere. Insomma un grande evento tutto da vivere". Infine, nell ambito delle celebrazioni per il Natale di Roma, il sindaco Alemanno consegnerà la cittadinanza onoraria alle Agenzie del Polo agroalimentare romano delle Nazioni Unite, alla Fao - Organizzazione per l alimentazione e l agricoltura, all Ifad Fondo internazionale per lo Sviluppo Agricolo, al Wfp Programma alimentare mondiale, con una cerimonia che inizierà alle ore 10 in Aula Giulio Cesare. La cittadinanza onoraria alla Fao, Ifad e Wfp è stata approvata all unanimità dall Assemblea capitolina nelle sedute del 9 e 10 aprile per il costante impegno delle tre Agenzie nella lotta alla fame e alla povertà, per la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile e per il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni rurali. A seguire cerimonia per la cittadinanza Paolo Ronchi, artista ed esperto in linguaggi multimediali in mostra a Roma, nel palazzo Santa Chiara con la sua personale Lo specchio che guarda, espressioni universali, una rassegna ispirata agli studi di Paul Ekman, psicologo studioso del comportamento umano, nonchè consulente scientifico di alcune serie statunitensi. Ronchi, in qualità di artista poliedrico, da circa dieci anni ha concentrato il proprio lavoro sulle espressioni facciali umane per dimostrarne l universalità a prescindere dal contesto culturale del luogo in cui si cresce e si vive. Proprio questa convinzione lo ha mosso a IN MOSTRA A ROMA A PALAZZO SANTA CHIARA UN NUOVOSGUARDO SUI LINGUAGGI MULTIMEDIALI Le espressioni universali del poliedrico Paolo Ronchi Ispirata agli studi dello psicologo Paul Ekman, la rassegna è una particolare riflessione sulla mimica facciale innata proporre al pubblico una rassegna di ritratti di una semplice figura che interpreta tutte le possibili espressioni mimiche facciali: da quelle innate a quelle incondizionate. La mostra è curata da Carla Mazzoni, e promette di essere un sicuro successo. Stupisce subito l immediatezza comunicativa dei ritratti che riescono a esprimere le più diverse emozioni. L ennesima potenza dell idea di Ronchi viene incarnata dalla grande faccia quadrata con profondi occhi stilizzati: un documento d eccezione, passepartout di espressioni non ancora codificate come esperienze universali. F.Ce. Glasstress White Light / White Heat ed è l evento collaterale della 55. Esposizione Internazionale d Arte - la Biennale di Venezia. Giunto ormai alla sua terza presenza in laguna, aprirà al pubblico dal 1 giugno al 24 novembre 2013 in tre prestigiose sedi. La manifestazione, a cura di Adriano Berengo e James Putnam, sfida gli artisti a confrontarsi con luce e calore, in rapporto al vetro e alla sua lavorazione. Berengo Studio, fondato nel 1989 da Adriano Berengo, ha da sempre l obiettivo di fare da ponte tra gli artisti contemporanei internazionali e i maestri vetrai. Lo Studio lavora prevalentemente con autori affermati o emergenti, esponendo le loro opere nei più importanti musei e collezioni private. Già dalla sua nascita il vetro è strettamente unito all elemento del fuoco che trasforma gli elementi chimici di base, in un fluido modellabile. Ciò che ne risulta è una materia solida, ma dotata di struttura molecolare caotica, che offre alla luce una varietà illimitata di superfici, colori, trasparenze e riflessi. Glasstress ha preso avvio con l edizione 2009 dell Esposizione Internazionale d Arte-La Biennale di Venezia con lo scopo di dare nuova vita a questo materiale da tempo trascurato dagli artisti nostrani. Molti i nomi che hanno risposto all appello e provenienti da tutto il mondo.ben 66 gli artisti: AES+F, Alice Anderson, Polly Apfelbaum, Ron Arad, Ayman Baalbaki, Miroslaw Balka, Rina Banerjee, Fiona Banner, Pieke Bergmans, Budicca, Pedro Cabrita Reis, Loris Cecchini, Hussein Chalayan, Mat Chivers, Oliver Clegg, Mat Collishaw, Tony Cragg, Tracey Emin, Jan Fabre, Paul Fryer, Francesco Gennari, Recycle Group, Cai Guo-Qiang, Dmitri Gutov, Stuart Haygarth, Mona Hatoum, Charlotte Hodes, Shirazeh Houshiary, Shih Chieh Huang, John Isaacs, Michael Joo, Ilya&Emilia Kabakov, Kiki&Joost, Joseph Kosuth, Hew Locke, Delphine Lucielle, Alastair onoraria all'ospedale Militare del Celio. Un raffinato omaggio a Roma nel giorno del suo 2766 compleanno è la mostra Luoghi comuni. Vedutisti inglesi a Roma tra il XVIII e il