Estintori d incendio portatili Denominazione, durata di funzionamento, focolari di prova di classe A e B
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- Gilberta Martino
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1 NORMA ITALIANA Estintori d incendio portatili Denominazione, durata di funzionamento, focolari di prova di classe A e B UNI EN 3-1 Seconda edizione SETTEMBRE 1998 Portable fire extinguishers Description, duration of operation, class A and B fire test DESCRITTORI CLASSIFICAZIONE ICS SOMMARIO Lotta contro l incendio, attrezzatura antincendio, estintore, estintore mobile, attrezzatura portatile, designazione, carica, forza, durata di funzionamento, focolare tipo, prova, efficacia, condizione di prova La norma specifica le caratteristiche di denominazione, la durata di funzionamento, la carica residua e la prova di efficacia degli estintori d incendio portatili. RELAZIONI NAZIONALI La presente norma è la revisione della UNI EN 3-1:1977. Rispetto all edizione precedente viene specificata la determinazione della carica residua e la misurazione del contenuto di umidità del legno dei focolari di prova di classe A. RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 3-1:1996 La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 3-1 (edizione febbraio 1996). ORGANO COMPETENTE Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" RATIFICA Presidente dell UNI, delibera del 24 agosto 1998 NORMA EUROPEA RICONFERMA UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B Milano, Italia UNI - Milano 1998 Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell UNI. Gr. 5 Nº di riferimento Pagina I di IV
2 PREMESSA NAZIONALE La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 3-1 (edizione febbraio 1996), che assume così lo status di norma nazionale italiana. La traduzione è stata curata dall UNI. La Commissione "Protezione attiva contro gli incendi" dell UNI, che segue i lavori europei sull argomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha approvato il progetto europeo il 24 luglio 1995 e la versione in lingua italiana della norma il 20 gennaio Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italiane vigenti: EN 3-2:1996 = UNI EN 3-2:1998 EN 3-4:1996 = UNI EN 3-4:1998 EN 3-5:1996 = UNI EN 3-5:1998 Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dell arte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dell applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terrà in considerazione, per l eventuale revisione della norma stessa. Pagina II di IV
3 INDICE PREMESSA 2 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3 3 DEFINIZIONI Estintore d'incendio Estintore d'incendio portatile Mezzo estinguente Carica di un estintore Durata di funzionamento DENOMINAZIONE DI UN ESTINTORE 3 5 SPECIFICAZIONI E PROVE DEGLI ESTINTORI 4 6 DURATA DI FUNZIONAMENTO E CARICA RESIDUA Durata di funzionamento... 4 prospetto Carica residua Inizio della scarica PROVE DI EFFICACIA Generalità Focolari di prova di classe A Focolari di prova di classe B... 5 APPENDICE A PROVA DI DURATA DI FUNZIONAMENTO 6 (normativa) APPENDICE B FOCOLARI DI PROVA 7 (normativa) prospetto B prospetto B figura B.1 Vista frontale (identica per tutti i focolari)... 9 figura B.2 Vista laterale (variabile secondo la dimensione del focolare) - Esempio di focolare di prova classe A - Focolare 13 A...10 prospetto B APPENDICE C MISURAZIONE DEL CONTENUTO DI UMIDITÀ DEL LEGNO 12 (normativa) Pagina III di IV
