POSTULATI DI BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI

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1 SOMMARIO SCHEMA DI SINTESI CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE ALTRI ELEMENTI DEL BILANCIO ESEMPI POSTULATI DI BILANCIO DEGLI ENTI LOCALI Artt. 162, 164, 165, 175 D. Lgs , n Principi contabili dell Osservatorio per la Finanza e la contabilità degli Enti Locali Si schematizzano, le peculiari finalità e le caratteristiche del bilancio degli Enti Locali, quali desumibili dai principi posti a base degli stessi. I documenti elaborati dall Osservatorio per la Finanza e la contabilità degli Enti Locali sono 4 e sono stati emessi tra il 2002 e il PAREGGIO FINANZIARIO ANNUALITÀ UNIVERSALITÀ INTEGRITÀ VERIDICITÀ UNITÀ PUBBLICITÀ IMPARZIALITÀ ATTENDIBILITÀ SIGNIFICATIVITÀ E RILEVANZA COERENZA SCHEMA DI SINTESI Il bilancio di previsione deve essere deliberato in pareggio: il totale delle entrate deve coprire l ammontare complessivo delle uscite. Pertanto, nel caso in cui gli esercizi precedenti abbiano prodotto disavanzo, questo deve trovare applicazione all interno del bilancio di previsione; conseguentemente, il totale delle uscite di competenza dovrà essere pari al totale delle entrate al netto del disavanzo applicato. Nel bilancio possono essere iscritte previsione di entrata e di uscita con riguardo al periodo temporale di riferimento. L anno finanziario coincide con l anno solare; dopo tale termine non possono effettuarsi accertamenti di entrate né impegni di uscite riferiti alla competenza dell esercizio scaduto. Tutti i movimenti finanziari devono essere ricondotti al bilancio di previsione. Sono vietate le gestioni fuori bilancio. Tutte le entrate e tutte le uscite devono quindi essere contabilizzate con specifiche registrazioni delle operazioni che le hanno generate, con evidenza della qualità (voce e natura) e della quantità (valore). Le entrate e le uscite sono iscritte in bilancio nel loro importo integrale (le entrate al lordo degli oneri di riscossione e le uscite al lordo delle eventuali correlate entrate). È fatto divieto di effettuare qualsiasi tipo di compensazione tra entrate e uscite. Il bilancio deve presentare le reali condizioni finanziarie dell Ente: le entrate e le uscite devono cioè essere iscritte per i valori che realisticamente si prevede di accertare ed impegnare. Il principio è stato introdotto per la necessità di evitare che le poste di bilancio siano iscritte con l unico obiettivo di raggiungere un pareggio fittizio (entrate sovrastimate o uscite sottostimate). Tutte le entrate iscritte nel bilancio di previsione costituiscono un ammontare complessivo di risorse da contrapporre all ammontare complessivo delle uscite; non esiste, se non in casi particolari e prescritti dalla legge (entrate con destinazione vincolata), una correlazione diretta tra singole voci di entrata e singole voci di uscita. La trasparenza dell azione amministrativa richiede che i contenuti del bilancio e di tutti i suoi allegati siano resi accessibili ai cittadini e agli organismi di partecipazione. L ente locale è quindi tenuto a realizzare una giusta informazione circa l utilizzo delle risorse e le modalità di recepimento dei finanziamenti. I documenti contabili devono essere predisposti per una moltitudine di destinatari e non devono favorire gli interessi o le esigenze di particolari gruppi: a tale principio deve ispirarsi tutto il processo di formazione del bilancio, sia previsionale che consuntivo. Nei documenti previsionali è riferita alle entrate: le aspettative di acquisizione delle risorse devono essere fondate su accurate analisi di andamenti storici o da altri idonei riferimenti ad atti o parametri di riferimento. Per le spese, simmetricamente, si parla di congruità: questa è valutata rispetto agli obiettivi definiti dagli organi di governo. Nei documenti di rendicontazione l attendibilità è riferita al processo valutativo. Nei documenti previsionali questo principio può essere applicato agli arrotondamenti e alle approssimazioni dei valori che trovano il loro limite nel concetto di rilevanza, non dovendo assumere dimensioni tali da avere un effetto significativo sul bilancio e sul significato dello stesso per i destinatari. Una posta è significativa quando il suo valore può incidere sulle scelte del lettore del bilancio; la rilevanza dipende dal valore assunto dalla posta stessa. Un dato può essere significativo pur non essendo rilevante: ad esempio, la riduzione dei trasferimenti può essere significativa (esprime un trend) anche se, nell anno, poco rilevante. Implica un nesso logico tra gli atti contabili preventivi e consuntivi, sia che questi si configurino come strumenti strettamente tecnico finanziari, sia che costituiscano strumenti descrittivi e di indirizzo politico. 49