XIX secolo nelle opere grafiche del Museo di Roma. L esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali Sovrintendenza Capitolina con l organizzazione di Zètema Progetto Cultura, offre le vedute suggestive che i pittori anglosassoni ospiti della città avevano ritratto in immagini come quelle struggenti della campagna romana. Acquerelli ed incisioni, che si potranno ammirare nelle Sale espositive al piano terra di Palazzo Braschi dal 21 aprile al 15 settembre 2013, sono stati selezionati tra due dei fondi più interessanti del Museo: la raccolta del barone Basile de Lemmermann e quella di Anna Laetitia Pecci Blunt, due colti e appassionati collezionisti. Scorrendo le opere esposte al Museo di Roma, si incontrano le opere di Richard Cooper, maestro scozzese dell acquatinta, in Italia dal O le litografie di Edward Lear, dedicate ai territori intorno a Roma e pubblicate a Londra nel Come Arthur John Strutt, particolarmente interessato agli aspetti pittoreschi della campagna romana o John Ruskin con il suo odi et amo per la Capitale. Insomma non resta che augurarsi un clima mite per una giornata che promette davvero un intrattenimento di alto livello. L arte del vetro protagonista della Biennale di Venezia Glasstress White Light/White Heat L evento culturale più atteso aprirà i battenti dal 1 giugno al 24 novembre in tre prestigiose sedi Mackie, Jason Martin, Kris Martin, Oksana Mas, Whitney McVeigh, Aldo Mondino, Mariko Mori, Tim Noble &Sue Webster, Tony Oursler, Lucy Orta, Mimmo Paladino, Cornelia Parker, Javier Pérez, Jaume Plensa, Karim Rashid, Ursula von Rydingsvard, Thomas Schutte, Joyce Scott, Conrad Shawcross, Sudarshan Shetty, Meekyoung Shin, Helen Storey, Zak Timan, Gavin Turk, Koen Vanmechelen, Joana Vasconcelos, Martin Walde, Zhan Wang, Zak Ové, Marta Klonowska.Ron Arad è presente con il progetto speciale Last Train. L esposizione è ambientata in tre sedi: oltre a quelle ormai consuete del Palazzo Cavalli Franchetti / Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti (Campo S. Stefano) e del Berengo Centre for Contemporary Art and Glass (Murano), quest anno si affianca la Scuola Grande Confraternita di San Teodoro (San Marco). Ad accompagnare la mostra un importante volume in inglese con testi di Adriano Berengo, James Putnam, Frances Corner. Glasstress 2013 è promossa da LCF-London College of Fashion con il supporto di Venice Projects, Berengo Studio 1989, Wallace Collection, Steinmetz Diamonds, Valmont. Morgan

12 12 Arte Il manifesto artistico di Marinetti ne Le quattro stagioni in mostra al Vittoriano fino al 18 maggio Una futurista dei nostri tempi di Emma Moriconi Il Vittoriano regala ai Romani una mostra di olii su tela dedicata alle quattro stagioni dell artista calabrese definita la futurista dei nostri tempi Lina Passalacqua. La mostra sarà visitabile presso la Sala Giubileo, è curata da Maria Teresa Benedetti e patrocinata dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma. Nel corso della sua attività l artista ha esposto in circa 45 mostre personali e ha partecipato ad oltre 80 collettive in Italia e all estero. Titolare fino al 1996 della cattedra di Discipline Pittoriche al 1 Liceo Artistico Ripetta a Roma, si è anche saltuariamente occupata di scenografia e di costumi per il cinema e la televisione. Le opere esposte al Vittoriano sono costituite da circa quaranta olii su tela tra quelle prodotte dall artista negli ultimi tre anni, oltre ad un gran numero di bozzetti eseguiti mediante la tecnica del collage. Le quattro stagioni sono raccontate dalla Passalacqua con i colori e le forme, in un alternarsi di momenti che di volta in volta vanno ad identificare il caldo e il freddo, le pulsioni e le emozioni che ogni passaggio provoca nell anima. Dice Maria Teresa Benedetti: Dopo avere dipinto la serie degli elementi cosmici - acqua, aria, terra, fuoco- Lina affronta il ciclo delle stagioni, cogliendo originali relazioni di forme e colori, alimentate da una concezione dinamica del reale, che ne interpreta le infinite metamorfosi. La vita della natura diviene occasione per rintracciarne i segreti, coglierne l essenza, sublimarne le apparenze, con piena consapevolezza della sua ricchezza, dei suoi perenni contrasti. Guidata da una sensitività storicamente moderna, l artista adotta con piglio virile, pur senza trascurare