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5 NORMA EUROPEA EUROPEAN STANDARD Estintori d incendio portatili Denominazione, durata di funzionamento, focolari di prova di classe A e B Portable fire extinguishers Description, duration of operation, class A and B fire test EN 3-1 FEBBRAIO 1996 Sostituisce EN 3-1:1975 NORME EUROPÉENNE Extincteurs d incendie portatifs Appellation, durée de fonctionnement, foyers-type des classes A et B EUROPÄISCHE NORM Tragbare Feuerlöscher Benennung, Funktionsdauer, Prüfobjekte der Brandklassen A und B DESCRITTORI Lotta contro l incendio, attrezzatura antincendio, estintore, estintore mobile, attrezzatura portatile, designazione, carica, forza, durata di funzionamento, focolare tipo, prova, efficacia, condizione di prova ICS La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 14 settembre I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai membri del CEN. Le norme europee sono emanate in tre versioni ufficiali (inglese, francese e tedesca). Traduzioni nella lingua nazionale, fatte sotto la propria responsabilità da membri del CEN e notificate alla Segreteria Centrale, hanno il medesimo status delle versioni ufficiali. I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. CEN COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE European Committee for Standardization Comité Européen de Normalisation Europäisches Komitee für Normung Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles CEN 1996 I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN. Pagina 1 di 14
6 PREMESSA La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 70 "Mezzi manuali di lotta contro l incendio", la cui segreteria è affidata all IBN. La presente norma europea sostituisce la EN 3-1:1975. La presente norma costituisce una delle parti della EN 3 elaborate dal CEN/TC 70. La norma europea EN 3 è composta da 6 parti, ha come titolo "Estintori d incendio portatili" ed i seguenti diversi sottotitoli: - Parte 1: Denominazione, durata di funzionamento, focolari di prova di classe A e B - Parte 2: Tenuta, prova di dielettricità, prova di costipamento, disposizioni speciali - Parte 3: Costruzione, resistenza alla pressione, prove meccaniche - Parte 4: Cariche, focolari minimi esigibili - Parte 5: Specifiche e prove complementari - Parte 6: Disposizioni per la valutazione di conformità degli estintori d incendio portatili in conformità alle parti da 1 a 5 della EN 3 Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro agosto 1996, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro gennaio *) In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. *) Nota nazionale - A seguito di decisioni del Bureau Technique del CEN, è ammesso, in casi ben definiti e per un periodo transitorio fissato dal CEN, di mantenere in vigore norme nazionali contrastanti con norme europee. Al termine del periodo transitorio, le norme nazionali contrastanti devono essere ritirate. In relazione al gruppo di norme europee per gli estintori d incendio portatili, il CEN ha fissato per la presente norma europea un periodo transitorio con scadenza gennaio Pagina 2 di 14
7 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma europea definisce le caratteristiche di denominazione, la durata di funzionamento, la carica residua e la prova di efficacia degli estintori d incendio portatili. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma europea rimanda mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento. EN 3-2:1996 Estintori d incendio portatili - Tenuta, prova di dielettricità, prova di costipamento, disposizioni speciali EN 3-4:1996 Estintori d incendio portatili - Cariche, focolari minimi esigibili EN 3-5:1996 Estintori d incendio portatili - Specifiche e prove complementari ISO 657-1:1989 Profilati di acciaio laminati a caldo - Angolari a lati uguali - Dimensioni ISO 4470:1981 Segati di legno - Determinazione dell umidità media di un lotto 3 DEFINIZIONI Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti: 3.1 estintore d'incendio: Apparecchio contenente un agente estinguente che può essere espulso dall'azione di una pressione interna e diretto su un incendio. Tale pressione può essere permanente od ottenuta dal rilascio di un gas ausiliario. 