2 CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE Le entrate sono classificate per: (fonte di provenienza). Categoria (tipologia di entrata). Risorsa (oggetto dell entrata). Secondo il seguente schema. Tavola n. 1 Entrate Categoria I. ENTRATE TRIBUTARIE 1. Imposte. 2. Tasse. 3. Tributi speciali e altre entrate tributarie. II. ENTRATE DA CONTRIBUTI 1. Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato. 2. Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione. 3. Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione per funzioni delegate. 4. Contributi e trasferimenti da organismi comunitari e internazionali. 5. Proventi diversi. III. ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 1. Proventi da servizi pubblici. 2. Proventi dei beni dell ente. 3. Interessi su anticipazioni e crediti. 4. Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi da società. 5. Proventi diversi. IV. ENTRATE DA ALIENAZIONI, DA TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CREDITI V. ENTRATE DA ACCENSIONE DI PRESTITI VI. ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO TERZI 1. Alienazione di beni patrimoniali. 2. Trasferimenti di capitale dallo Stato. 3. Trasferimenti di capitale dalla Regione. 4. Trasferimenti di capitale da altri enti pubblici. 5. Trasferimenti di capitale da altri soggetti. 6. Riscossione di crediti. 1. Anticipazioni di cassa. 2. Finanziamenti a breve termine. 3. Assunzione di mutui e prestiti. 4. Emissione di prestiti obbligazionari. 1. Ritenute previdenziali e assistenziali al personale. 2. Ritenute erariali. 3. Altre ritenute al personale per conto di terzi. 4. Depositi cauzionali. 5. Rimborso spese per servizi per conto terzi. 6. Rimborso di anticipazione di fondi per il servizio economato. 7. Depositi per spese contrattuali. CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE Le spese sono classificate per:.. titoli Natura della spesa... funzioni Specifica funzione per cui la spesa è stata sostenuta... servizi Ufficio che gestisce l attività per cui la spesa è sostenuta... interventi Fattore produttivo per cui la spesa è sostenuta. 50

3 Tavola n. 2 Spese I. SPESE CORRENTI II. SPESE IN CONTO CAPITALE III. SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI IV. SPESE PER SERVIZI PER CON- TO DI TERZI 1. Funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo 2. Funzioni relative alla giustizia 3. Funzioni di polizia locale 4. Funzioni di istruzione pubblica 5. Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 6. Funzioni nel settore sportivo o ricreativo 7. Funzioni nel campo turistico 8. Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 9. Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell ambiente 10. Funzioni del settore sociale 11. Funzioni nel campo dello sviluppo economico 12. Funzioni relative a servizi produttivi Tavola n. 3 Sviluppo di funzione di una spesa (spese correnti) Servizio Intervento I. SPESE CORRENTI 4. FUNZIONI DI ISTRUZIONE PUBBLICA 01. SCUOLA MATERNA 02. ISTRUZIONE ELEMENTARE 03. ISTRUZIONE MEDIA 04. ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE 05. ASSISTENZA SCOLASTICA, TRASPORTO, REFEZIONE 1) Personale 2) Acquisto beni di consumo e materie prime 3) Prestazioni di servizi 4) Utilizzo di beni di terzi 5) Trasferimenti 6) Interessi passivi e oneri finanziari diversi 7) Imposte e tasse 8) Oneri straordinari dalla gestione corrente 9) Ammortamenti 10) Fondo svalutazione crediti 11) Fondo di riserva Tavola n. 4 Sviluppo di funzione di una spesa (spese c/capitale) II. SPESE IN CONTO CAPITALE 4. FUNZIONI DI ISTRUZIONE PUBBLICA Servizio 01. SCUOLA MATERNA 02. ISTRUZIONE ELEMENTARE 03. ISTRUZIONE MEDIA 04. ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE 05. ASSISTENZA SCOLASTICA, TRASPORTO, REFEZIONE Intervento 1) Acquisizione di beni immobili 2) Espropri e servitù onerose 3) Acquisto beni per realizzaz. in economia 4) Utilizzo beni di terzi per realizzaz. in economia 5) Acquisto beni mobili, macchine e attrezzature 6) Incarichi professionali esterni 7) Trasferimenti di capitale 8) Partecipazioni azionarie 9) Conferimenti di capitale 10) Concessioni di crediti e anticipazioni Tavola n. 5 Entrate e spese vengono codificate secondo un sistema a 7 cifre (entrate) : 1 Categoria: 2 3 Risorsa: Entrate tributarie Imposte ICI Tavola n. 6 Entrate e spese vengono codificate secondo un sistema a 7 cifre (spese) : 1 : 2 3 Servizio: 4 5 Intervento: Spese correnti Amministrazione Organi istituzionali Spese personale 51