accenti di sottile poesia, toni diretti, che sconvolgono i linguaggi tipici dell arcadia, eliminano ogni indulgenza a una statica poeticità, enucleano forti elementi di novità, innescati su una robusta attitudine creativa. Ha detto di lei Luigi Tallarico: Lina Passalacqua rappresenta una delle più illustri continuità del linguaggio futurista, a conferma dell'attualità delle idee e dei fini etici ed estetici perseguiti dal movimento marinettiano. Un poeta ha detto che Lina Passalacqua fende impavida, con le ali della memoria l'immensità dello spazio, già solcato dal nostro grande corregionale Umberto Boccioni. Le opere dell elegante artista colpiscono: la gestione dello spazio e dei colori, l alternanza delle forme, l estrema libertà nell interpretazione del reale le rendono uniche. Alla domanda di Enzo Benedetto non crede che la cosiddetta avanguardia trova soltanto nel Futurismo la forza e la coscienza di essere tale? Comunque, quali pittori la colpirono di più? l artista rispose: Anzitutto Picasso [...] E il primo che rompe la concezione rinascimentale, una rottura che spezza cinquecento anni di storia. In questo spazio liberato i futuristi hanno aggiunto il moto, la simultaneità, la nostra epoca. Nella produzione artistica di Lina Passalacqua rivivono l abitudine all energia e alla temerità, il coraggio, l audacia, la ribellione, il movimento aggressivo, l insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale che caratterizzarono il Movimento più innovativo ed esplosivo della storia della cultura mondiale. Passalacqua incarna nei suoi olii la ferrea volontà futurista, quella che canta le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne ; il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche ; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. Talenti sommersi al San Giovanni Gli operatori dell Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma si mettono in mostra con una ricca esposizione di opere d arte. Fino al 27 aprile all interno della struttura saranno esposte opere realizzate dai dipendenti dell ospedale, che hanno voluto in questo modo offrire ai pazienti e alle loro famiglie un momento di svago. Talenti sommersi che diventano patrimonio di tutti e che hanno portato una nota di colore a chi vive ogni giorno la sofferenza della malattia. Opere di vario genere, stili pittorici ed artistici diversi, colori e forme in grado di trasformare una struttura austera in un piccolo mondo incantato. L idea della mostra è di un infermiera, Laura Chiara: Ci sono molti talenti all interno dell ospedale ha detto che si sono messi a nudo mostrando la loro parte più intima. Ne è uscita una bella manifestazione di aiuto e supporto ai pazienti e alle loro famiglie che ogni giorno frequentano l ospedale. E stata una distrazione, un momento di stacco. Presente anche il Direttore Generale Gianluigi Bracciale, che ha detto: non mi aspettavo una cosa così bella, piena di allegria e serenità. La partecipazione inaspettata sia del personale che dei pazienti e dei loro familiari, nonché degli studenti mi ha entusiasmato al punto che ho invitato gli artisti a riproporre l iniziativa il prossimo anno. Cerchiamo di aiutare ha proseguito Bracciale - con una distrazione, chi è costretto a frequentare la struttura. Le opere esposte sono moltissime, la prossima volta esporrò anche le mie. Sono soddisfattissimo ha concluso - l organizzazione è stata perfetta. Il Direttore del settore infermieristico Ivo Camicioli è entusiasta: Quando Laura Chiara ha proposto l iniziativa non pensavamo che la mostra avrebbe avuto un così largo successo. Visto l entusiasmo che abbiamo notato intorno all evento abbiamo voluto invitare il sindaco Alemanno, perché abbiamo pensato che potesse avere piacere di condividere con noi, con il personale, con i pazienti e con i loro parenti questo momento. E molto bello ha detto il Sindaco che questa storica istituzione della sanità pubblica della nostra città abbia preso un iniziativa così speciale, che dimostra quanta umanità c è in questi luoghi. Crediamo che la nostra città debba avere una sanità d eccellenza. Si parla tanto di tagli: ebbene noi diciamo ha concluso Alemanno che devono essere risolti i problemi e che gli sprechi devono essere eliminati, ma bisogna tutelare la qualità e l efficienza del nostro servizio sanitario.