3.2 estintore d'incendio portatile: Estintore destinato ad essere trasportato e utilizzato a mano e avente, pronto all uso, una massa non superiore a 20 kg. 3.3 mezzo estinguente: Sostanza contenuta nell'estintore, che causa l'estinzione. 3.4 carica di un estintore: Massa o volume dell agente estinguente contenuto nell'estintore. La carica degli apparecchi a base d'acqua è espressa in volume (litri) e quella degli altri in massa (kilogrammi). 3.5 durata di funzionamento: Tempo durante il quale si verifica la proiezione senza interruzione dell agente estinguente, con la valvola completamente aperta, escludendo il gas propellente residuo. 4 DENOMINAZIONE DI UN ESTINTORE Un estintore deve essere denominato dal tipo di mezzo estinguente che contiene. Attualmente, vi sono: - estintori del tipo ad acqua; - estintori del tipo a schiuma; - estintori del tipo a polvere; - estintori del tipo ad anidride carbonica; - estintori del tipo a idrocarburi alogenati. Gli idrocarburi alogenati utilizzati negli estintori devono essere conformi ai regolamenti in vigore nel Paese nel quale l estintore è destinato all utilizzo. Pagina 3 di 14
8 5 SPECIFICAZIONI E PROVE DEGLI ESTINTORI Gli estintori da sottoporre a prova devono essere tenuti, per almeno 24 h alla temperatura di 20 C ± 5 C prima dell'esecuzione della prova e mantenuti entro tale temperatura fino alla prova stessa. Prima di tale periodo di condizionamento, tutti gli estintori del tipo a polvere devono essere preparati in conformità al punto 5 della EN 3-2:1996, ad eccezione delle prove definite al punto 3 della EN 3-5: DURATA DI FUNZIONAMENTO E CARICA RESIDUA 6.1 Durata di funzionamento Durata minima La durata di funzionamento deve essere maggiore o uguale ai valori riportati nel prospetto 1 quando l estintore è sottoposto a prova in conformità all appendice A. prospetto 1 Carica (X) del mezzo estinguente contenuto kg o l Durata minima di funzionamento s X < X < X < X 15 Nota - Vedere prospetto 4 della EN 3-4:1996 per i requisiti sulla durata minima in relazione ai focolari tipo Dispersione della misura La durata di funzionamento di ogni estintore non deve discostarsi di più del ± 15% della media dei tre risultati quando tre estintori sono sottoposti a prova secondo l appendice A. 6.2 Carica residua La carica residua del mezzo estinguente deve essere uguale o minore al 10% della carica nominale, quando è sottoposta a prova secondo l appendice A. 6.3 Inizio della scarica Per gli estintori a pressione permanente, la scarica del mezzo estinguente deve cominciare entro un secondo dall apertura della valvola di intercettazione. Per gli estintori che sono messi in funzionamento con una operazione unica (secondo 4.1 della EN 3-5:1996) della valvola di intercettazione, la scarica del mezzo estinguente deve iniziare entro 4 s dopo dall apertura della valvola di intercettazione. 7 PROVE DI EFFICACIA 7.1 Generalità Un estintore soddisfa i requisiti quando due focolari di prova di una serie sono estinti. Una serie è conclusa dopo l'esecuzione di 3 prove o qualora le prime due abbiano avuto entrambe esito sfavorevole o favorevole. Ciascuna serie deve essere conclusa prima che ne venga iniziata la successiva. Non vi è limitazione sul numero di serie che possono essere eseguite sullo stesso tipo di estintore senza modifiche, ma una serie è costituita da focolari consecutivi ed i risultati non devono essere scartati (vedere B.1). Pagina 4 di 14
9 7.2 Focolari di prova di classe A I focolari di prova di classe A devono essere realizzati in conformità a B.2 Prima della prova al fuoco si deve verificare l'umidità del legno in conformità all appendice C. 7.3 Focolari di prova di classe B I focolari di prova di classe B devono essere realizzati in conformità a B.3. Pagina 5 di 14