4 ALTRI ELEMENTI DEL BILANCIO EQUILIBRI DI BILANCIO RESIDUI ECONOMIE E DISECONOMIE Salvaguardia degli equilibri Equilibri Variazioni di bilancio Residui attivi Residui passivi Ai fini di una corretta comprensione del funzionamento del sistema contabile dell ente locale, risulta fondamentale il meccanismo degli equilibri di bilancio, delle variazioni di bilancio e dei residui. Come inquadrare una delle finalità principali del sistema contabile è la rilevazione delle operazioni dal punto di vista finanziario, così da permettere un controllo dell equilibrio finanziario. A tale scopo, la legge impone la salvaguardia di alcuni equilibri. 1- Totale entrate = totale spese (equilibrio generale). 2- Primi 3 titoli entrate spese correnti + quota capitale mutui e obbligazioni. 3- IV entrate + avanzo ammin. + event. avanzo di parte corrente (punto 2) spese in c/capitale. 4- Interessi su mutui primi tre titoli entrate ultimo rendic. (capacità di indebitamento). 5- Le entrate da fondi a destinazione vincolata devono trovare corrispondenza in specifici interventi di spesa. Tutte le entrate e le uscite previste, e le relative variazioni, dovranno effettuarsi nel pieno rispetto dei rapporti previsti. Nessuna operazione potrà essere realizzata se non nei limiti dei vincoli posti a tutela del mantenimento dell equilibrio economico. Il bilancio di previsione può essere modificato mediante apposite delibere di variazione, assunte dal Consiglio su proposta della Giunta. Le variazioni possono essere rappresentate da:.. maggiori/minori entrate;.. maggiori/minori entrate con corrispondenza in uscita;.. maggiori/minori uscite (correnti o in conto capitale);.. maggiori/minori uscite con corrispondenza in entrata (correnti o in conto capitale). Ogni variazione necessita del parere dei revisori, i quali devono verificare che gli equilibri di bilancio, precedentemente rappresentati, sono rispettati. L ultima variazione al bilancio è rappresentata dall assestamento generale, da deliberare entro il 30.11: in tale sede, è possibile applicare l avanzo per far fronte a spese correnti esuberanti rispetto alle previsioni. Si definiscono residui attivi tutte le somme accertate e non riscosse nel corso dell esercizio. Costituiscono residui attivi anche le entrate provenienti da assunzioni di mutui, se entro la fine dell esercizio è intervenuta la concessione dello stesso e stipula del contratto. In sostanza, i residui attivi costituiscono veri e propri crediti. I residui attivi devono essere conservati nel conto dei residui fino all atto della riscossione delle somme relative o fino a quando non si dichiari l inesigibilità, insussistenza o prescrizione di dette somme. Si definiscono residui passivi le spese impegnate e non pagate entro la fine dell esercizio. I residui passivi sono conservati nel conto dei residui fino all avvenuto pagamento o fino a che non se ne dimostri l insussistenza o prescrizione. I residui passivi costituiscono, fondamentalmente, dei debiti. La cancellazione dei residui attivi o passivi può avvenire solo previa apposita determinazione di riaccertamento da parte dei dirigenti incaricati da adottarsi prima dell approvazione del rendiconto. Economie di entrate 52 Si definisce economia di entrate il valore pari a:.. differenza tra il valore accertato e il valore stanziato, qualora il primo sia superiore al secondo (economia di accertamento);.. differenza tra valore riscosso e valore accertato, qualora il primo sia superiore al secondo (economia di riscossione in conto competenza). La differenza tra valore riscosso in conto residui e il valore dei residui iniziali, qualora il primo sia superiore al secondo (economia di riscossione in conto residui).

5 DISECONOMIA DI ENTRATE ECONOMIA DI SPESE Si definisce diseconomia di entrate il valore pari a:.. differenza tra il valore stanziato e il valore accertato, qualora il primo sia superiore al secondo (diseconomia di accertamento);.. differenza tra valore accertato e valore riscosso a saldo, qualora il primo sia superiore al secondo (diseconomia di riscossione in conto competenza);.. differenza tra valore rilevato nei residui iniziali e valore riscosso in conto residui a saldo, qualora il primo sia superiore al secondo (diseconomia di riscossione in conto residui). Si definisce economia di spesa (non esistono diseconomie di spesa, in quanto non è possibile rilevare impegni maggiori degli stanziamenti e pagamenti maggiori degli impegni) il valore pari a:.. differenza tra valore stanziato e valore impegnato, qualora quest ultimo sia inferiore allo stanziamento (economia di stanziamento);.. differenza tra valore impegnato e valore pagato a saldo, qualora quest ultimo sia inferiore all impegno (economia di pagamento in conto competenza). La differenza tra il valore dei residui iniziali e il valore del pagamento a saldo in conto residui, qualora quest ultimo sia inferiore al primo (economia di pagamento in conto residui). ESEMPI Tavola n. 7 Esempio di raccordo tra contabilità economica e finanziaria DATI ESEMPIO N. 1 Operazione con IVA indetraibile (si ipotizza indetraibilità al 100%) : si stipula un contratto di consulenza per un anno: IVA 20% (totale ). Pagamento semestrale posticipato con scadenza e Contabilità finanziaria: : impegno ; : ricevimento fattura e ordinazione di pagamento: : impegni , pagamenti , residui passivi (la prestazione è conclusa, quindi sussiste il debito) Rettifiche e integrazioni Impegni Residui Risconti Ratei Altre Al C/EC Allo S.P. Attivi Passivi Attivi Passivi DATI ESEMPIO N. 2 Operazione con IVA detraibile : stipula di un contratto annuale per manutenzioni di edifici di proprietà dell ente: IVA (totale ), fatturazione trimestrale posticipata. Pagamento a ricevimento fattura :.. impegno nel bilancio ( IVA);.. impegno nel bilancio ( IVA) , : ricevimento fattura e ordinazione pagamento : impegni , pagamenti , residui passivi (corrispondenti ad IVA del mese di dicembre non ancora fatturato. Il periodo gennaio - febbraio 2010 sarà oggetto di fatturazione trimestrale a fine febbraio per Si può notare che, in questo caso, competenza economica e competenza finanziaria coincidono: la spesa per il 2009 tiene conto di 10 mesi di prestazioni. Rettifiche e integrazioni Impegni Residui Risconti Ratei Altre Attivi Passivi Attivi Passivi (IVA corr.) -200 (IVA da corr.) Al C/EC (costo) Allo S.P (debiti) 200 (cred. IVA) 53