10 APPENDICE A PROVA DI DURATA DI FUNZIONAMENTO (normativa) Nota Vedere A.1 Metodo di prova L'estintore deve essere tenuto nella sua normale posizione di utilizzazione (cioè con la mano) e restare immobile per l'intera durata della prova. Per gli estintori con comando e sistema indipendente di messa sotto pressione, la pressurazione deve essere effettuata a comando chiuso. Aprire il comando 6 s dopo l inizio della pressurizzazione dell apparecchio. Per gli estintori azionati con unico comando (vedere 4.1 della EN 3-5:1996) della valvola d'intercettazione, questa deve essere aperta e restare tale per l'intera durata di prova. Pagina 6 di 14
11 APPENDICE B FOCOLARI DI PROVA (normativa) B.1 Generalità Nota Vedere 7.1. Per l'esecuzione di queste prove, l'operatore deve indossare una normale tenuta da lavoro senza alcuna speciale caratteristica protettiva contro il calore. È ammesso l'uso di casco, guanti ed una visiera antiriflettente approvata. Gli estintori a bombola di gas devono essere messi sotto pressione durante il periodo di precombustione. B.2 Focolari di prova di classe A Nota Vedere 7.2. B.2.1 Caratteristiche I focolari di prova di classe A devono essere costituiti da una catasta di travetti di legno sostenuta da uno zoccolo metallico di altezza 250 mm, di larghezza 900 mm e di lunghezza uguale a quella del focolare stesso. Lo zoccolo metallico (vedere figure B.1 e B.2) deve essere costruito con profilati angolari di (50 50) mm 2 in conformità alla ISO I focolari superiori al 27 A devono essere costruiti con altri focolari di dimensioni inferiori (focolari, zoccoli e vaschette) in conformità al prospetto B.1. Le estremità dei travetti longitudinali di legno devono essere a contatto. prospetto B.1 Focolari di prova Costruzione 5 A 5 A 8 A 8 A 13 A 13 A 21 A 21 A 27 A 27 A 34 A 21 A + 13 A 43 A 8 A + 27 A + 8 A 55 A 21 A + 13 A + 21 A Nota Per l'ottenimento di un adeguato sostegno dei travetti di legno di focolari superiori al 13 A devono essere aggiunti allo zoccolo traversi di metallo, disposti come per i focolari 8 A e 13 A. Per esempio un focolare 21 A deve avere due traversi posizionati a 800 mm da ciascuna estremità. I travetti di legno devono essere di Pinus Silvestris con contenuto di umidità compreso tra 10% e il 15% in peso; devono essere segati e di sezione quadrata di lato (39 ± 2) mm. La massa volumica del legno deve essere compresa tra 0,40 kg/dm 3 e 0,65 kg/dm 3. I travetti di legno devono essere sovrapposti in 14 strati sopra lo zoccolo metallico, come indicato nelle figure B.1 e B.2. I travetti di ciascuno strato devono essere regolarmente distanziati ad intervalli di 6 cm. I travetti posti in senso trasversale (strati 2, 4, 6, 8, 10, 12 e 14) devono avere lunghezza fissa di (500 ± 10) mm. I travetti posti in senso longitudinale (strati 1, 3, 5, 7, 9, 11 e 13) devono avere lunghezze fisse che variano secondo il focolare di prova come specificate nel prospetto B.2, sempre con tolleranza ± 10 mm. Qualora il focolare di prova sia formato con focolari di dimensioni minori, la suddetta tolleranza si applica alla lunghezza di ogni singolo travetto. Pagina 7 di 14
12 I focolari di prova maggiori al 55 A non sono accettati (vedere prospetto B.2). Ciascun focolare di prova è designato da un numero seguito dalla lettera A. Questo numero caratteristico del focolare di prova rappresenta: - la lunghezza del focolare di prova in decimetri, cioè la lunghezza dei travetti di legno posti in senso longitudinale del focolare di prova; - il numero di travetti di legno di 500 mm di ciascuno strato posto in senso trasversale del focolare di prova. prospetto B.2 Designazione del focolare di prova Numero di travetti di legno di 500 mm in ciascuno strato trasversale Lunghezza del focolare m 5 A 5 0,5 8 A 8 0,8 13 A 13 1,3 21 A 21 2,1 27 A 27 2,7 34 A 34 3,4 43 A 43 4,3 55 A 55 5,5 Nota - Ciascun focolare di prova è designato da un numero di una serie, ciascun termine della quale è uguale alla somma dei 2 precedenti, cioè questa serie è equivalente ad una progressione geometrica avente ragione di circa 1,62. I focolari 27 A e 43 A rappresentano il prodotto del termine precedente per 162,. B.2.2 Condizioni di prova Il focolare di prova deve essere posto al chiuso e riparato da correnti d aria. La camera di prova non deve impedire il naturale sviluppo del focolare di prova né l'efficacia dell'estinzione. La vaschetta di accensione, deve avere larghezza 600 mm e profondità 100 mm. La lunghezza della vaschetta deve essere 100 mm maggiore della dimensione del focolare. Nel caso di zoccoli multipli, utilizzati per costruire il focolare, è ammesso l aumento della lunghezza da 200 mm a 300 mm. La vaschetta di accensione deve essere posta in posizione simmetrica sotto l accastamento formante il focolare. Nella vaschetta deve essere versata acqua fino ad un'altezza di 30 mm, aggiungendo eptano della stessa qualità utilizzata per i focolari di classe B secondo 7.3, in quantità sufficiente ad ottenere una durata di combustione di 2 min e 30 s. L'eptano viene acceso. Dopo 2 min di combustione del focolare, ritirare la vaschetta da sotto la catasta. Lasciare bruciare liberamente la catasta per ulteriori 6 min, con una durata totale di precombustione di 8 min, al termine della quale il focolare di prova si è stabilizzato e può iniziare l'estinzione. L'operatore mette quindi in funzione l'estintore e dirige il getto sul focolare di prova, muovendosi attorno a questo a propria discrezione al fine di ottenere il miglior risultato. L'intero contenuto dell'estintore può essere scaricato ininterrottamente o in successive riprese. Il massimo tempo di estinzione non deve essere superiore a 5 min per i focolari fino al 21 A compreso e 7 min per quelli maggiori. L'operatore deve indicare quando l'estintore è completamente scarico o il focolare è spento entro il tempo massimo ammesso. In entrambi i casi, il focolare deve essere tenuto sotto osservazione per 3 min da tale momento. Affinché la prova abbia esito favorevole è essenziale che tutte le fiamme siano spente e che non vi sia ripresa di fiamma durante il periodo di osservazione di 3 min. Pagina 8 di 14
13 figura B.1 Vista frontale (identica per tutti i focolari) Dimensioni in mm Pagina 9 di 14
14 figura B.2 Vista laterale (variabile secondo la dimensione del focolare) - Esempio di focolare di prova classe A - Focolare 13 A Dimensioni in mm B.3 Focolare di prova di classe B Nota Vedere 7.3. B.3.1 Caratteristiche I focolari di prova di classe B devono essere realizzati con recipienti cilindrici di lamiera di acciaio saldati le cui dimensioni sono definite nel prospetto B.3. Il fondo deve avere lo stesso spessore nominale delle pareti e la tolleranza sullo spessore del fondo e delle pareti deve essere conforme alle norme nazionali. Barre o profilati di rinforzo possono essere saldati sull'intradosso del fondo a una distanza minima tra i rinforzi di 200 mm. Tutte le tolleranze specificate si riferiscono al recipiente al tempo della sua fabbricazione. I focolari superiori a 233 B non devono essere accettati (vedere prospetto B.3). Questi focolari di prova sono designati da un numero seguito dalla lettera B, questo numero rappresenta il volume di liquido, in litri, contenuto nel recipiente. L'area della superficie del recipiente, in decimetri quadrati, è convenzionalmente uguale al prodotto di questo numero per π. I recipienti sono utilizzati con fondo d'acqua, nella proporzione seguente: 1/3 d'acqua, 2/3 di combustibile. L altezza dell acqua è approssimativamente 10 mm e quella del combustibile 20 mm. Pagina 10 di 14
15 prospetto B.3 Designazione del focolare di prova Volume di liquido (1/3 di acqua + 2/3 di combustibile) l Diametro interno al bordo mm Dimensioni del recipiente Profondità ± 5 mm Spessore di parete mm Area approssimata m 2 21 B ± ,0 0,66 34 B ± ,5 1,07 55 B ± ,5 1,73 70 B ± ,5 2,20 89 B ± ,5 2, B ± ,5 3, B ± ,5 4, B ± ,5 5, B ± ,5 7,32 Nota - Ciascun focolare di prova è designato da un numero di una serie, ciascun termine della quale è uguale alla somma dei 2 precedenti, cioè questa serie è equivalente ad una progressione geometrica avente ragione di circa 1,62. I focolari 70 B, 113 B e 183 B rappresentano il prodotto del termine precedente per 162,. L'altezza minima fra la superficie del combustibile e il bordo del recipiente deve essere di 100 mm per i focolari fino al 70 B compreso e 140 mm per quelli superiori. L'altezza dal livello del suolo al bordo del recipiente non deve essere superiore a 350 mm. La conformazione del recipiente deve essere tale da impedire la circolazione d'aria al disotto di essa; oppure sabbia o terra devono essere poste intorno alla vaschetta fino ma non oltre il livello della base. Dopo ciascuna prova, deve rimanere un minimo di 5 mm di combustibile nel recipiente. Per le prove successive di estintori esclusivamente dei soli tipi a polvere ed a CO 2 può essere aggiunto combustibile al focolare di prova esistente. Nelle prove di estintori del tipo a polvere, a discrezione del laboratorio di prova, possono essere utilizzati combustibile ed acqua nuovi, qualora si ritenga che la contaminazione del combustibile influenzi i risultati. B.3.2 Condizioni di prova La velocità del vento non deve essere superiore a 3 m/s. Il combustibile per i focolari di prova di classe B è un idrocarburo alifatico, generalmente chiamato eptano industriale, dalle seguenti caratteristiche: - curve di distillazione : 84 C e 105 C - differenza fra il punto iniziale e quello finale di distillazione : 10 C - contenuto di aromatici (V/V ) : 1% - densità (15 C) : da 0,680 a 0,720 La prova deve iniziare durante i 10 s immediatamente successivi alla libera combustione del focolare di prova per 60 s. Pagina 11 di 14
16 APPENDICE C MISURAZIONE DEL CONTENUTO DI UMIDITÀ DEL LEGNO (normativa) Nota Vedere 7.2. Il contenuto di umidità del legno deve essere determinato in conformità alla ISO 4470:1981. La misurazione deve essere eseguita su 5 campioni della lunghezza di (500 ± 10) mm. Pagina 12 di 14
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18 PUNTI DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE UNI Milano (sede) Via Battistotti Sassi, 11B Milano - Tel. (02) Fax (02) Internet: diffusione@uni.unicei.it Roma Via delle Colonnelle, Roma - Tel. (06) Fax (06) uni.roma@uni1.inet.it Bari c/o Tecnopolis CSATA Novus Ortus Strada Provinciale Casamassima Valenzano (BA) - Tel. (080) Fax (080) Bologna c/o CERMET Via A. Moro, San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. (051) Fax (051) Brescia c/o AQM Via Lithos, Rezzato (BS) - Tel. (030) Fax (030) Cagliari c/o Centro Servizi Promozionali per le Imprese Viale Diaz, Cagliari - Tel. (070) Fax (070) Catania c/o C.F.T. SICILIA Piazza Buonarroti, Catania - Tel. (095) Fax (095) Firenze c/o Associazione Industriali Provincia di Firenze Via Valfonda, Firenze - Tel. (055) Fax (055) La Spezia c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e Sviluppo Piazza Europa, La Spezia - Tel. (0187) Fax (0187) Napoli c/o Consorzio Napoli Ricerche Corso Meridionale, Napoli - Tel. (081) Fax (081) Pescara c/o Azienda Speciale Innovazione Promozione ASIP Via Conte di Ruvo, Pescara - Tel. (085) Fax (085) Torino c/o Centro Estero Camere Commercio Piemontesi Via Ventimiglia, Torino - Tel. (011) Fax (011) Treviso c/o Treviso Tecnologia Via Roma, 4/D Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. (0422) Fax (0422) Udine c/o CATAS Via Antica, S. Giovanni al Natisone (UD) - Tel. (0432) Fax (0432) Vicenza c/o Associazione Industriali Provincia di Vicenza Corso Palladio, Vicenza - Tel. (0444) Fax (0444) UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B Milano, Italia La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci, dell Industria e dei Ministeri. Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti. Pagina 14 di 14
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